lunedì 21 maggio 2012

«Culto della personalità di Kiko: inaccettabile!»

Nel 1992 un arcivescovo dell'Ecuador, mons. Luis Alberto Luna Tobar, rifiutò l'invito di Kiko e Carmen a partecipare ad uno di quegli incontri dove gli "iniziatori" radunano tanti vescovi per evangelizzarli.

I motivi del suo rifiuto furono espressi nella lettera aperta che riportiamo qui sotto (anche in Français & Español) che dopo vent'anni risulta ancora attualissima per le accuse che egli muove, confermando che il Cammino Neocatecumenale è sempre stato lo stesso in ogni posto del mondo in cui si è impiantato, da quando è nato fino ad oggi. Pensiamo che fino al termine del suo mandato episcopale non abbia mai cambiato idea sul Cammino.


Per comprenderla bene è il caso di ricordare che mons. Luna Tobar, noto per essere di stampo tutt'altro che tradizionalista, guidò una diocesi di circa 600.000 anime ma con pochi sacerdoti (poco meno di 120 allora, ne sono pressappoco altrettanti oggi). Quando parla di "Europa" e di stile "europeo" si riferisce naturalmente a certa strana teologia occidentale (come ad esempio Farnes, il "terminator" dei dogmi), fatta di un "progressismo" più aggressivo, più antidogmatico, ed evidentemente meno caritatevole. Sempre allo scopo di far evitare l'equivoco di classificare mons. Luna Tobar in categorie preconfezionate, notiamo anche che "comunità di base" in Italia ha un significato alquanto più "rivoluzionario" e disobbediente rispetto a quello che aveva in Ecuador.



LETTERA APERTA A KIKO ARGÜELLO

fondatore delle "Comunità Neocatecumenali"

da mons. Luis Alberto Luna Tobar, Arcivescovo di Cuenca (Ecuador)


Amato fratello:

ho ricevuto dai leader delle comunità neocatecumenali dell'Ecuador l'invito per un incontro con te ed altri responsabili del Neocatecumenato a Santo Domingo. Diverse valide ragioni mi hanno determinato a scrivervi (sia per scusarmi della mia assenza che per ringraziarvi caldamente per l'invito a presenziare) questa lettera sincera, leale, e del tutto dovuta per lo spirito pastorale caratteristico di un vescovo.

Undici anni fa scoprii che in quest'arcidiocesi che il Signore mi aveva affidato c'era un'impressionante presenza di comunità neocatecumenali e una notevole parte del clero secolare e regolare che le seguiva e partecipava assiduamente. Ho sempre pensato che nelle città i nuovi movimenti ecclesiali sono un segno molto particolare dei tempi e costituiscono un arricchimento della pastorale nella misura in cui si riesce ad integrare la loro presenza nella chiesa particolare attraverso la vita di parrocchia.

Col passare del tempo ho cominciato a osservare posizioni divergenti e attitudini difficili da sostenere per questa chiesa particolare e la sua organizzazione, che nascevano dalle attività dei gruppi neocatecumenali ed in particolare da alcuni loro rappresentanti; sacerdoti molto vicini al Cammino iniziavano a ritirarsene; persone che erano state nel Cammino lo abbandonavano perché si sentivano schiavizzate dalla comunità che frequentavano. Di fronte a questi fatti ho provato dolore e preoccupazione ma senza che ciò mutasse il mio rispetto per un'esperienza che contiene valori ammirevoli; devo però ammettere che io stesso, interiormente, nutrivo forti preoccupazioni, per cui ho tentato di affrontare le cose con delicatezza, consultandomi con voi stessi, catechisti itineranti, leader che ammiro, sia per chiarire, sia per verificare e avere conferma su ciò che ha maggior impatto sulla pastorale che, in qualità di vescovo, devo difendere ad oltranza.

Persone di mia grande fiducia e di dimostrata saggezza e zelo pastorale e con una profonda conoscenza del movimento neocatecumenale a cui hanno appartenuto o a cui ancora appartengono, corroborate da un sano senso critico che ne ha arricchito il discernimento, mi hanno sostenuto ed illuminato nello scrivere questa lettera da amico, da fratello, da pastore. Di queste persone - sono tutti sacerdoti - io apprezzo immensamente il loro zelo e la loro libertà. Credo che il loro sostegno sia qualcosa di molto grande, un dono di Dio per la diocesi e per ogni associazione o movimento apostolico. Con il loro consiglio e il loro aiuto, desidero dire a Kiko e ai suoi più vicini collaboratori ciò che abbiamo incontrato di positivo e di negativo nel Cammino Neocatecumenale, cosicché possiate opportunamente lavorare per un cambiamento sia in certe attitudini che in certe posizioni dottrinali, per universalizzare il vostro movimento e purificarlo da certe influenze soprattutto di stampo europeo che, nelle nostre terre benedette, stanno suscitando una grossa reazione.

Come punti positivi osserviamo:

- il Neocatecumenato, nonostante l'individualismo universale e tipicamente urbano, ha formato delle comunità che in generale sono conformate tipicamente allo strato medio della società. L'indice di perseveranza ne risulta finora alto.

- L'attrattiva sociale di tali comunità è notevole presso i giovani e non si può negare che in campo etico determina, nel suo ambiente, un cambiamento positivo che come conseguenza mostra un aumento delle vocazioni al sacerdozio originate nel neocatecumenato.

- La vita ascetica imposta e ottenuta dai neocatecumenali determina una crescita spirituale nei suoi componenti in vari aspetti, con caratteristiche di rigorismo e di difesa della comunità a cui però tra qualche riga avremo da fare rilievi negativi.

- Non si può negare che di fronte a ciò che corrisponde o coincide con lo stile di vita neocatecumenale e con la mentalità peculiare dei "catechisti" o degli iniziatori, si può ottenere dalle comunità la partecipazione alla pastorale parrocchiale e diocesana.

Ma se l'esigenza pastorale non è adeguata allo stile neocatecumenale... immediatamente sorgono problemi.

- È ammirevole la fedeltà alla Parola di Dio e alla persona del Papa. Ma come nella nota precedente, esistono eccezioni in entrambi i casi, che vedremo nei punti negativi. Notiamo troppo fondamentalismo quanto alla Parola e l'ignoranza della dottrina della Chiesa presente al livello latinoamericano e del Vaticano II; insisteremo tra poco su questi punti.

- La ritualità e la musica aprono ad un cammino comunitario evidente. Creano un'atmosfera devota e vitale. Ma avremo da fare anche qualche rilievo, con una certa trepidazione, su questo pur positivo aspetto pastorale.

Come punti negativi:

- mi dispiace iniziare questa considerazione partendo da una constatazione personale: il culto della personalità di Kiko e Carmen che si tiene nelle comunità, ha un che di magico e inaccettabile. Credo che i "catechisti" inviati in diverse occasioni siano persone di notevole valore personale e di coraggio, ma sembrano condizionati a dover elogiare la personalità dei fondatori come qualcosa di mitico. Voi dovete dare un esempio di libertà e di liberazione eliminando questa realtà che noi latinoamericani consideriamo come minimo pericolosa e radicalmente anti-cristiana.

- Quanto si è detto con soddisfazione a riguardo della formazione delle comunità Neocatecumenali ci obbliga a presentare comunque una critica della loro particolare organizzazione, di ciò che sono convinte di essere, mentalità che viene coltivata. Pensano di essere l'unica vera Chiesa ed è frequente il loro disprezzo per altre comunità di base non "apostoliche" come loro, ed a questa attitudine esclusivista, in alcuni casi addirittura aggressiva, si aggiunge l'impossibilità di un lavoro pastorale con loro che non sia nel loro stile. Quest'accusa che ho sentito personalmente tante volte, se non si vede negli iniziatori, si riscontra in tanti membri delle comunità e dà la sensazione di essere stata imposta o consentita.

- Questi punti ed altri di ordine dottrinale e morale, con quel fondo rigorista e fondamentalista, ci permettono di pensare che nell'organizzazione delle comunità ci sia un costante controllo dall'alto che elimina il senso di libertà della vera carità cristiana. Il segno di questa imposizione organizzativa che più caratterizza ed incide negativamente il Cammino, è in quel trascurare (quando non addirittura disprezzare) i latinoamericani da parte delle guide neocatecumenali: per la Chiesa latinoamericana, per la sua teologia, per la sua pastorale, per le altre comunità di base, per la nostra opzione preferenziale per i poveri. Un santo e saggio sacerdote che ha lavorato tanti anni per il Cammino me ne ha informato testualmente: «Non si valorizzano e addirittura non si conoscono i documenti di Medellín e Puebla; né quelli della Chiesa equadoregna, nemmeno come Opzioni Pastorali». Questa impressionante testimonianza colpisce in modo particolare la mia coscienza di pastore. Se la Chiesa ci chiede, in funzione della nuova evangelizzazione, come punto di partenza, una profonda inculturazione, Kiko e Carmen devono aprirsi ai latinoamericani, rinunciando allo stile europeo in cui si sono dottrinalmente formati, per ottenere quella costanza e quel realismo tipici dei latinoamericani.

- In questo momento di discernimento poniamo l'ammonizione fraterna più forte. Nel parlare con diversi "catechisti" abbiamo chiesto per anni fino a che punto giunga il Cammino. Mi sono sempre state date risposte molto personali e perciò sono sempre rimasto nel dubbio, nonostante la grande ammirazione per tanti valori del Cammino e dei neocatecumenali, a causa della grande incertezza a proposito dei loro veri fondamenti teologici e spirituali.

Questo punto richiede ai responsabili del Cammino Neocatecumenale una severa revisione dottrinale. Sostenuto dal lavoro molto serio di diversi collaboratori pastorali, che in un modo o nell'altro sono molto vicini al Cammino, propongo una critica dottrinale sulla base di quanto abbiamo scoperto come vostre posizioni dottrinali.

1. Una costante separazione, esclusivista, tra la coscienza personale e la realtà sociale. In realtà ciò che interessa è il percorso che fa il neocatecumenale indipendentemente dalla sua posizione in una società che necessita di redenzione e battesimo al pari della persona.

2. Esaltazione superficiale ed esclusivista della Parola. La Parola illumina il convertito e perciò bisogna tenerne presente il legame con la fede nella carità e nella solidarietà comunitaria.

3. Lettura fondamentalista della Bibbia, allo scopo di accentuare unilateralmente il suo influsso nella conversione del singolo. Ma l'interrogativo viene ridotto ad un generico "intervento di Dio nella mia vita" senza alcuna relazione con il mio ambiente sociale e comunitario.

4. Visione moralista rigorista della vita che porta da un individualismo sazio di sé ad un'obbedienza meccanica dei Comandamenti, specialmente quanto al sesto -e in modo ossessivo-, che finisce per comportare tante ingiustizie istituzionali, politiche, professionali.

5. Condizionamenti autoritari che annullano la libertà o, come minimo, la diminuiscono e coartano in molte circostanze. Abbiamo già riferito dell'impressionante presenza delle figure di Kiko e Carmen, che costituiscono la dottrina e il potere di una "chiesa parallela". Se qualcuno non è daccordo con loro, sappia già la risposta che riceverà: «il Cammino non è per te». È inaccettabile che il carisma attribuito a delle persone venga presentato dai neocatecumenali come se fosse «dogma di fede». Questo è un punto capitale su cui occorrerà revisione e cambiamento.

6. Noi pensiamo che ci siano molti vizi e deliberate distorsioni dottrinali sulle fonti teologiche utilizzate per presentare la dottrina neocatecumenale. Abbiamo già annotato l'evidente disprezzo per la teologia che non sia quella che circola in Europa. Non si vede una relazione tra dottrina e cultura, con l'attualità e le sue voci. La «croce gloriosa» e il «servo di Yahvé» non sono segni ed espressioni di speranza, ma di tortura. Lo spazio che si dà alle paure e al demonio sorpassa la dottrina più seria e finisce per essere di una puerilità paurosa e spersonalizzante. Non si sente mai tra i neocatecumeni la parola "giustizia". La fede si cerca più come un "karma" che come una grazia divina.

Con gran dolore ho rivisto queste note: sono molto sincere e nascono dall'amore pastorale che ho sempre portato al Cammino Neocatecumenale. Certe volte, anche tentando di scuotermi e di negare il più possibile di ciò che dicevo, ho scoperto che il Cammino diventa, o almeno si presenta, come una chiesa parallela. L'ho soprattutto compreso in relazione alla questione seria e grave della formazione dei sacerdoti e della loro incardinazione nel movimento. Per quale chiesa si formano e quale chiesa serviranno? Per il Cammino Neocatecumenale? Che è una chiesa? Vedete, cari Kiko e Carmen, che chi vi scrive è stato formato in un ambiente molto rigido: carmelitani scalzi. Sapevo dei «rilievi» che vi venivano rivolti e li ho sempre criticati pensando che non fossero ecclesiastici. Perdonatemi la sincerità, talvolta forte ma rigorosa, di questa lettera fraterna.

118 commenti:

  1. Son sicura che ai moderatori sono già arrivate, e altre arriveranno, reazioni sarcastiche: sapete solo riciclare vecchie cose ammuffite che non hanno più nessun valore!

    Chi è in buona fede, e penso ai neocatecumenali in primis, vedrà che nulla è cambiato, che ciò che diceva nel 1992 un vescovo sudamericano, può essere detto oggi:

    CULTO DELLA PERSONALITÀ di Kiko Arguello,
    ORGANIZZAZIONE A PARTE che ne fa una chiesa parallela con le sue prassi diverse da quelle della Chiesa cattolica,
    STRUTTURA GERARCHICA molto rigida e imposta dall`alto con autoritarismo,
    "CONDIZIONAMENTI AUTORITARI che annullano la libertà o, come minimo, la diminuiscono e coartano in molte circostanze",
    "LO SPAZIO CHE SI DÀ ALLE PAURE E AL DEMONIO sorpassa la dottrina più seria e finisce per essere di una puerilità paurosa e spersonalizzante" e, aggiungo, grave strumento di asservimento delle coscienze.

    La domanda che poneva mons. Luna Tobar resta attuale, anche oggi possiamo e dovremmo chiederci:
    " Per quale chiesa si formano e quale chiesa serviranno? Per il Cammino Neocatecumenale? Che è una chiesa?

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  2. Dicevo che nulla è cambiato, in realtà qualcosa è cambiato, sono le approvazioni che il cnc è riuscito ad ottenere, anche in modo anomalo, anche dopo aver battagliato contro le NORME del Papa (vedi consegna dello statuto), approvazioni ottenute grazie all`aiuto e protezione di alcuni cardinali della Curia, senza dimenticare l`appoggio di vescovi e cardinali, invitati generosamente in Galilea dal loro nuovo maestro e benefattore.

