martedì 15 ottobre 2019

Il Cammino è un parassita della Chiesa

Il Cammino NON È la Chiesa. È solo formalmente dentro la Chiesa: ne usa il nome, ne usa le strutture, ma non c'entra quasi nulla, per i seguenti motivi:

1) Utilizza liturgie diverse, inventate dai fondatori;

2) Celebra in giorni diversi, separatamente dagli altri fedeli;

"Francia o Spagna, basta che se magna!"
(...e non dicono che sono neocatecumenali...)

3) Ha delle istituzioni e dei rituali diversi, alcuni dei quali espressamente contro la dottrina della Chiesa (es.: le confessioni pubbliche davanti ai fratelli di comunità, quando la Chiesa stabilisce che devono essere un segreto tra il fedele e il confessore; es.: procreare a tutto spiano senza curarsi delle conseguenze, quando la Chiesa ha già chiarito il concetto di "paternità responsabile"; affidarsi alla Provvidenza in modo cieco e scervellato, come dei bambini che fanno cose pericolose perché sanno che tanto i genitori li proteggono, quando è scritto "non tenterai il Signore Dio tuo");

4) Entrato in una parrocchia, cambia la struttura interna della Chiesa, installandovi i suoi dipinti, i suoi arredi, i suoi tappeti, ecc., di fatto colonizzando l'edificio;

5) L'interazione tra parrocchiani e il Cammino è pari a zero: i neocatecumeni si limitano ad utilizzare le strutture della parrocchia che la diocesi mette loro a disposizione, punto. È come un'associazione culturale che per le riunioni utilizza dei locali messi a disposizione dal Comune: il fatto che siano in quei locali, non vuol dire che siano dipendenti comunali;

Fanno la riffa tra i parrocchiani
per un seminario neocat,
con arredi ebraici e denominato
"Santuario della parola" (di Kiko)
6) Interpreta le Scritture in modo diverso dalla Chiesa, secondo l'ispirazione dei fondatori, travisando il messaggio evangelico per piegarlo ai propri scopi;

7) Per il Cammino stare in parrocchia significa stare a servizio e lavorare, un modo come un altro per ripagare la cortesia che la Chiesa ha mostrato per aver messo a disposizione i locali. Ma come un comune contratto di lavoro, non si va oltre, non si integra con la popolazione della parrocchia;

8) Raccoglie fondi in modo improprio, che non vengono rendicontati, e vanno a finire chissà dove. Non in opere di carità (dato che fare opere di carità è sbagliato, secondo il CNC), non per aiutare la parrocchia, non alla Chiesa. Il Cammino raccoglie fondi tutti i mesi dai suoi adepti, e di quei soldi nemmeno un centesimo va alla Chiesa o ad opere di carità;

9) Il Cammino ignora puntualmente tutti i richiami che gli sono stati fatti dai vari Pontefici allo scopo di correggere gli errori dottrinali e di comportamento. Non so come la pensi tu, ma se un movimento si considera interno alla Chiesa, se il Pontefice dice di smettere di fare qualcosa, smette di farlo.

10) Quando un vescovo o un parroco non vogliono nella loro parrocchia/diocesi le attività del Cammino, magari giustificandosi dicendo che vogliono saperne di più o che non sono convinti, il Cammino, invece di accettare serenamente la decisione ed andare altrove, dichiara che il parroco/vescovo è un "faraone", dicendo implicitamente che non accettando il Cammino va contro la volontà di Dio. E questa è veramente grossa.

Invito alle catechesi di Kiko:
Vieni, Ascolta e Taci! 😯
(...e non dicono che sono neocatecumenali...)

11) Hanno dei seminari tutti loro, i seminari Redemptoris Mater, in cui i seminaristi non vengono educati e istruiti come negli altri seminari, ma secondo la dottrina di Kiko. Molti sacerdoti, avendo a che fare con seminaristi R.M., hanno detto che li hanno trovati carenti sotto tutti gli aspetti dottrinali, al punto che per esercitare l'incarico di parroco in una parrocchia ordinaria sarebbero dovuti tornare in seminario (uno vero, questa volta).

