giovedì 3 luglio 2008

Tradizione e Metodi

Riprendiamo questo post di Caterina
LA TRADIZIONE CATTOLICA CI CONDUCE AL LARGO....quello autentico ^___^

Seguendo il Vangelo, con coraggio e generosità, i laici cattolici partecipino attivamente alla vita politica e sociale del proprio Paese: è questa l’esortazione di Benedetto XVI contenuta nel messaggio per il 97.mo Katholikentag tedesco.

Prendendo spunto dal motto dell’evento ecclesiale “Tu ci conduci fuori al largo”, il Papa invita i fedeli laici a non lasciare che gli altri plasmino il futuro, ma si inseriscano con fantasia e capacità di persuasione nei dibattiti del presente.

La parola del Santo Padre:
"Qual è il "largo" nel quale ci conduce l’incontro con Dio, la fede? Non poche sono le persone che oggi, al contrario di quello che dice il salmo, hanno paura che la fede possa limitare la loro vita, che esse possano essere costrette nell’involucro dei comandamenti e degli insegnamenti della Chiesa e che non potranno più essere libere di muoversi nel "largo" della vita e del pensiero di oggi. Si sentono come il figlio minore nella parabola dei due fratelli (Lc 11-32), costrette a partire, lasciando da parte Dio per assaporare tutto il "largo" dell’universo.
Alla fine, però, questo "largo" diventa stretto e vuoto. Solo quando la nostra vita sarà riuscita a salire al cuore di Dio, avrà trovato quel "largo" per il quale noi siamo stati creati. Una vita senza Dio non diventa più libera e più larga. L’uomo è destinato all’infinito. Nulla di diverso può essere sufficiente per lui. Chi però tralascia Dio, limita la vita e il mondo al "finito", a quello che noi stessi possiamo fare e pensare, e questo è sempre troppo poco. Soprattutto, egli allarga il nostro cuore affinché non pensiamo più soltanto a noi stessi e non ci preoccupiamo soltanto per noi stessi. Il cuore che si è aperto a Dio è diventato – per l’ampiezza di Dio – a sua volta generoso e ampio."
(Messaggio in occasione della 97ma edizione del "Deutscher Katholikentag" (11 maggio 2008)qui in italiano
http://www.zenit.org/article-14446?l=italian
__________________

La Tradizione Cattolica si inserisce bene in queste parole del Papa perchè tutta la nostra FEDE, la fede che EREDITIAMO è frutto di coloro che PRIMA DI NOI hanno creduto ed hanno dato la propria vita perchè noi, oggi, potessimo credere....

NON ABBIAMO BISOGNO DI NUOVI METODI!!!!!!
Nella Tradizione Cattolica LA TRASMISSIONE della Fede ci inserisce in quella COMUNIONE DEI SANTI che da Lassù ci guardano e ci aiutano con la loro intercessione


NON ABBIAMO BISOGNO DI METODI....ABBIAMO BISOGNO DI APPLICARE IL MAGISTERO DELLA CHIESA E DI FARLO CONOSCERE NEL MODO MIGLIORE....non servono metodi per questo, serve una vita coerentemente vissuta e il donare se stessi....donare se stessi NON per l'approvazione di un gruppo o di un METODO, bensì e più semplicemente donare la propria vita...

"Se sarete ciò che dovrete essere, metterete fuoco in Italia e nel mondo intero"
(S.Caterina da Siena)

141 commenti:

  1. Tradizione e metodi.....

    vedo che Mic ha prelevato un mio intervento....bene, chiariamo allora questi aspetti...

    A prima vista potrebbe sembrare ambiguo il mio rifiuto ai METODI ovvio che non è così, esistono per esempio MODI E METODI PER PREGARE ed ottenere più efficacia dalla preghiera^___^ ergo non ci riferiamo a questo genere di METODI o di Modi...sia ben chiaro!!

    Ma la TRADIZIONE non è "un metodo" fra i tanti, al contrario esistono e possono esistere METODI E MODI diversi per applicare la Tradizione leggasi come esempio la nascita e lo sviluppo del Monachesimo, degli Ordini religiosi, delle Confraternite, delle Associazioni ecc...

    Quando dico, che NON abbiamo bisogno di METODI mi riferisco dunque a quel modo di fare che mettendo da parte la Tradizione, INVENTA COSE NUOVE perchè le "vecchie"(=Tradizione) suonano come superate....^___^


    Infatti parlando del Monachesimo, degli Ordini Religiosi, delle Confraternite, Associazioni ecc...NESSUNO DI LORO ha inventato "qualcosa" di diverso, Essi hanno semplicemente APPLICATO LA TRADIZIONE ATTRAVERSO UNO SPECIFICO CARISMA..

    ..il Carisma ci rende infatti DIVERSI NEL MODO DI APPLICARE LA TRADIZIONE nella quale LA COMUNIONE(e dunque l'Eucarestia celebrata secondo le Leggi della Chiesa) CI RENDE UNA COSA SOLA....^__^

    ...come avverte san Paolo nella 2Tim.4 – 3 Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole.

    Per non incorrere nelle favole, ci rammenta così il Papa: La celebrazione dell'Eucaristia implica, infatti, la Tradizione viva …(Sacramentum Caritatis 37)

    La ricerca di METODI DISTRUGGE LA NOSTRA TRADIZIONE......non è un caso infatti che chi insegue METODI LITURGICI DIVERSI lo fa perchè sente IL BISOGNO DI COSE NUOVE....come può la Liturgia della Messa subire questa ONTA se non ci fosse dietro SATANA a spingere perchè questa Tradizione venga meno?
    ^__^

    Vediamo nella foto messa da Mic il Papa che celebra CORAM DEO.....lo sanno i laici cosa vuol dire? ^__^
    se fai questa domanda ti senti rispondere: ma perchè, è importante saperlo?
    ^__^
    (rido per non piangere!!!)

    Certo che è importante saperlo!!!! la risposta ci spiega che cosa andiamo a fare alla Messa....^__^

    Si è alla ricerca di METODI quando NON si conosce la Vera Tradizione....

    Si va alla ricerca di atteggiamenti che ci fanno sentire a nostro agio, si va alla ricerca di una Messa CHE CI SODDISFI....dimenticando che la Messa NON DEVE SOLLAZZARCI.....la Messa NON è individualismo....ma non è neppure una cena fra amici e compagni...

    Lo spiega bene il Papa nel MP Summorum Pontificum:

    I Sommi Pontefici fino ai nostri giorni ebbero costantemente cura che la Chiesa di Cristo offrisse alla Divina Maestà un culto degno, “a lode e gloria del Suo nome” ed “ad utilità di tutta la sua Santa Chiesa”. Da tempo immemorabile, come anche per l’avvenire, è necessario mantenere il principio secondo il quale “ogni Chiesa particolare deve concordare con la Chiesa universale, non solo quanto alla dottrina della fede e ai segni sacramentali, ma anche quanto agli usi universalmente accettati dalla ininterrotta tradizione apostolica, che devono essere osservati non solo per evitare errori, ma anche per trasmettere l’integrità della fede, perché la legge della preghiera della Chiesa corrisponde alla sua legge di fede”.


    **********
    e dice ancora il Papa:

    Molte persone, che accettavano chiaramente il carattere vincolante del Concilio Vaticano II e che erano fedeli al Papa e ai Vescovi, desideravano tuttavia anche ritrovare la forma, a loro cara, della sacra Liturgia; questo avvenne anzitutto perché in molti luoghi non si celebrava in modo fedele alle prescrizioni del nuovo Messale, ma esso addirittura veniva inteso come un’autorizzazione o perfino come un obbligo alla creatività, la quale portò spesso a deformazioni della Liturgia al limite del sopportabile. Parlo per esperienza, perché ho vissuto anch’io quel periodo con tutte le sue attese e confusioni. E ho visto quanto profondamente siano state ferite, dalle deformazioni arbitrarie della Liturgia, persone che erano totalmente radicate nella fede della Chiesa.



    ***********

    ripetere giova, dice il Papa a riguardo degli abusi liturgici:

    ma esso addirittura veniva inteso come un’autorizzazione o perfino come un obbligo alla creatività, la quale portò spesso a deformazioni della Liturgia al limite del sopportabile. Parlo per esperienza, perché ho vissuto anch’io quel periodo con tutte le sue attese e confusioni.

    **************

    Questi METODI UCCIDONO LA TRADIZIONE, creano divisioni e danno origine alle discussioni...specialmente quando certi METODI LITURGICI CI VENGONO IMPOSTI...." come un’autorizzazione o perfino come un obbligo alla creatività, la quale portò spesso a deformazioni della Liturgia al limite del sopportabile "


    ^___^

    Fraternamente CaterinaLD

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  2. Quando dico, che NON abbiamo bisogno di METODI mi riferisco dunque a quel modo di fare che mettendo da parte la Tradizione, INVENTA COSE NUOVE perchè le "vecchie"(=Tradizione) suonano come superate....^___^

    **********************

    Perdonate se faccio un altro intervento erchè qui ci riferiamo ad un altro aspetto dei METODI....quello DELL'ARCHEOLOGISMO LITURGICO CONDANNATO DAI SOMMI PONTEFICI...

    Che cosa è?

    E' quell'inventare NUOVI METODI per dire: "non sto inventando nulla, STO RITORNANDO ALLE ORIGINI DELLA CHIESA, RIFACCIAMO CIO' CHE FFACEVANO I PRIMI CRISTIANI"....

    Ma anche questo è sbagliato non lo dicono solo i Papi, ma anche una certa logica: visto che tutti inquiniamo con le macchine, sareste disposti a ritornare ai tempi delle caverne senza luce, senza gas e senza mezzi di trasporto?
    ^__^

    C'è confusione e ambiguità fra il PROGRESSO (e questo è un bene) e il progressismo che altro non è che REGRESSIONE...un andare indietro nel tempo perchè un certo progresso (nella Chiesa leggasi RIFORMA) NON CI SODDISFA PIU'...e abbiamo bisogno di sentire e vedere cose NUOVE...
    ^__^

    Tutto questo è deleterio e porta alle divisioni....

