venerdì 9 maggio 2014

Mezze verità, ambiguità e menzogne

Premessa: il neocatecumenalismo si nutre dell'ambiguità (attraverso sfumature e trucchetti dialettici) e della menzogna (espressa soprattutto nella forma della "mezza verità"). È una diretta conseguenza del fatto che il Cammino Neocatecumenale è fondato sul disubbidire alla Chiesa (cfr. ad esempio la liturgia), sul professare dottrine sbagliate (cfr. ad esempio la confessione "facoltativa"), e sul fingere ipocritamente che tutto ciò non avvenga.

Ammettere gli errori significa implicitamente condannarli e perdere ogni alibi: se sai che è sbagliato, perché continui a farlo?

Riprendiamo qui sotto alcune domande e risposte dall'intervista concessa da don Guido a Gonews.it, quotidiano on-line toscano, e aggiungiamo qualche spiegazione che vale come invito a riflettere. Come sempre, siamo interessati a mostrare non gli errori del singolo, ma la mentalità neocatecumenale soggiacente: chiunque abbia avuto a che fare coi kikos la riconoscerà.


Intervistatore: le Comunità [neocatecumenali] sembrano un po’ dividere la Chiesa e i fedeli. Accade anche a Empoli?
Don Guido: Direi di no, opposizione a Empoli nei confronti del Cammino ormai non ce n’è. In alcune Parrocchie non sono presenti ma è anche vero che ognuno ha la propria storia e quindi non sempre è facile che le comunità nascano ovunque. Direi che la cosa è normale.
«Opposizione al Cammino ormai non ce n'è...»
Nostre osservazioni: la domanda riguarda le laceranti divisioni nella Chiesa ma don Guido la interpreta come opposizione al Cammino.

Sì, proprio le laceranti divisioni (cfr. ad esempio il caso Giappone) che il Cammino ha portato ovunque si sia incistato nel mondo (del resto don Guido dice che ormai - e sottolineo ormai - ad Empoli non ce ne sono più: tutto il fagocitabile è stato fagocitato, tranne alcune parrocchie che i kikos non hanno ancora conquistato).

Al don Guido viene chiesto di parlare delle laceranti divisioni e lui risponde invece come se la domanda fosse stata questa: c'è ancora gente che si oppone al Cammino?

Ci avete fatto caso? Una delle tipiche tattiche neocatecumenali è il rispondere a domande che non sono state poste. Cioè dribblare gli argomenti scottanti. Evitare la verità scomoda. Deviare altrove il discorso.


Intervistatore: Perchè il Cammino ha messo così profonde radici qui da noi?
Don Guido: Perchè quando è iniziato ha trovato un terreno fertile, molte persone che erano lontane dalla fede e che si sono avvicinate anche grazie alle comunità.
Sono neocatecumenali
ma non te lo dicono!
Nostre osservazioni: l'intervistatore chiede "perché" il Cammino ha avuto successo "qui" anziché altrove. Don Guido invece risponde "come" le comunità del Cammino si sono moltiplicate: hanno trovato... terreno fertile.

Tutto qui?

Cosa hanno di cristianamente speciale e meritevole le comunità del Cammino? Niente: hanno semplicemente trovato «terreno fertile».

In realtà don Guido sta cercando di non dire che il Cammino si presenta con l'inganno. Le comunità vengono formate attirando i parrocchiani ("vicini" e "lontani") a delle imprecisate «catechesi per adulti». Non ti dicono che è il Cammino. Non ti dicono che alla fine del ciclo di "catechesi" verrai caldamente "invitato" (con ogni sottigliezza psicologica possibile) a formare una comunità che poi scoprirai essere del Cammino. Non ti dicono che il Cammino invaderà la tua vita, i tuoi affetti, il tuo portafoglio. Non ti dicono che il Cammino dura trent'anni. Non ti dicono che ti emargineranno e disprezzeranno non appena vorrai tornare alla normale vita cristiana nella Chiesa cattolica. Non ti dicono nessuna di queste cose, per non spaventarti. Il Cammino non può presentarsi in modo onesto, non può giocare a carte scoperte: deve necessariamente ingannarti. Altrimenti non ci entreresti mai.

Il Cammino non risponde ad un'esigenza della Chiesa. Si espande solo quando trova "terreno fertile".


Intervistatore: Ma un cristiano non dovrebbe trovare nella Chiesa quello di cui ha bisogno?
Don Guido: Papa Francesco, nella Evangelii Gaudium, ci comunica la gioia del Vangelo, l’incontro col Cristo risorto, ci parla di una Chiesa che esce nelle strade, capace di dialogare. Il Cammino consente tutto questo e permette alle persone di vederlo nella propria vita, aiuta a capire il progetto divino che c’è nella nostra esistenza, l’opera di Dio che, magari, altrimenti è a volte difficile da capire prima di tutto per chi non crede ma anche per chi comunque ha fede.
Eucarestia domestica neocatecumenale
Nostre osservazioni: l'intervistatore chiede cosa ha di speciale il Cammino, visto che per espressa volontà di Nostro Signore già troviamo nella Chiesa ciò di cui abbiamo bisogno. Ma il don Guido come al solito risponde ad una domanda che non era stata posta, dicendo che il Cammino "consente" ciò che fa la Chiesa.

La sua non è una risposta. È solo uno slogan in cui tira in ballo il Papa.

Fateci caso: don Guido vuole dare a intendere che il Cammino sarebbe identico alla Chiesa. Ma allora a che serve un inutile duplicato della Chiesa? Perché entrare nel Cammino invece che nella Chiesa?

Quando il Cammino è arrivato a Empoli, la Chiesa cattolica vi era già presente da interi millenni. Allora cosa voleva il Cammino? A che pro racimolare adepti pescando fedeli dalle parrocchie? Che senso ha?

Noi cattolici sappiamo che i carismi servono per arricchire la Chiesa, per sostenerla, per promuoverla. Non viceversa. Un carisma è genuino quando il suo scopo è quello di far crescere la Chiesa. «Egli deve crescere e io invece diminuire», diceva san Giovanni Battista (cfr. Gv 3,30). In che modo il Cammino ha fatto crescere la Chiesa ad Empoli? Coi canti di Kiko? Le icone di Kiko? Le liturgie di Kiko? Le "catechesi" di Kiko? Le "decime" per Kiko? Le "esegesi" di Kiko? Il "santino" di san Kiko?



