venerdì 26 ottobre 2018

I tormenti del giovane eretico: Kiko Argüello sulla falsariga di Martin Lutero

«Gli studenti del "convento nero" si dirigono verso la sala del refettorio, discorrendo ancora tra loro su quanto hanno ascoltato a lezione, prendono posto attorno alla tavola imbandita: dopo aver ringraziato il Signore che salva gratuitamente, la cena può iniziare.
Tra gli studenti siedono i professori. C'è allegria in quella rumorosa tavolata: l'inverno volge al termine e una certa euforia primaverile invade gli animi.
Ci si scambia battute, qualcuno imita l'imperatore, altri il papa, l'anticristo di Roma la grande meretrice.


Si ride dinanzi ai loro sberleffi: se si ha fede in Cristo, il diavolo è del tutto impotente. Bisogna stare attenti, però, laddove si erige una Chiesa, perché Satana stabilisce nelle vicinanze la sua dimora.
Uno dei docenti (Martin Lutero), dopo aver bevuto al proprio boccale, con voce ferma esclama:
Il papa nel suo concilio non cerca la riforma, infatti dice così: "La riforma di Roma è più odiosa del tuono del cielo o del giudizio universale".
Come disse un cardinale: "Mangino, bevano pure sotto le due specie eccetera: che ce ne viene? Ma se volessero riformarci, allora ci opporremo.".
E neppure noi [luterani] siamo soddisfatti se anche ci concedessero l'Eucaristia sotto le due specie e il matrimonio dei sacerdoti, ma vogliamo avere integra anche la dottrina della fede e della giustificazione, che scaccia ogni idolatria. Scacciata l'idolatria, va in rovina il fondamento del papato.
Questa è la riforma che il papato fiuta e teme…
Due studenti prendono appunti, trascrivono le parole di quel professore dallo sguardo conteso tra Dio e il diavolo.
La scena qui fantasticata ci invita a sedere a tavola con colui che per secoli è stato considerato l'eretico per eccellenza è che, a cinquecento anni dall'affissione delle 95 tesi sul portale della chiesa di Wittenberg -avvenuta, stando alla vulgata, il 31 ottobre del 1517- è ancora in grado di offrire una diversa visione della fede. Un "altro cristianesimo", antico e nuovo (…)»

Nota: il brano sopra riportato è tratto dall'introduzione di Domenico Segna al volume "Lutero, discorsi a tavola" (editrice Garzanti, collana I grandi libri dello Spirito): libro dal quale di seguito scegliamo, aprendo quasi a caso tanto sono numerosi i passi interessanti per dimostrare il nostro assunto, uno di questi discorsi di Lutero fedelmente appuntati da più seguaci del grande distruttore dell'unità della Chiesa Cattolica, segnalando con appositi link tutte le assonanze con un "riformatore" ben più recente nel panorama della storia della Chiesa, Kiko Argüello.
Abbiamo intitolato il passo che vi proponiamo di seguito: "I tormenti di un eretico".

A chi si cimentasse a leggere attentamente quanto segue, vogliamo far notare come l'eresia consista nell'inquinare un po' la verità lasciando che ciò produca frutto da sé. Lutero ha una certa ossessione riguardo al peccato e riguardo alla "giustificazione", e sottilmente induce gli ascoltatori a pensare che non occorrerebbe sforzarsi di essere giusti. Proprio ciò che afferma Kiko da mezzo secolo a questa parte. Lutero gioca con le parole ("Dio non si adira") esagerando la lettera delle Scritture in modo da tradirne lo spirito, imponendo così, elegantemente, le proprie sbagliate idee a coloro che lo ascoltano (proprio come hanno fatto Carmen e Kiko). Lutero sottilmente mette da parte la volontà umana in modo da insinuare che le buone opere e le mortificazioni del corpo e dello spirito sarebbero inutili o dannose o innaturali, inducendo gli ascoltatori a fare lo stesso errore.
Sottolineeremo alcune delle principali somiglianze fra Lutero e Kiko, scusandoci in anteprima con i cultori della materia per la sproporzione fra un personaggio della statura del Riformatore protestante con un eretico piccino picciò dei giorni nostri.



Il 14 dicembre 1431 a pranzo.
(Parla Martin Lutero)

«La più grande tentazione di Satana è quando dice: "Dio odia il peccatore: anche tu sei peccatore, perciò Dio odia anche te".
Altri sentono in modo diverso questa tentazione. A me Dio non rinfaccia i miei misfatti, ciò che ho celebrato la messa, che da giovane ho fatto questo o quello; ad altri invece rinfaccia la vita trascorsa. In questo sillogismo, bisogna semplicemente negare la premessa maggiore: che è falso che Dio odi i peccatori.
A questo punto, quando Satana ti obietta Sodoma ed altri esempi dell'ira, tu, a tua volta, contrapponigli Cristo mandato nella carne; se Dio odiasse i peccatori, non avrebbe certo mandato suo Figlio per loro.
Odia soltanto quelli che non vogliono essere giustificati, coloro cioè che non vogliono essere peccatori.
Tentazioni come queste ci giovano moltissimo e non sono, come sembrano, perdizione, ma insegnamento, ed ogni cristiano rifletterà che senza le tentazioni non può conoscere Cristo.

Quasi dieci anni fa, ho provato per la prima volta questa tentazione della disperazione e dell'ira divina.
Dopo, ho avuto un po' di quiete tanto che, da quanto mi andò bene, presi anche moglie, ma poi la tentazione tornò. Poiché allora mi lamentai con Staupitz (1), egli mi disse di non aver in verità mai provato quelle tentazioni. "Ma per quanto ne capisco" disse "esse sono più necessarie per voi del bere e del mangiare".

Quindi, quelli che come voi provano tali tentazioni devono abituarsi a sopportarla, perché questo è il vero cristianesimo.
Se Satana non mi avesse molestato così, io non avrei saputo essere tanto nemico a lui, né avrei anche saputo fargli tanto danno.
Così anche in tanta abbondanza di doni di Dio (io devo attestare e dire che essi sono sono di Dio e non sono miei), se non ci fossero state le tentazioni, sarei caduto, per la superbia, nell'abisso dell'Inferno.
Il nostro Signore Iddio in questo modo mi insegna che i doni non sono miei, ma suoi, poiché quando viene la tentazione, non sono capace di vincere un peccato veniale.

La tentazione quindi ci salva dalla superbia e insieme aumenta la conoscenza di Dio ed i suoi doni, perché da quando sono stato tentato in quel modo, Dio mi ha dato quella famosa vittoria, perché ho vinto i monaci, i voti, le messe e tutte quelle abominazioni. E invero, come potrebbe altrimenti fare il Signore Iddio? Poiché papa e Cesare non mi possono piegare, deve esserci un diavolo, perché il valore non si indebolisca senza il nemico.
Pietro ha un detto eccellente da ultimo: "La vostra fratellanza ch'è nel mondo", vale a dire noi non siamo soli, ma molti che non conosciamo sopportano qua e là le stesse cose. Tuttavia non siamo senza consolazione, ma la vittoria resta nostra e saremo vincitori, giacché noi abbiamo la remissione dei peccati.

Dunque, quando vediamo i nostri peccati, non abbiamo ragione di temere, bensì ne hanno quelli che non li vedono; quelli sì che hanno ragione di temere.
Tutto sta nel tagliare direttamente, come dice Paolo, cioè che noi, prima atterriti, ci prendiamo a cuore la dura sentenza e il terribile esempio, benché a noi soltanto appartengano le promesse.
E allora noi vediamo che l'articolo della giustificazione è necessario solo per consolare quelli che sono afflitti. Per questa ragione, caro N., sopporta di onorare il Signore Dio e celebragli il sacrificio. Non dovete altresì pregare per la redenzione più di quanto egli vuole.

A noi giovani spetta conoscere le astuzie del diavolo. Egli prende dei peccati da niente, che sa gonfiare tanto che uno non sa dove finirà per questo.

Il diavolo una volta mi ha tormentato con Paolo e Timoteo e quasi mi strozzava, perché voleva struggermi il cuore nel corpo. "Sei stato tu la causa se tanti monaci e monache se ne sono andate dal monastero."
Con l'astuzia mi tolse dagli occhi l'articolo della giustificazione, perché non ci pensassi e mi mise davanti il testo; venne con me fuori dalla grazia per discutere la legge. Ero spacciato. (…) Che volpone! Ci insidia di nascosto ovunque. Ma tuttavia noi abbiamo Cristo che è venuto non per perderci, ma per salvarci. Se guardiamo a lui allora non c'è, né in cielo né in terra, altro Dio che il Dio giustificatore e salvatore: se al contrario lo si perde di vista, non c'è neanche altrove alcun aiuto, né consolazione, né quiete.
Solo quando mi viene in mente l'argomento "Dio mandò il suo Figlio", allora il cuore ha quiete.

Perciò tutti quelli che sono tentati devono proporsi Cristo ad esempio: anch'egli fu tentato, ma questa tentazione fu lui più aspra che per voi e per me. Spesso però mi ha fatto meraviglia come ciò sia stato possibile, dal momento che il diavolo lo sapeva puro. Ma lo ha umiliato il fatto che il diavolo gli abbia detto: "Mi senti? Sei un volpone: ti trovi tra bricconi e sei figlio dell'uomo, devi essere superiore a tutti, dunque sei partecipe di tutti i peccati di tutto il mondo, di tutta questa carne di cui sei coperto". -"Sì, ma io non ho fatto niente" -"Non importa! Io tuttavia ti trovo qua."

Perciò la nostra tentazione è niente in confronto alla sua.

Santa cena protestante
o eucarestia neocat?
Io non ho avuto occupazione più grande e più difficile della predicazione, perché ho pensato: "Tu fai solo un gran chiasso; ebbene, ciò è ingiusto, tu sei colpevole di tante anime che vanno all'inferno."
Nella tentazione, spesso me ne sono andato all'inferno, dentro, finché Dio non mi ha richiamato e mi ha confermato che era la Parola di Dio ed il vero insegnamento. Costa molto, però, prima che uno giunga alla consolazione.

Con altri invece il diavolo viene con la giustizia. Egli pretende di trovare in noi solo la giustizia attiva, mentre noi abbiamo solo la giustizia passiva e non dobbiamo avere neanche quella attiva.(2)
Ebbene, egli non vuole concederci la giustizia passiva; così io ho perduto nella giustizia attiva, perché qui nessuno può tenere testa a Dio.
Ma se lo si manda via e gli si dice: "Cristo è stato crocifisso qua per i peccatori; lo conosci anche tu? Io vivo nella sua giustizia, non nella mia; se ho peccato ne risponde lui."

