domenica 6 dicembre 2009

Siamo indotti a parlare ancora di giudaizzazione del cristianesimo operata dal cammino

Ecco una dimostrazione dello ‘stile’ di comunicazione neocatecumenale. Questo post è arrivato sul thread di cui trovate il link nella colonna in alto a sinistra del blog e, se lo avessi inserito al suo posto, sarebbe rimasto sommerso dal lungo e articolato successivo percorso, insieme alla risposta che gli darò; per cui lo inserisco qui e, quindi, parliamone…
A proposito delle feste ebraiche e di quelle cristiane....Gesù sapeva di essere cristiano? E gli apostoli.. quanto tempo ci hanno messo ad essere.."cristiani". Non erano forse quelli della "via", sempre all'interno dell'ebraismo?. E Gesù stesso, Maria, i dodici, le donne che lo seguivano e i 72 non erano tutti Ebrei credenti che nulla avevano rinunciato della loro religione? E le prime comunità non nascono forse tra la gente che aveva conosciuto Gesù a Nazareth, Cafarnao e cioè Ebrei osservanti? Gesù mi sembra che mica ha buttato via niente del VT...o sbaglio (ricordate la storia dello iota). E poi non è S. Paolo stesso che afferma che comunque Istraele è sempre la prima scelta di Dio? E poi quel signore polacco con pastorale e mitra Vescovo di Roma morto alcuni anni fa non diceva che gli Ebrei sono i nostri "fratelli maggiori". E allora è bello pensare che abbiamo ereditato un bel po' di roba da Israele, comprese le loro FESTE!!!! Meno spocchia, meno antisemitismo e più umiltà. Spuntiamo dal tronco di Iesse mica da quello di un qualche Budda o di qualche figura mitologica!!!
Paolo.
Ricorderete – e chi non lo avesse letto può verificare – che in apertura del thread in questione avevamo inserito un articolo con molte concrete citazioni di insegnamenti NC e relative confutazioni basate sull’autentico cattolicesimo, delle quali il nostro interlocutore non tiene alcun conto, come se avessimo parlato al vento o detto cose inconsistenti. La ragione vuole che quando si replica su questioni non condivise, si debba controbattere con argomenti di ragione altrettanto documentati e dimostrare che le affermazioni contestate non sono vere. Non si può convincere con un sermone, alcune battute alla catechistica maniera e sommarie accuse di antisemitismo e di mancanza di umiltà, che non hanno niente a che vedere né con i contenuti proposti né con il modo in cui sono stati sviluppati.
Nessuno di noi ha mai negato le radici ebraiche della nostra fede, né lo abbiamo fatto nell’articolo contestato. Abbiamo invece sottolineato la spiccata tendenza del cammino a soffermarsi su testi e figure dell’Antico Testamento nonché su midrashim, testi rabbinici e qabbalistici, simboli e usi mutuati dall’ebraismo, che la Tradizione cattolica ha abbandonato fin dal quarto secolo e prima ancora, quando l’Ecclesia ex gentibus e quella ex circumcisione convivevano armoniosamente, come dimostra il mosaico di dedica della Basilica di Santa Sabina, riprodotto dall’immagine sotto riprodotta in cui vengono rappresentate una rivolta all’altra.

Tutto questo per dire che l’unica Chiesa cristiana non ha bisogno di tirar fuori simboli e suggestioni giudaiche e giudaizzanti, quando La Nuova ed eterna Alleanza in Cristo Signore non può non aver sostituito la precedente, quella di coloro che un signore polacco mitrato ha effettivamente chiamato “fratelli maggiori”, con molta loro ignominia, dato che il fratello maggiore Esaù è colui che ha perso il diritto di primogenitura e gli ebrei, a parte la forse piacevole sorpresa del momento, non l’hanno presa molto bene perché conoscono la Scrittura… Questo mi consta personalmente in occasioni ufficiali d’incontro internazionale di rappresentanti del dialogo ebraico-cristiano.
Gli equivoci nascono anzitutto dall'esplosiva mistura di ignoranza e di superbia di alcuni autoeletti “profeti” o “esperti”. Pio XI parla dei cristiani come “semiti spirituali”? Ed ecco che gli autoeletti insinuano l'idea che i cristiani dovrebbero ebraizzarsi (più tardi, nelle facoltà teologiche sparirà il latino, soppiantato dal greco e dall'ebraico). Giovanni Paolo II definisce gli ebrei “fratelli maggiori” nella fede per sanare un rapporto fattosi drammatico nel corso dei secoli? Ed ecco che gli autoeletti capiscono “maestri” anziché “fratelli maggiori”, dimenticando che nella Bibbia i fratelli maggiori (Esaù, Caino, ecc., fino al fratello maggiore della parabola del figliuol prodigo) sono esattamente la figura di chi aveva ricevuto un dono da Dio ma non aveva saputo riconoscerlo (ed infatti quando Giovanni Paolo II diede quella definizione, il rabbino capo di Roma ne restò urtato).
Dal Concilio Vaticano II è stato ancora più promosso il dialogo con gli ebrei. L'invito del Vaticano II viene però spesso frainteso: un errore molto comune è pensare che gli ebrei di oggi abbiano la stessa mentalità religiosa degli ebrei del tempo di Gesù: il dialogo è da vivere, oggi, conoscendosi, rispettandosi e affrontando insieme le questioni del nostro tempo; un altro errore molto comune tra i cattolici è pensare che tutte le religioni sono uguali, e perciò smettere di pregare perché tutti (compresi gli ebrei) riconoscano Cristo, anche se peraltro Giovanni Paolo II ha riconosciuto l'Antica Alleanza "irrevocabile" e certamente lo è da parte di Dio che è Fedele, ma malauguratamente può non esserlo da parte di chi non la rispetta, per esempio non riconoscendo in Cristo il Messia, Figlio di Dio che ha portato a compimento tutta la Legge e i Profeti, ricapitolando nella Sua Persona tutte le cose, quelle del cielo e quelle della terra, Parola definitiva del Padre, incarnato morto e risorto per la nostra salvezza… E non mi pare che siamo più cristiani facendo dell’archeologismo liturgico e lasciando da parte la Tradizione.
Notiamo, inoltre, che chi aggiunge un simbolo esterno e dice di “valorizzarlo”, lo sta invece formalmente esaltando, lo sta ponendo come salvatore della forma religiosa che intendeva “ravvivare”, insomma lo sta idolatrando.

È esattamente questo il motivo per cui nella Chiesa tutto ciò che riguarda la liturgia, i segni, il linguaggio, i simboli, ecc., è sempre stato deciso da chi ha avuto il compito di guidarla, ordinando secondo tempi e modi adeguati, senza improvvise esplosioni di mode, senza drastici cambiamenti rispetto a quanto trasmesso dagli Apostoli, senza arbitrarie innovazioni e sincretistiche ‘contaminazioni’ da parte di iniziatori che si stanno rivelando ‘falsi profeti’, da quello che dicono di difforme dal Magistero e dalle prassi che hanno introdotto, cancellando circa 1.700 anni di Tradizione da Costantino al Vaticano II: vedi immagine a lato, illustrando la quale vien detto che Cristo, (tra l'altro l'unico personaggio indicato con le semplici iniziali) ‘appare’, neppure che E’ NATO e quindi si è INCARNATO). E' evidente la maggiore enfasi sull'Antico Testamento, il Nuovo non è neppure menzionato.

Notiamo ancora che un conto è attingere dalla Scrittura l’intera storia della salvezza a partire da Abramo, un altro conto è fare dell’Antico Testamento e delle usanze ebraiche elementi fondamentali che connotano fortemente l’identità del cammino nc: una delle meno ‘innocue’ è l’aver introdotto nella loro –anch’essa difforme- architettura il “Santuario della Parola” in luogo della Cappella dell’Adorazione, con un tabernacolo a due piani nel quale alla Parola (presenza mediata da un testo) viene data la stessa dignità delle Sacre Specie (Presenza Reale del Signore). C'è una enorme differenza direi tra il popolo del Libro, della Legge e il Corpo mistico di Cristo… Ma a nulla valgono le nostre denuncie, i nostri smascheramenti innumerevoli e documentati: basta andare sul sito

41 commenti:

  1. Gesù sapeva di essere cristiano?

    Ma che razza di domanda è mai questa? Di quale Gesù parla il signor Paolo?

    Gesù Cristo, Salvatore e Redentore, il Figlio di Dio,soleva predicare per le strade d'Israele:
    "Convertitevi e credete al Vangelo!", e lo predicava proprio agli ebrei che lo seguivano. Esorto Paolo a riflettere e a chiedersi:
    Cosa significa 'convertirsi' al Vangelo? Cosa significa per un ebreo?

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  2. Cito dal sito:

    L'iniziatore del Cammino NC si intestardisce a rispolverare i contenuti antichi della religione cristiana, e con essi i simboli, che lui chiama "segni" perchè devono avere una forte riconoscibilità semantica per i fedeli. Da un punto di vista strettamente teologico, vi è una estrapolazione simbolica da un contesto arcaico e il suo reimpianto in una realtà odierna, oltretutto altra e differente a partire da un determinato sviluppo storico.

