giovedì 25 gennaio 2018

Chiudete la bocca, deponete la bibbia, voi - deformati alla scuola di Kiko Argüello - che usate le sacre scritture per fare danni.

San Giovanni Crisostomo
“Ascoltate anche voi, fratelli, chiudete la bocca di chi interpreta temerariamente le parole e le dottrine degli apostoli, correggete quelli che usano le scritture in proprio e altrui danno”
(dall'Omelia su 1Cor 11,19 di San Giovanni Crisostomo vescovo; martedì VII settimana Anno I).

Chiudere la bocca di chi, come Kiko, cammina con la Bibbia sempre sotto il braccio [vedi nota 1], ostenta una continua ispirazione divina, una totale assimilazione tra lui e il Messia "abitante in noi" (plurale maiestatis), che interpreta la parola che viene aperta a caso per discernere situazioni concrete, per scrutare la vita delle persone, con il suo modo di intendere, formato non si sa dove. (vedi ultima foto di questa pagina)

Non c’è cosa più brutta che usare la Parola di Dio per costringere gli altri a fare la propria volontà, spacciandola per volontà di Dio. Questo è ciò che fanno, puntualmente, dietro a Kiko e agli itineranti, imitandoli, i catechisti del cammino neocatecumenale, anche quelli in buona fede.

Tutti, dentro questa esperienza, hanno creduto all'annuncio tipico del cammino -come altre volte abbiamo spiegato - ammantato dell’amore di Dio, che ha fatto presa ancora di più perché fanno credere che mai, prima dell'avvento di Kiko, la Chiesa, sempre a corto di idee, aveva saputo strutturare un itinerario di riscoperta della fede autentica, quella che loro definiscono “Adulta” - cavallo di battaglia di tutte le catechesi e dei molteplici scrutini -, a cui pretendono di condurti, ma a cui non si arriva mai. Promesse che mai si compiono e alla fine se ne rendono conto anche i più fiduciosi.
Kiko (notate la Bibbia sottobraccio)
legato a Carmen come non mai.
Conseguenza è la percentuale, sempre più alta, di fratelli delusi che non frequentano più il cammino (e nemmeno -purtroppo- la Chiesa) una volta completato il percorso iniziatico kikiano/carmeniano o giunti alle tappe finali... che non li hanno portati da nessuna parte.

Altro segnale incontestabile del fallimento del cammino neocatecumenale - che mai si fa da parte anche se dovunque oramai, dopo varie decine di anni, ha esaurito la sua missione (ora può essere attentamente vagliato!) - è il rapporto che si viene a creare tra le varie comunità, alle diverse tappe di cammino, che si trovano in una stessa parrocchia.
L’insopportazione e il giudizio delle comunità più giovani rispetto alle anziane si respira nell’aria, così come l’atteggiamento di superbia delle comunità più anziane rispetto a quelle giovani. Quando, poi, in una parrocchia neocatecumenizzata, c’è anche solo il sentore di una possibile fusione tra comunità (fusione necessaria per non tenere in piedi comunità piccole e instabili) sono diverse le persone che abbandonano tutto, perché non hanno più la forza di ricominciare a lavorare per quell'equilibrio di "perfetta ipocrisia" che si era creato nella propria comunità, opera per la quale davvero c’è voluto tanto tempo! Questo ad onta della natura nuova "Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati" e della perfetta comunione che, sicuramente, la kikopredicazione avrebbe istaurato tra i fratelli e, di conseguenza, tra le varie comunità della Parrocchia. Amore che doveva risplendere perchè gli altri potessero dire: "Vedete come si amano", per riconoscere e incontrare così Gesù Cristo nella loro vita e desiderare di vivere, anche loro, un Amore tanto perfetto, che nel mondo non esiste.

L’annuncio principale, che si ripete all'infinito, dalle catechesi iniziali fino all’ultima tappa aggiuntiva del "Matrimonio spirituale" (ideata anche perché si vedeva che i fratelli non possedevano ancora questa “Fede Adulta”), è “Dio ti ama per quello che sei e non pretende che tu cambi per continuare ad amarti, cosa profondamente suggestiva e che fa presa ancor più su chi mai ha trovato amore negli altri e in se stesso. Ma questa espressione, detta così, non ti spinge a cambiare vita, non ti spinge veramente a resistere alle tentazioni, ed è anzi deleteria  se non è unita al“Santo Timor di Dio”, principio e fine della Sapienza (Pr 1,7; Sir 1,16).

Kiko con la inseparabile Bibbia e la
sciarpa usata come "stola sacerdotale".
Per il cattivo uso che se ne fa, come di tutta la Parola di Dio, i fratelli del cammino, con il passare del tempo, diventano sempre più indulgenti con se stessi e non provano vergogna per nessun peccato commesso giacchè “Dio li ama così come sono”. Commettere dei grossi peccati, ricadere più volte nelle stesse debolezze, fa sperimentare ogni volta di più questo meraviglioso "amore gratuito", sicchè, pensano che tutto vada bene, che va bene così. Il problema è per chi pecca poco, in giusta misura, per chi fugge i peccati. È risaputo che sforzarsi nel fare il bene è bandito dalla mentalità neocatecumenale, al suo posto l'obiettivo che si persegue è scoprire sempre più la "verità" su se stessi, intesa però come conoscenza di essere degli inguaribili peccatori, che non possono non peccare, che non possono assolutamente fare il bene senza essere degli ipocriti moralisti, che avrebbero bisogno di sentirsi sempre migliori degli altri. [vedi nota 2]

Questi per il cammino sono i farisei ipocriti. Logica conseguenza è che non bisogna darsi alcun freno, ma tirar fuori, in ogni occasione, il peggio di sè: chi tiene per sé le cose che pensa, chi si autodisciplina, lo farebbe per essere amato, lo farebbe - secondo la mentalità neocatecumenale - perché non sarebbe libero. La concretizzazione di tale mentalità ha trovato la massima espressione in Carmen Hernandez. Carmen si vantava di essere una persona libera, di non temere nè avere riguardo per nessuno, perchè lei non cercava l'amore di nessuno, non ne aveva bisogno, con la scusa che per lei Cristo era tutto! (Capite? l'arroganza coperta da una squallida foglia di fico: "Cristo per me è tutto", perciò posso essere arrogante). Da ciò la sua indifferenza per il prossimo, il suo disprezzo per l'altro, neanche malcelato, che Carmen ostentava con un fare di arrogante superiorità, proponendo se stessa quale esempio preclaro da seguire e sul quale si fonda la prepotenza di tanti itineranti, la violenza nel porsi nei confronti dei fratelli.
"Il Signore chiama te! Escúchame bien!"
Conseguenza logica: nelle comunità, illuminate da simili modelli e smaniose di assomigliare ai loro idoli, ogni fratello "deve" dire, senza ritegno, tutto ciò che pensa su un altro fratello, senza alcuna remora, anzi più "si dice la verità" più ci si sente in sintonia con il cammino che si sta percorrendo e con lo spirito degli iniziatori; mai però la più piccola parola contro i cosiddetti "catechisti", perché essi sarebbero gli inviati da Dio e quindi si "giudicherebbe” Dio stesso. Così la “Sapienza” del cristiano è smarrita, sostituita da una scienza malsana e dai frutti marci e velenosi!

