giovedì 3 dicembre 2009

Cammino Neocatecumenale. Dimostrare che non attua ciò che è stato approvato

Riporto gli ultimi post scambiati con Stephanos, per prendere spunto dai nuovi aspetti da lui presi in esame e portarli all'attenzione di tutti:

Dice Stephanos
"Ma mi chiedevo come mai, assieme alle pur dovute critiche al "totalitarismo" Nc (anche se concordiamo che le dobbiamo fare nei giusti modi) non si sia accennato in questo articolo del regolamento presente sullo Statuto. Proprio inerente alla "nuova concezione di sè", realizzabile tramite il CnC. Sullo statuto viene IMPOSTO di rispettare il foro interno delle persone, di usare i dovuti MODI e capire i metodi. Viene IMPOSTO, citando il Diritto Canonico."
Dice Mic:
Alla fine Steph, se ci mettessimo a disquisire su quello che il cammino nc dovrebbe essere (e invece abbiamo le prove continue che non è) non sarebbe 'fuga' dalla realtà? Perché è ovvio che sullo Statuto c'è scritto ciò che la chiesa vuole (in realtà dovrebbe PRETENDERLO MA NON LO FA).
Ma non è ormai chiaro che il cammino è una ENTITA' che ha una identità coriacea, intangibile, che solo toccando una virgola dell'impianto precostituito verrebbe snaturata; per cui ci siamo sentiti molto umilmente (!) rispondere a chiare lettere dal Sign. Veneranda (ricordi?) "non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo"?
Il fatto che lo statuto IMPONGA, ma poi in realtà tutti sappiano che il cammino agisce diversamente, non ti dice nulla sul loro strapotere e sulla situazione della Chiesa, Steph?
Inoltre ricorda che insieme al rispetto del foro interno viene perpetuato il discorso sullo "svuotamento del falso concetto di sé e di Dio" di cui si è parlato nell'altro thread... e questa, che è una grossa castroneria sul piano psicoantropologico prima ancora che su quello spirituale, non è stata notata da nessuno. Il problema è il danno alle persone che continua a creare!
Che possiamo fare dunque noi, se non continuare a mettere in chiaro quello che vorrebbero tenere nascosto per perpetuare l'inganno partito 41 anni fa?
Coraggio Steph, non temere, che non andremo fuori dai binari e continueremo a ritrovarci in questo, che sta diventando un lungo e anche fruttuoso, pur se impegnativo e per certi versi doloroso percorso.
Dice ancora Stephanos:
"Il ragionamento che fai non fa una piega. Se non nella domanda che hai fatto sopra.
Non credo che soffermarci ANCHE sull'aspetto inadempiente del CnC possa produrre "fughe dalla realtà". Credo invece nell'esatto contrario. Credo che DIMOSTRARE, FATTI ALLA MANO, che il CnC NON ATTUA ciò che di esso è stato "approvato", renda più "ufficiale" la critica.
E' diritto dei fedeli che la Legge della Chiesa venga messa in atto. E' diritto degli associati che lo Statuto di una Fondazione venga attuato così come approvato dalla Chiesa. E' diritto dei fedeli tutti che lo Statuto della Fondazione che si "insedia" in una Diocesi venga universalmente conosciuto ed ATTUATO. Non credi che iniziare a far valere questi diritti sia un corroborante alla giusta critica?"
_____________
La maggior parte dei fedeli non conosce lo Statuto del Cammino. Inoltre, mentre lo Statuto ignora molte prassi anomale, di fatto rimaste invariate per oltre 40 anni, dallo stesso emerge, pur con diverse pecche, una certa realtà che NON VIENE ATTUATA, ma che insieme alle pecche non può essere riconosciuta se non da chi il cammino lo ha già fatto e valutato dal di dentro, oppure da vescovi sacerdoti e laici che abbiano i controattributi nel senso di cattolicità autentica e non 'spuria', alla quale purtroppo il modernismo ci ha introdotti e continua a propinarci, se non teniamo occhi e cuore ben aperti.