    Le radici con Israele non vanno negate, ma altra cosa è importarne massivamente i simboli nella fede cattolica assegnando loro un posto preminente nell'iconografia, nel linguaggio e nei rituali, come se il cattolicesimo fosse la versione attuale dell'ebraismo antico. In realtà Kiko pone in essere una irrazionale contaminazione di fedi diverse, pur avendo le stesse un antico comune retroterra storico.
    La hannukkià, è uno dei numerosi simboli anche di uso liturgico introdotti da Kiko insieme ad altri orpelli per nulla canonici, che niente hanno a che fare con i simboli cristiani. [vedi foto tratta dalla Domus Galileae]

    Ebbene questo è abbastanza inquietante perché, posta sulla grande 'mensa' che i NC usano in luogo dell' 'altare', la hannukkià assume un peculiare significato. Tra l'altro ci sembra anche non rispettoso per i nostri fratelli ebrei appropriarsi di un loro simbolo per farne un uso diverso da quello autentico.
    Infatti, l'uso della Hannukkiàh ebraica le cui luci si accendono durante la festa ebraica di Hannukkàh, che commemora la riconsacrazione del Tempio dopo la vittoria dei Maccabei su Antioco IV Epifane, appare del tutto fuori posto in una celebrazione cattolica, ma è indicativo della mentalità dei Neocatecumenali, o quanto meno dei loro fondatori, che si dichiarano "i ricostruttori" del vero cristianesimo e poi si offendono se qualcuno, come l'arcivescovo di Catania li chiama "Chiesa parallela" e certamente non solo per questo.

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  3. Dalla Prefazione del card Ratzinger al documento della Pontificia Commissione Biblica "Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana"

    "Per gli autori ed i fondatori del Nuovo Testamento l' Antico Testamento è anzi molto semplicemente la « Scrittura »; solo la Chiesa nascente poteva lentamente formare un canone neotestamentario, che ora allo stesso modo costituiva Sacra scrittura, ma pur sempre in quanto presuppone come tale la Bibbia di Israele, la Bibbia degli Apostoli e dei loro discepoli, che soltanto ora riceve il nome di Antico Testamento, e le fornisce la chiave di interpretazione."

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  4. Ricordo un vecchio post, in altra discussione, di Newgold, che è un sacerdote e lo riprendo perché mi sembra molto pertinente con questa
    "
    Voi avete detto: "Un cristiano è un ebreo della Nuova Alleanza". Anche se poi ciò che segue esprime una certa posizione e critica, non sono molto favorevole a questa affermazione: ricordiamo il brano del vangelo: il padrone prenderà questa vigna e la darà ad altri vignaioli.

    ergo

    ebraismo e cristianesimo sono due cose differenti, totalmente differenti, totalmente altre. un popolo ha cessato di lavorare per la vigna del Signore e ne è subentrato un altro.

    vengono chiamati "fratelli maggiori"... io preferisco "parenti acquisiti"
    "

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  5. Carissima Mic che attendibilita' ha questa testimonianza tratta dal tuo sito:
    http://www.internetica.it/neocatecumenali/testimonianze-ex.html

    Piano di distruzione della Chiesa cattolica ad opera del cammino neocatecumenale:

    Battesimo: spostato alla fine del cammino, consiste in un'abluzione alla Domus, che è il "vero" battesimo neocat. [Fonte Aryeh Kaplan, rabbino americano studioso della Cabbala, Le acque dell'Eden, il mistero della mikvah: rinnovamento e rinascita, a cura di Giuseppe Gennarini] Evidente il collegamento col messianismo dei Lubavitcher

    Cresima: inutile, poiché il "battesimo neocat" viene dopo, alla fine del cammino e amministrato dalla comunità neocat. Cadrà in disuso e sparirà.

    Eucaristia: trasformata in cena, negata la transustanziazione, l'Eucarestia cattolica è frutto di "magia", dunque non valida, per questo sono permesse, anzi incoraggiate le profanazioni di questa Eucarestia "della domenica". Solo la comunità neocat fa l'eucarestia, la cui validità piena è data dal suo pieno significato neocat compreso pienamente solo alla fine del cammino, quando si è "illuminati".

    Penitenza: solo la comunità neocat "perdona i peccati", dunque il sacramento cattolico tradizionalmente inteso è invalido e sparirà, sostituito dagli scrutini e dalle espressioni dense di significato neocat "prega per me" e "la pace".

    Matrimonio: svuotato anch'esso, la vera famiglia ("di Nazareth") è la comunità neocat, bisogna odiare la famiglia d'origine, a maggior ragione quando è d'inciampo al cammino neocat (si consiglia di abbandonare il coniuge anche se cattolico ma della "domenica" e renitente e dunque d'inciampo al cammino).

    Ordine: i "presbiteri" presiedono solamente la comunità, negata transustanziazione e sacramento della penitenza tradizionale essi non agiscono più "in persona Christi", servono alla "cena" kikiana e controllano l'"ortodossia" del cammino secondo le prescrizioni kikiane.

    Unzione degli infermi: inutile residuo medievale, cadrà in disuso. E' la comunità che guarisce le malattie di chi è "pieno di ferite e di disprezzo" solo per mezzo del cammimo neocat

    La gerarchia ecclesiastica cattolica non ha più senso, in una prima fase il Papa verrà messo in condizione di non nuocere (al cammino), poi anche questa figura, perdendo la sua ragione di esistere (difesa dei dogmi dell'ortodossia cattolica, governo della Chiesa gerarchica, rappresentanza di Gesù Cristo in terra...), cadrà nel dimenticatoio e sparirà, travolto dalla figura di profeta, re e messia della "Galilea delle genti" costituita da Kiko e dai suoi legittimi successori, i "dodici cefa".

    Roma sarà abbandonata, centro di questa nuova chiesa sarà la Domus Galileae.

    Aspettate, dategli potere, non criticatelo, e vedrete quando i fumogeni che nascondono il tutto si dissiperanno...

    Di Manuel 01 novembre, 2006 09:58

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  6. Carissima Mic che attendibilita' ha questa testimonianza tratta dal tuo sito:

    la testimonianza tratta dal NOSTRO sito e che hai citato, Gianluca, ha attendibilità nella misura in cui ti risulta che le cose che afferma sono vere.

    Certo non sono dichiarate da subito né in maniera così esplicita, ma i risultati alla fine, e neppure alla fine del cammino, sono quelli

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  7. Meno spocchia, meno antisemitismo e più umiltà...

    Dato che nella predicazione NC e'presente in maniera evidente il protestantesimo e l'ebraismo portata avanti da quaranta anni in maniera di"fondmentalismo eretico", rispondo a questo NC con le parole di un grande Santo che esprime in maniera schietta e veritiera la situazione di codeste religioni

    San Giovanni Bosco, "Il giovane provveduto", pp. 415-416.

    D. Non può darsi che gli Ebrei, i Maomettani, i Valdesi, i Protestanti, cioè i Calvinisti ed i Luterani e simili, quantunque non siano nella Chiesa Cattolica Apostolica Romana, tuttavia abbiano la vera Religione?
    R. Tutti costoro non hanno la vera Religione, perché non la ricevono dalla Chiesa Cattolica, sola vera Chiesa di Gesù Cristo, unica depositaria della verità e legittima interprete della dottrina del suo divin Maestro.

    D. Quale è il più grande errore degli Ebrei?
    R. Il più grande errore degli Ebrei consiste in ciò, che essi aspettando ancora la venuta del Messia, non credono a Gesù Cristo, né al suo santo Vangelo.

    D. Che cosa devono fare gli Ebrei per potersi salvare?
    R. Gli ebrei per potersi salvare debbono riconoscere Gesù Cristo per Messia, ricevere il santo Battesimo, quindi osservare i comandamenti di Dio e della Chiesa.

    D. Chi è il capo della Religione Maomettana?
    R. Maometto, il quale disseminò i suoi errori sul principio del secolo settimo dell’Era Cristiana. La sua religione è un miscuglio di Ebraismo, di Cristianesimo e di Paganesimo con aggiunte, variazioni e favole, che in pratica giungono a distruggere ogni principio di sana morale.

    D. Chi è l’autore dello Scisma greco?
    R. I Greci scismatici riconoscono per autore del loro scisma Fozio, famoso patriarca di Costantinopoli che nel secolo IX si ribellò al Romano Pontefice.

    D. Chi è il capo dei Valdesi, i quali in gran numero vivono nella valle di Luserna vicino a Pinerolo?
    R. Il capo dei Valdesi è Pietro Valdo, negoziante di Lione. Egli diede principio all’erronea sua dottrina verso la metà del secolo decimoterzo.

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  8. continua...

    D. E’ vero che la dottrina dei Valdesi è stata sempre la stessa dal tempo degli Apostoli infino a noi?
    R. E’ falsissimo per ogni verso. Prima di Pietro Valdo mai non ne fu parola nel mondo. Dopo Pietro Valdo si cambiò nuovamente coll’adottare che essa fece gli errori di Viclefo e di Huss. Nel secolo decimosesto poi degenerò in Calvinismo, ed ai nostri giorni i così detti Valdesi sono verissimi Protestanti per quanto si chiamino Evangelici o Barbetti.