La cosa che fa cambiare vita alle persone, che fa diventare cristiani (seguendo Cristo e non Kiko!) non è soltanto sapere che Dio ci ama; dopotutto, chi è che Dio non ama? Cristo ci annuncia che Suo Padre non fa preferenza di persona (Sir 35,12; Sal 44,8; Ef 6,9; Mt 5,45, At 10,34). La vita del fedele cambia solamente se ci si innamora di Dio e si cerca di conoscerLo il più possibile (Ger 9,23), soltanto colui che adempie i suoi comandamenti può dire di conoscerlo (1 Gv 2,3-6) e i suoi comandi sono scritti nel “discorso della montagna” (Mt 5,1-7;28). Il Vangelo ci interpella ogni volta che lo ascoltiamo, in quello stesso momento, già quando si ascolta per la prima volta; non è un rimandare a forse mai.

Un comando preciso dà il Signore a Caino, fin dal libro della Genesi (Gn 4,7b), per aiutarlo in concreto, in quel preciso momento: “Il peccato è accovacciato alla tua porta, verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo” (chiaro? devi dominarlo, anzi, devi "elevarti", come alcuni rabbini traducono). Quest’ultima è una parola che nel vocabolario neocatecumenale non esiste, elevare se stessi, migliorarsi, acquistare una dignità sempre più grande, allontanandosi, con un fermo proposito, dai propri peccati. No, tutto questo non esiste nel cammino, poiché viene interpretato come un elevarsi sugli altri.
Una volta di più vogliamo dimostrare che la Parola di Dio viene completamente distorta, Lino ci ha svelato l'arcano del cammino, la esperienza concreta del proprio peccato come principio di conoscenza, da cui tante aberranti conseguenze.

Come Gesù, nel Vangelo del cieco nato secondo la catechesi di Kiko, con il fango costringe l'uomo alla conosceza del suo peccato, base di una fede gnostica, così - nella stessa predicazione kikiana, in tutti gli scrutini che scandiscono il cammino e si imprimono nelle coscienze - Dio viene abusivamente posto all'origine di ogni azione malvagia... con la scusa che trova la spiegazione finale in un provvidenziale disegno d'amore (è Dio che permette...).
La libertà umana di scegliere il bene e il male viene confusa con un disegno divino imposto all'uomo con un "permesso" che suona invece come un obbligo.

Alcuni chiari esempi:
  • Dio ha permesso che io conoscessi che sono un porco (recenti esperienze di casi di pedofilia, ma ve ne sono di datate nel cammino, fino ad ora tenute sepolte e nascoste, perché il mondo non comprende e non giustifica, nel suo moralismo, "ma tra noi neocatecumenali è diverso" perché sappiamo che noi, che giudichiamo ancoradomani potremmo anche fare peggio).[vedi nota 3]
E la scusa è sempre la stessa: «Dio ha permesso... perché...»

L'esperienza interna alla praxis del cammino è improntata tutta su questo e sfida chiunque a contraddirla. Questo nel cammino è considerato praticamente un dogma di fede, un essere finalmente illuminati.
Nessuno può discostarsi da tale dottrina, non è ammessa insubordinazione, a fondamento un ennesimo abuso-scempio della Parola.

Arcano svelato: un esempio
di "spirito" nascosto
che Kiko mai abbandona.
Fin dalle "catechesi iniziali" si parla molto di Abramo. Egli ci aiuta a comprendere l'agire di Dio perché Abramo è definito Suo amico (Is 41, 8; Dn 3, 35; Gc 2, 23), ma nel cammino anche il Patriarca Abramo viene mistificato in ogni tappa e, soprattutto, in ogni colloquio privato con i catechisti. La mistificazione avviene sempre in un’unica direzione: Abramo è il padre della fede (ma qui si intende la fede secondo Kiko), quindi se credi di avere fede tu ti devi confrontare con Abramo (l'Abramo di Kiko) e mostrare la sua stessa fede.

Quale fu la fede di Abramo? Qui avviene la distorsione neocatecumenaleAbramo ha avuto fede, in quanto ha crocifisso la sua ragione e ha ubbidito, sacrificando Isacco (perché Isacco simboleggia per noi la nostra ragione: la testa), quindi per avere la stessa fede di Abramo, occorre fare ciò che ha fatto Abramo. Secondo Kiko, se non capiamo qualcosa dobbiamo ubbidire ciecamente ai "catechisti", anche senza capire, dobbiamo sacrificare il figlio della nostra ragione per fare la volontà di Dio (che nel cammino è solo quella che ti propinano i catechisti) che a loro volta lo hanno ascoltato e provato sulla loro pelle da parte di Kiko. [vedi nota 4]

Da questo meccanismo viene fuori l’ubbidienza cieca e assoluta che negli ultimi anni del cammino si predica senza più alcun ritegno - in questa che senza ombra di dubbio è una setta. Sull'ubbidienza nel cammino non si transige: indicano la porta di uscita per chi non accetta completamente: dunque prendere o lasciare. Abramo per il cammino è ridotto ad un perfetto imbecille, per il neocatecumenato “Fides et Ratio” semplicemente non esiste. Dove va a finire la coscienza delle persone a cui la Parola di Dio è rivolta? Le Sacre Scritture parlano al cuore dell'uomo, sono rivolte ad un “Tu” (personale) che viene interpellato anche quando si rivolgono ad un “voi” (comunità dei credenti), proprio per educare il singolo ad avere una vita spirituale propria e una propria coscienza formata per crescere con gli altri ed arricchire la spiritualità comune e indispensabile fondamento della vita morale. Nella Chiesa, nessuno può credere di creare una verità assoluta, tanto meno pretendere di imporla agli altri secondo degli schemi prestabiliti: questo delirio da mente narcisista è proprio quello di Kiko che pretende di pensare solo lui per tutti. Questo viene comunemente detto “lavaggio del cervello”, ma solo coloro che lo subiscono avranno un futuro nel cammino, solo se ben allineati e devoti avranno anche una grande "carriera" nella comunità neocatecumenale.

In conclusione nel cammino, dopo tanto parlare di peccati -e più ne hai più ne vuoiè considerato perfetto avere tutte le esperienze peccaminose possibili per considerarti finalmente il più schifoso di tutti, che non puoi giudicare nessuno, mentre a chi è rimasto vittima innocente dei tuoi peccati, ci pensa Dio "che sta facendo una storia con lui/lei", ma... su una cosa sola non si transige, un solo peccato non sarà mai perdonato e non troverà mai nessuna misericordia: il peccato contro il cammino, la disobbedienza a Kiko, definita da Kiko peccato di "apostasia".