Questo è il primo modo di vincere Satana, nella parola e per mezzo della parola.

L'altro è vincerlo col disprezzo, scacciando via i pensieri, non pensandoci, pensando ad altro, ad una danza, a una graziosa fanciulla. Anche questo va bene. Bisogna che sia così. Il nostro Signore Iddio ci combatte a dovere, tuttavia non ci abbandona.

Anche noi dobbiamo fare quanto sta in noi e avere cura dei nostri corpi. Per coloro che sono tentati, è cento volte più dannosa l'astinenza che il mangiare e il bere.

Se seguissi l'appetito, non mangerei niente per tre giorni. Questo è poi un semplice digiuno, perché io mangio, bevo e tuttavia lo faccio senza voglia.
Quando il mondo vede questo, lo prende per ubriachezza, ma giudicherà Iddio se è ubriachezza o digiuno. Essi combatteranno la Quaresima, ma non volontariamente come faccio io.

Perciò tengo la pancia e la testa piene, così anche il sonno sarà utile.
Perché a me accade così: quando mi sveglio, ecco che viene subito il diavolo e disputa con me, finché non gli dico: "Leccami il didietro (3). Dio non si adira, come tu dici".
Poiché egli ci tormenta più di tutto col dubbio.
In compenso abbiamo il tesoro della parola, Dio sia lodato.»
Note:
(1) Staupitz fu Vicario generale dell'Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino in Germania dal 1503, fu professore a Wittenberg ed iniziò agli studi biblici Martin Lutero, a cui cedette la propria cattedra nel 1512. In seguito avversò Lutero e la sua riforma.
(2) Lutero considerava che la salvezza avvenisse esclusivamente per la giustizia passiva, cioè per la fede, e non per giustizia attiva, e cioè per le opere.
(3) L'espressione attribuita a Lutero nel testo è più volgare.

Esplicitiamo ora solo alcuni paralleli fra questo discorso a tavola di Lutero e i discorsi "a tavola" tratti dai mamotreti di Kiko.

Lutero affigge le sue tesi
Kiko ci affligge con le sue catechesi
(*)
Lutero:
Dio non odia i peccatori, odia soltanto quelli che non vogliono essere giustificati, coloro cioè che non vogliono essere peccatori.

Kiko:
  • Dio ha permesso che io conoscessi che sono un porco (recenti esperienze di casi di pedofilia, ma ve ne sono di datate nel cammino, fino ad ora tenute sepolte e nascoste, perché il mondo non comprende e non giustifica, nel suo moralismo, "ma tra noi neocatecumenali è diverso" perché sappiamo che noi, che giudichiamo ancora, domani potremmo anche fare peggio).


(**)
Lutero:
la vittoria resta nostra e saremo vincitori, giacché noi abbiamo la remissione dei peccati.

Kiko:
Mentre è vero che la Chiesa proclama con fermezza che Gesù ci ha offerto il Suo perdono sulla Croce e che noi dobbiamo accettare il suo perdono tramite il pentimento, rispetto al "giudizio" la Chiesa insegna qualcosa di diverso.

Sfruttando la parola "giudizio" Kiko ha deliberatamente travisato il linguaggio della Tradizione della Chiesa, che nella sua storia ha insegnato che ci sono in realtà due giudizi che l'uomo dovrà fronteggiare: il Giudizio Particolare che avviene per ogni uomo dopo la morte ed il Giudizio Universale (o Finale) che avviene alla fine del mondo al ritorno di Cristo ed ogni uomo, giusto o malvagio, riceverà un corpo risuscitato.


"Santa cena" protestante a confronto con
la "Eucarestia" neocatecumenale
Lutero:
Noi abbiamo la remissione dei peccati…

Kiko:
  • «Oggi, ogni volta che si annuncia il Kerygma siete chiamati a conversione, ma per credere alla Buona Notizia dovete accettare che Cristo è morto per i vostri peccati, perché ti siano perdonati e perdonati i tuoi peccati, ora (in questo momento), domani SE VUOI lo sigillerai nella confessione, ma se tu ti penti di aver toccato quella ragazza o di esserti mas… ora stesso i tuoi peccati vengono perdonati e se i tuoi peccati sono perdonati può scendere lo Spirito Santo che diventa una sola cosa con te, si fa Uno con te…»
    (Dalla catechesi di Kiko Argüello, GMG 2013 di Rio)
È la dottrina luterana del "Solus Christus": sappiamo infatti che il cammino è allergico a tutti i santi che non siano i propri stessi fondatori e ridimensiona il ruolo del sacerdote come guida spirituale e come tramite di Dio per il perdono nella confessione sacramentale, che per i kiko's "sigilla" il perdono che scende sul fedele nel momento in cui crede alla predicazione.


(***)
Lutero:
Dio non si adira.

Kiko:
  • “La prima cosa che dobbiamo pensare è che non si può recare danno a Dio. Dio non lo si può offendere nel senso di togliergli la sua gloria, perché allora Dio sarebbe vulnerabile e non sarebbe Dio. Dio è invulnerabile. Non gli puoi togliere la sua gloria in nessun modo…”
  • “Questa è una cosa che sorprende moltissimo la gente perché da piccoli ci hanno detto che il peccato fa soffrire Gesù bambino se siamo cattivi e indocili. E la gente ha dei concetti molto sentimentali, pensano che il peccato fa soffrire molto Gesù Cristo.”

Certamente col peccato l’uomo rifiuta a Dio l’amore che Egli merita. L’uomo non può togliere gloria a Dio né danneggiarLo, ma Lo “offende” perché Gli nega quanto Gli è dovuto (e se potesse… Lo sopprimerebbe). In realtà l’uomo, nella sua presunzione, tenta di sottrarsi a Dio, e pecca turbando l’ordine oggettivo della verità e della giustizia. Se peccando l’uomo danneggiasse solo se stesso, non avrebbe obbligo di riparare (la riparazione non avrebbe senso se Dio non può esser offeso).
Ma nella Bibbia si parla spesso di peccato come offesa a Dio (Gb 1,5; Sal 119,11; Prov 14,21; 17,5; Ez 20,27; Rm 2,23).
Anche il Concilio Vaticano II usa questa terminologia, parlando di offese fatte a Dio con il peccato (Lumen Gentium, 11).
Dice Giovanni Paolo II: “È vano sperare che prenda coscienza un senso del peccato nei confronti dell’uomo e dei valori umani, se manca il senso dell’offesa commessa contro Dio, cioè il vero senso del peccato
(R.P. 18).
(cfr. anche: don Elio Marighetto, "I segreti del Cammino Neocatecumenale")

(****)
Lutero: Quando il mondo vede questo, lo prende per ubriachezza, ma giudicherà Iddio se è ubriachezza o digiuno.

Kiko:
  • "Ci fu un tempo in cui si credeva che per essere virtuoso era necessario sacrificarsi molto facendo piccoli atti per esercitare la volontà (mi tolgo ora questa sigaretta; domani…). Oggi questo non si accetta più. È stato per altre epoche. Io non ti consiglierei mai, fratello, questo stoicismo… Perché toglierti questa sigaretta, questo pò di acqua, o dare questa elemosina a un povero per acquistare virtù, può fare di te l'uomo più fariseo del mondo". (Mamotreto della Convivenza dello Shemà)

Come la Chiesa ha risposto a Lutero
e come ha risposto a Kiko.
Notare le facce lugubri degli Iniziatori

58 commenti:

  1. Cito dal discorso a tavola di Lutero:

    Il diavolo viene con la giustizia. Egli pretende di trovare in noi solo la giustizia attiva, mentre noi abbiamo solo la giustizia passiva e non dobbiamo avere neanche quella attiva.(2)
    Ebbene, egli non vuole concederci la giustizia passiva; così io ho perduto nella giustizia attiva, perché qui nessuno può tenere testa a Dio.
    Ma se lo si manda via e gli si dice: "Cristo è stato crocifisso qua per i peccatori; lo conosci anche tu? Io vivo nella sua giustizia, non nella mia; se ho peccato ne risponde lui.".

    Trovo una perfetta adesione con la predicazione di Kiko.
    Infatti anche Kiko sostiene che non solo le buone opere (la giustizia attiva secondo Lutero) non servono per la conversione, ma addirittura la ostacolano!
    Tant'è che a ciascuno propone il suo cammino di Kenosi, per arrivare alla conclusione di Lutero: meglio essere peccatori che giusti, basta che professiamo di essere di Cristo, Lui ci giustifica (la giustizia passiva).

    Per uno scherzetto del genere la Chiesa è stata lacerata mezzo millennio fa. Non c'è dubbio che il fascino di queste idee colpisce ancora oggi. Però basterebbe che Kiko lo ammettesse: Lutero è nostro padre, dobbiamo tutto a lui! Invece di addebitare alla Madonna la responsabilità di un cammino deviato e deviante.

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  2. Prima pagare poi imitare Martin Lutero (cit. neocatecumenale)

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    1. Vuoi davvero giocare su questo campo? Che ne dici di:" Prima pagare (offerta a quota prefissata) e poi fare Battesimo. Fra indulgenze, simonia, offerte obbligatorie per accedere ai sacramenti davvero vuoi parlare di soldi?

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    2. "Prima pagare (offerta a quota prefissata) e poi fare Battesimo."
      --------
      È esattamente quello che succede nel CN :

      -quota prefissata (DECIMA) per partecipare a "1 CAMMINO di FEDE";

      -quota prefissata per avere il proprio nome scritto su 1 mattone della Domus Galilae;

      -quota prefissata per acquistare accessori INUTILI per le celebrazioni comunitarie e domestiche;

      -quota prefissata per acquistare i libri di Carmen e Kiko (a prezzo maggiore che in libreria);

      - quota prefissata (1 MILIONE di euro) per "EVANGELIZZARE" (!!!);

      -quota non prefissata ma OBBLIGATORIA per qualunque genere di collette Kiko ritenga di richiedere, SENZA rendere conto della destinazione;

      -quota prefissata (maggiore di quella di qualsiasi altra agenzia viaggi) per ricevere il finto SECONDO Battesimo nel Giordano.

      In tutta la Chiesa Cattolica, fare 1 offerta in occasione dei Sacramenti è 1 USANZA, chi non se lo può permettere NON è obbligato a seguirla.

      Se 1 sacerdote la richiede a chi sa
      non poterselo permettere sbaglia.

      " Il Catechismo della Chiesa Cattolica considera la simonia un peccato contro il primo comandamento, insieme con l’azione di tentare Dio e il sacrilegio. Secondo il codice di Diritto canonico del 1983 (can. 188) la rinuncia di un ufficio, fatta per s., non è valida e la provvista simoniaca di un ufficio ecclesiastico è nulla ipso iure; sono previste anche sanzioni canoniche (sospensione o interdetto) contro il conferimento o la ricezione simoniaca di un sacramento."
      (da Enciclopedia Treccani).