    Quel che è cambiato è che il potere del cnc è diventato tentacolare e che pochi sono ormai i vescovi che osano dire ad alta voce quel che pensano, dobbiamo andare in Estremo Oriente per avere dei Pastori che obbligano il cnc a rispettare le norme della Chiesa, la vita della parrocchia, l` autorità del vescovo.

    "Oramai sono approvati", ecco il mantra con il quale i Pastori interpellati rispondono a chi fa loro presente i problemi che pone il cnc nelle parrocchie.
    Pastori che accettano anche di coprire con il loro silenzio lo scandalo dell`arcano neocatecumenale, vescovi che affidano la catechesi a catechisti neocatecumenali SENZA nemmeno conoscerne il contenuto!

    Sì, nulla è cambiato, ma i neocatecumenali si servono delle approvazioni come di un grimaldello che fa saltare le resistenze, che zittisce le coscienze( per questo ci son anche altri argomenti di peso...), che apre=sfonda le porte, e così tutte le anomalie, tutti i "punti negativi" che, loro, non sono cambiati, sono occultati, minimizzati, banalizzati, ignorati.

    E così colui che ha devastato la sacra Liturgia, e lo Spazio Sacro, che ha rigettato la Tradizione, la Liturgia e la Dottrina della Chiesa, per inventarsene delle tutte sue ad usum cammini, colui che con la struttura da lui inventata porta la divisione nelle parrocchie e che ancora oggi riesce ad imporre alla Chiesa lo scandalo del segreto sulle sue catechesi, è accolto nella Cattedrale di Trieste da mons. Crepaldi con queste parole: "oggi accogliamo un ospite di eccezione".

    E a noi che vediamo, che ne siamo sgomenti, consapevoli della nostra impotenza, resta la preghiera.

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  3. Il motivo di maggior interesse per questo intervento di mons. Luna Tobar (oggi molto malato) è che è giunto alle stesse conclusioni di p.Zoffoli, pur partendo da un punto di vista teologico/ecclesiale differente, pur partendo da una mentalità differente.

    Potrei sbagliarmi, ma non mi risulta che padre Zoffoli abbia mai citato l'intervento di mons.Luna Tobar. Probabilmente nessuno dei due era a conoscenza dell'esistenza dell'altro. Eppure sono giunti alle stesse conclusioni, e in vent'anni il Cammino è rimasto uguale.

    Sapevo bene che i neocatecumenali avrebbero letto solo le prime due parole: «Nel 1992...» fermandosi a gridare che è "roba vecchia".

    Ma sono le azioni pubbliche di Kiko stesso ad autorizzarmi a considerare di gran valore anche la "roba vecchia" che riguarda il Cammino Neocatecumenale: infatti Kiko recentemente ha tirato fuori delle lettere del 1974 (attenzione: 1974) dell'allora sacerdote Ratzinger, per presentarle come se confermassero qualcosa di attualità.

    Dunque i neocatecumenali non devono lamentarsi delle "vecchie" obiezioni al Cammino, tanto più quando somigliano in modo impressionante alle critiche che il Cammino riceve ancor oggi.

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  4. e' vero che hanno fatto flop a napoli?

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  5. a proposito del culto della personalità: ieri sono andato in "giro per il web" cercando il link della "sinfonia" (?) composta da Kiko e cantata e suonata dal coro neocat. e dall'orchestra neocat.
    Sono capitato sulla copertina del programma dei concerti negli states, avvenuti pochi giorni or sono (non metto il lik perchè forse non si puo')
    Bene,anzi male: si vede in primo piano di profilo il volto di Kiko sofferente e dietro in piccolo l'entrata di auschwitz e di lato una meta' di un carro bestime, di quelli usati dai nazisti per deportare gli ebrei.
    La prima cosa che mi ha colpito è il suo primo piano sotto la scritta in grande(e in corsivo manuscritta da lui) "la sofferenza degli innocenti" (in inglese)
    Ecco sembrava proprio aver preso il posto di Gesu' Cristo.
    Chi è l'innocente in quella foto e quale è la sua sofferenza?
    Visto che ho studiato un poco (anzi tanto) il linguaggio visivo usato nelle pubblicità mi sono subito meravigliato di come il messaggio è chiaro: "E' Kiko a soffrire" di fronte l'obbrobrio della Shoah, non Gesu' Cristo morto in croce ne' gli ebrei deportati!
    Mi ha messo una grande tristezza

    Pubblicità a lui e alle sue opere (nel sito c'è anche il link per le donazioni FAMILY OF NAZARETH, INC.-USA- Dove c'è specificato che è una associazione non-profit che sponsorizza i concerti.
    Concerti che tra l'altro non sono stati pubblici, o meglio erano riservati a determinate persone e si entrava solamente con invitazione.

    Lui sempre in primo piano, come un'icona sacra.
    Se non è "culto" della personalità questo....
    un saluto

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  6. OT
    C'è una nota del 1978 diramata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede contenente le Norme per PROCEDERE NEL DISCERNIMENTO DI PRESUNTE APPARIZIONI E RIVELAZIONI

    Dovrebbe essergli sottoposto il caso di kiko che sostiene di aver visto la Vergine!

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  7. La prima cosa che mi ha colpito è il suo primo piano sotto la scritta in grande(e in corsivo manuscritta da lui) "la sofferenza degli innocenti" (in inglese)
    Ecco sembrava proprio aver preso il posto di Gesu' Cristo.
    Chi è l'innocente in quella foto e quale è la sua sofferenza?


    sono contenta quando qualcuno conferma quelle che sono le mie stesse sensazioni.
    Ho già detto che nel cammino si presenta una cristologia distorta, e questo ne è l'esempio.
    E' Kiko il Cristo, e per estensione il camminante ( che deve salire sulla croce per amare la sua vita, secondo il kerygma) e per ulteriore estensione la comunità, che celebra se stessa nelle liturgie.

    ormai sono tantissimi gli elementi che fanno capire l'identificazione KIko-Cristo
    -le icone con il volto e il nome di Kiko
    -il santino con il riferimento messianico
    - il riferimento, molto usato nei primi anni del cammino, al servo di Jahvè
    - di conseguenza ogni critica al cammino viene considerata una persecuzione al servo sofferente.

    e' per questo che sono convintissima ( anche se non ho elementi concreti) che Kiko si farà un mausoleo in Galilea

    "andate ed annunciate ai miei fratelli che vadano in Galilea. Là mi vedranno" si canta nel cammino. Ma è da molti anni che io mi chiedo: chi si va a 'vedere' in Galilea?

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  8. "andate ed annunciate ai miei fratelli che vadano in Galilea. Là mi vedranno"

    si canta nel cammino???? credevo fosse parola di Dio

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  9. Messianismi paralleli21 maggio 2012 alle ore 15:36

    il parallelo coi lubavitcher si impone...

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  10. Vedo che ci sono dei cari fratelli neocatecumenali che bramano di parlare dei "trentamila" che Kiko ha radunato ieri a Napoli e dei trecento che hanno fatto l'«alzata».

    Bramano di vederci ripetere i loro bei numeretti di propaganda (prefabbricati e lanciati sulla stampa ancor prima dell'evento), come se tutti, loro e noi, ignorassimo la messinscena delle "alzate".

    Tutto questo, naturalmente, è solo il solito tentativo di evitare di parlare del documento qui presentato, evitare di parlare della decisione di mons.Villegas, evitare di parlare dell'atteggiamento da tenere di fronte al Santissimo Sacramento...


    In breve: si tratta dei soliti fratelli neocatecumenali che vogliono solo disturbare, non vogliono ragionare. Per questo non val neppure la pena perdere tempo a far "passare" certi inutili commenti.

    I commenti sono sempre ben graditi, anche da chi la pensa molto diversamente da noi, perfino da chi insulta (anche perché così facendo si qualifica da solo). Ma non lo sono quei commenti che tentano solo di farci perdere tempo dietro la solita propaganda che già mille e mille volte abbiamo smontato e demistificato in queste stesse pagine. Prima di parlare, vi preghiamo perciò di leggere un po' di pagine di questo blog (anche senza leggerne i commenti).

    Quanto a Napoli, probabilmente si può parlare di "flop" perché se prometti una torta gigante e poi ti presenti solo con un pasticcino rinsecchito, è naturale che si parli di "flop" (io stesso avevo previsto seicento "alzate", ma chissà, forse si sarebbe notato troppo facilmente che si alzavano bambini e gente che lo faceva per scherzare...).

    D'altronde, da cosa lo misurate il successo dell'autocelebrazione di Kiko a Napoli? Dalla copertura dei media? (dunque è per quella che vi affannate?) oppure dal numero delle "alzate"? (ma se ve le gestite tra di voi! al punto che la percentuale di "alzati" è prevedibilissima: tra l'uno e il tre per cento del numero di quelli che erano stati annunciati come presenti). Se proprio volete parlare dell'evento di ieri a Naopli, spiegateci piuttosto in che termini è stata fatta la proposta a Sepe di aprire un seminario kikiano nella diocesi di Napoli (non ditemi che Kiko non ci aveva mai pensato a proporglielo).

    Allora, cari fratelli neocatecumenali, ritorniamo alle parole di mons. Luna Tobar e domandiamoci come mai i cosiddetti "catechisti", anche quando sono persone di grande impegno e bontà, non si sottraggono mai al dovere di alimentare il culto della personalità degli autonominati "iniziatori" del Cammino...

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  11. si canta nel cammino???? credevo fosse parola di Dio

    Parola di Dio, che il cammino e il suo iniziatore strumentalizzano a proprio uso e consumo, finora del tutto impunemente.
    Fino a quando, Signore?

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  12. A proposito della Parola di Dio:

    mons. Luna Tobar ha da ridire sul fatto che nel Cammino si porta avanti un'esaltazione superficiale ed esclusivista della Parola e per di più vi riscontra una lettura fondamentalista della Bibbia...

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  13. Per Anonimo del 21 maggio, 2012 13:37

    Io non mi meraviglio che non ci sia il volto di Cristo. Quest'opera colpisce gli Ebrei come "la vita è bella di Benigni".
    E' per questo che io, come neocatecumenale, non ci vedo grandi novità nel rapporto con gli Ebrei.
    Se gli si fa un opera che sottolinea la sofferenza di questo popolo è normale che loro applaudano. Diverso è se ci fosse un evidente riferimento a Gesu Cristo come messia. Se però serve a spillare soldi ai nostri grassocci fratelli maggiori...sono affari di Kiko.
    Tra i neocatecumenali si dice che questo serva proprio a fare soldi per i progetti della nuova Domus. Non mi scandalizzo solo trovo la contraddizione quando si fa le paranoie se qualcuno cerca di fare soldi magari per il benessere della propria famiglia......questo è attaccamento al denaro, quello è attività per l'evangelizzazione.
    L'ho detto, nel cammino ci sono tantissime cose positive, altre un po contraddittorie.

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  14. Anonimo ha detto...

    "andate ed annunciate ai miei fratelli che vadano in Galilea. Là mi vedranno"

    si canta nel cammino???? credevo fosse parola di Dio


    ---------
    caro anonimo, puoi confutare ogni singola frase che ho scritto.

    Mi puoi dire che kiko ha voluto 'solo' o 'per sbaglio' firmare un'icona
    mi puoi dire che il kerygma non è così sbagliato, visto che i vescovi non lo correggono
    ti anticipo e ti dico :"Beati voi quando vi insulteranno ....."

    Però quello che è preoccupante l'insieme di tutte queste ed altre cose. E' l'insieme di tutti questi elementi che non si riesce più a giustificare e che fa pensare che Kiko vi si è presentato come un nuovo Messia, che salverà voi e la chiesa nella misura in cui gli resterete fedeli.

    Te lo rispiego in un altro modo: il santino di Kiko apre una nuova luce sul modo di leggere le sue catechesi.
    Tu mi puoi dire che non è l'unica chiave interpretativa del movimento neocat, ed avresti ragione, ma è una strada per capire tante 'stranezze', tra le quali il riferimento all'andare in Galilea non è più solo una citazione del vangelo di Mt, ma richiama ciò he si trova OGGI in Galilea: la rappresentazione architettonica dell'esaltazione del cammino neocatecumenale. Quindi chi oggi va in Galilea ( di cui ne parla solo un vangelo) va a vedere Gesù o le opere di Kiko?

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  15. @ Anonimo ha detto...
    "e' vero che hanno fatto flop a napoli?"
    Ma no, perché, li avete contati? Erano stati annunciati in trentamila, in trentamila - più o meno - saranno arrivati. L'organizzazione è notevole, c'è da fidarsi. Soltanto si può sospettare che siano gli stessi di sempre, i fedelissimi che vanno dovunque si sposta il duce, come i famosi carri armati che Mussolini muoveva da una parte all'altra dell'Italia per impressionare i potenti di Europa. Non solo Mussolini, naturalmente, il trucco è ordinario nella storia.

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  16. @ Michela ha detto: "il santino di Kiko apre una nuova luce sul modo di leggere le sue catechesi"
    Sono parzialmente d'accordo con te, gentile Michela: il santino aggiunge soltanto un elemento di valutazione in più. Prima di quel santino c'erano immagini chiarissime del volto del nuovo "messia", nei dipinti kikiani.

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  17. Per Lino,
    era un messaggio rivolto ai neocat: anche chi non vuole vedere, adesso ha una chiave di lettura in più per comprendere tutto quello che gli è stato detto in maniera più o meno velata.

    per me è solo una conferma a quello che già si era visto, intuito, e compreso

    p.s. a proposito della capacità di 'vedere', da molti anni, anche durante il cammino, avevo molti dubbi sul kerygma,
    ma per quanto riguarda le icone, è solo su questo sito che ho visto la blasfemia nella trinità di Kiko, pur conoscendo quel dipinto. in cantina.
    Solo quella su fondo scuro e con il volto di Cristo solcato da segni mi faceva impressione. Le altre, compresa la Trinità, non mi facevano problema. Ancora adesso la mia mente si rifiuta di vedere Kiko nell'icona del risorto ( quella che dice "Amate i vostri nemici. Vengo presto). Anche se è evidente che si tratta di Kiko.

    finchè si è nel cammino non si vede la realtà delle cose, sembra impossibile, ma è così, e anche per questo il dialogo risulta impossibile.