Intervistatore:  Sfatiamo alcuni miti o dicerie: alle Messe dei ‘neo’ che si tengono al sabato può partecipare chiunque?
Don Guido: Certo, le liturgie sono sempre aperte.
La risposta di don Guido è falsa. In realtà le liturgie neocatecumenali sono aperte solo ai neocatecumenali, ed esclusivamente a quelli della comunità che celebra.

Girotondo liturgico neocatecumenale
Gli stessi orari delle liturgie neocat non sono pubblici - non si vogliono "estranei", nonostante le indicazioni del Papa e dello stesso Statuto del Cammino. All'ingresso delle loro salette esiste un informale "sbarramento d'ingresso", teso a far sentire gravemente a disagio chiunque si accosti senza essere invitato.

L'aspetto comico di tutta questa faccenda è che i neocatecumenali sono convinti che sia giusto così, poiché trattandosi di "liturgia comunitaria" dovrebbe essere escluso chiunque non appartenga a quella precisa comunità neocat. Addirittura ai kikos viene generalmente vietato di andare alle liturgie di comunità di livello ("tappa") più alto, con la scusa che "non siete ancora pronti".

Insomma, mentre a parole sono "aperte", nei fatti sono "chiuse". Con la bocca dicono una cosa, con il cuore ne professano una totalmente diversa.

Don Guido, dopo 43 anni di attività col Cammino, non può essere uno sprovveduto che crede che le celebrazioni del Cammino siano "sempre" tutte "aperte".
Aggiungiamo una testimonianza giunta proprio ieri, a firma "C.":

Quando io ero in cammino l'eucarestia era rigorosamente vietata agli estranei.

Veniva celebrata a porte chiuse, nessuno di noi si sarebbe mai aspettato di trovarvi "estranei", eravamo sempre e soltanto noi (parlo di quasi 20 anni di eucarestie, non di mesi).

Ricordo che un settembre erano venuti dei ragazzi dalla Francia della comunità che avevamo appena fatto nascere l'anno prima.
Avevano desiderio di incontrare la comunità nostra e di celebrare con noi l'eucarestia (due di loro conoscevano l'italiano).

Il nostro responsabile d'allora dovette chiedere il permesso ai c.d. catechisti (bisognava sempre chiedere l'autorizzazione prima di far venire estranei alle celebrazioni della comunità).

La partecipazione venne negata perché erano troppo giovani di cammino, "non era bene farli stare con una comunità più avanti".

Pochi sanno che i neocatecumeni sono spesso discriminatori anche (e soprattutto) tra di loro: chi è "catechista" contro chi non lo è, chi è figlio di "catechisti" contro chi non lo è, chi è più avanti nel Cammino contro chi è appena entrato, chi ha la famiglia numerosa contro chi non ha figli, etc. 

Intervistatore: E’ vero che si può entrare solo in una Comunità di nuova costituzione?
Don Guido: Il Cammino è fatto di tappe e quindi chi inizia non può entrare in una comunità che si è già formata e che magari ha già fatto alcune di queste tappe.
Kiko perfeziona
il suo autoritratto
Nostre osservazioni: esatto, si può entrare solo in una comunità appena creata - grazie all'alibi del "cammino a tappe".

Ma questo pone un problema più grave. Se nel Cammino uno può entrare solo in una comunità di nuova costituzione... allora tutta l'esperienza che precedentemente ha avuto nella Chiesa vale zero?

Dunque il Cammino propugna qualcosa di talmente diverso dalla Chiesa, che nell'entrare occorre sempre partire da zero?

Ma allora a che serve il Cammino, se il suo percorso deve escludere qualsiasi esperienza cattolica precedentemente fatta?


Intervistatore: E’ vero che c’è l’obbligo di versare la Decima?
Don Guido: Non è un obbligo ma è facoltativa ed ognuno può decidere se versarla e quanto versare.
Purtroppo anche stavolta don Guido non dice la verità.

Armamentario neocatecumenale
obbligatorio per liturgie del Cammino
Secondo la prassi invalsa nel Cammino, dal secondo "passaggio" in poi i neocatecumenali devono versare al Cammino la fatidica "decima" (il 10% del proprio stipendio), a costo di nascondere la cosa al proprio coniuge e ai propri cari.

La "decima" non è prevista dallo Statuto del Cammino. Dunque in teoria ognuno potrebbe decidere "se" e "quanto" versare. In realtà ti individuano e te la fanno pagare veramente cara. I cosiddetti "catechisti", sapendo quanto guadagnano i singoli membri di una comunità, a fine mese si accorgono subito se non sono state versate tutte le "decime" al Cammino.

Da tanti anni stiamo ripetutamente invitando i neocatecumenali a fare un gesto per dimostrarlo. Per esempio: anziché versare la "decima" al Cammino, cominciate a versarla anonimamente ad un monastero di clausura in cui il Cammino non c'entri per niente. È sempre un'opera meritoria il sostenere chi professa la sana dottrina cattolica e la sana liturgia cattolica. Poi, nella vostra comunità neocatecumenale, testimoniate ai fratelli del Cammino il vostro gesto. Ricordate loro che il Cammino si propone come "insieme di beni spirituali". Invitate anche loro a versarla non al Cammino, ma ad una qualsiasi opera della Chiesa in cui il Cammino non c'entri. E guardate che effetto fa. Sarà un'esperienza significativa.


Intervistatore: Parliamo della liturgia, anche qui non sono mancate e non mancano polemiche su alcuni aspetti che differiscono dalle normali messe.
Don Guido: Anche in questo campo bisogna fare chiarezza. Le Messe del Cammino sono simili a quelle del rito ambrosiano che è poi il canone antico della Chiesa. Rispetto alle celebrazioni di rito romano che si è soliti vedere nelle nostre chiese, ci sono alcune differenze: la Comunione è sotto le due specie, ovvero pane azzimo e vino e si riceve stando in piedi al proprio posto. Lo scambio della pace c’è dopo la preghiera dei fedeli, ci sono le risonanze, ovvero una persona spiega cosa hanno suscitato in lui le letture, ma non è che siano cose non previste dal Canone. Magari una persona che è abituata al rito romano si trova un po’ spiazzata vedendo che alcune cose sono diverse ed è altrettanto vero che, essendo solitamente messe con poche persone, certe cose si possono fare meglio mentre alla domenica sarebbero impossibili, ma le Messe del Cammino non hanno niente di diverso o fuori dal Canone.
Questa pagliacciata sarebbe
"simile al rito ambrosiano"?
Nostre osservazioni: le baggianate di don Guido non fanno chiarezza.