Ripetiamo quanto detto da uno dei più noti dottori della chiesa:
“Ascoltate anche voi, fratelli, chiudete la bocca di chi interpreta temerariamente le parole e le dottrine degli apostoli, correggete quelli che usano le scritture in proprio e altrui danno
(Omelia su 1Cor 11,19 di San Giovanni Crisostomo vescovo; martedì VII settimana Anno I).
Danni psicologici, spirituali e specialmente “morali”, la setta Neocatecumenale né ha fatti parecchi! Quelli che ormai sono arcinoti da tempo. Ma quanta sofferenza è rimasta nascosta! Alcune cose noi stessi non possiamo raccontarle per non rischiare di coinvolgere chi ancora non si sente di uscire alla luce, mentre per altri sarà impossibile portare le cose fuori un giorno, anche per le inevitabili ricadute sulla loro vita indifesa e quella dei loro cari.
Costoro vanno fermati! A qualsiasi costo va chiusa loro la bocca, perché la Chiesa possa rifiorire come è stata pensata da Cristo; a dirlo è S. Giovanni Crisostomo.
(Da: Veterano)

Quando veniva a visitare la comunità portava sempre una grossa Bibbia sotto il braccio, ma non l'apriva mai.
Una volta, credendo di non essere visto, aprì quella Bibbia: era scavata all'interno e conteneva un registratore col quale lui registrava le conversazioni.
[(ndr.) Stupefacente testimonianza dei frutti a cui porta la scuola di Kiko: utilizzo della Parola per tenere SEGRETAMENTE le persone in pugno. (È proprio il caso di dire che qui la predicazione kikiana si è incarnata)].
(nota 2)
Sei un peccatore? Io personalmente non mi scandalizzo. Ti amo, ti comprendo. Io non sono migliore di te. Tu sei quello che ti scandalizzi di te stesso; non ti comprendi, e questo ti succede perchè credi di essere migliore degli altri.
- Povero me, sono il più miserabile degli uomini! Faccio correre gli altri, mentre io sono sul punto di essere squalificato. Non tratto duramente il mio corpo. Gola, impurità, avarizia e tanta mancanza di umiltà riempiono la mia borsa di catechista itinerante. Dico e non faccio; predico e mi scopro mancante. Chi mi potrà salvare? Dopo tutti i miracoli e le innumerevoli meraviglie in nostro favore... Sono un ingrato. Signore, abbi pietà di me! Tu permetti ciò per abbattere il mio orgoglio, perchè io tocchi, sperimenti, veda quello che sono: peggio degli altri! Accettarmi così e soffrire l'umiliazione e il terrore di condannarmi... Predicare sentendomi indegno... e confidare in te che mi ami, che mi vuoi bene, che mi sopporti e mi perdoni una e mille volte al giorno... Sei meraviglioso, ed io... Che importa il mio io? Tu sei l'importante, il tuo amore, il tuo immenso amore, Tu, l'«amico degli uomini».
(nota 4)
Celebrazione eucaristica all'Esplanade des Invalides, Omelia del Santo Padre Benedetto XVI. Parigi, sabato 13 settembre 2008:
"San Paolo si appella in questo alla ragione dei suoi lettori: "Parlo come a persone intelligenti; giudicate voi stessi quello che dico" (1Cor.10,15). Mai Dio domanda all'uomo di fare sacrificio della sua ragione! Mai la ragione entra in contraddizione reale con la fede! L'unico Dio - Padre, Figlio e Spirito Santo - ha creato la nostra ragione e ci dona la fede, proponendo alla nostra libertà di riceverla come un dono prezioso. È il culto degli idoli che distoglie l'uomo da questa prospettiva, e la ragione stessa può forgiarsi degli idoli."

45 commenti:

  1. Nostro Signore perdonò l'adultera ma le disse anche: «va', e non peccare più».

    Dunque il fatto che "Dio ti ama così come sei" esige comunque un tuo impegno personale e spirituale di resistenza al peccato. Non è che puoi presentarti al banchetto del re così come sei, senza indossare il tuo "abito nuziale".

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  2. Ottimo articolo. Mi dilungo un po' per commentare questo brano: "Kiko, cammina con la Bibbia sempre sotto il braccio [...] che interpreta la parola che viene aperta a caso per discernere situazioni concrete, per scrutare la vita delle persone, con il suo modo di intendere".
    La bibliomanzia è una pratica che può essere inquietante e deviante per i più fragili. E' vero che la Parola di Dio è per ogni tempo, ma anche è vero che non può essere letta indipendentemente dal linguaggio e dai simbolismi biblici di quel tempo; anche è innegabile che le errate concezioni già assimilate da chi apre la Bibbia a caso sono in grado di falsare i significati.
    Porto due esempi calzanti per il CNC.
    1) Immaginiamo che "a caso" si apra il Vangelo su Lc 14,26 ("Se uno viene a me
    e non odia suo padre, sua madre..."). Qui c'è un problema di linguaggio: qualora il bibliomante ignori i sottofondi semitici che sono nei Vangeli in greco (nell'aramaico e nell'ebraico non esiste il comparativo, quindi "odiare" vale come "amare meno") si convincerà di avere il padre o la madre o il marito per idolo, che lo deve odiare.
    2) Immaginiamo, invece, che sia aperto a caso l'episodio di Zaccheo che sale sul sicomoro. Il neocatecumenale che abbia partecipato alla GMG di Rio o che conosca la catechesi di Kiko (diffusa urbi et orbi dall'itinerante don Iapicca) considererà l'esito dell'apertura come un monito a non "montare" sugli altri.
    Non per caso la bibliomanzia (una forma di divinazione) fu vietata da un Concilio dei primi secoli, pena la scomunica. Non so, per la verità, se questa scomunica sia ancora in vigore ;-)

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  3. L'articolo è molto interessante, soprattutto molto sofferto, ringrazio Veterano e Pax.
    Ho apprezzato soprattutto i riferimenti alle Scritture, continui e illuminanti, perché è vero che le mistificazioni della Bibbia vanno combattute con le armi della Bibbia, soprattutto contro chi fa "versettologia" invece che esegesi, come i neocat.
    (Per questo -fra parentesi- inutile per loro fare bibliomanzia: tutti i passi della Scrittura ad un Neocatecumenale dicono sempre la stessa cosa: sono un peccatore / sono un perseguitato a causa della Parola / non devo conformarmi alla legge quando non viene dal cammino / devo conformarmi alla legge quando viene dal cammino).

    Ho poi ritrovato, seguendo un link, un commento molto interessante di Michela che si aggancia ai concetti che Lino esponeva nel thread (che consiglio di leggere, fra l'altro Lino accenna anche alla Conversione di San Paolo, che ricordiamo oggi 25 gennaio).
    Riporto il commento di Michela:

    Voi neocat potete appigliarvi ad una parola singola della Scrittura per giustificare tutto l'impianto della catechesi, cioè per dimostrare che l'uomo che si riconosce peccatore ha bisogno del cammino neocat per risalire a galla e per trovare salvezza e risposta ai propri problemi.

    Ma avete dimenticato che il termine giusto per indicare il cammino dell'uomo è : ASCESI e non kenosi.
    La kenosi kikiana, il riconoscersi peccatori, è solo una parte dell'ascesi che comporta anche la volontà di migliorarsi( che voi disprezzate) e la disponibilità ad accettare la Grazia.
    Inoltre la Grazia agisce come vuole, non aspetta che l'uomo si riconosca peccatore, ma agisce e sostiene l'azione dell'uomo che apre gli occhi.
    State rischiando di subordinare l'azione divina alla volontà umana di convertirsi.