    La Chiesa si è sempre RIFORMATA senza per questo intaccare la Tradizione, senza INVENTARSI, senza il bisogno di ritornare indietro....indietro NON si torna perchè Cristo E' VIVO, E' PRESENTE ED E' IERI, OGGI E SEMPRE, Lui è il nostro passato, presente e futuro...non vi è necessità di ritornare all'archeologismo liturgico per trovarLo....^___^

    Basta applicare alla lettera il MP Summorum Pontificum per ristabilire l'ordine Liturgico nella Chiesa devastato dai tanti METODI inventati con la scusa di ritornare alle origini...

    nella Mediator Dei (n. 51) Pio XII condannava l'archeologismo liturgico come antiliturgico con queste parole: «… non sarebbe animato da zelo retto e intelligente colui il quale volesse tornare agli antichi riti ed usi, ripudiando le nuove norme introdotte per disposizione della Divina Provvidenza e per mutate circostanze. Questo modo di pensare e di agire, difatti, fa rivivere l'eccessivo ed insano archeologismo suscitato dall'illegittimo concilio di Pistoia, e si sforza di ripristinare i molteplici errori che furono le premesse di quel conciliabolo e ne seguirono, con grande danno delle anime, e che la Chiesa, vigilante custode del Depositum Fidei affidatole dal suo divin Fondatore, a buon diritto condannò».

    Di una tale ossessione morbosa - di archeologite - sono preda quei pseudoliturgisti che stanno desolando la Chiesa in nome del Concilio Vaticano II; pseudoliturgisti che talora giungono al punto di spingere con l'esortazione e con l'esempio i loro sudditi a violare quelle poche leggi sane che ancora sopravvivono, e da loro stessi formalmente promulgate o confermate.

    ********************

    Se dunque il Papa sta distribuendo la Comunione in ginocchio ed alla bocca, perchè tutte le Chiese di rito latino non lo imitano?

    Non si tira la giacchetta al Papa solo quando ci fa comodo e non lo si cita solo quando ci nomina...questa è idolatria....^___^

    Fraternamente caterinaLD

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  3. Vorrei gentilmente sapere perchè una mia domanda di ieri è stata cancellata.
    Grazie

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  4. Hai fatto bene a precisare, anche se è chiaro a cosa alludevi Cate.

    Quando dici "nuovi metodi" intendi ALTRI metodi. Diversi da quelli della Chiesa di sempre.

    Infatti dici bene. Il Carisma è dato per donare un modo migliore e più incisivo di diffondere la fede di sempre! Non certo per diffondere con abilità altra fede e altra litrugia.

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  5. Il Documento che ho scaricato dal sito del cammino è abbastanza evidente nella sua "artificiosità".

    Ma io credo che si tratti dell'ipotesi della frettolosità nella pubblicazione, dovuta alla situazione concreta problematica creata dal CNC.

    E' probabile che il documento sia stato passato allo Scanner nella sua forma di bozza. Quindi mancante di ogni timbro e firma ufficiale. I Software usati per le "scannerizzazioni" contemplano strumenti che si chiamano OCR. Essi traducono il Testo presente nell'Immagine appena acquisita in testo puro. Dipendono dalla qualità dell'immagine acquisita.

    E' ipotizzabile che sia stata fatta l'acquisizione diretta e quindi con OCR immediato. In questo caso l'estensione per il salvataggio del testo è quasi sempre Doc.

    La "matrice" Doc è stata sicuramente quella pubblicata su Cathecumenium. Sono stati i primi ad avere la bozza e a pubblicarla prima del tempo.

    Poi sono stati aggiunti a quella matrice i loghi e le firme. Sempre DI CORSA.

    La cosa certa è che la pubblicazione elettronica del documento non risponde agli originali depositati.

    Ora, se questi originali possano differire è un'ipotesi forse ardita ma lecita.

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  6. Mi dispiace Mic.....non sono d'accordo sull'aver postato qui, in questo spazio, la questione del documento....

    Non avermene^___^
    gli puoi dedicare uno spazio apposito dal momento che quella perizia scatenerà ogni malcontento rovinando gli approfondimenti di questoa rgomento che avevi aperto...

    Infine mi astengo, al momento, ogni ulteriore commento al Documento....di certo il documento porta delle anomalie, lo si è detto dall'inizio (e questo non intende dire che esso sia un falso, per anomalie si può intendere una procedura anomala del caso come ritengo più probabile!) ed è per questo che auspiachiamo al più presto l'intervento delle Sedi opportune...
    ^___^

    Fraternamente CaterinaLD

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  7. OK mi autocancello :) e andiamo avanti

    non credo ci sia bisogno di altro spazio... il discorso è chiaro anche sul documento, viene solo fatta emergere la necessità di ufficialità e di istruzioni anche da parte della Chiesa in vista del nuovo anno pastorale!

    Più tardi, appena riesco, intervengo sul tema della pagina

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  8. ...bè ma tu non lo cestinare eh!!!^___^

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  9. Siamo rimasti in tre
    tre somari e tre briganti
    sulla strada lunga lunga di Girgenti
    Sì, ma se stasera
    incontriamo la corriera
    uno balza sull'arcione
    uno acciuffa il postiglione
    due sorvegliano di fuori
    uno spoglia i viaggiatori e ce ne andiam
    Ma se siamo tre tre somari... tre briganti... Solo tre
    Ah ... ah... ah... ah... ah...

    Questa è la canzone che fa da colonna sonora al blog.
    Inoltre ho ricevuto notizie su un avanzamento di grado della triade: non potendo assumere una qualità Divina si ci è accordati sul termine "trimurti".

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  10. @katartiko

    Mic, Stephanos78, Tripudio, Caterina63 sono almeno quattro.
    :-]]

    Quando argomenti ALTI sono trattati ad ALTO livello e con impegno serio e oggettiva competenza, un atteggiamento SAGGIO è mettersi la mano sulla bocca e non fare le scimmie urlatrici evitando di fare "noise" inutile.



    C'é chi parla e chi ascolta (e chi rosica...;-]]])

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  11. il disturbatore vi saluta.
    Continuate così......chi di dovere non ha fatto il suo dovere

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  12. Continuate così......chi di dovere non ha fatto il suo dovere

    non puoi proprio dirlo... chi di dovere non vi ha affatto approvati... c'è uno statuto "presentato" dal Card Rylko e BASTA: mancano i fondamenti

    tuttavia, visto che siete nella Chiesa, perché invece di continuare a provocare non collaborate?

    Stiamo parlando di Tradizione e senza Tradizione non c'è Chiesa, perché noi tutti professiamo quello che ABBIAMO RICEVUTO della Fede Apostolica...

    uno pseudo-ritorno alle origini bypassando la Tradizione rischia di far perdere i FONDAMENTI o di adottarne di diversi e allora quanto meno è bene verificare e, se possibile, confrontarsi...

    Noto che non hai salutato senza lasciare effluvi... ovviamente eliminati
    ti invito ad evitare di nominare santi sacerdoti senza il rispetto DOVUTO

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  13. Caro Mic.....è sempre così, quando si propongono temi seri, non si collabora MAI!!!
    ^___^

    Come ti spiegai, in rete, stando in comedarazione in un forum con due del RnS ed un NC (io laica domenicana) riuscimmo a tenere alto il dialogo per ben 4 anni con dei Pentecostali uno dei quali ha fatto un felice rientro nella Chiesa con tutta la Famiglia (4 figli) dopo questi anni appunto di serio ed acceso confronto......^___^

    Non portavamo le nostre opinioni, ma i Padri della Chiesa, i Documenti del Magistero per spiegare Sacramento dopo Sacramento, Concilio dopo Concilio la prassi legittima della Chiesa....Ha vinto LA VERITA'..ha vinto la TRADIZIONE...^___^

    quattro anni non sono pochi....ma quando il dialogo e il confronto si svolgono in modo serio, lo vediamo anche qui....si interviene con infantili canzoncine che neppure un bambino all'asilo reagirebbe in questo modo ^___^
    segno tangibile che NON si ha nulla da dire......

    Io non tempo da perdere, anche di questo tempo devo rendere conto a Dio non soltanto nel giorno del mio incontro con LUI, ma ogni sera, quando prima di coricarmi rimetto a Dio ogni azione svolta durante il giorno, e così la mattina, quando mi alzo, richiedo l'assistenza dei Santi perchè tutto ciò che faccio e le persone che incontro possano ricevere qualcosa.....gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date..non c'è bisogno di alcun METODO per fare questo, basta farlo...^___^ basta volerlo per davvero.....

    Oggi pomeriggio ho incontrato una amica che non vedevo da tempo....ci siamo fermati a prendere un tè al bar in conversazione amichevole, purtroppo il marito l'ha abbandonata perchè invaghito di una donna dell'Est...l'avevo lasciata depressa un anno fa, affranta e disperata....e l'avevo indirizzata presso delle persone che avrebbero potuto aiutarla...sempre all'interno della Chiesa....Oggi fa la missionaria laica presso una missione cattolica ed è rinata...ci teneva a darmi questa notizia ed io l'ho ringraziata, ma ancor di più ho lodato Dio per aver aiutato questa persona ad uscire fuori da una depressione devastante ed ho notato che aveva al collo la corona del Rosario in perle che le regalai un anno fa....questo mi ha fatto veramente piacere^___^

    Ancora una volta quel legame fra la Tradizione della Chiesa e le nostre fragilità, i nostri limiti e i nostri fallimenti, funziona e ci domostra essere vincente....


