mercoledì 28 aprile 2021

Kiko Argüello reclutava maggiordomi tra i suoi adepti. Anche in questo Carmen Hernández lo ha superato!

 

Dai Diari di Carmen.
 
Due piccole necessarie premesse:

Oltre ad un continuo mantra depressivo sul proprio non essere, essere nulla, mutismo, incapacità di parlare, sarò malata, taccagneria, fumo drogato eccetera, ci sono pure alcune espressioni stupefacenti che forse ci fanno avvicinare meglio al suo pensiero ed alla sua personalità. 
 
Fermo restando che quel Gesù di cui parla continuamente è un Gesù-maggiordomo, che deve 'venire' continuamente a farle cambiare umore, a rimediare alla sua noia, al male di vivere, all'invidia per Kiko, al complesso di persecuzione, all'odio per clero e vescovi, al vizio del fumo, addirittura al dispetto per il fatto che il suo compleanno od onomastico non venivano onorati a dovere.
 
Mancava la nuvoletta con il volto "sorridente" (....) di Carmen
che si materializza sopra piazza San Pietro 
durante l'Angelus del Papa...... (da 

LUCA)



Andiamo ad analizzare il seguente passaggio precisando che non è uno dei suoi tanti sfoghi ma è una idea per una catechesi alle 'ragazze' itineranti da inserire nelle equipe. 
Sono nel Signore sicura e libera, perché me lo ha dimostrato con fatti chiari, della Missione che Dio, per sua misericordia, mi ha affidato e della collaborazione con Kiko, che non so fino a quando sarà: non eterna ovviamente anche se fosse per sempre.
Qui c'è il mio presente e il mio futuro.
E colui che sta collaborando con me è Gesù Cristo. E questa collaborazione eccezionale sta dentro tutta la tradizione della Chiesa.
Carmen Hernández si propone come modello alle 'ragazze' itineranti da inserire nelle equipe. 
Dice loro "Fate come me!" Poiché Carmen non si è mai appoggiata all'uomo invita le ragazze ad essere libere e appoggiate solo nel Signore. Concetto di per se' encomiabile. È il modo in cui Carmen lo ha incarnato a renderlo perverso.
 
Chi era Carmen? Una che non è stata mai sottomessa o obbediente a nessuno. Non si è mai sposata evitando la 'sottomissione' al marito. Non si è mai consacrata, evitando l'obbedienza alla Madre Superiora. Arcinota è la storia della sua cacciata dalle suore missionarie per la sua allergia all'obbedienza. Inventato il Neocatecumenato insieme a Kiko, nella sua specchiata umiltà gli rinfacciava tutti i giorni che di sicuro egli senza di lei non avrebbe concluso mai niente. Ricordiamo il famoso piatto d'argento sul quale ha servito il Concilio Vaticano II a un Kiko ripiegato su se stesso a Palomeras e che prima di incontrarla capiva solo dell'obsoleto e stantio Servo di Jhave' da cui lei sola lo ha liberato. E riguardo alla Chiesa che ha fatto? Neanche alla Chiesa ha mai obbedito, dal Papa fino al presbitero della sua equipe, l'equipe Internazionale degli Iniziatori del Cammino. E' presbitero da tempo immemorabile il triste padre Mario Pezzi che anzi è da sempre valso ai suoi occhi ancor meno del detestabile Kiko.
Insomma, per Carmen il Cammino è molto più "sua creatura" che di Kiko. A Kiko è apparsa la Madonna (chi sa se Carmen ci ha mai creduto!) ma Carmen ha sentito in lei il "Benedetta tu fra le donne...". Carmen la 'benedetta'! È scontato che la "creatura" l'ha concepita e messa al mondo lei! Per lei allora Kiko cosa è? Neppure "padre putativo", egli è solo uno showman bravo ad attirare le folle, un Pippo Baudo, come lei deridendolo lo appellava, affabulatore provetto, moderatore in sala. Funzionale alla diffusione del morbo neocatecumenale, ma sostanza zero. Un megalomane malato di Yo Yo Yo, e lei che non voleva morire kika.
 
E' solo biondo, ma è Kiko.
È dunque Carmen, dopo che non ha mai obbedito a nessuno, piomba da par suo nell'orbita di Kiko: sciagurata congiunzione astrale! E nel prosieguo della storia si conferma alla grande una anarchica totale, ad onta di professarsi ed essere convintamente considerata dagli adepti una santa cattolica in pectore e di categoria superiore per disposizione divina; tra chiamate, dirottamenti aerei e mozioni interiori a conferma di un'elezione davvero unica e speciale.
Da questo modello di virtù non dico eroiche ma neanche ordinarie cosa mai poteva venire di buono?
Le donne itineranti hanno cercato sempre di imitarla in tutto.
Come gli itineranti di imitare Kiko fino a scimmiottarlo pateticamente.
Il Cammino è fortemente improntato sulla personalità degli Iniziatori.
Kiko e Carmen sono il Cammino. Kiko/Carmen/Cammino, questa la Triade, unico oggetto di idolatrica adorazione da parte dei neocatecumeni convinti.
 

Sempre dai Diari questo è un altro "detto" sulla liturgia della Pasqua (Non la liturgia della Chiesa, si intende, ma la pseudo liturgia del Cammino. Nel frattempo avevano già prenotato la "sala" per celebrare la "loro" veglia di Pasqua. A dispetto della liturgia e del clero.)
La lotta di attacco alla liturgia mi dà senso in questo battagliare. (...) Passività. Anni per creare la comunione, l'amore, e consegnamo il catecumenato come pasto al clero.
La Missione della Riformatrice con la collaborazione di Kiko emerge finalmente fra le tante lagne e sospiri. Ah, non dimentichiamoci del Gesù-cameriere-collaboratore familiare. Pensate la pazzia di questa donna che ci ha spiegato di non collaborare con un Kiko Arguello qualunque, ma con Nostro Signore. 
 