    D. Chi sono i capi dei Protestanti?
    R. I capi dei Protestanti sono Calvino e Lutero, vissuti alla metà del secolo decimosesto. Calvino, chierico simoniaco, fu condannato a grave pena per un delitto ignominioso. Lutero, frate apostata, che uscì dal convento, commise i più gravi disordini, fra cui quello di sposare una monaca legata dai voti, mentre egli era pure legato da voti solenni e perpetui.

    D. Questi uomini, Maometto, Fozio, Pietro Valdo, Calvino e Lutero, diedero segni di essere da Dio mandati?
    R. Costoro non erano uomini mandati da Dio; non fecero alcun miracolo, né in loro si avverò alcuna profezia. Propagarono i loro errori e le loro superstizioni colla violenza e col libertinaggio. La loro religione scioglie il freno a tutti i vizi, apre la strada a tutti i disordini. Cosicché si possono chiamare inviati non da Dio, ma da Satana a predicare e diffondere l’empietà fra gli uomini.

    D. Dunque costoro non sono nella Chiesa di Gesù Cristo?
    R. Costoro non avendo per Capo Gesù Cristo, non possono appartenere alla sua Chiesa; ma, come insegna S. Girolamo, appartengono alla sinagoga dell’Anticristo, cioè ad una Chiesa opposta a quella di Gesù Cristo.

    Chiunque professi apertamente, come i neocatecumenali, le dottrine di codeste religioni rientrano nella categoria che descrive questo grande Santo, quindi accusarci di spocchia, superbia e antisemitismo risulta non corrispondente alla realta' degli avvenimenti denunciati da oltre tre anni da questo Blog:

    Costoro non avendo per Capo Gesù Cristo, non possono appartenere alla sua Chiesa; ma, come insegna S. Girolamo, appartengono alla sinagoga dell’Anticristo, cioè ad una Chiesa opposta a quella di Gesù Cristo.

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  9. E allora è bello pensare che abbiamo ereditato un bel po' di roba da Israele, comprese le loro FESTE!!!!

    Questa affermazione e sconcertante, ma che razza di formazione ricevete nel CN, ma quali feste e roba abbiamo ricevuto dalla religione ebraica, niente.

    don Curzio Nitoglia ha scritto:

    ...L’Episcopato americano

    Il 13 agosto 2002 a Washington il “Comitato Episcopale Americano degli affari ecumenici ed interreligiosi” e il “Consiglio Nazionale americano delle Sinagoghe” affermavano che la conversione degli ebrei al cattolicesimo era un fine inaccettabile; citavano Giovanni Paolo II «il quale ha insegnato esplicitamente che gli ebrei “sono il popolo di Dio dell’Antica Alleanza, mai revocata da Dio”..., inoltre ricordano le note del Vaticano del 1985 [che] fecero l’elogio del giudaismo postbiblico... la sua fecondità spirituale è sempre continuata... il giudaismo rabbinico, sviluppatosi dopo la distruzione del Tempio, deve essere considerato divino... Dal punto di vista cattolico, il giudaismo è una religione che deriva dalla rivelazione divina. Come ha notato il card. Kasper “la grazia di Dio..., è accessibile a tutti. Così la Chiesa crede che il giudaismo, ossia la risposta fedele del popolo ebraico all’Alleanza irrevocabile di Dio, è salvifico per essi, poiché Dio è fedele alle sue promesse”. [...] La missione evangelizzatrice della Chiesa non include più la volontà di assorbire la fede ebraica nel cristianesimo, mettendo così fine alla testimonianza specifica che gli ebrei rendono a Dio nella storia umana. [...] gli ebrei restano nell’Alleanza salvifica di Dio... inoltre essi son chiamati da Dio a preparare il mondo al Regno dei Cieli [...].
    Il giudaismo - a sua volta - considera che tutti i popoli sono obbligati ad osservare una legge universale, ossia i sette Comandamenti noachidi... con la proibizione dell’idolatria».

    Rispondo:
    Mi sembra opportuno precisare che il giudaismo postbiblico, avendo rifiutato il Messia ha rotto il patto con Dio, qui non deserit nisi prius deseratur; onde Dio non rompe per primo un patto, ma se constata l’infedeltà dell’altra parte si considera sciolto da ogni alleanza che diventa così vecchia ed è rimpiazzata da una nuova.
    Inoltre Cristo ha inviato i suoi Apostoli a predicare il Vangelo a tutti gli uomini, ebrei per primi, dicendo a tutti loro che chi non crederà al Vangelo non sarà salvato, anche gli ebrei. La Chiesa di Cristo non può rinunciare alla missione che Cristo stesso Le ha data.
    Infine la legge noachide per i gojim, condannando l’idolatria intende riprovare la fede nella divinità di Cristo, empietà che è passibile di morte, come lo fu già per il Messia che si proclamò Dio; Egli per il giudaismo post-biblico, allora come oggi, è solo un uomo. Il cristiano, se vuol restare tale, non può accettare questa legge che nega e condanna la divinità di Cristo e condanna la fede in essa come idolatrica...

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  10. Spuntiamo dal tronco di Iesse mica da quello di un qualche Budda o di qualche figura mitologica!!!

    Il CN non spunta da nessun tronco di iesse, ma spunta dal tronco, infarcito di eresie condannate dalla chiesa per 1958 anni, di Kiko Arguello

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  11. devo confessare che solitamente provo un sottile piacere quando le sparate grosse, ma questo thread e' quasi imbarazzante da leggere...

    ricordo cmq a cruccas che le i santi -- per quanto grande fonte di ispirazione -- non fanno testo dogmatico per se', e sono meno importanti dei concilii... glielo dice zufolo, che che ricorda con orgoglio e riconoscenza di essere stato educato in gioventu' dai salesiani...

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  12. Estrapolo e metto qui le frasi salienti di un importante articolo di Blondet intitolato: “PIANO PER RIASSORBIRE I CRISTIANI NELL'EBRAISMO"

    Su Radio 24 (del gruppo Il Sole 24Ore, proprietà Confindustria) si raccomanda incessantemente di studiare la KABBALA; ed effettivamente molte signore-bene a Milano seguono corsi «laici» - ossia estranei alla Chiesa cattolica - su questa presunta «spiritualità ebraica», o «esoterismo ebraico». KABBALA, Torah e TALMUD sono pane quodiano nel cosiddetto «monastero» di Bose, fondato da un tizio che si è autonominato abate, Enzo Bianchi.
    Tutto ciò fa parte di un vasto piano, che è stato accelerato negli ultimi tempi.

    Questo piano, lo anticipiamo subito, mira - con l'aiuto di cardinali e MOVIMENTI GIUDAIZZANTI sempre più influenti nella Chiesa cattolica (VEDI: CAMMINO NEOCATECUMENALE- nota mia) - a ridurre la fede in Gesù a una «fioritura» storica del giudaismo; e a riassorbire il cristianesimo nel giudaismo, come entità subordinata, destinata alla sparizione.

    Per capire il senso di questa strategia, sarà bene leggere un testo pubblicato da Mondo e Missione nel febbraio 2002, dal titolo significativo: «Ma Cristo ha cancellato Israele?». L'autore, spiegava il periodico missionario, è «Un insigne biblista, maestro del cardinal Martini autore di 'Cominciando da Gerusalemme'». Trattasi del gesuita Francesco Rossi De Gasperis, che dal 1977, dice lui, «fa parte della comunità del Pontificio Istituto Biblico di Gerusalemme» (un'altra «COMUNITA'») e «tiene cosi di esercizi spirituali sulla terra d'Israele in diversi Paesi».

    Che dice questo giudaizzante, evidentemente molto potente?
    Comincia a parlare della «richiesta di perdono di Giovanni Paolo II» al muro del pianto come «il culmine di una prima conversione penitenziale dei cristiani nei confronti di Israele». Dunque già una «conversione» al giudaismo, ovviamente nel «ricordo della Shoah». MA LA CONVERSIONE PENUTANZIALE NON BASTA.

    E' in corso nelle «chiese d'Occidente», dice il maestro di Martini, «una seconda conversione, molto più fondamentale, che ci ha portato a RISCOPRIRE LE RADICI essenzialmente EBRAICHE della fede cristiana».
    Per tale «riscoperta», egli intende questo: «La riscoperta della fede cristiana non come una 'religione nuova', ma come una trascendente fioritura messianica dell'ebraismo del I secolo»

    Ovviamente, il maestro del Martini non riconosce l'enorme, veramente epocale rottura che Cristo portò nell'ebraismo; la rottura con i farisei e il culto del Tempio; l'abolizione delle regole di purificazione superstiziose […]Gesù decretò la fine del sacrificio animale, e lo sostituì con sé stesso, Tempio, Sacerdote e Vittima, in forma di pane e vino.

    Tutto questo non conta per il famoso teologo.
    (continua)

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  13. E si stupisce di come, «fino a pochi decenni fa», il Rituale Romano potesse osare chiedere «agli ebrei che si convertivano a Gesù di abiurare la 'perfidia ebraica' e la 'superstizione giudaica'».