Quando un normale fedele toscano sente nominare il rito ambrosiano (cioè quello della diocesi di Milano, rito che probabilmente non ha mai visto in vita sua), viene disorientato.

L'unico punto di somiglianza fra la liturgia neocatecumenale e la liturgia ambrosiana, è nel fatto che in entrambe il "segno della pace" è anticipato al momento dell'offertorio, dopo la preghiera dei fedeli. Tutto qui.

Non è vero che le liturgie neocat sono "simili" a quelle ambrosiane. E poi, se anche fosse vero, ci domanderemmo perché due spagnoli che si innestano a Roma fabbricano una liturgia "simile" a quella ambrosiana.

L'affermazione bizzarra che parla di "canone antico della Chiesa" è un trucchetto per distrarre l'interlocutore: mettere in campo un'affermazione perentoria che richiede complesse spiegazioni solo per capire i contorni, significa voler disorientare e ingannare.

Ed infatti cosa significa il breve inciso secondo cui «alcune cose sono diverse»? Da quando in qua il Messale permette a chiunque di fare "cose diverse" a proprio gusto, come la bislacca "comunione seduti"?

Le "due specie" del Cammino,
comodamente seduti...
Don Guido prosegue con la propaganda neocatecumenale vantando l'uso del "pane azzimo": forse pensava che la Chiesa cattolica usi le brioche invece del pane azzimo?

Quanto alla Comunione sotto le due specie, don Guido la nomina come se quella neocatecumenale fosse l'unico modo possibile di farla e come se fosse una caratteristica "esclusiva" del Cammino.

Arriva quindi la mezza verità, cioè la menzogna: don Guido dice che la Comunione viene «ricevuta in piedi». Ma non dice che dopo averla ricevuta ci si siede e si aspetta il segnale convenuto per mangiare tutti insieme contemporaneamente al celebrante: un doppio abuso liturgico che manifesta una grave mancanza di rispetto per il Santissimo Sacramento e per l'Ordine Sacro, adoperando il Santissimo come strumento per significare l'unità dei fratelli che mangiano tutti insieme contemporaneamente al sacerdote.

Di fronte a Kiko ci si inginocchia a ricevere la benedizione, ma nel momento più importante della propria vita spirituale (il momento della Comunione) si sta comodamente seduti mettendo il Santissimo Sacramento "in attesa" con la musichetta kikiana di sottofondo!

Don Guido prosegue con le sue mezze verità: «ci sono le risonanze, ma non è che non siano previste...». È vero, le risonanze sono previste, ma solo fuori dalla Messa (mentre nel Cammino sono all'interno della Messa). È vero, i documenti liturgici prevedono anche le "monizioni" prima delle letture, ma devono essere eventuali e brevi (mentre nel Cammino sono onnipresenti e lunghissime).

Il tizio seduto in fondo, inebetito,
con la sua "porzione" in mano,
aspetta il segnale di manducazione
Insomma, don Guido tenta di far credere che nel Cammino si rispettano i documenti e libri liturgici, ma non è vero. La prassi invalsa nel Cammino è diversa dalla liturgia cattolica anche in questo.

Le menzogne proseguono a tambur battente: «alcune cose sono diverse»... oh, certo: non dice "sbagliate", dice solo "diverse". Per esempio la bislacca menorà a nove fuochi non è prevista da alcun documento liturgico. La "mensa" ipertrofica (e smontabile) tappezzata di fiori, anche se ci fosse a disposizione un altare, è un'altro abuso liturgico. Il balletto col girotondo al termine della liturgia, è un'altra pagliacciata antiliturgica del Cammino. I "segni" di certe tappe (come quello del latte e miele nella liturgia), anche quelli sono proibiti dalla liturgia della Chiesa.

Oh, ma per don Guido è sempre tutto a posto, eh! In 43 anni di neocatecumenalismo lui non ha mai trovato abusi liturgici da condannare, eh? Sempre tutto perfettamente a norma come la Chiesa comanda, vero?


Intervistatore: Par di capire, a conclusione, che un ruolo fondamentale nella gestione delle comunità resti sempre quello del parroco.
Don Guido: Certo, se un parroco segue solo le comunità oppure la trascura commette un errore. In una parrocchia tutti devono avere il loro spazio perchè il parroco è di tutti e non solo di una parte dei fedeli.
Tipica saletta neocatecumenale:
sul tavolone spicca la bislacca
menorà a nove fuochi
Nostre osservazioni: sappiamo tutti che la vera guida di ogni comunità è la figura del cosiddetto "catechista", quasi sempre laico, scelto solo sulla base della sua assoluta fedeltà agli insegnamenti di Kiko Argüello e Carmen Hernàndez. Fino a non troppi anni fa, Kiko esaminava personalmente i singoli "catechisti" nella recitazione delle cosiddette "catechesi", fino a dettagli come l'intonazione e i cambiamenti di tono di voce. Supponendo ispirate dallo Spirito tali "catechesi", andavano recitate a memoria alla perfezione in ogni più piccolo particolare.

La risposta di don Guido è la solita mezza verità: è vero che un parroco deve seguire tutto il gregge che gli è stato assegnato (non solo le comunità neocatecumenali), ma è anche vero che un sacerdote può solo seguire le comunità, cioè celebrare le loro liturgie... infatti le vere guide, nel Cammino, sono i cosiddetti "catechisti" laici.


Conclusioni.

I fratelli del Cammino Neocatecumenale sono convinti che la loro spiritualità vada difesa a suon di trucchetti dialettici, inganni, furberie, ambiguità, mezze verità e complete menzogne.

Pretendono di essere qualificati come cattolici e contemporaneamente vanno celebrando da mezzo secolo strafalcioni liturgici e insegnando fandonie e ambiguità.

A farne le spese (in tutti i sensi) sono le tante anime semplici che al Cammino chiedono la vera fede e la normale appartenenza alla Chiesa, senza calpestare il Santissimo Sacramento.

Chissà se don Guido ha mai ricevuto in ginocchio la benedizione del sommo Kiko.