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  4. La citazione dalle annotazioni di Kiko fa rabbrividire...
    Non mi sento di aggiungere nulla a questo monumentale articolo di Pax.

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  5. Ho provato lo stesso disagio di BPS nel dover commentare un tale post. Da rabbrividire davvero.

    Valentina: hai centrato il punto. ASCESI e non kenosi.

    Il Cammino è un cammino umano per arrivare alla "conoscenza" gnostica o "illuminazione". Non c'è nulla di ascetico, ma solo sforzi umani improduttivi e fuorvianti.

    L'ascesi cristiana è altra cosa: è piuttosto conseguenza della fede, che è dono gratuito, e non conseguenza di sforzi umani.
    La FEDE non ha bisogno di iniziative umane per manifestarsi: le può sfruttare, ma di per se è conseguenza diretta della GRAZIA.
    L'ascesi cristiana perciò viene dopo la grazia, e non prima: è lo SFORZO di aderire alla fede, di camminare per davvero verso la santità anche cambiando i propri comportamenti. E non lo sforzo di conquistare da soli (attraverso la comunità) la conoscenza.

    Il cammino di fede nasce dalla fede stessa o dalla grazia che la suscita. La grazia è ad un tempo punto di inizio e meta finale.
    Tutto il contrario di ciò che propone il Cammino, che in se stesso pretende di avere la forza di dare la fede.
    Per questo i camminanti non si sforzano (con l'aiuto della GRAZIA) a cambiare vita. Tanto la conoscenza gnostica non è come la grazia che scompare col peccato, rimane nonostante il peccato. Proprio come tutto ciò che è umano.

    Nulla a che vedere con l'ascesi cristiana che non è solo conseguenza della grazia, ma essa stessa è una grazia.

    Forse per questo non danno tanto peso alla Confessione (quella sacramentale intendo)

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  6. Pax, complimenti,articolo che mette in evidenza molto bene le caratteristiche del cammino. Ipocrisia, arroganza,ignoranza e prepotenza, che spinge tanti poveri senza carattere ed insicuri,come me,che avevano bisogno di fiducia e riscoprirsi un dono nonostante i limiti e le difficoltà,invece non hanno fatto altro che peggiorare la mia stima e farmi allontanare dalla Chiesa e da Dio! Ecco i veri frutti, frutti di tantissimi come me, chi in un modo chi in un altro,ma tutti uniti dal percorso distruttivo! Sono responsabili del mio allontanamento da Dio che se davvero vuole recuperare le pecore che si allontanano, quando farà il suo "grande" "giudizio" universale si ricordi dei danni che queste persone hanno portato in suo nome. Di me non mi frega nulla,ma per chi ancora crede nella giustizia divina, spero che abbiano giustizia almeno nell' aldilà visto che di qua Dio se ne frega e siamo come formiche!
    Ex fratello

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  7. Arroganza, ex fratello? Kiko Arguello è giusto questo, non gli importa niente:
    dal minuto 1' e 05"
    https://youtu.be/HyWly8x_44U?t=67
    "Mi dicono: Kiko fai come i protestanti... a me non importa, a me non importa niente...".

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    1. Spero finisca all'inferno,gli auguro con tutto il cuore e l'anima la dannazione eterna...che persona squallida lui è tutti quelli che lo adorano.
      Ex fratello

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  8. Fate veramente ridere! Cercate in tutti i modi di trovare qualcosa contro il Cammino!!!
    Una cosa che ho notato la foto col libro e la Jack Daniels dentro, che voi dite sia di Kiko, è una menzogna bella e grossa. Innanzitutto quella non è una Bibbia, ma un'enciclopedia in inglese sulle armi! Kiko l'inglese non lo sa!!! Informatevi meglio prima di pubblicare le cose, e se non trovate niente trovatevi un'altro impiego!

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    1. Nessuna fatica trovare cose contro il cammino, anzi non riusciamo a starvi dietro, tanto siete prolifici.

      Nessuno ha detto che la foto sia delle Bibbia di Kiko aperta ( mica è stupido come il povero Giovanni Gucci, pace all'anima sua, che si è fatto beccare!) solo che quella foto, trovata in internet, ci ha parlato di Kiko sorprendentemente e la abbiamo usata, senza troppi scrupoli!
      .....siamo sinceri, anche perché abbiamo molti riscontri dell'amore, datato, di Kiko per alcolici e superalcolici, che regge molto bene, ma che con gli anni fanno grossi danni, se non assunti con moderazione e agli orari giusti.

      Non sapevo si trattasse di una enciclopedia in inglese sulle armi. Ottimo. Per uno che guida una macchina da guerra strita uomini, nulla di più appropriato.

      Che poi Kiko non conosca l'inglese nessuna meraviglia, non è uno molto preparato in nessuna disciplina e poi interpreta la scrittura con se fosse in inglese, ossia in una lingua che non conosce affatto.

      Grazie della dritta, dopo le tue precisazioni la stessa foto la metterei altre mille volte.
      Buona domenica. E alla prossima, che sarà Preto.

      Pax

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    2. Anche a me piace quella foto. Neanche a farlo apposta qualche mese fa mentre ero per lavoro a Roma mi sono fermato in un bar per prendere un caffè e pochi istanti dopo di me è apparso Kiko con uno dei suoi lacché al quale ha chiesto perentoriamente di ordinare un "whiskettino". Ore 12 del mattino.
      Niente male per un futuro Santo.

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  9. Grazie Ex fratello, ma devi ringraziare, prima di tutto Veterano.


    Certo, Ascesi e non Kenosi.
    Altrimenti si rischia di subordinare la Grazia, l'Azione divina, alla volontà umana di convertirsi (come ha detto Michela).
    Volontà che si esplicita nell'Amen al C.N. che ti porta a "fare" una Kenosi INFINITA nella conoscenza dei tuoi peccati. Per arrivare dove?
    Chi di noi ha fatto una lunga esperienza sa bene che, dalla prima all'ultima tappa, è un continuo elencare, negli scrutini, quanto si è scoperto di se stessi GRAZIE AL CAMMINO, grazie a questa Kenosi. Ed è un abisso senza fondo.

    Io mi chiedevo sempre, ricordando il disegno delle prime catechesi, con l'omino che, dopo tutti i gradini in discesa, lasciava l'uomo vecchio nelle acque del Battesimo, QUANDO MAI SI COMINCIAVA NEL NEOCATECUMENATO LA RISALITA???

    Ho scoperto che mai si risale, niente Ascesi;
    si distrugge, ma poi non si costruisce nulla.
    Arrivi al Padre Nostro e scopri di essere figlio del demonio, all'Elezione indossi la veste bianca, ma guai se fai intendere ai catechisti che ora, finalmente, hai una dignità.
    Finito il cammino hai un tuo discernimento, hai tutti gli strumenti per cominciare - DOPO TRENTA ANNI, se ti è andata bene! - ad essere Cristiano Adulto.
    Lo dice la parola stessa "adulto" mica hai bisogno ancora di precettori, di maestri come alla scuola elementare.
    Invece no, ti urlano in faccia che tu a loro devi sempre obbedire e che non devi pensare. Bella porcheria.