    Purtroppo, sospira il maestro del cardinal Martini, «Questa seconda conversione non è stata compresa dalle chiese del Medio Oriente». Le chiese orientali non vogliono convertirsi al neo-giudaismo.
    Fra esse è ancora «radicato» l'errore chiamato «teologia della sostituzione», che identifica la Chiesa come superamento teologico d'Israele, il nuovo Israele.
    In Occidente questa dottrina, erroneamente predicata da tutti i Pontefici e Padri della Chiesa per duemila anni, «ha cominciato ad essere seriamente messa in questione, sia pur timidamente» […]
    Sicché le chiese orientali, arretrate, spogliano «la permanenza del primo Israele fino ad oggi di ogni significato teologico». E con ciò, dice il gesuita, queste chiese si macchiano di «una Shoah culturale e spirituale»: non riconoscendo l'ebraismo come vera e sola religione, si macchiano di genocidio.

    «In Oriente, e non solo in Palestina, ci si imbatte molto spesso in una teologia e in una prassi liturgica e pastorale fondate sulla convinzione ('costantiniana') che il cristianesimo sia una religione nuova», anziché una modesta, passeggera concrezione del Talmud.

    «Il primo 'Israele', pertanto, diventa per quei cristiani un nome puramente simbolico, teologico e 'spirituale', che non ha più alcun riferimento concreto nel campo storico-socio-politico-culturale. 'La Gerusalemme celeste' non avrebbe alcuna relazione con la Gerusalemme della terra e della storia».

    E invece no, dice il gesuita, da ormai vero ebreo: quel che conta è la Gerusalemme terrestre, l'aldiquà «storico-socio-politico», la sola cosa che interessi agli ebrei.
    Il potere su questo mondo: così essi infatti intendono, ed hanno sempre inteso, le promesse del Padre e la sua elezione verso di loro.

    Lo afferma il maestro di Martini, testualmente: «Alla Sho'ah ha fatto seguito la creazione di uno Stato d'Israele - e qui si è trattato non di un 'Israele simbolico-platonico', convertibile a piacimento con qualunque altra realtà, bensì del primo Israele, di quello concreto, storico-culturale».

    Dunque è chiaro.
    Per Francesco De Gasperi, servus Jesus, l'Israele armato, nucleare e persecutore non è uno Stato come gli altri: è il Regno dell'Alleanza, il finale esaudimento della Promessa divina al suo popolo eletto.

    La salvazione, il riscatto di Israele nell'aldiquà, in termini politico-militari, è anche per lui la realtà «religiosa» finale.
    E non l'Israele «simbolico-platonico», ma quello concreto, che concretamente stermina e devasta, che uccide e minaccia, è il regno di Dio sulla terra.
    E' il “Messia collettivo” realizzato. (per una lettura completa: http://www.tradizione.biz/cattolicesimo/rivoluzione-nella-chiesa/piano-per-riassorbire-i-cristiani-nellebraismo.html)

    NON OCCORRONO COMMENTI.

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  14. No, non servono commenti,
    ... ho solo posto in lettere maiuscole ciò che collima perfettamente coll'insegnamento del Cammino...
    per dimostrare che il Cnc è lo strumento privilegiato di questa Gerarchia conciliare, ideologgizzata ed impazzita, che ha venduto la sua fede ai nemici di Dio e di Cristo, per l'avvento dell'Anticristo sulla Terra.

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  15. Sicché le chiese orientali, arretrate, spogliano «la permanenza del primo Israele fino ad oggi di ogni significato teologico». E con ciò, dice il gesuita, queste chiese si macchiano di «una Shoah culturale e spirituale»: non riconoscendo l'ebraismo come vera e sola religione, si macchiano di genocidio.

    questa è follia allo stato puro!!!

    Io di solito Blondet lo prendo cum grano salis, perché pur essendo di solito ben documentato, mi sembra molto propenso al 'complottismo'... tuttavia quello che hai riportato, A.Rita, a me è arrivato anche per altre vie e, purtroppo devo confermarlo...

    Dobbiamo pregare molto e continuare a custodire e diffondere il VERO cristianesimo...

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  16. Dice zufolo:
    ricordo cmq a cruccas che le i santi -- per quanto grande fonte di ispirazione -- non fanno testo dogmatico per se', e sono meno importanti dei concilii

    quello che dice un santo non farà testo dogmatico; ma, se è grande fonte di ispirazione va almeno preso in considerazione...

    quanto ai concilii, mi compiaccio che hai parlato al plurale: quindi non partiamo dal vaticano II.

    Devo aggiungere che sia in questo thread che altrove non parliamo solo per bocca dei santi, ma anche e soprattutto del Magistero, quello di Sempre

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  17. non è secondario che Gesù sia un ebreo.
    Non è secondario neanche riconoscere che l'insegnamento di Gesù parte dalla legge mosaica.

    Non è cosa da poco dire che i Cristiani e la nostra Chiesa Cattolica sono fondati sull'insegnamento di Gesù, che è un ebreo (uso il verbo "essere" al presente).

    Perchè Mic non riconosci gli ebrei come dei fratelli maggiori (nella fede - s'intende) ???
    Molti Ebrei si sono convertiti al Cristianesimo. Li dovresti conoscere.

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  18. … E finalmente trovo il tempo per rispondere al nostro “Paolo”(che presumo sia il “Paolo 153” che ogni tanto interviene…) e mi scuserai, caro Mic, se mi viene da farlo con un filo di divertimento … perché il nostro amico, di assurdità, in poche righe ne ha radunate … ma proprio tante!

    Così agevoliamo anche il “sottile piacere” di Zufolo che, tutto imbarazzato, tornerà correndo nella sua foresta viennese … ;-) (Ciao, Zufolè…)

    “A proposito delle feste ebraiche e di quelle cristiane....Gesù sapeva di essere cristiano? E gli apostoli.. quanto tempo ci hanno messo ad essere.."cristiani".”

    Se “Gesù sapeva di essere cristiano”???? …
    Fratello mio, ma che kaspita dici?! Il “cristiano” è il “seguace di Cristo” …e come fa Gesù, che E’IL CRISTO STESSO, l’Atteso dalle genti, ad essere “cristiano”?? Che fa? Segue se stesso?? Il cristiano è tale perché inserito col Battesimo nel Corpo di Cristo e perché Cristo è il suo Salvatore. E Gesù – per essere il “cristiano” qualunque di cui parli tu – che doveva fare?? Autoinserirsi nel proprio Corpo e salvare Se stesso??? E da che cosa, se LUI E’ DIO?? (Ma lo sapevi che Lui è Dio?...)

    Quanto ci hanno messo – chiedi – gli Apostoli ad essere “cristiani”? Te lo dico subito: cinquanta giorni (dopo la Resurrezione del loro Maestro)!
    Quando lo Spirito Santo, lo Spirito di Verità, la Terza Persona della Trinità Santissima è piombata su di loro, riuniti in preghiera con Maria SS. nel Cenacolo, in quello stesso istante sono stati rigirati come calzini, hanno abbandonato il passato, hanno perso ogni paura dei farisei e sacerdoti del Tempio, sono usciti e si sono messi a predicare che le antiche profezie erano compiute, che l’Atteso di Israele era venuto, ma che Israele lo aveva fatto uccidere per mano dei pagani. Infatti quelli che erano rimasti “ebrei” si sono straniti e li hanno più volte fatti incarcerare, ma l’Angelo del Signore li ha liberati e loro sono tornati davanti al Tempio a predicare il Cristo, Salvezza delle genti.
    Ti basta per capire che sono diventati “cristiani” smettendo di essere “ebraizzanti”?

    “Non erano forse quelli della "via", sempre all'interno dell'ebraismo?. E Gesù stesso, Maria, i dodici, le donne che lo seguivano e i 72 non erano tutti Ebrei credenti che nulla avevano rinunciato della loro religione?”

    No, non erano più quelli della “via”…all’interno dell’Ebraismo. Lo so anch’io, perché me lo insegnavano nel Cammino, che “ebreo” vuol dire “uomo che passa”, “uomo che va, che cammina, che non si ferma mai” l’uomo della “via”: ma quella via, per Israele, aveva il senso che tutta la storia camminava verso la venuta del Messia. Ma quando “Mashìach”, nella pienezza dei tempi è venuto, mi dici che senso ha camminare ancora in attesa di Lui, restando imbambolati a guardare all’Ebraismo, che è “ l’attesa in se stessa” quando CHI attendevi ti sta davanti???
    E per favore, quando parli, non equiparare MAI Gesù a nessun altro! Gesù è nato “ebreo” nella carne per necessità, per manifestarsi come Uomo al popolo a cui si era rivelato come Dio, ma Lui prima di essere ebreo era ed è DIO! Lui è il Messia , L’Atteso dagli ebrei e da tutte le genti! Che è la cosa più importante e che le sorpassa tutte. Perché se Gesù non avesse la natura divina, se non fosse Dio, noi qui staremmo a parlare di giardinaggio, farfalle, e di come si fanno i fiocchi alle bambole.
    Se poi dici che i suoi discepoli “non avevano rinunciato a nulla della loro religione” ti basti un esempio clamoroso su tutti che hanno rinunciato AL SABATO! (cosa a cui il tuo kapo va ancora dietro …considerandolo “un sacramento”!)
    Non celebravano più il sabato, massima legge per Israele, ma il loro giorno era diventato “il giorno del sole” il primo della settimana, “il dì dopo il sabato” memoriale della Resurrezione del Signore, e di mattina celebravano il Santo Sacrificio del loro Maestro, morto e risorto per loro. Altro che, se avevano rinunciato alla loro religione!!!
    ----->>>

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  19. “E le prime comunità non nascono forse tra la gente che aveva conosciuto Gesù a Nazareth, Cafarnao e cioè Ebrei osservanti? Gesù mi sembra che mica ha buttato via niente del VT...o sbaglio (ricordate la storia dello iota).”