      Ti dovresti VERGOGNARE di accusare la Chiesa di 1 comportamento che è PROPRIO del Cammino neocatecumenale , che è nel Cammino una vera e propria LEGGE a cui TUTTI gli aderenti devono obbedire per non essere estromessi dalla SETTA.

      Lo ripeto, vergognati!

      Roberta

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    3. Povero cretino! Abituato a dover pagare, pagare, pagare nel Cammino Neocatecumenale, non ha capito niente di come la Chiesa Cattolica amministra i sacramenti.

      Anzitutto: i sacramenti non si pagano. L'usanza di dare un'offerta al sacerdote è nata dal popolo che si rendeva conto che il sacerdote, benché al servizio dei fedeli, avrebbe potuto impiegare diversamente il suo tempo e le sue risorse (dopotutto "chi paga per le ostie? chi paga per le pulizie in chiesa?" ecc.), e che non avrebbe potuto celebrar Messa secondo una sua particolare intenzione.

      Perciò, nel semplice ma generoso tentativo di ricompensargli i beni materiali e spirituali che costui rinunciava a loro favore, è nata l'usanza. Usanza normata dalla Chiesa solo allo scopo di evitare abusi. Per esempio: c'è un'«offerta minima consigliata» (non "fissata") per quel che riguarda le intenzioni di Messa, e se è più di una al giorno il sacerdote deve versare alla diocesi (norma intesa ad evitare che il prete non diventi un distributore automatico di Messe).

      Riguardo alle grandi celebrazioni (battesimi, matrimoni, ecc.) il sacerdote non solo ha a che fare col fastidio di fotografi, gente chiassosa e ritardataria, ecc., ma anche con addobbi in chiesa e altre rogne. Dunque è quantomeno un gesto civile fargli un'offerta più ampia secondo le proprie disponibilità - il suo dovere è di amministrare i sacramenti, non di subire passivamente l'inciviltà altrui. Se poi per il pranzo di nozze si mettono a budget 110 euro a persona e al sacerdote che ha celebrato il matrimonio si danno 100 euro, questo è un segno di suprema tirchieria. Tanto più se poi il povero sacerdote avrà poi a che fare con la bolletta della luce (mica ha celebrato al buio!), con gli impianti di amplificazione da tenere funzionanti, col ripulire la Chiesa dai resti dei fiori...

      Riguardo alla simonia, chi ha seguito il caso Viganò avrà scoperto che sono i vescovi omosessuali quelli propensi ad ordinar preti dietro pagamento o di favori contronatura. Cosa che naturalmente attira la presenza del demonio - quello vero -, secondo quanto testimoniato da padre Gabriele Amorth, che aveva "in cura" da anni qualche sacerdote che aveva a suo tempo comprato l'ordinazione.

      Tutto ciò non toglie che chi può permettersi più dei classici due spiccioli della vedova al tempo, dona con più generosità - e senza far squillare le trombe davanti a sé. Specialmente quando si tratta di consacrati che veramente vivono la fede. Questo lo sanno soprattutto i tiepidi e gli ipocriti: per esempio nel caso dei Francescani dell'Immacolata credettero di aver a che fare con chissà quale impero economico.

      Riguardo alla vendita delle indulgenze che scatenò la ribellione protestante, il fratello Shadyx è così tonto da non essersi ancora chiesto come mai lo scandalo scoppiò solo in Germania (dove la Banca Fugger aveva avuto l'incarico di raccogliere i soldi) e non in Italia o altri paesi cattolici. Ma pur di aggredire noialtri, il fratello Shadyx non riesce a far a meno di tirare in ballo argomenti che non c'entrano con questa discussione.

      Certamente è il Cammino Neocatecumenale a dover essere accusato di "indulgenze, simonia, offerte obbligatorie". Lo sfido a non pagare più la Decima: vada piuttosto a versarla ad un monastero di clausura che non c'entra niente col Cammino. Il Signore apprezzerà il gesto di carità diretto ad anime a Lui consacrate... i cosiddetti "catechisti" del Cammino, invece, non apprezzeranno.

      E se smette di versare soldi anche per le "collette", lasciando girare a vuoto il sacco nero, i cosiddetti "catechisti" e "responsabili" diranno che c'è qualcuno che non ha fede (cioè che non paga) e appena lo scoprono lo scacceranno dalla comunità negandogli i sacramenti e pure il saluto. Se non è simonia questa...!

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    4. Perfetto complemento al thread di oggi, il commento di Shadyx.
      Fra le accuse che i protestanti elevano ancor oggi alla Chiesa cattolica c'è la simonia, oltre alla comunione con solo la particola, il culto fervente ai santi ed altre amenità che, guarda caso, anche i protestanti Neocatecumenali rimproverano alla Chiesa, spesso, come in questo caso, per nascondere le proprie malefatte.

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    5. Coloro che al pari del fratello Shadyx aggrediscono la Chiesa per la faccendaccia delle indulgenze ignorano - spesso di proposito - le usanze dell'epoca e i fatti salienti.

      Citazione da un articolo "non di fonte ecclesiastica":

      «...Dovendo provvedersi un introito per ripagare gli interessi, Alberto [di Brandeburgo] pagò ulteriori 10.000 ducati per assicurarsi da papa Leone X il diritto di amministrare le indulgenze giubilari, delle quali era da poco stata bandita la vendita per ripagare i lavori della basilica di S. Pietro.

      Gli acquirenti acquistavano le indulgenze dietro la promessa che il prezzo avrebbe ottenuto ai propri cari una riduzione del tempo da passare in Purgatorio. Furono una pratica controversa, esercitata dalla Chiesa durante i secoli. Lutero non fu il solo ad aver condannato le indulgenze – molti le consideravano eretiche – ma l’impudenza e la corruzione dimostrate da Alberto nello sforzo di ripagare Jakob Fugger diede alle parole di Lutero una forza maggiore.

      Il venditore d’indulgenze autorizzato da Alberto – Johann Tetzel – era costantemente accompagnato da un agente dei Fugger. Era l’agente a tenere le chiavi della cassetta delle indulgenze e, una volta piena, era sempre lui a prelevarne il contenuto. Una metà era destinata all’agente Fugger a Roma, per pagare la Curia, mentre l’altra andava agli Asburgo per ripagare i debiti di Alberto. Il confronto fatto da Lutero tra queste pratiche con l’episodio evangelico dei mercanti cacciati dal tempio da Gesù era, ovviamente, troppo legittimo perché fosse ignorato...»

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    6. Mamma mia ti sei ingoiato oltre all'amo anche la canna ed il mulinello.
      Ogni commento è superfluo, e , viste le tue risposte negli altri post, ho paura che sia addirittura inutile.

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  3. La stringente logica del signor trettre dottor (h.c.) fariseo Arguello.

    Annuncio di Pasqua 2017 in Spagna: "...Vado a Messa a Roma alle otto del mattino nella chiesa che sta a fianco di casa mia: vado tutti i giorni e c'è un povero che dorme in strada, che tira il suo carretto e viene a Messa con me. Quando vado gli do sempre 50 euro. È il minimo che dò a un povero, 50 euro, non ho mai dato di meno".

    Mamotreto della Convivenza dello Shemà: "...dare questa elemosina a un povero per acquistare virtù, può fare di te l'uomo più fariseo del mondo...".

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  4. Risposte
    1. Con una "natalità" al di sotto del 2% si estinguono i popoli figuratevi la fine che fa il cnc.
      Quindi per rispondere ai "dubbi" di Kiko espressi nel questionario della convivenza di inizio corso "Dove stiamo andando come Chiesa e come carsima" la risposta non può che essere per quanto riguarda il carisma "verso l'estinzione". Per quanto riguarda la Chiesa non sono preoccupato perchè è una "barca" che naviga, anche in acque molto tempestose da più 2000 anni, ed è sempre rimasta a galla e sempre ci rimarrà, con buona pace delle "cassandre" cnc.

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    2. Vero, è la fine di un sogno (quello di Kiko) e la fine di un incubo (per i poveri neocatecumenali).
      Mi spiace che non se ne rendono conto, malgrado tutto il Signore li ama così come sono e li leva dalle sgrinfie dei pretoriani di Kiko.
      LUCA

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  5. Un amico consacrato mi raccontava che agli esercizi spirituali il predicatore aveva detto: i vostri genitori sono già salvi, poiché vi hanno generato.

    In senso letterale sarebbe un'emerita corbelleria, ma trattandosi di un'omelia era chiaro il senso dell'iperbole: cioè che l'aver generato un figlio che successivamente decide in piena libertà di consacrarsi al Signore, guadagna ai suoi genitori tanti benefici spirituali imprevedibili, perché proprio la sua libertà di rispondere alla chiamata di Cristo era stata favorita e coltivata dai genitori. Perciò, logicamente, ne guadagnano meriti, pur essendo stata libera scelta del figlio.

    Quel coltivare ovviamente è ben altro che il solito diluvio di moralismi e versetti biblici. Come già detto altrove, uno può trasmettere Cristo anche senza nominarLo, può mettere un proprio figlio sulla buona strada senza nemmeno accorgersene (chi si sforza di santificare sé stesso, sta evangelizzando il prossimo senza accorgersene, così come pure chi è attento alla propria dignità, al proprio lavoro, ecc.). È dunque possibile che dei kikos di buon cuore generino vocazioni per la Chiesa, probabilmente persino senza volerlo (immaginate la scena tragicomica di due genitori neocat alle prese col figlio che rifiuta di ubbidire a Kiko e preferisce mettersi al servizio di tutta la Chiesa). Ma ordinariamente il gesto di "alzarsi" davanti a Kiko significa immolarsi ad un idolo.

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    1. Come al solito ormai mi sono reso conto che le corbellerie le dici tu eccome. Chi si alza non si alza certo per Kiko, ma per il Signore. Evidentemente le tue vedute sono talmente ristrette da non comprendere neanche la semplicità di questo gesto che ovviamente giudichi senza neanche aver sentito la campana di chi, questa chiamata, l'ha sentita realmente nel proprio cuore e ha deciso di consacrare la propria vita a Dio. Prima di riempirti la bocca di giudizi a destra e a manca collega il cervello, perché evidentemente lo tieni ben staccato. Chi sarebbe Kiko se non un uomo, un semplice tramite e nulla più. Sta arrivando alla fine dei suoi giorni e l'essere idolatrato, come dici tu, non cambierà questa realtà. Invece la vocazione di questi giovani durerà nel tempo come frutto dell'amore di Dio. Ma piantala di giudicare tutto e tutti

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    2. Ma senti chi parla di "giudicare tutto e tutti"...