Quello che è il cammino un fedele riesce a riconoscerlo solo dopo esserci rimasto invischiato mentre chi, come le persone di Campobasso che hanno capito cosa sta succedendo nella loro diocesi, tenta di far valere i propri diritti di non vedersi inglogbato compresi i bimbi e i lattanti, non viene ascoltato e allora ha cercato di gridare da questo blog.... Chi e come può far valere i propri diritti, se tra l'altro nella Chiesa è stato malauguratamente introdotto il principio del "vietato vietare"?

13 commenti:

  1. Chi e come può far valere i propri diritti, se tra l'altro nella Chiesa è stato malauguratamente introdotto il principio del "vietato vietare"?


    Intanto, io penso, iniziando a chiedere che questi diritti siano rispettati. Chiedendolo nelle sedi competenti (come hanno fatto i fratelli di CampoBasso), ma anche andando oltre.

    Spesso, siccome la situazione è effettivamente tragica, si reputa inutile e forse anche dannoso procedere con la richiesta del rispetto dei diritti. Si reputa inutile e dannoso agire da soli o di comune accordo (sarebbe meglio) nella direzione di questa richiesta e di questa informazione corretta.

    Perchè, ad esempio, non diffondere capillarmente lo Statuto del CnC? E non solo il suo? Una Aggregazione Ecclesiale DEVE essere trasparente e nessuno può opporre nulla alla diffusione capillare dello Statuto, specialmente nelle Parrocchie dove il CnC è già insediato! A maggior ragione in quelle dove si sta per insediare!

    E' stata data personalità giuridica al CnC? BENE (si fa per dire)! Allora questo provoca una conseguenza! La trasparenza assoluta, almeno nella Sua Carta fondativa! Si potrebbe preparare un documento di SINTESI, da accompagnare allo Statuto, con ciò che è stato approvato sul CnC. Rimandando agli articoli dello Statuto stesso riguardo all'argomento trattato. In materia di Fede, Liturgia e Scrutini, ad esempio. Cos'è il Cnc? Cosa si propone? In che modo? Estrarre tutto ciò dallo Statuto, che senza la pubblicazione degli Orientamenti è lo strumento Giuridico UNICO a cui il CnC deve fare riferimento.
    E magari metterla in senso non di attacco ma in senso AFFERMATIVO. Ad esempio:
    il Cammino si impegna a:
    -Rispettare le norme della Chiesa;
    -Rispettare la Fede e la Liturgia Romana nei suoi due usi;
    -Rispettare la Dottrina senza usare segni e simboli di altre fedi;

    Ecc, ecc, ecc..

    Secondo me, così, organizzando una approfondita informazione corretta, il fedele ha la possibilità di scegliere con vera libertà. Se quello che vede è diverso, può scegliere con minore sofferenza. Perchè oggi gli strumenti sono diversi da ieri.

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  2. il Cammino si impegna a:
    -Rispettare le norme della Chiesa;

    ? ?
    ......
    Caro Stefano, devo reprimere un sorriso (amarissimo) su ciò che dici...

    Ti rendi conto che stai proponendo una situazione irreale? Ipotizzi che il Cammino dichiari -apertis verbis, nero su bianco- di rinunciare ai suoi VERI fondamenti concreti che sono:
    - disobbedienza
    - doppia faccia!
    ti pare che si lascerebbero imporre così, senza colpo ferire, quella che sarebbe l'autodistruzione?
    Non credi che, approdando a questa obbedienza dichiarata, il CNC perderebbe di colpo (di diritto e di fatto) tutta la sua vera ragion d'essere? come quando Kiko disse: "Qui finisce tutto!", nel caso dovessero obbedire veramente alle correzioni...

    tu dici:
    "Cosa si propone? In che modo?"