Credo ci siano altri punti, se qualcun altro vuole aggiungerli, mi fa piacere.
Ma per favore, non dire che il Cammino sta “aiutando” la Chiesa: sta solo parassitando le sue strutture, riempie fisicamente le chiese di persone, le quali però non vogliono avere niente a che fare con la parrocchia. Sono lì solo per il Cammino. Il Cammino non aiuta la Chiesa, si limita a succhiarne il midollo; e non aiuta la religione cristiana, dato che ne presenta una versione distorta e deformata. Il Cammino esiste solo per se stesso: potrebbe benissimo staccarsi dalla Chiesa e diventare una denominazione a sè stante, e ti assicuro che non si vedrebbe alcun cambiamento. (l'unico cambiamento è che la Chiesa non vi permetterebbe più di infestare i suoi locali, e vi toccherebbe sborsare soldi per affittare dei locali vostri)

(da: Nicola)

26 commenti:

  1. IL CAMMINO ASPIRA AI PARADISI FISCALI.
    IL CAMMINO EDIFICA SEMINARI E CHIESE COPIATI DAI LEGO.
    KIKO È IL SOSIA UFFICIALE DI ENZO BIANCHI (COMUNITÀ DI BOSE).
    IL CAMMINO È UN TAROCCO APPROVATO DAL VATICANO.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi puoi spiegare meglio questa analogia tra kiko ed enzo bianchi, su cosa la poggi. Grazie

      Elimina
    2. @ Sentinella
      Kiko e Bianchi, stesso look e conto in banca da santoni barbuti, entrambi fulminati in gioventù, dopo aver vissuto in baracche isolate ai limiti dei loro neuroni. Avevi ragione Sentinella, una differenza tra i 2 c'è: Kiko catto-fascio e Bianchi catto-comunista, amatissimo dalla intellighenzia italiana del Gruppo Espresso/Jedi, per non parlare dei suoi estimatori nel PD. Sentinella, immagino tu sia a destra e quindi pro-Kiko, la tua suscettibilità al mio commento si basa sull'ideologia opposta che i due santoni sostengono per tornaconto economico. Kiko resta il sosia ufficiale di Bianchi, che ha iniziato l'attività santona prima di Kiko.

      Elimina
  2. A mio avviso il punto 2 andrebbe spiegato in maniera più precisa...

    Il problema non è in sè la celebrazione della messa domenicale il sabato sera. Già dai primi vespri del Sabato inizia liturgicamente la domenica, la Chiesa nella sua grande misericordia offre la possibilità di partecipare validamente alla Messa sino alle 18 della Domenica (in alcuni casi anche le 19). Qui a CT in tante parrocchie la messa del catechismo è alle 18 o alle 19 del sabato, dopo l'incontro pomeridiano dei bambini.
    Molti gruppi di oratorio o scout hanno le loro messe nel pomeriggio del sabato.

    Il problema è che per il CN esiste SOLO la celebrazione del sabato.

    Se un fratello per varie ragioni di famiglia, salute o altro non va alla celebrazione del Sabato sera si solleva un caso di "assenteismo" rapportato alla frequenza del tripode... e a nulla vale che magari quel fratello spieghi che è andato l'indomani a Messa... spallucce, aria di supponenza, risposta "il tuo posto è nella tua comunità alla celebrazione del Sabato"
    Poi ci sono anche quei fratelli più "piccoli" nella fede, che magari conoscono o vivono solo la realtà del CN, e che se per un motivo qualunque saltano il Sabato, non mettono piede in Chiesa manco la Domenica... e qui viene a galla il fallimento del modus operandi del CN che non riesce ad instillare nei "piccoli" il desiderio della partecipazione eucaristica a prescindere che sia la celebrazione in comunità o la Messa della Domenica...

    Etneo

    Etneo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, infatti andrebbe spiegato ai fedeli cattolici che il Cammino abusa di termini del lessico cristiano per rappresentare le proprie corbellerie.

      Esempio: le pagnottone/focacce che loro pomposamente chiamano "pane azzimo", col sottinteso che le ostie piccole in uso normalmente in tutta la Chiesa non sarebbero "pane azzimo" o lo sarebbero in maniera decisamente inferiore. Cioè vorrebbero dare a intendere che la Chiesa sbaglia e loro no.

      Ugualmente il termine "evangelizzazione", per loro non significa portare il Vangelo ma far proseliti per il Cammino e vantarsene addirittura col Papa. In qualità di fedele cattolico, indipendentemente dall'appartenenza ai movimenti, uno "evangelizza" proponendo le verità di fede e provando grande gioia quando altri liberamente decidono di aderire alla fede, indipendentemente da quale "movimento" abbraccino: l'importante è che aderiscano alla Chiesa, fuori dalla quale non c'è salvezza.