(il testo completo dell'intervista è su Gonews.it)

63 commenti:

  1. Proposta a don Guido sulla decima.

    Dato che lui è convinto che sia facoltativa, si faccia parte in causa contro gli abusi e proponga di versarla nella cassetta delle elemosine della Chiesa anziché nel solito sacco nero sotto l'occhiuto controllo del responsabile.

    Poi vediamo che succede.

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  2. L'intervistatore ha dimenticato una domanda:" Perchè le spose nc DEVONO partorire una caterva di figli e perchè si pratica l'endogamìa?"

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  3. Sì, tutto il rispetto possibile per un sacerdote (oops: presbìtero), ma l'avere oltre quarant'anni di sacerdozio e di militanza nel Cammino non autorizza a parlare in quel modo, tanto meno su un giornale.

    Aggiungiamo pure che -come sempre- questa pagina non è una diatriba "tizio contro caio", questa pagina non è uno scambio di opinioni.

    Invitiamo chiunque abbia avuto a che fare col Cammino, a riflettere sui contenuti di quell'intervista e a verificare personalmente le cose.

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  4. https://www.youtube.com/watch?v=P4QarY3JQa8 dal minuto 9:56 la comunita è la chiesa , poi dal minuto 24:00 un casino...poi c'è anche l'onorevole Casini - movimento x la vita..al minuto 59:22 ci si inginocchia! E alla fine il Padre nostro latino/italiano/latino/italiano

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  5. Si potrebbe anche scrivere a Gonews ma... servirebbe a qualcosa?

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  6. Sono di Empoli e Don Guido mente sulla decima.

    Don Guido: Non è un obbligo ma è facoltativa ed ognuno può decidere se versarla e quanto versare.

    Lui era presente ai passaggi quando si chiede ad uno ad uno se ha versato la decima...lo sa benissimo che nei garanti una delle domande d'obbligo è: "hai versato la decima"

    Se fosse come dice perché è prevista l'inistenza sul versare proprio la 10a?

    E perché il responsabile deve comunicare tutti i mesi in comunità quanto è stato raccolto .... con i commenti del caso quando si va...sotto?

    FALSO!

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    1. Sarai di Empoli ma sei un bugiardo, non viene mai comunicato quanto e' stato raccolto, "la mano destra...." se fai il cammino dovresti saperlo. Credo che sei un altro delatore di questo blog.
      Vai a chiedere scusa a Don Guido.

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  7. Grazie per aver pubblicato il thread. é uscito sempre su gonews un nuovo articolo con un intervista ad una futura itinerante(che fra l'altro conosco visto che si è alzata da kiko per la gmg 2011 prima da suora di clausura,ora si vede ha cambiato indirizzo).

    http://www.gonews.it/2014/05/09/francesca-da-empoli-a-perth-per-evangelizzare-quando-giovanni-paolo-ii-disse-che-la-felicita-e-gesu-capii-che-questa-era-la-mia-strada/#.U2y2mYasweA

    Conosco don guido e ad una gmg disse: "anche se non ve la sentite di alzarvi da kiko per il sacerdozio,fatelo lo stesso perchè tanto Dio poi provvederà". Mi chiedo come abbia potuto fare carriera sacerdotale uno così.

    RispondiElimina
  8. Grazie per aver pubblicato il thread. é uscito sempre su gonews un nuovo articolo con un intervista ad una futura itinerante(che fra l'altro conosco visto che si è alzata da kiko per la gmg 2011 prima da suora di clausura,ora si vede ha cambiato indirizzo).

    http://www.gonews.it/2014/05/09/francesca-da-empoli-a-perth-per-evangelizzare-quando-giovanni-paolo-ii-disse-che-la-felicita-e-gesu-capii-che-questa-era-la-mia-strada/#.U2y2mYasweA

    Conosco don guido e ad una gmg disse: "anche se non ve la sentite di alzarvi da kiko per il sacerdozio,fatelo lo stesso perchè tanto Dio poi provvederà". Mi chiedo come abbia potuto fare carriera sacerdotale uno così.

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  9. E' indecente che un sacerdote riferisca falsità che si possono confutare semplicemente citando il direttorio catechetico neocatecumenale, come nel racconto dell'industriale bocciato allo scrutinio e nella catechesi del sale ("Se ti avessero detto che avresti venduto delle cose, prima di cominciare il cammino, avresti detto che neppure a parlarne, che era una cosa impossibile, mai e poi mai, che il denaro per te era molto importante...).
    Analogamente indecente è che il sacerdote (anzi il presbitero, a questo punto) si esprima in perfetto gergo "neocatecumenalese".
    L'articolo è recente: gli spedisco in un commento la bocciatura dell'industriale.

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  10. @ psyco
    Serve, serve. Questi perlomeno devono capire che il 1972 è passato da un pezzo e che le menzogne del Cammino, oggi, hanno le gambe non corte, ma del tutto consumate.

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  11. Qui diciamo "Ci sono divisioni a causa del Cammino..."

    E loro ti rispondono: "il Cammino viene osteggiato! c'è opposizione al Cammino!" (notate il sottinteso: il Cammino sarebbe perfetto, dunque le divisioni ci sono a causa degli altri, dei cristiani della domenica, della Chiesa non neocatecumenael; il Cammino non sarebbe mai causa di divisioni: sarebbero sempre e solo gli altri che si oppongono al Cammino...)


    Notate poi il commentatore delle 13:17 che dice: «Non viene mai comunicato quanto è stato raccolto: la mano destra... se fai il cammino dovresti saperlo».

    Ohibò: ma qui nessuno ha detto che «viene comunicato» il totale delle decime. Come al solito i neocatecumenali rispondono alle domande che non erano state poste... in modo da sviare altrove l'attenzione.

    I cosiddetti "catechisti" sanno bene mese per mese quanti soldi di "decime" deve sganciare ogni singola comunità. Non lo "comunicano" in pubblico, state tranquilli: non lo faranno mai. Ma sanno bene quanto deve entrare, e capiscono benissimo se qualcuno comincia a diminuire la "decima" o addirittura se evita di versarla. Basta un po' di psicologia spicciola: tanto più che alla prima occasione si gettano come squali su ogni singolo fratello: «sei aperto alla vita? le fai le Lodi [a Kiko]? la dai puntualmente la decima [al Cammino]?»

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  12. @ Lino
    Abbiamo avuto la stessa idea. Gli ho scritto anch'io chiedendogli di rispondere alle famigerate domandine. voglio vedere che fa...