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  18. per MKo sono rimasto colpito della tua "risposta".
    Non voglio polemizzare ma, come neocat. (magari un poco ai "margini", per scelta, in questo periodo) ti posso assicurare che nessun catechista né responsabile della mia e delle com. della mia Chiesa hanno visto e detto che l"opera di Kiko" aveva come finalità ultima di (riporto le tue parole)

    "Se però serve a spillare soldi ai nostri grassocci fratelli maggiori...sono affari di Kiko.
    Tra i neocatecumenali si dice che questo serva proprio a fare soldi per i progetti della nuova Domus
    Per quanto riguarda il mezzo di fare i "soldi" e il "non scandalizzars"i se lo si fà per "l'evangelizzazione" .... mi spiace ma io mi scandalizzo eccome!!
    Qui non si vende un "prodotto" perchè l'opera dovrebbe essere ispirata dalla Fede e non dalla finalità di
    "... spillare soldi ai nostri grassocci fratelli maggioristri grassocci" (tuo post)
    le cose positive del cammino sono allal portata di tutti...quellic he le vogliono vedere. Peccato che le negative o le contraddittorie invece si tengono nascoste.

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  19. @ MKO, tu dici:

    "Se però serve a spillare soldi ai nostri grassocci fratelli maggiori...sono affari di Kiko.
    Tra i neocatecumenali si dice che questo serva proprio a fare soldi per i progetti della nuova Domus. Non mi scandalizzo..." ecc ecc

    io si, io sono scandalizzato!!

    Nessuno né catechisti, né responsabili, né fratelli piu' avanti nel cammino hanno MAI detto, durante le presentazioni della "sinfonia" , che questa era la finalità ultima dell'"opera di Kiko" !!
    Anzi hanno sempre detto, in catechesi e in chiesa, che era un opera ispirata dalla Fede di Kiko e che lui voleva condividerla con gli altri.
    Per
    "i grassocci fratelli maggiori"

    scusami ma ho talmente tanta gente intorno a me (tra cui cari amici di famiglia) che considerare cosi' gli Ebrei e la loro fede...mi lascia di una tristezza addosso, che mi viene da piangere.

    L'amore per l'altro e la sua storia non possono essere usati per "spillare" soldi, fosse anche per l'evangelizzazione.
    Magari il "prodotto" è stato studiato e confezionato a tavolino. Non so...
    Per il rapporto "opera di Benigni/operadi Kiko"...non commento.
    Grazie comunque per la tua risposta, un caro saluto.
    (tra poco inventero' un nickname)

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  20. "Se però serve a spillare soldi ai nostri grassocci fratelli maggiori...sono affari di Kiko.
    Tra i neocatecumenali si dice che questo serva proprio a fare soldi per i progetti della nuova Domus

    mi spiegate a che serve una nuova Domus?

    Sarà davvero il mausoleo del messia-kiko?

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  21. ora mi sta venendo in mente un parallelismo tra il canto
    "un germoglio spunta dal tronco i Javè" e la "figura messianica" Kikeriana.
    Ma prima di scrivere solo mie riflessioni, che magari sono baggianate, vorrei pensarci un po'. Pero' anticipo questo: se fosse pero' che è riferito a Gesu' Cristo come potrebbe Costui essendo Dio e Unico e Trino (quindi spirito Santo lui stesso) manifestarsi secondo e attraverso i "doni conferitigli dallo Spirito Santo"? Allora il versetto (della Bibbia, ma qui è chiaro perchè è una profezia di Isaia) e del canto che dice:
    "Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore»
    a chi è riferito se non a Kiko che attraverso l'autocelebrazione del "potere conferitogli dallo Spirito Divino" agisce qui in terra ora, trasformando questi versi in un canto neocat.?
    sono sempre io l'anonimo in cerca di nick...

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  22. Qu'est-il arrivé lors de la "quatrième Feria"?

    Les Catechumenals sont assurés d'un reconnaissance "positive"!

    Les Neo parle d'un "placet" de la Congrégation pour la Doctrine de la Foi, C'EST VRAI?

    RispondiElimina
  23. Nous ne connaissons pas ce qu'il est arrivé pour les Neo...

    Le "placet", ou est-il?

    On dit che la question est très compliquée. Donc, on verra...

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  24. Se davvero ci fosse stato un "placet" in questo senso, non avrebbero già suonato le loro trombe?

    E perché la quarta feria avrebbe emesso un comunicato per la FSSPX e nulla per i neo?

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  25. Se per assurdo la "liturgia " neocatecumenale dovesse essere approvata tale e quale, vorrà dire che il principio LEX ORANDI,LEX CREDENDI è stato cancellato e ha perso ogni valore, vorrà dire che il Magistero petrino sull`Eucaristia non ha più alcun senso e valore, inutile farvi riferimento.


    E questo per che cosa? Per chi?
    Per un movimento che ha rigettato la Liturgia cattolica, ha devastato e il NO e lo spazio sacro, ha introdotto segni e simboli non cattolici.

    Se quella "liturgia" dovesse per assurdo essere approvata tale e quale , vorrà dire che il potere di un uomo, e della sua lobby, avrà avuto il sopravvento sulla difesa della sacra Liturgia.

    Se ciò dovesse succedere le nostre autorità dovranno spiegarci come hanno potuto approvare una "liturgia" che è l`emblema della rottura.

    Se ciò dovesse accadere....

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  26. Questa volta per la sua esibizione folcloristica la Kiko band ha scelto la piazza di Napoli, sponsor ufficiale, il Cardinale Sepe tutto studiato, pagato, concordato, ormai Kiko è irrefrenabile nella sua continua competizione con il successore di Pietro, dopo la pastorale, il santino, la catechesi ci ha aggiunto gli incontri, i raduni, i kiko boys, tra poco lo vedremo anche con una pseudo Tiara

    Vi prego di non pubblicare i soliti numeri dei partecipanti, come quelli delle alzate fasulle, che non sorprendono nessuno, se fossero reali, da 40 anni che esiste il Cammino, la Chiesa sarebbe stata inondata da sacerdoti e suore, ma sappiamo che non è stato così, quindi è inutile sprecare parole, lasciate i nc sbrodolarsi nei i loro successi, tanto non sono in gara con nessuno, resteranno sempre in minoranza rispetto alla Madre Chiesa.

    Qui la fede fa spettacolo non santi, qui, la fede non è la luce del tabernacolo ma il pizzetto di un uomo. Dio ci chiede di santificarci, con umiltà, nel lavoro, nella vita quotidiana, nella preghiera, non ci vuole ad esaltare nella pubblica piazza uno strampalato pittore, una suora mancata, un sacerdote passato sull'altro fronte e con un Vescovo della Chiesa che si unisce al coro.

    Non lasciamo il blog alla loro insulsa propaganda, ma all'informazione delle loro mistificazioni, alle parole di chi come l'arcivescovo dell'Ecuador aveva compreso prima di molti altri il pericolo di una Chiesa parallela con a capo un Leader dittatoriale con la mania di auto celebrarsi.

    Le parole dell'arcivescovo ci insegnano che bisogna restare vigili, sappiamo che nulla è cambiato, al contrario, Kiko tende sempre più a ringalluzzirsi. A questo blog spetta il compito di osservare, informare e discutere nel modo corretto come ha fatto fino ad oggi, non deve cadere nel tranello nc di intervenire per rubare spazio alla propaganda. Vadano altrove, nei blog a loro favorevoli a lodare la Kiko band.

    Ben vengano nc che nonostante le critiche desiderano dare la loro testimonianza, le loro ragioni, i loro punti di vista, in modo sereno, senza creare malumori solo perché coperti dell'anonimato.
    Rosy

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  27. certo un anonimo che se la prende con gli anonimi, fa pensare.

    è ovvio che non vuole che si parli di numeri, perchè in realtà dovrebbero farlo riflettere, e se la Chiesa sta appoggiando il cammino, è proprio grazie a questi frutti, non certamente per altro, dai frutti li riconoscerete, ma l'anonimo forse non si accorge di essere già innondato da questi frutti? altro che numeri meglio non parlarne

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  28. "Nous ne connaissons pas ce qu'il est arrivé pour les Neo...

    Le "placet", ou est-il?

    On dit che la question est très compliquée. Donc, on verra..."


    Eh bien!


    Ils envahissent les diocèses dans le sud et l'est du pays, avec la complicité de la hiérarchie. Ils vont prendre plusieurs séminaires.
    Beaucoup de prélate qui pensaient orthodoxes, ils soutiennent!

    Mysterium iniquitatis!

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  29. dai frutti, esatto, non dai numeri. Io vedo frutti marci, tanti frutti intaccati dal verme kikiano.

    Gv

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  30. ma finitela con la tiritera dei frutti!!! ci avete rotto!!
    Anche satana produce i suoi.

    Ormai la Chiesa prima si fa sfuggire gli eventi, poi conta i frutti per giustificare la sua arrendevolezza, e si piega a personaggi che dietro la Parola del Vangelo creano la loro fortuna, vedi Medjugorie dove i visionari portano le apparizioni in Tour (anche a Napoli al palavesuvio), Kiko che si è creato un fanatismo esclusivo, barattato con il denaro, e chissà domani.

    Sathya Sai Baba, Sun Myung Moon, sono leder che hanno prodotto frutti straordinari, come predicatori religiosi, pensate se fossero stati dei cattolici, oggi eravamo tutti in odore di santità.

    Finitela, siamo stufi, la Chiesa probabilmente vi concederà tutto, e chissà per quale oscura ragione, ma questo non vi rende ora, e non vi renderà in futuro migliori, Kiko non vi ha riservato un posto in Paradiso, e non basteranno le sue prassi a farvelo raggiungere, è scritto nel Vangelo, perché il cristianesimo non è semplicemente un insieme di pratiche, di obblighi o una sequenza di rinunzie, è ben altro. Io vedo in voi semplicemente delle persone rispettabilissime, che a differenza di altri cristiani avete scelto di essere manipolati. e basta.

    Il vero frutto non è il numero dei partecipanti, ma è la fede, la fede di quell'incontro straordinario con un uomo di nome Gesù, figlio di Dio che con il suo corpo ed il suo sangue è presente vivo nel tabernacolo, ed lì, senza concetti astratti, se non siete convinti di questo, avete fallito.

    Contate,contate, contate i frutti, le decime le alzate.......

    rosy

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  31. ...dai frutti li rinoscerete.

    Già! Hai riferito bene.
    Infatti Gesù non ha detto: ...dai numeri li riconoscerete.
    Non sempre il frutto, assaggiandolo, è buono!

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  32. "caro anonimo, puoi confutare ogni singola frase che ho scritto.

    Mi puoi dire che kiko ha voluto 'solo' o 'per sbaglio' firmare un'icona
    mi puoi dire che il kerygma non è così sbagliato, visto che i vescovi non lo correggono
    ti anticipo e ti dico :"Beati voi quando vi insulteranno ....."

    Però quello che è preoccupante l'insieme di tutte queste ed altre cose. E' l'insieme di tutti questi elementi che non si riesce più a giustificare e che fa pensare che Kiko vi si è presentato come un nuovo Messia, che salverà voi e la chiesa nella misura in cui gli resterete fedeli.

    Te lo rispiego in un altro modo: il santino di Kiko apre una nuova luce sul modo di leggere le sue catechesi.
    Tu mi puoi dire che non è l'unica chiave interpretativa del movimento neocat, ed avresti ragione, ma è una strada per capire tante 'stranezze', tra le quali il riferimento all'andare in Galilea non è più solo una citazione del vangelo di Mt, ma richiama ciò he si trova OGGI in Galilea: la rappresentazione architettonica dell'esaltazione del cammino neocatecumenale. Quindi chi oggi va in Galilea ( di cui ne parla solo un vangelo) va a vedere Gesù o le opere di Kiko?"

    vedi non è questione di interpretazioni. io da neocatecumeno ti dico che se una persona mi dice che va in Terra Santa non per incontrarsi con Gesu ma per ammirare le opere di Kiko gli riderei in faccia. non per questo dico che non mi piace la Domus (anzi mi piace molto anche se per voi è un obbrobrio non vedo perche debba esserlo anche per me). ma dire che noi andiamo in Galilea per incontrare Kiko dai... anche perche a noi è stato insegnato che la Parola 'andate in Galilea là mi vedrete' indica di andare nel mondo, nella nostra storia di tutti i giorni, perchè è nella storia, nelle proprie croci che ci si incontra con Cristo non ci è stato insegnato che significa 'andate nella galilea geografica perche là troverete kiko'

    RispondiElimina
  33. vedi non è questione di interpretazioni. io da neocatecumeno ti dico che se una persona mi dice che va in Terra Santa non per incontrarsi con Gesu ma per ammirare le opere di Kiko gli riderei in faccia. non per questo dico che non mi piace la Domus (anzi mi piace molto anche se per voi è un obbrobrio non vedo perche debba esserlo anche per me).

    quello che sto cercando di farti capire è che la realtà può essere letta a più livelli.
    a livello materiale: si va in Terra Santa visitare i luoghi di Gesù
    a livello psicologico: si va a concludere un lungo cammino, si certifica il cammino fatto con un neo-battesimo,
    si alloggia alla domus che rappresenta visivamente e architettonicamente tutta l'opera di Kiko, trovando quindi una conferma psicologica che per 30 anni si è sofferto, ma si è all'interno di un gruppo potente, e si partecipa di questa potenza alloggiando e visitando quel luogo in cui è rappresentata tutta la visione kikiana del cammino di fede.
    a livello spirituale: è probabile che a questo punto tanti dubbi si plachino, e ci si arrenda e ci si affidi al Dio del cammino che ha permesso di realizzare tutte quelle meraviglie.
    ma dire che noi andiamo in Galilea per incontrare Kiko dai... e che cosa altro trovi alla Domus? la visione della fede kikiana, realizzata nella pietra.
    anche perche a noi è stato insegnato che la Parola 'andate in Galilea là mi vedrete' indica di andare nel mondo, nella nostra storia di tutti i giorni, perchè è nella storia, nelle proprie croci che ci si incontra con Cristo non ci è stato insegnato che significa 'andate nella galilea geografica perche là troverete kiko'
    lo so benissimo che questa è la spiegazione 'semplice' che viene data, ma non puoi negare che è un canto che viene fatto molto spesso, e non puoi negare che nella Galilea geografica c'è una struttura che parla di Kiko, che spiega il pensiero di Kiko, dove Kiko mostra la sua potenza ai vescovi, dove si radunano i vescovi per essere istruiti da Kiko.

    Inoltre senza questa enfasi sulla Galilea ( che richiama un passo presente solo nel vangelo di Mt e non negli altri), nessuno di noi e di voi saprebbe dove è la Galilea, che adesso è diventata una delle parole più ripetute nel cammino.

    Tu ci vedi solo due versetti musicati da Kiko, ma devi ammettere che altri possano vederci anche molto altro.

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  34. A Napoli, secondo al Radio Vaticana e il TG 3 c'erano 40.000 persone all'incontro con il cardinal sepe, e altri vescovi della Campania. Grazie a Dio, e ala protezione della vewrgine Maria, il neocatecumenato nella Chiesa va avanti con al protezione del Santo Giovanni Paolo II. Non pèraevalebunt!