      Se il Cammino non fosse un tumore della Chiesa, i kikos in missione tornerebbero gioiosi dicendo: ehi, dopo tantissimi anni in missione non abbiamo avviato in quel paese nessuna nuova comunità, ma quattro anime hanno aderito alla santa Chiesa e ora frequentano parrocchie e monasteri.
      (immaginate di fronte a tali kikos un mega-catechistone sbuffare come una locomotiva a vapore in una ripida salita sputando fuoco e fiamme dalle narici e dalle orecchie a causa della furiosa rabbia per l'aver perso ben quattro "Decime"!!)

      Elimina
  3. Tutta la cagnara sul celebrare ai primi vespri della Domenica (cioè di sabato sera) è ingiustificata, poiché - per esempio - il Cammino non ha mai celebrato al mattino della domenica, o alla sera di domenica (secondi vespri), eccetera. Il Cammino non "propone" ma impone.

    Sebbene vi possiate imbattere di tanto in tanto in qualche raro kikos che "dà una mano" in parrocchia, sappiate che o sta preparando il terreno alla colonizzazione kikiana (magari persino suo malgrado), o sta per scontrarsi con i cosiddetti "catechisti" che glielo vieteranno. Sono tantissimi gli ex fratelli del Cammino che sono diventati ex perché non capivano per quale diavolo di motivo avevano ricevuto ordine perentorio di smetterla di compiere opere di carità al di fuori dello stretto ambito del Cammino: anziché farmi crescere nella fede, nella speranza e nella carità... il Cammino intende far crescere solo il proprio prestigio e le proprie ricchezze?

    Dunque il punto drammatico con cui prima o poi ogni fratello di comunità si scontra, è tutto nel fatto che la "diversità" del Cammino è fondamentalmente una serqua di errori deliberatamente compiuti, deliberatamente portati avanti rifiutando ogni correzione.

    È la mentalità del "so che è sbagliato ma lo faccio lo stesso" e senza neppure la patetica giustificazione di una qualche presunta necessità. Proprio come quei lavoratori che per pigrizia non mettono in sicurezza sé stessi e le proprie attrezzature, praticamente invitando gli incidenti a succedere.

    Nel caso del Cammino non è la pigrizia ma l'arroganza del sentirsi portatori di una novità. (Piccola parentesi storica: i protestanti, nei primissimi tempi, venivano sprezzantemente etichettati "novatores", cioè "gli innovatori, coloro che introducono delle robe nuove nella fede, robe che non c'erano mai state prima, credono di avere il diritto di correggere la fede e la Chiesa aggiungendo novità arbitrarie").

    Questa "novità" kikista-carmenista - pomposamente denominata "itinerario", "attuazione", eccetera, e spacciata come "frutto del Concilio", "ispirata dallo Spirito", eccetera - è un veleno spirituale per i fratelli delle comunità e anche un tumore della Chiesa, un pessimo albero dai visibilissimi pessimi frutti. "So che il Cammino non è perfetto ma lo faccio lo stesso" (oppure, in altre parole, "l'ubbidienza ai catechisti è tutto").

    Mi vengono in mente quelli che di ritorno dall'ennesima pagliaccesca "convivenza" belano le solite espressioni d'ordinanza: "convivenza molto bella", "ci è stata consegnata una bella parola", "molto importante"... Ma scusate, davvero la vostra fede aveva bisogno di quella carnevalata? L'unico motivo per cui siete andati lì a sorbirvi il (costoso) show è stato il timore che i mega-catechistoni vi avrebbero fatto pagare molto cara l'eventuale assenza.

    RispondiElimina
  4. Potremmo aggiungere che il Cammino ha un LINGUAGGIO diverso dalla Chiesa, tanto che quando, per la prima volta, venni a contatto con dei camminanti, non capivo cosa intendevano.

    La cosa che colpisce è che questo linguaggio non si è andato definendo nel tempo, come può capitare a coloro che vivono a stretto contatto e che perciò usano espressioni tutte loro, ma nei primi anni ottanta era esattamente come è oggi. E probabilmente lo era da prima, solo che io prima non conoscevo nessun camminante.
    Credo che sia un linguaggio nato col Cammino stesso e VOLUTAMENTE diverso, perché esprime cose diverse.

    Questo linguaggio diverso sembra fatto apposta per comunicare ERESIE senza che queste siano troppo manifeste perché, appunto, si nascondono dietro espressioni strane e non facilmente comprensibili a chi non appartiene al Cammino.