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  13. Ma questo Marco Mainardi sarà mica un neocatecumenale? In pochi giorni ben tre articoli che elogiano il CN.

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    1. Se Mainardi e' del Cammine, Mollica di giornalettismo cos'e' un tracondante e sapiente tradizionalista preconciliare.

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  14. Anonimo di venerdì 9 maggio 2014 13:17:00

    Macché scusa ... viene comunicato eccome caromio.

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  15. @Anonimo Toscano
    "Don Guido: Non è un obbligo ma è facoltativa ed ognuno può decidere se versarla e quanto versare.
    Lui era presente ai passaggi quando si chiede ad uno ad uno se ha versato la decima...lo sa benissimo che nei garanti una delle domande d'obbligo è: "hai versato la decima"
    ---
    Bene! E' a quanto dite, facoltativa e libera nell'importo,nello Statuto non è neanche prevista,allora nei passaggi perché "domandare" riguardo alla decima?
    Da buon Cristiano della Domenica,nella mia Chiesa,nessuno, mi ha mai domandato se faccio o meno della beneficenza!

    RispondiElimina
  16. Sempre da Empoli:

    Don Guido ha avuto la vocazione nel cammino....che linguaggio volete che usi...

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  17. Ho scritto una mail a don Guido, invitandolo a rispondere alle domande che gli ho posto su Gonews. Vediamo che succede.

    Eccovela:
    "Egregio don Guido, le scrivo perché ho letto la sua intervista sul cammino pubblicata su Gonews. La realtà che ho conosciuto, come tanti altri, è ben diversa. Su Gonews le ho indirizzato un commento all'articolo, con una serie di domande documentate sul cammino, alle quali nessun catechista neocatecumenale ha mai voluto rispondere.
    Non metto in dubbio la sua personale buona fede, perciò mi auguro che lei come sacerdote voglia dare la sua opinione, con chiarezza e argomentata.
    Se crede, risponda anche sul sito dell'Osservatorio sul cammino neocatecumenale, dove tanti ex-neocatecumeni condividono le proprie esperienze. Sarebbe un bene se lei, sacerdote, accettasse di partecipare ad un civile e schietto confronto.
    Attendo fiducioso".

    ***

    Spero che risponderà, almeno per mail. Stiamo a vedere.
    Comunque, piccola osservazione: quando ho cercato l'indirizzo e-mail di don Guido ho notato che nel sito internet della sua parrocchia tra gli orari delle Messe non c'è traccia di quelle neocat.
    Eppure nell'articolo alla domanda: "Sfatiamo alcuni miti o dicerie: alle Messe dei ‘neo’ che si tengono al sabato può partecipare chiunque? ha risposto: "Certo, le liturgie sono sempre aperte".

    Dimenticanza?

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  18. Ci puoi scommettere il nick, Sebastian: http://www.cammino.info/

    Immagina quale storia: un giornalista neocat che intervista un presbitero neocat. Roba da storia scritta da Flavio Giuseppe.

    Magari risponde Marco Mainardi, alle citazioni dalle famose catechesi di Kiko :-)

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  19. Ancora in camino

    Sarai di Empoli ma sei un bugiardo, non viene mai comunicato quanto e' stato raccolto, "la mano destra...." se fai il cammino dovresti saperlo. Credo che sei un altro delatore di questo blog.
    Vai a chiedere scusa a Don Guido.


    Confermo che questa è la teoria e la prassi raccomandata e seguita; tuttavia non posso escludere che in qualche comunità il responsabile dia (di sua iniziativa) informazioni sull'ammontare totale. Di fatto è stato sempre ripetuto che il responsabile non è tenuto a rendere conto di cosa fa dei soldi, e anzi il non chiedere è considerato il comportamento giusto da parte dei fratelli, mentre è riprovevole chiedere conto di cosa si è fatto. Ma non essere tenuto non significa che uno non deve dire qualcosa spontaneamente. Quindi ripeto non posso escludere che da qualche parte succeda.

    Comunque la cosa singolare è che a furia di dirlo e di farlo la giustezza della prassi dell' "ignoramus et ignorabimus" riguardo alle collette è diventata così scontata che è considerato altrettanto riprovevole farsi venire dubbi sulla ragionevolezza e utilità di questo modo di fare. In fondo l'intervento indignato di cui sopra tristemente conferma la normalità del vedere la decima come una cosa di cui è vietato chiedere conto.

    Io personalmente la decima la do, e anche abbastanza volentieri perché nelle nostre comunità ci sono tanti casi di bisogno, ma mi sono sempre ben guardato dal dire o da far vedere quanto metto nel sacco (nero o bianco che sia). Questo proprio per evitare che un atto libero debba diventare un obbligo da assolvere.

    La decima non è nello Statuto? Secondo me questo è male perché una cosa di questo genere non andrebbe tenuta nascosta o quantomeno mimetizzata sotto il nome di "collette" per le necessità, facendola apparire come una delle "furbizie" del cammino (come la "ricezione" in piedi della Comunione distinta dal prendere la Comunione). Ma a maggior ragione questa "amnesia" statutaria significa che se io un mese non la posso dare non la do e basta e nessuno deve poterci mettere il becco.

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  20. by Tripudio ha detto... "Ohibò: ma qui nessuno ha detto che «viene comunicato» il totale delle decime. Come al solito i neocatecumenali rispondono alle domande che non erano state poste... in modo da sviare altrove l'attenzione"

    Che fallacia è? Non riesco a catalogarla tra quelle note. "Fallacia del neocatecumenale", si potrebbe definire.

    Chissà che, in una tappa segreta, Kiko non tenga lezioni di fallacie. Mi sembrano veramente esperti, in questo :-)

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  21. Ancora da Empoli

    Il cammino è iniziato perché ad Empoli Don Nello Pecchioli (Madonnina del Grappa) lo ha "imposto" alla Parrocchia (e un po in tutta l'Opera c'è stato conflitto non solo nella Parrocchia).
    Ai tempi ci sono stati parecchi scontri tra parrocchiani e neocat (anni 70). Quindi Don Guido mente.
    Infatti nella sua attuale parrocchia (con un Parroco più equilibrato) il cammino è quasi inesistente.
    Agli inizi si raccontava che dopo l'Elezione finiva... e poi invece si è scoperto che continuava. A fronte di questo il responsabile di tutte le comunità (caratteraccio ma persona onesta e corretta) se ne è andato: col cavolo che il cammino non ha dato problemi.