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  35. "A Roma, secondo i quotidiani sportivi, sono giunti sessantamila tifosi per la finale di Coppa Italia vinta dal Napoli. I bus organizzati hanno bloccato la viabilità."
    Commento: i tifosi organizzati del Napoli al seguito della squadra sono sempre gli stessi.
    Veramente: ma la volete finire con questi numeri? Al meeting dei TdG al Ferraris di Genova c'erano trentamila persone. E allora?

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  36. Lo sapete cosa mi ha subito colpito della lettera?
    Il saluto iniziale:"Amato fratello".
    Si può non essere in accordo, si possono confutare alcune posizioni del CN e di Kiko stesso, ma c'é differenza tra il farlo da Fratelli nella fede o il farlo da Nemici.
    Pace e bene

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  37. Solo questo sanno fare i neocatecumenali: vantare numeri grossi, grossissimi, sempre più esagerati, addirittura più esagerati dei "trentamila" sovrastimati da Kiko...

    E vengono qui a cantare vittoria perché il telegiornale più famoso per "arrotondare" i numeri delle piazze, ha ripetuto i numeretti.

    Noi non "prevarremo", puoi dormire sonni tranquilli: questo blog non può (né potrà mai) scalfire il potere del Cammino.

    Il Cammino crollerà perché è un'opera fabbricata da uomini, non da Dio. Quello che il Papa chiama "dono dello Spirito" non può coincidere con le ambiguità dottrinali e gli strafalcioni liturgici (che sono i due pilastri su cui si fondano tutti gli altri problemi del Cammino).

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  38. Caro Anonimo
    Ho molto rispetto per gli ebrei e la mia affermazione che voleva essere un po polemica è risultata veramente brutta.
    Detto questo ti ho riportato semplicemente quello che mi è stato detto da un fratello (che è in una delle comunità maggiori) di fronte alla mia perplessità di trovare il tempo per fare dei concerti invece che di evangelizzare.
    Il paragone con benigni potrà essere irrispettoso ma è la realtà: se fai certe cose trovi sempre una risposta "sensibile" da parte degli Ebrei.
    Ecco perchè avrei preferito un annuncio anche a loro del Kerigma.
    In quel caso la cosa di raccogliere i soldi non mi sarebbe suonata verà perché fare l'annuncio del Kerigma a degli Ebrei....beh, era roba forte. Immagina che senso avrebbe potuto avere la richiesta di ripeterlo a giro per gli States.

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  39. Si può non essere in accordo, si possono confutare alcune posizioni del CN e di Kiko stesso, ma c'é differenza tra il farlo da Fratelli nella fede o il farlo da Nemici.

    queste belle parole non vogliono dire nulla.
    Chi è il nemico di chi?

    Forse mi vedi come un nemico?
    Allora devi ricrederti, fino a qualche anno fa ragionavo come tutti i neoc, solo perchè cerco di capire l'esperienza neoc non sono tua nemica. Sto cercando di capire quello che mi è stato trasmesso, anche al di là delle semplici parole, e qual è stato il mondo dei valori di riferimento di Kiko.
    Io non vedo nemici in questo blog, vedo persone in ricerca, e vedo persone che difendono il cammino.

    Ma nemici, no, ho sempre rifiutato l'impostazione sartriana di Kiko per cui l'altro è spesso un nemico, e ti invito a fare altrettanto, e a non vedere nemici deve non ce ne sono.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io ti dico quello che leggo e quello che sento leggendo come vengono dette certe cose: in modo fraterno, come nel caso di Luna Tobar, e semplicemente giudicando e, qualche volta sfottendo, come spesso succede.
      Sono sinceramente convinto che i vostri pensieri siano fatti in buona fede, ma è evidente che il modo di farlo cambia eccome...é da questa considerazione che sono nate le mie "belle parole".
      Saluti

      Elimina
  40. Rispondo all' Anonimo ore: 10:57

    Non mi risulta che Giovanni Paolo II
    sia Santo e probabilmente è difficile
    che lo sarà, in quanto pesano su di lui due comportamenti poco consoni ad un Pastore di anime:
    Il fallimento del Banco Ambrosiano con tutte le conseguenze del caso per finanziare "Solidarnosc"e l'appoggio
    alle dittature Latino-Americane ,in chiave anticomunista e sopratutto in quella argentina in modo addirittura collaborativo e fattivo.
    Il "Non Prevalebunt" magari conserviamolo per le porte dell'inferno,sicuramente chi dissente da Voi non è Satana!

    Ruben

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  41. @ Rosy ha detto: "personaggi che dietro la Parola del Vangelo creano la loro fortuna, vedi Medjugorie dove i visionari portano le apparizioni in Tour (anche a Napoli al palavesuvio)".
    Infatti, Rosy. Pare di essere nell'era dei veggenti, dei profeti e delle masse seguaci incantate dalle visioni, alla perenne ricerca di apparizioni e segni messianici. Peccato che quando si discute di Vangeli non ne azzeccano una. In Cattoliciromani feci notare che, in un messaggio della Gospa, Gv 20:29 fu citato con i tempi verbali sbagliati, come nelle passate edizioni dei Vangeli. Infatti oggi, a seguito delle lezioni di P.dre Ignace de la Potterie, la CEI ha corretto la traduzione dal greco. Apriti cielo! Per questa sottolineatura e per altro il popolo dei veggenti, dei segni e dei profeti scatenò l'apocalisse provocando la cancellazione del 3d.

    RispondiElimina
  42. per mko
    quel fantomatico fratello avanti nel cammino, se esiste ti avrà anche detto sicuramente che quando kiko prese il teatro, aveva intenzioni di non fare pagare il biglietto, e i responsabili del teatro gli dissero che questo non era mai successo prima, con quali modalità è stato preso il teatro, e l'unica data libera, e .....
    ma meglio non dire queste cose, potrebbero nuocere alle vostre invenzioni.

    RispondiElimina
  43. Per anonimo
    ok. Allora quel fratello non lo prenderò in esame mai piu.
    Visto anche che le mie sono invenzioni ma i fatti sono che vengono tenuti regolari concerti pagati, sai te dare una spiegazione?

    RispondiElimina
  44. "i responsabili del teatro gli dissero che questo non era mai successo "

    E secondo lei questa argomentazione ha senso?

    Se si vuole si fa. Se non si fa è perchè non si vuole.


    Gv

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  45. X anonimo del biglietto
    Nuoce alle invenzioni??? Ah ah ah!
    No! Fa bene alla salute, sono risate a crepapelle. Stai parlando del Metropolitan Opera di New York? E kiko pensava di averlo gratis e di fissare lui la data? Ah ah ah, e dov'era la Colomba dello Spirito Santo, che sempre vola sopra lui, quando Kiko ha pensato questa cosa ridicola?
    Ma va' a pascolare, sempliciotta pecorella neocatecumenale che se le beve tutte, vai a pascolare da qualche altra parte.

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  46. È chiaro che la faccenda della "necessità" del pagamento del biglietto e la "necessità" di mettere la faccia di Kiko sul santino di san Kiko sul volantino inaugurale, e tutto il resto, son tutte scuse.

    I neocatecumenali lo sanno, però per ordine di scuderia devono fingere di essere convinti del contrario, anche se questa è esattamente una forma di menzogna.

    E devono assolutamente farlo per evitare che ci si interroghi pubblicamente di temi assai più importanti tra cui, per esempio:

    - i concerti servivano per alimentare il "culto della personalità" di Kiko?

    - se gli ebrei applaudono, significa che non hanno sentito parlare della Resurrezione nemmeno nel triste e rumoroso "Resurrexit"?

    - Kiko, nel presentare la sua "opera" musicale, ha parlato male della Chiesa cattolica e bene del Cammino?

    Quest'ultima domanda è tutt'altro che campata per aria. Kiko, parlando agli ebrei due settimane fa, ha detto testualmente che papa Paolo VI gli avrebbe detto: «voi fate quello che la Chiesa primitiva faceva col battesimo...»

    Se Paolo VI avesse veramente pronunciato quelle parole, nel migliore dei casi c'è da dedurre che non conosceva veramente le liturgie del Cammino (tesi dimostrata fra l'altro dallo stesso p.Zoffoli).

    Ma dico: tu vai da degli ebrei per dirgli cosa? che Paolo VI ti ha elogiato? e a che pro lo dici a loro? per dimostrare che il battesimo che fanno i non-neocatecumenali sarebbe sbagliato? utilizzi il nome di papa Paolo VI per parlar male dei non-neocatecumenali?

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  47. @ GV ha detto:
    "Se si vuole si fa. Se non si fa è perchè non si vuole"
    "Vuolsi così colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare" (Inf III 95-96)"
    Se si vuole e si fa, si rinvia al titolo del post. Figuriamoci: mica volevate farlo esibire in un teatruncolo gratuito, magari all'aperto, siffatto immenso compositore di musiche epocali?

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  48. Ho fatto una carrellata nei video di youtube sull'incontro di kiko a Napoli: ancora devo riprendermi dal disgusto di una manifestazione che avrebbe dovuto rappresentare un incontro di Fede, a partire dalla noiosa, catechesi (?) kikiana, ma cosa ha detto??????? avrebbe fatto meglio Beppe Grillo, altro che frutti e numeri avrebbe prodotto.

    Il Vescovo, con un omelia di circostanza, sembra non conoscere affatto il Cammino, s'arrampica per tutto il tempo sul cammino (motorio) di missione, come fosse la sola caratteristica del CNC, sembra aver preso fischi per pernacchia, tanto che in chiusura ha detto " a maronna v'accumpagni" ho la netta sensazione che sia stato pilotato, da qualche discorso fatto con con Kiko.

    La musica????? sembra la tammurriata napoletana che eseguiva la Nuova Compagnia di Canto Popolare, a tratti mi ricorda il canto delle lavandaie nella "Gatta Cenerentola".

    Ma quello che più mi ha scossa è stata la processione dei presbiteri, i primi con le braccia conserte, (dove si è mai visto nella nostra Chiesa un simile atteggiamento), i secondi con le torce e infine il quadro della Madonna kikiana portata in spalle come nelle feste popolari, con quasi un accenno di danza visto l'orrore della musica che lo richiedeva perché sempre da tammurriata, gli ultimi, con il look da blues brothers, o da bodyguards....pazzesco!!!!

    La chiamata vocazionale????? ma per la miseria, è così evidente che tutti corrono sul palco, per accontentare e vedere kiko con il Vescovo, ma a chi la danno a bere, Sepe, poi che è stato a questo gioco ridicolo ha dato alla chiesa una immagine davvero deludente.

    Infine i nc hanno tanto bivaccato al cospetto di Kiko ed il Vescovo, e ancor di più davanti al Crocifisso, e alla Madonna che hanno lasciato piazza del Plebiscito come una discarica, ci sono immagini emblematiche.

    Intanto sabato Marija Palovic per la seconda volta ha realizzato il miracolo dell'apparizione della gospa di Medijugorje a Fiuggi.

    Ma va!! dicono che la Chiesa è in crisi, ma con tutti questi agricoltori in giro che producono frutti siamo davvero sazi. Il Santo Padre può dormire sogni tranquilli, c'è chi opera meglio di lui.
    Dio, perdonaci con la tua Misericordia!

    Rosy

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  49. Giusto per curiosità ma che significato hanno le braccia conserte dei presbiteri nc? E perchè hanno quasi tutti la faccia dura da arrabbiati? Forse è una mia impressione e mi sbaglio ma c'è qualcosa che non mi torna

    http://www.youtube.com/watch?v=kzF0KIXMBTM

    Gv

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  50. Le "braccia conserte" non dovrebbero essere un gesto da celebranti o da comunicanti, visto che esprimono sopportazione.

    Proprio ad aprile 2008, poche settimane prima che un Pontificio Consiglio approvasse lo Statuto (nel totale silenzio del Papa), abbiamo una foto di Kiko che con gesto di sfida va a fare la Comunione direttamente dal Papa ed a "braccia conserte".

    Che pessimo esempio.

    Link e foto stanno sul mio [vecchio blog] dove pubblicavo le risposte che mandavo al nostro caro fratello napoletano Pasquale T.


    Interessante il fatto che qualsiasi cosa si canti (Vangelo, Apocalisse, o composizioni kikiane), il ritmo è sempre quello triste e calante con le chitarre che fanno ndrùng-ndrùng-ndrùng e i battimani che fanno automaticamente clap-clap-clap (mentre magari la testa e il cuore sono distratti da altro). Qualsiasi cosa si canti, Apocalisse o Vecchio Testamento, Vangelo o altro, è sempre la stessa nenia calante che intristisce l'anima (proprio il contrario del canto gregoriano, che eleva l'anima, restituisce letizia, riaccende la speranza, esprime sublimità).

    Forse è anche a causa di quel canto kikiano che tutti i chierici avevano tutti quelle facce da mortorio mentre facevano quella fastidiosa, lenta "processione".

    Certo, non era il quadretto della "Madonna di Kiko", ma in compenso l'orrida lenzuolata con dipinta la "teologia kikiana" campeggiava alle spalle del palco.

    RispondiElimina
  51. Mettendo un attimo da parte le fantasie liturgiche,gli aderenti all'"organizzazione",salvo qualcuno in buona fede, mentono consapevolmente contravvenendo reiteratamente,con materia grave e deliberato consenso
    all'ottavo Comandamento; comunque visto l'andazzo, i loro Comandamenti
    sono ridotti a quattro;per ordine di importanza: il sesto,il nono,
    il decimo ed il quinto.

    Ruben

    RispondiElimina
  52. Trovo veramente "spiacevole" vedere dei sacerdoti (molti forse seminaristi) procedere in processione con le braccia incrociate davanti e dietro il quadro della Madonna.
    Nei manuali di comunicazione stare con le braccia incrociate al petto davanti ad un altra persona è descritto come gesto per segnalare all'altro di "stare lontano" e un gesto che segnala chiusura all'altro.
    Chiedo ai nostri fratelli NC di dirci come mai a Napoli hanno scelto di porre in essere questo gesto.
    Giacomo70

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  53. Effettivamente quelle braccia conserte sono strane...Insomma, è una processione, almeno mettiti in atteggiamento di preghiera...dovrebbe venire spontaneo...o no?

    A parte questo, bisogna essere sinceri (una volta tanto): ci sono forse differenze tra quello che diceva Luna Tobar nel 1994 e quello che si dice ORA del cammino?

    Il cammino ha smesso di essere ESCLUSIVISTA? Non nascondiamoci dietro ad un dito, per favore. La risposta è no.

    E non potrebbe essere altrimenti se poi gli unici termini che si usano per tutto quello che cammino NON E' (ovvero il 99,9% della chiesa cattolica) è "beati quelli che dicono male di voi.."