    Non servono metodi, occorre buona volontà...dopo di che non hai 5, dieci o vent'anni, MA TUTTA LA VITA per crescere, CADERE E RICADERE....E RIALZARTI, rialzarti per continuare la Buona Battaglia....
    ^___^

    Fraternamente CaterinaLD

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  14. IL MASTER A CASTELMARCOLFO SU
    "TRADIZIONE NEOCAT E METODI NEOCAT"

    E' stato presentato oggi pomeriggio a Castelmarcolfo, la sede neocat estiva dirimpettaia a Castelgandolfo,il master sulla tradizione e i metodi neocat che prenderà l'avvio domani mattina con un nutritissimo gruppo di relatori ed esperti, di cui indichiamo solo i più importati:

    -"Tradizione neocat e nacchese: per uno studio dei ritmi e delle mosse": relatrice Dona Carmenita;

    -"Il valore del silenzio nella predicazione ai pesci e alle formiche": relatore Mister Presbyterus;

    -"La nueva estetica e i cromatismi intermedi tra il bianco e il nero": relatore el Senor Kirikus;

    -"Approfondimenti sulle 5 encicliche kirikiane antecedenti il 13 giugno 2008": relatore el senor Kirikus;

    - "Per uno studio della nuova evangelizzazione e rimodulazione dei ritmi delle cicale": relatore mister Presbyterus.

    Il master sarà accompagnato da frequenti simulazioni di immersione in vasche appositamente allestite,munite di scale per scendere e per risalire e sono anche previsti momenti di preghiera e di canto animati dal senor Kirikus.


    Poco fa, subito dopo l'immane muggito di shofar che ha salutato il tramonto dai torrini di Castelmarcolfo, è giunto dalla dirimpettaia villa di Castelgandolfo un motociclista munito di tappi alle orecchie, che ha recapitato una busta al senor Kirikus.

    Siamo in grado di riferirvene il contenuto:

    " Molto Egregio senor Kirikus, molto egregia Dona Carmenita, ineffabilissimo Mister Presbyterus,


    sono a ruingraziarVi per la premura a me dimostrata con l'invito che ho ricevuto iersera di partecipare in qualità di allievo fuori corso al Vs. pregiatissimo master: non ho dubbi che tale master sarà ricchissimo di benefici per la Vostra Iglesia, già recentemente arricchita in altri lidi dalla presenza di 156 episcopoi amanti di essa.

    Gravosissimi impegni di governo della mia Chiesa e un fastidioso ronzio che da alcune settimane affligge i miei padiglioni auricolari mi impediscono purtuttavia di recarmi costà e pertanto vi prego di voler scusare la mia assenza.

    Con l'occasione mi consentirete certamente di rivolgervi la preghiera di spostare il raggio d'azione dei vostri tre pregiati shofar dimodochè non aprano le loro bocche in direzione del mio alloggio. Sarebbe anche molto gradita una diminuzione del di essi volume.

    Certo della Vs comprensione, Vi invio grati saluti.

    Benedictus"



    -

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  15. Caterina carissima,

    sei una forza della natura e della Grazia e riesci a parlare con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima e con tutta la tua mente e quello che più 'tocca' ogni volta è proprio il tuo rapporto saldo, profondo e vivo col Signore e arrivano tante luci e il rinnovato desiderio e volontà di continuare questo percorso che, se non ci fosse la Sua mano, non ci avrebbe portati fin qui... e non finiremo mai di ringraziarLo perché ti ha portata fra noi proprio quando ne avevamo più bisogno...

    Ci rendiamo conto che stiamo vivendo un momento di grande svolta e questa nostra esperienza si sta evolvendo, anche grazie alla nuova consapevolezza che abbiamo di quello che succede nella e alla nostra Chiesa ed è bello e coinvolgente poterlo fare insieme con l'aiuto del Signore e sulle orme che con parole e gesti profetici sta tracciando il nostro Papa...

    Mi sembra che il Signore continui a dirci "vigilate e pregate" per rimanere in questo solco di Luce e di Grazia soprattutto a partire da noi stessi e poi continuando a condividere quello che gratuitamente abbiamo ricevuto...

    Coraggio (lo sto dicendo innanzitutto a me) avanti e alla prossima! :)

    (avevo scritto un post kilometrico e l'ho perso perché era caduto il collegamento... ma poi alla fine era questo l'essenziale!)

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  16. .....mi diletto a leggere Pulce....i moderatori del Blog dovrebbero raccogliere in un unico volume tutte le sue cronistorie.....sono sicura che ne uscirebbe un bestseller di gran successo ^___^

    Mio caro Mic un altro segno trionfante della Tradizione sta in quell'essere SEGNO DI CONTRADDIZIONE attribuito alla Chiesa...

    La Chiesa è segno di contraddizione, la Tradizione ci assicura così che per quanto la Chiesa debba combattere in ogni tempo i venti e le mode...Essa non cesserà mai di essere la contraddizione in un mondo che cambia....

    Per esempio guardiamo agli abiti liturgici usati di recente nelle Messe dal Papa....^___^ quante critiche che ha ricevuto all'inizio....in forum cattolici si leggeva niente meno quanto fosse esagerata la scelta del Papa, cattolici sciocchi che non sapevano di cosa stessero parlando......a cosa serve l'abito liturgico?

    Vedi Mic c'è chi lo confonde per una sorta di divisa da cameriere in una cena fra conoscenti....e c'è chi sa di rivestire con questi LA REGALITA' DI CRISTO durante IL CULTO SACRO PER ECCELLENZA.....^___^

    Non c'è alcun metodo per insegnare o spiegare questo, basta ASCOLTARE il Magistero della Chiesa senza che altri interpretino quanto vi è scritto, tutto è nero su bianco....^__^

    A maggio venivano da noi per una settimana le reliquie di sant'Antonio...ergo come catechista per quella lezione spiegai ai miei ragazzi di 5 elementare che cosa sono le reliquie...
    Per evitare di eccedere nello zelo magari sbagliando, mi scaricai dal sito vaticano un breve testo di due pagine che lo spiega nel dettaglio così come ci insegna la Chiesa...
    Così specificai a mie parole poi i tre tipi di reliquie che veneriamo...associandole a quelle che avremo venerate di sant'Antonio...

    Arrivate le reliquie e dopo la preghiera il nostro frate assistente ha chiamato a raccolta i ragazzi spiegando ad essi la storia e la vita di sant'Antonio...e ad un certo punto chiede se qualcuno sapesse cosa fossero le reliquie....
    Un bambino del mio gruppo alza la mano e....santo cielo sembrava un libro stampato al punto tale che il padre assistente sorridendo l'ha dovuto bloccare, e guardandomi mi dice con fraternità (sincera fraternità^___^) " figurati....non ti bastava spiegargli le reliquie, gli hai dovuto insegnare TUTTO!!!"
    ^___^
    confesso che mi sono sentita FELICEMENTE imbarazzata che ho risposto al sorriso, con altrettanto sorriso...
    e con la gioia nel cuore che ora un gruppo di bambini di quinta elementare sanno che cosa sono le reliquie e di quanti tipi sono e perchè la Chiesa le venera....

    e compresero quel giorno L'IMPORTANZA DELL'ALTARE DEDICATO....che cosa significa ALTARE DEDICATO....e quindi anche l'affezione che dobbiamo alla nostra Parrocchia... ;-)

    Il metodo che ho usato? QUELLO DELLA TRADIZIONE: quello del RACCONTARSI le storie care di Famiglia...
    ^___^

    Qualche catechista (o non) NC può raccontarci la sua esperienza e condividerla con noi, legata alla trasmissione della Tradizione?

    Un abbraccio fraterno Caterina LD

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  17. Per esempio.....sono una laica Domenicana....ma perchè?
    So che a molti non fregherà nulla^___^ ma so che questi sapranno tollerare una breve spiegazione...

    A parte la Grazia di Dio che è indispensabile, parliamo infatti di VOCAZIONE...essere domenicani OGGI assume per me che sono sposa e madre di famiglia, una importanza fondamentale perchè viviamo in un mondo in cui L'OBBEDIENZA E LA FEDELTA' non trovano più dimora nelle nostre vite....

    Lo vediamo nei matrimoni: obbedienza ad un Sacramento e fedeltà AD UNA PROMESSA FATTA, vanno a ramengo perchè altrimenti NON CI sentiamo più liberi....^___^

    Per spiegarvi perchè sono Domenicana ve lo dirò con due aneddoti....così spero di non annoiarvi e questo ci darà modo di conoscerci un pò di più di quanto si possa attraverso un video ^__^

    Accanto alle immagini di san Domenico troverete sempre un cane...perchè?

    Perchè la Madre di Domenico, la Beata Aza (erano spagnoli) quando rimase incinta di Domenico fece un sogno...sognò spesso con ricorrenza un cane che con una fiaccola in bocca andava incendiando il mondo...sognò addirittura di dare alla luce un cane.....da qui prese la decisione di chiamarlo DOMENICO quasi per ispirazione, infatti quando Domenico dovette decidere per la fondazione, fu il Papa stesso a definirli DOMINE-CANI....cioè talmente fedeli al Signore, fedeli come un cane è fedele al suo padrone.....

    CANI DEL SIGNORE.....^__^

    Il senso spirituale di questo simbolismo è spiegato dal Beato Umberto de Romans, quarto successore di S.Domenico:

    "Nella visione del cane veniva prefigurata la nascita di un esimio predicatore, che avrebbe portato la fiaccola di un ardente discorso, col quale infiammare con forza la carità, in molti cuori raffreddata, e con i latrati di una assidua predicazione avrebbe scacciato i lupi dal gregge ed eccitato alla vigilanza delle virtù le anime che dormivano nei peccati. Con la visione della stella si annunciava che sarebbe venuto alla luce sulla terra un uomo che avrebbe illuminato gli uomini che siedono nelle tenebre e nell’ombra della morte. Egli infatti rifulse nel mondo come stella del mattino, e con lui si vide spuntare nel secolo una nuova luce, il cui splendore si è ormai diffuso in tutto il mondo".



    Ecco....questa è la TRADIZIONE...una piccola parte di Tradizione che consente ancora oggi alla Chiesa di generare Figli nella fede e concede al mondo santi come san Tommaso d'Aquino, santa Caterina da Siena, santa Rosa da Lima...san Martino....sant'Alberto Magno, san Vincenzo Ferrer...e persone come il venerabile padre Raimondo Spiazzi, grande teologo del nostro tempo....ecco giusto per citare qualche nome domenicano....^___^

    a cosa ci serve questa Tradizione? lo spiega un altro santo ^__^

    Diceva s.Ignazio di Loyola morto nel 1556:

    "Perché non potrei fare anch’io quello che hanno fatto per il Signore uomini santi come Francesco d’Assisi e Domenico di Guzman?".
    .........