Pardon, precisiamo meglio riportando le sue stesse parole, ella in realtà dice che:
 "colui che sta collaborando con me è Gesù Cristo".
Petulante era petulante
e al giorno d’oggi
   la servitù non è più quella di una volta!



 "Andiamo a lottare in Vaticano con le Cardinali". Nel linguaggio di Carmen come nei suoi comportamenti tutto era lotta, battaglia all'ultimo sangue. Senza esclusione di colpi. Siamo testimoni di alti prelati colti da malore dopo gli estenuanti incontri con gli Iniziatori. Ma quello che trapelava era sempre la violenza verbale irrefrenabile di Carmen che Kiko stesso non riusciva a contenere. Tra gli itineranti queste avventure, tra una risata e l'altra, venivano raccontate come gesta eroiche di una donna libera che non aveva paura di nessuno e che "diceva sempre la verità". In realtà Carmen senza ritegno sparava in faccia a Vescovi e Cardinali anche ingiurie pesanti e spesso non si esimeva dall'offendere anche sul piano personale spiattellando affari loro di cui, non si sa come, riusciva sempre a venire a conoscenza o addirittura prendendo a bersaglio difetti fisici anche abbastanza evidenti, per cui il tutto era ancora più offensivo ed umiliante.
 
Era l'immagine della felicità!
Insomma, il "detto" di cui sopra è un autentico concentrato del vero pensiero di Carmen.
Potremmo chiederci perché mai lo hanno riportato nei Diari? Letto così non le fa certo onore. Almeno secondo il comune buon senso che in verità in questa gente è sempre stato abbastanza carente. 

Lo hanno riportato nei Diari forse, secondo la loro mente bacata, per far emergere il tormento dello spirito della novella mistica trepidante per i destini incerti della Madre Chiesa a causa degli "infermi" nella fede" - don Sanfilippo dixit - che non comprendono il dono prezioso del Cammino Neocatecumenale, unica salvezza.
 
Memorabile è rimasta la pomposa affermazione di Kiko che puzza di falso a un chilometro di distanza:
 
"I Papi hanno detto che il Cammino Neocatecumenale viene dal cielo per la salvezza della Chiesa."
 

Di sicuro una così sarà canonizzata! Le sue battaglie contro il clero "magnone" passeranno alla storia più delle imprese eroiche dell'ardimentosa Santa Giovanna D'Arco e porteranno alla Chiesa Universale frutti copiosi.

Spargerà miracoli sul popolo pellegrinante che la implora e veglierà benedicente dal cielo a custodia della sacra eredità per i secoli dei secoli. Amen
 

Elenco articoli del Blog su 'santacarmen'

50 commenti:

  1. La figura della Carmen Hernández-Barrera è a mio modesto parere più importante di quella dello stesso Kiko Argüello Wirtz.

    È stata Carmen a orchestrare (e gestire per conto di terzi) la crisi interiore e borghesotta del laico Kiko, e se ne è persino vantata, in quel giugno 2002 quando finalmente poté dire a sé stessa "missione compiuta!", mentre pronunciava un pomposo discorso per l'approvazione degli Statuti ad experimentum in barba a Giovanni Paolo II.

    Se ne vantò dicendo di aver servito a Kiko il Concilio "su un piatto d'argento" (come se Kiko fosse stato fondamentalmente incapace di costruire alcunché), e di aver portato Kiko dal "servo di Jahvè alla risurrezione, fra lotte infinite", come se Kiko avesse opposto una certa resistenza a farsi plasmare in leader di un movimento organizzato e strutturato (e sì che Kiko, non meno che Carmen, era un ricco borghesotto disadattato con manie di grandezza e l'uzzolo del fondatore che ha le visioni celesti, desideroso non meno di Carmen di essere applaudito, temuto e soprattutto pagato; e però era necessaria un'organizzazione esterna, "qualcuno o qualcosa" che preparasse il terreno ai due spagnoli).

    Carmen ha portato con sé nella tomba gli sporchi segreti suoi e di Kiko e dei magici "inizi" del Cammino, l'iniziativa "stranamente" più disprezzata dalla gerarchia cattolica e allo stesso tempo più "laudata" da certi oscuri circoli che contano. Quando erano poche decine di fanatici kikizzati a Roma, piove loro addosso la Nota Laudatoria del 1974 da un dicastero vaticano - un miliardo di cattolici nel mondo, una quantità notevole di gruppi di fedeli meritevoli, e l'unica Nota Laudatoria casca a fagiolo su quel gruppetto di gente capeggiata da uno che dipingeva simboli massonici nei propri "sacri" sgorbi e gestito da un'arpia ex suora che gli serviva il Concilio (cioè un'interpretazione di comodo del "Concilio") "su un piatto d'argento", "tra lotte infinite".

    RispondiElimina
  2. Donna forte, dotata di personalità e tigna notevoli.
    Di famiglia benestante,molto benestante e con molti agganci giusti.
    Gli serviva un imbonitore, una icona presentabile al pubblico, un ciarlatano più o meno credibile.
    Lo ha trovato in Kiko Arguello.
    Non sono mai andati d'accordo, ma avevano bisogno una dell'altro.
    Dei due, sicuramente era la Carmen che aveva un minimo di conoscenza teologica.
    Infatti l'unica laurea ad honorem che ha accettato è stata quella in teologia.
    Kiko le ha accettate tutte.
    L'unica anche tra i due ad avere una laurea "Vera", in chimica, probabilmente voluta fortemente dalla famiglia.
    L'ho già scritto in altro commento, ma ci tengo a precisare che sono sicurissimo che se fosse in vita prenderebbe a pedate nel fondoschiena Kiko Arguello per questa stupidaggine colossale di volerla fare Santa.
    Lo farebbe a pezzi, in privato ed in pubblico, dicendogli in malo modo, come sapeva fare benissimo, che Kiko non capisce NIENTE, non ha mai capito NIENTE e non capirà mai NIENTE e
    che lei non voleva morire KIKA, figuriamoci Santadicategoriasuperiore.

