giovedì 23 marzo 2023

"Tu sei nato in quella comunitá, quindi lì devi stare": i nati di nuovo del Cammino neocatecumenale

"Nato di nuovo" è un'espressione dei protestanti pentecostali - in uso anche presso alcuni gruppi carismatici cattolici - che, associato al momento in cui si riceve una particolare intuizione di Dio, rivelata, per alcuni di loro, dal parlare "in lingue", va a sovrapporsi al momento in cui Cristo ha indicato la vera rinascita per tutti noi, cioè il santo battesimo.

Kiko, prima di fondare il Cammino, ha fatto altre esperienze religiose, probabilmente anche protestanti, o comunque filo protestanti, che hanno dato origine a quanto riproposto nelle salette; però mentre il "nato di nuovo" carismatico non è per nulla obbligato a rimanere nel posto in cui ha ricevuto la sua prima "illuminazione", come giustamente osserva Un lettore, in Cammino si insegna che devi essere legato per tutta la vita a loro, alla comunità in cui sei "nato" o ad altra, ma sempre del CN.

Dalla nascita alla morte, senza soluzione di continuità

A seguito della nuova nascita, per merito della grazia santificante, di Cristo che ha pagato per i peccati di tutti una volta per sempre, e senza apparente sforzo personale, si è già dei salvati e nulla potrà mai interrompere la divina predestinazione alla salvezza dell'eletto.

In questo modo la sovrapposizione e l'oscuramento dell'autentico battesimo, l'unico nel quale è necessario rimanere tutta la vita, con la "nuova nascita" carismatica, è nel Cammino molto più forte e definitivo.
Kiko è stato un vero "artista" nel cogliere gli errori e le esagerazioni del movimentismo conciliare e nel portarli alle loro conseguenze estreme.

Asserisce ad esempio a pagg. 102-203 del mamotreto originale, quello sugli Orientamenti per la fase di Conversione, le cosiddette Catechesi Iniziali:

"E il  cristiano è questo. Tu stai attendendo in cammino che questo Isacco, questo Gesù, che ti abbiamo promesso, cresca in te. In te nascerà una nuova creatura.(...)Il sermone della montagna tu lo compirai  senza sforzo, perchè lo Spirito Santo lo compirà in te. Perchè  lo Spirito Santo verrà sopra di te e gesterà dentro di te Gesù Cristo.

Lo Spirito Santo è già sopra di voi (sopra voi che siete qui) e nel catecumenato si vedrà chi ce l'ha e chi non l'ha,  perchè chi ha lo Spirito Santo incomincia a fare opere, piccoline. Siamo noi quelli che dobbiamo vedere queste attitudini, non tu (...).

Questa Parola ha una interpretazione vera e tutte le altre sono false. La Parola di Dio non la può interpretare ciascuno come vuole. Ha una sola interpretazione che dà la  Chiesa e che oggi io vi dirò in nome della Chiesa, perché io sono qui a parlare in nome del Vescovo. Non si può dire: io  credo che Dio mi ha chiamato... E io credo che questo è così..."

A queste affermazioni, che prospettano una "nuova nascita" solamente all'interno del Cammino Neocatecumenale, valutata unicamente dai catechisti laici che accampano di essere stati "mandati dal vescovo" -come se il vescovo avesse contezza di tutte le stupidaggini che insegnano-, fa da corollario la pagina 108 del mamotreto per il secondo scrutinio, con tutte le maledizioni pronte a colpire chi osa sottrarsi a questa "elezione" solo e unicamente nel Cammino neocatecumenale, principalmente la perdita della fede e la catastrofe personale, familiare, economica, spirituale.

Inutile chiedersi a chi giova, questa falsa "non spiritualità" fintamente cattolica, che obbliga ciascuno addirittura a contrarre matrimonio con la propria comunità.

Vi proponiamo a questo proposito il commento di Un lettore ad uno degli articoli del nostro blog.


Vi prendo uno spunto, per farmi capire.

Ho scritto: chiamano il prossimo demonio perché non si piega alle loro baggianate inventate al momento...
Ora vi spiego una baggianata inventata al momento.
Leggete.
Io sono..., e sono nato in questo giorno..., e sono stato battezzato in quest'altro giorno...(ovviamente non metto i miei dati per ovvi motivi).
Sappiamo tutti cos'è il battesimo, cioè cerchiamo di capirlo, la sua portata immensa e profonda; cos'è la nascita, cioè il dono della vita, cioè vieni su questo mondo e vedi la Creazione e, diciamo, anche se non lo vedi fisicamente, cioè con i sensi, ma lo percepisci, e vedi Dio, e altro.
Arrivo subito al dunque.

Quando sei tra i tuoi accusatori e odiatori, ecco che questi usano dirti: "Tu sei nato in quella comunità" (mi è realmente accaduto, l'hanno detto veramente, cercando di limitare la mia libertà e la Volontà di Dio), "quindi lì devi stare".
Loro, siccome sono esaltati, lo dicono con un tono molto solenne, come se l'aver aderito quel giorno al loro percorso fosse la cosa più importante al mondo e da questa devi ordinare tutta la tua vita, pena la scomunica (ovviamente la loro) se non lo fai, pena essere un giuda o ribelle se neghi quanto dicono e quanto fanno.

Pubblicità Progresso (come quella del Cammino)

Ora osservate bene e state attenti. Secondo voi, Dio mi ha donato la vita così, per puro caso? Come se fosse un nulla? Cos'è più importante? La nascita reale? O aderire ad un percorso? E poi? Cosa è più importante? L'essere stato battezzato da piccolo in quel giorno dalla Chiesa? Oppure entrare tra di loro?

Per farvela molto breve, oggi mi comunico con Dio in Chiesa, tranquillamente, mi confesso, ricevo la benedizione del sacerdote, prego, e cerco di essere un buon cristiano, ovviamente sapendo di essere un peccatore e sapendo che Gesù mi guida e mi rialza dalle cadute e mi dà la forza.

Quindi, ritorniamo ai veri odiatori e accusatori, in quanto hanno accusato loro in principio e senza motivo, cioè accusavano quando la persona era lì tra di loro senza aver fatto nulla di male (oggi stanno ricevendo le dovute risposte a quanto hanno fatto): se loro dicono che sei nato il tal giorno, che se esci sei condannato all'inferno (similmente così, diranno non è vero, ma sappiamo tutti come la pensano, o la pensavano), o hanno detto: vediamo chi sono i veri fratelli e chi no, in quanto chi abbandona o chi prosegue (me l'hanno raccontato, che un soggettone ha detto queste cose durante un ritiro d'inizio corso, davanti ad un'assemblea), e tante altre cose, vi faccio un'ultima domanda, secondo voi: sono baggianate inventate al momento?

Questa è la spiegazione, poi ognuno è libero di pensarla come gli pare.


(da: Un lettore)

82 commenti:

  1. Ecco, mi devo rivedere! Kiko non crede nel libero esame luterano, cioè nel fatto che ogni singolo fedele possa interpretare la Sacra Scrittura senza doversi affidare al magistero della Chiesa ma solo al proprio libero giudizio assistito dallo Spirito Santo, come a volte ho detto e pensato!
    Già negli Orientamenti infatti Kiko così asseriva (come riportato nell'articolo):
    "Questa Parola ha una interpretazione vera e tutte le altre sono false. La Parola di Dio non la può interpretare ciascuno come vuole. Ha una sola interpretazione che dà la Chiesa...".
    Ecco, chi l'avrebbe mai detto? Ci fermassimo qui nella lettura, ci sarebbe da sottoscrivere. Ma purtroppo Kiko continua:
    "...e che oggi io vi dirò in nome della Chiesa, perché io sono qui a parlare in nome del Vescovo. Non si può dire: io credo che Dio mi ha chiamato... E io credo che questo è così..."
    Quindi, come tutti quei libertari velleitari che alla fin fine non aspirano ad altro che a sostituirsi all'ordine costituito, semplicemente il nostro guru iberico, con mossa felina, si sostituisce alla Chiesa e... oplà! Il gioco è fatto!
    Non mette conto rilevare che tali soperchierie le ha dette dopo una delle sue esegesi sballate ed esistenzialiste, è più che evidente.

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  2. Nota tecnica per i non addetti ai lavori.

    Il "parlare in lingue" (xenoglossìa) generalmente proviene da Dio. All'inizio del capitolo 2 degli Atti, però, oltre allo stupore di alcuni, si registrava anche la derisione di altri ("si sono ubriacati di mosto", cfr. At 2,13), perché c'è sempre qualcuno che non vuole credere a ciò che vede e sente.

    Ma potrebbe anche provenire dal demonio (come in quei casi di possessione diabolica in cui il soggetto parla lingue di cui in teoria non avrebbe dovuto conoscerne neppure l'esistenza). Come per tutti i fenomeni non di origine naturale, occorre un sano scetticismo (che include anche il non pubblicizzare minimamente il fenomeno) in attesa di pronunciamenti ufficiali della Chiesa. Altrimenti a furia di miracolismi (veri, presunti, smentiti) si finisce a perdere la fede, perché la si stava a poco a poco sostituendo con una sempre più invincibile sete di "qualcosa di grosso, di spettacolare, di nuovo". Eppure una gran quantità di santi è stata in comunione col Signore senza mai veder nulla di oggettivamente miracoloso.

    Ricordiamo poi che in certe frange protestanti - e quindi, purtroppo, anche in ambienti come Rinnovamento - circola l'idea che il "parlare in lingue" sia la banale glossolalìa, cioè l'emettere suoni e parole senza senso, ad imitazione (sottolineo: imitazione) dell'evento di Pentecoste di cui sopra descritto negli Atti.

    L'idea è che durante le loro attività di "preghiera", uno sarebbe talmente ebbro del Signore (diciamo piuttosto talmente immedesimato nella parte ed emotivamente carico) da esibire un fenomeno del genere. Che però è di origine naturale, cioè non ha nulla di soprannaturale, tranne - al massimo - la decorazione, lo spettacolarismo. Spiace che il successone iniziale di Rinnovamento, negli anni '70 e '80, sia stato guadagnato proprio con questo ubriacarsi di emozioni a sfondo religioso.

    Il problema fondamentale è quel voler spettacolarizzare le cose della fede, per sembrare più cristiani degli altri. Esattamente lo stesso vizietto neocatecumenale: coloro che in fondo in fondo non hanno fede, fingono di averla. Taluni lo fanno persino "in buona fede", se mi consentite il gioco di parole. Altri lo fanno perché dentro di sé avvertono un'apparentemente invincibile aridità spirituale e pertanto si rifugiano in uno spettacolarismo che a stento convince sé stessi e la tifoseria, ma a lungo andare non regge, perché ci vuole una fatica immensa per fingere a lungo termine.

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  3. Promemoria sul caso Guam: l'arcidiocesi è oggi in bancarotta, costretta a vendere i suoi asset per pagare i risarcimenti alle vittime dei preti pedofili e del vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron.