      Intanto i fratelli del Cammino potrebbero cominciare a riflettere su come mai le cosiddette "vocazioni" neocatecumenali devono per forza immolarsi (pardon, "alzarsi" davanti) a Kiko. Non possono offrirsi direttamente alle diocesi e agli istituti di vita consacrata? No! Il Cammino delle alzatine ipocrite esige tassativamente lo spettacolino delle "alzate". Non sia mai che qualche vocazione proveniente dal Cammino possa pensare di mettersi sinceramente a disposizione di tutta la Chiesa!

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  6. Intanto a Guam fanno notare che la candidata al governatorato sostenuta dai neocatecumenali aveva elogiato la Planned Parenthood, la più grossa istituzione abortista mondiale. Ma i cosiddetti "catechisti" comandano di sostenerla lo stesso. Ipocriti i "catechisti" neocatecumenali, e ipocriti i kikos che ubbidiscono loro.

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  7. Toh, ma guarda un po': padre Giorgio Carbone parla contro le dottrine di Kiko e Carmen e contro la circoncisione della ragione (e soprattutto contro il tragicomico alibi del "non giudicareeeeh!"):

    ...l’espressione di Gesù «Non giudicate» significa non giudicare la moralità della persona altrui, per il semplice fatto che ognuno è incompetente a valutare il deliberato consenso della volontà altrui all’atto e la piena avvertenza dell’intelligenza altrui al contenuto dell’atto – in alcuni casi è anche difficile dare un giudizio sui nostri stessi atti –. Però la stessa espressione di Gesù «Non giudicate» non ci libera dal dovere di fare uso della intelligenza. Anzi le varie parabole di Gesù che chiamano alla responsabilità e alla prudenza sono un appello divino a usare sempre l’intelligenza, specie nella sua funzione di giudizio discretivo pratico, leggi “discernimento”, che è proprio una forma di giudizio. Questo giudizio potrà vertere non sulla persona dell’altro, ma almeno sull’azione compiuta dall’altro, su ciò che cade sotto la mia esperienza conoscitiva...

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  8. Faccio un esempio. Nel rally abbiamo un pilota e un navigatore che gli da indicazioni sulla strada, sul come affrontare le curve, la velocità ecc
    Noi siamo il pilota. Se crediamo in Cristo e nella Sua resurrezione e nel suo amore per noi allora il nostro copilota sarà lo Spirito Santo e le nostre azioni saranno ben consigliate. Se invece non abbiamo come copilota lo Spirito Santo sarà il Demonio a consigliarci la strada e anche se le nostre intenzioni sono buone e non vogliamo fare male troverà tutti i modi per ingannarci e convincerci che Dio non ci ama e le nostre azioni sono corrette.

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    1. E basta con queste insulse prediche!

      Quell'esempio può forse andar bene in una predica, ma teologicamente è sbagliato perché insinua che l'uomo non sarebbe libero di guidare, che cioè sarebbe una specie di robot che deve scegliere da chi prendere ordini.

      In ogni momento della sua vita l'uomo può scegliere tra il bene e il male. La natura ferita dal peccato può portare a scegliere il male illudendosi che sia bene - o come dicevano anticamente, "scegliere un bene minore piuttosto che un bene maggiore".

      Per educare sé stesso a scegliere il "bene maggiore", deve non solo compiere uno sforzo (incluso lo sforzo di conoscere, secondo le proprie capacità intellettuali, ciò che Dio insegna), ma deve anche adoperare gli strumenti che Dio stesso gli ha fornito per questo (i sacramenti).

      Tutto l'acrobatico parolame dei fratelli del Cammino come Shadyx è sostanzialmente il rifiuto di riconoscere qualche colpa di Kiko e Carmen insieme con l'ossessione di presentare un discorsetto che dia ragione agli errori di Kiko e Carmen sulla libertà e sulla grazia, errori madornali su cui è solidamente fondato il Cammino Neocatecumenale, errori che inutilmente i Pontefici - facendo leva sul buon cuore dei singoli - si sono sforzati di mettere ai margini.

      E tanto per riallacciarmi a quanto detto sopra riguardo alle false vocazioni del Cammino, se nel Cammino avviene che una vocazione per essere riconosciuta come tale deve "alzarsi" davanti a Kiko, significa che è una vocazione a Kiko. Gettare incenso all'idolo Kiko e poi affidarsi nelle mani di coloro che lo adorano.

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    2. A che ti serve il navigatore?
      Tanto voi NC andate col pilota automatico, TARATO MALE da Kiko.

      Sei come 1 bambino sull'automobilina della giostra che crede di guidare lui e crede che girare il volante faccia girare l'automobilina .. ma se davvero vuoi guidare tu, l'unica soluzione è SCENDERE dalla giostra.

      Sei diretto ad 1 meta buona nel tuo tragitto e vuoi come navigatore lo Spirito Santo?
      Benissimo, allora sali sull'automobile giusta .

      Impara a guidare prima di voler fare i rally, vai alla scuola guida che è la Chiesa Una e Cattolica. Ci sono in essa bravi istruttori sai? Ci sono santi sacerdoti che mai ti consiglierebbero il percorso accidentato del CN .. Perché è CIRCOLARE, proprio come 1 giostra che non conduce da NESSUNA parte ( "attenzione a non camminare in tondo" disse il Papa parlando ai NC di 1 parrocchia di Roma).

      Ti sei invece affidato al primo istruttore "fai da te" in cui ti sei imbattuto e hai visto che è molto più facile farsi dire le cose ed eseguirle che COMPRENDERE veramente come si guida.

      Inoltre lo Spirito Santo non ti guiderebbe mai in dei rally astrusi, pericolosi per sé (la propria anima) e per gli altri (quante persone innocenti hai già "messo sotto" nel seguire le indicazioni di guida dei navigator-catechisti?).

      Lo Spirito Santo agisce nella Chiesa per insegnarti invece a guidare su strade "di città", dove devi essere TU a vedere gli altri che circolano, rispettarli (avere cura di non metterli in pericolo) rispettando il codice della strada .. In città, non puoi scatenare i tuoi istinti andando a folle velocità come fai nei rally, vedendo gli altri solo come avversari.
      Questo è 1 altro modo di dire che il cristiano è sale e lievito nella società.

      Ti invito a meditare sulle tue stesse parole:

      " Se invece non abbiamo come copilota lo Spirito Santo sarà il Demonio a consigliarci la strada e anche se le nostre intenzioni sono buone e non vogliamo fare male troverà tutti i modi per ingannarci e convincerci che Dio non ci ama e le nostre azioni sono corrette."
      ---------
      .. perché purtroppo si stanno proprio esattamente verificando per voi che siete impegnati nel rally NC e che prestate FEDE alla voce SBAGLIATA .. quella, non dello Spirito Santo, ma del secondo che hai nominato.

      Ti auguro, alla prossima curva, di uscire per la tangente senza farti troppo male.

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    3. Cosa stai dicendo ? Tu "obbedisci" e basta ! Se è qualcun altro che ti conduce sei un deportato, non un cristiano ! Il cristiano sceglie, tu "obbedisci" ! ....e scusa il raffronto ma il mio cane non è cristiano ! Se poi ti guida un eretico, fai tu !

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    4. L'idea secondo cui l'uomo sarebbe un cavallo su cui alternativamente sale Dio o il diavolo è una dottrina di Lutero, spiegata a Melantone.
      Vedi che è come diciamo noi? Il cammino ti immerge in una zuppa di protestantesimo

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  9. Oggi è sabato, pertanto stasera andrà in onda l'ennesima puntata della trasmissione kikista-carmenista: L'alzatina ipocrita.

    I fratelli del Cammino, obbligati dai cosiddetti "catechisti" e "responsabili" e vari altri capibastone della setta, celebreranno la carnevalata neocatecumenale composta di grattugiate di chitarrella stile Kiko, diluvio di omelie laicali (ipocritamente spacciate per "monizioni", come se non fosse possibile celebrare una liturgia senza sommergerla di un oceano di parole aggiuntive), alzatina ipocrita al momento della Comunione con immediata seduta e sequestro di persona (Nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento tenuto sequestrato mentre continua la musichetta kikiana in sottofondo, in attesa che scatti il segnale manducatorio), grande probabilità di comunioni fatte in peccato mortale (dopotutto dicono sempre che quando il Signore ti toglie la mano dalla testa, ne combini di ogni! ma come dice Kiko, il Signore ti ha già perdonato, basta aver puntualmente pagato la decima e presenziato alle convivenze, poi, domani, se vuoi, ti confesserai...), e per concludere l'infantile e imbecillissimo girotondo e l'assalto al tavolinetto per agguantare fiori e banane (mentre qualcuno di loro, più in lontananza, festeggia il fatto che per il momento non stiano arrivando altre notizie sul vescovo pedofilo neocatecumenale e sugli altri presbiteri pedofili neocatecumenali: dopotutto quando il Signore ti toglie la mano dalla testa, bla bla bla).

    E poche ore prima di fare tutto questo vengono qui a fare pompose considerazioni su qualche oscuro versetto biblico o qualche sottile doppio significato di qualche parola del vocabolario italiano. Che ipocriti.