    LUCA

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Addirittura!!!!! Ne stiamo sentendo ogni giorno una. Carmen che prenderebbe a pedate Kiko. Su scrivete altro ci stiamo divertendo troppo!!!!!

      Elimina
    2. Forse non sei neocatecumenale e non sai quante volte Carmen ha spintonato Kiko proprio davanti a tutti, perché lui cercava di toglierle la parola. C'è ancora il video della loro famosa 'catechesi' ai cappuccini, qella in cui Kiko afferma che non introducono il rosario per non far scappare lontani e che Fatima è un devozionismo eccetera eccetera. Chissà in privato cosa succedeva.

      Elimina
    3. Ecco una puntata del Kiko & Carmen show. Sembra una parodia ma purtroppo non lo è.

      Elimina
    4. Al minuto 9:14 Carmen dice a Kiko: "non sei solo un peccatore, sei un copista".

      Al minuto 12:05 Kiko decolla con i numeroni dei figli neocatecumenali che hanno superato quelli dei mussulmani ma Carmen lo interrompe bruscamente: "E basta, Kiko!"
      Ed inizia a parlare lei "Sapete che diceva San Francesco Saverio? Che l'inferno sta pieno di grandi predicatori!"
      Kiko: "Questo lo dici per me, no?"
      Carmen: "Sì, perché una volta che nelle baracche si volevano ammazzare lui è scappato via dalle baracche. E comunque il Cammino Neocatecumenale non è un invenzione di Kiko ma del Concilio Vaticano II"...

      Elimina
    5. @anonimo delle 14:58
      mi viene solo una risposta: "ma tu la conosci Claudia?"

      Elimina
    6. No, non conosco Claudia

      Elimina
  3. Mi soffermo un attimo su una frase tratta dai 'Diari' di Carmen Hernandez:

    'La lotta di attacco alla liturgia mi dà senso in questo battagliare. (...) Passività. Anni per creare la comunione, l'amore, e consegnamo il catecumenato come pasto al clero.'

    Penso sia chiaro a tutti che la 'lotta di attacco alla liturgia ' di cui parla è la critica fatta alla 'liturgia' di sua invenzione, colma di orrendi abusi, e la 'lotta' contro di essa è il tentativo, fatto dai Papi, di riportare le Messe del Cammino alla cattolicità. Tentativo pienamente riuscito, sulla carta, laddove lo Statuto del Cammino prevede l'impegno a seguire fedelmente la liturgia del Messale Romano; ma assolutamente deficitario, per il momento, nella realtà vista la pervicace disobbedienza dei kikos.
    C'è voluto il Covid per correggere in parte i peggiori delitti contro il Corpo e il Sangue di Gesù, chissà cosa dovrà avvenire per emendare anche il resto!
    È proprio vero che Dio agisce nella Storia, e quello che i Suoi ministri, nonostante la migliore loro buona volontà, non sono riusciti ad aggiustare, lo sta facendo Lui di Persona.

    RispondiElimina
  4. Carmen la laurea ce in teologia ce l'aveva di suo, semmai non ho ben capito tutta l'organizzazione del movimento da dove è venuta, questi si incontravano in una parrocchietta di Madrid, da li in pochi anni il botto.

    Con Papà Francesco marcano male perché è rinomatamente allergico ai movimenti, nonostante questo ad ogni viaggio apostolico su piazzano con le chitarre per farsi sentire, come constatato anche da don di Giacomo il vaticanista.

    Non so dove andranno a parare, lo e tutti gli altri.

    I movimenti sono scomparsi dalla dialettica ecclesiale, vedremo

    RispondiElimina
  5. Una che in 50 anni non è mai riuscita ad imparare un minimo di italiano, secondo me non brilla di intelligenza, indipendentemente dalla predisposizione per le lingue o meno.
    Ricordiamoci che in Spagna l'accesso all'università per le donne, negli anni '40, era del 12% della popolazione studentesca. Solo le rampolle di famiglie straricche ci potevano andare: ha goduto del privilegio della sua casta, non un accesso per merito.
    Non tendo a credere che la Hernàndez fosse così preparata e geniale, ma che invece imparasse tutto dal suo maestro personale, padre Farnès, anche lui alla ricerca di ascoltatori delle sue novità, vedesi catechesi sul Seder pasquale.
    Alla signorina viziata serviva solo qualcuno disposto ad imbarcarsi con lei in qualche sorta di missione e così, dopo non aver concluso nulla nella vita e non aver trovato nessuno che la voleva seguire, a 35 anni l'ha trovato in Kiko Argϋello.
    Sono più che convinto che lei non ha servito niente di suo sul piatto d'argento, ma solo gli insegnamenti del mentore Farnès, già all'epoca impegnato nel rinnovamento liturgico.
    Sono i suoi agganci, di tutti i tipi, che hanno aperto la strada, non certo le ispirazioni personali.
    Infatti la Hernàndez, prima di incontrare Farnès, era bel bella in Israele insieme a padre Paul Gauthier, un precursore della teologia della liberazione, prete operaio che a Nazareth, proprio negli anni in cui c'era la Hernàndez, aveva fondato la famiglia religiosa "I compagni e le compagne di Gesù carpentiere".
    Altro che Cammino Neocatecumenale, servo di Jahvé e liturgia nuova!
    Un po' di storia vera, raccontata dalla stessa Carmen, farebbe luce su molte cose.

    RispondiElimina
  6. Porto san Giorgio, 15 maggio 1979

    Gesù mi sveglio a Roma con dolore al cuore, alla vita, all'anima, bloccata per tutto, come un moribondo. Viaggio a Porto San Giorgio. La Primavera. Il Centro riedificato. Notte. I fratelli, l'amore... Gesù mio, com'è possibile che al mattino io veda tutto così nero? Mi cade in testa il Vaticano, la Chiesa, il futuro e il presente; la responsabilità mi dà terrore, oscurità, morte. Com'è possibile? Signore, ti invoco. Risvegliami in Te, apri le mie labbra. Aiutami in questi giorni. Vieni, vieni, Signore.