    Ma alla bancarotta ci si è arrivati per un solo motivo: l'arrogante pretesa neocatecumenale di insabbiare i propri scandali. Le vittime di Apuron volevano solo un confronto privato e delle scuse, non cercavano soldi (né avrebbero avuto appigli legali per averne, perché al momento dello scoppio dello scandalo vigeva ancora la legge che mandava in prescrizione gli abusi sessuali dopo due anni dai fatti, e i fatti risalivano a decenni prima).

    L'arroganza neocatecumenalizia, più gli amiconi del Cammino a Roma (a cominciare dal fu "papa rosso" Filoni), più l'aver inviato a Guam il vescovo Hon con l'incarico non di rendere giustizia alle vittime ma solo di azzittire i cattolici sgraditi al Cammino... ha innescato il tutto. Prima passò la legge che aboliva la prescrizione per i reati sessuali sui minori, e quindi - non potendo essere una legge ad personam - fu chiamata a risponderne l'istituzione (cioè l'arcidiocesi).

    E tutto questo perché i neocatecumenali, in combutta con i loro amiconi vaticani (Filoni, Hon...), hanno preteso di proteggere il pedofilo neocatecumenale anziché rendere giustizia alle vittime del pedofilo neocatecumenale. La bancarotta dell'arcidiocesi - un danno per tutti i cattolici - dipende esclusivamente dal fatto che i neocatecumenali hanno voluto curare più il prestigio della propria setta e dei propri VIP (ancorché pedofili), che non la giustizia di Dio.

    Tim indica come data dell'inevitabile crisi il 9 giugno 2016, quando Hon spiegò che la sua presenza a Guam era solo per «riportare unità e stabilità», senza menzionare il vero motivo - cioè il vescovo pedofilo neocatecumenale, e le vittime di costui.

    E il fatto che l'ineffabile Gennarini sia tornato a Guam dimostra che la setta neocatekika brama furiosamente di ripristinare il proprio predominio sull'isola.

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  4. @blog, è incredibile come proprio chi parla di obbedienza alla Chiesa e al suo discernimento sulle scritture e la loro corretta interpretazione, sul discernimento della Chiesa riguardo il cammino Neocatecumenale, del quale la Santa Sede ha approvato statuto e catechesi, non tenga assolutamente conto e ciò che la Chiesa ha riconosciuto come cattolico (riconosco il cammino Neocatecumenale come un itinerario di formazione cattolica post-battesimale... ), in realtà lo chiami protestante. È sempre stato un mistero per me, "scienza che non arrivo a capire".
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Capisco che per ogni problema ci sia la risposta in un canto di Kiko... ma noi non pretendiamo di esprimere la scienza divina, incomprensibile persino a Fav, bensì qualcosa di molto, molto, molto più lineare!
      L'approvazione del Cammino non ha nulla a che vedere con una sua presunta infallibilità in materia di fede e di interpretazione delle Scritture, come l'approvazione dei pueri cantores non permette loro di spacciare per gregoriano l'heavy-metal.
      Se vuoi fare qualcosa di utile, comunque, spiegaci perché un qualsiasi credente presente a quella esternazione kikiana, sia laico, sacerdote o il papa in persona dovrebbe aver torto e il catechista kikiano invece ragione: per diritto divino?
      Non occorre che spieghi che la citazione deriva da quei mamotreti tenuti rigorosamente nascosti a tutti, e soprattutto ai vescovi e al loro vaglio.

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    2. di nuovo FAV, che ossessione...

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    3. @valentina, qui non si tratta per usare uno slogan a voi caro, che avere la patente di guida non ti autorizza a non rispettare la segnaletica, ma che voi non riconoscete proprio la patente. Spiego meglio restando sul vostro slogan; è come se io in possesso di patente di guida in Italia, andassi in Svizzera e mi arrestassero per guida senza patente, perché in Svizzera un solerte burocrate avesse deciso che la patente di guida Italiana non fosse riconosciuta in Svizzera. Non solo, ma la "motorizzazione" non ha solo dato "la patente" al Cammino Neocatecumenale, ma al "grande esame di guida" avvenuto qualche anno dopo il conseguimento della patente (approvazione delle catechesi...) l'ha passato al vaglio e l'ha pure promosso. Ma non basta, ad ogni controllo, "il grande capo della motorizzazione civile" conferma la validità della patente, degli esami sostenuti e del modo di guidare ("il cammino Neocatecumenale è un dono dello Spirito Santo alla Chiesa cattolica...). E il mistero per me è che 4 "burocrati svizzeri" si ostinino a non riconoscere la patente italiana.
      Ps. La citazione è anche un canto di kiko, ma è tratta dal salmo 138.
      Fallacio Asino Vinicio

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    4. Ci voglio provare anche io a spiegarglielo a FAV, posso?

      Dunque, FAV, è come a scuola: un anno ti promuovono perché li convinci che hai studiato. Allora l'anno dopo smetti di studiare, perché tanto l'anno scorso ti hanno promosso, e... sbam! Arrivi a giugno e ti dicono che devi ripetere l'anno.

      FungKu. Adesso siamo a marzo, manca ancora qualche mese per il giugno del Cammino.

      PS. FAV se non hai capito non fa niente, ma vieni ben con me che andiamo a trollare il Corrier. d. S. (non dico per bene il nome per non fargli pubblicità)

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    5. Sapete perché li chiamiamo asini raglianti? Perché il loro ragliare non è mai argomentazione. Al massimo è menzogna.

      Ed infatti le menzogne di Fallace Asino Vinicio sono le solite:

      - la Santa Sede avrebbe approvato le "catechesi"? menzogna! La Santa Sede non ha mai approvato le fandonie di Kiko e Carmen. È stata approvata solo la pubblicazione del Direttorio dopo un'interminabile passata di correzioni che aveva fatto esclamare a Kiko stesso di non riconoscersi più in quel testo. Capite? È stata approvata la sola pubblicazione - che non è certo un timbro di convalida da parte della Chiesa - ed infatti il testo non è mai stato pubblicato. Ancor oggi le "catechesi segrete" non godono di alcuna approvazione (e finché contengono i soliti strafalcioni, le solite eresie, le solite ambiguità, non potranno mai essere "approvate");

      - col termine ambiguo "le catechesi" il fratello menzognero neocatecumenale cerca di indurre i lettori a credere che qualsiasi vaccata - passata, presente e futura - detta dai cosiddetti "catechisti" e dagli autonominati "iniziatori" sarebbe "approvata". Il che è palesemente falso, perché la Chiesa non può certo "approvare" le cose che diranno i santoni e i loro scagnozzi. Neppure i più grandi santi della Chiesa hanno goduto di simile privilegio (che neanche cercavano, visto che si sottomettevano all'autorità ecclesiale);

      - col termine ambiguo "Statuto approvato dalla Santa Sede" sta facendo il finto tonto fingendo di dimenticare che lo Statuto, in entrambi i casi - quello provvisorio del 2002 e quello "definitivo" del 2008 - il Pontificio Consiglio per i Laici agì "all'insaputa del Papa e contro la volontà del Papa". E che mise due pontefici di fronte al "fatto compiuto". E che se Giovanni Paolo II oppure Benedetto XVI avessero rinnegato la decisione del PCL, di conseguenza sarebbero dovuti decadere tutti i dicasteri vaticani per sfiducia e per inutilità, perché si presume che non vadano contro il Papa. E invece...

      - riguardo all'ubbidienza alla Chiesa, al discernimento delle Scritture, ecc., persone molto più qualificate di noi (e che sul blog citiamo sempre, da padre Zoffoli a padre Ariel) hanno già vastamente e documentatamente smentito il Cammino, che vanta virtù che non ha, poiché disubbidisce al Papa, ai vescovi, interpreta le Scritture per propugnare le Decime e la kikolatria, eccetera;

      - riguardo alla lettera «Ogniqualvolta riconosco il Cammino...» abbiamo già largamente documentato come sia stata fabbricata dai kikos (contiene errori di grammatica e gergo kikiano) e data da firmare a Giovanni Paolo II dopo un lauto pasto in cui il vino scorse a fiumi; ma ancor di più lo documentò l'Osservatore Romano che si rifiutò di pubblicarla proprio per questi motivi; e che quando fu pubblicata negli Acta Apostolicae Sedis (poiché la firma del Papa era vera), fu aggiunto esplicitamente che la mens del Santo Padre era solo di «incoraggiare» i vescovi a guardare con favore, senza vincolare i vescovi. Pertanto è una colossale menzogna spacciare quel documento come volontà approvatoria del Papa...

      - fra i tanti che hanno detto cose simili ricordiamo il vescovo mons. Schneider, che disse che il Cammino è «un cavallo di Troia nella Chiesa... una setta protestante-ebraica che di cattolico ha solo la decorazione». Mi torna in mente anche padre Giovanni Garbolino.

      In sintesi, i fratelli del Cammino, come il Fallace Asino Ragliante, sono convintissimi che per difendere il Cammino occorra mentire e ingannare. Sostenuto dalle canzonette kikiane, s'intende.

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    6. FAV, ricordiamo che i canti di Kiko sono pieni di errori e che, in mezzo a versetti copiati bene dalla Bibbia, il furbacchione ha inserito la cosiddetta salmodia creativa, cioè delle emerite ### inventate da lui e fatte apposta per marchiare a fuoco il cervello di chi canta (perché cantando si impara pure meglio).

      Se hai mai avuto a che fare con l'ufficio patenti o hai mai parlato con qualcuno che ci lavora, saprai anche che è una giungla e che le patenti erogate in certi paesi sono inaccettabili.

      Poi c'è gente che va in giro con un falso documento, che proroga la data di scadenza aggiungendo un'etichetta stampata a casa... te sona?

      A. Non.

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    7. E infatti. Distinguerei la Parola di Dio e ciò che i neocatecumenali memorizzano con i canti di Kiko. Fav ne è un esempio, come sempre i suoi interventi ci aiutano a capire molti aspetti del controllo mentale neocatecumenale. Vorrei sapere cosa ha a che fare la scienza divina con i nostri ragionamenti umani, per quanto corretti possano essere. Eppure lui li associa, e l'associazione non è strampalata, in quanto gli hanno insegnato ad associare le pretese dei catechisti kikiani con la scienza divina, da obbedire anche se non si comprende.
      Non a caso nei canti di Kiko ci sono specifici errori ed omissioni: sono fatti apposta per veicolare concetti eterodossi e soprattutto per piantarsi in mente, visto che i canti vengono appresi a memoria.
      Non per niente, Fav ha citato quello stesso salmo, il 139, cantato in occasione dei ripetuti scrutini del secondo passaggio (dal titolo "Signore tu mi SCRUTI e mi conosci") utilizzato per far credere che sia Dio stesso che, incomprensibilmente appunto, voglia violare il foro interno degli scrutinati. Per sacralizzare addirittura anche l'azione costrittiva dei catechisti, Kiko ricorre pure a una traduzione errata del versetto 5: da "alle spalle e di fronte mi circondie poni su di me la tua mano" (azione protettiva) della CEI a "mi stringi alle spalle mi attacchi di fronte" della kikobibbia (azione persecutoria).
      Prima non avevo voglia né tempo per spiegare tutto, per fortuna Fav mi ha dato l'opportunità di tornare sull'argomento.
      Che poi Fav è l'ultimo dei problemi... penso ai presbiteri del Cammino la cui (poca) conoscenza biblica mnemonica è basata sui canti di Kiko: e ci fanno pure i video su YouTube.