    Fraternamente CaterinaLD

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  18. e compresero quel giorno L'IMPORTANZA DELL'ALTARE DEDICATO....che cosa significa ALTARE DEDICATO....e quindi anche l'affezione che dobbiamo alla nostra Parrocchia... ;-)

    per seguire il filone della "storia di famiglia", mi è capitato la fine di aprile scorso di parlare con una bimba che avrebbe fatto la comunione la settimana successiva e non ricordo a che proposito, è venuto fuori il discorso sul Tabernacolo...

    ebbene, la bimba NON SAPEVA COSA FOSSE né evidentemente i suoi catechisti glielo avevano mai indicato in Chiesa... Ovvio che, nel parlarle del Tabernacolo e di Chi racchiude sono venute fuori dal cuore "cose vecchie e cose nuove" e mi ascoltava come una spugna con gli occhi sgranati, 'catturata' dal Signore che si faceva conoscere attraverso le parole di un'esperienza e di una "conoscenza" maturata nella Chiesa. La cosa che al momento l'ha colpita di più e su cui mi ha fatto domande è la lampada sempre accesa... In questo momento non riuscirei a ripetere quello che lo ho detto; ma due domeniche fa, entrando in Chiesa con lei, l'ho vista immediatamente rivolta all'Altare, al Tabernacolo, ha preso l'acqua benedetta, seria seria ha fatto un segno di croce e la genuflessione sapendo a Chi stava davanti... non ci vuole molto (di nostro, perché poi soccorre la Grazia) perché anche un bambino sappia comprendere e accogliere... e penso che certe cose restano "scritte" nel cuore indelebilmente per tutta la vita... certo, poi bisogna continuare e questo è anche il compito delle famiglie... e poi è sempre scelta personale

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  19. Se nelle Parrocchie si vivesse la cura della Liturgia, una catechesi adeguata e la celebrazione della S. Messa 'sentita' e conosciuta in tutte le sue parti, e che cosa provoca in noi e poi attraverso noi, non ci sarebbe bisogno di METODI più o meno stravaganti... nella mia parrocchia di elezione, dopo la diaspora dalla prima solo neocatecumenale, questo succedeva... ora Ruini da qualche mese ha nominato un parroco neocat.. e allora sono in diaspora un'altra volta...

    E così siamo tornati al nostro problema che non è tramontato, ma in attesa di verifica di cosa succederà...

    Nel frattempo noto uno strano vuoto delle solite presenze (molti magari saranno già in vacanza!): gli "approvati" sono discretamente tranquilli, i dubbiosi sono silenziosi... e noi proseguiamo in attesa degli sviluppi

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  20. Caro Mic.....mi hai fatto venire in mente il testone di mio figlio di 15 anni....^___^
    a quanto pare il detto del Signore è intramontabile: nessuno è profeta a casa propria^___^

    e così mi ritrovo, a proposito proprio del Tabernacolo e della tua eperienza, a rammentarmi della mia pessima con mio figlio....

    Lui entra in Chiesa e si stravacca sulla panca....gli dico: "a michè...non si saluta il PDRONE DI CASA?" e lui:
    "l'ho fatto entrando, QUANTE VOLITE DEVO SALUTARLO IN GINOCCHIO?" ed io:
    "TUTTE LE VOLTE CHE INSISTI PER AVERE UNA COSA DA NOI......!!!"
    ^___^

    C'è indubbiamente una età in cui questi figli, per quanto siano preparati, mancano di qualcosa perchè possano credere veramente in ciò che sanno...ma il mondo gli fa da schermo...però io penso che qualcosa in loro rimanga, come in fondo è accaduto a me, a noi...si dice infatti: impara l'arte e mettila da parte...^__^ alla fine ti servirà...

    C'è da tirare le orecchie a molti catechisti/e per la freddezza con la quale insegnamo questi temi, a volte li trasmettiamo tiepidamente....

    Oggi parlavo con una persona sul motto usato da Ratzinger da vescovo: COOPERATOR VERITATIS, cooperatore della verità....mi dice questa persona: bel motto!!!! ed io, guarda che ognuno di noi è cooperator veritatis mediante il Battesimo...e la tua esperienza con questa bambina, caro mic l'ha testè rammentato a tutti noi...^___^

    Cooperator Veritatis, e non di un metodo...^___^

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  21. Non capisco questa avversione per il metodo. La parola in sè stessa significa via per avanzare (metà odòs) e il cristianesimo ( quello che facevano i cristiani) viene chiamato negli Atti degli Apostoli "la via". E anche S. Paolo dice : " continuiamo ad avanzare insieme per questa linea".
    Anzi potremmo dire che la tradizione stessa è metodo.
    Ma potremmo anche dire che Cristo stesso è il metodo, cioè la via nuova e vivente che Dio ha inaugurato per noi attraverso il santuario che è il suo corpo.
    E ricordando quello che dice La Sapienza sullo Spirito di Dio : sottile, intelligente, amico dell'uomo,santo mobile, penetrante, acuto,libero come non vedere in Lui Colui che apre anche oggi nuove vie, molteplici ma in cui, rimanendo in se stesso, tutto rinnova, come non vedere anche in Dio stesso il metodo?

    RispondiElimina
  22. Signor Veneranda ha detto...
    Non capisco questa avversione per il metodo. La parola in sè stessa significa via per avanzare (metà odòs) e il cristianesimo ( quello che facevano i cristiani) viene chiamato negli Atti degli Apostoli "la via". E anche S. Paolo dice : " continuiamo ad avanzare insieme per questa linea".
    Anzi potremmo dire che la tradizione stessa è metodo.

    *******************

    Ottima osservazione......^___^
    se rileggi il mio primo post qui infatti ho scritto: la Tradizione NON è un "metodo" fra i tanti....
    non escludendo in tal senso l'etimologia del termine...

    Ergo hai fatto bene a parlare di avversione, ma sbagli bersaglio....io non intendevo avversione AL METODO, bensì "AVANZARE CON CHE COSA?" ^__^
    quanti catechismi? tanto per essere più chiari^___^

    Faccio un esempio banale....fino a dicei anni fa e forse ancora oggi andava di moda dire che lo Yoga era un metodo sicuro per aiutare anche i cristiani, i cattolici, per proggredire nella fede.....In un forum ci scontrammo letteralmente fra cattolici difensori dello Yoga e cattolici fedeli all'Eucarestia ed alla conseguente MEDITAZIONE davanti ad essa in ginocchio, quale espediente migliore per un Cattolico^___^

    Ci vennero incontro le parole di Benedetto XVI all'epoca card. Ratzinger che in un incontro sulle religioni negò ogni possibile vantaggio DEI METODI orientali per l'ascetica e la CONTEMPLAZIONE cattolica....^___^

    Vede sign Veneranda è come quando si parla del Concilio accusandolo di aver distrutto la Tradizione....è ovvio che è sbagliato fare questa affermazione l'errore NON è nel Concilio il quale è LO STRUMENTO iniziato dagli Apostoli per discutere delle questioni ecclesiali e dottrinali ^___^ non dunque lo strumento, ma è lo "yoga" ^___^ ossia l'elemento che userò CON LO strumento...

    Se lei ha letto seriamente i miei primi interventi qui io NON ho mai criticato la scelta della Chiesa di accordarvi il riconoscimento...
    il concetto di UN METODO non è in discussionequanti ne abbiamo nella Chiesa? li ho accennati sopra all'inizio, ad occhio e croce sembra che ne abbiamo circa 230 ^___^ ergo perchè non accoglierne altri?
    Il punto cruciale è "lo yoga" che viene insegnato USANDO QUESTO METODO....

    Sono sicura che avrà compreso^__^

    Fraternamente CaterinaLD

    P.S.
    non ha nulla da condividerci legato alla Tradizione?

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  23. P.S.
    Cristo NON è il metodo: è la Via, la Verità, la Vita.....Cristo è il MODELLO dell'unico metodo possibile..."quello che ho fatto io, così VOGLIO facciate voi"
    ^___^

    si dice anche che tutte le strade portano a Dio....ma la stessa Vergine Maria a Fatima ha fatto vedere ai pastorelli, che moltre altre vie conducono all'Inferno...e dentro vi sono anche molti Battezzati...

    L'unico metodo è quello della Tradizione della Chiesa che, come ci dice Benedetto XVI nella Sacramentum Caritatis "E' LA TRADIZIONE VIVA" ossia pienamente vissuta....a cominciare proprio dalla LITURGIA...dicevano i Santi con tremore: chi tocca la Liturgia MODIFICANDOLA, MINA LE FONDAMENTA DELLA TRADIZIONE E DELLA STESSA CHIESA...

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  24. Cristo NON è il metodo: è la Via, la Verità, la Vita.....Cristo è il MODELLO dell'unico metodo possibile..."quello che ho fatto io, così VOGLIO facciate voi"

    proprio pochi giorni fa un amico carissimo mi ha detto: "non sarà che è tramomtata 'l'era del sacrificio' e ne sta nascendo una nuova?"

    Immediatamente mi sono sentita una pugnalata al cuore perché Gesù non è venuto per portare a compimento un'epoca, ma è venuto "nella pienezza dei tempi" per ricondurre al Padre tutta la Storia e ogni uomo che viene in questo mondo "fino alla fine dei tempi" e il suo Sacrificio ha cambiato e redento ogni cosa: se non partiamo da qui e il nostro rapporto con Lui non si innesta qui a partire dalla Sua Incarnazione:

    un Dio che si fa uomo, è una cosa che dovrebbe farci sussultare di gioia! Figuriamoci un Dio che muore per noi! E poi Risuscita e fa di noi "uomini nuovi" e Ascende al cielo e ci "prepara un posto" nel Regno...

    corriamo il rischio di perdere l'orientamento e di andare fuori strada, fuori dalla VIA VERA e UNICA

    Questo rapporto personale e vivo e profondo col Signore, nel Cammino viene mediato e di fatto sostituito dalla costruzione kikiana in cui viene innestato e falsato, che non permette che le persone lo vivano personalmente e comunitariamente nella libertà dei figli di Dio come accade nella Chiesa

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  25. Ma potremmo anche dire che Cristo stesso è il metodo, cioè la via nuova e vivente che Dio ha inaugurato per noi attraverso il santuario che è il suo corpo.

    tutto vero, Signor Venerando; ma non vorremo mica pensare che il Santuario del Suo Corpo oggi è costituito dal Cammino...

    l'assolutizzazione che date al Cammino potrebbe farlo credere...
    anche ad esempio quando dite "chi lascia il cammino lascia Cristo"!!
    mettendo in crisi molti semplici...