    E non è che ci andavano i "lontani" ma parecchi vicini anche "spinti" amichevolmente da Don Nello.

    Sugli abusi liturgici so per certo che persone bene informate hanno cercato di far presente la situazione sia a Don Guido che ad altri ma.....che vuoi che gli freghi?

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  22. Devo dire che ciò che mi impressiona in questa intervista non è ciò che viene detto, ma ciò che viene taciuto.
    L'intervistato utilizza cioè un modello comunicativo ben preciso: alle domande (a mio parere non proprio innocue) dell'articolista, risponde eludendo, omettendo, mistificando e mentendo.
    Sebastian e Lino: io sarei per il no. Non mi paiono domandine tanto compiacenti!

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  23. Per anonimo 13,17.Alla celebrazione dei garanti viene chiesto "fai la decima" alla convivenza mensile "fai la decima"QUANDO VENGONO I CATECHISTI FAI LA DECIMA? se è facoltativa perchè continuano a chiedere?Senon raggiungono la cifra anche da ni richiamano all'ordine dicendo :chi non fa la decima è un ladro ruba a Dio.

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  24. @ Valentina
    Nelle interviste il problema non è la compiacenza o meno delle domandine: è importante che esse siano concordate. Nel concordarle, magari, s'intendono dare risposte rassicuranti alle questioni più spinose.

    I neocatecumenali sono furbi, cara Valentina, si sono formati nell'ambiguità del direttorio: vedi quel Pietro (NC, non l'altro) qui comparso ultimamente, che altri non è che il vecchio Elio, @giò e chissà quanti altri. A cambiare nome e a concordare le domandine, però, gli scenari non cambiano. E le risposte non possono essere che fallaci e menzognere.

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  25. Infatti, è inutile, se non controproducente, tacere certi argomenti di cui tutti hanno sentito parlare. Ai fini della propaganda, è molto più utile affrontarli dando risposte di comodo.

    E' ciò che hanno sempre fatto anche Kiko e i catechisti. Quando non potevano più tacere su certe questioni, le hanno spiegate ai loro adepti in base alla loro versione. Ad esempio, lettera di Arinze 1 dicembre 2005. Non se ne è parlato fino a che si è potuto, per poi riportarla tagliuzzata e interpretandola come l'ennesima approvazione solo all'annuncio di Quaresima successivo.

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  26. L'articolo che è stato scritto è di una furbizia unica.... Ormai su internet se ne leggono di tutti i colori sul cammino neocatecumenale ed ognuno può documentarsi come e quanto vuole prima di intraprendere un itinerario del genere..allora cosa si fà? Si fa finta di fare domande toste al presbitero così la gente pensa che anche il giornalista non sia di parte... altrimenti ne avrebbe fatte di più sdolcinate..non è vero? Ok...il tutto poi sta nella risposta che da come è stata formulata la domanda è sicuramente quella vera, giusta! Infatti su fb tutti condividono questo articolo...cose da pazzi direbbe Totò

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  27. Se non raggiungono la cifra richiamano all'ordine dicendo :chi non fa la decima è un ladro ruba a Dio. Verissimo, in più se chiedi dalla decima ti smontano non poco ricordando che sono soldi che togli ai poveri se non hai urgente necessita..

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  28. Ancora in Cammino ha detto:
    "In fondo l'intervento indignato di cui sopra tristemente conferma la normalità del vedere la decima come una cosa di cui è vietato chiedere conto."
    Ed io ti consiglio di non esprimere queste tue giuste valutazioni ai catechisti nel corso del prossimo scrutinio, se non vuoi dover modificare l'"Ancora" con un "Non piú" :-)))

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  29. Io non capisco...
    Perché ogni mese il responsabile non può fare un resoconto di quanto raccolto e di come è stato utilizzato?
    Credo che nessuno voglia ficcare il naso nella privacy dei singoli (150€ alla fam. Rossi che non riesce a pagare il mutuo, 90€ alla Sig.ra Maria per le medicine del figlio....). Ma un resoconto di massima sarebbe gradito, anzi a mio avviso dovuto ( es. abbiamo raccolto 1000 €, 300 sono andate ai bisognosi della comunità, 100 al parroco per le spese vive, 200 per le famiglie itineranti ecc. ecc...)
    Cosa c'è di male in questo? Cosa c'è di disdicevole nel voler conoscere queste cose?

    Se un neocatecumenale è in grado di spiegarmelo gliene sarei grato

    Floris

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  30. Mi piace quel «tracondante» delle 14:37. Dev'essere cugino dello pterodonte.

    Chissà, magari don Guido non ha mai sentito dire «chi non fa la decima è un ladro che ruba a Dio»... Dunque non ha capito ancora che le casse del Cammino sono il vero Dio dei neocatecumeni!

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  31. Sono sempre più convinto che questa cosa delle 100 piazze altro non sia che campagna pubblicitaria per il Cammino Neocatecumenale:

    http://www.genteveneta.it/public/articolo_gvnews.php?id=2036

    Mi dispiace solo per quei poveri neocat, tra cui miei amici, che sono sfruttati perché convinti di fare chissà quale missione.

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  32. Ed io ti consiglio di non esprimere queste tue giuste valutazioni ai catechisti nel corso del prossimo scrutinio, se non vuoi dover modificare l'"Ancora" con un "Non piú" :-)))

    Sarà un po' difficile, avendo finito il cammino da 10 anni non ci sono più scrutini ... E poi sanno benissimo come la penso.

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    1. Allora devi davvero cambiare nickname! A meno che, come ogni bravo soldato, , tu non debba essere pronto per ogni "chiamata alle armi" del Generalissimo! (sto sempre scherzando...)
      PS: hai finito il Cammino e la decima la dai ancora???

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  33. Il primo volume degli Orientamenti è in vendita tradotti in inglese a venti dollari... Guardate: ha perfino un codice librario EAN:

    www.hope-pub.com/proddetail.php?prod=978-1-932717-27-3

    Chissà cosa ne pensano tutti quei catechisti del cammino che avevano sempre negato l'esistenza dei mamotreti.

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  34. @ psyco

    Il volume è edito dalla Southern California Ecumenical Council, dentro cui c'è di tutto e di più. Idem per tutte le altre pubblicazioni.