    Per la serie : gli altri contano nella misura in cui li accettano (e per accettare s'intende accettare senza domande,discussioni, conversazioni e così via discorrendo).

    Poi chi sono, cosa fanno, come vivono il loro incontro con Cristo non li riguarda, non sono affari loro (mica è la stessa cosa, eh!) e poi magari li si sfotte (quello sì) quando un catechista "comune" osa dire ai suoi ragazzi che Gesù Cristo nell'Ostia consacrata.

    E la "riforma liturgica" dove la mettiamo? Ma non lo sa che ci vuole "adeguata preparazione" per dire una cosa del genere e sperare che capiscano? Almeno bisogna farsi 15 anni di cammino, e che cavolo!

    Quando si dice l'incoscienza...

    Ora qlc tirava fuori il fatto che magari quello che si dice qui è giusto, ma il tono no.

    Io invito questo qlc a dire le stesse cose di persona ad un NC, con il tono che lui preferisce, e poi vediamo chi "sfotte" per primo.

    RispondiElimina
  54. Lo stillicidio continuo di acido che da questo blog si getta contro il Cammino fa veramente soffrire, chi lovive e vede le falsità che vengono scritte. Penso non esista altro movimento ecclesiale così pervicacemente attaccato, calunniato, dileggiato (ora anche le nostre processioni non vanno bene, prima le liturgie, le focacce e le insalatiere, poi i canti, poi gli Statuti...). Perché non dite nulla del Rosari distribuiti dal Card. Sepe a gruppi di giovani che si sono impegnati a recitare ogni giorno il Rosario davanti al SS. Sacramento, in ginocchio, per l'evangelizzazione?. Chi dentro di se ha il buio odia la luce. Pregherò per voi, ne avete davvero bisogno.

    RispondiElimina
  55. Io le preghiere le accetto sempre. Quindi ti ringrazio. Per il resto se tu ARGOMENTASSI le tue affermazioni sarebbe cosa buona.

    Personalmente non ho mai CALUNNIATO NESSUNO. E respingo anche il "vittimismo" per cui il Cammino è il movimento (ma se li chiami così si incavolano) più attaccato.

    "ora anche le nostre processioni non vanno bene, prima le liturgie, le focacce e le insalatiere, poi i canti, poi gli Statuti"

    Non è che NON VANNO BENE semplicisticamente parlando. Qui si citano il Magistero, le Sacre Scritture e tutto quello che la Chiesa ha sempre fatto è che il cammino rifiuta e che SOSTITUISCE con altro.

    Ed il bello sai qual è? Che non sapete nemmeno spiegare il PERCHE' lo fate.

    Al massimo dite che vi "hanno autorizzato" a farlo, oppure tirate fuori terminologie e significati che KIKO si è inventato (tipo la danza finale che è una DANZA DAVIDICA...mapperpiacere)

    Andiamo ai risultati, caro Anonimo, VOI CI RIUSCITE A FARE LE COSE CON IL RESTO DELLA CHIESA?

    La risposta è NO, non riuscite neanche a fare LA MESSA insieme al resto della chiesa.

    Poi, certo si può anche parlare del "rosario consegnato", ma mi spieghi perchè c'è bisogno di una celebrazione in pompa magna?

    Mi spieghi perchè, se provo a darlo fin da subito, (e magari nel suo senso originario ovvero di preghiera CRISTICA attraverso MARIA SS.MA) mi si da dell'incosciente? (cosa provata di persona) perchè ci vuole ADEGUATA PREPARAZIONE?

    E poi scusa: il Rosario in ginocchio per l'evangelizzazione (sottinteso del cammino) sì e stare in ginocchio alla CONSACRAZIONE no?

    E mi si tira fuori nientepopodimeno che IL CONCILIO DI NICEA per spiegarmelo?

    Ma non è un pò schizofrenico tutto questo?

    RispondiElimina
  56. "e vede le falsità che vengono scritte ... (ora anche le nostre processioni non vanno bene,"

    E' forse falso che andavano con le braccia conserte e che questo non è un atteggiamento molto "liturgico"?

    "Perché non dite nulla del Rosari distribuiti dal Card. Sepe a gruppi di giovani che si sono impegnati a recitare ogni giorno il Rosario davanti al SS. Sacramento, in ginocchio, per l'evangelizzazione?."

    Siamo proprio sicuri che poi li abbiano recitati con assiduità quei rosari?
    A giudicare da quello che ho potuto constatare vengono molti dubbi.

    RispondiElimina
  57. Poi, visto che parli di "stillicidio di acido" ti invito a "conversare" sul libro biblico che, secondo me, dovrebbe essere la luce della cosidetta "Nuova evangelizzazione" ovvero GLI ATTI DEGLI APOSTOLI.

    Che dici, lo analizziamo insieme per vedere come si comportavano le prime comunità(voi che tanto vi rifate a loro)? E poi vediamo che spunta...

    Che ne dici, sei d'accordo?

    RispondiElimina
  58. Per finire ti faccio una domanda: ma tu le parole di questo vescovo le hai lette? Sì o no? Pensi che anche lui sia "acido"?

    Ce l'hanno tutti con voi?

    RispondiElimina
  59. @ anonimo 23 maggio, 2012 09:01 ha detto:
    "Nei manuali di comunicazione stare con le braccia incrociate al petto ... Chiedo ai nostri fratelli NC di dirci come mai a Napoli hanno scelto di porre in essere questo gesto".
    Concordo. Non è un'immagine usuale, in una marcia. E anche suggerirei di evitarla, perché come ogni gesto particolare può suscitare differenti impressioni:
    1) E', un segno di rigetto, come dici, nei manuali di comunicazione
    2) Quei presbiteri hanno visto la scena della Comunione di Kiko e la stanno imitando. Speriamo che Kiko non si metta mai l'indice destro nella narice sinistra e il mignolo sinistro nel padiglione auricolare destro. Il cammino ne sarebbe impedito (intendo la marcia)
    3) Credono di aver inventato un nuovo gesto, magari tratto da qualche versetto biblico. Purtroppo per loro, esso è già stato usato nell'ambito di gruppi esoterici:
    http://3.bp.blogspot.com/-VJtv5P3yB5g/Tn2B3Pe-K6I/AAAAAAAAAGk/9-KSXYzgjxU/s320/296563_2318111520179_1471244353_32518376_5235699_n.jpg

    Intendo dire: presbiteri e fratelli neocatecumenali, datevi una regolata con questi rituali. Come vi spiego da tempo, i simboli (i gesti sono tali) hanno una loro storia, nessuno può pensare di inventarli ex novo. Poi vi lamentate che non ci riconosciamo in essi.

    RispondiElimina
  60. "Perché non dite nulla del Rosari distribuiti dal Card. Sepe a gruppi di giovani che si sono impegnati a recitare ogni giorno il Rosario davanti al SS. Sacramento, in ginocchio, per l'evangelizzazione?."

    Abbiamo già detto che non c'è bisogno di chiamare a recitare i rosari per l'evangelizzazione (e perché proprio per l'evangelizzazione del cammino?).
    Il rosario è la preghiera di tutta la Chiesa. E chiunque può recitarlo senza essere chiamato farlo o aver superato tappe di nessun genere!

    Sono le solite sceneggiate. Ma chi non le vuol vedere non le vede. Vede e sente solo l'entusiasmo indotto (fatto psicologico e non spirituale) che accompagna questi happening pubblicitari.

    RispondiElimina
  61. Poteva mancare il panegirico pro cammino nc su Zenit? Nooo!
    La solita enfasi, le solite lodi sperticate, le solite frasi, di Kiko Arguello potrebbero bastare queste parole:

    “Tutti gli uomini sono nati con la morte dentro – ha affermato – è il peccato originale entrato nel mondo per invidia del demonio. Per questo si ha paura della morte, si scappa da essa, diventando così schiavi del demonio”.

    Ecco l`essenza del suo annuncio.
    È cattolico?

    E poi, immancabile, il passaggio sulle alzate:

    "Un fiume di oltre 300 giovani ha dato la propria risposta al Signore e, di corsa verso il palco, ognuno ha ricevuto la benedizione dai vescovi e presbiteri presenti."

    Giovanissimi, anche bambini, che corrono, si ripete quel fenomeno- spettacolo di suggestione collettiva che dovrebbe come minimo attirare l`attenzione dei responsabili della Chiesa, invece sono lì su quel palco a legittimare con la loro presenza quella messa in scena ormai rodata che funziona a meraviglia, Kiko preme il pulsante e tutto si mette in moto come da copione.

    Sono effettivamente sorprendenti, per non dire scioccanti, le immagini di quei presbiteri, che precedono e seguono la Madonna Del Carmine, con le braccia conserte.
    Tutti uguali, tutti con le braccia incrociate, simbolo di chiusura, ma chi ha dato loro quell`ordine e perchè?

    RispondiElimina
  62. "“Tutti gli uomini sono nati con la morte dentro – ha affermato – è il peccato originale entrato nel mondo per invidia del demonio. Per questo si ha paura della morte, si scappa da essa, diventando così schiavi del demonio”"

    Potrebbe avere un senso "cattolico" se si facesse esperienza anche AL DI FUORI del cammino, perchè è l'autoreferenzialità che li frega. E il fatto che non sappiano neppure spiegare IL PERCHE' facciano o non facciano delle cose (se non usando il gergo di Kiko) è indicativo.

    Il fatto che la maggior parte di loro non sappia sostenere una "conversazione" (ovvero non sappia "versare" assieme all'altro una parte di sè) è altrettanto indicativo.

    E se qlc avesse qlc da chiedermi a questo proposito su di me o sulla mia storia o sul un qls aspetto della Fede cattolica non ha che da scrivermi (la mia mail è nel mio profilo) ed io gli rispondo.

    RispondiElimina
  63. Tutti uguali, tutti con le braccia incrociate, simbolo di chiusura, ma chi ha dato loro quell`ordine e perchè?

    E perché quelle facce TUTTE così cupe?

    Bisognerebbe dire rosari di riparazione per un simile comportamento nei confronti della Vergine del Carmine (il mio, oggi, lo sarà). Forse così cupi e chiusi perché non è la stessa di Kiko?

    Ma dove siamo? E chi sono, che razza di sacerdoti e sacerdoti-di-chi sono costoro?

    RispondiElimina
  64. "“Tutti gli uomini sono nati con la morte dentro – ha affermato – è il peccato originale entrato nel mondo per invidia del demonio. Per questo si ha paura della morte, si scappa da essa, diventando così schiavi del demonio”"

    Abbiamo detto più volte che in questo, che è il SUO kerigma. Kiko parte da un elemento psicologico "la paura della morte", mentre la storia della salvezza inizia dal peccato originale, che ci viene cancellato nel Battesimo perché è stato vinto una volta per tutte SULLA CROCE da Cristo Signore!

    La morte che dà il peccato è una morte ontologica, perché allontana da Dio. Poi, oltre alla liberazione iniziale del Battesimo (che toglie il peccato originale ma non l'inclinazione al male contro il quale in Cristo dobbiamo sempre combattere), ci sono la Riconciliazione/Penitenza per reinserirci e tutti i Sacramenti per vivificare il nostro rapporto col Signore!

    E NON E' VERO che siamo schiavi del demonio (a meno che non pecchiamo e gli ci consegnamo volontariamente) perché nel Signore siamo già liberati e, se rimaniamo in Lui, nel vivere la nostra libertà cresciamo umanamente e spiritualmente!

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  65. UAUHHH!!!!

    Si sono impegnati a recitare il Rosario in ginocchio davanti al SS Sacramento ogni giorno?!, questa si che è una notizia una gran bella novità per la nuova evangelizzazione inventata da Kiko, e ancor più eclatante è che i Rosari li ha distribuiti il Cardinale Sepe e non Kiko come è successo in un incontro precedente.

    Ora, o il Cardinale ha dato segno di correzione al Cammino riconoscendone le stranezze, o non sa bene come funziona ed involontariamente ha fatto un gesto puramente cattolico.

    Recitare il Rosario e inginocchiarsi davanti al SS è il minimo che un buon cattolico fa abitualmente, mentre per voi deve essere un evento straordinario, da diventare argomento di discussione.

    Altri movimenti ecclesiali, sono imparagonabili con il Cammino, perché nessuno ha tentato di modificare il Magistero della Madre Chiesa, nessuno ha creato una Chiesa parallela, nessuno è arrivato con un kit completo a modificare il culto e la storia dei cattolici cominciando dagli arredi, fino all'esaltazione della propria persona.

    RispondiElimina
  66. Vorrei far notare a Lino e a tutti gli altri studiosi di esoterismo neocatecumenale che la realtà è molto più semplice. Kiko è spagnolo.
    E in Spagna le processioni delle confraternite religiose( diffuse e numerosissime in tutte le località)marciano in quel modo nelle processioni dei santi e delle festività mariane ect. ect.

    RispondiElimina
  67. Il gesto delle "braccia conserte"(chiedete a qualsiasi psicologo),è un gesto di difesa ovvero:"metto una barriera tra me ed il mio interlocutore per non essere attaccato o quanto meno per limitare i danni;altro che gesto di sfida!
    E' quindi timore e non Comunione, con il resto della Chiesa:praticamente cominciano,come nelle dittature,a celebrare se stessi.(A parte la maleducazione)

    Ruben

    RispondiElimina
  68. Il titolo del thread è "

    «Culto della personalità di Kiko: inaccettabile!»

    Dove, meglio che durante quelle radunate neocatecumenal, si può osservare il culto che i neocatecumenali rendono al loro idolo?
    Migliaia di giovani mobilitati per andare ad ascoltare il loro maestro, parte l`ordine di marcia, obbedienti si organizzano e partono, il"popolo neocat" si mette in cammino".

    I canti di Kiko, i disegni di Kiko, la catechesi di Kiko, la chiamata di Kiko, i seminaristi e i presbiteri di Kiko, tutti con quelle braccia conserte, gesto effettivamente NON cattolico ma usato in altri ambiti per niente cattolici.
    Messa in scena che all`evidenza è stata particolarmente studiata per l`incontro di Napoli, con la solita enfasi emozionale contagiosa e suggestionante.

    RispondiElimina
  69. Secondo me bisognerebbe proibire per qualche anno di usare la parola "evangelizzazione".

    Tra i nuovi movimenti ecclesiali (e specialmente nel Cammino), infatti, ognuno la interpreta a modo suo.

    Infatti i neocatecumenali, per "evangelizzazione", intendono "incistare il Cammino laddove ancora non sia presente".

    Per questo, se davvero quei giovani inizieranno a recitare (speriamo alla maniera cattolica anziché kikiana-carmeniana) il rosario in ginocchio davanti al Santissimo, secondo voi chiederanno che cresca la Chiesa o che crescano le comunità di Kiko?