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    1. Si si, come dici tu. Ste cose perché non vai a dirle al Papa? Perché sai, ha celebrato anche lui Eucarestia con i catecumeni e non mi è parso così indignato. Oppure qui dentro non riconoscete il primato del Papa? Siete una fazione senza capo? Cattolici fai da te? No perché seriamente tutta sta manfrina ha rotto. In ambito militare quando i soldati si ribellano al capo si chiama ammutinamento che è ne più ne meno di quello che leggo qui

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    2. Piccole precisazioni per i fedeli cattolici:

      1) i "catecumeni" sono coloro che non hanno ancora ricevuto il battesimo e che si stanno preparando a riceverlo; invece i "neocatecumenali" - che qui trovate indicati anche come "kikos" - sono coloro che aderiscono all'associazione denominata Cammino Neocatecumenale;

      2) in alcuni casi il Papa ha celebrato l'Eucarestia per i neocatecumenali ma non ne ha condiviso (tanto meno approvato) gli strafalcioni liturgici; il caso più esemplare è quando a Porto San Giorgio il 30 dicembre 1988 i "camerieri liturgici" neocatecumenali provvidero a distribuire la Comunione coprendo la visuale al Papa affinché non vedesse lo scempio; peraltro nella stessa liturgia, quando Giovanni Paolo II stava per intonare il Padre Nostro, stranamente gli fu silenziato il microfono e contemporaneamente Kiko Argüello iniziò a grattugiare la chitarrella e a cantare il Padre Nostro al posto del Papa (questo fa capire quale è il contesto quando i kikos dicono "il Papa ha celebrato con noi");

      3) le menzogne della categoria "il Papa ha celebrato con noi" come quella del fratello Shadyx, così come le menzogne della categoria "il Papa ci approva", vengono tipicamente utilizzate dai kikos per scagliare addosso agli interlocutori la figura del Papa: "non riconoscete il Papa?" - ennesima dimostrazione che per difendere il Cammino occorrono patetici mezzucci, illazioni, trucchetti, inganni, menzogne;

      4) un cattolico non può essere "fai da te" poiché la sua fede poggia sulle immutabili verità di fede proclamate dalla Chiesa lungo venti secoli, sulla Tradizione, sul Magistero, sull'esempio dei santi che mai si sono permessi di celebrare carnevalate a modo loro. Stasera, invece, i kikos, al solo scopo di affermare la propria identità e la propria superiorità sugli altri cristiani, celebreranno anche stasera la liturgia "fai da te" inventata da Kiko e Carmen nonostante tali pagliacciate siano proibite dai documenti liturgici validi per tutta la Chiesa, dagli interventi dei Papi, e dallo stesso Statuto del Cammino (articolo 13, nota 49, «decisioni del Santo Padre» del 1° dicembre 2005);

      5) se proprio si vuol parlare di "ammutinamento", occorre osservarlo nella mentalità neocatecumenale, quella per cui chi loda il triplice idolo Kiko-Carmen-Cammino "è dei nostri", mentre chi critica tale idolo "non ci capisce, ci perseguita, non può giudicare il Cammino senza averlo fatto...". Il Cammino è idolatria: se un neocatecumenale comincia a pensare che l'insegnamento universale della Chiesa è più importante di quello del Cammino, praticamente ha già un piede fuori (e probabilmente lo tengono già d'occhio per scacciarlo via con ignominia); se un neocatecumenale comincia a chiedersi come mai bisogna ubbidire più ai cosiddetti "catechisti" (laici ignoranti e arroganti) che al Papa e alla gerarchia cattolica, ha già entrambi i piedi fuori dal Cammino.

      6) quando qualcuno va dicendo baggianate del tipo: "il Cammino è accettato nella Chiesa", sta mentendo. Infatti lo Statuto del Cammino non è un certificato automatico di santità passata, presente e futura. Lo Statuto impone che la liturgia non sia una carnevalata, e il Cammino disubbidisce; lo Statuto non prevede le "Decime", e il Cammino le pretende; lo Statuto non promuove l'idolatria, né l'oppressione dei fratelli, né il promuovere divisioni nelle parrocchie, ecc., e invece il Cammino fa tutte queste cose. Ma vi pare forse che la Chiesa "accetti" eresie, pagliacciate liturgiche, sacrilegi, false vocazioni, corruzione del clero, difesa dei capicosca pedofili, ecc.?

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    3. "cattolici fai da te"
      ------------
      è 1 contraddizione in termini .. infatti voi NC
      NON siete (parlo di sostanza e non di etichette post it) cattolici, ma solo "FAI da TE".

      Facendo 1 commento così, dai del tuo agli altri, TU, seguace di Kiko, il RE del BRICOLAGE religioso.

      Il Papa è indignato eccome .. prova ad es. a riguardare attentamente il video del 05 maggio e soprattutto a LEGGERE le sue parole A VOI .
      Perché quando il Papa vi rivolge delle correzioni non le recepite? Perché non ne fate oggetto di questionario in 1 convivenza?

      (queste domande le metto insieme a qlle che ti ho rivolto in post precedenti, a quelle di Luca e altri a cui mai hai risposto a segno ..)

      Anche senza parlare di ammutinamento, era già chiaro dai tuoi interventi precedenti che per te stare nell'organizzazione NC non è fare 1 cammino di fede nella Chiesa, ma far parte di 1 CORPO SCELTO, proprio alla maniera militare .. ma la Chiesa non è una caserma e il NONNISMO (che praticate al vostro interno) non è cristiano.

      Peccato che la VERITÀ sia per te una "manfrina" che "ha rotto" .. spero non smetterai di intervenire perché con i tuoi commenti stai delineando benissimo il volto del CN .. del VERO Cammino, non quello degli Statuti. Inoltre dai occasione ad altri di chiarire, ribadire, evidenziare le verità della FEDE cattolica a beneficio di tutti coloro che leggono con sincero desiderio di conoscere sempre meglio Nostro Signore.
      Quindi, continua per favore, aiutaci a perfezionare il ritratto autentico della "creatura" di Kiko e Carmen .. forse tu non vorrai approfittare di queste occasioni che il Signore ti dà per VEDERE .. ma potrà essere utile a dei tuoi fratelli di cammino, che andranno ad aggiungersi ai già numerosissimi "ammutinati" verso Kiko tuo capitano.

      Cioè, parlando nel tuo linguaggio .. perché "il Signore ti fa leggere e scrivere su questo blog" .. ?

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  10. Per Shadyx
    Tu dici che le persone si alzano per il Signore.
    Un giovane che sente la chiamata a servire il Signore può entrare in un seminario diocesano.
    Un giovane neocatecumenale che sente la chiamata a servire il Signore può entrare in un seminario diocesano o in un seminario Redemtoris Mater.
    Allora perché Un giovane che non è nel cammino neocatecumenale è sente la chiamata a servire il Signore non può entrare in un seminario Redemtoris Mater?
    I neocatecumenali dicono che i seminari Redemtoris Mater sono seminari diocesani missionari.
    Mi spieghi perché non sono accettati giovani che non sono nel cammino neocatecumenale?
    LUCA

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    1. Perché così è previsto ed accettato dalla Chiesa nell'articolo 18 dello Statuto del Cammino Neocatecumenale. È una conditio sine qua non. Una regola, come la vuoi chiamare.

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    2. L'articolo 18 dello Statuto del Cammino infatti lo afferma tra le righe, di fatto contraddicendo sé stesso. L'articolo è fatto così:

      § 1: puramente descrittivo ("il Cammino è anche un mezzo per suscitare vocazioni" bla bla bla);

      § 2: puramente descrittivo ("il Cammino è anche uno strumento al servizio dei vescovi per la formazione al presbiterato" bla bla bla) ma già comincia a delineare la menzogna dei seminari R.M.: può un presbitero R.M. servire due padroni? la Diocesi e il Cammino?

      § 3: afferma che i seminari R.M. sono eretti dai vescovi «in accordo con l'Equipe Responsabile internazionale del Cammino»: dunque non appena i primi e i secondi trovano un accordo (mediante una bustarella? o qualche minaccia relativa alla carriera?), il Cammino può allestire un proprio avamposto in una diocesi (cosicché il vescovo successore dovrà sorbirsi la grana). I fatti hanno dimostrato che se un vescovo vuole chiudere un seminario R.M. (teoricamente sarebbe suo diritto ritirare il favore concesso), il Cammino si ribella (cfr. il caso Giappone, dove si sono ribellati ai vescovi per interi decenni e fecero scendere in campo contro i vescovi giapponesi tutti i "pezzi da novanta" romani).

      Tale § 3 afferma anche che i seminari in questione devono rispettare le norme vigenti per la formazione diocesana (essendo eretti dai vescovi, è il minimo che si possa chiedere) ma «in essi i candidati al sacerdozio trovano nella partecipazione al Cammino Neocatecumenale un elemento specifico e basilare dell'iter formativo». Questa cosa è talmente consolidata che il vescovo pedofilo neocatecumenale, a suo tempo, per sputare su una vocazione non proveniente dal Cammino, diede un ultimatum che suonava così: "per me puoi entrare solo nel seminario R.M.: o aderisci nel Cammino ed entri nel R.M., oppure niente seminario".

      Subito dopo nel § 3 arriva puntuale la contraddizione: «genuina scelta presbiterale di servizio all'intero Popolo di Dio, nella comunione fraterna del presbiterio». Si possono servire due padroni? la Chiesa e il Cammino? Lasciamo parlare i fatti: quando ci fu la soppressione del seminario R.M. di Takamatsu in Giappone, i presbiteri neocatecumenali R.M. chiesero e ottennero un intermediario neocatecumenale che facesse da interfaccia tra loro e i vescovi. Questa sarebbe "comunione fraterna"? Sarebbe "genuina scelta presbiterale"? Sarebbe "servizio al popolo di Dio"?

      § 4: il vescovo nomina rettori dei R.M. (superiori, educatori, ecc.) «su presentazione dell'Équipe Responsabile internazionale del Cammino». Cioè praticamente il vescovo non ha voce in capitolo, deve affidarsi al parere di un'equipe di laici arroganti per sapere chi "può" essere nominato. Dichiarare che il Rettore sovrintenda «in stretto legame» col Vescovo è insignificante aria fritta, visto che nomine e sostituzioni dipendono - per Statuto - dal parere dei capicosca del Cammino.

      Infine, ricordiamoci che la quasi totalità dei seminari neocatecumenali Redemkikos Mater è composta da mezza dozzina di persone, inclusi seminaristi e rettore. In pratica non sono comunità formative, ma gruppetti che fanno la vita comoda (comoda in senso neocatecumenale), che verranno "scrutinati" da laici, ecc.

      Il Rettore Neocatecumenale, infatti, prende disposizioni dai capicosca laici del Cammino, e quindi se i laici in questione decidono che il seminarista XYZ dev'essere portato al sacerdozio, il Rettore farà carte false col vescovo pur di non disubbidire ai propri cosiddetti "catechisti". Ne abbiamo visto numerosi frutti - pretonzoli R.M. incapaci e arroganti, beccati dalla polizia mentre facevano sesso con una minorenne neocatecumenale, o che si vantavano dal pulpito di aver sparso figli in giro, o che avevano trascorsi pedofili...

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    3. Puoi fare il pelo a tutto l'articolo, ma essendo regolati dallo Statuto i RM funzionano Così. È una regola ed è approvata dalla Chiesa nello Statuto. Non è che facciano cose non previste, quindi non capisco dove tu voglia arrivare. Critichi l'articolo? È stata la Chiesa ad approvarlo così. Non si è approvato da solo

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    4. Non è stata "la Chiesa", ma un Pontificio Consiglio, nella persona di un amicone del Cammino, e mettendo il Papa di fronte al fatto compiuto.

      Fra parentesi: un documento di natura giuridica non è un dogma.

      Infine: qui nessuno vuole veramente inviare vocazioni nel tritacarne dei Redemkikos Mater; stiamo solo facendo notare l'assurdità di tale istituzione e l'accanimento con cui i kikos la difendono. Se amassero la Chiesa, sarebbero ubbidienti al vescovo anche quando sopprime un seminario R.M.