    Piuttosto, sarebbe interessante sapere a quanto ammonta la percentuale del diritto d'autore e a chi va...

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  35. Non esiste domanda più ipocrita e cretina di "sei aperto alla vita?"
    ---

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  36. Mumble... mumble... perché in inglese, stampato in California, e non in Italia o in Spagna? Qui gatta ci cova. I diritti di autore, in ogni caso, caro apostata, devi sapere che vanno agli autori :-)

    http://www.worldcat.org/title/neocatechumenal-way-catechetical-directory-for-teams-of-catechists/oclc/801810122

    clicca pure sugli autori, nel link sovrastante.

    Era diventato il segreto di Pulcinella, tanto vale guadagnarci sopra, in barba all'arcano.
    La percentuale dei diritti di autore è direttamente proporzionale alle copie di cui garantiscono la distribuzione (molto alta, quindi, superiore al 10%)

    L'aspetto strano è che il testo non risulta ancora presente in nessuna biblioteca universitaria importante, a parte una minore. Deve essere molto recente, di là della data di stampa.

    RispondiElimina
  37. Mi fa ridere l'intervista alla ragazza che va in missione in Australia.
    Ha 19 anni quindi è nata nel 1995 e a Roma nel 2000 è stata colpita da quello che ha detto Giovanni Paolo II e questo le ha cambiato la vita.
    Ma vi sembra plausibile che uno a 5 anni possa essere in grado di capire una omelia del Papa, di elabolarla e di fare in modo che "cambi la vita".
    Quali possono essere i peccati di un bambino di 5 anni? Aver rubato una caramella, aver detto un parolaccia o aver detto una piccola bugia...
    Ma non si rendono conto di quanto sono ridicoli?

    Tra l'altro non è neanche vero che non c'erano altri empolesi, negli anni '90 una famiglia di Empoli è andata in missione guarda caso proprio in Australia. Chissà se il fatto che anche lei sia stata mandata proprio lì è solo un caso voluto dallo Spirito Santo...

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    1. Il giornalista ( che non è assolutamente del cammino) ha sbagliato a scrivere :Francesca di anni ne ha ventinove e non diciannove

      Elimina
  38. @ Lino ha detto...
    Mumble... mumble... perché in inglese, stampato in California, e non in Italia o in Spagna? Qui gatta ci cova. I diritti di autore, in ogni caso, caro apostata, devi sapere che vanno agli autori :-)
    ---
    Penso che questa pubblicazione possa costituire una sorta di incompatibilità con il "Direttorio Catechetico"; perché pubblicare il primo volume,che potrebbe preludere alla pubblicazione dei successivi,di un catechismo datato,anche se probabilmente ancora in uso,se ne esiste uno regolarmente(?!)approvato da un'autorità ecclesiastica ed ivi segretamente custodito, e che gli autori stessi della pubblicazione in inglese,si rifiutano di far pubblicare?

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  39. I carismi della Chiesa sono normalmente sinonimo dei sette doni dello Spirito Santo.
    Quale di quei sette sarebbe il cammino? In quale di quei sette il cammino si manifesta?

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  40. E poi chi ci garantisce che quel volume coincida col Direttorio "approvato per la pubblicazione"?

    Non è che un kikos spende venti dollari per comprare un testo che contiene ancora gli errori del periodo 1972-1999 ?

    E poi che figuraccia farebbero i cosiddetti "catechisti" se alle nuove cosiddette "catechesi" si presentano persone con quel libro?

    RispondiElimina
  41. @psyco ha detto...
    "I carismi della Chiesa sono normalmente sinonimo dei sette doni dello Spirito Santo.
    Quale di quei sette sarebbe il cammino? In quale di quei sette il cammino si manifesta?"
    ---
    E' e si manifesta nelle "sette"!...

    RispondiElimina
  42. Ancora in cammino

    hai finito il Cammino e la decima la dai ancora???

    Claro que sì

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    1. Claro que sì dinero, tu sabes que el dinero no es todo en el dinero! (Homer Simpson Wirtz )

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  43. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  44. "All’entusiasmo che Francesco ha dimostrato nei confronti dei militanti dell’AC, ha fatto da contro altare la diffidenza con cui invece ha accolto recentemente gli aderenti al Cammino Neocatecumenale. Anche loro sono stati ricevuti con tutti gli onori nella sala Paolo VI ma, la differenza di trattamento è stata evidente."
    ---
    Da un interessante articolo di un quotidiano on line; l'intero articolo a:

    http://www.intelligonews.it/papa-francesco-e-i-movimenti/

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  45. Carmen Hernandez's sister, Dona Petra Elisa, had a background in Investment Bank Santander called INVERBANSER FI Fund with an annual yield of 14'81% in 2009, before the death of the holder of the deposit year.
    In the fund had the amount of 104,704.16 Euros (131,511.81 USD), which is translated to the amount of 17,421,306 pesetas (17 million pesetas).
    With this capital city opened two foundations:

    The first is:
    Domus Foundation Galileae Barrera-Hernandez.
    Purse: 52352.08 euros (65,745.08 USD)
    Board: a) born Patrons:: It is constituted by Doña Carmen Hernández Barrera, as chairman; Francisco José Argüello Gómez-Wirtz (Kiko Argüello), as member; and Father Don Mario Pezzi.
    Purpose. º "1 Assist the maintenance and expansion of the retreat retreats or" Domus Galileae ", located in Israel, near Lake Tiberias or Sea of Galilee, one of the significant places, along with Jerusalem, where Our ​​Lord Jesus developed his public life, under the management of the Neocatechumenal Way in service to the Catholic Church as an instrument of evangelization and encouragement of ecumenical dialogue. 2. º Support the maintenance of the evangelization of the Neocatechumenal Way, especially those far away, in dechristianized areas of Madrid and elsewhere. "

    The second foundation is:
    Elisa Hernandez Foundation - Redemptoris Mater Seminary of Callao (Peru)
    Purse: 52352.08 euros (65,752.11 USD)
    Board: a) born Patrons:: It is constituted by Doña Carmen Hernández Barrera, as chairman; Francisco José Argüello Gómez-Wirtz (Kiko Argüello), as member; and Father Don Mario Pezzi.
    Purpose: º "1 encourage, promote, support, encourage, train, provide scholarships and help in its broadest sense the missionary priestly vocations arising in or to the Diocesan Missionary Seminary Redemptoris Mater" John Paul II "of the Diocese of Callao. (Peru), promoted by the Neocatechumenal Way, in the service of the Catholic Church for the evangelization of Hispanic America. 2. º Support the maintenance of the evangelization of the Neocatechumenal Way, especially in remote, dechristianized areas of Madrid and elsewhere ".