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    8. Sui presbiteri che citano i versetti dai canti di Kiko invece che dalla Bibbia o altri testi originali, c'è da leggere questo articolo. Che vergogna... neppure si preparano, vanno comodamente a ripescare dalla memoria quello che Kiko vi ha depositato.

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    9. Delle manipolazioni del Salmo 139, come ricorda Valentina, abbiamo parlato qui

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    10. Dice @valentina: "Vorrei sapere cosa ha a che fare la scienza divina con i nostri ragionamenti umani, per quanto corretti possano essere". Ma guarda @valentina che la mia battuta sul salmo 139 era proprio per rimarcare quanto i vostri ragionamenti e quanto la vostra allergia a tutti i riconoscimenti della chiesa cattolica vs il cammino siano per me un mistero, una conoSCENZA misteriosa per me, troppo alta che io non capisco.
      Fallacio Asino Vinicio

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    11. Vinicio sì, avevo capito la battuta.
      JD grazie per il link e soprattutto per l'articolo a cui rimanda.

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    12. Scusate, ma non era meglio fino
      al Concilio, che la Chiesa la Bibbia,
      non te la faceva quasi vedere?
      Personalmente sono cresciuto
      benissimo a Vangelo e Catechismo
      di S. Pio X; Dio è sempre Uno e Trino ed io sono serenamente contento di me stesso.
      Ruben.
      ---

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  5. Fav la vostra non è neanche una patente vera e propria è semplicemente un permesso provvisorio di guida, in quanto il vostro movimento laico è ancora in fase "fondazionale" quindi non siete ancora "definiti" per la Chiesa.
    Figurati se potete essere "definiti " per noi "cristiani della domenica".
    Ormai neanche vi vediamo più, tra poco sarete una nuova specie protetta dal WWF.
    LUCA

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  6. Fav, continua a scrivere; sei utile al blog, in quanto "prova vivente" e perfetta sintesi, di come il Cammino possa condizionare e rincoglionire, anche in modo spesso irreversibile, i propri adepti.
    Il tuo di oggi, è un concentrato di illogicità ed irrazionalità da manuale, infatti porti argomentazioni, contro ogni
    palese evidenza oggettiva della realtà.
    Ragionare con la mente di "un altro", mentre Nostro Signore c' ha donato la libertà di farlo con la nostra, non serve.
    Ruben.
    ---

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    1. Hai visto cosa ti scrivono, FAV? E tu continui a scrivere? Ma si, scrivi, scrivi, se no come fa il blog a sputtanare il Cammino un giorno si e l'altro pure? Perciò, scriviiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

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    2. FAV non scrivere............

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    3. FAV invece scrive.

      Vorrei poter dire che lo paghiamo per scrivere tutte quelle corbellerie che mettono in pessima luce il Cammino, evidenziandone l'idolatria, la "circoncisione della ragione" (cioè stupidità deliberata), i falsi slogan, le menzogne, gli inganni.

      Invece vi assicuro che FAV non solo le scrive gratis, ma le scrive anche con profonda convinzione e zelante entusiasmo. Crede di rendere gloria al tripode Kiko-Carmen-Cammino, senza capire che è proprio a causa di quelli come FAV che Kiko proibisce internet e i social. Nella loro genuina idolatria, i Fallaci Asini rivelano la vera mentalità neocatecumenale - proprio quella che a Kiko conviene nascondere affinché la giostra dei soldi (e degli onori terreni a Kiko) possa continuare.

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  7. Spero arrivi presto la carta igienica firmata by Kiko. Quando ho problemi di stitichezza, cerco su google una sua crosta pittorica....

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    1. in sostanza si sta insinuando che Kiko ha la faccia come il c...(censura).............

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    2. allora la compriamo subito, 10 piani di morbidezza, diceva la pubblicità.......

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  8. A ben vedere, si tratta di un certosino lavoro di sostituzione. Al posto della Chiesa e della parrocchia, in parte anche della famiglia, la comunità. Ogni autorità attribuita ai catechisti. Al posto della dottrina i mamotreti. Al posto dei sacramenti i riti. Al posto della Messa la Cena. Al posto del sacrificio l'allegria. Al posto del battesimo, la nuova nascita attraverso il Cammino. Al posto del proprio maestro interiore, sempre i catechisti.
    E dico che si tratta di una sostituzione vera e propria perché tra i due elementi non ci può essere fusione, coesistenza o completamento come succede nella vita del credente (la realtà cattolica prevede l'et-et più dell'aut-aut), ma scegliere la comunità implica "odiare" padre e madre, credere nella catechesi di Kiko comporta non ammettere correzioni secondo i dettami della dottrina, il battesimo reale deve essere "come morto" per fare spazio alla nuova nascita nel Cammino.

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    1. E la volontà di Dio, che arriva tramite I catechisti, la bibliomanzia, la cleromanzia si conferma se essa risulta ripugnante alle proprie attitudini,alla propria ragione e coscienza, non il contrario (io non volevo essere qui ma..
      io non volevo fare il prete ma... io non volevo avere figli ma...).

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    2. In effetti quando predicano sembrano dire "... io non volevo essere neocatecumenale e, potendo, eviterei anche di essere cristiano, ma..."
      Lasciando intendere, chi più chi meno esplicitamente: "...ma poi ho trovato un padrone che mi ha preso a bastonate, mia ha messo un guinzaglio e costretto. E da quando sono schiavo sto molto meglio di quando agivo di testa mia - e quindi peccavo".
      Alcune Redditio fanno spavento, ma per loro.

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  9. Nelle comunità, tre le tante, succede anche un pericoloso paradosso.
    Sia durante il post-cresima, quando i ragazzini hanno i padrini, sia dopo aver preso le catechesi in tenera età, i genitori non hanno più voce in capitolo, o quasi.
    Si spezza quel legame genitoriale che Dio stesso ha voluto, affidando i figli ai genitori e non ad altri.
    Su tutto i catechisti devono dire la loro, e spessissimo sono gli stessi genitori che consigliano ai figli il consulto coi padrini o i catechisti. Per scegliere la scuola, poi il lavoro, il fidanzato/a, il matrimonio, per affrontare certi problemi personali...
    Accade quindi che molte volte i genitori non sanno nemmeno bene le cose dei propri figli e vengono ascoltati meno che dei catechisti.
    Eppure, molto spesso, i catechisti sono fratellini di comunità dei loro genitori, cioè persone pari ai loro genitori, né più né meno. Non hanno alcuna credenziale superiore, sono gente comunissima che si arroga il diritto di parlare sulle vite altrui.

    Questo lo dico perché l'ho vissuto sia come catechista che come genitore.
    Quando c'è un problema o una scelta da fare il primo istinto dei ragazzini, debitamente istruiti fin da piccoli, non è quello di ricorrere alla famiglia, ai genitori, ma quello di rivolgersi ad estranei pari ai loro genitori per ricevere "parole" di indirizzo e discernimento.
    Seppure un supporto al difficile compito genitoriale è gradito, non è affatto ammissibile la sostituzione o la credenza che il catechista ti possa indirizzare meglio del genitore che, non foss'altro, normalmente vuole il tuo bene perché ti ama di un amore filiale.

    Ma i genitori sono nevrotici, dice Kiko ripetuto dai suoi sodali. Tutti sono nevrotici.
    Lo era anche la Madonna quando perse Gesù nel tempio, secondo Kiko...
    E con questo abile giochetto sottrae i figli alla confidenza e al discernimento genitoriale, per affidarli ad estranei in nome della comunità e di un presunto spirito santo che guiderebbe gli alias meglio dei genitori stessi.

    Perché è vero, quando uno mette piede in una comunità, lì deve stare. Non può nemmeno scegliere di cambiare comunità, perché i catechisti e i fratelli sono quelli scelti da Dio per te, perché altrimenti non stai nella storia, scendi dalla croce... e altre cavolate come queste.
    Sei come in prigione, costretto a vedere sempre gli stessi compagni di cella e gli stessi secondini.
    Se ti dovessero menare, e spesso succede in senso spirituale, i secondini non alzerebbero un dito.
    L'abilità di Kiko è stata quella di far credere che quel circolino chiuso, piccolo piccolo, è il massimo del meglio che ti poteva capitare, tanto che non vedi più le persone che sono al di fuori o non dai loro lo stesso valore.
    Marco

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    1. Grazie Marco per questa sintesi magistrale di come il Cammino subdolamente si insinua nella vita della famiglia e occupa spazi che non sono i suoi, alterando equilibri e indebolendo legami che sono sacri perché pensati e voluti da Dio come indissolubili e intoccabili, a meno di gravi problemi. Di fatto il Cammno si sostituisce in molti ambiti alla vita familiare e la snatura, la rende altro da quello che dovrebbe essere, le toglie naturalezza, spontaneità, libertà. Il Cammino occupa la gran parte degli spazi che sono propri della vita familiare, la sera dopo cena, il sabato sera e la domenica mattina, il fine settimana o tutta la domenica (per le convivenze o per le 100 piazze), e così via. Lo strapotere e l'arbitrio dei catechisti, ancora più gravi se esercitati su minori di 13-14 anni di età, mi spaventavano non poco e il pensiero che questi catechisti, nel mio caso estranei che non stimavo affatto, entrassero nella nostra vita familiare non mi faceva stare sereno. E per dei genitori che fanno il Cammino portare i figli alle catechesi è praticamente obbligatorio. Di fatto la famiglia un po' alla volta diventa ostaggio del Cammino e a quel punto liberarsene diventa sempre più difficile.
      Porto

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  11. Fallacio:
    tu dici che il Cammino è approvato e che lo sono anche le sue catechesi, ma non è del tutto esatto.
    E' vero infatti che lo statuto del Cammino è stato approvato dal Pontificio Consiglio per i Laici, ma le catechesi non sono state approvate dal dicastero competente, cioè dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, che evidentemente le riteneva errate.
    Per questo il Pontificio Consiglio per i laici, non potendo approvarle, ha dato solo il permesso di pubblicarle, cosa che il Cammino si guarda bene dal fare.

    Ma anche quella dello statuto approvato è solo una mezza verità, perché se o statuto è approvato dalla Chiesa, non è approvato dal Cammino, che non lo segue integralmente.
    Lo statuto infatti fa riferimento alla lettera del Card. Arinze, che il Cammino NON riconosce, cioè fa finta che non ci sia, per cui disubbidisce al suo stesso statuto.

    Inoltre, per quanto riguarda le catechesi, è da ritenere che quelle fatte concretamente siano differenti da quelle presentate alla Chiesa perché le approvasse (ma che la Chiesa non ha afatto approvato).
    Altrimenti perché non sono pubblicate,? Perché potrebbe essere smascherato il trucco?
    La storia degli arcani che vanno rivelati un po' alla volta non regge, perché oggi qualunque neofita che volesse informarsi sugli arcani può farlo facendo una ricerca sul web.