    Un fatto comunque è evidente: i camminanti si comportano in modo diverso dagli altri, e non mi riferisco alla loro radicalità, che ci sono cristiani radicali anche in Azione Cattolica e tra i focolarini, ma alla stravaganza e al fanatismo, sintomo di un SENTIRE diverso.
    Un sentire diverso dal SENTIRE DELLA CHIESA.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Riguardo alla radicalità, non è sinonimo di retta dottrina. Anzi è particolarmente diffusa tra gli eretici.

      Se l'errore di tanti cattolici è la tiepidezza (una "eresia" del cuore), l'errore dei fanatici è proprio l'eresia.
      Tra i fanatici tutti sono radicali, altrimenti non sarebbero fanatici, ma non radicali per la Chiesa.

      Infatti non ho mai sentito un camminante entusiasmarsi per i successi della Chiesa (cioè di quella enorme parte di Chiesa che NON è il Cammino). Anzi, se un camminante qualche bella testimonianza di qualcun altro, quasi sempre si adopera per "normalizzarla" confrontandola con qualcosa che è successo nel Cammino.
      I camminanti si esaltano solo per le imprese del Cammino.

      Elimina
    2. Riguardo il linguaggio che usano, sono d'accordo, ma secondo me c'è ancora un altro motivo.
      Come tutte le sette del mondo, il CNC adotta un gergo tutto suo, fatto di termini che gli esterni non capiscono. Questo gergo serve a due scopi: il primo, appunto, a non far capire agli altri di cosa parlano. Il secondo, creare coesione all'interno del gruppo: quando si usa un vocabolario comprensibile solo a un gruppo ristretto, ci si sente parte di un'elite, quindi quando i "camminanti" sono faccia a faccia col mondo esterno il loro gergo li aiuta a sentirsi più uniti.

      Altri scopi, come nelle sette, possono essere:
      - creare curiosità negli esterni: chi non è nel CNC, sentendo questa marea di termini incomprensibili e notando la coesione dei membri, potrebbe essere spinto dalla curiosità di sapere cosa stanno dicendo e avvicinarsi quindi al Cammino;
      - creare confusione nei membri: modificare il significato delle parole o inventarne di nuove che non esistono è una tecnica vecchia, già descritta da Orwell in 1984. Semplificare in modo estremo il linguaggio significa anche semplificare il modo di esprimersi. Ma questa non è una cosa positiva: significa ridurre la capacità di esprimere concetti e idee complessi. E le sette campano di visioni semplificate. Così, prendiamo ad esempio due vescovi: uno che odia il CNC fino al midollo, e un altro che semplicemente non è convinto e non li accoglie subito perché vuole saperne di più. Sono due atteggiamenti diversi, ma a livello linguistico la differenza di perde, perché diventano entrambi "faraoni".

      Elimina
  5. Risposte
    1. Letto. Magnifico. Ragazzi, non siamo più soli! Col tenace Tripudio in testa che, senza aver fatto un giorno solo di cammino mai, sta qui da anni a fare un lavoro certosino e ingrato ma meritorio davanti a Dio e ha le idee chiarissime sul c.n. che stupisce. Per questo è bersagliato da orde di pasqualoni che non sanno più come dividersi tra Osservatorio e Isola di Patmos e che sono sempre più suonati.

      Sono certa che il nostro carissimo amico e fratello Lino Lista ha pregato molto per tutti noi, ai piedi della Mamma Celeste. Ma voglio dire ancora oggi, a sette mesi dalla sua dipartita che ci manca tanto, troppo! Dio gli doni il contraccambio della sua fatica per noi.

      Pax

      Elimina
    2. Spulciando sui social scopriamo che la signora citata nell'articolo è legata anche a quel personaggio molto controverso di Adinolfi, il quale CASUALMENTE è il Direttore Responsabile del quotidiano "La Croce quotidiano" che ha pubblicato l'accorato editoriale. Insomma... loro se la cantano e loro se la suonano...

      Etneo

      Elimina
    3. Beh, frequentazioni politiche e amicizie, penso che siano meno eloquenti dell'articolo che la signora si è premurata di farsi pubblicare (e che si è guadagnato la risposta di don Ariel).

      Quell'articolo infatti contiene una glorificata serqua di vaccate e di panzane, per dirla in modo sintetico. Dato che nel Cammino non si muove foglia che supercatechistone non voglia, si direbbe che l'articolo sia stato commissionato proprio dal supercatechistone della signora, il quale le avrà imperiosamente detto che il Cammino è approvato e agisce a nome della Chiesa, e la signora tutta entusiasta sarà corsa a mettere nero su bianco in lingua italiana e senza errori ortografici tali sgangherati proclami.