    Continua

    Pax

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  10. Continuazione:

    Questo lo ha messo ben in evidenza nella sua esperienza Veterano, costretto ad andare via perché non ha ceduto all'assurda richiesta di "obbedienza incondizionata" all'imposizione di dover rinunciare a pensare con la propria testa per sempre. È stato messo al bando come un appestato. Quando si è presentato per partecipare ad un'Eucarestia delle comunità, che per Statuto devono essere aperte a tutti, a lui è stato detto che non poteva, che doveva solo andare via e basta, non c'era posto per lui. Prezioso questo tentativo di Veterano, perché li ha fatti uscire allo scoperto, nella loro arroganza e prepotenza, lo stesso Kiko ha minacciato, gridando come una bestia, Veterano. Bell'esempio.

    Sì, noi che per lunghi anni abbiamo vissuto nel cammino oggi li smascheriamo, noi che li abbiamo conosciuti che li abbiamo costretti a reagire mettendoli di fronte alle loro inconcludenze, alle loro promesse tradite, alle loro falsità.

    Con chi sta buono a cuccia fanno i carini, gli affettuosi, ma provate a contraddirli, provate ad argomentare PRENDENDO FORZA DALLE LORO STESSE FALSE PROMESSE, poi vedrete come si trasformano, come vi strapazzano, come vi urlano in faccia.

    Questa è la "trasfigurazione" a cui potete assistere nel cammino, l'unica, altro che LUCE!
    Poi, quando ti sganci da loro, quando comprendi a chi servono e di chi ti vogliono fare schiavo come loro sono schiavi, inizi a trovare solo conferme, cadono le squame dai tuoi occhi e, dopo tanto dolore, la Parola di Dio ti conforta, ti conferma, ti sostiene e trovi le chiavi giuste di lettura.

    Benedici Dio che, attraverso Lino, ad esempio, ti ha dato il grimaldello per scardinare tutto l'impianto eretico della predicazione Kikiana, quella che incide più profondamente sullo spirito delle persone e inquina le coscienze; che, attraverso padre Zoffoli, ti ha illuminato su tutto il disastro liturgico del cammino che ha deformato e profanato la Santa Messa e vanificato il Sacramento della Confessione, trascinando con se' la dignità sacerdotale.

    Avete detto bene, questo post, concepito e articolato da Veterano nei suoi vari passaggi, gronda lacrime e sangue di una esperienza vissuta che ha portato con se' gran parte della vita. Ringrazio Veterano per il suo coraggio.
    Non è facile, questa triste realtà anche io l'ho condivisa in pieno.
    Dio solo sa.

    Spero non sia stato invano, spero che tanto dolore possa essere di aiuto a chi, stando ancora dentro il cammino con mille dubbi, magari trova, grazie alle nostre esperienze, la via un poco prima di quando la abbiamo trovata noi e possa venirne fuori con meno danni.

    Pax

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  11. Molto, Molto bene.
    Mi pare che gli ultimi argomenti e gli ultimi interventi siano di un livello superiore (come santa carmen...) rispetto al passato.
    Credo che la consapevolezza di noi usciti da CNC che "abbiamo aperto gli occhi" e che, almeno nel mio caso, mi ha fatto cominciare a ragionare e a studiare documenti della Chiesa, andare la notte a leggere cosa dicono i Libri Liturgici, il messale Romano, il Catechismo della Chiesa Cattolica e andare addirittura a vedere i documenti della Concregazione della Dottrina della Chiesa; abbia portato alla fine tutti noi ad una consapevolezza e ad una conoscenza che nessuno prima (nel CNC) aveva.
    prima le letture erano i mamotreti, se eri catechista, e i libri di Kiko, niente che era stato scritto dalla Chiesa in 2000 anni andava mai consultato.
    Ho scoperto più "eresie" nel cammino dopo esserne uscito che quando ho deciso di uscirne (e già mi sembravano tante).
    Ringrazio tutti, in quanto l'Ascesi" di ognuno crea "Conoscenza" e aiuta l'altro nella propria "Ascesi", esattamente il contrario di quello che fa il cammino , che quando un fratello è "castigato" dai catechisti, al posto di aiutarlo lo si emargina come appestato, e non bisogna parlarci in quanto le sue mormorazioni "danneggiano" la comunità.
    Lo spirito di Cristo era veramente assente.

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  12. Ben 13 anni fa Kiko tuonava dal palco, nel solito teatrino in cui impugnava la croce astile come un predicatore protestante, e con l'arroganza che lo contraddistingue diceva "non mi importa niente"... Di cosa? Di essere accusato di eresia! In quella stessa serata un ex neocatecumenale salì sul palco urlando contro di lui, non era minaccioso, ma il predicatore dell'amore lo fece prendere in custodia dalla sicurezza per poi definirlo subito un indemoniato.
    Pienamente nel suo stile.

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    1. Ero presente ad Amsterdam 2005 (uno dei momenti che iniziò a farmi dubitare del CN) e ricordo benissimo l'episodio dell'"indemoniato".
      A noi fu detto che si trattava del padre di una donna di una famiglia in missione che non accettava il fatto che sua figlia e suo genero avessero lasciato tutto e fossero partiti con i figli in missione.
      Con il senno di poi, non mi sento di dargli torto...

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    2. Anche io ero là e fra quelli che applaudirono. Ne abbiamo parlato parecchio dopo con tutti i fratelli di comunità e usavamo quell'episodio come un esempio degli indemoniati che inveivano contro Gesù.

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  13. Avete ragione su tutto, sono finita anch'io in questa setta e dopo alcuni anni ancora fatico a superare i traumi riportati.
    Fate un opera di giustizia nei confronti di chi ha subito danni, complimenti.

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  14. Piccolo Off-Topic: c'è un'interessantissima lettera riguardo i cambiamenti avvenuti col Concilio Vaticano II che aiuta a capire la mentalità rivoluzionaria - diffusissima nella Chiesa Cattolica a partire dagli anni Sessanta - secondo la quale tutto ciò che c'era prima sarebbe da buttare e perciò per restare cattolici bisognerebbe innovare senza sosta e da tutte le parti.

    Abbiamo sempre fatto notare come l'eresia neocatecumenale abbia potuto attecchire solo grazie a tale mentalità. In particolare, quando Carmen si vantava di aver fornito a Kiko «il Concilio su un piatto d'argento», stava in realtà parlando della mentalità, non del Concilio Vaticano II (altrimenti, per esempio, avrebbe anzitutto consegnato a Kiko il canto gregoriano, che secondo la costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium, paragrafo 116, doveva avere il posto principale... indovinate quante volte fino ad oggi ha avuto il "posto principale" nelle liturgie kikiste-carmeniste). Per questo considero Carmen la vera burattinaia di Kiko - a sua volta "pilotata" da cattivi maestri e da altre potenze oscure, che hanno fornito loro il terreno su cui giocare nella Città Eterna e, in meno di cinque anni, pure una lode da Paolo VI e un peana dal cardinal massone Bugnini.

    Così, adoperando i soliti paroloni altisonanti che non significano niente ("l'uomo di oggi", "i tempi odierni", "riscoperta"...) il Cammino è riuscito ad imporre delle abominazioni mostruose ("comunione seduti", confessioni pubbliche, manie di ebraismo e quant'altro) che se fossero state proposte solo dieci o quindici anni prima avrebbero ricevuto esclusivamente sinfonie di pernacchi e di calci nel sedere. Meritatissime.