    RispondiElimina
  70. A parte che non è affatto vero che quello sia il modo usuale con cui le confraternite marcino nelle processioni religiose in Spagna, che cosa dobbiamo capire?

    Che Kiko Arguello, per la sua messa in scena napoletana, si è ispirato a quel devozionalismo che lui tanto critica e attribuisce alla religiosità naturale?

    Quindi vi state contraddicendo da soli.
    Ma per favore!

    RispondiElimina
  71. "E in Spagna le processioni delle confraternite religiose( diffuse e numerosissime in tutte le località)marciano in quel modo nelle processioni dei santi e delle festività mariane ect. ect. "

    Bel tentativo, peccato che:

    1) Kiko giudichi le processioni come il massimo esempio di "religiosità naturale"

    2) peccato che non sia un modo "usuale" nelle confraternite (che cmq sono fatte da laici e non da sacerdoti.

    Qualche esempio:

    http://www.youtube.com/watch?v=6hIitFTo6No (bilbao)

    http://www.youtube.com/watch?v=NSD0EQFN75U (Siviglia)

    Ritenta...sarai più fortunato!

    RispondiElimina
  72. Cmq, "come volevasi dimostrare".

    Ci provano a dare una spiegazione del tipo "ma lo fanno anche gli altri", solo che non si rendono conto che citano a sproposito e senza conoscenza vera.

    Lo volete difendere il cammino? E almeno fatelo bene, no?

    RispondiElimina
  73. alect:
    impara l'educazione e sìì più umile. Io sono spagnolo e coniosco la religiosità del mio popolo.
    Comunque se vuoi pensarla così... a me non ne viene niente... ritenta con un'altra provocazione.

    RispondiElimina
  74. @ anonimo che ha detto: "Vorrei far notare a Lino... che la realtà è molto più semplice. Kiko è spagnolo... E in Spagna le processioni delle confraternite religiose... marciano in quel modo"
    Davvero? Io in Spagna ho assistito a più di una processione, e questa scena non l'ho mai vista. Magari sono "confraternite religiose neocat", magari lei ha qualche video da mostrarci. In ogni caso, supponendolo vero: ma chi credete che Kiko sia, Carlo III redivivo ritornato a Napoli con i suoi usi e costumi spagnoli? Magari trasferiamo il soglio di Pietro in Spagna, così come Clemente V lo spostò ad Avignone, che ne dice? E la Messa ovunque in spagnolo, la preferirebbe?
    Incredibile questa sua "semplice realtà" in un articolo che ha nel titolo l'inaccettabile culto della personalità di Kiko. Mi ha fatto evocare quel personaggio dei Quartieri spagnoli napoletani chiamato "Baccalà 'e 'ncopp' 'e quartiere".

    Magari in un prossimo futuro le spiegherò cosa significa "esoterismo" e cosa sono i sistemi di significazione.

    RispondiElimina
  75. I neocatecumenali, fedeli all`insegnamento di Kiko Arguello, disprezzano il devozionalismo ma quando si tratta di difendere Kiko anche il devozionalismo fa comodo!

    E poi, anche se una qualche fraternita spagnola marcia in quel modo, sono comunque dei LAICI, non sono di certo i sacerdoti a camminare con le braccia conserte!

    Ma ormai si sa, Kiko comanda e i kikos obbediscono, anche se sono dei sacerdoti.

    RispondiElimina
  76. @ Paolo
    Infatti, Paolo. "Confraternite religiose"! Nemmeno sa che è alle confraternite religiose che la Massoneria attinse nei primi tempi. Si legga il nostro confratello lo storico discorso (1737) dello scozzese Michel de Ramsay, che anche si rivolgeva ai cattolici e ai regnanti:
    «Il nome di Libero Muratore non deve essere preso in senso letterale, grossolano e materiale, come se i nostri fondatori fossero stati dei semplici operai della pietra…» Essi erano «…altresì dei Principi religiosi e guerrieri che
    volevano illuminare, edificare e proteggere i templi viventi dell’Altissimo…». La Massoneria «…è un Ordine morale fondato in remota antichità e rinnovato in Terra Santa dai nostri Antenati…».

    RispondiElimina
  77. "mpara l'educazione e sìì più umile. Io sono spagnolo e coniosco la religiosità del mio popolo"

    Queste cose valle a dire a Kiko dato che considera le processioni popolari alla stregua dei riti vudù.

    Inoltre ho messo dei video che dimostrano che questo "atteggiamento" di stare a braccia conserte non esattamente così "diffuso".

    Io sono rispettosa di tutto, ma le cose si devono dire con cognizione di causa e non tirarle in ballo senza sapere neanche che cosa sono solo per difendere l'indifendibile.

    RispondiElimina
  78. L`anonimo neocatecumenale che conosce così bene la religiosità del suo popolo, a parte confermare, se è in buona fede, che quello non è affatto il modo usuale delle confraternite di marciare, eh sì non è il solo a conoscere la religiosità del popolo spagnolo, e ammettere che non sono di certo i sacerdoti a camminare con quella postura, dovrebbe anche riflettere nel vedere Kiko Arguello e i responsabili del cammino neocatecumenale ordinare ai presbiteri di camminare in quel modo, con quelle braccia conserte che cozzano con la postura degna di un sacerdote cattolico.
    Se poi è vero che hanno voluto copiazzare quel che fanno alcune confraternite in Spagna, a parte constatare che il devozionalismo così diprezzato, diventa improvvisamente utile all`esercizio napoletano, Kiko e gli organizzatori fanno anche prova di ignoranza e di mancanza di rispetto.

    RispondiElimina
  79. alect:
    impara l'educazione e sìì più umile. Io sono spagnolo e coniosco la religiosità del mio popolo.
    Comunque se vuoi pensarla così... a me non ne viene niente... ritenta con un'altra provocazione.


    Prescindiamo dal fatto che la religiosità del tuo popolo non è universale mentre lo è quella cattolica. E' normale imporre un 'devozionalismo' spagnolo a tutto l'orbe cattolico?

    Ma permettici seri dubbi sul fatto in sé. A prescindere dal fatto che è noto quel che pensa Kiko del 'devozionalismo', il che rende improbabile quella scelta e adesso vi arrampicate sugli specchi, quell'atteggiamento nei confronti della Madonna del Carmine, portata a spalla con quelle facce da funerale e quelle braccia serrate è un ben triste spettacolo!

    Ed esige rosari e magari anche i 5 sabati di riparazione!

    RispondiElimina
  80. se ti fai un giro in Italia nei paesetti, vedrai portare le statue dei santi o della Madonna nello stesso modo. Sei talmente avvelenato con il cnc che manco te ne sei accorto!!

    RispondiElimina
  81. La cosa assurda e che siamo arrivati alla predicazione di tipo Messianico, pubblica, di fronte a migliaia di persone, da parte di un laico con l'Arcivescovo titolare della Diocesi seduto, zitto e guai fiatare!
    Almeno i Sommi Sacerdoti di fronte a Ns.Signore si in....no!
    Io il Catechismo l'ho seguito solo da bambino nel contesto Prima Comunione e Cresima.Da allora "la Parola" sempre da chi legittimamente autorizzato ovvero dal Diacono in su.
    Da questo punto di vista ho una sana "puzza sotto al naso".

    Rubel

    RispondiElimina
  82. @anonimo che ha detto:
    "Alect: impara l'educazione e sìì più umile. Io sono spagnolo e coniosco la religiosità del mio popolo"
    Lei sbaglia, anonimo. Non si tratta di religiosità popolare bensì di riti di confraternite. Dalle mie parti, per secoli, uno di questi riti ha consentito anche urla e offese al Santo che non realizzava il Miracolo dello scioglimento del sangue (mi riferisco alle cosiddette "parenti di San Gennaro"). Crede che io mi sia mai sentito nel dovere di difenderle? E perché deve difendere lei quelle braccia conserte, le quali nel linguaggio del corpo simboleggiano una difesa, una chiusura, come può insegnare qualsiasi esperto di comunicazione non verbale, qualsiasi insegnante di programmazione neuro linguistica? Si presenterebbe lei, in Spagna, a un colloquio di lavoro mantenendo per tutto il tempo le braccia conserte?
    Ancora: nel filmato di Siviglia mostrato da aleCT si vedono persone incappucciate. Che significano quei cappucci, che significano i colori, che senso ha il simbolo impresso sui pettorali? Me li spieghi, perché per me sono "esoterici", cioè interni alla scuola di quella "confraternita" spagnola. Sa farlo? E spieghi anche che cosa significano le braccia conserte di piazza del Plebiscito: qui è stato riferito il dove e il chi, non il perché marciano in quel modo, che cosa significa il gesto. Se non lo sa, esso è "esoterico" anche per lei, come rimane per noi.

    RispondiElimina
  83. Perchè elimini i commenti che non ti piacciono? Anche tu dovresti fidanzarti. magari perderesti meno tempo a fare del male in giro. a proposito ti danno fastidio anche i focolarini o ce l'hai solo con i neocatecumwenali. meno male che io mi sono fermata a Comunione eLiberazione, o hai da dire qualcosa anche su di noi?

    RispondiElimina
  84. se ti fai un giro in Italia nei paesetti, vedrai portare le statue dei santi o della Madonna nello stesso modo. Sei talmente avvelenato con il cnc che manco te ne sei accorto!!


    Io non ho mai visto da nessuna parte preti in processione con le braccia conserte!

    RispondiElimina
  85. "e ti fai un giro in Italia nei paesetti, vedrai portare le statue dei santi o della Madonna nello stesso modo"

    TUTTE BALLE!

    faccio notare una cosa: qui non si sta parlando di chi MATERIALMENTE porta l'icona. Stiamo parlando di chi STA DAVANTI, senza ceri, senza insegne, senza NULLA, ma solo BRACCIA CONSERTE.

    Come al solito si cerca di confondere le cose.

    1) io i video sulle processioni li ho messi e NON SI VEDE nessuno che partecipi attivamente (neanche laici) con braccia conserte.

    2) Com'è che ora vi tirate fuori le processioni che Kiko ha sempre visto come fumo negli occhi?

    E usate la ragione per una volta!

    RispondiElimina
  86. "se ti fai un giro in Italia nei paesetti, vedrai portare le statue dei santi o della Madonna nello stesso modo. Sei talmente avvelenato con il cnc che manco te ne sei accorto!!"

    Chiariamo un attimo la questione. Che si porti la madonna sulle spalle succede un po in tutto il mondo.

    Che un gruppo di sacerdoti vada in processione con le facce cupe e le braccia conserte come a Napoli l'ho visto solo nel cammino (tra l'altro di solito dalle mie parti i sacerdoti nelle processioni hanno i paramenti sacri e non si mettono gli occhiali da sole).

    Ora supponiamo pure che sia una tradizione spagnola delle confraternite che il cammino ha deciso di adottare.


    Rimane il punto cari fratelli. Che significato ha???

    Magari il significato è profondo e bellissimo, se così fosse vi prego di spiegarmelo così che io possa esportarlo anche nella mia parrocchia.

    La cosa che veramente mi oclpisce è la tristezza sui volti nella processione. Mi da la sensazione di alienazione.

    Si parlava di riconoscere dai frutti. Sono questi i frutti?

    Magari è una mia impressione e mi sbaglio ma cari fratelli nc oggettivamente non vi sembrano arrabbiati o per lo meno tristi?

    E come mai tutti con le braccia incrociate e soprattutto:

    CHE SIGNIFICATO HANNO LE BRACCIA INCROCIATE?

    Visto i possibili pregiudizi di chi scrive in questo blog vorrei proprio invitare i fratelli nc a spiegarmelo. Magari se c'è qualce presbitero nc che può dare ulteriori delucidazioni sarebbe bello sapere il significato di quello che si fa.


    Gv

    RispondiElimina
  87. La cosa assurda e che siamo arrivati alla predicazione di tipo Messianico, pubblica, di fronte a migliaia di persone, da parte di un laico con l'Arcivescovo titolare della Diocesi seduto, zitto e guai fiatare!

    La cosa più assurda è che è da quarant'anni che si ripete!

    RispondiElimina
  88. @ neocatecumenali spagnoli e dei paesetti indigeni
    Io, ora, vi dimostro che le braccia conserte sono un gesto negativo. Ve lo dimostro citando un principio di autorità, il pittore Kiko Arguello che nei vostri Orientamenti (Fase di Conversione, pag. 42) scrive:
    "Allora perché la Chiesa si desacralizza? Ebbene, perchè
    l'uomo che è nella Chiesa non può restare a braccia conserte di fronte a ciò che sta succedendo...".

    E' un messaggio quella sfilata di "presbiteri" con i volti da funerale e le braccia conserte? Non mi meraviglierei: anche i dipinti di Kiko si interpretano alla luce ("alla luce" è solo un eufemismo, un modo di buon dire) degli Orientamenti alle Equipes di catechisti.

    RispondiElimina
  89. La cosa assurda e che siamo arrivati alla predicazione di tipo Messianico, pubblica, di fronte a migliaia di persone, da parte di un laico con l'Arcivescovo titolare della Diocesi seduto, zitto e guai fiatare!

    La cosa più assurda è che è da quarant'anni che si ripete!
    E quando il vescovo fiata dice cose assurde, tipo che le ragazze si sono 'alzate' per dire il rosario hanno detto sì come Maria (!)

    RispondiElimina
  90. "CHE SIGNIFICATO HANNO LE BRACCIA INCROCIATE?"

    Caro Gv, secondo me non lo sanno neppure loro.

    Poi, se qualcuno mi vuole smentire CON I FATTI è il benvenuto, altrimenti se dovete parlare a vanvera tacete. Ci fate migliore figura

    RispondiElimina
  91. " se ti fai un giro in Italia nei paesetti, vedrai portare le statue dei santi o della Madonna nello stesso modo. Sei talmente avvelenato con il cnc che manco te ne sei accorto!!*"

    !?!
    Si sta parlando dei sacerdoti, pardon presbiteri, e dei seminaristi che precedevano e seguivano l`immagine della Madonna de Carmine.
    Ma mi dica un pò anonimo, che sembra non aver capito di cosa stiamo discutmndo, secondo lei come si fa a portare una statua con le braccia incrociate?

    Dei sacerdoti in processione con le braccia consorte, non li ho MAI visti, salvo a Napoli...
    C`è poco da discutere , è semplicemente scioccante.

    RispondiElimina
  92. Mi correggo...con le braccia conserte!

    RispondiElimina
  93. @ Luisa
    Ma no, Luisa, nel lapsus freudiano ha detto giusto! Quelle sono braccia di una consorte-ria :-)

    @ Alect
    Sono d'accordo. Non lo sanno neppure loro, né si sono posti la domanda. Sono stati formati soltanto per essere interrogati, non per chiedere.