      La nota positiva di tali figuracce neocatecumenali è che a furia di azzeccarle si faranno notare anche dalla gerarchia ecclesiastica. Tanto più se su carta stampata: siamo a un livello superiore a quello del tipico pasqualone (che oggi si firma Massimiliano) che va negando l'evidenza bramoso di azzeccare ulteriori figuracce.

      Elimina
    4. «si direbbe che l'articolo sia stato commissionato proprio dal supercatechistone della signora»

      Ovvio! Figurarsi se si esponeva un Gennarini, un Del Prete o qualche altro pezzo grosso... mandano avanti i soldati semplici o al massimo i piccoli caporali che vengono "massacrati" dalle repliche e tornano nelle retrovie convinti di essersi immolati per il bene del cammino.
      In realtà hanno solo evitato ai loro capi una solenne figuraccia...

      Etneo

      Elimina
  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  7. Aggiungo che il Cammino non è Chiesa, perché la Chiesa considera suoi membri adulti ed effettivi tutti i battezzati non scomunicati, mentre in Comunità il battesimo, sacramento di origine divina, non vale nulla, è inattivo, inefficace, sopito...finché non viene riattivato da riti solamente umani con il copyright del Cammino.

    RispondiElimina
  8. In passato , dopo parecchi anni all interno del cnc avevo dato la disponibilità in parrocchia per un servizio importante nella pastorale, e avevi ricevuto critiche sia in comunità sia in famiglia, quando ne ho parlato con il presbitero mi aveva detto che tale comportamento era giustificato dal fatto che io per quel servizio non ricevuto l incarico dai catechisti ....

    RispondiElimina
  9. Carissimi, vorrei sottolineare una cosa vista e sentita, dire neuro è poco.
    Ho sentito una persona, nc convinta, mentre ero ancora lì in mezzo, che ha detto davanti a tutti: siamo in buone mani ( si riferiva al percorso che si stava facendo). Ha pure spiegato il perchè. Ascotate!
    Ha detto che è sceso dall'auto, ed ha visto l'insegna di un negozio "KIKO! ( per chi non lo sapesse c'è un marchio "Kiko", ed ho visto online che si tratta di vendita di roba per cura del viso e altro é[creme, e via dicendo]). Ebbene, costui è sceso, ha visto l'insegna, è ha preso ciò come un segno divino. Tant'è che l'ha riportato come testimonianza ad un incontro dentro le salette parrocchiali.
    Ho, anche, sentito un'altra persona dire che non pioveva più perchè era finita la convivenza mesile. Cioè Dio ferma la pioggia per le loro convivenze.Questo è l'ambiente nel quale ci troviamo.
    Badate bene che il Signore ha fatto in passato miracol': cioè tipo il Diluvio, ha fermato il Sole durante una battaglia, e altro. Ma quelli erano veri miracoli, perchè si vedeva chiaramente l'intervento Divino. Costoro, spacciano tutto per miracolo, qualsiasi cosa, ma è solo una loro fantasia mentale, in quanto ciò che fa Dio ha un fine e un senso. Ditemi voi, uno che scende è vede una scritta sopra un negozio, e afferma di aver avuto un segno divino, che cosa ha...?
    Questo è il Camino Neocatecumenale, una banda di esaltati, che si autoesaltano, che celebrano se stessi come se fossero dei profeti, ma al quadrato. Infatti vediamo che non si fanno nessun scrupolo nell'abusare di una persona, cioè nel chiedergli obbedienza e denaro, come se fosse loro dovuto perchè sono dei "PROFETI VIVENTI". Ma, carissimi, il vero Profeta, quello vero, è questo:

    51O gente testarda e pagana nel cuore e nelle orecchie, voi sempre opponete resistenza allo Spirito Santo; come i vostri padri, così anche voi. 52Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete divenuti traditori e uccisori; 53voi che avete ricevuto la legge per mano degli angeli e non l'avete osservata».
    54All'udire queste cose, fremevano in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui.
    Quanti veri profeti abbiamo visto: Don Andrea Santoro, Padre Pio, San Paolo, San Pietro, San Pio X; e tantissimi altri. Perseguitati, sia fisicamente, ma specialmente spiritualmente.
    Il contrario di cattivi maestri che perseguitano le persone e coprono il male, distorcendo la Parola di Dio, cioè usandola a proprio tornaconto.

    (da IPG)

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.



    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il simpatico ipg vuole criticare le fanfaluche neocat (che Jung e Pauli definiribbero forse "sincronicità") con altrettante apparenti fanfaronate del popolo eletto (che semmai celano un valore simbolico).