    Insisto a parlare di mentalità (in gergo più accademico si potrebbe dire état d'esprit) perché chi ci legge su questo blog possa riflettere e verificare personalmente che nonostante le buone intenzioni i frutti del Concilio - soprattutto quelli autoproclamati tali - sono stati fin troppo spesso avvelenati (la lettera sopra suggerita ne elenca alcuni, facendo notare come il veleno sia stato somministrato a poco a poco, passo dopo passo: e a titolo di esempio ricordiamo che il fanatismo progressista nel "girare gli altari" non aveva alcuna base teologica né giustificazione conciliare).

    In tutto questo è impossibile non notare lo zampino del demonio (c'erano satanisti anche in Vaticano, Benedetto XVI ebbe da esorcizzare e riconsacrare una cappella, e non è affatto detto che si siano estinti). È al demonio che è gradita la liturgia ridotta a carnevalata, è al demonio che è gradito un cristianesimo ridotto a elenco di cose da fare, è al demonio che è troppo comodo un "itinerario" che propugna le idee balzane dei fondatori piuttosto che le immutabili verità di fede, è il demonio ad essere avvantaggiato dalla nueva estetica, dall'ossessione di compiacere gli ebrei, dalla convinzione che la salvezza della propria anima dipende dalla puntualità nelle Decime e alle Convivenze... il tumore neocatecumenale ha potuto attecchire solo perché la mentalità "conciliare" esigeva "rinnovamenti" che non erano necessari, e così anche l'inutile Cammino ha trovato il suo posto a danno delle anime dei fratelli che ancora ne sono prigionieri.

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  15. Volevo farvi una domanda ma secondo voi prima o poi il cammino smetterà di esistere? La chiesa si accorgerà che è qualcosa solo di nocivo e non farà altro che creare una nuova scissione all'interno della chiesa oltre alle tante che già ci sono....Forse il concilio Vaticano secondo non è stato del tutto positivo alcune volte penso che sarebbe meglio tornare ad un po di conservazionismo che la chiesa ha dato troppe libertà di interpretazione e quindi sono usciti fuori questi falsi profeti che leggono la Bibbia come gli pare e la interpretano per il loro comodo. io credo che bisogna fare un passo indietro meglio una chiesa per pochi che in questo modo una chiesa per tanti è ognuno interpreta la Bibbia come più gli fa comodo..... Cosa ne pensate? E soprattutto secondo voi dove ha sbagliato la chiesa con il concilio Vaticano secondo per dare l'opportunità a kikko per far nascere il cammino?

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  16. Per quanto riguarda la bella citazione di Crisostomo, che dà il titolo al thread, nulla può essere più distante dalla pseudo spiritualità di Kiko, che infatti cita uno pseudo Crisostomo che avrà trovato chissà dove nei mamotreti della Traditio ("- "Volete essere battezzati? Non vi posso dare il Battesimo”, dice S. Giovanni Crisostomo nel Secondo Sermone agli eletti." ... "non si tratta soltanto di amare il nemico, che vi sforzate, fate, non fornicate più, fate mille sforzi. Si tratta di fare la virtù senza sforzo: la fede...là si rendeva conto S. Giovanni Crisostomo che non potevano ancora."). Naturalmente, citazione ad hoc per appoggiare le proprie teorie bislacche. Il riferimento è contenuto in questo articolo di Beati Pauperes Spiritu.

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  17. Grazie Veterano,
    grazie Pax ..

    .... È un crescendo di sofferenza leggere questi contenuti , ma l'articolo è eccezionale, estremamente importante : "l'anima e il corpo del CNC".

    Ecco come, con la grazia di Dio che agisce sollecitando continuamente ragione e affettività e volontà, riuscite a trasformare quella nefasta esperienza in un servizio di carità .. Voi e altri, più altri ancora che magari lo fanno senza parlare ma vivendo la loro fede in modo totalmente diverso da quando erano nel CN - cosa che è 1 grande testimonianza davanti a chi è ancora o entra adesso in qsta setta (.. anche se sempre è la libertà personale, per qnto distorta, che sceglie ..) - e soprattuto pregando perché siamo tutti liberati da questo male e dalle sue conseguenze .. che perdurano e si manifestano anche qndo uno ha smesso di starci in mezzo.

    Per quanto ci sia stata poco , è bastato x portarmi a casa devastazione psicologica, disastro famigliare e lavorativo.

    I Pastori sembrano lontani dal dare importanza, non vogliono conoscere, approfondire .. Così forse si riparano dagli scrupoli di coscienza ("occhio nn vede ...) ;

    Ho letto qsta frase che mette il dito nella piaga:
    "Abbiamo bisogno che ogni persona che ha un incarico di guida .. siano persone secondo il cuore del Signore. È Dio che conduce la storia attraverso coloro che confidano in Lui e che compiono la Sua volontà unendo il proprio cuore al cuore del Signore.
    Il popolo si sente sicuro quando vede, negli uomini che lo guidano, degli uomini di Dio. Uomini che pregano, dai quali si sente il profumo di Dio. Quanto fa bene al popolo vedere i suoi preti in preghiera, in chiesa!"
    (don Oreste Benzi)

    Dove così non è .. il Signore però è vicino come non mai ("Il Signore é vicino a chi ha il cuore ferito e consola gli spiriti affranti") ..

    per questo penso sia fondamentale "l'opera" della preghiera e dell' Adorazione o almeno provarci .. con tutto il desiderio che sia Lui a liberarci ... perché mi sembra che veramente "PUÒ " solo un miracolo ... di meno non basta.

    Anche se è difficile, come per me penso x molti, restare costante nella SPERANZA e nella pazienza .. poiché le Sue vie nn sono le nostre, spesso, .. ma il fine Sì, la nostra realizzazione, la vera felicità di un unione eterna con Lui, che deve cominciare già in questa vita.

    Nel CN si vive sotto una legge "violenta" psicologicamente che soffoca gli slanci necessari per realizzare questa unione e mortifica il senso di giustizia che è nel cuore umano. Invece:
    "La legge di Dio ha come oggetto il bene della persona, di tutte le persone; la violenza ha come oggetto da perseguire solo il vantaggio immediato del singolo, del gruppo, della casta.
    Nella legge di Dio ogni uomo è difeso, specialmente il più debole; nella violenza domina l'egoismo feroce del più forte, e il debole, il povero, chi non ha potere di contrattazione, viene eliminato, distrutto.
    Dio non può tacere su questa enorme malvagità, deve difendere il più debole .. e per questo minaccia e castiga. La conversione a Dio toglie l'ingiustizia, fa trionfare il diritto. Dio è il tutore degli orfani, il difensore delle vedove, libera gli oppressi .. disperde i superbi, manda a mani vuote i ricchi. Lc1, 51"
    (don Oreste Benzi)

    Caro Ex fratello,

    sei d'accordo con me a sostenerci a vicenda nella preghiera ? .. ciascuno con le proprie personali caratteristiche, che Dio vuole valorizzare perché siamo di utilità gli uni agli altri .... smettendo, io almeno, di pensare che Dio non sia contento di me e mi disdegni .. (magari perché nn ho costruito nulla e quello che ho tentato è tutto fallito ..) quando invece un sacerdote mi ha detto 1 volta questa verità sconvolgente: "tu sei la gioia del Padre tuo che è nei cieli" .