    Oltre al richiamo continuo al Gesù che deve venire e permetterle di fare dei discorsi congruenti (grande afflizione di Carmen, di fronte al fluente carismatico Kiko), qui Carmen si sveglia al mattino evidentemente oppressa dalla responsabilità, che sente gravare tutta su di sé, del Vaticano, della Chiesa tutta.
    Neppure il Papa credo senta gravare sulle sue spalle un tal peso, quanto la povera Carmen. Poi ci chiediamo il perché del suo declino nervoso: credeva di essere il cardine dell'universo, la Donna del Destino.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sempre del maggio 1979:

      Grande sei Signore. Benedetto Tu sia. Mario e don Francesco (nota a fondo pagina: Vergine) dal Papa. Gesù mio, che doni lo Spirito Santo, che entri ed esci senza porte, precedi, illumina, consola, prepara il Papa, che possa discernere. Gesù mio, ti amo.

      Siamo sbagliati noi a credere che dal Papa si vada per essere benedetti, e non per fare del Pontefice un proselito di Kiko? Cosa esattamente doveva discernere il Papa, con le bugie che gli raccontavano?

      Elimina
  7. il cardine dell'universo, la Donna del Destino.............

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma sei sempre tu che fai l'eco ? Che ti è preso un tic? Un blocco? Quando una cosa ti impressiona la ripeti come un ebete. Che vuoi dimostrare?
      Che leggi. Che leggi tutto, che leggi sempre, compulsivamente.

      Pax

      Elimina
    2. Eco è l'acronimo di :

      Eresia Neocatecumenale Orripilante

      Elimina
    3. Che legge sì, bisogna vedere se anche capisce quello che legge... Ma non ci è dato sapere, resteremo nel dubbio... pazienza.

      Elimina
  8. "colui che sta collaborando con me è Gesù Cristo"

    Carmen non conosceva Dio (si spera che lo abbia incontrato perlomeno al termine della sua esistenza, quando è stato calato il sipario sulla sua collerica persona) ma ha adorato un dio fittizio costruito a propria immagine e somiglianza. Il mio asserire non è un 'osare', ma è il risultato di un ragionamento logico basato sulle evidenze. Ciò che essa ha proferito e attuato è talmente vivido da poter essere oggetto di discussione certa. Carmen è un personaggio pubblico che ha mostrato sé stessa sin nei bassifondi neri della sua coscienza, con la sicurezza di chi crede d'essere, come sottolinea anche il thread, la donna prescelta, verosimilmente la madonna che 'apparve' a Kiko (che strano concatenamento di eventi).
    Questa fondatrice, che a causa della sua immoralità non è riuscita ad aggregare nemmeno una quota ristretta di fedeli che oggi preghi per il suo destino eterno, viveva un amore disordinato ed eccessivo del proprio io - esattamente come il compagno Kiko -, determinando una forma di idolatria di sé che la induceva a rigettare l'anima che non si piegava ai suoi ragionamenti.
    Lei, la 'regina del cammino', non nascondeva d'essere anche la 'regina dei vizi'; e se ne vantava senza inibizione! La sua cura per ogni malessere (ed essa era afflitta da un perenne malessere) era la "sacra" medicina del fumo, che affermava concederle sollievo e armonia - risultati mai notati a dire il vero -.
    Il vizio era la sua 'preghiera'! Il problema è che dalla sua posizione predominante proibiva anche ad altri una salubre spiritualità.

    Essa compiva una lettura falsa della propria realtà, in contraddizione con il buon senso e con la ragione, la quale dovrebbe invece disciplinare l'esatta stima di sè e dell'altro.
    Carmen accusava un astio profondo verso il prossimo, infatti non era raro che sminuisse i suoi adepti riducendoli ad uno stato di malattia interiore.
    Ricordo una signora dotata di una certa compostezza che contrariò con un argomentare sintetico (breve perché non vi era opportunità di comunicazione con l'isterica), anzi fuggente, una delle farneticazioni aggressive di Carmen. Quest'ultima, di tutta risposta, per poco non le tirò una scarpa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, una scarpa. Di quelle dure, molto dure...
      Eppure, caro amico pappagallo, ella sapeva ledere e far piangere i kikos anche senza tirargli degli zoccoli addosso, le bastava la lingua biforcuta e tagliente che possedeva.

      Elimina
  9. Il tipico kikos ha sempre bisogno di credere alla magica favoletta degli "ispirati iniziatori". Altrimenti si renderebbe conto che:

    1) i fondatori del proprio movimento, quei due spagnoli a cui ritiene di dover eterna e infinita gratitudine (più che a Dio stesso), non hanno agito "per opera dello Spirito", ma solo per un progetto umano (e di quelli più borghesotti, piccini, avidi): cioè per farsi una vita comoda "tutto pagato", per onorare la propria superbia "tutti ci applaudono", la propria sete di potere ("l'ubbidienza al catechista è tutto", ed ovviamente "io sono il Vostro Catechista!"), sostenuti da entità "esterne" e oscure spacciate furbescamente per "il Signore ci ha donato";

    2) tali entità "esterne" avevano inequivocabilmente interesse a creare, a suon di inganni e menzogne, il successo del Cammino, spacciandolo per un risultato dello Spirito; del resto gli stessi capiclan della setta hanno sempre gradito e approvato e incoraggiato (talvolta persino a chiare lettere) l'uso di inganni e menzogne come strumenti santi per promuovere il Cammino e i suoi autonominati "iniziatori";

    3) tutto questo chiarisce le "stranezze" fondamentali del Cammino (l'inquinamento liturgico e dottrinale); insieme al fatto che la menzogna e l'inganno sono strumenti fondamentali per promuovere il Cammino, si capisce benissimo che il Cammino è opera del demonio nascosta dietro le apparenze del "ha salvato il mio matrimonio", "ho fatto esperienza del Signore" ("esperienza" in senso emozionale e parolaio, non in senso cattolico).