      Mai ci fu un diluvio come quello descritto e mai ci fu un solstizio di tre giorni. Cos'è il diluvio è stato spiegato benissimo: è un'età del mondo che termina e un'altra che arriva. Allo stesso modo è stato interpretato un solstizio prolungato che se davvero ci fosse stato sarebbe stato registrato da tutti i popoli ovvero sia da quelli rimasti al buio sia da quelli inondati da una luce perenne

      Però a leggere la dichiarazione di IPG francamente il dubbio m'è venuto: avesse preso il sole in testa per tre giorni?

      PS

      Poi ci si lamenta che le chiese siano vuote. Ma chi è disposto a credere oggi a simili cose?

      Elimina
    2. Ariecco lo gnostikiko che crede che basti sparare qualche parolone altisonante e qualche nome importante, per negare i fatti e le evidenze.

      A ridicolizzare tale metodo, c'è quel vecchio proverbio napoletano che dice: Pascà, è inutile che ti sforzi di aggiungere continuamente rhum, una cacca non diventerà mai un babà.

      Infatti:

      - Jung e Pauli non si occupano di teologia; tirarli in ballo serve solo per aggiungere confusione e per dire "ehi, gente! io sono acculturato! voi siete ignoranti! tra-la-laaaa!"

      - la Bibbia non è stata scritta secondo i canoni della scienza moderna, per cui chiunque la proclami sbagliata da tale punto di vista, sta prendendo fischi per fiaschi e se ne sta pure vantando;

      - l'indagine scientifica moderna su glaciazioni, disastri naturali e alluvioni ha appurato eventi che per la mentalità dell'epoca erano benissimo riconoscibili come "diluvio universale". Un evento del genere è peraltro accennato in parecchie altre culture religiose, anche lontanissime geograficamente;

      - anche in numerosi altri casi (come ad esempio "la stella" impropriamente detta "cometa", visibile nell'imminenza della nascita di Gesù) la scienza moderna ha potuto confermare l'inerranza della Bibbia;

      - molti equivoci riguardanti la Bibbia nascono dalle descrizioni di personaggi, luoghi ed eventi su cui la Bibbia non dà circostanze geografiche né temporali; il "circlejerk" dei sedicenti "debunker" autoincensanti e autoreferenziali provvede a inventarsi il resto e a non verificare minimamente le fonti di ciò che dicono;

      - l'inerranza della Bibbia ci riguarda dal punto di vista teologico; del resto Nostro Signore non ha proclamato "leggete il libro", ma ha annunziato la Buona Novella e ha insegnato e spiegato: dunque il fossilizzarsi sulla Bibbia (ma poi: quale edizione? quale traduzione? quale garanzia che una futura traduzione non faccia cadere il tuo castello di carte?) è solo da protesstanti ignoranti e bramosi di rendersi il più ridicoli possibile; (nella Chiesa ci si rifà all'autorità; nel protestantesimo ognuno decide cosa gli piace "capire");

      - l'ossessione dello gnostikiko è di vantarsi, di sembrare un qualche Alto Importante Professore che Tutti Devono Ascoltare mentre Lui Fa a Pezzi le Loro Credenze Antiquate grazie al (millantare di) aver letto Numerosi Importanti Libroni... se ci fate caso, è la stessa psicologia del ragazzino che per sentirsi ribelle comincia a firmarsi col nome di qualche cantante metallaro, o di qualche personaggio di canzonette metallare, apponendo il suo sgorbio con lo spray comprato coi soldini ricevuti da mammà.

      Ma la cosa più importante è che lo gnostikiko ce l'ha a morte con IPG perché evidentemente IPG ha centrato il bersaglio...

      Riguardo alle "chiese vuote", infine, lo gnostikiko dimostra per l'ennesima volta la propria abissale ignoranza (per questo è così ossessionato dallo sciorinare titoloni e paroloni): è infatti nelle "chiese" protestanti che va di moda il letteralismo biblico, non nell'unica vera Chiesa fondata su Pietro e i suoi successori. La crisi di fede in campo cattolico dipende da vari fattori: il fatto che non si insegnano più le fondamentali verità di fede, ma si blatera troppo di accoglienza e altre robe; il fatto che è sempre più raro veder celebrare degnamente i santi sacramenti, mentre l'andazzo è di celebrare carnevalate liturgiche; il fatto che la gerarchia ecclesiale è troppo bramosa di accontentare il mondo, laddove dovrebbe piuttosto fulminare di scomunica, "spretare", smentire categoricamente, riaffermare la propria autorità spirituale e morale.