    A parte il fatto che a noi risulta che il Cammino incarni qualcosa - non dico qualcuno ma il typos è sicuramente altro - di diverso dal Signore Gesù, sarebbe parecchio fuorviante, no?

    RispondiElimina
  26. E ricordando quello che dice La Sapienza sullo Spirito di Dio : sottile, intelligente, amico dell'uomo,santo mobile, penetrante, acuto,libero come non vedere in Lui Colui che apre anche oggi nuove vie, molteplici ma in cui, rimanendo in se stesso, tutto rinnova, come non vedere anche in Dio stesso il metodo?

    "Colui che apre anche oggi nuove vie" e che è la VIA, non giustifica il Metodo del Cammino come "nuova Via" aperta dallo Spirito,

    perché le nuove vie che il Signore apre non sono i METODI umani, ma LE SUE VIE per noi, a volte imperscrutabili, con cui raggiunge il cuore di ogni uomo e i suoi diversi modi di rivelarsi - molteplici, appunto, perché è infinito e incommensurabile! -quando agisce per la nostra salvezza

    e non possiamo contrabbandare una costruzione umana per una diretta azione divina, se non attraverso un terribile atto di superbia

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  27. Provo a portare la mia piccola esperienza, anche se sono in silenzio pieno di ammirazione per queste che voi avete portato.

    Il mio primo contatto autentico con la Tradizione VIVA è stato la prima volta che partecipai alla Santa Messa con il Rito di sempre.

    Quel giorno splendido, che non dimenticherò finchè vivo, dovessi avere pure un'amnesia, ebbi una conferma importantissima della giustezza della Via che percorrevo. Perchè segnata dal Cuore Divino di Gesù!

    Dovete sapere che la mia storia è quella del Figlio sprecone. Ad un certo punto però tornai dal Padre, che mi accolse a braccia aperte! Tornai per mezzo della Madre (Chiesa). Ma ciò che mi fece tornare definitivamente (non ci crederete) fu un'Icona!

    Questa

    Ebbene, davanti questa Icona non saprei descrivere cosa accadde. E' come se l'Amore di Dio si riversò nel mio cuore! Commuovendolo. E provocando una forte contrizione.

    Da quel momento attinsi a questa sorgente! Con una vita sempre più piena nei Sacramenti e nella Preghiera.

    Mi informai e scoprii, all'inizio, che quell'Icona che contemplavo (mi fu regalata) è Gesù Misericordioso. Legata a Santa Faustina.

    Presi a frequentare il Santuario Della Misericordia (S. Spirito in Sassia), ma molto di più la Parrocchia. Dove incontrai anche il CNC. All'epoca desideroso di combattere la tiepidezza e diventare FERVENTE. Fervente nella Croce! La formazione nella Fede, però, l'avevo ricevuta. Ed era stata accompagnata anche dallo studio orante dei Padri: principalmente il Santo Vescovo d'Ippona.
    Quindi ebbi disagio quasi da subito nel CNC. Poi sfociato in una netta presa di distanza (maturata dopo 5 anni).

    Dove stava il Volto del Signore, splendente e non soffocato?

    Nel Rito di sempre!

    Approfondendo mi resi conto che il soffocamento procurava un danno per noi che abbiamo bisogno di Gesù e della Sua Grazia in pienezza! Perchè siamo deboli! Sono debole!

    Dove ho visto il Signore nel suo splendore! Non nel clamore delle danze "allegre", o delle "messe jazz"! Non nel chiasso della celebrazione di noi stessi, che offusca il Culto a Dio!

    L'ho visto nel "soffio soave di Elia"! L'ho visto nel Sacrificio della Messa di sempre! E' stato qualcosa di incredibile! Non credevo di uscire così felicemente "sconvolto" da questo Rito!
    Da quando l'ho "scoperto" credo di non poter vivere senza!

    E la famosa "conferma" a cui alludevo mi commosse!
    Già. Sapete perchè? Perchè l'Altare Santo su cui si Offre iL Sacrificio Perfetto è quello dedicato al Sacro Cuore di Cristo! Ecco il "segno"! La Divina Misericordia, che ha tracciato la strada della mia Vita, mi ha portato fra le sue braccia SEMPRE. E ora più che mai!
    Era lì che io dovevo stare! E' lì che io e i miei cari dobbiamo stare!
    Ai piedi della Croce Santa per godere dei benfici della Resurrezione! Lì a contemplare, Amare, donare, Offrire. Sostenuti dall'Immacolata, sempre!

    Ma questa Via è piena di ostacoli. Ho sofferto molto e continuo a soffrire. Non è per nulla facile! Se fossi sulle mie forze non ce l'avrei fatta.

    Ma mi torna sempre in mente la parola saggia di Caterina: la Via del Cristiano è la Via Crucis!

    Per questa Fede io sto soffrendo ancora! Anche se la mia sofferenza è un atomo di fronte all'Amore di Dio nel suo Cristo!

    Rendo Grazie a Gesù, nella sua Santa Madre, per le Grazie ricevute nella mia Vita, per avermi donato Katia (Dio la benedica sempre! Oggi è il suo compleanno!) e per essersi fatto Conoscere da me, indegno, nella Messa di sempre!

    Sia Lodato Gesù Cristo

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  28. proprio pochi giorni fa un amico carissimo mi ha detto: "non sarà che è tramomtata 'l'era del sacrificio' e ne sta nascendo una nuova?

    Riflettevo che se qualcuno può dire così, significa che è questo quello che nella chiesa sta prevalendo oggi: l'accantonamento e forse il rinnegamento del Sacrificio...

    Il Papa sembra stia tornando nel solco della Tradizione di sempre, dopo un lungo vagare penoso e sterile di 40 anni di 'sperimentazioni' nuove.

    Perché l'uomo non si contenta di "accogliere" il dono della Grazia, ma vuole costruirlo, ottenerlo da sé, e forse questa è la tentazione di sempre che in ogni epoca assume un aspetto o aspetti diversi, ma sostanzialmente è sempre la stessa:

    l'uomo che si fa Dio di se stesso e alla Rivelazione: dono soprannaturale, Verità già Presente, da accogliere e vivere,
    sostituisce la gnosi: verità che si fa costruendola, in base a un metodo, strada facendo (il Cammino non si studia, si fa)

    Anche il cristianesimo, attraverso l'Incarnazione di Gesù, che richiede la nostra incarnazione, ci porta sempre alla concretezza dell'agire e delle scelte coerenti con la fede che professiamo, ma è un agire che "segue" l'"essere" ricevuto dal Signore nel Battesimo e nei Sacramenti, non è un "essere" che deriva da un "agire", come vuol far credere e come sviluppa nel suo METODO il Cammino...

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  29. Caro Stephanos....la tua esperienza mi ha rammentato la testimonianza dell'attrice Claudia Kol che ascoltai dal vivo ad un raduno del Movimento Domenicano del Rosario....^___^

    Lei ebbe una esperienza analoga attraverso il CROCEFISSO DI SAN DAMIANO....dopo un lungo cammino fatto anche nel RnS....e quel giorno LA CONFESSIONE, il luogo d'attesa al Confessionale, fu per lei il RITROVARE QUELLA VIA, QUELLA VITA, QUELLA VERITA' che in lei si erano assopite....ma ciò che mi colpì fu la freschezza e la limpidezza TEOLOGICA ED ECCLESIALE attraverso la queale spiegò dove operò davvero il Signore per lei....

    Attraverso la nonna, cieca non vedende, che comunque la teneva quando era piccola....lei recitava OGNI GIORNO IL ROSARIO e RACCONTAVA (eccola la Tradizione viva) alla piccola Claudia le storie dei Santi....

    Claudia raccontò che rimase sempre affascinata dal racconto dei pastorelli di Fatima....
    Poi la vita andò come andò....lei SI PERSE, perse quella strada a causa di tante situazioni....ma un giorno mentre rientrava, quella storia di FATIMA non l'abbandonava...e da qui cominciò la sua personale battaglia....che sfociò anche per lei attraverso il Crocefisso di san Damiano, ad essere oggi una testimonianza vivente del GESU' MISERICORDIOSO...
    ^___^

    Mi è piaciuto ascoltare soprattutto LA SOFFERENZA vissuta per questo "ritorno a casa"...a dimostrazione, come dice Mic che questa è l'unica via percorribile insegnata dal Cristo....

    Ora, che le vie del Signore sono infinite l'ho spiegato accennando agli oltre 200 METODI (fra Ordini Religiosi, Congregazioni e Movimenti) che la Chiesa PAZIENTEMENTE HA GENERATO....ma se ognuno di questi avesse INVENTATO UNA LITURGIA oggi ci ritroveremo con oltre 200 MESSE DIVERSE E NIENTE PIU' COMUNIONE...^___^
    questo è il problema del quale vogliamo parlare e non certamente delle personali esperienze POSITIVE quanto si vuole di chi ha trovato nel CN la "SUA" strada...