    …E dove volevi che nascessero le prime sequele del Cristo? In Papuasia? Saranno nate dove lo sentivano predicare..Ma quando Lui è morto e risorto, compiendo TUTTO, i suoi seguaci hanno smesso di osservare quelle cose che erano state date IN ATTESA della sua salvezza, perché ormai non ce n’era più bisogno. La questione dello iota: Gesù non ha mai detto che “neanche uno iota passerà MAI” MA HA DETTO CHE “NEANCHE UNO IOTA PASSERA’ PRIMA CHE SIA COMPIUTO”. Infatti, quando Lui è venuto ed ha compiuto la Salvezza, molti iota sono passati! O vorresti dirmi che tu fai abitualmente sacrifici di vacche e di capre, offri la primizia del raccolto e hai circonciso il tuo primogenito, come ordina il Levitico??

    “E poi non è S. Paolo stesso che afferma che comunque Israele è sempre la prima scelta di Dio? E poi quel signore polacco con pastorale e mitra Vescovo di Roma morto alcuni anni fa non diceva che gli Ebrei sono i nostri "fratelli maggiori".”

    Manco per niente! San Paolo dice che nonostante abbiano avuto le promesse antiche, l’Alleanza antica, la primogenitura a quant’altro, vorrebbe essere lui stesso “anatema” al loro posto, perché avendo rifiutato il Messia, tutto quello che Dio aveva loro dato, se lo sono giocato tutto!
    Ed altrove dice che “quando Colui che lo aveva scelto fin dal seno materno si era degnato di rivelare a lui il suo Figlio Unigenito”, la Sua Resurrezione, la Sua Grazia, tutto quello che lui aveva tenuto in conto prima, nella sua vita, compresa la conoscenza della Legge antica, la discendenza nella carne dalla Tribù di Beniamino, l’osservanza farisaica irreprensibile, e compagnia bella, l’aveva lasciato tutto perdere, e lo considerava SPAZZATURA. Questo dice San Paolo.
    Quanto al signore polacco, Vescovo di Roma, aveva ben ragione a chiamare gli ebrei … SUOI “fratelli maggiori”: per l’esattezza “suoi zii e nonni”, visto che recenti studi hanno scoperto che la sua mamma era di discendenza ebrea…

    “E allora è bello pensare che abbiamo ereditato un bel po' di roba da Israele, comprese le loro FESTE!!!!”

    Noi cristiani da Israele abbiamo ereditato l’Antico Testamento, la Sacra Scrittura, le promesse fatte ai Patriarchi e ai Profeti sulla venuta del Messia. E sopra ad ogni altra cosa abbiamo ereditato la Salvezza eterna venutaci dal nostro Messia, il Signore Gesù Cristo, che è anche il loro Signore e Salvatore, ma loro non se ne sono ancora accorti…lo riconosceranno alla fine dei tempi, PER ULTIMI, perché il Signore lo ha detto che: “I PRIMI SARANNO GLI ULTIMI” ….

    … Ma non abbiamo ereditato NESSUNA delle loro feste! Assolutamente!!! Ti ricordo che gli stessi Rabbini dicono che “quando arriverà il Messia, le feste ebraiche spariranno tutte, perché servivano per aspettarlo, e quando verrà non serviranno più a niente”. Hai capito? Significa che se tu, che sei cristiano, continui imperterrito a festeggiare le feste ebraiche stai negando LA MESSIANICITA’ DI GESU’ CRISTO!

    Hai capito, adesso, perché sostengo che il tuo kapo Kiko, che è tutto fissato con le feste ebraiche, non è affatto cristiano ma è essenzialmente “ebreo” nella confessione di fede, e sta cercando – con enorme successo – di trasformarvi tutti da cristiani ad ebrei??? Se vi sta bene, accomodatevi!

    ---->>>

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  20. “Meno spocchia, meno antisemitismo e più umiltà. Spuntiamo dal tronco di Iesse mica da quello di un qualche Budda o di qualche figura mitologica!!!
    Paolo.”

    Dire che il Cristianesimo sovrasta l’Ebraismo almeno quanto l’universo infinito sovrasta la terra, dire che Cristo Signore è tanto più eccellente del suo popolo e dei suoi capi passati e presenti, visto che Lui è DIO, non mi pare nessuna spocchia, nessun antisemitismo (basta co ‘sto tormentone!), nessuna superbia. E’ la verità e basta.
    Quanto a … Iesse : il GERMOGLIO di Iesse, annunciato da Isaia, è Gesù Cristo nostro Signore, non siamo né tu, né io, ne il Cammino, né Kiko Arguello.
    Io non spunto né da Iesse, (né ci tengo), né da Budda, né da nessun altro…. Io spunto dal Costato aperto di Cristo Signore, che con il Suo Sangue ed Acqua scaturiti dal Suo Cuore Sacratissimo, squarciato per Amore, per la nostra Salvezza, mi ha ottenuto la Vita eterna, lo Spirito Santo e di potermi cibare della sua Carne santissima, per poter vivere io in Lui e Lui in me.
    E come discendenza diretta di fede, caso mai, spunto dal Sangue versato dal Martirio dei Santi Pietro e Paolo, non più ebrei ma “cristiani”, che sono venuti con la loro testimonianza a concimare le zolle di questa mia Terra del centro Italia resa fertile dal loro sangue, che per potenza di Spirito Santo ha fatto diffondere la verità dell’Amore di Gesù da Roma ai quattro angoli della Terra, e senza il sacrificio dei quali io sarei restata quello che erano i miei lontani antenati: una pagana della famiglia degli Etruschi.
    Ciao.

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  21. non è secondario che Gesù sia un ebreo. Non è secondario neanche riconoscere che l'insegnamento di Gesù parte dalla legge mosaica.

    Non è cosa da poco dire che i Cristiani e la nostra Chiesa Cattolica sono fondati sull'insegnamento di Gesù, che è un ebreo (uso il verbo "essere" al presente).


    no, non è secondario; ma non è nemmeno necessario che tutto quanto concerne l'ebraismo e la storia della salvezza, acquisti un posto prevalente nella formazione e nelle prassi, a tutto scapito di Gesù Figlio di Dio, nostro Salvatore, molto nominato ma per nulla conosciuto, se non sommariamente e per di più nei termini in cui lo presentava Lutero (che 'copre' e non trasforma il nostro peccato, così che esso resta sempre lì e non sperimentaremo mai se non una liberazione fittizia, del sentimento e non delle profondità: 'sentirsi' liberati e salvati mantenendo tutto il nostro peccato non è come esserlo realmente, vincendolo in Cristo)

    Il resto lo ha spiegato egregiamente A.Rita. Ti inviterei a leggere attentamente

    Quanto agli ebrei convertiti al cristianesimo, OK... ma non è necessario che per diventare cristiani ci convertiamo noi all'ebraismo: basta conoscere quel tanto che ha 'preparato' la venuta di Gesù, il contesto in cui è inserita la storia della salvezza, ma non serve farne l'oggetto preminente del proprio essere cristiani, perché -per questo- è Cristo che bisogna conoscere come realmente E' e non in maniera strumentale a quel che gli fa dire ed essere il tuo iniziatore, che non ne rispetta neppure la Presenza Reale nell'Eucaristia e si è inventato un nuovo Rito con nuovi simboli diversi da quelli della Chiesa; il che è MOLTO grave

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  22. ricordo cmq a cruccas che le i santi -- per quanto grande fonte di ispirazione -- non fanno testo dogmatico per se', e sono meno importanti dei concilii...