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  11. https://www.youtube.com/watch?v=aBR9Gq4Q5u8

    Dal minuto 51 circa, si vede, in particolar modo, come avviene la celebrazione. Se notate ci sono molte similitudini dalla tavola, al cadelabro ( tre bracci, credo simbolo della Trinità, ma non so) come spezza il pane eucaristico il sacerdote ( lo chiamo sacerdote, ma non so come si chiama realmente tra i protestanti, cercate di capirmi), come lo mostra ai fedeli, come viene distribuito ( dai nc con piatto sotto, loro con tovagliolo); i fiori sulla tavola, e altro.

    Vi ringrazio, tanto, di questo post, perchè non sapevo dell'accostamento con i protestanti, in quanto nessuno te lo dice, ho potuto constatare con i miei occhi. Mi chiedo sempre: ma la Chiesa non sa? Perchè non interviene? Comunque, mai perdere la Fede nella Chiesa e nel Signore.

    Di nuovo grazie.

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  12. Sempre dal discorso a tavola di Lutero, leggo: "Se seguissi l'appetito, non mangerei niente per tre giorni. Questo è poi un semplice digiuno, perché io mangio, bevo e tuttavia lo faccio senza voglia.
    Quando il mondo vede questo, lo prende per ubriachezza, ma giudicherà Iddio se è ubriachezza o digiuno."
    E mi sembra tanto ciò che ci dicevano i catechisti sul fatto che, seguendo i loro insegnamenti, si sarebbe potuto usare dei soldi senza esserne dipendenti, ed è proprio lo stesso discorso che Lutero fa per il cibo.
    Infatti Lutero sostiene di digiunare perché mangia senza averne voglia.
    Esattamente lo stesso concetto, che in fondo deriva dal credere, con una certa faciloneria, di sapere meglio di Dio cosa sia davvero a Lui gradito e di pensare che certi sacrifici siano da ipocriti, bigotti e farisei, e loro, Lutero e Kiko con i loro seguaci, ne siano esentati "per fede".

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  13. Ah. Giusto perché siamo tutti plagisti e idolatri. Stasera non vado in eucarestia perchè mia figlia non sta bene e andiamo a Messa domani. Noi problemi non ce ne facciamo e non c'è una Messa di serie A e una di serie B. Siamo liberi di fare come vogliamo, al contrario di quello che continuate ad affermare qui. La verità dei fatti vi smentisce abbondantemente. Mi dispiace seriamente che per affermare il proprio modo di vedere le cose si debbano inventare delle stupidaggini per gettare letame sugli altri.

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    1. Mi chiedo allora perché continui a venire qua a leggerci distinguendo al tuo guru. Falla finita, sei ridicolo!

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    2. Anche se fosse vero che il fratello Shadyx non va alla celebrazione neurocatecumenale, ciò non cambia nulla delle numerosissime testimonianze che lo contraddicono. Del resto Kiko stesso lo contraddice, con l'arcifamoso esempio della "cognata malata", col dire che la Messa della parrocchia vale venti mentre quella neocatecumenale vale cento, ecc.

      p.s.: ha scritto "non vado in eucarestia", cioè ha usato il termine "eucarestia" come sinonimo di "riunione", "turno di servizio", "luogo". Come a dire che per lui l'Eucarestia non è altro.

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    3. " non c'è una Messa di serie A e una di serie B. Siamo liberi di fare come vogliamo"
      ---------
      Sì che c'è .. la Messa chiamata "celebrazione dell' eucaristia neocatecumenale" non è neanche di serie B perché non ha rispetto proprio dell'Eucaristia e proprio il fatto che Gesù si degna di venire lo stesso in mezzo a voi, dimostra
      - la Sua fedeltà .. perché se il sacerdote è sacerdote, il pane e il vino sono come DEVONO essere, Gesù si rende Presente, non viene meno alla Sua Parola, alla sua promessa e rinnova il Suo SACRIFICIO.
      - Ma credi che VOI e il sacerdote che celebra Lo facciate Contento?

      Hai mai pensato che con la vostra Messa irrispettosa, col vostro lodarLo solo con le labbra, in mezzo al frastuono che rende sordi il cuore e la mente .. anziché darGli consolazione, aggiungete sofferenze alle Sue sofferenze?

      Non ti importa neanche 1 po' di Colui che, pur avendo ogni potere, accetta di lasciarsi maltrattare così da voialtri, proprio nel momento che Lui ha voluto stabilire per incontrarSi Cuore a cuore con ciascuno di voi .. ?

      Certo che siete liberi di fare come volete, ci mancherebbe altro .. anche chi pratica l'aborto è libero di praticarlo.

      Visto che domattina ti mancherà "l'ambientale" ti riferisco con parole mie l'omelia che ho ascoltato:
      il cieco, prima di vedere con gli occhi, vede in Gesù il Messia atteso e supera col grido del suo cuore il FRASTUONO che lo attornia e che vorrebbe farlo tacere .. Il grido del cuore è più forte, ed è quello che giunge a Gesù.

      Come vivrai il momento della Consacrazione e della Comunione domattina? Con quale gestualità? Che significato attribuirai a tale gestualità?
      Fai 1 gesto di carità verso te stesso, approfitta del tesoro della Messa parrocchiale .. fai a te stesso queste domande.

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    4. Mi dispiace seriamente che per affermare il proprio modo di vedere le cose si debbano inventare delle stupidaggini per gettare letame sugli altri.

      Hanno buttato letame su tutto.

      Sulla Chiesa, sui loro fratelli nc ( fuoriusciti perchè non ne potevano più di sopportarli), sui cristiani della domenica, sui santi, sulla religiosità ( definita in maniera dispregiativa [quando devono attaccare una persona, con ipocrisia, per cui solo il giudizio sugli altri, non su di loro] naturale), sulle apparizioni: tipo Lourdes, Fatima e altre( perchè è valido solo quello che vedono loro e riescono a capire loro con quella mentalità ristretta), sulla Messa degli altri definendosi i veri celebranti con applausi, urla, canti, schitarramenti durante tutta la Messa ( perchè la chitarra si usa anche in chiesa, durante la messa, ma in maniera sobria ed elegante) balletti in tondo saltando con passo in avanti, balli in piazze urlando a squarciagola, dicendo ai cristiani che non sono più cristiani, perchè sono loro i veri portatori del cristianesimo, insultando il cristianesimo da Costantino in avanti, insultando gli altri gruppi religiosi, manipolando le coscienze, mettendo a credere che si debba dare obbedienza ad un catechista ( che vi ripeto non è nessuno [ nel senso non dispreggiativo, perchè è sempre un battezzato, ma non è una persona alla quale dare obbedienza per forza, cieca ed incondizionata], facendosi consegnare i soldi "la decima" da persone che lavorano ( una volta ottenuti ne diventano i proprietari e a nessuno devono rendere conto), facendo sermoni sulle tasse ( perchè devono ottenere la decima), in quanto vengono sbugiardati dal fatto che quando vanno alle convivenze non chiedono ricevute e non le rilasciano, altrimenti le darebbero se ci credessero realmente, ( questo fatto li smaschera, per cui l'osservanza del pagamento delle tasse è un metodo per sottomettere [ tutto viene fatto inconsciamente, cioè dalle tenebre che si muovono in loro] le persone ai pagamenti, cosicchè nel momento in cui vi è il passaggio della decima, ecco che si pagherà regolarmente). Ma, di colpo, tutto questo non viene visto ( non voluto vedere, ma penso si fa finta di non vedere per ipocrisia, altrimenti dovrebbero affrontare la realtà), e diventa, al contrario, magicamente, la realtà che gli altri gli buttano letame ( si rigira la colpa sugli altri, non ammettendo i propri errori). Perchè hanno capito, che dentro la Chiesa, nell'ambito, per mimetizzarsi, bisogna far vedere che si è perseguitati, così si porta la ragione al proprio tornaconto, la fomosa acqua al proprio mulino.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    5. Tutto quello che scrivi, ma soprattutto come lo scrivi, mi fa capire che non hai capito assolutamente nulla. Andiamo a dire ai cristiani che non sono più cristiani? Ma sta scemenza dove l'hai vista? Le catechesi in piazza vanno a portare una parola a gente che in chiesa non ci va più o non c'è mai andata in vita sua.Mica punta alla gente che ha già una vita religiosa attiva. Ma poi siete fissati con sta decima oh. Non solo nessuno mi obbliga a farla ed è nel segreto, quindi nessuno sa quanto metti(idem collette, convivenze ecc), ma è pure ad uso e consumo della stessa comunità.oggi può servire a me, domani a te. Dai obbedienza al catechista nel momento in cui desideri portare avanti il cammino, se non ti sta bene te ne vai e Nessuno ti obbliga a restare. Piantamola con ste baggianate secondo cui la 'setta' non ti molla. Potrei decidere di andarmene domani e, a parte qualche chiamata dal responsabile della mia comunità, nessuno verrebbe ad intimarmi di restare dentro. La Visione del cammino che continuate a promuovere qui dentro è totalmente distorta rispetto a quello che è la realtà effettiva. E se posso credere alle esperienze negative di chi è uscito, non posso far altro che sbuffare a ridere per le scemenze di chi il cammino non l'ha mai fatto e pretende di dare giudizi. Piantatelo che ci fate più figura

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    6. Le catechesi in piazza vanno a portare una parola a gente che in chiesa non ci va più o non c'è mai andata in vita sua.

      Carissimi il signore Shadyx vede se una persona non è mai andata in chiesa, perchè lui vede tutto il passato di una persona che si ferma ad ascoltare delle persone un dato giorno in una piazza.
      Vi ripeto, è tutto davanti a voi, usano le parole, le concatenano per darsi ragione, per manipolare, per portare la menzogna e accusare di errore gli altri. E' tutto davanti a voi.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    7. Andiamo a dire ai cristiani che non sono più cristiani? Ma sta scemenza dove l'hai vista?

      https://www.youtube.com/watch?v=msBWVYzTHVI&t=4561s
      a 1.15 in avanti, ascoltate cosa si dice dei cristiani della domenica.
      Cosa ne sanno cosa fanno le persone che vanno al domenica a messa? Cosa sanno costoro? Nulla! Perchè sono pregiudizi di un comunista che si è convertito al cristianesimo a metà, senza sapere cosa dice. Crede di essere ispirato, ma la realtà dei fatti lo sbugiarda, perchè: quanti martiri che andavano a Messa la domenica? quante donne hanno dato la vita per la famiglia? Quanti padri? Quanti santi silenziosi, nei secoli andavano a Messa la domenica? Quanti disabili, poveri, umili, e altri, sono andati alla Messa la domenica? Dio li ha giudicati essere dei mezzi cristiani? Secondo voi? Pensate, Dio vi ha dato la possibilità di capire dentro di voi la Verità, perchè lo Spirito è dentro di voi. Dio, lo Spirito Santo, può, secondo voi, disprezzare le sue creature? NO!!!!!! Per cui?