    Come ebbi modo di dire non è neppure colpa dei NC la situazione che viviamo perchè effettivamente non pochi vescovi lamentarono a suo tempo l'errata dottrina di questo Cammino, MA NON VENNERO ASCOLTATI...lo stesso Kiko parla di persecuzione da parte dei vescovi...mi chiedo allora quand'è che questi vescovi sono "buoni" quando ci lasciano fare tutto ciò che vogliamo? ^___^

    Se san Padre Pio avesse reagito come Kiko quando veniva OSSERVATO dai vescovi, sarebbe stato dichiarato senz'altro un eretico ^___^
    a lui venne impedito di celebrare la Messa e lui obbedì.....a Kiko gli è stato chiesto di smetterla con le MENSE ADDOBBATE e di attenersi LETTERALMENTE ALLA MESSA CATTOLICA, ma non ha obbedito....
    Questi fatti sono sotto gli occhi di tutti!

    Se volete sapere il nocciolo poi del problema legato ad una Tradizione DIVERSA DELLA MESSA....leggete nello spazio dedicato, qui, alla Messa Cattolica
    http://neocatecumenali.blogspot.com/2008/06/che-cosa-la-messa-cattolica.html

    perchè vi andrò ora a scrivere alcuni riferimenti importanti per non mischiare gli argomenti....
    ^__^

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  30. @caterina

    ...tutte le strade portano a Dio...

    Io sapevo che "tutte le strade portano a Roma." ^__^

    Cmq intervengo solo per salutare MIC STEPAHANOS ALESSANDRA e gli altri...
    Non sono più intervenuto perchè negli ultimi 15 gg sono stato Togo, esperienza difficile, ma edificante, ed ho avuto la linea solo due volte...

    Cmq mi è mancato un pò il blog...non so quando riuscirò a ricominciare a scivere con voi, ma spero presto...

    Vi saluto con affetto

    La pace sia con voi!!!

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  31. Scrive Mic

    proprio pochi giorni fa un amico carissimo mi ha detto: "non sarà che è tramomtata 'l'era del sacrificio' e ne sta nascendo una nuova?"
    -----------------------------------

    Preciso meglio il mio pensiero: l'epoca nuova che sta nascendo, come peraltro testimonia lo Statuto nc e' quella del banchetto escatologico, cioe' Gesu' che viene a servirci nella realtà spirituale. Pertanto, credo, cambia la dimensione, anche se non so specificare come.

    Questo e' quello che ho percepito in questo primo anno di uscita dal CN.

    La partecipazione al VOM e quindi il confronto tra i tre riti (VOM,NOM e Messa NC ), conduce necessariamente, a meno che non sia ciechi sordi e muti, a pensare che ciascuno dei riti esprime una diversa realtà spirituale, anche se tutte riconducibili al Signore Gesu.

    Ora, mi domando e' giusto e lecito superare il VOM ed entrare nell'epoca del Banchetto escatologico, che prescinde dal Tempio, dal Tabernacolo. E' a questo che il NOM prepara e la Messa nc attua.

    Ieri sera sono stato alla Cappella Santa Caterina (FSSPX) a Roma, ed la differenza di sostanza tra VOM e NOM e' stata sempre meno velata.

    La Chiesa e' Madre e Maestra, ma la strada indicata dagli Statuti nc mi sembra chiara.

    Le fortezze ci sono.

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  32. Scrive Mic
    Perché l'uomo non si contenta di "accogliere" il dono della Grazia, ma vuole costruirlo, ottenerlo da sé, e forse questa è la tentazione di sempre che in ogni epoca assume un aspetto o aspetti diversi, ma sostanzialmente è sempre la stessa:
    -----------------------------------

    Perche' dimentica la dimensione di figlio, cioe' di bambino.
    E' un po la stessa distinzione tra i figli di Abele e quelli di Caino.
    Sono stati in fine i figli di Caino ad ereditare la terra intesa come bene materiale e inventare le arti e mestieri e i figli di Abele han costituito la classe sacerdotale.

    Forse e' questa la lotta in atto.

    Ma i figli di Caino sono la Massoneria.

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  33. E qui ritorna sempre San Paolo:

    "Sacerdote alla maniera di Melchisedek", che specifica la Genesi
    "Intanto Melchisedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo".

    Gesu offri pane e vino al Padre, ma il Pane ed il Vino sono prefigurazione del Suo Corpo e del Suo Sangue.

    Che c'entra il banchetto escatologico?

    Aiutatemi a comprendere e capire.

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  34. Dice Uriel

    Ora, mi domando e' giusto e lecito superare il VOM ed entrare nell'epoca del Banchetto escatologico, che prescinde dal Tempio, dal Tabernacolo


    No.

    Il Sacrficio di Gesù è perenne, santo e Gradito a Dio!
    E' per mezzo del Sangue di Gesù che noi abbiamo la salvezza!
    Ma tale Salvezza non è AUTOMATICA!

    Non è possibile (concretamente) "sopsendere" il Sacrificio di Gesù! E' imopssibile. Un Abominio.

    Infatti il Signore si è offerto una Volta e PER SEMPRE! Il che significa che questo SEMPRE è il tempo che viviamo, "finchè Egli venga"!

    Per Dio un Giorno (quello del Calvario e della Resurrezione) "sono come mille anni e mille anni come un giorno!"

    Senza il Sangue di Gesù non ci sarebbe Resurrezione, promessa per i Battezzati; non ci sarebbe lo Spirito Santo ("è necessario che Io me ne vada e verrà un Paraclito")!

    Infatti durante la Messa si attualizza il Mistero di Gesù e si beneficia della rinnovata effusione dello Spirito!

    Il Mistero di Cristo si perpetua. Finchè Egli Venga! Non è umanamente possibile "fermarlo" o "modificarlo"! Il Tempo del Mistero lo decide Dio! Non lo Statuto del CNC!

    E quello che accade è per abominio! Per la nostra rovina! Non certo per "inaugurare nuovi tempi"! Che non sta agli UOMINI INAUGURARE!

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  35. Queste le parole ascoltate in una conferenza nella mia parrocchia che dovrebbe aprile al strada al cammino nc:

    "nella messa bisogna dimenticare la passione, questa è passata. Dobbiamo tener presente solo la risurrezione. La messa non è un funerale è una festa"

    quando ho mosso l'obiezione sul sacrificioo, mi è stato detto: "è una congiura, sei un tradizionalista"

    Ora chi è veramente cattolico è bollato come Tradizionalista, cioè cristiano fuori moda che ha fatto il suo tempo.

    "il Signore, quando tornerà, torverà ancora la Fede nella Sua Chiesa?"

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  36. Per Steph

    Sono assolutamente d'accordo con quello che scrivi, pero' credo sia importante andare al cuore del problema.

    La Messa nc abolisce definitivamente il Sacrificio, e la Messa nc e' l'attuazione forse piu' audace del NOM?

    Non e' forse questo il confronto teologico richiesto dalla FSSPX?

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  37. Dice Uriel


    Che c'entra il banchetto escatologico?


    Non c'entra! Almeno non nel momento della Messa dove si Immola La Vittima Immacolata!

    La Santa COmunione, infatti, lo pre-figura SOLO! E' un PEGNO! La Speranza dei Battezzati!

    Infatti il Banchetto a cui partecipi a Messa non è Escatologico ma Sacrificale! La COmunione è con La Vittima Perfetta!

    Le Nozze dell'Agnello è una realtà "degli ultimi tempi" in cui ci troveremo alla Litrugia Eterna del Cielo! Ma il Liturgo è DIO! Sono realtà "adombrate", perchè "vediamo come in uno specchio"!

    Non si può CAMBIARE le disposizioni di Dio! Non si può CAmbiare il Culto! E' impossibile!

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  38. Gesu offri pane e vino al Padre, ma il Pane ed il Vino sono prefigurazione del Suo Corpo e del Suo Sangue.
    Che c'entra il banchetto escatologico?


    il banchetto escatologico c'entra caro Uriel, perché riguarda i beni escatologici (éskaton= fine, cioè apsetto ultimo e perfetto della realtà secondo il Progetto di Dio: si tratta degli ultimi tempi inaugurati da Gesù, salvifici, della Redenzione...) e sono quelli che ci vengono donati nella Santa Messa nella Persona stessa del Signore, ma scaturiscono dal Sacrificio, non esiste Risurrezione senza la Croce...

    La Messa è ANCHE un banchetto nuziale oltre che escatologico (potrei citare Isaia, Ezechiele, il Vangelo di Giovanni ecc. e tanti brani del Magistero che abbiamo già incontrato: questo è il 'succo') ma tutto scaturisce dal Sacrificio e, quindi, è innanzitutto la ri-attualizzazione del Sacrificio del Signore e Offerta di noi stessi e della nostra vita in Lui...

    Questo è innanzittutto essere cristiani, il resto è conseguente...

    RispondiElimina
  39. Le Nozze dell'Agnello è una realtà "degli ultimi tempi" in cui ci troveremo alla Litrugia Eterna del Cielo! Ma il Liturgo è DIO! Sono realtà "adombrate", perchè "vediamo come in uno specchio"!

    ben detto Steph.
    Tuttavia sono realtà che già e non ancora iniziano col nostro sì al Signore e diventano carne in noi sempre ulteriormente ad ogni S. Messa degnamente celebrata, ad ogni Adorazione, ad ogni condivisione piena, ad ogni preghiera del cuore, in ogni momento in cui "attingiamo alla Sorgente...
    Ovviamente il momento privilegiato, unico, irripetibile, è durante la S. Messa...

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  40. Non e' forse questo il confronto teologico richiesto dalla FSSPX?

    è anche questo... e ci è venuto spontaneo pensare che sia l'origine della evidente conclamata campagna denigratoria armata dai neocat sul blog di Tornielli contro la FSSPX

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  41. La Messa nc abolisce definitivamente il Sacrificio, e la Messa nc e' l'attuazione forse piu' audace del NOM?

    la messa nc non solo abolisce definitivamente il sacrificio, ma celebra un' "altra cosa", giudaica piuttosto che cristiana, basta ricordare l'ultima intervista di Arguello!

    E non possono dirci che diciamo falsità, perché è riportata fedelmente da testate filo-neocat

    RispondiElimina
  42. Caterina63 ha detto...

    ......rispondendo ad Alessandra le avevo già chiesto di rendermi partecipe dove nel Messale Paolo VI vi sia scritto ciò che insegna il CN sulla Messa, e di come prenderla e l'eliminazione della processione verso la Comunione e L'OBBLIGO del calice....
    attendo ancora una risposta
    ^___^

    Veniamo al cuore della Messa.....