    Vuoi dunque interrogarlo, costringere il CNC a "confessare" i suoi nascosti, REALI propositi, che ben abbiamo individuato?
    E CHI, secondo te, riuscirebbe a prender su di sè un tale incarico?
    E il gran capo glielo permetterebbe?
    Stefano caro, scusa....
    ma tu credi alla "buonafede" dei fondatori, dei catechisti, e di chi SCIENTEMENTE e consapevolmente si fa vanto di quegli Statuti, che gli servono come passaporto per le solite menzogne? e credi che sarebbero disposti ad estrarre dei "buoni propositi" da quelli, sottoscriverli, e che poi li rispetterebbero ??
    Sono basita a dir poco, ma attendo una spiegazione plausibile di questa "ipotesi ottimista"...

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  3. Vuoi dunque interrogarlo, costringere il CNC a "confessare" i suoi nascosti, REALI propositi, che ben abbiamo individuato?

    Esattamente il Contrario.

    Vorrei, se fosse possibile, che chi conosce il Cammino, faccia un compendio di quello che il Cammino DEVE essere. Per esempio, se domani ti metti a distribuire lo statuto del CnC fuori dalla tua Parrocchia, chi potrebbe dirti qualcosa? E se alleghi allo Statuto la sintesi dell'Identità che ne viene fuori, chi potrebbe darti addosso?

    E da questa informazione, i fedeli non sarebbero più preparati?

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  4. ma tu credi alla "buonafede" dei fondatori, dei catechisti, e di chi SCIENTEMENTE e consapevolmente si fa vanto di quegli Statuti, che gli servono come passaporto per le solite menzogne?

    Se è vero che li utilizzano così è perchè nessuno porta alla Luce che questo è falso!

    E' questo il discorso che facevo prima. Se ci fermiamo allo sconcerto per l'approvazione, avalliamo quello che loro stessi affermano: il CnC è approvato così come è!

    Invece la realtà sta in altri termini. Termini che però fatichiamo a portare alla Luce. Perchè?

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  5. Il mio discorso è ralativo alle POSSIBILITA' che offre anche la situazione di "approvazione" del CnC.

    Senza dare per scontato nulla, anche se si potrebbe fare a causa dell'abbandono in cui versiamo, abbiamo analizzato i contenuti degli Statuti approvati su queste stesse pagine. Tre capitoli di analisi, cirostanziata, che forse potrebbero essere riuniti inun compendio.

    Abbiamo visto quanto il CnC che emerge dallo Statuti, NON sia come quello che ha in mente Kiko. Questo emerge CHIARAMENTE dalla lettura degli Statuti. CHIARAMENTE. Certo, il fedele è più invogliato dalle Sintesi. Infatti, sarebbe opportuno farne.

    Ma perchè IGNORARE de plano lo strumento che OGGI c'è e che ieri non c'era? Lo abbiamo visto come una iattura, e in parte è così. Ma siccome lo è solo in parte, a causa dell'uso strumentale che molti ne fanno, perchè non osservare quale è l'uso VERO che se ne può fare? Perchè?

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  6. Usando gli stessi strumenti che propone la Chiesa, pensate che la critica sia meno o più efficace?

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  7. Che comincino col PUBBLICARE I TESTI CATECHETICI!

    Quello statuto fa in continuità riferimento al direttorio catechetico, cerchiamo, pur partendo da quel documento, di analizzarne in primis il contenuto che già a me fa drizzare i capelli per i rischi che ho già menzionato, per l`articolo sull`Eucaristia, che legittima un rito sincretistico inventato da un laico, che dovrebbe anche aiutare a migliorare la Veglia Pasquale nelle parrocchie, per la sedicente autorità del vescovo che in realtà non esiste perchè se il vescovo ha la cattiva idea di opporsi al cnc il cammino chiude e se ne va, e per tanti altri elementi.

    Insomma, se nemmeno il Papa è riuscito ad imporre la Liturgia della Chiesa cattolica, se non interviene per imporre la pubblicazione del direttorio CORRETTO, come possiamo essere ingenui al punto di credere che un non neocat possa domandare ed ottenere il rispetto della dottrina della Chiesa, della sua lLturgia?

    Avete visto il video della Messa con il card. Canizarès l`11 gennaio 2009 , il giorno seguente l`incontro con il Papa a San Pietro??
    Avete notato il candelabro ebreo a 9 braccia sulla tavola?
    Sono stata male, sbigottita, indignata, questa è la realtà.
    Nemmeno davanti al Prefetto della Congregazione per il Culto divino hanno tolto la Hannukah!