      Altro che i favolosi scenari immaginari in cui si crogiola lo gnostikiko mentre davanti allo specchio si proclama detentore di chissà quali Elevate Conoscenze Tali da Umiliare Chiunque gli si pari davanti.

      Elimina
    3. Carissimi, lo so, è difficile credere. Ma arrivare a credere a persone che si mostrano sapienti, come se avessero visto ciò che è accaduto tampo tempo fa, sicuramente è peggio, perchè ci mettiamo nelle mani di persone che vantano di conoscere ciò che non sanno, per cui è tutta fantasia e presunzione fatta passare per sapienza.
      Vi racconto un fatto che mi è accaduto realmente.
      Un giorno parlai con un luminare, che era dentro la Chiesa, dentro ad un'Abbazzia famosa, dove hanno pescato gay. Io mi ero mezzo accorto dell'aria che tirava lì dentro, ma non avendo le prove, solo intuizioni, ecco che non potetti fare più di tanto.
      Comunque, vengo al dunque.
      Costui, il luminare, mi disse: mica credi ad Adamo ed Eva, quello è un racconto, tipo letterale, o simbolico, che ci fa capre che c'è il male e che l'uomo peccò, ecc, ecc. ( similmente così, ovviamente lui era un lumiare, per cui mi articolò l'argomento con paroloni e altro).
      Io andai in crisi, perchè ho sempre pensato che Adamo sia esistito realmente. Per cui, me ne andai così.
      Stando così, nel dubbio, e per cui andavo così da alcuni giorni, mi misi a pensare: è vero, non è vero, forse si, forse no ( è difficile capire le cose antiche).Stavo così, era un pomeriggio, in crisi, a quel punto mi venne l'istinto di accendere la radio, ed era sintonizzata su Radio Maria. Bene, appena l'ho accesa, vi era una catechesi di Padre Livio, era pomeriggio, e sentiii queste parole chiare e forti, proprio in quel momento in cui ci ragionavo: tu che sei dentro la Chiesa, che non credi ad Adamo ed Eva, perchè non ti vai a fare buddista, ateo, ecc... ( se qualcuno pensa che non possa essere vero, prenda Padre Livio e gli chieda se ha detto quelle frasi, era verso il 2010, fine anno, occhio e croce).
      Ognuno si faccia i suoi ragionameti, se vi è stato un intervento.

      (da IPG)

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

      Elimina
    4. Piccola precisazione, anche se non servirebbe, quello che mi disse, credo si sia capito. Mi disse che era un racconto per far capire che l'umanità, nel passato ha fatto il male, e per cui in passato gli uomini fecero azioni brutte ( ripeto sono parole mie, quella persona, le articolò con fare da saccente, come se sapesse tutto, cioè vedesse il passato e cone se riuscisse ad interpretare, solamente lui, le Sacre Scritture, gli altri, i Santi, si erano sbagliati, lui era l'illuminato).
      Ecco perchè non ci si deve fidare dell'abito, vi ricordate il famoso detto: l'abito non fa il monaco.

      Ha detto Gesù:
      Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

      (da IPG)

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

      Elimina
  10. Aggiungerei anche io un punto, riguardo alla famiglia: “Il Cammino viola la sacralità del matrimonio e l’intimità della famiglia”.
    È un fatto che ho osservato nei lunghi anni di cammino, prima da esterno, vedendo coppie e famiglie della comunità, poi sulla mia pelle da quando ho avuto una mia famiglia. Mi ha colpito una frase di un post di qualche giorno fa, “Il Cammino Neocatecumenale invade l'intimità, immettendo nei nuclei familiari una frenesia che distrae e offusca”. È così. Nonostante proclami altisonanti sulla centralità della famiglia, sul fatto che grazie al Cammino tante famiglie sarebbero state ricostruite, il Cammino sottilmente in molti modi combatte la famiglia come luogo, “istituzione” i cui membri sono legati da amore vicendevole. Fin dalle prime catechesi, sentii i catechisti proclamare che il vero cristiano (leggi: il perfetto neo-catecumeno) nella sua vita mette al primo posto Dio, al secondo posto la sua famiglia, al terzo posto il lavoro. Questa classifica di priorità è scomparsa poco a poco dai discorsi dei catechisti nella seconda metà degli anni ’90, ma la sua applicazione continua a tutt’oggi. Fin dai primi mesi mi stupii negativamente di come coppie con molti figli sottraessero il poco tempo libero ai figli per dedicarlo alla comunità e al Cammino. Arrivavano al sabato sera con i loro furgoni, scaricavano la numerosa prole che marciava come tanti soldatini verso la chiesa, ma non li vedevo mai sorridere, mai abbracciarsi, mai occuparsi dei figli in modo “umano”, senza finzione. In queste famiglie vedevo una tensione costante dettata dal desiderio di apparire come catecumeni modello e dalla paura di sfigurare per un qualche motivo o atteggiamento. I bambini dovevano essere dei perfetti neocatecumenini: se a metà eucaristia erano stanchi e manifestavano desiderio di stendersi, mica potevano farlo, dovevano rimanere impettiti come soldatini, possibilmente rispondere alle domande del didascalo e fare le loro preghierine sempre uguali per papà, mamma, i fratelli, la scuola, a volte i nonni e/o i compagni e basta (il mondo circostante, la società, la realtà fuori dal Cammino è pressoché assente nelle preghiere dei neocat. grandi e piccoli). Continua…