    RispondiElimina
  94. Le messe in scena di quegli incontri non mi stupiscono più, certo è che a Napoli Kiko Arguello e colleghi hanno voluto, grazie alla benevola collaborazione del cardinal Sepe, imitare le processioni cattoliche, con tanto di immagine (grazie Cardinal Sepe)della Madonna del Carmine. Purtroppo l`imitazione è molto zoppicante e poco riuscita.
    Ciò che più mi colpisce è che quei sacerdoti e seminaristi abbiano accettato di camminare in quel modo.
    Non voglio credere che fra di loro non ci sia chi si è sentito a disagio con quelle braccia incrociate, eppure HANNO OBBEDITO.
    Kiko ordina, e tutti obbediscono, anche i presbiteri.
    La mimetizzazione che i vertici del cammino neocatecumenale tentano di attuare non può ingannare chi ha occhi per vedere questo e altri segnali sconcertanti.

    RispondiElimina
  95. Che siano stati arrabbiati perché non c'era la madonna di Kiko?


    Gv

    RispondiElimina
  96. Magari erano arrabbiati perché dovevano fare una di quelle cose della devozione popolare che Kiko ha sempre insegnato a disprezzare.


    Comunque insisto a ripetere che a me sembrano dettagli secondari.

    La processione, in sé, non è un problema. Il problema è come è stata vissuta (facce da funerale del cane). Che poi è scorretto chiamarla "processione" visto che è stata effettuata tutta in un solo posto (nella piazza).

    Il megaraduno, in sé, non è un problema. Piuttosto, dovremmo riflettere sul meccanismo del "megaraduno": se il Papa andasse a Napoli, non verrebbero movimentati da tutta Europa 500 autobus carichi di neocatecumenali per correre a Napoli a cantare e applaudire.

    La predica di un laico, in sé, non è un problema. Il problema è che ad eccezione del Cardinale, tutti i presenti consideravano i cosiddetti "iniziatori" come i santi viventi (uno dei quali ha diffuso già il proprio santino).

    RispondiElimina
  97. Tra l'altro le braccia conserte hanno il deprecabile inconveniente di tenere una mano stretta sul bicipite dell'altro braccio in una posizione che, se sistacca l'altra mano diventa quella dell'ombrello. Ora anche solo per questo motivo non dovrebbe essere tenuta in occasioni liturgiche. Ed in effetti se ci fate caso qualcuno dei presenti alla processione deve aver avuto questa idea perché tiene la manonascosta sotto l'avanbraccio.

    RispondiElimina
  98. Non sono completamente d`accordo by Tripudio, non sono dettagli, perchè ci confermano in poche immagini alcuni degli elementi di cui abbiamo sovente discusso.
    Non è che a forza di vederli assumono il carattere della normalità, no, non sono i numeri che contano, oggi è facile riunire folle, non è l`emozione che oggi la fa da padrona in tutto, anche nella Chiesa, sento dunque sono, dunque esisto, mi emoziono dunque quel che sento è buono e chi me lo fa sentire è nel giusto, e dunque ci ritorno perchè ho voglia e bisogno di sentire e risentire quelle emozioni e poi viverle in gruppo è troppo bello..
    È COME certi risultati sono ottenuti, è CHI li ottiene e PER CHI e, in primis, quei risultati, che sono metodicamente studiati, ricercati e ottenuti, quei nuneri sono veramente buoni?

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  99. Io credo che dietro le scenografie di Kiko non c'è alcun simbolismo particolare, ma solo una regia volta a stupire, non saprei dire se i nc o
    quelli che volessero diventarlo.

    Certo è, che questo signore sta abbassando molto il livello della cultura cristiana, dal chiuso delle stanzette alle esibizioni
    di piazza, cancellando la sobrietà e l'eleganza che per secoli la Chiesa ci ha trasmesso.

    Ecco perché i suoi metodi urtano le comunità straniere, imporre il suo pacchetto tutto compreso, dimostra mancanza di sensibilità verso altre culture che pur facendo parte dell'universalità della chiesa hanno nel loro interno caratteristiche locali.
    E' dimostrato nei viaggi pastorali dei Papi.

    Chissà se il Santo Padre vedrà mai le immagini di quei pastori della Chiesa ridotti a sfilare in un lugubre atteggiamento di squadristi davanti all'immagine della Madre di Dio.
    Penso che in questa occasione il Cardinale abbia voluto lui stesso la Madonna del Carmine, non sarà stato facile per Kiko rinunciare alla sua icona che spunta sempre dove sono i nc, qualcosa di diverso è successo, La Madonna del Carmine, Rosari distribuiti da Sepe, e sopratutto quella strana omelia riferita solo ad un apostolato laico, senza elogio al movimento.
    Forse posso essermi sbagliata, ma ho avuto la netta sensazione di non aver sentito grande entusiasmo nelle sue parole.

    Rosy

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  100. @ Tripudio ha detto:
    "Comunque insisto a ripetere che a me sembrano dettagli secondari"
    Prescindendo dal significato, sarei stato d'accordo se non ci fosse stato il precedente (da te citato) di Kiko che in un analogo atteggiamento ricevette la Comunione dal Papa. Far riproporre ora il gesto in piazza (in presenza di un Cardinale, di Vescovi e di migliaia di persone) da parte di "suoi" presbiteri e seminaristi in marcia (si osservi come ondeggiano andando a tempo nell'avanzata, la messinscena è stata ben preparata) appare quasi una provocazione perché quell'atteggiamento fu criticato da numerosi ecclesiastici e laici. Gianluca Barile scrisse un articolo dal titolo: "Le braccia incrociate di Kiko tra disobbedienza e messaggi in codice". Ora il signor Arguello a Napoli ha quasi sacralizzato quel suo gesto, mercé l'aiuto di adepti infatuati che sono disposti a seguirlo in ogni farsa senza porsi domande. Sono d'accorso con Luisa, non mi pare cosa da poco.

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  101. I Santi viventi soffrono!
    Come Padre Pio,Massimiliano Kolbe,Salvo d'Acquisto che nonostante
    l'imitazione di Cristo ed il "vulnus
    fidei" che ha avuto, è ancora Servo di Dio;non come Escrivà de Balaguer e Kiko usi a girare il mondo in prima classe con i proventi degli affiliati!

    Ruben

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  102. Escrivà è stato riconosciuto santo dalla Chiesa (la proposta di beatificazione era approvata da oltre un terzo dell'episcopato mondiale), quindi qualche peccatuccio veniale contro la povertà penso che possiamo perdonarglielo anche noi, no?

    Il problema non è il "girare in prima classe"; in questo ci riesce chiunque sia pieno di soldi e di notorietà.

    Il problema del Cammino Neocatecumenale è il portare avanti strafalcioni liturgici e ambiguità dottrinali.

    Tutto il resto dei problemi del Cammino dipendono esattamente dai due che ho citato. Escrivà, almeno, ha trasmesso ai suoi l'amore alla Chiesa condito con una impeccabile liturgia ed una solida dottrina.

    Quando vengono meno la liturgia e la dottrina, allora viene meno tutto il resto. Se la dottrina non è conforme a quella della Chiesa, allora bisognerà ripetere a pappagallo le cretinate dei fondatori; se la liturgia non è conforme a quella della Chiesa, allora l'assemblea inizierà a celebrare se stessa, trasformando il culto a Dio in uno spettacolino dove protagonisti improvvisati menano giù un fiume di parole e di gesti e di simboli che con la Messa cattolica non c'entrano niente.

    Se liturgia e dottrina sono in crisi, allora vanno a farsi friggere anche la morale e il buon senso: il sacramento della confessione viene di fatto usurpato dalle "confessioni pubbliche" dove il cosiddetto "catechista" cerca di umiliarti (farti "scendere da cavallo"), dove sono guai seri per chi non riesce ad accusarsi pubblicamente di aver fatto chissà cosa (specialissimamente contro il sesto comandamento), dove la raccolta fondi è vista solo in funzione del Cammino (cioè della comodità dei suoi leader e dei suoi pretoriani)...

    Quindi, accusare Kiko o Escrivà di viaggiare in prima classe, significa guardare alla cosa meno importante.

    «Lex orandi, lex credendi»: la liturgia è specchio della fede.

    E se la liturgia è piena di strafalcioni, lo sarà di conseguenza anche la dottrina - e viceversa.

    E quando si insegnano cose ambigue e bislacche, si finisce per storpiare anche la morale, la vita comunitaria, e tutto il resto.

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  103. Quando certi neocatecumenali vengono a lamentarsi per le "offese" ricevute da questo blog, in realtà sono stati offesi dalla verità dei fatti, sommamente documentata da loro stessi (cfr. per esempio i video neocatecumenali su Youtube che documentano gli strafalcioni liturgici e la tristezza che il Cammino produce).

    Aggiungo pure che il fatto che nelle parrocchie esistano problemi liturgici e dottrinali non cambia la sostanza. Un ladro colto in flagrante non può pensare di potersi giustificare dicendo che dopotutto nei tempi odierni tutti rubano. E comunque nelle parrocchie i problemi non sono strutturali (se arriva un nuovo parroco, qualcosa cambia!), i problemi delle parrocchie non sono sistematici (in nessuna parrocchia ti obbligano a fare "confessioni pubbliche", in nessuna parrocchia ti possono impedire sistematicamente di inginocchiarti alla consacrazione).

    Quando i neocatecumenali si vantano di essere «dono dello Spirito» bisogna sempre chiedere loro se siano "dono dello Spirito" anche le bizzarrie liturgiche, le disobbedienze di fatto, le mezze verità diventate menzogne, le confusionarie dottrine di Kiko e Carmen...


    Uno degli slogan più famosi del Cammino è che i giovani neocatecumenali anziché andare in discoteca a sballarsi, vanno alle celebrazioni kikiane-carmeniane.

    Uno slogan del genere è stupido da diversi punti di vista.

    Anzitutto dal punto di vista della morale, perché ai kikos sembra che il sabato sera si possa peccare solo facendo sesso, droga e rock'n'roll in discoteca. Esistono tanti modi per peccare in pensieri, parole, opere e omissioni: non solo le discoteche. La predicazione di Kiko è universalmente riconosciuta come ossessionata dai peccati riguardanti il sesso (per di più ritenuti inevitabili, e dunque se tua moglie non sforna continuamente figli vieni pubblicamente accusato di essere uno che si masturba).

    Poi quello slogan è sballato dal punto di vista ecclesiale, perché la Messa prefestiva può essere vissuta in tantissime parrocchie ad un orario decente e senza doversi sorbire ore e ore di parlatorio sconclusionato dei partecipanti (cioè "risonanze", "monizioni" e mini-prediche). Si può benissimo vivere il sabato sera santamente, con o senza Messa prefestiva (tanto si può andare a Messa anche di domenica, ma ai neocatecumenali di fatto è proibito, anche perché la loro celebrazione del sabato-tarda-sera è qualcosa di defatigante). Anche a me capita spesso di andare a Messa con gli amici il sabato sera e poi di andare in pizzeria (altro che "discoteche": come se esistessero solo quelle).

    E poi quello slogan è sbagliato anche dal punto di vista pratico, perché non è affatto detto che la chiassata neocatecumenale tolga ai giovani la voglia di sballarsi (e comunque in discoteca, se proprio ci tengono, possono andarci anche le altre sere).

    Lo slogan in questione lo ha inventato Kiko e nonostante questi punti siano così chiari ed evidenti, i neocatecumenali continuano a ripeterlo acriticamente, sprezzanti del ridicolo, convinti che il ripetere a pappagallo il Sacro Verbo di Kiko li renda partecipi di Verità Eterne e intoccabili.

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  104. "E poi quello slogan è sbagliato anche dal punto di vista pratico, perché non è affatto detto che la chiassata neocatecumenale tolga ai giovani la voglia di sballarsi (e comunque in discoteca, se proprio ci tengono, possono andarci anche le altre sere)."

    Ma perché ce qualcuno che ci crede? Ma lo sapete che la gente in discoteca inizia ad arrivare a mezzanotte? E conosco diversi nc che il sabato sera fan festoni non da poco, con vari eccessi.

    Sia chiaro non son qui per demonizzare le feste e il divertimento anche a me piace divertirmi, e se il divertimento è moderato non vedo neanche controsensi ad andar a divertirsi il sabato sera. Certo sarebbe più consigliato qualcosa di più tranquillo, ma da degli adolescenti o dei giovani non è che ci si può aspettare altro che facciano gli adolescenti ;)

    Gv

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  105. Carissimo Ruben, tutto possiamo dire ma mettere sullo stesso piano San Josemaria e Kiko è da pazzi.

    Madre Teresa era continuamente in viaggio per il mondo, con quali soldi?? i proventi della beneficenza???

    Come vedi non si possono fare paragoni, se non con le storie, i carismi ed i percorsi personali che hanno ispirato opere misericordiose, poi c'è il contesto storico, le finalità, e i mezzi.

    Ti invito a leggere il sito ufficiale dell'OPU DEI, che spiega molto bene lo spirito che trasmette, personalmente non sono dell'Opera, ma usufruisco dei loro mezzi formativi, ritiri, direzione spirituale da sacerdoti che sono in continua formazione, sono per così dire dei "cervelloni" e ti assicuro che L'Opus Dei è l'antitesi del Cammino, mentre quest'ultimo distrugge, l'altro è ultraconservatore, fedele al Papa ed al magistero della Chiesa, nell'Opera si prega e si celebra anche in latino, si usano inginocchiatoi e piattini comunicandosi solo con la bocca.
    Questo è solo un piccolo esempio per farti capire su quale pianeta si muove. Per favore non gli accostiamo Kiko ed il suo Cammino strampalato

    Rosy

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  106. A chi ci chiama "puerili" (a proposito,quei commenti sono arrivati alla mia mail , ma qua non li vedo. Io li rimetterei, anche solo per far vedere con chi si ha a che fare)

    rispondo che è molto più "puerile"fare le cose senza neanche sapere il perchè si fanno. Ora sarebbe stato più onesto dire che non lo si sa e che non era importante per lui saperlo...

    Invece NO! Avete voluto trovare giustificazioni usando argomenti che neanche sapete usare.

    Ma il cammino non doveva servire a formare cristiani consapevoli?

    La verità è che non sapete uscire dalla PRIGIONE che vi siete costruiti.

    Cari miei, la vostra visione di Israele uscito dalla schiavitù avrebbe senso se non vi foste costruiti un'ALTRA PRIGIONE fatta di gesti, musica, danze, liturgia, teologia, antropologia, tutte vostre.