    I concilii se non sono gestiti dai santi ben poca strada faranno, difatti dentro la Santa Chiesa Cattolica sono penetrati, con la complicità di una buona parte della Gerarchia, tutti coloro che desiderano in maniera luciferina di distruggerla: parliamo dei Protestanti, dei Comunisti, degli Ebrei e soprattutto dei Massoni, fermati per un certo tempo dal Santo Concilio di Trento, dal Santo Concilio Vaticano I e dai Papi succedutisi sino a Pio XII;
    quest’ultimo, riguardo ai tempi futuri, in riferimento al Messaggio di Fatima profetizzò:
    “Sono preoccupato per il messaggio che ha dato la Beata Vergine a Lucia di Fatima. Questo insistere da parte di Maria, sui pericoli che minacciano la Chiesa, è un avvertimento divino contro il suicidio di alterare la fede, nella Sua Liturgia, la sua Teologia e la Sua anima… Sento tutt’intorno a me questi innovatori che desiderano smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, rigettare i suoi ornamenti e farla sentire in colpa per il Suo passato. Verrà un giorno in cui il mondo civilizzato negherà il proprio Dio, quando la Chiesa dubiterà come dubitò Pietro. Sarà allora tentata di credere che l’uomo è diventato Dio. Nelle nostre chiese, i Cristiani cercheranno invano la lampada rossa dove Dio li aspetta. Come Maria Maddalena, in lacrime dinanzi alla tomba vuota, si chiederanno: Dove lo anno portato? ”
    Infatti con l’avvento del Concilio Vaticano II questa profezia si è avverata, soprattutto per quanto riguarda la liturgia Eucaristica: codesti nemici, di cui parlava Pio XII : “Sento tutt’intorno a me questi innovatori…”, ( in effetti per quanto riguarda il Concilio Vaticano II, molti di questi personaggi erano stati fermati da Pio XII, per le loro posizioni dottrinarie contrarie alla vera Dottrina Cattolica, per poi essere incredibilmente riabilitati da Giovanni XXIII e costoro sono Padre Karl Rahaner, Hans Urs von Balthasar, Yves Congar, Hans Kùng, Padre Shillebeeckx, Domunique Chenu, l’Arcivescovo Bugnini Annibale, progressista, che fu uno dei principali artefici della rivoluzione della liturgia culminata nella nuova Messa “Novus Ordo”. Quest’ultimo fu alla fine esiliato in Iran dal Vaticano perché Paolo VI ricevette prove inconfutabili che dimostravano l’appartenenza di Bugnini alla Massoneria. [Michael Davies dedica un intero capitolo all’Arcivescovo Bugnini nel suo “Pope Paul’s New Mass” - Angelus Press, Kansas City, 1992, cap. 24]. Il Cardinale Jean Villot, che di fatto ideò e portò a termine la ristrutturazione della Curia Romana: se si cerca nei registri dei Massoni, richiesto dalla legge Italiana, si può leggere benissimo tra i vari nomi quello di Jean Villot. Lo stesso Villot che operò la ristrutturazione della Curia! Dopo la morte del Cardinal Villot, fu trovato nella sua biblioteca privata un messaggio scritto dal Gran Maestro della sua Loggia di appartenenza, il quale lo lodava per aver sostenuto le tradizioni massoniche. Inoltre Padre Pedro Farnes, Don Bernard Botte, Odo Casel, Louis Bouyer, Paul Ricoeur, Carl Barth, ecc…) ebbene, tutti costoro vengono chiaramente nominati ad ampiamente lodati da Kiko e Carmen nelle catechesi del Cammino Neocatecumenale, e penetrarono in ogni angolo della Santa Sede infestando con le loro deviate dottrine milioni di persone.

    glielo dice zufolo, che che ricorda con orgoglio e riconoscenza di essere stato educato in gioventu' dai salesiani...

    Been poca strada hai fatto sei passato da una formazione salesiana a una formazione Kikiana, mi sa che non hai capito niente.

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  23. ma questo thread e' quasi imbarazzante da leggere...

    Ci credo che e' imbarazzante, difatti Kiko Arguello non solo si è permesso di riesaminare la Santa Messa e di dissacrarla riducendola a commemorazione protestante, ma l’ha del tutto deturpata tentando di annullare il mirabile Sacrificio Eucaristico (preparando così la strada all’Abominio della Desolazione) e trasformandola in una pietosa caricatura del Seder Pasquale ebraico, con tanto di Minorah (il candelabro a sette bracci che non è simbolo della Nuova ed Eterna Alleanza nel Sangue di Cristo, ma è simbolo della vecchia alleanza che Dio fece con Israele durante l’uscita dall’Egitto –“alleanza che essi hanno violato benché io fossi loro Signore”Ger31,32b – e che pertanto è stata annullata e soppiantata per Volontà di Dio dalla nuova, in Cristo Gesù nostro Signore, unico Messia, il quale disse ad Israele: “Vi sarà tolto il Regno di Dio e sarà dato ad un popolo che lo farà fruttificare”Mt21,43; inoltre la Minoràh è purtroppo adottata – guarda caso! - anche come simbolo di alleanza fra i “fratelli” delle Logge della Massoneria ebrea, che essi pongono sul loro abominevole altare, durante le loro blasfeme riunioni) o peggio ancora con tanto di Cannukkiah sull’Altare (il candelabro a nove bracci le cui luci si accendono nella festa di Hanukkah, che ricorda la riconsacrazione del Tempio dopo la vittoria dei Maccabei su Antioco IV Epifane: quale tempio deve riconsacrare Kiko se per lui “nel Cristianesimo non esistono templi”? Forse quello di una nuova liturgia ebreo-protestante che celebri la diabolica vittoria dei nemici di Cristo sull’Unica Chiesa Cattolica Apostolica Romana?) con il Talid steso sull’Ambone, con le danze ebraiche (in nessun Vangelo è scritto che Gesù, insegnando a pregare, abbia anche detto di continuare a mettersi un panno in testa o che durante l’istituzione dell’Eucarestia, nella notte in cui veniva tradito, si sia messo a ballare dalla contentezza!) e con tutti gli orpelli ed i paroloni giudaici di cui lui ed i suoi schiavi amano circondarsi.

    Voi siete imbarazzanti per quello che state portando avanti inpunemente da quaranta anni

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  24. Caro Paolo 156,
    scusa se ho sbagiato numero...avevo detto 153..

    mi impressiona molto sentirti parlare: mi riporta indietro nel tempo, quando mi bevevo indistintamente tutte le frescacce che mi propinavano i catechisti del Cammino, imbeccati da quegli eretici di Kiko e Carmen.
    E mi impressiona ancor di più che usate tutti le stesse frasi, perfino le medesime parole, sembrate una maxi-clonazione da laboratorio... tu dici:

    "non è secondario che Gesù sia un ebreo. Non è secondario neanche riconoscere che l'insegnamento di Gesù parte dalla legge mosaica."

    L'unico motivo per cui non sia secondario è per ribadire che il Verbo Divino, Figlio del Padre, si è incarnato in quel popolo per continuare e completare la sua manifestazione ad essi, rendendosi addirittura visibile e tangibile, per portare a compimento la Rivelazione.
    Non c'è altro motivo del perchè Dio abbia scelto di nascere
    "ebreo" da madre "ebrea", se non per il divino disegno di Salvezza universale che, passando per Israele (non per privileggiarlo, ma usandolo come strumento) doveva irradiarsi a tutta l'umanità.

    Fa molto ridere quello che dici: da dove vuoi che partisse l'insegnamento di Gesù, se non da quello che LUI STESSO aveva dato a Mosè sul monte Sinai???
    Ma, come saprai, si è anche affrettato a modificarlo, migliorandolo, quello che aveva ordinato a Mosè in modo rudimentale (è la pedagogia di Dio, insegnare all'uomo per gradi, lo sai?): infatti Gesù dice: "Sta scritto: ..... Ma io vi dico:...."

    "Nella vostra legge è
    scritto:....Ma io vi dico:...."
    E questo significa che Lui, prima di essere ebreo è DIO, e come tale può permettersi di cambiare a suo piacimento quello che aveva concesso prima, perchè ormai con la Sua venuta è stato compiuto e non serve più.

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  25. (continua)
    "Non è cosa da poco dire che i Cristiani e la nostra Chiesa Cattolica sono fondati sull'insegnamento di Gesù, che è un ebreo (uso il verbo "essere" al presente)."

    I cristiani e la Chiesa Cattolica sono fondati sull'insegnamento del loro Maestro e DIO: GESù CRISTO NOSTRO SIGNORE! NON SIAMO IDOLATRI,che andiamo appresso ad un beduino col lenzuolo in testa! Il nostro Maestro è l'incarnazione DI DIO!!

    GESU' E' LA SECONDA PERSONA DELLA SANTISSIMA TRINITA' DIVINA, E' LA SAPIENZA ETERNA ED INCREATA, E' COLUI CHE CREO' ADAMO, SI MANIFESTO' AD ABRAMO, DETTE LA LEGGE AD ISRAELE, SI FECE UOMO IN QUEL POPOLO, VENNE UCCISO DA QUEL POPOLO, CONSEGNO' LA SUA ALLEANZA AD UN ALTRO POPOLO, PERCHE' FOSSE ANNUNCIATO COME IL DIO DI TUTTA LA TERRA.

    GESU' E' DIO, lo capisci oppure no?
    E basta co 'sta storia che carnalmente è voluto nascere ebreo, continuare a ribadire questo, oltre a togliere importanza alla sua divinità, come ha giustamente detto Mic, sarebbe come dire che dobbiamo diventare tutti tedeschi perchè il nostro Pontefice viene carnalmente dalla Germania!

    Metti il verbo al presente? Allora ci sono solo due spiegazioni: o non hai capito che Gesù è Dio e questo soppianta ogni altra cosa, o sei un idolatra, perchè consideri l'origina umana alla stessa stregua dell'origine divina!
    Cristo Risorto e Glorificato E il Re e il Signore del Cielo e della Terra, il Re dei Re e il Signore di tutte le nazioni: questo Lui è IN ETERNO! lA SUA NATURA DIVINA, ESSENDO DALLL'ETERNITà, RESTA IN ETERNO, IL SUO ESSERE NATO EBREO NON RESTA IN ETERNO, PERCHE' QUELLO ERA ORDINATO ALLE COSE DELLA TERRA, E CON LA VICENDA DELLA TERRA FINISCE!

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  26. Grazie A.Rita per la tua risposta così articolata e pertinente, che si sente viene dalla pienezza del cuore!