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    1. Che poi ad intra si dice che le cosiddette "catechesi" sarebbero ispirate al momento, ma ad extra ci dicono che le cosiddette "catechesi" sarebbero un testo "approvato" (cioè, in teoria, fisso, verificabile, da seguire punto per punto).

      Sono entrambe menzogne, poiché lo Spirito non ispira certo errori né eresie, mentre il testo "approvato" (nel senso di "si può pubblicare" e loro comunque non lo pubblicano) non rispecchia ciò che viene propinato ai fratelli delle comunità.

      È chiaro che questo enorme castelletto di menzogne è destinato a crollare tutto d'un colpo. I più scommettono che ciò avverrà con la morte di Kiko (ed in effetti io mi chiedo quanti si "alzerebbero" ad una cosiddetta "chiamata vocazionale" fatta per esempio da un ineffabile Gennarini, principale pretendente al trono kikiano). Altri, come me, si augurano che ciò avvenga mentre Kiko è ancora vivo e cosciente, affinché abbia un'ultimissima possibilità di salvarsi l'anima (il che indurrebbe altre anime neocatecumenali, perse come lui, ad avere un'ultima possibilità a loro volta).

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    2. Nota di precisazione per i finti tonti: ho scritto "approvato" fra virgolette poiché il "Direttorio Catechetico" del Cammino non gode di alcuna approvazione... è stato approvato (da un Pontificio Consiglio molto amico del Cammino) non il contenuto, ma solo la possibilità di pubblicarlo. Ed infatti i capicosca del Cammino si sono guardati bene dal pubblicarlo davvero, per due motivi:

      1) si scoprirebbe che tale Direttorio non rispecchia i contenuti delle cosiddette "catechesi" praticate nel Cammino;
      2) si scoprirebbe che la vasta quantità di correzioni e precisazioni non cambia il fatto che tale percorso "catechetico" è caotico, ambiguo, cervellotico, che non aiuta a comprendere il Magistero (e il Catechismo che ne è espressione).

      Ricordiamo ai lettori che il fintotontismo neocatecumenale, sapendo bene che noi cattolici ci teniamo davvero all'approvazione della Chiesa, spaccia per "approvato" ciò che approvato non è. Cercano di far leva su questo nostro "punto debole".

      Quando riuscirono con sotterfugi e trucchetti a far firmare a Giovanni Paolo II la lettera Ogniqualvolta (scritta non da lui, e scritta in gergo neocatecumenalizio, perfino con errori di grammatica), ne affissero subito una copia in tutte le parrocchie neocatecumenalizzate (specialmente a Roma) in modo da azzittire i parroci con la minaccia del "dunque tu sei contro il Papa?"

      A loro non interessano per nulla il rapporto filiale con la Chiesa, l'ubbidienza al Papa, il contenuto di "approvazioni" vere o fantasiose che siano. Ai kikolatri interessa solo spacciarsi per cattolici senza esserlo, e azzittire i cattolici veri che lo fanno notare. Per questo il demonio è molto soddisfatto del Cammino. Dopotutto, a una certa tappa del Cammino, i kikolatri devono proclamarsi «figli del demonio».

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    3. Perfavore @tripudio, non censurare visto dici che è tanto utile per voi che io scriva. Quindi secondo te la Chiesa approverebbe la pubblicazione di un documento ecclesiale senza aver approvato il suo contenuto? Con tutta l'esperienza secolare che ha fatto la Chiesa nei secoli contro le eresie? Vorresti spiegare dove hai letto questa genialata? Come dicevo nel commento che non hai pubblicato, in senso giuridico il termine "pubblicazione" non significa "stampa" o "edizione", ma "rendere pubblico", cioè affidare il documento ad un organo pubblico che ne custodisca la veridicità e le successive modifiche che devono subire ulteriori approvazioni.
      Fallacio Asino Vinicio

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    4. Io posso benissimo approvarti la pubblicazione della mappa di casa tua senza sapere se rispecchia la realtà o no, senza sapere se è a norma del piano regolatore territoriale o no, senza preoccuparmi che sia in un condominio o in un terratetto. Te l'avrei bocciata solo se manca la porta d'ingresso o se vanta un milione di metri quadrati.

      Come già si è detto sopra, il Direttorio ha subìto numerose "ripulite" - la più scandalosa di tutte fu la prima, dove vennero aggiunti in nota rimandi al Catechismo che però non c'entravano niente col testo e col contesto. Fu un tentativo degli stessi kikolatri di gabbare le autorità vaticane (nei sacri corridoi non tutti hanno accettato le lusinghe e le minacce del Cammino), piuttosto misero.

      E la stessa consegna dei numerosi volumoni del Direttorio era stata lungamente ostacolata dai kikos stessi, ed ogni volta che ne veniva consegnato uno si veniva subito a sapere che era il "penultimo". Era sempre il penultimo. Anche perché Kiko e Carmen hanno ideato nuove tappe, controtappe, ultratappe, il Matrimonio Spirituale a Gerusalemme con Pranzo a Sorpresa al King David che è l'hotel più costoso di tutta Israele, eccetera.

      Dunque un Pontificio Consiglio - ripetiamo: un Pontificio Consiglio, sottolineando che ha ripetutamente messo il Papa di fronte al fatto compiuto - che "approva la pubblicazione", non sta mettendo alcun timbro di cattolicità sul Direttorio.

      Ma tanto, che parlo a fare? Gli asini raglianti sono allergici alla realtà dei fatti, e quindi:

      - quando si tratta di un documento chiaro e preciso, come la lettera del 1° dicembre 2005 con le «decisioni del Santo Padre», rifiutano tutto e vanno blaterando che sarebbe una lettera "privata", che sarebbero "consigli", che approverebbe "variazioni", che sarebbe "superata", che sarebbe "abolita"; tutto, qualsiasi cosa, pur di non ubbidire;

      - quando si tratta di una "approvazione della pubblicazione", come quella del 26 dicembre 2010 (notate la data: 26 dicembre, quando tutti sono assenti dagli uffici, ma guarda un po', Ryłko - sempre Ryłko, quello che per gli Statuti del Cammino ha messo GP2 e B16 di fronte al fatto compiuto - non voleva testimoni...), gli asini raglianti vanno blaterando che con ciò stesso sarebbero approvati anche i contenuti, che improvvisamente diverrebbero dogmi al di sopra di ogni critica, e senza che nessuno possa mai leggere tale pubblicazione... Che doppiezza da farisei!

      La spiritualità del Cammino Neocatecumenale è quella di mentire e di ingannare.

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    5. Spiacente di contraddire Vinicio, ma su questo punto della pubblicazione non ci intorti.

      In senso giuridico canonico, pubblicazione non vuol dire per nulla quello che sostieni tu.

      Avrei avuto intenzione di spiegartelo io, ma poi ho trovato un articolo (che tra l'altro parla proprio di voi neocatecumenali), che è bello che pronto e spiega tutto molto bene, pure nei particolari.

      https://www.cantualeantonianum.com/2012/04/che-cosa-si-intende-nella-chiesa-per.html

      Se non ti intendi di diritto, tanto più di diritto canonico, prima di fare figuracce sarebbe meglio che te ne stessi zitto.

      L'articolo citato è datato, risale al 2012.
      L'autore credeva che, dopo l'approvazione delle liturgie, non ci fossero più ostacoli alla pubblicazione del Direttorio.
      Mai attesa fu così mal riposta. Siamo nel 2023 e ancora della pubblicazione del catechismo kikiano neanche l'ombra...

      Quanto alla pubblicità giuridica (o legale) civile, spiacente di informarti che anche qui ti sbagli di grosso, perché quegli atti che tu dici "custoditi da un organo pubblico" sono consultabili sempre dagli interessati e, normalmente (tranne certi casi), anche da terzi.
      Ti immagini se un notaio o il catasto, per esempio, dovessero pubblicare tutti i testamenti o le mappe catastali aggiornate? Impossibile!
      Però gli aventi diritto e spesso i terzi (o determinate categorie di terzi), le possono consultare, cosa che non è possibile per il vostro Direttorio.
      Sarebbe come se volessi consultare il Direttorio perché sono un neocatecumenaluccio senza diritti e mi rivolgessi al Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita (come persona interessata perché ricevente quel Direttorio). Se funzionasse come nel diritto civile, me li dovrebbero mostrare.

      Parla solo se sai di cosa parli, Vinicio.
      Altrimenti ti conviene stare zitto.
      Marco

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    6. Per la cronaca, il 20 gennaio 2012 non ci fu alcuna approvazione della liturgia.
      Semplicemente venne fuori che i kikolatri stavano per mettere ancora una volta il Papa di fronte al fatto compiuto. E a sventare il loro astuto piano fu il cardinal Burke.

      A inizio gennaio 2012 Burke ricevette l'invito per la supermegacelebrazione ufficiale dell'Approvazione della Liturgia del Cammino. Probabilmente l'invito per il 20 gennaio gli era stato inviato per errore - qualche pezzettone grosso del Cammino aveva pensato di invitare un sacco di vescovi e cardinali (per far sembrare la cosa ancora più "ufficiale") aggiungendo distrattamente il Burke alla lista nonostante fosse noto che era di simpatie tradizionaliste.

      Questi immediatamente avvisò papa Benedetto XVI della furbata neocatecumenale in arrivo, e il Papa cambiò registro parlando di approvazione «delle sole celebrazioni non liturgiche». Che poi non significa molto perché in teoria quelle celebrazioni "non liturgiche" dovevano rispecchiare il RICA (Rito per l'Iniziazione Cristiana degli Adulti), dunque non era un approvare una qualche peculiarità del Cammino. Letteralmente la montagna partorì il topolino e i kikolatri se ne tornarono a casa senza la tanto pubblicizzata "approvazione della liturgia neocatecumenale". (Da notare che persino in ambiente neocatecumenalizio si lamentavano che le alte sfere del Cammino continuarono a parlare di "approvazione della liturgia" anche se nel Decreto e nel discorso del Papa non ve n'era traccia).

      Benedetto XVI, agli inizi di aprile 2012, aveva incaricato di "verificare" (ancora? era ancora necessario?) se le liturgie del Cammino fossero compatibili con la Chiesa Cattolica. Si costituì dunque quella commissione detta "Feria Quarta" (termine latino che indica il quarto giorno della settimana, cioè il mercoledì, perché si riunivano il mercoledì) che perse un bel po' di mesi per scoprire l'acqua calda e che nel momento in cui stava per pubblicare le proprie prevedibilissime conclusioni... avvenne l'abdicazione di Benedetto XVI, febbraio 2013.

      Bergoglio, appena insediato, dimise tutte le commissioni - inclusa la Feria Quarta - ma non ha mai speso una singola parola di approvazione per la "liturkikia".