    E voi in questa PRIGIONE ci state bene, talmente bene che se qlc vi fa vedere che il cattolicesimo è un'altra cosa protestate, se qlc osa guardare dallo spioncino della porta per vedere cosa c'è fuori gli dite che "Dio ti ha chiamato nel cammino e che il cammino è sempre stato in una certa maniera"..

    Io ho fatto una domanda precisa: in che termini si parla del resto della chiesa cattolica all'inetrno del cammino? L'unica risposta che ho ottenuto è stata: "beati quando parleranno male"

    Nient'altro? Per voi gli altri esistono nella misura in cui vi accettano (senza fare domande, senza dialogo, senza scambio)?

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  107. e vogliamo anche dire come sono visti i matrimoni cattolici al di fuori del Cammino?
    I catechisti sono arrivati, almeno nella mia comunità,durante uno scrutinio e quindi davanti a tutti, a denigrare il mio matrimonio perchè non "opera del signore"!
    Peccato pero' che non conoscendo bene la mia storia,perchè subito dopo il matrimonio ho dovuto cambiare città per lavoro e quindi cambiare comunità (ricominciando), non sapevano che il mio matrimonio era stato celebrato in comunità! Lo dissi e cambiarono atteggiamento... non è forse idolatria questa?

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  108. Cari fratelli nc. Ok, ammetto che il mio commento è puerile, infatti come i bambini si agitano davanti qualcosa di triste che non capiscono anche a me a messo angoscia vedere sacerdoti a braccia conserte e facce tristi che portano la Madonna.

    Ammetto che sono puerile. Ora però rispondete. Che significato hanno le braccia conserte di tutti i sacerdoti?

    E vi pare che quelle facce siano tristi o sono io che sbaglio?

    Gv

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  109. Meno male ke questa buffonata svolta a Napoli me la sono persa! Cmq è vero, il camminare a braccia conserte è indice di chiusura ed insofferenza verso l'esterno, basta leggere qualsiasi manuale di marketing. Riguardo l' accondiscendenza del cardinale Sepe non mi meraviglia, basta leggere la sua storia, a proposito l'indagine penale nei suoi riguardi è ancora in corso ? Continuate con la vostra opera, io ke sono all'interno, vi assicuro ke ci sono tante brave persone nelle comunità ossessionate però dalla paura di finire all'Inferno se parlano male del Cammino e dai sensi di colpa.

    RispondiElimina
  110. INFILTRATO ha detto...
    Meno male ke questa buffonata svolta a Napoli me la sono persa!
    SCUSA E CHE RESTI A FARE IN COMUNITA' ALLORA? ESCITENE!

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  111. Cosaq c'è...ti da fastidio che ci sia qlc che sta in comunità utilizzando la propia RAGIONE?

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  112. No... era solo scandalizzatissimo dal fatto che possa esistere un neocatecumenale che critica Kiko ma non è ancora "uscito" a cuocersi "nel suo brodo".

    RispondiElimina
  113. Per l'anonimo delle 9,49:

    Non esco, poichè ho imparato studiando storia delle dottrine politiche che x eliminare o modificare un sistema bisogna entrarci all'interno e cercare di modificarlo o, in questo caso, cercare di salvare quante più persone possibili. Cmq a proposito della non voglia di dialogo dei neocatecumenali vi dico che un mio commento sul sito cammino.info moderato da un certo Jacopo è stato censurato. Conteneva solo una risposta documentata alle loro affermazioni sul cardinale Villegas !

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  114. Per l'anonimo delle 9,49:

    Non esco, poichè ho imparato studiando storia delle dottrine politiche che x eliminare o modificare un sistema bisogna entrarci all'interno e cercare di modificarlo o, in questo caso, cercare di salvare quante più persone possibili. Cmq a proposito della non voglia di dialogo dei neocatecumenali vi dico che un mio commento sul sito cammino.info moderato da un certo Jacopo è stato censurato. Conteneva solo una risposta documentata alle loro affermazioni sul cardinale Villegas !

    RispondiElimina
  115. Vorrei spendere qualche parolina sull'argomento in questione. Non servirà a cambiare opinioni a quanto pare ben consolidate, ma semplicemente a mettere in evidenza la pericolosità del pensiero umano in un ragionamento al di fuori della logica cristiana. E questo vale sia in senso pro-Kiko si anti-Kiko.
    Inizio dal far presente una situazione anomala nel quale si inserisce questo blog: https://neocatecumenali.blogspot.it
    Come è possibile mai chiamare un blog proprio con il nome o l'indicazione chiara del bersaglio del discorso? Come se io chiamassi un blog Laura abortisce ed è proprio Laura che abortisce. Già questo denota assenza di serietà e quindi incapacità di prendersi responsabilità proprie. In questi casi si tratta di un blog di un avventato che lo userà solo per scopi denigratori senza però figurare e rimetterci l'immagine. Proprio come tante famiglie che hanno lasciato le loro case e loro comodità, il lavoro, gli affetti personali e hanno scelto di donare la loro vita e quella dei figli per portare Gesù (non Kiko o loro stessi) negli angoli più remoti del mondo.
    Quanti hanno partecipato alla discussione in oggetto, e che si professano catecumeni ma con occhi diversi, che non si sono fatti accecare da una psicologia kikiana, o da una sorta di associazione chiusa come una lobby massonica, faccio notare che Kiko è stato veramente in gamba a gettare il fumo negli occhi al Sommo Pontefice Giovanni Paolo II e di lì anche alla Congregazione per la Dottrina della Fede, e ancora alla Congregazione per il Culto divino, poi alla Congregazione per i laici e ancora ai vari Sinodi che si sono susseguiti negli anni tra il 1970 e il 2000....perchè se è riuscito a far approvare uno Statuto del cammino Neocatecumenale con poche correzioni deve aver fatto il patto col demonio.
    Mi permetto inoltre, di far notare che un simile accaloramento soprattutto da parte di chi si professa neocatecumeno vigile sulle falsità del cammino, somiglia molto alla favola di Esopo in cui "una volpe passeggiando vide un bel grappolo d'uva e cercò di prenderlo saltando il più possibile, ma non ci riuscì; ci riprovò più e più volte, ma alla fine se ne andò dicendo: << tanto non era buona>>. Forse in questi anni che dite di aver partecipato al Cammino avevate il cuore altrove, nelle sicurezze del mondo e negli affetti, e anche se vi sembrava bello imitare Gesù, in fondo in fondo non ci riuscivate e quindi è stato meglio a questo punto dire che il Cammino era plagiato da Kiko, che quello che insegnava non era buono e che èera anticlericale, etc... Forse a questo punto è meglio disprezzare piuttosto che ammettere il proprio fallimento, forse perchè in fondo non volete diventare veramente seguaci di Cristo.
    Hanno criticato anche Bernardette quando non capivano quello che succedeva, ed è diventata santa, hanno perseguitato Padre Pio e poi l'hanno fatto santo, hanno criticato Papa Giovanni Paolo II appena insediato e ancnhe dopo, e poi l'hanno fatto santo poco dopo 1 anno. La critica è una cosa buona, perchè apparte Gesù tutti possiamo sbagliare, ma la critica più difficile da fare è quella costruttiva, fondata su qualcosa di oggettivo no su sensazioni o simpatie.
    Io umile cattolico che crede nel Vangelo e nella predicazione apostolica, che accoglie la stoltezza della predicazione anche da parte dei laici vi chiamo a riflettere su quanto è stato scritto da ogni singolo interlocutore, e di non strumentalizzare quello che vi può sembrare più utile per la vostra causa e il vostro pensiero contorto.
    Che differenza c'è tra voi e il Nostradamus? o tra voi e quelli che dicono che Dio non esiste o che Gesù non è figlio di Dio? voi distruggete i vostri stessi fratelli per invidia.
    L'opera di Dio non si fermerà per le vostre menzogne, ma la vostra conversione si.
    Non sono un anonimo
    Dott. Raul

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    Risposte
    1. Rispondiamo all'obiezione 1: «Come è possibile mai chiamare un blog proprio con il nome o l'indicazione chiara del bersaglio del discorso?»

      In altre parole, secondo lui dovremmo chiamarci "quattro chiacchiere in libertà", e anche la Bibbia dovrebbe chiamarsi così. Il titolo, che gli piaccia o no, aiuta a capire il contenuto. E qui non c'è una ricerca di informazioni sul Cammino, ma una quantità di testimonianze da parte di chi ha fatto il Cammino e una quantità di documentazione proveniente dal sito web del Vaticano e da fonti neocatecumenali.

      In secondo luogo, se leggesse l'intestazione del blog, troverebbe scritto: «Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale secondo verità». È forse vietato fare delle osservazioni? Il Cammino sarebbe uguale a Dio? È vietato fare delle osservazioni secondo verità anziché secondo la propaganda kikiana? Che questo blog non sia tenero col Cammino, è una cosa che facciamo spesso presente. Il Cammino Neocatecumenale è una «setta protestante-ebraica che di cattolico ha solo la decorazione», per usare le parole di mons. Schneider (vescovo ausiliare di Astanà, capitale kazaka). Se creo un blog sugli effetti della droga, dovrò forse fingere che sia bella, buona, economica e da diffondere?

      Rispondiamo pure all'obiezione 2: Kiko «deve aver fatto il patto col demonio».

      Su questo non abbiamo documentazione. Ci siamo però adoperati per far notare che sì, Kiko davvero è stato "in gamba" a tradire la fiducia del Papa promettendogli ubbidienza parziale (vedasi lettera di Kiko-Carmen-Pezzi a papa Benedetto del 17 gennaio 2006), e che lo Statuto non contiene nessuna autorizzazione liturgica sostanziale: vedasi la sua nota 49 all'articolo 13: solo lo spostamento del segno facoltativo della pace e la possibilità di ricorrere ordinariamente alla Comunione sotto le due specie (ma non nella forma "seduti e tutti insieme contemporaneamente quando scatta il segnale manduca torio"). E sì, le congregazioni non hanno approvato il Direttorio ma solo la sua pubblicazione che peraltro non è mai avvenuta (il PCL risponde di rivolgersi al Cammino).

      Insomma: non sappiamo se c'è un "patto col demonio", ma elenchiamo puntualmente dati, fonti, documenti, testimonianze, foto (le foto e i video che i kikos pubblicano sui social network che mostrano l'atteggiamento neocatecumenale nei confronti dell'Eucarestia), e sappiamo benissimo che certi frutti marci non possono che provenire dal demonio.

      Inoltre non ci stanchiamo mai di far notare come i fratelli usciti dal Cammino - un vero e proprio popolo, visto che di cento entrati solo venti riescono a finire il Cammino, solo il 20% non abbandona - siano tutti partiti abboccando all'esca dell'itinerario per una fede adulta, desideravano solo crescere nella fede, chiedevano solo di conoscere di più la verità di fede, e invece sono stati accuratamente fagocitati nella setta.

      Rispondiamo all'obiezione 3: coloro che lasciano il Cammino lo fanno perché non vorrebbero «diventare veramente seguaci di Cristo».

      Assolutamente falso.

      Elimina
    2. In realtà lasciano il Cammino perché non vogliono diventare seguaci di Kiko. Il Cammino Neocatecumenale è kiko-centrico al cento per cento. Se il Cammino promuovesse davvero un pochino di sequela di Cristo, allora riconoscerebbe come buona qualsiasi cosa che porti a Cristo. Invece i capicosca della setta neocatecumenale vedono come fumo negli occhi qualsiasi opera di carità diretta fuori dal Cammino, qualsiasi preghiera non raccomandata da Kiko (incluso il rosario recitato prima che venga "consegnato" all'apposita "tappa"), qualsiasi liturgia cattolica, qualsiasi attività non espressamente richiesta dai cosiddetti "catechisti".

      Il tipico fratello neocatecumenale parla di sequela di Cristo come se fosse possibile solo nelle comunità del Cammino. Anche quando a parole lo nega, persino quando dice che il Cammino è "uno" dei modi per conoscere Cristo, non riconosce mai agli altri fratelli del Cammino la libertà di nutrirsi spiritualmente di qualcosa non promosso dal Cammino. Per questo, con graffiante ironia, facciamo esempi come il seguente:
      - se un focolarino di sua iniziativa va a Lourdes, al suo ritorno gli altri focolarini elogiano il gesto
      - se un ciellino di sua iniziativa va a Fatima, al suo ritorno gli altri ciellini elogiano il gesto
      - se un neocatekiko di sua iniziativa va ad un qualsiasi santuario mariano, al suo ritorno viene criticato come religioso naturale che prende iniziativa senza consultarsi con responsabile e "catechisti"...

      Rispondiamo all'obiezione 4: «hanno criticato anche Bernadette quando non capivano quello che succedeva...»

      Confrontare mele e pere non porta da nessuna parte. Come già detto e ripetuto, qui le critiche fatte al Cammino Neocatecumenale sono basate su due punti:

      1) il fatto che il Cammino si proclama cattolico ma i documenti lo contraddicono (documenti della Chiesa, testi del Cammino, discorsi degli autonominati "iniziatori", attività del Cammino, foto/video pubblicati sui social da parte di fratelli del Cammino, ecc.)

      2) il fatto che il Cammino si proclama cattolico ma i suoi fuoriusciti testimoniano il contrario (testimoniando riguardo a mentalità, insegnamenti, attività, liturgie, ecc.)

      Se qualche fratello del Cammino avesse veramente a cuore Nostro Signore e la Sua Chiesa, se la prenderebbe molto a male nello scoprire che nel Cammino vengono insegnate emerite fandonie, vengono celebrate carnevalate antiliturgiche, viene promossa una mentalità sbagliata e autodistruttiva che non c'entra niente con l'umiltà cristiana, ecc.

      I santi - compresa Bernadette Soubirous - hanno sempre desiderato unicamente la gloria di Dio e della Chiesa che ha istituito, senza mai anteporre il proprio giudizio a quello della Chiesa.

      Invece, per esempio, quell'emerito sbruffone di Kiko Argüello va vantando, lui laico, di aver compiuto esorcismi (non fatemi citare tutti i video e i testi degli Annunci dove lo ha ripetutamente fatto), e va comandando ai suoi cosiddetti "catechisti" di fare altrettanto, fino al punto che un laico neocatecumenale scriveva sul proprio blog di essere stato in missione "a due a due" in un paesetto vicino Napoli e di averlo "esorcizzato così come ci hanno detto di fare i catechisti".

      Un santo avrebbe mai tollerato che un laico si arrogasse prerogative episcopali e sacerdotali? O peggio, avrebbe mai dato prova di essere il primo ad arrogarsele?

      Si può forse confondere la "stoltezza della predicazione" con la stoltezza degli autonominati predicatori? Proclamare il Vangelo non autorizza a propugnare ambiguità, errori, e vere e proprie eresie; celebrare in piccole comunità non autorizza liturgie che sono una parodia della Messa cattolica.

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