    E anche se ora mi pare impossibile.. ci voglio arrivare a vedere qsto sorriso di Dio rivolto a me, Lui che si rallegra di me ...

    ;) Grazie
    Roberta

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    1. Ciao Roberta, pregare per ora non ce la faccio,sono troppo disgustato,ma sicuramente nel mio cuore auguro a chiunque abbia sofferto per colpa di questi falsi profeti,di trovare la pace e la serenità e ritrovare il vero Dio,e lo auguro anche per me,ma per il momento ho bisogno di disintossicarmi da regole,durezza e giudizi,sono troppo prevenuto e poco propenso a pregare o tornare in chiesa,lo vedo come un obbligo,per me è stato un trauma,ed ora ci vuole il tempo e un po' di pace per perdere paure e blocchi causati dal modus operandi dei catecumeni...grazie!
      Ex fratello

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  18. Io ringrazio Veterano per aver linkato un articolo nel quale ci sono mie riflessioni e commenti. Lo ringrazio per un motivo: rileggendo, sebbene la avessi citata, con mia meraviglia mi sono accorto di essere stato cieco, di non aver colto in una catechesi di Kiko una eresia grande come un grattacielo, inconfutabile, esplicativa al massimo di cosa è il Cammino.
    Ne ridiscuteremo, ne farò un post, tanto le frasi di Kiko sono eretiche.

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    1. Per gli inserti devi ringraziare Tripudio e Pax, io ho fatto solo l'articolo base.
      Veterano

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    2. Ringrazio tutti, allora.
      Credetemi, è peggio del fango. Roba da scomunica perché è una eresia chiarissima, che si oppone agli insegnamenti del CCC. Datemi tre o quattro giorni, voglio verificare se nel mamotreto corretto questa eresia megagalattica sia stata corretta (non ne dubito, almeno voglio sperarlo).

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  19. Salvate i video, potrebbero farli sparire o tagliarli, come hanno fatto con i video di Sidney.

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    1. Hai ragione sai che c'è lo rimetto spero che presto ci farete un articolo ecco il famoso video che farà finire il cammino...https://m.youtube.com/watch?v=0bf5mheefD4....Marco

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    2. La cosa buffa è che chi ha messo questo video ha il nickname "Ireneo Lioness".
      Forse ignora che Sant'Ireneo di Lione scrisse un trattato contro le eresie in particolare contro lo gnosticismo.

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  20. Non dobbiamo tacere che il signore ci dia la forza per liberare queste povere persone imprigionate da un falso profeta ...alcune volte mi chiedo se kiko sia addirittura l'anticristo ma poi mi dico spero di no perché essendo ex del cammino poi chissà che fine farei...aiutiamo le persone che sono rimaste imprigionate...preghiamo per loro...
    Antonio

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    1. L'Anticristo in persona sicuramente no, ma molte cose che dice e fa sono veramente anticristiche. La sottomissione al giudaismo, le eresie luterane, la rappresentazione di se stesso con le fattezze del Redentore, il sovvertimento della Eucarestia, il santino di se stesso, la casa natia già addobbata per le visite sono tutti atteggiamenti che si oppongono a Gesù Cristo. L'anticristo è colui che addita se stesso come Dio e siede nel suo tempio per esservi adorato. In questo senso, quando si celebra una messa neocat si rischia la blasfemia.

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  21. CONFERMO i ringraziamenti a Tripudio, Pax e Veterano.
    Il loro link mi ha consentito di fissare l'attenzione su una catechesi blasfema di Kiko: riguarda il Battesimo. Che sia blasfema lo dimostrano le correzioni al mamotreto dello Shemà nella versione 1997-2003, versione con la quale l'ho confrontata: l'eresia è stata emendata come quella del "tabernacolo inutile".
    Sempre dobbiamo ringraziare i fratelli "altolocati" romani, che ci consentono di analizzare i mamotreti e di sbugiardare la storia della correzione di dettagli poco significativi: la catechesi originale di Kiko sul Battesimo è una vera e propria vergogna, mi meraviglio di non averla focalizzata prima.
    Una vergogna tale che ne farò un post per l'Osservatorio, confrontando i testi vecchi e nuovi e rendendo disponibili con tre link le pagine corrette, anzi falcidiate.
    Ritengo questa vecchia catechesi sul Battesimo più significativa addirittura di quella del fango che sporca per comprendere il Cammino, a partire dal suo logo per finire sul Giordano.

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  22. Sono curioso di leggere questa ennesima perla ma il fatto goloso è che è una catechesi tagliata via dalla CDF. Di tutte le correzioni le migliori sono i tagli alle pietre miliari delle catechesi.

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    1. Non voglio toglieti il piacere dell'attesa :-) Ti anticipo solo questo: nella vecchia catechesi Kiko sosteneva una tesi inconfutabilmente antitetica al Catechismo della Chiesa Cattolica, in particolare dal CCC 1225 al 1227. Lo sosteneva in un modo chiarissimo, senza ingenerare alcuna ombra di dubbio. Nel mamotreto corretto non più. Quella tesi, però, permane nelle pratiche del Cammino, come permangono quelle di Carmen nelle celebrazioni eucaristiche.

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  23. Anche io non vedo l'ora di gustarmi il post di Lino.
    Dico gustarmi non perché sono contento delle eresie di Kiko, semmai sono contento che vengano smascherate, ma perché mi interessano le argomentazioni di Lino e la discussione che ne scaturirà.

    Leggendo i commenti dei vari post spesso rimango colpito da quanti sono gli ex camminanti che hanno subito esperienze negative catastrofiche e di quanta sofferenza il Cammino ha procurato.
    Prima di esprimersi sui frutti del Cammino occorrerebbe conoscerli bene.
    Anche perché molti di quelli che ieri parlavano entusiasti dei frutti del Cammino, oggi disgustati parlano di frutti marci. Ne conosco molti anche personalmente.
    Di conseguenza penso che molti di quelli che oggi scrivono difendendo i frutti del Cammino, domani parleranno dei DANNI che produce.