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    7. Anzi, per completezza, vorrei ribadire che è proprio sul piano giuridico canonico che la Fondazione Cammino Neocatecumenale fa acqua da tutte le parti:

      1) irreperibile il decreto di erezione a Fondazione del 2004 che deve contenere, oltre allo Statuto allegato, anche tutti gli elementi necessari delle fondazioni, cioè consiglio amministrativo e dote di fondazione, come minimo minimo;

      2) Nessuna menzione MAI di una formale interrogazione e di una risposta da parte del Dicastero per i Testi Legislativi quanto all'interpretazione assurdamente estensiva delle norme canoniche sulle fondazioni;

      3) Nessuna menzione MAI di un'approvazione ufficiale del Direttorio da parte del Dicastero per la Dottrina della Fede, perché se anche avesse delegato il PCL (cosa molto strana) dovrebbe risultare la delega ufficiale.

      Almeno questi tre punti sono totalmente oscuri sul piano giuridico, ed ho condensato i concetti senza stare a spiegare nel dettaglio le normative.

      Non è che col diritto canonico si può fare come si vuole, interpretare da parte di organi non abilitati all'interpretazione, occultare atti (Decreto e Statuto 2004), autorizzare alla pubblicazione da parte di un Dicastero non abilitato al vaglio della dottrina...

      Ci vorrebbe un libro per spiegare per bene le assurdità giuridiche che riguardano il Cammino Neocatecumenale, ma a quel punto il PCL non ne uscirebbe troppo dignitosamente e forse è meglio mantenere la fiducia nell'operato dei dicasteri vaticani piuttosto che fare luce.
      Marco

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    8. Il mio parere è che sarebbe bene fare luce sempre e comunque, anche se questo comporta mettere in cattiva luce il PCL o altri dicasteri vaticani. La eventuale cattiva luce dipende dal loro operato. A forza di chiudere un occhio o anche due, di spintarelle, bustarelle, torte e "regaline" è andato avanti e ha prosperato il Cammino. Con violazioni estensive del diritto canonico a proprio uso e consumo. Più che cattiva, mi sembra pessima la luce e i fedeli hanno diritto di esigere risposte chiare, veritiere ed esaurienti dalla propria Chiesa.
      Porto

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  12. Il CN non verrà corretto nemmeno se gli venisse posto di fronte un aut-aut dalla Chiesa.
    Non esiste all'interno la volontà di vedere gli abusi e conseguentemente nessuna volontà di miglioramento.
    Perchè di questo si parla, quando si parla di CNC.

    Un esempio fra tutti è lo scrutinio. Qualsiasi NC può raccontare di sottoporvisi volontariamente e pertanto, essendoci il consenso, lo scrutinio cesserebbe di essere un abuso. Ma è solo un gioco logico per non accettare cosa è stato fatto loro. Una persona aggredita, può dire di non essersi sentita aggredita o di non aver avuto paura, ma ciò non toglie veridicità all'aggressione.

    Non esiste modo per correggere il CN, perchè i partecipanti (ancora più dei fondatori) non vogliono correggersi.
    E questo non c'entra assolutamente nulla con la fede. Uno scrutinio, affidarsi ciecamente a cosa dice un catechista senza nè competenze nè diritti di sorta per indirizzare la tua vita, l'obbligo di pagare una somma richiesta mensilmente senza motivazioni sensate, l'ostentazione di appartenere ad un gruppo elitario e secretato sono tutte pratiche che non aggiungono nulla spiritualmente. Si limitano a imprigionare psicologicamente i partecipanti.
    Il problema del CN non è un problema spirituale o di fede. E' un problema umano, perchè non ha nulla di spirituale nella sua essenza.
    E' solo un associazione di persone che usano la fede come scusa per perpetrare abusi e accaparrarsi tutti i benefici possibili (soldi, potere, ecc).

    Il camminante sta dove sta, nella sua comunità e alla mercè dei catechisti e degli altri fratelli, perchè è lì che in fondo vuole stare. Non vuole avere altre possibilità.
    Per questo motivo il CN non si spegnerà a breve, impiegherà ancora almeno 20 anni, nei quali forse si ridurrà di dimensioni, ammesso che sia possibile ridurre ancora il minimo storico che hanno raggiunto, ma non cesserà mai del tutto di esistere.

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    1. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

      Miracolo n. quello del Super Bonus

      Kiko ha chiamato recentemente un'impresa per valutare dei lavori urgenti da fare nel Centro Ufo di Porto San Giorgio, utilizzando opportunamente il Super Bonus. Essendo alta la cifra da spendere, ha implorato Carmen e lei, da Lassù, gli ha consigliato di mettere, nell'Annuncio della Quaresima, tramite Ascension, una richiesta di fondi per sopperire alle spesucce, cosa che è stata fatta in tempi record. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "splendido, hermano cardenal. Se Carmensita riesce a finanziare anca a nos dei traballos de restauro del Santa Marta, la beatificasion es assicurada. Procedamos". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli la cedola di un corposo bonifico per le spesucce al Santa Marta. La cifra non è nota, altrimenti che movimento degli arcani è giammai il Cammino?.

      e la causa continua...

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    2. Nelle alte sfere ecclesiali vige una grossa confusione. Un vescovo austriaco sta per essere portato in tribunale dai suoi fedeli cattolici perché ha fatto esporre un'immagine blasfema in una chiesa. Ora, chi gli ha dato la patente di vescovo? E chi pensa di fregare farfugliando che la Chiesa deve andare incontro all'arte moderna? Capirete che con questo genere di vescovi - e con gli altri vescovi che non gli fanno nulla, e la Santa Sede che non gli fa nulla, e il Papa stesso che non gli fa nulla - un tumore spirituale come il Cammino continua tranquillamente ad allignare nella Chiesa.

      (Questo non implica che non dobbiamo più parlare di approvazioni e di norme; non è che "se tutti rubano allora il furto smette di essere reato", tanto meno davanti a Dio).

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  13. Fallacio:
    secondo il vocabolario Treccani, il termine "pubblicare" significa eccome stampare!
    E' vero, pubblicare significa "rendere pubblico": chi potrebbe mai dire il contrario? Ma secondo due accezioni: 1) divulgare, 2) per mezzo della stampa.
    Ma il Cammino non pubblica le sue catechesi "approvate", né a mezzo stampa, né le divulga con altri mezzi, ad esempio su youtube.

    Secondo il vocabolario Treccani, perciò, hai ancora una volta detto una cosa inesatta.

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    1. Ma poi, visto che sono tenuti ad attenersi a quanto specificato dal Direttorio per le catechesi, e le catechesi sono un servizio alla diocesi e alla parrocchia, se non pubblicare, ne vorranno dare almeno una copia al parroco e al vescovo?
      No, qui il problema è grosso. Più si diffondono i testi, più è probabile che ci si accorga (faccio delle ipotesi) che il testo così come distribuito dai centri neocatecumenali non corrisponde alle catechesi, fatte seguendo i vecchi mamotreti, oppure che il testo distribuito non corrisponde a quello approvato.
      Oppure infine una certa diffusione potrebbe consentire di individuare da cosa siano stati tratti. Kiko e Carmen erano dei gran confusionari incapaci di creare nulla di originale e coerente, come invece questi testi dimostrano d'essere.

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    2. Il loro atteggiamento è completamente e chiaramente in malafede.

      Ma nella loro religione kikolatrica sono convintissimi che mentire e ingannare sono azioni sante, se adoperate per difendere il prestigio e i soldi della setta e dell'idolo.

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    4. Tredici volumi!....Ragazzi ma neanche fosse la Treccani, se poi
      si pensa che il Catechismo di Ratzinger ed il relativo compendio
      consistono in un piccolo volume e mezzo, continuo a non vederci chiaro: a seguito del Decreto dell'allora PCL, non credo neanche
      che il Dicastero della Dottrina e della Fede li abbia veramente corretti, infatti, correggere 13 tomi, infarciti di panzane ed eresie, con la meticolosità propria della Chiesa,
      avrebbe implicato tempi biblici.
      Faccio notare anche, che per evitare scandali, i Dicasteri Vaticani non sono soliti contrastarsi o smentirsi tra loro.
      Ruben.
      ---

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    5. Io ricordavo che dopo il quattordicesimo volume consegnato si parlava ancora di "penultimo"... e mi pare che ce ne furono altri... e non si finiva mai...

      Riguardo all'asineria neocatecumenale (blaterano di "linguaggio giuridico e regole ecclesiali" proprio loro che disubbidiscono alle «decisioni del Santo Padre» sulle quali c'è ben poco da argomentare riguardo a "regole ecclesiali"), è evidente che nella mentalità dei kikolatri occorre azzittire chiunque metta in luce le eresie, le ambiguità, le furberie del Cammino. Il Cammino, provenendo dalle tenebre, teme la luce della verità.

      p.s.: la Chiesa non pone il segreto su alcuno dei suoi insegnamenti. Pertanto sarebbe un assurdo controsenso che il Direttorio Neocatekiko resti "segreto" nell'ipotesi che sia stato "approvato". Ma tanto, di che meravigliarsi? A Guam avevano talmente corrotto il Direttore del Catasto (!!) e l'Avvocatura di Stato (!!) che questi due, pur non essendo kikolatri, fecero di tutto per evitare di dover correggere il documento di proprietà in tribunale (come la legge esigeva), pur di non far finire in galera dei neocatekikos. Non c'è da meravigliarsi che a suon di "confessioni pubbliche" i cosiddetti "catechisti" ottengano utilissime leve di ricatto per pezzi grossi della politica e della pubblica amministrazione. E quando ricattano, lo fanno perché pensano di star "evangelizzando" alla maniera di Kiko e Carmen.

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    6. In linguaggio giuridico per pubblicazione, per esempio di una legge, si intende l'atto che segue la sua promulgazione e viene attuata tramite Gazzetta Ufficiale.
      Il Consiglio pro laicis ha "approvato la pubblicazione del Direttorio come sussidio valido e vincolante per le catechesi del Cammino Neocatecumenale": la frase chiarisce che la pubblicazione è un atto volto a diffondere il documento per i fini predetti. Quindi sicuramente deve essere messo a disposizione di chi utilizza il sussidio come docente, i catechisti, come discenti, i fedeli, come responsabili della formazione ai vari livelli: parroci, responsabili diocesani, vescovi.

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    7. FALLACIO ha detto:
      "in senso giuridico il termine "pubblicazione" non significa "stampa" o "edizione", ma... affidare il documento ad un organo pubblico che ne custodisca la veridicità".
      Per cui, secondo Fallacio, il Pontificio Consiglio per i Laici ha approvato l'affidamento del documento che il Cammino ha affidato a Pontificio Consiglio dei Laici".
      Ovvero: non ha approvato un bel niente dei contenuti del documento, ma solo che il Cammino ha consegnato dei documenti tutti da approvare.

      Fallacio: te lo dico per esperienza: pensaci bene prima di scrivere certe cose. Anche a me infatti è capitato di dare giustificazioni che pensavo fossero delle attenuanti e che, invece, sono risultate aggravanti.
      Dammi retta: in certi casi è meglio tacere.

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    8. Riguardo al "custodire le veridicità", non c'è bisogno di scomodare la pubblicazione.
      Se il documento è segreto, non c'è bisogno nemmeno di riconoscimento ufficiale, ma è un fatto privato.
      In sostanza: da dove Fallacio desume che pubblicare sia sinonimo di custodire la veridicità di un documento segreto?