    Mi sembra che lo statuto sia pubblicato e disponibile nelle librerie, ha cambiato qualcosa?
    Chi lo legge, se non sa ciò che realmente si nasconde dietro quella facciata, è REALMENTE informato?
    Il cnc si nasconde dietro il suo statuto, ha abbastanza lottato per averlo, ma quello statuto è solo un paravento necessario, dietro il quale tutto continua COME PRIMA.

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  8. "Ma siccome lo è solo in parte, a causa dell'uso strumentale che molti ne fanno, perchè non osservare quale è l'uso VERO che se ne può fare? Perchè?"

    perché il primo a non farlo è il Papa che li ha riempiti di elogi e li ha mandati a evangelizzare non so quante parrocchie di Roma

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  9. “Un segno concreto di vicinanza e adesione alla Campagna europea di lotta alla povertà indetta per il 2010 dall'Unione Europea”. Con queste parole il cardinale vicario, Agostino Vallini, ha annunciato la visita che Benedetto XVI farà ai servizi della Caritas diocesana di Roma alla Stazione Termini, il 14 febbraio 2010. L’avvenimento è stato annunciato da una nota pubblicata sul sito web della Caritas. La struttura, realizzata venti anni fa allo scopo di offrire un riparo, cure e un pasto ai poveri e ai senzacasa che affollavano i dintorni della principale Stazione capitolina - dotata di mensa e di un poliambulatorio - è intitolata a don Luigi Di Liegro, storico fondatore della Caritas romana. Con questa visita, sottolinea la nota, “il Pontefice, quale vescovo di Roma, ha raccolto l'invito che la Conferenza Episcopale Europea ha rivolto ai vescovi del continente di aderire alla campagna visitando le opere di carità nelle loro diocesi”.
    (Radio Vaticana del 1° dicembre)

    capito?

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  10. tutt'al più, di fatto, è un primus inter pares, anche se il concilio non arrivava a tanto, pur istituendo la collegialità. O no?

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  11. non è una critica al Papa; lo dico con dolore e raccapriccio, perché questa è la realtà sotto i nostri occhi!

    Infatti, va dilagando lo strapotere dei vescovi
    Ricordiamo tutti il vescovo svizzero che, nel rammaricarsi per il no ai minareti (cala braghe!) inneggia al matrimonio per i sacerdoti
    il vescovo canadese che con la scusa dell'epidemia ha proibito alla FSSP di dare la comunione alla bocca, ergo sono sospese le messe, dicendo a chi gli ha fatto presente la recente pronuncia della Congregazione per il Culto Divino che ha "vietato vietare", ossia ha chiarito che è diritto di ogni fedele ricevere sempre la comunione sulla lingua: "So perfettamente quello che la congregazione ha deciso ma, molto francamente, non è loro affare. E' il mio".

    Apparentemente sono degli OT, ma non lo sono, perché riguardano la grave crisi che sta attraversando la Chiesa

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  12. Intanto, io penso, iniziando a chiedere che questi diritti siano rispettati. Chiedendolo nelle sedi competenti (come hanno fatto i fratelli di CampoBasso), ma anche andando oltre.

    mi viene in mente che l'unico "oltre" che hanno trovato i fratelli di Campobasso, rimasti com'è prassi inascoltati, per ora almeno è stato questo blog

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  13. Il cnc si nasconde dietro il suo statuto, ha abbastanza lottato per averlo, ma quello statuto è solo un paravento necessario, dietro il quale tutto continua COME PRIMA.

    Carissime Emma e Sofia,
    grazie per i vostri contributi, che rispecchiano con realismo e con accorata lucità, la serietà della situazione.

    Grazie anche a te Steph, perché stai facendo i salti mortali per trovare una soluzione praticabile.

    Non ci resta che continuare ad andare avanti facendo del nostro meglio... il Signore ci porterà per mano, ne sono sicura.

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