    In questi giorni mi sono andata a leggere IN SITI del CN piccole catechesi (perchè integralmente non vi è nulla) sulla Messa e credo di aver capito dove si annida il problema....

    Citando san Padre Pio che ci consiglia, per vivere con futto la Messa di assumere l'atteggiamento di Maria ai piedi della Croce e di Giovanni nell'Ultima Cena quando appoggia il capo sul petto di Gesù...vedo l'errore della catechesi kikiana che invece di farci fermare su queste due figure EGLI porta quella sua messa ancora più indietro nel tempo, a quella notte della Pasqua ebraica....

    Ora ATTENZIONE.....è verissimo che la Messa Cattolica ha ORIGINE dalla Pasqua ebraica, ma in quell'Ultima Cena Gesù PORTA A COMPIMENTO la Pasqua ebraica che termina appunto CON LUI....

    Gesù dice: non sono venuto ad abolire, ma A PORTARE A COMPIMENTO....al contrario la catechesi kikiana della messa ambiguamente predica una messa PRIVA DI COMPIMENTO legata esclusivamente alla questione ebraica....

    Lo spiego con un esempio pratico....come catechista io insegno NON delle mie opinioni, ma quanto ho ricevuto dalla Chiesa circa l'Istituzione dell'Eucarestia e lo faccio attraverso le semplici parole di san Paolo quando egli stesso lo spiega (lo stesso Benedetto XVI parte da san Paolo nella Sacramentum Caritatis per spiegare che NON si può modificare la Liturgia)..." vi dico quanto HO RICEVUTO" poichè egli NON fu un testimone oculare dell'Ultima Cena ^___^

    Dunque nella catechesi Cattolica sulla Messa si parte dall'Ultima Cena e in altre catechesi ovviamente ci si riallaccia alla questione della Pasqua ebraica il quale agnello usato per quella cena è prefigurazione dell'Agnello Immacolato Cristo Gesù...
    Ma NELLA MESSA DELLA PASQUA EBRAICA NON ABBIAMO PIU' NULLA, TUTTO E' CONFLUITO (PORTATO A COMPIMENTO) NELLA NUOVA ISTITUZIONE....

    Non a caso abbiamo:
    - Istituzione NUOVA DEL SACERDOZIO
    - istituzione NUOVA dell'unico Sacrificio perfetto
    - istituzione NUOVA attraverso la quale il NUOVO POPOLO SI RIUNISCE: LA CHIESA...

    Ergo la Messa Cattolica è un MEMORIALE da non confondere con la memoria che si fa in una messa di suffragio per un morto ricordandone gli avvenimenti ^___^
    Per MEMORIALE si intende come una sorta di MOVIOLA che riportandoci INDIETRO NEL TEMPO, il tempo stesso si ferma a quelle due situazioni: l'Ultima Cena e il Calvario....per questo diciamo SACRIFICIO INCRUENTO...Gesù NON viene ricrocifisso, ma NOI RIVIVIAMO QUEGLI ATTIMI NON DELLA PASQUA EBRAICA, MA DELL'ISTITUZIONE DELL'EUCARESTIA E DELL'IMMOLAZIONE DEL VERO AGNELLO...

    Noi riviamo i momenti della NUOVA ISTITUZIONE NON riviamo invece la Pasqua ebraica poichè essa E' CONFLUITA NELLA PASQUA CRISTIANA...

    Non dimentichiamo infatti che il sacerdozio ebraico è terminato nel 70 d.C. esso non è scomparso ma è confluito nell'UNICO SACERDOZIO investito dal Cristo ecco perchè diciamo: noi non abbiamo tanti sacerdoti, ma uno solo.....il Cristo, i sacerdoti che sono chiamati tali nella Chiesa svolgono NON un sacerdozio elettivo, ma VOCAZIONALE appunto, essi sono L'ALTER CHRISTI E CELEBRANO NELLA PERSONA DEL CRISTO...

    Dunque, come conciliare le due catechesi completamente diverse sulla Messa Cattolica quando si INSEGNA AD ALTRI non le nostre opinioni MA L'INSEGNAMENTO DEI PADRI DELLA CHIESA?
    ^___^

    Fraternamente CaterinaLD

    04 luglio, 2008 10:47

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  43. Era importante inserire questo post di Caterina nel discorso che stiamo facendo.

    Cercherò entro oggi di sintetizzare tutto quanto abbiamo detto sulle Messa e inserilo nel sito - aprendo una sezione di schede tematiche - con l'dea di integrarlo sempre e ulteriormente in base a come si sviluppa il nostro discorso

    RispondiElimina
  44. Ho visto che mic ha riportato qui il mio commento....temo però che si disperdano gli argomenti^___^ speriamo che chi legge sappia seguire gli argomenti ^___^

    RispondiElimina
  45. Dice Mic:

    La Messa è ANCHE un banchetto nuziale


    In modo molto marginale.

    Il Momento successivo alla Santa Comunione è il Momento dell'Adorazione dell'Unico Dio, per Maria, ed il Momento della Grazia dellO Spirito!

    In quel Momento, e non prima, si è come gli invitati alle Nozze dell'Agnello! Egli ha "mondato le nostre vesti nel suo sangue"! Ci siamo rivestiti di Lui e, DA RISORTI IN LUI E CON LUI, usciamo dalla Casa del Padre per andare nel Mondo con la forza del Risorto!

    RispondiElimina
  46. Cara Caterina, il tuo post non l'ho tolto dall'altra pagina, l'ho solo portato anche qui perché in tema con quello che si stava dicendo...

    RispondiElimina
  47. In modo molto marginale.
    Il Momento successivo alla Santa Comunione è il Momento dell'Adorazione dell'Unico Dio, per Maria, ed il Momento della Grazia dellO Spirito!


    sì è così Steph ma quel marginale è molto riduttivo, questi sono i nostri limiti del linguaggio che vuol mettere tutto al suo posto - e giustamente - perché siamo in un contesto in cui viene esaltato il Banchetto in luogo del Sacrificio

    Hai ragione nel dire che sono pochi attimi, ma c'è un mondo immenso di Grazie di ogni specie - di cui non siamo neppure consapevoli al momento - che in quegli attimi e a partire dal Sacrificio incruento e rinnovato affluiscono in noi e nella nostra vita...

    RispondiElimina
  48. Certo la parola "marginale" non rende per nulla.

    Ma hai detto bene. Siamo nel tempo della negazione del Sangua dell'Agnello!

    E negando quello, non si capisce come potremo entrare alle sue Nozze, mondi di quello stesso Sangue che si nega!

    RispondiElimina
  49. C'è un altro aspetto da considerare a quanto avete detto....

    Riporto le parole di Vittorio che ha udito e per le quali sono rimasta sconvolta seppur non è la prima volta che sento dire queste amenità, ergo caro Vittorio continuiamo a sperare ^___^

    ******

    "nella messa bisogna dimenticare la passione, questa è passata. Dobbiamo tener presente solo la risurrezione. La messa non è un funerale è una festa"

    quando ho mosso l'obiezione sul sacrificioo, mi è stato detto: "è una congiura, sei un tradizionalista"

    ************************

    Noi nella Messa diciamo:
    BEATI GLI INVITATI ALLA MENSA DEL SIGNORE, ECCO L'AGNELLO DI DIO CHE OGLIE IL PECCATTO...."

    e rispondiamo: Signore, non son degno di partecipare alla tua mensa, ma di soltanto una parola, ed io sarò salvato....

    questa risposta nella Messa VOM lo si dice addirittura PER TE VOLTE....^___^

    Il problema di questo nostro tempo di grave apostasia sta nell'interpretazione di che cosa è questa MENSA...^___^

    Mi domando e domando al CN: se come disse Papa Giovanni il Concilio NON era un concilio dottrinale, perchè si è fatto il tentativo di STRAVOLGERE L'INTERPRETAZIONE DELLA MENSA da Duemila anni insegnata correttamente?

    la Messa E' UN INVITO AL CALVARIO....solo dopo, solo dopo aver partecipato AL SACRO CONVITO si può partecipare alla festa della Risurrezione....la Messa E' IL SACRIFICIO E' IL CALVARIO E' L'ULTIMA CENA....ma noi lo viviamo questo Calvario NON in vista di una tomba piena da adorare, bensì IN VISTA DI UNA TOMBA VUOTA CHE CI DICE CHE CRISTO E' RISORTO...

    La nuova moda di INVENTARSI interpretazioni della Messa per renderla PIU' PIACEVOLE E' STATA ED E' UNA BESTEMMIA, una gravissima mancanza di rispetto al Calvario patito dal Cristo facendoci DISSOCIARE DALLA CROCE..e partecipare così ad una mensa si, ma ORGIASTICA, DI ALLEGREZZA, DI GOLIARDIA....

    Questa catechesi distruttiva del dopoconcilio, denunciata per altro da Benedetto XVI in diverse occasioni....ha portato anche delle gravi conseguenze nella vita sociale del cristiano: ELIMINARE IL PROPRIO CALVARIO...

    Perchè quando si elimina dalla Messa, CUORE DELLA VITA DEL CREDENTE CATTOLICO LA PARTECIPAZIONE AL CALVARIO E LA PARTECIPAZIONE ALLA CROCIFISSIONE, vengono meno tutta una serie di responsabilità quali l'obbedienza ai Sacramenti ricevuti, la venuta meno delle PROMESSE fatte come nel matrimonio....

    Un cattolico che viene cresciuto senza la partecipazione al Calvario cominciando dalla Messa, rischia di non comprendere neppure perchè nella vita sociale egli deve essere SEGNO DI CONTRADDIZIONE NEL MONDO...^___^

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  50. Un cattolico che viene cresciuto senza la partecipazione al Calvario cominciando dalla Messa, rischia di non comprendere neppure perchè nella vita sociale egli deve essere SEGNO DI CONTRADDIZIONE NEL MONDO...^___^

    quoto riquoto e straquoto e aggiungo una domanda: è ancora cattolico?