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    9. Il Fallace Asino sta dimostrando che il suo più orrido incubo è che i fratelli del Cammino, sfogliando queste pagine, scoprano di essere stati ricoperti di panzane dai loro cosiddetti "catechisti".

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    10. Credo di aver capito il ragionamento di Vinicio, derivato da alcuni istituti di diritto civile riguardanti la pubblicità degli atti. Ma non si applica alla pubblicità relativa agli scritti regolati dal codice di diritto canonico.

      Per taluni atti (ipoteche, trascrizioni, iscrizioni a certi registri...) il corretto svolgimento delle formalità presso la sede qualificata equivale ad aver reso pubblico il fatto giuridico, ma questo allo scopo di rendere possibile la consultazione dello stesso da parte degli aventi diritto o alcune terze parti.

      Ad esempio, se iscrivo un'ipoteca nella Conservatoria dei Registri Immobiliari, non è che la devo pubblicare per renderla nota a tutti, ma opero un atto giuridico che rende possibile la consultazione ad esempio se devo acquistare un immobile. La Conservatoria registra e custodisce l'ipoteca, ma tutto ciò allo scopo di rendere disponibile la consultazione. Per questo si parla di pubblicità dell'atto, perché insiste su un organismo che pur non divulgando l'avvenuta iscrizione ipotecaria è disponibile alla pubblica consultazione.

      Ma tutto questo non c'entra un piffero col Direttorio, perché non è che l'organismo Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita funziona come la Conservatoria e nemmeno l'ipoteca presa ad esempio funziona come un Direttorio catechistico.

      Se quindi è pur vero che il Dicastero competente conserva copia depositata del Direttorio corretto (qualora sia stato veramente corretto o qualora quello corretto corrisponda a quello divulgato tra i neocatecumenali), non è che per conoscere il contenuto di tale Direttorio mi devo rivolgere al Dicastero.
      Si tratta di scritti religiosi e pertanto "pubblicazione" vuol dire proprio PUBBLICAZIONE a mezzo stampa o diffusione di media.

      Vinicio appare confuso, mescolando istituti di diritto civile con norme di diritto canonico, ma forse non si tratta di vera e propria confusione, bensì di volontario tentativo di depistaggio.
      Marco

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    11. Questioni di lana caprina, pur di sputtanare il Cammino. Ma noi, sotto la guida del sommo Kiko, continuiamo nella nostra strada.........................................................................................................

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    12. Non avendo argomentazioni, i fratelli del Cammino adoperano gli insulti.

      Ci accusano di voler "sputtanare il Cammino". Se ho ben capito, tale raglio asinino vorrebbe significare che noialtri si viva odiando il Cammino senza motivo. E che le nostre parole, in uno sperduto blog dell'internet, possano davvero distruggere il Cammino.

      In realtà noi non odiamo nessuno (e non abbiamo la pretesa di distruggere nessuno, sebbene pronti a stappare una buona grappa per festeggiare il mostruoso tonfo della caduta del Cammino, tonfo che è meno lontano di quel che sembra). Ci limitiamo a far presente che quei madornali errori - a partire dall'idolatria per gli autonominati "iniziatori", e passando per tutte le ingiustizie compiute dal Cammino o in nome del Cammino, con l'esempio più evidente che riguarda la liturgia - non sono graditi a Dio e non sono compatibili con la fede cattolica.

      Errare humanum est, perseverare diabolicum: ed il fratello delle 11:43 persevera con orgoglio, e ce lo proclama con superbia. "Diabolicum", nevvero? E pensare che nel Cammino hanno talmente stravolto il lessico cattolico da far risultare come "diabolico" chi non paga la Decima, mentre nel frattempo proteggono con sussiego e ossequio (e soldi e onori) i VIP del Cammino, i Very Important Pedofili della loro setta.

      È naturale che a quella certa tappa sono tenuti a proclamarsi "figli del demonio" (una cosa mai vista in tutta la Chiesa di tutti i tempi). E il demonio - quello vero, non la simpatica mascotte-portasfortuna dei "camminanti" - è sicuramente soddisfatto di tali suoi "figli".

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    13. @TRIPUDIO PER FAVORE, non censurare, visto che come dici è così importante che io scriva, perché mi censuri? fammi finire il discorso con @valentina per favore.
      Appunto @valentina, con la approvazione della "pubblicazione" del direttorio catechetico è sottintesa sempre la approvazione del contenuto, perché essendo diventato il direttorio un documento ecclesiale di proprietà dell'organo pubblico "chiesa", non può contenere eresie. Potrebbe mai essere approvata la pubblicazione in gazzetta UFFICIALE (che fa capo a un ufficio pubblico), una legge che non è stata approvata dalle due camere e firmata dal presidente della repubblica? Quindi l'approvazione della pubblicazione del direttorio è un vero e proprio timbro di cattolicità della Chiesa, perché alla autorizzazione della pubblicazione precede sempre la approvazione del documento.
      Poi responsabile della DIFFUSIONE di questo documento (la pubblicazione è già avvenuta essendo esso un documento pubblico, cioè presso un organo pubblico) è l'organo pubblico responsabile, cioè in questo caso la Chiesa. Quindi se volete visionarlo potete rivolgervi all'organo pubblico che lo ha in custodia, anche se, opinione personale, chi si definisce cattolico dovrebbe fidarsi della chiesa.
      Fallacio Asino Vinicio

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    14. Caro Fallacio
      Se è pubblico deve essere accessibile al... pubblico, altrimenti sarebbe secretato e quindi accessibile a pochi..."eletti"
      Come voi
      Ma se siete ciosì eletti perchè fare tanto o parac...?
      Nella vostra superiorità non avete bisogno di ricorrere a nezzucci di tal fatta

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    15. Rispondo a Vinicio: comunque la giriamo, questa faccenda riguardante il Direttorio non è per nulla limpida, ne converrai.
      Sappiamo dallo stesso Kiko che sull'argomento c'è stato un lungo braccio di ferro tra Cammino e teologi vaticani, al punto tale che è potuto succedere che venisse approvato lo Statuto sul Cammino così come estrinsecato dal Direttorio senza che venisse emanato il Direttorio stesso.
      La storia delle approvazioni vaticane riferite al Cammino è complessa e penosa, e soprattutto se pensiamo alla tentata manovra di approvazione della liturgia all'insaputa del Papa rivelata al mondo da Vatileaks, ci rendiamo conto che si è trattato di un tira-molla con tentativi di colpi di mano di cui i responsabili non possono certo menar vanto.
      Detto questo, chiarisco ancora una volta che il Direttorio dovrebbe essere un sussidio per le catechesi addirittura vincolante per il Cammino, quindi la sua pubblicazione, emissione, esternazione o come vogliamo chiamarla, è fondamentale, perché deve poter essere conosciuta da docenti, discenti sacerdoti, vescovi e da tutti coloro che sono responsabili della formazione a livello parrocchiale e diocesano.
      Poi comunque, visto che ti sta a cuore il fatto che il documento approvato non possa essere in alcun modo modificato né mistificato, immagino che sarai orripilato dal sapere che c'è chi catechizza seguendo i testi originali non corretti... Già ne avevamo parlato ed avremo occasione di parlarne ancora, a dimostrazione del fatto che tanta riservatezza contribuisca purtroppo ad un comportamento del tutto arbitrario, che non torna certo ad onore del Cammino.
      Ti propongo di chiudere qui per ora l'argomento, sicuri che ci sarà di nuovo occasione per riparlarne.

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    16. @Fav
      Chiesi al PCL di visionare il Direttorio già nel luglio 2012 che mi
      rispose(nero su bianco), di "rivolgermi direttamente" al Cammino Neocatecumenale, comportamento molto singolare, come a dire: noi Pontificio Consiglio della S.Sede prendiamo
      ordini dal Cammino.
      Questo blog, pubblicò a tal proposito un post, stesso anno e stesso mese.
      Ruben
      ---

      Elimina
    17. EPCF
      adesso la responsabilità della non pubblicazione è del Vaticano?
      Non sapete più come uscirne e più vi agitate e più fate danno.
      Ti ricordo che il Vaticano,espressamente interessato, rispose che bisognava rivolgersi al cammino per ottenerne copia. Peccato che voi i mamotreti li vendete solo all'interno. Siete proprio marci dentro,
      metteli negli scafali delle Paoline se avete il coraggio, altrimenti piantatela di millantare approvazioni.
      Nel decreto il direttorio è menzionato come vincolante, però nessuno è autorizzato a verificarlo se vi attenete o meno a questo vincolo.
      Teneteveli pure i vostri segreti, tanto ormai fra poco non avrete i numeri neanche per una briscola.

      Elimina
    18. Aho, ma questo Vinicio continua...
      Ci riprova, propinando sempre la stessa sbagliatissima teoria, come se nulla fosse.
      Con le stesse parole, con gli stessi concetti.
      Non risponde alle affermazioni che dimostrano il contrario, ma continua come un bove a tirare il solito carroccio.
      A questo punto che ci vuoi fare...
      Fossimo a scuola, una bella insufficienza tonda tonda e la bocciatura a giugno.
      Ma siccome siamo su un blog, questo crede che funzioni come nel Cammino: se si ripete all'infinito un concetto, quello diventa vero (che poi è il funzionamento delle sette).

      Parla a vanvera questo Vinicio, di cose che evidentemente non sa.
      Improvvisa.
      Come ha sempre improvvisato Kiko sulle cose della fede.

      L'approvazione del contenuto religioso di uno scritto, NON PUÒ ESSERE SOTTINTESA, specialmente se c'è stato un vaglio di oltre 10 anni.

      Allora vediamo come funzionano le approvazioni.

      Per i gli scritti locali è previsto che "La licenza, con le indicazioni segnalate (nome del vescovo, tempo e luogo della concessione), deve essere stampata nei libri che vengono editi; non basta quindi l’uso della formula «con approvazione ecclesiastica», o simili; si debbono stampare anche il nome dell’Ordinario che la concede, nonché il tempo e il luogo della concessione" ("Istruzione circa alcuni aspetti dell'uso degli strumenti di comunicazione sociale nella promozione della dottrina della fede" della Congregazione per la Dottrina della Fede)

      Per i catechismi locali, invece, è richiesta la previa approvazione della Sede Apostolica (can. 775 § 2 CJC)

      E qui si parla di pubblicazioni "locali", nel territorio di una diocesi o di una nazione.

      Siccome il catechismo kikiano è internazionale (quindi non locale), quanto più dovrà essere nota l'approvazione?

      Nel caso del catechismo di Kiko si applica il "Regolamento per l'esame delle dottrine" della Congregazione per la Dottrina della fede.

      Continua...

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    19. È vero che all'art. 21 di tale ratio agendi si dice che "la Sessione Ordinaria decide se e come deve essere pubblicato l'esito dell'esame".
      Ma all'art. 22 si dice anche che "Le decisioni della Sessione Ordinaria sono sottoposte all'approvazione del Sommo Pontefice..."

      Ora, se alla Congregazione spetta decidere "se e come" pubblicare l'esito del suo esame, non pare che l'approvazione del Sommo Pontefice debba sottostare alla decisione della Congregazione.