    Ora, è ovvio che quel voler "credere alle favolette" è il frutto non dell'ignoranza ma dell'idolatria. Anche un ignorante, resosi conto delle magagne dei propri capicosca, fuggirebbe via dal Cammino, nonostante tutti gli slogan ("il Cammino ha salvato il mio matrimoniooo!") pronunciati in precedenza. Se infatti è opera di mani d'uomo, per di più creata solo per avidità, lussuria e potere, che senso ha rimanervi dentro? Capirà che la "fede adulta" la dà solo la Chiesa, non un'entità che predica bene e razzola malissimo.

    Un esempio notevole del "credere alle favolette" è l'idolatria di certi kikolatri costruita con un personalissimo impianto mentale che "giustifica" don Kikolone facendosi addirittura forti di libroni di professoroni accademiconi, col sottinteso che voialtri siete popolino bue incapace di capire le cose perché non avete abbastanza titoli di studio e pubblicazioni. È lo stesso metodo degli indiani d'America che costruivano elaboratissimi totem pregevoli in ogni più minuscolo dettaglio, assemblati con incredibile dovizia di materiali e strumenti, con numerosi complicati rituali. Ti avrebbero guardato in faccia per dire: come osi, tu, parlarmi delle tue convinzioni, quando il nostro Totem è così sublime?

    Vedete, il totem neocatecumenale può essere la solita noiosa serqua di slogan ("il Cammino mi ha salvato da aborti droghe divorzi discoteche!"), che riesce facile ridicolizzare, oppure un'elaboratissima costruzione a suon di "Professorone Numero 857 Ha Scritto Libro Numero 382 in cui pagina 661 vi contraddice!"

    Come mirabilmente spiegato dal salmo 8, la fede è qualcosa che riguarda i semplici. Non i semplicioni, ma i semplici di cuore: come i bambini. I pastorelli di Fatima, ancor prima della prima Comunione, avevano già capito bene la fede. E la Beatissima Vergine non chiese loro alcun curriculum accademico.

    Insomma, l'adesione all'eresia neocatecumenale ha davvero i tratti dell'idolatria, di un ostinarsi a credere a certe favolette, e di avere una fifa boia di scoprire che almeno una di quelle favolette kikiste-carmeniste contenga qualche errore. Specialmente la favoletta del diventare cristiani dalla "fede adulta".

    RispondiElimina
  10. Al link postato dall'anonimo delle 18 e 45 vale la pena dargli un'occhiata, magari solo per qualche minuto.
    Kiko e Carmen farfugliano e battibeccano senza nemmeno essere divertenti.
    Sono estremamente prolissi e noiosi. Uno spettacolo patetico e indecoroso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E irrispettoso dei frati che stanno pazientemente ad ascoltare un discorso senza capo nè coda.

      Pax

      Elimina
    2. A me non fanno ridere per nulla. Però è un video interessante perchè si vede quello che realmente sono: una coppia di imbonitori che cercano di far credere agli altri di essere qualcosa che non sono.

      Elimina
    3. Sono dolorosi da guardare e da ascoltare, tanto da sembrare finti, a non conoscerli. I frati ("fraticelli" li chiama, quel buzzurro) hanno una bella pazienza a sorridere. Personalmente ho pensato che, in tutta la platea, quei frati che li guardano a muso duro debbono essere dei buoni confessori (se sono anche ordinati).

      Elimina
    4. A causa di un problema tecnico non riesco ad accedere al link del video in questione, ma credo di aver compreso dai commenti di quale occasione si tratti. Probabilmente è il video della conferenza di Kiko al Capitolo dei frati cappuccini, tenutosi a Cracovia.

      Dici bene Pietro, è uno spettacolo patetico, sconveniente, indecoroso, deplorevole, ma nonostante tutto vale la pena guardarlo, poiché in esso sussistono dei contenuti interessanti:

      - L'inquieta Carmen lo ammette: Kiko condurrà tutti all'inferno.

      - Intanto il fondatore afferma: Sapete quando diamo noi il Rosario nel Cammino? Dopo dodici anni diamo il Rosario. Se lo diamo prima, scappano.

      - Tra una scenetta e l'altra Kiko asserisce che Fatima è un devozionismo.

      E tant'altro di sconvolgente.
      Una biasimevole rappresentazione scenica senza alcuna moderazione da parte di Kiko e Carmen, ascoltati con grande arrendevolezza dai cappuccini che avrebbero dovuto alzarsi e disertare la sala.

      Elimina
    5. Sì cara Rebel ricordi perfettamente.

      Ad un certo punto Kiko si rivolge a Padre Mario e gli dice "Mario, tu vuoi dire qualcosa?" E senza lasciarlo parlare fa una risatina in falsetto, come a dire "figurati". Quello era il momento perfetto, per i frati, per alzarsi e voltar loro le spalle in blocco.

      Elimina
  11. Oggi ricordiamo Santa Caterina da Siena, patrona dell'Italia, compatrona d'Europa e dottore della Chiesa.
    Leggendo i suoi scritti (un vero miracolo perché la santa era analfabeta) si coglie la missione di riforma della Chiesa che Caterina sentiva esserle stata affidata e sui mezzi spirituali per portarla a termine.
    Caterina doveva essere preservata dalla smania pseudo-riformatrice; la sua azione, così decisiva in tanti fatti della Chiesa e della società, doveva essere assolutamente pura, spirituale, disinteressata, informata alle più alte esigenze della verità e della carità.
    Perciò commuovono e nello stesso tempo suonano garanzia della sua missione parole come queste :
    « ... io ti ringrazio, somma ed eterna Bontà, che nel manifestare la tua verità e lo inganno del dimonio e la propria passione m ’ài fatto conoscere la mia infermità. Unde io t’adimando per grazia e misericordia che oggi sia posto il termine e fine che io mai non esca dalla dottrina tua, data a me dalla tua bontà e a chiunque la vorrà seguitare, peròche senza te neuna cosa è fatta.
    A te dunque ricorro e rifuggo, Padre eterno, e non te l’adimando per me sola, Padre, ma per tutto quanto il mondo, e singolarmente per lo corpo mistico della santa Chiesa: ché questa verità e dottrina riluca nei ministri tuoi, data da te, Verità eterna, a me miserabile. E anco t’adimando spezialmente per tutti coloro i quali m ’ài dati che io ami di singulare amore; i quali ài fatti una cosa con meco; però che essi saranno il mio refrigerio per gloria e loda del nome tuo, vedendoli correre per questa dolce e dritta via schietti e morti ad ogni loro volontà e pareri, senza alcuno giudicio o scandalo o mormorazione del prossimo loro » (D. 108, 263 s).