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  46. "Il problema non è quanto denaro si possiede, il problema è quanto denaro si può spendere"* (Linus Liner Litsz)

    *Nota all'aforisma
    L'aforisma fu ideato a proposito dei viaggi in elicottero e delle cene in ristorante di tre noti poverelli soci fondatori di una Fondazione :-)

    Commento all'aforisma
    Questa storia delle Fondazioni, delle Onlus, delle associazioni senza scopo di lucro etc. etc. etc. è oramai ridicola da molti anni: si pubblichino i bilanci, e poi se ne può discutere.

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  47. Non sapevo che la Carmen Hernàndez avesse due sorelle e per di più benefattrici del Cammino.

    Chissà quale delle due è quella che disse alla Carmen: «ho trovato un messianista come te, devi proprio conoscerlo». Il "messianista" era il «giovane bigotto cursillista» Kiko.

    Notevole il fatto che la Carmen è «chairman» (mentre Kiko è solo «membro») di entrambe le fondazioni citate.

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  48. Le cifre messe a disposizione nelle due fondazioni non sono poi eccezionali...equivalgono a quarant'anni di decime più o meno.
    Forse la sorella di Carmen ha deciso di pagare in contanti invece di contrarre un mutuo a vita.

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  49. Immagino la scena: la Carmen invita la sorella alla catechesi iniziale. Lei, sbrigativa, che dice "Dimmi subito quant'è e facciamola finita!"

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  50. A Boston si chiedono chi è che paga i conti del seminario R.M. visto che i preti poi vanno al servizio di Kiko:

    bostoncatholicinsider.wordpress.com

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  51. A Boston scrivono: "A year ago, we thought their fund-raiser was a good cause, but the deeper we look..."

    A year ago?
    Now that I have read out that your text, I would like to suggest: you need Google glasses :-)

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  52. Dopo i baccalà e le cefale, ecco a voi il pescespada neocatecumenale: l'associazione Xiphias Gladius [nome scientifico del pescespada] di accademici kikiani che intendono riscoprire a modo loro gli scritti di René Girard e la sua teoria del desiderio mimetico e certe sue bizzarre interpretazioni dei Vangeli (tra cui la bizzarra idea che quello di Gesù non sarebbe stato un "sacrificio" e che alle radici di ogni rituale religioso ci sarebbe solo la violenza).

    Il resto è sul sito web Thoughtful Catholic che evidenzia come diversi pretonzoli neocaricaturali usciti dal Redemptoris Mater kikiano curiosamente dichiarino Girard il loro filosofo preferito.

    L'autore dell'articolo spiega lì (ed anche in un precedente articolo che pure varrà la pena tradurre) come un tale improvvisato "girardismo" casereccio faccia il paio col fatto che Kiko odia a morte qualsiasi idea di "altare", "sacrificio", "sacerdozio".

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    1. Molti altri punti della dottrina di Kiko coincidono con quella di René Girard, per esempio, l'insegnamento di Kiko che Dio non giudica.

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  53. Microbacci le 100 piazze stanno andando benissimo!Voi perdete tempo a scrivere stupidaggini su questo blog noi stiamo ubbidendo a Papa Francesco che ci ha salutato nel Regina Coeli di oggi.


    Convertitevi.

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  54. Sì, stanno andando benissimo: non sempre si può ballare all'aperto, stando larghi senza affollamenti:

    https://www.facebook.com/photo.php?fbid=890179067664770&set=o.230667067076511&type=1&ref=nf

    Convertiti all'hula hoop, anziché nelle salette potrai farlo anche nei salotti

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  55. È facile girare per i thread di questo blog scrivendo "convertitevi", "chiudete il blog " o altro, curiosamente sempre con imperativi finali.
    Invito la persona che lo sta facendo (sempre la stessa, con stile inconfondibile!) a non limitarsi ai diktat.
    Qui sta parlando con persone libere, che sbagliano sicuramente, ma usando la propria testa.
    Per esempio, potrebbe seguire i link dell'ultimo post di Tripudio e, nel secondo, ritrovare un argomento della catechesi di inizio cammino, quella sulla religiosità naturale, corredata di argomentazioni dell'autore, richiami alla Bibbia e ai Salmi.
    Perché non provare a leggerla? Anche solo per poterla smentire!
    Perché avere paura di ragionare, di riflettere, di approfondire?
    Pensaci, anonimo.
    P.S. Anch'io ho usato un imperativo, ma esortativo...

    RispondiElimina
  56. Mauri54
    Valentina, ecco un altra incomprensione. L'ultimo commento che fai non è corretto ! Nessuno dice che Dio non giudica, come la Scrittura nella Sapienza non dice : "Dio non esiste!" anche se lo scrive, ma il versetto prima recita: "L'empio dice: Dio non esiste" !
    Dio non giudica in questo tempo ultimo, e Suor Faustina con le Apparizioni di Cristo e la Festa della Divina Misericordia manifestano che siamo ancora "nel tempo della Misericordia"! Questo tempo si chiuderà, ma Cristo Dio concede ancora all'umanità un tempo nel quale Egli non giudica come Giusto Giudice, ma si offre, attraverso il Suo costato ferito, come fonte di Vita e purificazione. Ancora per un tempo. Poi avrai ragione tu, la porta della Misericordia verrà chiusa nei tempi del Giudizio finale.

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  57. Lorenzo Camaiore Lido6 marzo 2024 alle ore 13:16

    Il parroco mente. Mons. Giovanni Cavini, suo predecessore, voleva chiudere la comunità Neocatecumenale. Anche Don Nello negli ultimi tempi aveva molti dubbi sulla comunità Neocatecumenale. Sarebbe lungo entrare nei dettagli. Cito solo un discorso di Benedetto XVI alle comunità Neocatecumenali nell'Aula Paolo VI venerdì 20 gennaio 2012. Il Papa con questo discorso invita le comunità Neocatecumenali a celebrare l'Eucarestia nella chiesa parrocchiale. Non è stata mai ottemperata. Il documento si trova su internet tra i documenti della Santa Sede.

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