      Siccome le decisioni della Congregazione (nella sua Sessione Ordinaria) debbono NECESSARIAMENTE essere approvate dal Papa, suona alquanto strano che l'approvazione di un catechismo (che non è un semplice libro soggetto a licenza dell'Ordinario) non debba essere resa nota.
      Se, seguendo le procedure, questa autorizzazione fosse stata concessa, i neocatecumenali l'avrebbero sperticata a lettere cubitali: "IL SANTO PADRE APPROVA IL DIRETTORIO DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE!!!", con relativa esibizione del documento di approvazione.

      Ma ciò non è avvenuto.
      Il PCL si è limitato a dire che la Congregazione per la Dottrina della Fede "ha ritenuto opportuno consegnare al PCL l'incarico di dare apposita approvazione ai volumi del Direttorio" (citando una lettera della Congregazione che, naturalmente, è irreperibile).
      Al che il PCL, "dopo aver debitamente consultato la Congregazione... approva la pubblicazione".

      Ma come?
      Se per normativa regolamentare occorre l'approvazione del Sommo Pontefice sulle decisioni della Sessione Ordinaria della Congregazione per la Dottrina della Fede, il PCL "debitamente consulta?".
      Ma non aveva l'approvazione del Sommo Pontefice sulla decisione della Congregazione?
      Che l'ha "consultata" a fare? Fa testo l'approvazione del Papa a questo punto, non la decisione della Congregazione.
      Ma di approvazione del Sommo Pontefice non se ne parla nemmeno lontanamente...

      Ecco quindi che l'utilizzo di termini ambigui nel Decreto del PCL evidenzia che la Congregazione per la Dottrina della Fede non ha approvato, ma ha incaricato il PCL di dare un'"apposita" approvazione, dopo che il PCL l'ha "debitamente consultata".
      E quale "apposita" approvazione avrebbe mai potuto dare il PCL, che non ha competenze sulla dottrina?
      Solo l'approvazione alla pubblicazione (di cosa non si sa, a questo punto).

      In tutto questo, la NECESSARIA approvazione del Sommo Pontefice viene taciuta e non se ne trova traccia da nessuna parte.
      È segreta anche l'approvazione di Benedetto XVI, allora regnante?

      Ha fatto bene Tripudio a non censurare Vinicio, così si capisce il suo argomentare.
      Tenta il paragone con la pubblicazione di una legge dello stato, ma com'è evidente l'argomento non regge, perché le leggi dello stato vengono effettivamente pubblicate nella G.U.
      Non è come il Direttorio, che invece non è pubblicato, il che fa dubitare del procedimento seguito.

      Pare così che la Congregazione per la Dottrina della Fede abbia avuto più di un decennio di tempo da perdere dietro al vaglio di un catechismo che non ha pubblica diffusione.

      Demordi, Vinicio, le tue argomentazioni sono solo aria fritta, errate ed inconsistenti, per nulla ancorate alla disciplina normativa.
      Marco

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    20. E comunque, tutti i più potenti sostenitori del Cammino non è che abbiano fatto una bellissima fine, a dimostrazione del fatto che nel loro operato qualcosa non andava.

      Bugnini - spedito in Iran da Paolo VI, 64 anni (prima era segretario della Congregazione per il Culto Divino) - quello della nota laudatoria

      Ryłko - arciprete della basilica di Santa Maria Maggiore, 71 anni (prima era segretario e poi presidente del PCL) - quello delle approvazioni

      Filoni - Gran maestro dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, 73 anni (prima era Prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli) - quello del seminario a Macao

      McCarrick - dimesso dallo stato clericale (prima era il più potente vescovo degli USA) - apritore di seminari RM e abitante del seminario

      Apuron - privazione dell’ufficio; il divieto perpetuo di dimorare anche temporaneamente nell’arcidiocesi di Agaña; il divieto perpetuo di usare le insegne proprie dell’ufficio di vescovo (prima era vescovo a Guam) - frodatore di immobili relativi al seminario RM

      Del Palacio - rimosso da vescovo del Callao, 70 anni (attualmente senza alcun incarico)

      Piano piano spariscono, in un modo o nell'altro...

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    21. EPCF,
      cosa avresti da dire invece sui mamotreti non "approvati" del viaggio in Israele sia della fine del cammino che del matrimonio spirituale e dei riti in essi contenuti?
      Sai com'è risultano approvati solo i riti contenuti nei 13 mamotreti del direttorio e questi ultimi non ne fanno parte.
      Senza aggiungere che tutto quello che riguarda la "formazione permanente" non è contemplato, veglia del Corpus Domini compresa, e senza parlare del "latte e miele".
      Tutte cose che voi spacciate per approvate in virtù di una approvazione generica dello statuto, che voi non rispettate e che usate solo per "giustificsre" le vostre invenzioni.

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  14. Siamo già al terzo giorno di pubblicazione di questo articolo, basato sul bel commento di Un saluto, che ha introdotto un elemento interessante del linguaggio e dell'insegnamento neocatecumenale, quello della "nuova nascita" e non abbiamo avuto, da parte neocatecumenale, nessuna ammissione o smentita. Quindi credo che possiamo darla come acquisita.
    Nel Cammino si nasce di nuovo nel momento in cui si entra in comunità (da cui la frase "tu sei nato in quella comunità"): nasce la comunità, e tutti gli appartenenti "nascono" con lei.
    Le catechesi iniziali si assicurano che ci sia una definitiva cesura tra il "prima" e il "dopo", portando tutti a dichiarare e riconoscere che la propria esperienza passata, soprattutto quella religiosa, nulla ha a che vedere con ciò che si riceve da Dio stesso in quella circostanza: una vera e propria illuminazione e una "vita nuova", quasi una palingenesi.
    Non si tratta però di un evento pentecostale, che conferisce un'illuminazione piena e bastevole scienza divina, come il termine farebbe credere, ma un evento diverso: anche un cristiano adulto, un fedele da sempre, un sacerdote, una religiosa, un vescovo (come Apuron), il papa stesso, se si presentasse alle catechesi, deve rinnegare il passato e ricominciare da capo, come confermano i ricorrenti paragoni al catecumeno come a un lattante, un bambino a cui non è possibile dare gli alimenti come ad un adulto, che ha ancora tutto da imparare, e per questo deve solo avere obbedienza, obbedire e stare sottomesso.
    Diciamo che questo escamotage del "ricomincio da capo" si ripete varie volte anche nel corso del cammino: ogni passaggio è una replica della nuova nascita, è infatti (deve essere, almeno, nelle intenzioni) una "sorpresa" che fa ricominciare ogni volta tutti praticamente da capo, fino al battesimo nel Giordano finale, che dovrebbe essere l'apoteosi di tutto il percorso, ma non lo è perché, come si premurano di spiegare (dopo trent'anni!) i catechisti -che nel gioco di ruolo del Cammino fanno gli adulti senza esserlo-, la nuova creatura, appena nata, deve appena affrontare altri trent'anni di vita nascosta a Nazareth...
    In conclusione: è vero che il Cammino prende a prestito fino ad abusarne dell'idea dei "nati di nuovo" pentecostali, ma nel contempo toglie da questa esperienza ogni spontaneismo e libertà, e alla fin fine ne è la maggior negazione, perché alla fin fine nel neocatecumenato non avviene mai la nuova nascita, che dovrebbe celebrarsi alla sua conclusione, perché lo sappiamo bene: il Cammino non finisce mai. Solo la morte alla fin fine si ha la speranza che faccia nascere di nuovo il neocatecumenale, anche se pare che abbiano "allungato le mani" anche sull'aldilà...

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    1. Sono Un Lettore.

      Oltre a quanto esposto e detto, penso che la cosa che ci deve far accapponare la pelle è il fatto che riducono lo Spirito Santo alla loro volontà.
      Cioè Dio si muove in base alla loro volontà. Solamente se si fa ciò che dicono e pensano è fanno, sei con Dio, altrimenti lo Spirito Santo non opera, dorme, ti abbandona, fino ad arrivare alla condanna.
      Questo ci deve far riflettere molto sulla loro presunzione e menzogna.
      Vi ricordo che il Signore non può abitare con la menzogna.
      È diverso da chi dicesse: il Signore con noi opera in questo modo, ma se vai da altra parte, il Signore è ovunque e non ti abbandona se tu non vuoi essere abbandonato.
      Vi ho fatto degli esempi, ci siamo capiti.

      Un Lettore.

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  15. Nascere due volte: Questo è il probòema
    "Ci si domanda: l’iniziazione notturna di Nicodemo, maestro di Israele, cui è attribuito un Vangelo pseudoepigrafico, descritta in Giovanni (Gv III, 1-14) come si concilia, appunto, con il “gridatelo dai tetti”, visto che in Giovanni c’è solo la presenza di un’indicazione circa la necessità del rinascere dallo spirito - dall’alto - ma la via, il metodo, la prassi, per giungere a questo risultato, non è affatto esplicata in quella circostanza? Aggiungiamo che quasi letteralmente l’espressione “ chi non è nato due volte non entrerà nel regno dei Cieli” la si ritrova praticamente pari pari, con identico significato, in un testo protoismailita di natura certamente “riservata” e non è certo un contenuto che possa essere “gridato dai tetti”. Qui però c’è un cenno che potrebbe illuminare le monche raccomandazioni di Gesù in quanto, nella dinamica di questo nuovo orizzonte, ci si riferisce ad una nascita che deve avvenire nel “sovramondo dei corpi sottili” e non quindi sul piano carnale.
    La comprensione di Nicodemo sembra infatti arenarsi con la sua domanda-constatazione circa l’enigmaticità del rinascere “due volte” dalla stessa madre. Naturalmente si ricorderà, del tutto di passata, quanto l’espressione “nato due volte” sia diffusa nelle iniziazioni estremo-orientali al punto di renderla di parentale ubiquitarietà. Vorremmo ulteriormente dedicare a Nicodeno e alla sua iniziazione un’importante riflessione, davvero sorprenderete e che proviene da Silvano Panunzio: ”Gli Ebrei bianchi sono gli Ebrei convertiti al tempo del Vangelo o i cristiani occulti come Nicodemo e Giuseppe di Arimatea; sono nei secoli successivi, i qabbalisti e i mistici, di fatto vicinissimi al Cristianesimo spesso suscitanti la nascita del MESSIA INTERNO” (Metapolitica, vol. 2°, 2019,748).