    È evidente quanto Carmen Hernandez abbia cercato di ispirarsi, formalmente, a questa grande santa e quanto invece fosse a lei diametralmente opposta.
    Il primo segnale è proprio l'assenza dell'amore verso il prossimo e soprattutto verso la dottrina della Chiesa. La 'riforma' di Carmen è una missione sbagliata e fuorviante, portata avanti con l'inganno e la menzogna.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sempre a proposito di santa Caterina da Siena e della grande dissomiglianza fra i suoi insegnamenti e quelli dei 'riformatori della Chiesa' neocatecumenali, consiglio la lettura dei seguenti articoli:
      Catechisti neocatecumenali, “riconoscete che al di fuori del cammino nella Chiesa il Signore può operare con altri mezzi?”
      Ci sono Santi e Sante... e poi c'è Carmen, la santa al quadrato..

      Elimina
    2. @Valentina Giusti
      Ottima riflessione, io vorrei solo aggiungere che Santa Caterina chiamava il Papa "il dolce Cristo in Terra", mai avrebbe pubblicamente parlato di come la sua morte sarebbe stata conveniente, come purtroppo ha affermato Kiko pubblicamente a Porto Rico, e che se ci penso ancora non capisco come molte persone si lascino incantare da lui al punto di dedicargli la loro vita

      Elimina
    3. Sì Gloria: in quel momento Kiko ha solo un po' abbassato la maschera ipocrita lasciando filtrare all'esterno i suoi veri pensieri e sentimenti nei confronti del Papa.
      La posizione di Carmen è diversa: lei ha pensato di essere stata mandata da Dio per illuminare i papi e riformare la Chiesa. Per questo scimmiottava santa Caterina dimostrando un forte attaccamento ai Pontefici (che lei chiamava 'ansia papalina'). Solo che, mentre Caterina venerava anche il più semplice e rozzo sacerdote per il dono che Dio gli aveva fatto di avere un rapporto privilegiato con Cristo stesso nell'Eucaristia, Carmen li disprezzava e li maltrattava, derideva i vescovi e i cardinali. Quindi il supposto amore al Papa era solo una commedia, un pessima imitazione di santa Caterina e di santa Giovanna d'Arco.

      Elimina
    4. @Valentina
      Hai ragione, anche io credo che in quel momento Kiko parlasse senza filtri e ha rivelato davvero cosa avesse nel cuore, magari qualcuno lo avrà anche ammirato per la sua schiettezza senza pensare alla gravità delle sue affermazioni o senza capire che Papa Benedetto non era un nemico che voleva distruggere il Cammino, ma un Padre che vuole correggere i figli e che da bravo teologo aveva capito i gravi errori dottrinali dei neocat e subito appena eletto ha voluto cercare di salvare la situazione (la lettera di Arinze è di pochi mesi successiva alla sua elezione).

      Quando Dio vuole riformare la Chiesa manda i Santi ma con loro ci sono anche gli eretici (non mi riferisco a Carmen come persona ma le sue affermazioni mi lasciano perplessa); quando San Francesco sentì la chiamata a rinnovare la Chiesa c'erano anche gli Albigesi che avevano la stessa missione ma la loro dottrina non era in comunione con la Chiesa (i neocat sono paragonati a loro), e infatti dopo si estinsero mentre San Francesco parla ancora agli uomini dopo 800 anni

      Elimina
  12. Tempi duri per i neocatecumenali.
    Papa Francesco con Lettera Apostolica in forma di «Motu Proprio» :
    §2 All’articolo 40, paragrafo 1, del Regolamento Generale della Curia Romana, dopo la lettera m) è inserita la seguente lettera: «n) accettare o sollecitare, per sé o per soggetti diversi dall’Ente nel quale prestano servizio, in ragione o in occasione del proprio ufficio, doni, regali o altre utilità di valore superiore a euro quaranta».
    Finite le regaline ai Vescovi e ai Cardinali .

    Frilù

    RispondiElimina
  13. Facciamo anche la santa al cubo

    RispondiElimina
  14. Quando la Lega Nord venne fondata da Bossi nel 1989, tra i vari slogan ce n'era uno passato alla storia e ormai in disuso : "La Lega ce l'ha duro". Parafrasando questo slogan, oggi il Cammino Necatecumenale può ben dire "Il Cammino ce l'ha duro", e chi l'ha duro la vince. Quindi la battaglia del blog Osservatorio contro il Cammino è persa in partenza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...guarda che la guerra la vedi solo tu.
      ...e proprio vero senza un faraone non sapete stare