      Vi ripeto, è tutto davanti a voi, la manipolazione, la menzogna e tanto altro.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    8. Piantamola con ste baggianate secondo cui la 'setta' non ti molla.

      Risulta che ho scritto questa cosa?

      Altra manipolazione, mette a credere che gli altri dicano cose assurde. Così crede di passare dalla parte della verità, non sapendo che si autoillude con se stesso.
      Carissimo, noi parliamo di manipolazione mentale. Manipolate, goccia a goccia, mettendo a crdere che Dio è con voi, cosicchè vi fate obbedire e consegnare i soldi. Questo diciamo, per cui, se sei uno che ha voglia di dirci la verità, rispondi su questo. OK!
      Dimmi una cosa? Ma io che sono battezzato, perchè dovrei obbedire ad uno pari a me, che la Chiesa non mi dice che dovrei dargli obbedienza? Caro mio, non dissimulare, ho parlato di Chiesa, non di un catechista, di un prete nc e altri. LA CHIESA devi dirci dove dice che dobbiamo obbedienza ad un catechista nc, e dove dice che si devono dare le decime.

      Attendo, come in passato, le tue risposte nel merito.
      Ma già so che non le darai, e metterai altri messaggi per mettere a credere che diciamo le bugie, che siete perseguitati, che siete santi, che siete buoni, che siete giusti, che siete i migliori, che siete i veri cristiani, che siete gli unici, che siete i veri, che siete...

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    9. E se posso credere alle esperienze negative di chi è uscito, non posso far altro che sbuffare a ridere per le scemenze di chi il cammino non l'ha mai fatto e pretende di dare giudizi.

      Amico mio, se uno mette la mano dentro l'acqua bollente, un giorno, non significa che ci devi entrare completamente per molti anni. Per cui, il tuo dire non significa nulla. Non è il tempo e l'aver fatto una cosa, per capire di cosa si tratta, se una persona capisce, in Verità, che quella cosa è errata, non conta il tempo e lo spazio, conta la Verità.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  14. Per chi non lo avesse notato, un certo soggetto sopra ha scritto: «vado in eucarestia».

    "In".

    Cioè l'Eucarestia la considera un posto: "vado in un posto".
    La considera una riunione: "vado in riunione".
    La considera un turno di servizio: "vado in servizio".
    Neocatecumenalismo puro. Altro che fede cattolica!

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    1. Non ti attaccare alle cavolate per fare propaganda delle tue scemenze. Si scrive su un blog e velocemente. Ma smettila di vedere cose che non esistono

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    2. Il lapsus del fratello Shadyx («vado in eucarestia») è un'espressione gergale tipicamente neocatecumenale, altamente dimostrativa della mentalità dei kikos: l'Eucarestia sarebbe una riunione di gruppo - né più né meno che una riunnione protestante o dei testimoni di geova -, sarebbe un luogo, sarebbe un impegno, sarebbe una riunione in cui presenziare.

      Chiamarla "cavolata" è un disperato tentativo di evitare che si discuta delle conseguenze teologiche. Anzitutto il fatto che così dicendo, ha implicitamente dichiarato che la salvezza non è una questione personale di ogni singola anima (inclusa la sua), ma è il prodotto di un'attività di gruppo (oppure, per dirla in termini kikisti-carmenisti, "il Signore salva a grappoli", implicita negazione della libertà personale e della responsabilità personale).

      A titolo esemplificativo, ricordo una volta di aver udito un seminarista dire: «...sabato vado in pastorale». Uno dei presenti, perplesso, chiese: "dove?" Il seminarista, senza troppo riflettere, ripeté: "vado in pastorale", sorprendendosi che qualcuno non avesse capito dove andava.

      Per il seminarista in questione l'andare a dare un sostegno all'attività pastorale del parroco corrispondeva ad un dovere, un luogo, un darsi da fare: «vado in pastorale». Uno dei tanti ticket da pagare per accedere al sacerdozio. Un doverismo, un'attività di facciata eseguita senza cuore e solo per evitare che qualcuno dica che il soggetto non ha a cuore il bene delle anime.

      Certo, uno può anche aver fretta quando scrive sul blog, ma se scrive «vado in eucarestia» (espressione che avrà usato tante di quelle volte in vita sua che gli sarà sembrato naturale scriverla anche qui sopra), non può pretendere di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati.

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    3. Non è perché scrivi su 1 blog velocemente che hai scritto così .. io l'ho sempre sentito dire dai più anziani di cammino: "vado in eucaristia" e ai figli piccoli quando restavano a casa con la baby dicevano: andiamo "alla preghiera", non A MESSA.
      La verità è che usate certe parole piuttosto che altre
      1- per usare un gergo che vi distingua, come bisogna fare in ogni brava setta;
      2- perché è il SIGNIFICATO delle parole che scuote in un senso o nell'altro e voi non volete essere scossi dalla verità, che vi rifiutate di vedere.

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    4. Al sig. Shadyx vorrei chiedere: se non è come dicono gli altri amici del blog - e come subito è saltato all'occhio anche a me -, perché ha utilizzato la seguente frase: "non vado in eucarestia" - che significa una frase del genere? Per me non ha senso... -, per la celebrazione NC, mentre ha detto "andiamo a Messa" per la celebrazione della Santa Messa domenicale? Questo non è un lapsus dovuto a scrittura veloce, bensì un chiaro modo di intendere le cose e di differenziarle, per far capire che le due cose sono diverse eccome, e che le due non sono nemmeno paragonabili! Del resto, il vostro "iniziatore" lo disse chiaramente in uno dei "documenti" che voi utilizzate. Ricordi? La nostra Messa - sic! Non sapevo esistesse il rito NC - vale 100 rispetto a quella dei "cristiani della domenica". Hai voglia a dire e scrivere che non è così! Ha ragione Mons. Schneider quando vi ha definito setta protestante-ebraica, che di cattolico ha solo la decorazione! I termini che utilizzate e le parole che dite, quello che fate e quello che "insegnate", lo conferma.

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  15. Dal fatto che nessun neocatecumenale abbia voluto affrontare questo articolo, e, punto per punto, cercare di demolire le sconcertanti affinità tra ciò che afferma Lutero e ciò che ripete Kiko da sempre, in antitesi a ciò che afferma la Chiesa, deduco che sono rimasti anche loro colpiti da tante "strane" somiglianze fra i due, al punto da non sapere né poterle negare.
    Oppure semplicemente non hanno letto, cosa che mi dispiacerebbe perché sono molte le riflessioni che vengono alla mente quando, leggendo Lutero esprimersi in modo più semplice, come nei discorsi a tavola, par di sentire parlare Kiko, pur con linguaggio più moderno.
    Il pensiero di aver assorbito, pensando fossero pensieri cattolici, dei concetti luterani, dovrebbe da un lato far capire il perché le catechesi neocatecumenali suonavano così "nuove" ai nostri orecchi, dall'altro indurre a una revisione totale di quanto abbiamo appreso per il loro tramite.
    Immagino che sia doloroso, ma necessario e spero che qualcuno, pur non commentando l'articolo, si appresti a farlo.
    Fra parentesi, è una riflessione che fa bene a tutti, perché Kiko decisamente non è unico, a volte anche certi biblisti che impestano internet guadagnano followers tentando di distruggere dall'interno la dottrina cattolica. Come Kiko, sono dei cattivi maestri, che però per fortuna non hanno fondato un movimento che obblighi ad ascoltare e a credere solo loro.

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  16. Shadyx delle regole e delle approvazioni, mi dici dove sono approvate le decime????
    LUCA

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    1. Caro Luca, diceva una canzone, se non erro: è inutile bussare qui, non risponderà nessuno ( forse leggendo,ora, questo mio commento ti risponderà per dimostrare che dico menzogne, ma siccome lo anticipo, vedremo cosa farà)

      Un saluto di buona domenica e tieni duro. Ho letto quello che ti hanno fatto, e mi dispiace, perchè capisco l'umiliazione, e capisco cosa possa significare subire ciò davanti alla tua famiglia. Ipocriti è l'unica parola sensata, perchè se ne dovrebbero dire tante,e molto pesanti, ma non gli diamo la soddisfazione di dirsi calunniati e perseguitati.


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    2. Furbescamente il fratello Shadyx risponderà che sarebbero "approvate" nel Direttorio Catechetico.

      In realtà il Direttorio Catechetico è "catechetico", cioè riguardante un contenuto dottrinale. Le "Decime" - la loro raccolta, il loro utilizzo, la loro rendicontazione, ecc. - dovrebbero essere normate dallo Statuto, che almeno è giuridicamente descrittivo e normativo. E invece no: non sia mai che qualcuno metta il naso nel mare di soldi dei capibastone neocatecumenali... Il peggior incubo dei capicosca kikos è che qualcuno esterno al Cammino voglia spartire la torta delle "decime". E ci sarebbe anche da aspettarsi che certi lupi in Vaticano stiano temporeggiando e favorendo il Cammino solo perché alla morte di Kiko quel "mettere il naso" avverrà (con gran disdegno dei capicosca di medio e basso livello), e i kikos che ora stanno cercando di mimetizzarsi (come il movimento femminile delle donne pasionarie di Carmen, o come il movimento delle dieci parole) non si rendono conto di essere gli utili idioti di tale imminente manovra.

      Ma torniamo a bomba. Sempre per amor di precisione, lo Statuto proclama che il Cammino sarebbe "un insieme di beni spirituali bla bla bla dotato di personalità giuridica bla bla bla fondazioni bla bla bla". Ora, nella Chiesa non esiste che si dia una personalità giuridica ad un "insieme di beni spirituali" (tanto più un insieme imprecisato: Quanti e Quali sarebbero tali beni? lo Statuto non lo dice). La personalità giuridica si dà ad associazioni di fedeli (pubbliche, private, di diritto pontificio, di diritto diocesano, ecc.), ed infatti il Cammino è giuridicamente qualificabile solo come un'associazione privata di fedeli. Lo Statuto, scritto in modo da far sembrare che dipende dai vescovi, fa un sacco di bizzarre acrobazie per far credere che il Cammino sarebbe contemporaneamente asciutto e bagnato, caldo e freddo, bianco e nero. Sebbene dotato di approvazione di un dicastero vaticano - peraltro già notoriamente corrotto e successivamente soppresso, nonostante Carmen Hernández gli abbia profetizzato «un futuro immenso» -, giuridicamente resta un documento farlocco, che rinvia ad un Direttorio pubblicato anni dopo l'approvazione dello Statuto (diavolerie kikiane: approvazione di Statuti monchi che rinviano a documenti non approvati) e che per di più è ancor oggi segretato.