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    Risposte
    1. Credo, nel mio piccolo, che Gesù voleva intendere di rinascere in lui. Cioè fare la Sua Volontà, mangiare il Corpo e Sangue di Dio, rinascere a vita nuova tagliando con il peccato e aderendo allo Spirito Santo, essere Chiesa, vivere il battesimo come cristiano, risorgere, seguire la Madonna e accoglierla coma Madre ecc.
      Tutte cose nuove per gli Ebrei, che avevano solamente la Legge e i sacrifici.
      Cioè Gesù ci chiama a rinascere, ciò di cui ha scritto San Paolo, far morire l'uomo vecchio in noi, ed essere nuova creatura in Cristo.
      Ritornando sempre all'argomento trattato, è diverso da chi pensa che solamente lui e i suoi affiliati abbiano l'esclusiva di queste cose.
      È da folli credere che Dio sia solamente nella mia mente, cioè che solamente io posso parlare in nome di Dio. Infatti, vi rammento,che dicevano: vediamo chi sono i veri e i falsi fratelli. Cioè chi mi segue è vero, chi no è falso.
      Purtroppo siamo noi che dobbiamo seguire Dio, non gli altri devono seguire me. Il Signore opera ovunque e come vuole Lui, non siamo noi che diciamo a Dio cosa deve fare e cosa no. O che sappiamo se Lui non è con Tizio o con Caio. Certo, uno che afferma bestialità e le fa, sicuramente non sta facendo la Volontà di Dio, ma è diverso da chi si crede che Dio si trovi solamente nel fare ciò che si pensa, cioè mettere a credere che se non fai come dico io, ecco che Dio ti abbandona e condanna. Questo non è vero, perché il Signore, grazie a Dio, è oltre la loro piccola mente umana, infinitamente oltre.

      Un Lettore.

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    2. Concordo. Il problema viene dall'aver privatizzato questa nuova nascita. Per questo la Chiesa cattolica attribuisce questo processo solo al battesimo: è nel battesimo che si rinasce in acqua e spirito e, quindi, dall'alto.
      È per questo che il battesimo è il primo dei Sacramenti, strettamente legato alla presa di identità del credente, che in esso diviene figlio di Dio. E non c'è una scissione fra il battesimo nello Spirito Santo (quello che appunto viene descritto da Gesù a Nicodemo) e il battesimo d'acqua, perché, come spiega San Paolo, il rapporto nuziale dell'anima con Dio si compie nel lavacro e con la parola, cioè nell'acqua con la formula battesimale e l'unione.
      Chi crede che siano due cose diverse, si incammina verso uno spiritualismo disincarnato, che spesso ha il proprio interesse a far credere di detenere la formula di questo percorso di perfezione spirituale.
      Troppo semplice, il battesimo, e poco costoso! Dio ci "regala" la salvezza davvero a poco prezzo!
      Cosa dice san Pietro agli ebrei a Gerusalemme che gli chiedevano: cosa dobbiamo fare per essere salvi? Dice loro: pentitevi e ricevete il battesimo, e non: seguitemi, farete un percorso spirituale, saremo noi a dirvi se siete rinati o meno, tra trent'anni forse...

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  16. Se hai incontrato Dio qui non puoi andare da nessun altra parte, tradisci la tua vocazone etc etc
    Questo è l'incipit di qualsiasi dialogo che i catechisti fanno con qualcuno che prova a dire che viole uscire dal cammino.
    E guai se cambi città, la tua comunità madre è sempre quella e quella rimane.
    Anche le famiglie in missione che in teoria sono incardinate a vita fuori non possono perdere il legame con la loro comunità madre.
    E se questo avrebbe senso per un normale rapporto affettuvo, lo perde nel momento in cui rientra solo per fare i passaggi, a scapito di rientrare per motivi affettivi/familiari.
    Mille pressioni, mille lacci, sempre con la bocca piena di Dio per forzare le scelte perché bisogna avere paura di dire no a Dio. Il problema è la presunzione di parlare a nome di Dio sempre e comunque, e di nascondere dietro Dio le vaccate umane.
    E in tutto questo contesto si fanno scelte importanti che poi producono fallimenti, sofferenze, e non perché si è lasciato Dio, ma perché non si è stati liberi e nel lungo termine i nodi vengono al pettine volenti o nolenti.
    Il cammino finirà presto, ma l'onda lunga delle conseguenze durerà molti e molti anni.

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  17. Ora cerco di farmi capire bene spiritualmente. Quindi vi parlerò in termini di Fede.

    Seguite quanto scrivo.

    Vi è Tizio che un pomeriggio di domenica, perché la domenica si concludono le catechesi ( o iniziali, o d’inizio corso, o di altro, adesso non conta il luogo, qundo e altro, conta ciò che esce dalla bocca ad alcuni soggetti, che sono pericolosi per le anime) che di colpo afferma similmente così: ora vediamo chi sono i veri fratelli e chi i falsi! ( in maniera solenne come se stesse stillando pura verità dalle sue labbra).
    Vi dimostrerò in termini di fede, come abbia detto una grande corbelleria inventata al momento per faziosità e presunzione e menzogna. E ve lo dico brevemente.

    Secondo voi, tutti quanti voi, il Signore Eterno e Onnipotente, che è sceso nel grembo di Maria, ed ha subito persecuzioni e oltraggi e la crocifissione, ed ha resuscitato morti, fatto miracoli, ha guarito, ha profetato, ha inviato apostoli, ha fatto scendere lo Spirito Santo nella Pentecoste, ha creato la Chiesa sacerdoti, vescovi, i Papi, i fedeli, i santi ecc, ecc, sappiamo cosa ha fatto Gesù: esegue la volontà di uno di questi che parla dentro un hotel, e abbandona una sua creatura solamente per il fatto che non fa il Cammino Neocatecumenale?( che vi ripeto per l’ennesima volta è il frutto della loro fantasia, perché realmente non rispettano lo Statuto, la Chiesa, le Regole, il Foro Interno, rubano dentro gli hotel, diffamano, affermano che gli altri siano attaccati al denaro e loro infilano parenti in guadagni e ne sono il doppio attaccati al denaro, ecc, ecc).
    --

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  18. Se vi fosse un Cammino Neocatecumenale siamo tutti contenti di farlo, dimostrateci, non a parole, che quanto ho scritto non è vero, perché io vi dimostro a fatti, punto per punto quanto ho scritto, cioè vi porto i fatti, come delle ruberie ( basta riunire chi era in quei giorni, ci mettiamo davanti alla Croce, davanti al Santissimo, preghiamo, invochiamo lo Spirito Santo, e poi ci diciamo in verità chi ha messo soldi e chi no, e se aveva soldi da parte e altro, così vediamo chi è attaccato al denaro e chi no. Ovviamente questo lo facciamo punto per punto, non solo sul denaro, ma sulle diffamazioni, calunnie, prese di posizione obbligando il prossimo nel fare ciò che dico solamente io, Foro Interno ecc ecc)
    Basta che fate un colpetto impercettibile! Eppure sono anni che vi scrivo questo, ma nulla. Parlano, parlano, scrivono, scrivono, e poi quando uno gli dice: ok! Vediamo realmente dove sta la verità! ecco che si tirano indietro e il vuoto totale. Ci chiediamo: ma ci credete a quanto dite?

    Comunque, concludo, ma veramente, con un piccolissimo messaggio: io a questi soggetti gli ho detto chiaramente la verità in faccia, ovviamente ho dovuto utilizzare questo blog, per ovvi motivi che tutti quanti sapete ( dicono che non li pubblicate, sapete come zittiscono le persone lì dentro, il bue che dice cornuto all’asino), e quindi spiritualmente mi sento apposto. Non mi interessa se ciò che ho scritto avrà effetto, sarà servito, cosa accadrà, e cosa pensano, e cose simili, io davanti a Dio sentivo di fare, ed ho fatto. Da questo capite perché intervengo sempre meno nello scrivere, non è una ritirata, come potrebbero pensare i faziosi, ma è un lasciare a Dio le cose. E’ come a un alcolizzato, gli dici mille volte che l’alcool fa male, dopo mille volte lo lasci andare per la sua strada (è solamente un esempio per farmi capire, so che la situazione è molto più complessa)

    Un Lettore.

    RispondiElimina
  19. @Un Lettore
    Per esperienza di vita, ho imparato che
    per dire bene le bugie, anche a fin di bene, ci devi credere come se l'assunto fosse vero.
    Gli adepti del Cammino, dediti alla menzogna abituale, non possono farlo,
    in quanto, alterando la realtà oggettiva
    dei fatti, non possono crederci neanche loro, quindi, la menzogna si estrinseca come un clamoroso falso.
    Ruben.
    ---

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo so, uno potrebbe mentire.
      Ma lo deve fare davanti a Dio in tutta coscienza e volontà.
      E poi, satana fa le pentole, non i coperchi. Se tutti diranno che hanno messo soldi, e mancavano tot euro , a quel punto vi è chi mente. Non sappiamo chi è, ma c'è. Quindi sappiamo con certezza che nel Cammino Neocatecumenale gira la menzogna, questo è certo, e se gira la menzogna, sappiamo chi è il padre della menzogna.
      Che ci sto a fare in un ambiente dove si dice " Frutto dello Spirito Santo " dove, realmente, gira la menzogna voluta e perpetrata?
      Anche al bar gira la verità e la menzogna.
      Badate bene, io so che si cade, ma ora si parla di certuni che davanti a Dio, in preghiera, chiamati a dire la verità per fede, ecco che si mettono a dire menzogne senza vergogna.
      Quale fiducia possiamo avere? Nessuna.

      Un Lettore.

      Elimina
  20. https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2023-03/papa-conferma-vos-estis-lux-mundi-procedura-contro-abusi.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il Motu Proprio è buono, in quanto
      estende la responsabilità, anche
      ai Moderatori(responsabili) delle
      Associazioni Laicali Internazionali
      e obbliga chi svolgerà le indagini,
      a comunicare il delitto anche alle
      autorità civili.
      Alla luce di ciò, penso che "I nostri
      amici" nella loro ostinata omertà,
      continueranno a comportarsi come
      sempre.

      Il Testo completo, su Bollettino Stampa S. Sede, data odierna.

      Ruben.
      ---

      Elimina
  21. Fallacio:
    le catechesi del cammino non sono approvate semplicemente perché: 1) doveva approvarle la Congregazione della Dottrina per la fede, ma non lo ha fatto, 2) pubblicare non è sinonimo di approvare, 3) tutto ciò che la Chiesa ha approvato è accessibile a chi vuole sapere e non esiste un solo caso di approvazione segreta.

    Tu stai confondendo la pubblicazione con un atto notarile.
    Tutte le richieste ufficiali la Chiesa le protocalla e le archivia, anche le più strampalate, che non approverà mai.
    Come, ad esempio, la richiesta di canonizzazione di Carmen.
    Per cui hai detto il falso dicendo che la Chiesa archivia solo ciò che approva.

    Ti faccio un esempio.
    Io compongo una preghiera strampalata da recitarsi in onore del santo patrono della mia parrocchia e la voglio ufficializzare con l'imprimatur del Vescovo, che si rifiuta di darmelo.
    Allora modifico la preghiera in modo che possa essere approvata, ma il Vescovo rifiuta ancora l'approvazione.
    Allora vado a chiedere l'imprimatiur al parroco che non me lo può dare e mi dice: "Se vuoi pubblicala".
    Come dire: sono fatti tuoi.
    Ma io, che volevo l'imprimatur, pur dicendo che l'ho ottenuto, non la pubblico e continuo a recitarla privatamente, probabilmente nella versione originale, quella più strampalata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. in sostanza, il Cammino é un movimento strampalato......

      Elimina

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