    RispondiElimina
  11. In queste famiglie, il Cammino era ovviamente anteposto ai figli. Non importa quante sere i genitori si fossero assentati, se i catechisti chiedevano loro un altro incontro, un altro impegno, erano capaci di assentarsi anche nell’unica sera rimasta a disposizione della famiglia. Ho visto bambini piangere disperati perché il loro papà dopo una giornata di lavoro tornava a casa solo per mangiare un boccone e poi scappare (tutto contento) a fare l’ennesima catechesi come se quel pianto non lo riguardasse. Ho visto madri prendere a schiaffi i figli che all’ennesima catechesi le accusavano di preferire i loro catecumeni ai loro figli. Un’aberrazione. Chi chiede a dei genitori di fare questo, di trascurare a tal punto i bisogni dei propri figli, non ha affatto a cuore la felicità familiare, al contrario la combatte attivamente. Kiko e Carmen, due individui profondamente infelici, hanno voluto creare un esercito di altrettanti infelici al loro servizio e ci sono riusciti. Un altro modo di creare infelicità nella coppia e quindi nella famiglia era l’invito alle coppie a parlare dei loro problemi alla comunità. Così, nei giri di esperienze delle convivenze domenicali marito e moglie se ne dicevano di tutti i colori, a volte anche scendendo in particolari intimi e comunque assolutamente non necessari. Una violazione terribile sia della dignità della persona che della sacralità del matrimonio. Spiattellare davanti a tutti i “fratelli”, spesso anche a ragazzini, i presunti “difetti” del coniuge, le sue azioni, le sue parole, lungi dal rafforzare la coppia, era un’arma perfetta per ferirne l’unità, per frantumare la sacralità del vincolo coniugale, per ledere la dignità dell’altro: di amore non rimaneva nemmeno l’ombra. Ovviamente quando dissi ai catechisti che a me, come genitore, stava a cuore la felicità dei miei figli, mi dissero ovviamente che ero un “affettivo” e che non avevo capito niente. Quest’obbrobrio sono i neocat.

    RispondiElimina
  12. Beh....detto da chi di parassiti se ne intende....
    😂😂😂😂😂😂

    RispondiElimina
  13. Scusate l'OT, ma devo dirlo.

    Con gli anni mi sono reso conto di quanto è stato importante, ed è tuttora, l'Osservatorio nell'opporsi all'eresia neocatecumenale.
    Quanto ha contribuito a smascherare le menzogne neocat.
    Quanto ha sostenuto e incoraggiato fuoriusciti e dubbiosi.

    Potrei continuare l'elenco del bene fatto, ma non voglio farla lunga.

    Ci tengo però a ringraziare tutti quelli/e che si sono sobbarcati la fatica della moderazione e la redazione delle nuove discussioni.
    Hanno sacrificato tempo ed energie, anonimamente, per aiutare chi nel Cammino è rimasto invischiato.
    E lo hanno fatto anonimamente, a differenza di un certo tizio che si vanta di sparare elemosine a botte di 50 euro, con i soldi degli altri.

    Se dovessi fare una sintesi di tutto, direi che al centro c'è quel che Tripudio afferma da anni: perché per difendere il Cammino c'è bisogno della menzogna?
    Nasce tutto da lì, dalla menzogna e dal padre della menzogna, di cui si autoproclamano figli.

    Perciò grazie a tutti.

    E grazie alla Provvidenza, che ci ha tolto Lino e ci ha dato padre Ariel.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.