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  24. spero che presto ci farete un articolo ecco il famoso video che farà finire il cammino...https://m.youtube.com/watch?v=0bf5mheefD4....Marco


    Ciao ho visto il video ma non ho capito nulla, mi dici cosa ti fa pensare che questo video indichi la fine del cammino? Perché io ormai non ci credo più, kiko é inarrestabile, con i miei ex fratelli di comunità ormai è tempo perso impettiti come sono dall'alto della loro fede rispetto a me ridiventata una cristiana normale.
    Vi ringrazio tutti Tripudio, Michela, Pax, tutti tutti, anche Lino che rileggo mille e mille volte e ad ogni parola è un dolore misto a rabbia che non saprei descrivere, come se mi cadessero le squame dagli occhi..
    eppure ci son rimasta per ben 28 anni. Vi voglio bene pur non conoscendovi, grazie spero che qualcuno delle alte gerarchie ecclesiastiche legga questo blog e riferisca al Papa

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  25. Caro Pietro, hai ragione, conviene tenere il cammino sotto osservazione anche da questo punto di vista. Quanti, col tempo, prendono coscienza della grande impostura e, diciamolo pure, della grande fregatura!
    Tanti, molti di più di quelli che denunciano, dopo aver raccolto i cocci rotti, chiudono il capitolo, non vogliono più neanche sentirne parlare, questione di sopravvivenza e anche, dopo aver perso tanto tempo dietro una cosa che si è dimostrata altro da quello che annunciava, non sono disposti a perdere più neanche un solo minuto. Legittimo e comprensibile.
    Ma sono davvero tanti quelli che sono rimasti devastati dall'esperienza del cammino..
    All'interno, ovviamente, con la disonestà che li contraddistingue, quando sparano i numeroni dei cosiddetti "frutti", di questi frutti qui - di morte - non tengono alcun conto. Così, come al solito, hanno sempre ragione loro.
    Poi sono bravissimi ad occultare cadaveri, a seppellire (anche da vivi) quelli che gli conviene cancellare, perfino dalla memoria..
    A completare il quadro, l'ignavia di tanti nella Chiesa che, per non aver a che fare con loro, non si fanno coinvolgere. Anche se le denunce vengono fatte dalle vittime, io fino ad oggi non ho saputo di nessuno che ha avuto giustizia, che ha visto un seguito ai suoi esposti.
    Alla fine, anche i più tenaci, si stancano, cedono, scivolano nell'ombra e tanti saluti.
    Averla fatta sempre franca è per Kiko un'altra forza, va avanti come un treno, senza guardare a destra o a sinistra e calpestando i morti che si lascia dietro. Così ha inteso lui il Carro di fuoco di Ezechiele, una macchina da guerra.

    Pax

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  26. Anche io non vedo l'ora di gustarmi il post di Lino.
    Dico gustarmi non perché sono contento delle eresie di Kiko, semmai sono contento che vengano smascherate, ma perché mi interessano le argomentazioni di Lino e la discussione che ne scaturirà.

    Sono con te anche su questo..
    C'è poco da rallegrarsi, infatti, qua si gioca con il bene spirituale di tante anime che si sono affidate alla direzione kikiana e dei kicatechisti. Che Dio li salvi, di questi "maestri" Gesù ha detto
    Guai a voi, guide cieche, farisei ipocriti che......
    .....percorrete il mondo per fare anche un solo discepolo e poi lo rendete figlio della Geenna il doppio di vuoi..... (Scusate cito a mente)....

    Speriamo che molti aprano gli occhi in tempo, anche grazie alle nostre esperienze, nelle quali possono riconoscersi, almeno non tutto è stato vano, dopo trenta ....dico trenta anni con loro....ossia una vita.

    Il lavoro di Lino è prezioso perché da un senso compiuto a tutto quello che abbiamo vissuto, spiega come mai siano possibili esperienze come quelle che noi abbiamo vissuto.

    Nessun albero buono, infatti, produce frutti cattivi.
    Né un albero cattivo può mai produrre frutti buoni.

    Ed è come tu dici Pietro, temo che quegli stessi che oggi scrivono difendendo i frutti del Cammino, facendo la olà a Kiko, domani racconteranno i DANNI che produce. È inevitabile.

    Pax

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  27. Metto in evidenza una cosa inconfutabile.
    Post come questo hanno il potere di paralizzare tutti i Pasqualoni che girano furenti sul blog, pronti a tirare fuori gli artigli - impettiti come sono dall'alto della loro fede rispetto a me ridiventata una cristiana normale (Anonimo delle 10:27) - spariscono tutti, al soffio della Verità testimoniata che si impone da sola.
    Non hanno argomenti e tacciono, speriamo anche che riflettano. Anche a loro diciamo: Aprite gli occhi e giudicate da voi stessi, cominciate a collegare le cose, non giocate con la vostra vita e quella degli altri, seguendo un falso profeta.

    Approfitto per ringraziare anche Valentina Giusti che ha dato una grande mano per le foto che corredano il post.
    In genere ci aiutiamo sempre a vicenda, con grande generosità e gioia, la gioia che viene dal fare quanto la coscienza ci detta.

    A volte sarebbe meglio non pensare più, dimenticare quello che si riesce a dimenticare!....perchè pensi che non puoi passare tutta la vita o avendo sofferto appresso a loro (già una gran parte) o ricordando le sofferenze passate.
    Ma, dando testimonianza, si spera, di fare del bene ad altri. Questo ci incoraggia.
    Comunque, cari Pasqualoni, a presto: non è mica finita qua!

    Pax

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  29. Risposta ad
    Anonimo dl 25 gennaio 2018
    ore 19:45

    Copio qui:

    Nessuna fatica trovare cose contro il cammino, anzi non riusciamo a starvi dietro, tanto siete prolifici.

    Nessuno ha detto che la foto sia delle Bibbia aperta di Kiko (mica egli è stupido come il povero Giovanni Gucci, pace all'anima sua, che si è fatto beccare!) solo che quella foto, trovata in internet, ci ha parlato di Kiko sorprendentemente e la abbiamo usata, senza troppi scrupoli!
    Siamo sinceri, anche perché abbiamo molti riscontri dell'amore, datato, di Kiko per alcolici e superalcolici, che regge molto bene, ma che con gli anni fanno grossi danni, se non assunti con moderazione e agli orari giusti.

    Non sapevo si trattasse di una enciclopedia in inglese sulle armi. Ottimo. Per uno che guida una macchina da guerra strita uomini, nulla di più appropriato.

    Che poi Kiko non conosca l'inglese nessuna meraviglia, non è uno molto preparato in nessuna disciplina e poi interpreta la scrittura con se fosse per lui in inglese, ossia in una lingua che non conosce affatto.

    Grazie della dritta, dopo le tue precisazioni la stessa foto la metterei altre mille volte.
    Buona domenica. E alla prossima, che sarà molto presto.

    Pax

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  30. Devo chiedere scusa per il commento precedente. Un Pasqualone coraggioso ha scritto. A me era sfuggito il suo commento. Chiedo venia. Ho posto riparo rispondendo subito.
    E ricopiando.

    Pax

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  31. I Neocatecumenali ironizzano su tutto, persino su Gesù, ma guai a toccargli il loro idolo Kiko, perdono l'uso della ragione! L'unica che poteva, anche pesantemente, ironizzare su Kiko era la defunta Carmen. Scomparsa lei, si è perduta totalmente, nel Cammino, la capacità di vedere quest'uomo così come realmente è, cioè piccolo piccolo piccolo.

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  32. Carmen andava giù pesante con Kiko, lo ridicolizzava in tutte le occasioni.
    La reazione era che tutti ridevano, anche Kiko, sicuramente per minimizzare. A volte Carmen era imbarazzante.
    Se parliamo noi i Pasualoni non ridono ma si imbestialiscono.
    Soprattutto perché sanno benissimo che è vero ciò che diciamo. E non lo sopportano.
    Noi sappiamo di cosa parliamo.
    Poi, provare per credere, basta accompagnarlo al bar qualche mattina, il caro Kiko.

    Pax

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