      Elimina
    2. Caro Pasqualone, io non ho titolo per parlare a nome del blog ma una cosa te la voglio dire.
      Capisco che devi farti coraggio ma il covid 19 vi sta buttando merda in faccia. Le presenze sono ridotte all'osso, le entrate si sono quasi azzerate, le omelie di quelli che ungete sono tutte incentrate a convincere i pochi rimasti a non andar via, che sono nel posto giusto disprezzando quelli di fuori.
      Potrei andare avanti ma penso sia sufficiente per dirti che "del Signore e la terra e quanto contiene" , è lui che decide e opera e non tu e poi Bossi che c'è l'aveva duro hai visto che fine ha fatto, LUI, IL TROTA E IL CERCHIO MAGICO guarda caso era un corrotto e la corruzione prima o poi viene fuori, "CI SARÀ PURE UN GIUDICE A BERLINO"
      Il blog non deve né vincere né perdere, serve per svelare tutto quello che avete tenuto segreto e taciuto ed è questo rivelare che vi fa andare fuori di testa. IL RE È NUDO, fatevene una ragione, e come è stato ripetuto mille volte questo blog diventerà inutile quando vi convertire alla CHIESA CATTOLICA OBBEDENDO AI PASTORI CHE NON SI GIRANO DALL'ALTRA PARTE.
      Quindi il blog c'è e ci sarà e tu non puoi farci niente.👋

      Elimina
    3. Sillogismi neocatecumenali

      Carmen ha superato Kiko
      Carmen è stata sostituita da Maria Ascension
      Quindi Maria Ascension ha superato Kiko
      Ma Maria non può sostituire Carnem, che è insostituibile (Kiko dixit in illo tempore)
      quindi Maria non può superare Kiko
      Quindi Kiko non è superato da Maria che ha sostituito Carmen e quindi Carmen non ha superato Kiko.
      Quanto asserito nel titolo del post cade miseramente.

      E don Mario Pezzi?
      don Mario?
      ma perchè esiste anche don Mario? Non ce ne siamo mai accorti!!!!

      Elimina
    4. Ma noi vogliamo che il blog ci sia, scherzate?

      Elimina
    5. Ancora con il Pasqualone, per favore, un nuovo epiteto, questo l'abbiamo già annotato sul nostro libro

      Elimina
    6. @Anonimi
      Molti psicologici qualificati e validi sostengono che una delle caratteristiche delle sette o comunque dei gruppi settari sia proprio la necessità di crearsi dei nemici esterni, oltre alla convinzione di essere in un gruppo speciale dove chi si allontana trova solo il male e dove solo al suo interno si può raggiungere la salvezza insieme ai pochi eletti...ti ricorda qualcosa?

      Io personalmente ricordo ancora la "catechesi" di un mio ex "catechista" (che una volta durante una risonanza ammise di non aver mai studiato teologia) dove ci disse che le persone che nella Chiesa non solo vanno in chiesa ma frequentano anche un Cammino solo circa l'1% dei cattolici, come per farci capire che noi eravamo fortunati a stare lì perché sicuramente ci saremmo salvati a differenza di altri

      Poi non capisco se l'anonimo del libro voglia intimidirci o meno, non ha capito che per noi un libro sul Cammino sarebbe uno strumento validissimo per fare conoscere questa realtà e per aiutare le persone ad aprire gli occhi, per cui io ne incoraggio la pubblicazione il prima possibile; se i mamotreti fossero stati pubblicati dai neocat con lo stesso entusiasmo e in tempo probabilmente non avremmo oggi tante persone devastate dagli effetti del Cammino

      Elimina
  15. Un amico mi ha fatto una segnalazione e quindi mi sono informato.
    Quel che dirò potrà sembrare un po' fuori tema, ma credo che il tema centrale sia rispettato, perché la domanda di fondo è: perché la Chiesa ha dato così ampio spazio a questi due sconosciuti spagnoli e, nel silenzio, ne sta dando ancora?
    La risposta è: perché la Chiesa di oggi reprime chi onora il deposito di fede ed innalza chi lo distrugge.

    Una conferma si può avere considerando ciò che è successo in Argentina negli ultimi 5 anni.
    Nel 2017 aperto il primo seminario Redemptoris Mater argentino nella diocesi di Corrientes.
    Apre con soli 6 seminaristi che non sono però nuove vocazioni, ma seminaristi che provengono da altri seminari Redemptoris Mater. Il gioco dei carrarmati di Mussolini.
    Il primo ad essere ordinato sacerdote, a marzo di quest'anno, proveniva dal Redemptoris Mater di Brasilia.

    Arcidiocesi di San Rafael, CHIUSO IL SEMINARIO "SANTA MARIA MADRE DE DIOS" per volontà del vescovo e, pare, della Congregazione per il clero. Dimesso il rettore.
    Quanti seminaristi contava? 40!
    Tutti da destinare ad altra destinazione dopo discernimento del vescovo e della Congregazione per il Clero.
    Due seminaristi già espulsi dal vescovo.

    Il crimine?
    Rifiutarsi di fare la comunione sulle mani. Disobbedienza.
    Mons. Viganò e l'emerito della diocesi hanno scritto lettere di disaccordo al vescovo, così come moltissimi fedeli argentini che hanno addirittura richiesto la riapertura del seminario. I pochi però vincono sui molti. Perché tutti sono in disaccordo col vescovo.

    Qui c'è una morale: si apre un seminario neocatecumenale con soli 6 seminaristi trasferendoli da dove già si trovavano (nullità di vocazioni locali), e si chiude un seminario con 40 seminaristi per disperderli chissà dove.
    Disobbedienza neocatecumenale: niente sanzioni effettive.
    Disobbedienza (se di disobbedienza si può parlare) dei tacciati "conservatori": chiusura di un seminario in soli 6 mesi e 40 seminaristi "da valutare".

    Così va la Chiesa oggi.
    Si deve essere disobbedienti occulti, fare finta di nulla e negare, continuando a disobbedire ad un deposito di fede che non può essere del tutto cancellato, ma solo oscurato.
    Per questo i due spagnoli hanno sempre fatto come gli è parso senza esplicitare mai nulla. Sapevano che se avessero detto: noi vogliamo fare la comunione seduti ed insieme al parroco, qualche sanzione pratica l'avrebbero avuta.
    Invece fanno come gli pare e tacciono. Si vede che disobbedire mentendo è diventato accettabile per la Chiesa.