      Chiaro il punto, fedeli cattolici? L'associazione privata di fedeli "Cammino Neocatecumenale" gode di uno Statuto pubblico (approvato da amiconi del Cammino e giuridicamente bizzarro e scombinato) che rinvia ad un Direttorio segreto (approvato da amiconi del Cammino, e che finché resta "segreto" rende di fatto invalido lo Statuto), e le porcate neocat - come la famigerata "Decima" - vengono giustificate in base al Direttorio segreto che nessuno può verificare. Esattamente ciò che vi aspettereste da coloro che bramano di compiere le opere del Padre della Menzogna.

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  17. Carissimi, ho trovato anche lo stesso ( stessa forma, non grandezza) piatto tra i Protestanti:

    https://www.youtube.com/watch?v=UxGWcZyKZMA

    lo stesso candelabro, cioè a 7 bracci, non sul tavolo, ma inserito da dove parla la persona:
    https://www.youtube.com/watch?v=UGRH5rav-Gk&t=2343s

    ho trovato anche la coppa ( molto simile), ma non ci mettono il vino, e se osservate al minuto 7 in avanti, dopo che il sacerdote ( lo chiamo così, non sapendo come si chiama realmente) ha bevuto il vino, dopo bevono anche loro, come la Celebrazione Eucaristica, ma per il pane. Ci sono molte somiglianze. Incredibile.

    https://www.youtube.com/watch?v=atpWFsB9tIU

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  18. Qui l'unico che si nasconde dietro un dito sei tu e forse neanche te ne rendi conto.
    Nel cammino si comincia in un modo e si prosegue in maniera completamente diversa diversa.
    È come giocare a poker con persone che dopo un ora cominciano a cambiare le regole e continuano a farlo continuamente al punto che tu non sai più a cosa stai giocando.
    I catechisti cominciamo il cammino senza dirti neanche cosa è esattamente il cammino.
    Da persone che portano la loro esperienza di vita e di fede diventano persone che impongono la loro esperienza di vita e di fede.
    Lo fanno piano piano, di anno in anno e tu neanche ti rendi conto.
    Tu dici che il cammino punta sulle persone lontane dalla Chiesa ed è vero, ma non per i motivi che dici tu ma perché sono più facili da portate dove vuole il cammino.
    La separazione Chiesa -cammino non è casuale ma è voluta dall'organizzazione cammino.
    E tu sai benissimo di cosa parliamo noi ex solo che per restate nella tua isola felice non puoi ammettere quello che tu in fondo sai benissimo.
    Sei in una gabbia, molto curata, con le sbarre d'oro ma pur sempre una gabbia.
    LUCA

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  19. Shadyx noi siamo persone umane, tu dici se non ti stanno bene certe cose del cammino puoi andartene quando vuoi.
    Non è così facile come dici tu, lo sai ed è inumano quello che dici con tanta leggerezza.
    Qui stai parlando con persone che hanno cambiato la loro vita per stare nel cammino.
    Persone che hanno fatto scelte importanti credendo che nel cammino ci fosse davvero la volontà Gesù Cristo.
    Dopo 10-20 -30 anni di cammino non è né facile e neanche privo di grandi sofferenze abbandonare una realtà che ti ha stravolto la vita.
    Non dire cose insulse qui non stai parlando con degli stupidi.
    Quando qualcuno definiva il cammino una setta mi sono sempre risentito, ma la tua mancanza di sensibilità verso le persone mi conferma tristemente che questa è la verità.
    LUCA

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  20. Senti Shadyx, misogino neocatecumenale, se riesci per un momento a distogliere l'attenzione da by Tripudio o IPG, ho qualche cosa da contestare alle tue dichiarazioni.

    Da tuo 28/10;09:52

    " Mica punta alla gente che ha già una vita religiosa attiva"
    -----------
    Nooo .. infatti gli ANNUNCI delle "catechesi" li fate in CHIESA appena PRIMA della fine di OGNI Messa della giornata scelta (prefestiva e festiva) .. Si sa che alla Messa partecipano regolarmente atei e agnostici!

    "nessuno sa quanto metti"
    -----------
    Partiamo dalla premessa ricevuta "in visione" da Kiko e facciamo qualche passaggio logico.

    La "piccola comunità " esiste perché ci si conosca l'un l'altro.
    - Negli scrutini vengono fatte domande, alla presenza di tutta la comunità, talmente intime, che sapere il lavoro che fai e perciò quanto guadagni, come nucleo familiare (anche se il coniuge non è in cammino difficilmente, quello in cammino salvaguarda la privacy dell'altro) è proprio il minimo.
    - Definizione di DECIMA = 10% delle proprie entrate (stipendio, eredità o regali ricevuti, paghetta ai giovanissimi, quota versata dal marito alla moglie casalinga ecc.) .
    - Le fasce di reddito dei vari tipi di professione, indicativamente, sono noti.
    Conclusione: la decima di ogni componente della comunità è, indicativamente NOTA, le varie decime sommate danno 1 quota più o meno FISSA mensile. Se la quota è di tot. inferiore .. si capisce eccome chi non l'ha messa o che più persone hanno messo meno. Se tu sei responsabile o corresp. (addetto al conteggio ) lo sai bene.

    "è pure ad uso e consumo della stessa comunità.oggi può servire a me, domani a te."
    ----------------
    Questo è solo il contentino (come quando ti fanno inizialmente vincere nei giochi d'azzardo per invogliarti a continuare) ma il GROSSO non è per questa SOLA destinazione.

    Lo si può capire con 1 esempio. Nel bilancio di 1 famiglia, si può destinare 1 certa cifra a 1 certo uso, 1 altra ad 1 altro uso ecc.
    Ma se c'è 1 maggior bisogno in uno specifico campo, si toglie da 1 altra voce per mettere in quello.
    Così, nella "famiglia" (vorrei essere chiara, intesa in senso mafioso) NC, le collette si moltiplicano, in modo così sempre più veloce, che non si riesce (e non si VUOLE) distinguere tra: decime, collette per i fiori, per l'acquisto di suppellettili, per permanere in parrocchia, per regalo ai catechisti, per regalo al vescovo, per seminari RM, per famiglie in missione, per famiglie itineranti, per lavori "estetici" in qualche chiesa, per costruzioni in Israele .. ecc.

    Quindi: che sia decima o 1 altro genere di colletta, VANNO tutti nello STESSO calderone, nel MILIONE e MILIONI di euro da cui Kiko attinge al "bisogno".. ossia bisogno di fare la bella vita lui, i fedelissimi che mangiano alla sua tavola e i personaggi potenti (dentro e fuori la Chiesa) di cui si serve (o loro si servono di lui - cioè di voi - , il che è lo stesso).
    Oppure hai dei RENDICONTI che ciò che hai messo in ogni colletta fatta sia andato effettivamente alla destinazione a cui DISTRATTAMENTE ha accennato il responsabile quando l'ha annunciata?

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    Risposte
    1. ☆" Potrei decidere di andarmene domani e, a parte qualche chiamata dal responsabile della mia comunità, nessuno verrebbe ad intimarmi di restare dentro. "
      --------------
      Su questo sono d'accordo ..
      - se non che PRIMA di questo momento, gli sciagurati catechisti ti hanno prospettato scenari di disgrazie e dannazione, hanno cercato, NON di assecondare la volontà di Dio per te, che ti sta chiamando su un altra strada, non si sono mostrati felici PER te che manifesti il desiderio di avvicinarti al Signore, ma cupi e minacciosi, senza alcun MOTIVO e SBAGLIANDO, hanno sentenziato: "Dio ti ha chiamato qui, non c'è 1 altra strada per te, la chiamata è irrevocabile. Ma Dio ti lascia libera" ..
      e vorrei vedere dicessero il contrario su Dio che ti lascia libera, è proprio il minimo sindacale, 1 vera e propria BANALITÀ sulla loro bocca.
      - Poi, dopo di questo momento può accadere (a me non è successo perché essendo ancora agli inizi, i fratelli di comunità avevano ancora buon cuore, non ancora inquinato dalle polveri sottili NC, un cuore ancora ricettivo alla voce di Dio che chiama a scelte secondo COSCIENZA) che, non solo nessuno ti dice di tornare, ma nessuno proprio ti cerca più, a seconda degli ordini che hanno ricevuto dai catechisti possono o toglierti il saluto o non venirti a trovare se sei malato ecc. Ricordi la testimonianza di @Veterano in qualche post fa? Sono sicura che l'hai letta.

      "posso credere alle esperienze negative di chi è uscito"
      ------------
      Puoi? Certo che potresti, perché Dio ti ha dato una capacità di GIUDIZIO per osservare, collegare, ragionare sui fatti e arrivare così a distinguere ciò che è vero da ciò che è falso, ciò che è buono da ciò che è cattivo.
      Ma è la SCELTA il problema .. Quando invece di chiedersi cosa è giusto e cosa è sbagliato? Ci si chiede cosa mi conviene di più?

      Il fatto è che tu non VUOI credere, altrimenti non definiresti "scemenze" i GIUDIZI che qui vengono dati a ragion veduta.

      La "realtà effettiva" del Cammino è completamente diversa dalla visione distorta (da Mulino Bianco) che vuoi promuovere tu e su questa REALTÀ su basano i GIUDIZI.
      Sai che GIUDICARE i fatti e le esperienze non solo è cosa buona ma è l'unico modo per fare a livello PERSONALE la volontà di Dio?

      O dovrei limitarmi a "dare" la mia esperienza dicendo che mio marito dopo un po' che sono uscita dal CN
      ha voluto ci separassimo, PUNTO?

      No, la conclusione a cui sono giunta (e non sto ora a riferire ancora i passi di questa dolorosa vicenda a tuo uso e consumo .. perché tu possa riderci sopra) è che egli è stato, dai "catechisti", INDOTTO a farlo.

      Non pretendere TU, di far rientrare dei fatti in giudizi già preconfezionati (e neanche da te stesso ma da altri, povero te ..).

      Non sai cosa sia il rispetto per chi soffre, non mi meraviglia che tu stia tra gente che non rispetta Gesù Eucaristia.

      Ora basta rispondere a te.

      Mi spiace solo per i tuoi figli che hanno 1 siffatto genitore e spero che almeno nei loro confronti ti metta una mano sulla coscienza prima di prendere una qualsiasi decisione.

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  21. Grazie Roberta, non avrei saputo spiegarmi meglio
    LUCA

    RispondiElimina

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