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  27. I tradizionalisti sono più "ebrei" dei giudaizzanti.In realtà l' "ebraismo" può concepirsi come una religione "transitoria" e i Profeti e le Scritture antiche dovrebbero definirsi PROTOcristiane. Non ebree. Dio è Uno. Non è divisibile in "prima e dopo". Quello che è divisibile è la sua Rivelaizone, fatta a gradi. Ma Dio è sempre quello: Padre Figlio e Spirito Santo.

    Il Nuovo Testamento è il SENSO UNICO dell'Antico. Senza iL Nuovo, l'Antico non ha la pienezza e non è comprensibile, perchè in sè vi è una attesa. Ogni cosa che c'è nell'Antico è "attesa".. e porta in sè un'ombra. Gesù spesso dice che molti Profeti hanno desiderato vedere i suoi giorni, ma non hanno potuto. E beatificava quelli che gli stavano davanti per questo.

    Chi crede che i Cristiani siano "ebrei", seguaci del rabbino Gesù, dovrebbe leggersi quanto segue (oltre che il Catechismo della Chiesa):

    Chiesa, Sinagoga e "teologia della sostituzione"

    Il prestigio dei giudaizzanti o la “stoltezza” degli Apostoli?

    SACRAMENTUM CARITATIS

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  28. ...da ricordare anche la definizione che Gesù dà a se stesso, compiendo le scritture (Vedi il profeta Daniele): Figlio dell'Uomo.

    E la definizione che dà a Maria Santissima: DONNA.

    Forse Gesù voleva ricapitolare a sè la Nuova Creazione?

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  29. Dal Concilio Vaticano II è stato ancora più promosso il dialogo con gli ebrei...

    http://www.doncurzionitoglia.com/commentanostraetate.htm

    Riporto quanto ha scritto un’ebrea convertita: «Occorre distinguere il giudaismo dell’AT dal giudaismo post-cristiano. Il primo (AT), è una preparazione del cristianesimo; il secondo invece (giudaismo post-cristiano), ha negato la messianicità di Gesù e continua a rifiutare il Messia Gesù Cristo. In questo senso vi è un’opposizione di contraddizione tra cristianesimo e giudaismo attuale. L’Antica Alleanza è basata anche sulla cooperazione degli uomini. Mosè riceve la dichiarazione di Dio, contenente le condizioni del patto. L’Alleanza non è incondizionata (Dt. XI, 1-28), ma è sottomessa all’obbedienza del popolo d’Israele: “Io vi offro benedizioni e maledizioni. Benedizioni se obbedite ai comandamenti divini... maledizioni se disobbedite” (Dt. XI, 28)... L’alleanza dipende anche dal comportamento d’Israele e Dio minaccia più volte di romperla a causa delle infedeltà del popolo ebreo che vorrebbe distruggere (Dt. XXVIII; Lev. XXVI, 14 ss. ; Ier. XXVI, 4-6; Os. VII, 8 e IX, 6). Dopo la morte di Cristo il perdono di Dio non è accordato a tutto Israele, ma solo ad “un piccolo resto” fedele a Cristo e a Mosè. In seguito all’infedeltà del popolo d’Israele, nel suo complesso, verso Cristo e l’AT che Lo annunciava, il perdono di Dio si restringe solo ad “un piccolo resto”. Da parte di Dio non vi è rottura del suo piano, ma solo sviluppo e perfezionamento dell’Alleanza primitiva o antica, nell’Alleanza nuova e definitiva, che darà al “piccolo resto” dei giudei fedeli al Messia un “cuore nuovo” e si aprirà all’umanità intera... Gesù non ha instaurato una nuova religione, ha insegnato che Dio voleva la salvezza di tutta l’umanità e che la venuta del Cristo era la condizione di tale salvezza... La comunità cristiana è rimasta fedele alla tradizione vetero-testamentaria, riconoscendo in Gesù il Cristo annunciato dai Profeti. Per i cristiani è il giudaismo post-biblico ad essere infedele all’AT, ma vi è un “piccolo resto ” fedele, che entrando nella Chiesa cristiana garantisce la continuità dell’Alleanza (antica-nuova), in vista di Cristo venturo e venuto. Egli è la pietra d’angolo che “ha fatto di due (popoli: giudei e gentili) una sola cosa” (cristiani)» ().

    2°) Vi è un legame che unisce spiritualmente il NT al giudaismo post-biblico:

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  30. continua...

    Il NT crede alla divinità di Cristo, il giudaismo attuale o post-biblico la nega, tra essi vi è opposizione di contraddizione (Cristo è Dio; Cristo non è Dio), ossia la massima opposizione che non consente la verità di entrambe le proposizioni, per cui o Cristo è Dio (ed allora vige il NT), o Cristo non è Dio (e quindi è vero il giudaismo post-biblico), tertium non datur; la posizione irenistica del Concilio Vaticano II, e di Nostra Aetate particolarmente, è la terza via che è impossibile poichè contraddittoria.

    Inoltre il legame che unisce spiritualmente cristianesimo e giudaismo attuale, è contrario all’insegnamento del Vangelo e della Tradizione patristica; infatti Gesù dice ai farisei che negavano la sua divinità (ossia al giudaismo rabbinico e postbiblico o anticristiano) che il loro padre secondo la generazione carnale è Abramo, ma secondo lo spirito è il diavolo (Giov. VIII, 31-47; S. Giovanni Crisostomo, Commento a Giovanni, Omelia LIV, 1; S. Agostino, Commento su Giovanni, Discorso XLII, 1; S. Tommaso d’Aquino, Commento a S. Giovanni, VIII, Lectio IV, 1201).

    S. Paolo, divinamente ispirato, ha scritto:

    «Dicendo Alleanza Nuova, Egli ha dichiarato antiquata la prima; ora ciò che diventa antico ed invecchia, è prossimo a sparire» ().

    Questa affermazione di San Paolo e' chiarissima, la vecchia alleanza non ci sta' piu' e quello che dice San Palo e' parola di Dio.
    Il nuovo corso che e' stato inaugurato dal Concilio con il documento Nostra Etate e' fondato su parole di uomini non certo di quelle di Dio inoltre e' noto che il documento e' stato scritto da un massone, (Marx Jules Isaac, è stato uno dei protagonisti principali della formazione di “N. A.”; egli era un ebreo, non credente, tendenzialmente comunista ed iscritto al B’nai B’rith (la massoneria ebraica), come ha rivelato il presidente del B.B. francese Marc Aron, il 16 novembre del 1991, nel discorso in occasione della premiazione del card. Decourtray.)
    Ora, codesti personaggi da quaranta anni vengono ricevuti tranquillamente in Vaticano da tutti i Pontefici.

    Qiundi codesto dialogo e' fondato su un documento scritto da un massone, per quanto mi riguarda io rifiuto codesto dialogo fondato su un documento scritto da un ANTICRISTO

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  31. Ha dimenticavo...

    L’altro artefice di “N.A” fu il card. Agostino Bea (). Il porporato tedesco, volle incontrare - subito dopo aver ricevuto da Roncalli l’incarico di arrivare ad un documento “revisionista” sui rapporti giudaico-cristiani - Nahum Goldman, presidente del Congresso Mondiale Ebraico, a Roma il 26 ottobre 1960. Bea chiese a Goldman, da parte di Roncalli, una bozza per il futuro documento del Concilio sui rapporti cogli ebrei e sulla libertà religiosa (“N.A” e “D.H”). Il 27 febbraio 1962 il memorandum fu presentato a Bea da Goldman e Label Katz (membro del B.B.), a nome della Conferenza Mondiale delle Organizzazioni Ebraiche. Ebbene questa bozza ispirata dalla massoneria ebraica (B.B.) e dal Congresso Mondiale Ebraico, ha prodotto Nostra Aetate ().
    http://www.doncurzionitoglia.com/commentanostraetate.htm

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  32. Qiundi codesto dialogo e' fondato su un documento scritto da un massone, per quanto mi riguarda io rifiuto codesto dialogo fondato su un documento scritto da un ANTICRISTO

    in linea di principio questo è giusto.
    Tuttavia non dimentichiamo che il dialogo che porta avanti Benedetto XVI non è quello del falso ecumenismo conciliare, né con gli ebrei né con i protestanti, e neppure nell'orizzonte più allargato del dialogo inter-religioso; anzi a proposito di quest'ultimo risulta che egli è sempre stato contrario allo "spirito di Assisi"...

    Dice infatti -e così è- Benedetto XVI che possono dialogare le culture, non le fedi e che chi dialoga, oltre a ben incarnare la propria identità deve conoscere e rispettare quella dell'altro...

    su questo non si può non essere d'accordo... i conti non tornano più quando si vuol sostenere che tutte le religioni sono uguali... ma non credo che il Papa non aderisca a questo: che ci sia una pari dignità e diritto soggettivo perché ognuno possa aderire alla propria fede, non inficia la veritatività oggettiva della nostra Fede!

    Lo stesso concilio, nella “Dignitatis humanae”, afferma che «la libertà religiosa, che gli esseri umani esigono nell'adempiere il dovere di onorare Iddio, riguarda l'immunità dalla coercizione nella società civile», ma «essa lascia intatta la dottrina tradizionale cattolica sul dovere morale dei singoli e delle società verso la vera religione e l'unica Chiesa di Cristo».