    La Carmen Hernàndez?
    È la madre spirituale di quei 5 che hanno solo cambiato seminario, per dar modo di aprire un primo presidio neocatecumenale in Argentina.
    Ma quei 40 a cui è stato tolto il seminario "per disobbedienza" non fanno parte della nuova Chiesa.
    Per questo sono stati disciolti ed il seminario chiuso.

    Un altra morale? Visto che si parla di disobbedienza alle norme anti-covid:
    Nel seminario Maggiore Santa María Madre de Dios, nessun contagiato per covid (su 40 seminaristi e 30 insegnanti). Era il più grande seminario argentino.
    Nel seminario Redemptoris Mater di Corrientes, morto per covid il giovane rettore, arrivato da nemmeno un anno.

    Nessun trucco, nessun inganno. Tutto verificabile nella stampa.

    RispondiElimina
  16. Anonimo 15:34...forse non avete capito,che la battaglia potete anche vincerla contro il blog,contro la chiesa,contro chi vi pare,ma non la vincerete un giorno contro Dio,le eresie ne sono troppe,il male che il cammino fà alle persone,grida vendetta al cospetto di Dio.

    RispondiElimina
  17. Il 29 Aprile del 1939 veniva ordinato sacerdote Padre Enrico Zoffoli. Lo ricordiamo con affetto.

    Tomista EX nc

    RispondiElimina
  18. Una delle menzogne fondamentali dei kikos è tirare in ballo l'ubbidienza all'autorità, come se l'eresia fosse approvabile da uno Statuto, come se il pantano carnevalesco delle celebrazioni kikiste-carmeniste divenisse sacra liturgia in virtù di uno Statuto approvato da un Pontificio Consiglio oggi soppresso.

    Invece, «...Nel parlare della sottomissione all’autorità, ovviamente, bisogna anche specificare quali sono le condizioni nelle quali l’autorità esercita legittimamente il proprio potere. Qui ribadisco che è indispensabile, prima di tutto, che l’autorità sia legittimamente costituita; altrimenti ha un potere puramente materiale, ma non ha formalmente la facoltà di imporre delle decisioni. Bisogna poi che l’autorità comandi in modo conforme alla legge: alla legge divina e alla legge umana giusta, cioè alla legge umana conforme alla legge divina; gli ordini iniqui non vanno eseguiti, perché sarebbe un peccato. Infine bisogna che l’autorità comandi nei limiti delle sue attribuzioni, entro le sue competenze, e che lo faccia nelle forme stabilite, poiché, se la forma non è quella richiesta per esercitare l’autorità, evidentemente non ci si può sentire obbligati».

    (da un'omelia di un sacerdote cattolico; inutile precisare che non è un presbikiko)

    RispondiElimina
  19. Il 2 settembre 2016, a un mese e mezzo circa dalla morte 'ufficiale' di Carmen, avvenuta il 19 luglio, si procedette finalmente alla sua sepoltura.
    Tal padre Alonso così descrisse liricamente l'estremo saluto fatto da Kiko:

    «La liturgia cominciò
    con un canto di ingresso
    e una monizione di Kiko:
    In questa lesse una poesia
    di un libro che sta per pubblicare con la BAC
    in cui elogia la missione di Carmen:
    "La donna che mai lo adulò"
    Concluse sottolineando quello che tante volte Carmen gli ripeteva: "A Roma dicono tutti che sei un santo perché devi sopportare me".
    Solo per questo, ha concluso Kiko,
    si può iniziare
    il processo di beatificazione
    Carmen ha praticato
    la virtù del rifiuto
    in grado eroico.»

    Ora la virtù in grado eroico dichiarata sarebbe quella della recita del breviario, ma allora era quella del rifiuto, 'rechazo' in spagnolo.
    I significati dell'atto del 'rechazo' sono i seguenti:
    negare · declinare · ricusare · disapprovare · scartare · bocciare · rifiutarsi · disprezzare · archiviare · rinviare · biasimare · opporre · ripudiare · ignorare · scacciare · ricacciare · gettare · disdegnare · licenziare · ributtare · immondizia · vomitare · difendersi da · rifiuti · rimandare indietro · allontanare · rinnegare · resistere · condannare · rimuovere · sdegnare · disgustare · sprezzare · proibire · rimproverare · repellere · sgridare · rivoltare · riprendere · rabuffare · rampognare · recusare · repudiare · rimbrottare · rabbuffare · redarguire · rifiutare · buttare fuori · mandar via.

    Viene da chiedersi cosa abbia rifiutato Carmen in grado così eroico secondo Kiko: sembrerebbe che sia tutto riferito al fatto che non lo abbia adulato.
    Evidentemente si ritiene irresistibile.
    I due si sono santificati a vicenda: Carmen respingendo Kiko e Kiko sopportando Carmen.
    C'è speranza per tutte le coppie di coniugi che si detestano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. padre Alonso è l'acronimo di :

      Possiamo Ancora Domandarci Restando Eretici Abbiamo Lontane Opinioni Neocatecumenalmente Solide Ora

      Elimina
  20. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  21. I paragoni con gli altri santi, che poi sono quelli veri, servono solo a evidenziare che Kiko e Carmen pongono sempre e solo se stessi maniacalmente al centro di tutto.
    Troppo intenti ad autocontemplarsi e autocelebrarsi, facendo anche a gara tra loro a chi è valso più dell'altro nella costruzione del neocatcumenato.
    Troppo personalismo e protagonismo.
    Santa Caterina da Siena sprofonda nel suo nulla davanti a Dio, tutto rimette nelle Sue mani e riconosce nel Signore l'artefice di tutte le sue buone opere, dei suoi stessi santi propositi.
    La "santità" neocatecumenale è anomala, per questo Kiko ha sentito la necessità di coniare termini astrusi per definirla e caratterizzarla; "santa di categoria superiore" dice di Carmen e il suo/loro Cammino lo chiama "potente", aggettivo che suona male per un percorso di iniziazione battesimale.
    Ma tant'è, lo sanno bene anche loro che sono diversi, che sono altro.
    E ci tengono pure a rimarcarlo!

    Pax

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.