    Questo rende ancora meno comprensibole il punto cui si è arrivati in cui non si Annuncia più il Signore per non fare 'proselitismo'!!! E' l'attuazione di uno 'spirito conciliare' diverso dalla lettera di questo documento

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  33. "Riporto quanto ha scritto un’ebrea convertita:"

    Grazie, Gianluca,
    per questo bellissimo e chiarissimo discorso di un'ebrea convertita al Cristianesimo. Imparino i fratelli nc da questa sorella, pienamente realizzata
    "ebrea" in Gesù Cristo, come si mantiene il giusto equilibrio con la storia della Rivelazione divina all'uomo:

    "La comunità cristiana è rimasta fedele alla tradizione vetero-testamentaria, riconoscendo in Gesù il Cristo annunciato dai Profeti. Per i cristiani è il giudaismo post-biblico ad essere infedele all’AT, ma vi è un “piccolo resto ” fedele, che entrando nella Chiesa cristiana garantisce la continuità dell’Alleanza (antica-nuova), in vista di Cristo venturo e venuto. Egli è la pietra d’angolo che “ha fatto di due (popoli: giudei e gentili) una sola cosa” (cristiani)"

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  34. "La comunità cristiana è rimasta fedele alla tradizione vetero-testamentaria, riconoscendo in Gesù il Cristo annunciato dai Profeti. Per i cristiani è il giudaismo post-biblico ad essere infedele all’AT, ma vi è un “piccolo resto ” fedele, che entrando nella Chiesa cristiana garantisce la continuità dell’Alleanza (antica-nuova), in vista di Cristo venturo e venuto. Egli è la pietra d’angolo che “ha fatto di due (popoli: giudei e gentili) una sola cosa” (cristiani)"

    Stupenda e VERA sintesi! riprova evidente che sono loro a doversi convertire, per garantire la continuità dell'Alleanza, che hanno infranto ol loro rifiuto del Messia. Non siamo noi a doverci convertire all'ebraismo come stanno tentando di operare.

    Tra l'altro smettiamola di chiamare "olocausto" la shoah=sterminio, perché il vero "olocausto" è quello di Gesù e resistiamo al tentativo che stanno facendo di far diventare la shoah -fatto storico di inaudita ferocia, ma tale resta- nuovo dogma di fede per tutta l'umanità!

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  35. Gianluca Cruccas ha detto...

    Altra testimonianza emblematica della reale volonta' di Dio sulla conversione degli ebrei alla chiesa Cattolica e' il caso Zolli che a suo tempo fece scalpore.

    Quindi conversione e abbandono delle pratiche ebraiche e mai il contrario, se no che conversione sarebbe?:

    La conversione

    Alla fine di quello stesso luglio 1944, Zolli era oramai pronto a fare il passo e diventare cristiano. «Era rimasto vicino ai suoi correligionari per tutto il periodo della dura prova... e ritornata la quiete e la serenità... poteva ritirarsi silenziosamente per seguire la voce del Signore. ... continua

    testo (molto lungo) a disposizione di chi vuol leggerlo o scaricarlo dal link

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  36. Nel 1944 ebbe una nuova visione, questa volta decisiva. Per gli Ebrei quello era un giorno specialissimo, il più santo dell’anno: Jom Kippur, il Giorno dell’Espiazione.

    Ecco, secondo la descrizione di Zolli, che cosa avvenne. Egli era in piedi, nella grande sinagoga romana, dopo un lungo giorno trascorso nel digiuno e nella preghiera per implorare da Dio la purificazione dell’anima e del corpo e il perdono dei peccati commessi nei dodici mesi precedenti.

    «Il giorno era vicino alla fine, e io ero solo in mezzo ad una grande moltitudine di persone. Cominciai a sentire come se una nebbia s’insinuasse nella mia anima. Essa divenne sempre più fitta, finchè persi completamente il contatto con le persone e le cose che mi stavano attorno. (...) Mi sentivo lontanissimo dal rito e lasciai che gli altri continuassero per loro conto a recitare le preghiere e a cantare. Non avvertivo né gioia né dolore; ero privo di pensieri e di sensazioni. Il cuore era come morto nel petto... E proprio allora vidi con gli occhi della mente un prato che si estendeva verso l’alto, luccicante d’erba ma senza fiori. In questo prato vidi Gesù Cristo vestito d’un mantello bianco, e dietro il suo capo il cielo azzurro. Provai la più grande pace interiore...

    Se dovessi dare un’immagine dello stato della mia anima in quel momento direi: un limpido lago cristallino tra le alte montagne. Dentro il mio cuore trovai le parole: "Tu sei qui per l’ultima volta". Le presi in considerazione con la più grande serenità di spirito e senza alcuna particolare emozione. La replica del mio cuore fu: "Cosi sia, così sarà, cosi deve essere"»
    (EUGENIO ZOLLI, “Prima dell’alba”, a c. di Alberta Latorre, San Paolo, 2004, pp. 273-274).

    Visto che l’eretica Signora CARMEN va dicendo in giro che “la Chiesa sarebbe stata istituita da Gesù nel giorno dello Jom Kippur, affinché la pratica penitenziale giudaica si diffondesse nella Liturgia della Chiesa a venire” (negazione del Sacerdozio ministeriale, del Sacramento della Santa Confessione e del Sacrificio redentore di Cristo!), pratica che però – purtroppo – gli Apostoli poi “RINNEGARONO”(sic!) :

    qualcuno potrebbe, cortesemente, far sapere alla Sig.ra Carmen Hernandez qual è attualmente la Volontà di nostro Signore Gesù Cristo circa la “pia pratica” dello Jom Kippur, chiaramente espressa qui sopra da LUI STESSO, ("Tu sei qui per l’ultima volta". ) nella sua straordinaria manifestazione al Rabbino Zolli?

    GRAZIE.

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  37. qualcuno potrebbe, cortesemente, far sapere alla Sig.ra Carmen Hernandez qual è attualmente la Volontà di nostro Signore Gesù Cristo circa la “pia pratica” dello Jom Kippur, chiaramente espressa qui sopra da LUI STESSO, ("Tu sei qui per l’ultima volta". ) nella sua straordinaria manifestazione al Rabbino Zolli?

    chi potrebbe dirglielo? Qualcuno degli adepti, che si sentirebbero dare dei superbi?
    Dovrebbe essere un'Autorità ecclesiastica e, perché no, il Trono più alto...

    Purtroppo troppe sono le cose che dovrebbero dire a Kiko Arguello e a Carmen Hernandez, e non le dice chi dovrebbe dire con Autorità !!!!

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  38. se gli Apostoli rinnegarono le vecchie pratiche, divenute superate, perché mai dovremmo essere costretti a ripescarle noi? Per "l'insano archeologismo liturgico", di cui già parlava Pio XII nella Mediator Dei o per la nefasta contaminazione e sovversione della nostra fede -che rischia di non essere più quella Apostolica- alla quale siamo costretti ad assistere impotenti?

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  39. "chi potrebbe dirglielo? Qualcuno degli adepti, che si sentirebbero dare dei superbi?
    Dovrebbe essere un'Autorità ecclesiastica e, perché no, il Trono più alto..."

    Certo, Mic,
    mi riferivo agli "adepti"... Ovviamente la frase era ironica...ma neanche tanto...perchè di fronte ad un contrasto così plateale, in cui è Gesù in Persona a smentire le catechesi degli iniziatori,uno straccio di dubbio dovrebbe pur venirgli, agli nc, tanto da dar loro il coraggio - pur di cercare di chiarire - di rischiare qualche "anatema" dei capi...o no?

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  40. tanto da dar loro il coraggio - pur di cercare di chiarire - di rischiare qualche "anatema" dei capi...o no?

    hai ragione cara A.Rita, ma penso a tutti quelli che ci hanno provato e non hanno avuto altra scelta che uscire... tertium non datur, nel cammino!

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  41. abominio ha detto...
    (dal blog messainlatino)

    "Gesù sapeva di essere cristiano?"
    (domanda fatta su un blog da un catechizzato NC!)

    Lo squadrone NC (per la morte della Fede cattolica...) sta perseguendo, al seguito del suo Kapo da 40 anni uno scopo ben preciso:
    il riassorbimento del Cattolicesimo nel Giudaismo; e il mezzo principale (se la Provvidenza non glielo impedirà) sarà l'abolizione del Santo Sacrificio dell'Altare!
    Come ben vediamo, stanno riuscendo ottimamente a scalzare la Fede nella Presenza Reale che ancora arde in tante anime, ma spesso debole e incerta di fronte a tanti indirizzi confusi e contraddittori!...
    Caro robdealb, leggi che cosa chiede -con tono tra stupito, saccente e polemico- uno sventurato dopo aver assorbito ascoltato per qualche anno le catechesi NC:

    Gesù sapeva di essere cristiano?
    Dopo anni di formazione, un “cattolico"NC ben formato fa questa domanda (ed altre simili)!
    su
    http://neocatecumenali.blogspot.com/2009/12/ci-interpellano-sulla-giudaizzazione.html
    -----------

    Il nostro aiuto è nel Nome del Signore: invochiamo la sua Misericordia appellandoci al suo
    "Non praevalebunt!"

    12 dicembre 2009 01.23

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