    RispondiElimina
  51. Ma allora perche' ufficializzare una estensione del concetto di banchetto nella Messa Nc, che anzi viene aperta agli altri fedeli e prassi nc che diventa parte della Pastorale?

    Questo lo ha fatto la CHIESA DI ROMA!!!

    RispondiElimina
  52. vedo che orami è rimasto inter vos pro pax vobis, ma vorrei dirvi di rilfettere su questa frase detta da un vescovo ieri sera ad una catechesi sull'anno Paolino :"ricordatevi bene che Cristo non è Oggetto di conoscenza,ma Soggetto di un Incontro....e poi....ricordatevi che cristiani si diventa per virtù dell'incontro cn il Soggetto non perchè si studia... e si cita il magistero della chiesa a memoeria..

    RispondiElimina
  53. Alessandra,
    forse, non hai la consapevolezza di cio' che sta succedendo.

    L'ufficializzazione di una Liturgia diversa non e' cosa di poco conto.

    RispondiElimina
  54. uriel come in ogni aspetto di vita civile professionale e anche religiosa accetto leggi norme e regole che vengono da organi preposti a decidere perchè ritengo che che siano Competenti e soprattutto se parliamo di vita religiosadiciamo cHE CREDO fermamente al Discernimento operato dallo SPIRITO SANTO pertanto nn penso neanche lontamente che chiè preposto a decidere possa cadere in errore,e nn discuto su ciò che decide;lo accetto e lo condivido perchè sicura che quello che viene da organi ecclesiali viene da DIO

    RispondiElimina
  55. Uriel ha detto...
    Ma allora perche' ufficializzare una estensione del concetto di banchetto nella Messa Nc, che anzi viene aperta agli altri fedeli e prassi nc che diventa parte della Pastorale?

    Questo lo ha fatto la CHIESA DI ROMA!!!

    ****************

    Questo è quanto stiamo cercando di capire^___^
    ossia, come verrà applicat questo riconoscimento....
    Al momento però il catechismo NON rientra nell'approvazione dello Statuto, tuttavia lo Statuto riporta riferimenti ambigui a questa Messa...un bel guazzabuglio ^___^

    Va detto che al momento non vi è neppure un comunicato ufficiale dei Vescovi nè attraverso i siti diocesani, nè attraverso la CEI o altri organi competenti, nè da parte del card. Arinze, sbaglio?
    C'è un silenzio profondo che speriamo spieghi, alla fine, COSA SI DOVRA' INSEGNARE DELLA MESSA, NELLE NOSTRE PARROCCHIE ^___^

    RispondiElimina
  56. alessandra ha detto...
    vedo che orami è rimasto inter vos pro pax vobis, ma vorrei dirvi di rilfettere su questa frase detta da un vescovo ieri sera ad una catechesi sull'anno Paolino :"ricordatevi bene che Cristo non è Oggetto di conoscenza,ma Soggetto di un Incontro....e poi....ricordatevi che cristiani si diventa per virtù dell'incontro cn il Soggetto non perchè si studia... e si cita il magistero della chiesa a memoeria..

    *******************

    Mi dica.....tutti coloro che fino ad oggi NON hanno seguito le catechesi del CN lo hanno INCONTRATO CRISTO? si, o no! il di più non viene da Dio ^___^

    Per il resto le ho fatte altre richieste di chiarimenti sulle catechesi della Messa, quando vorrà rispondere la leggerò volentieri!

    ^___^

    RispondiElimina
  57. Alessandra,
    accettare acriticamente qualcosa non e' una buona norma di condotta.

    Forse a te da fastidio l'esercizio del libero arbitrio, dell'uso della logica.

    Quanto sta accadendo e' oltremodo grave perche', come giustamente fa notare Caterina, non ci sono pronunciamenti diretti da parte del Papa, che nella pratica fa poi tutte altre cose.

    La lettera del Card. Arinze rimane, cosi come lo statuto rimane. Ma lo Statuto a questo punto puo' cambiare la Chiesa Cattolica e trasformarla in altra cosa.

    Questi sono i fatti. Si possono vedere da tante angolature, l'oggetto puo' essere deformato o abbellito rispetto al punto di osservazione, ma la sostanza e' quella che si va descrivendo in questo blog.


    Nessuno oggi puo' dire cosa sia bene per il futuro, se non confrontando la Santa Tradizione con il CN.

    RispondiElimina
  58. uriel come in ogni aspetto di vita civile professionale e anche religiosa accetto leggi norme e regole che vengono da organi preposti a decidere perchè ritengo che che siano Competenti e soprattutto se parliamo di vita religiosadiciamo cHE CREDO fermamente al Discernimento operato dallo SPIRITO SANTO

    non avevi parlato poco prima di "incontro"?

    Con chi, se hai bisogno di tutte queste competenze e "preposti a decidere" e non VUOI comprendere che le nostre parole non citano il Magistero a memoria e non nascono da "studio" come ripeti spesso tu (almeno non solo da questo, e ricordati che per gli ebrei, che tanto spazio hanno nel vostro ambito, è un precetto "studiare la Torah" e io intendo lo studio in quel senso lì)

    e non nascono nemmeno da nozionismo che è falsa sapienza, ma da esperienza di Fede viva e vissuta? Non te ne accorgi?
    Lascia stare le mie, che non mi puoi soffrire, ma ascolta quelle di Caterina...
    Perché non riconosci la Vita dove viene 'mostrata'?

    RispondiElimina
  59. Lascia stare le mie, che non mi puoi soffrire, ma ascolta quelle di Caterina...
    Perché non riconosci la Vita dove viene 'mostrata'?


    Quanto al primo capoverso nn risponde al vero ciò che dici tu mi sei normalmente normale ovvero ti ritengo persona che dice la sua ,ma che nn condivido...quindi togliti l'aureola da vittima...

    quanto alla Via io ne conosco una sola ed è quella che dice IO SONO LA VIA LA VERITA'E LA VITA,

    e ancora CHI VUOL VENIRE DIETRO a ME rinneghi se stesso prenda la mia croce e MI SEGUA

    Grazie al cnc, mic uriel e caterina et company io ho trovato questa Via che cn gioia mi fa sentire che Il Padre che è nei cieli mi ha dato una vita e oggi HA VOLUTO FARMI FIGLIA SUA, perchè il cristiano è l'uomo dell'oggi ....se oggi ascolti la mia voce non indurire il tuo cuore

    RispondiElimina
  60. ops scusate era prenda la sua croce e mi segua... ho scritto mia ,perchè pensavo alla mia croce

    RispondiElimina
  61. Alessandra il cristiano e' Figlio dell'oggi, perche' oggi puoi scoprire che Dio e' Padre.

    Ma questa e' una Verita' immutabile scritta nei cieli dal giorno in cui esistiamo in Dio, cioe' da sempre.

    Oggi possiamo o no accettare tale Verità, ma in verità mi sento figlio dell'Eternità.

    L'Oggi e' per la nostra conversione.

    Ma il problema che qui si vuole affrontare OGGI e' un altro.

    Forse non lo comprendi.

    RispondiElimina
  62. Cara Alessandra, attendo ancora delle risposte a domande generate dalle sue stesse giustissime osservazioni.... ^___^


    Ripeto, qui non viene messa in discussione la potenzialità di un personale Cammino, ne abbiamo oltre 200 nella Chiesa, uno più non guasta al contrario ci aiuta ^___^
    Non dimentichiamo di coloro che hanno camminato in altre religioni e sono approdati al Cristo....o di altri ancora che hanno percorso la via del carcere, della droga, della prostituzione ed hnno poi trovato Cristo....i CAMMINI SONO TANTI, i metodi anche sono diversi ciò di cui parliamo è cosa si SERVE in certi metodi....^___^

    Nel nostro specifico caso è il Cuore della Catechesi EUCARISTICA che nella catechesi DELLA CHIESA Cattolicca essa non conduce a quella Messa predicata dal CN...
    Il resto è trito e ritrito e spiegato, ciò che chiediamo è come si potrà collaborare INSIEME se le catechesi NON si incontrano....^___^

    Anche i Protestanti sostengono di avere un incontro VERO CON CRISTO....
    La pima deformazione liturgica si ebbe con Lutero il quale pensò bene di MODIFICARE LA MESSA PER RENDERE PIU' COMPRENSIBILE IL RAPPORTO FRA CRISTO E IL FEDELE cercando di eliminare ciò che per lui era un muro divisorio: LA TRADIZIONE LITURGICA...
    i frutti che ne derivarono li conosciamo....
    ^___^

    Forse Lutero agì con cattiveria? No, non credo che Lutero fosse cattivo, lo credo IN BUONA FEDE, voleva SALVARE LA CHIESA, qui fu il suo sbaglio....^___^

    Infine ripeto: il Papa ci sta dicendo come dobbiamo fare la Messa, lo seguirete? lo imiterete? CI AIUTERETE NELLE PARROCCHIE A FARE DELLA MESSA CIO' CHE STA FACENDO IL PAPA?
    ^___^

    RispondiElimina
  63. quindi togliti l'aureola da vittima...

    e tu faresti bene a toglierti l'aureola da "maestrina dalla penna rossa",

    ma lo scopo del post non è quello di alimentare le solite diatribe, ma di esortarti a dare una risposta "personale", non da "quadro intermedio" del Cammino, a quanto Caterina continua a chiedere da giorni...

    RispondiElimina
  64. Infine ripeto: il Papa ci sta dicendo come dobbiamo fare la Messa, lo seguirete? lo imiterete? CI AIUTERETE NELLE PARROCCHIE A FARE DELLA MESSA CIO' CHE STA FACENDO IL PAPA?
    -----------------------------------

    Sarebbe contro lo Statuto.

    RispondiElimina
  65. Infine ripeto: il Papa ci sta dicendo come dobbiamo fare la Messa, lo seguirete? lo imiterete? CI AIUTERETE NELLE PARROCCHIE A FARE DELLA MESSA CIO' CHE STA FACENDO IL PAPA?
    ^___^
    cara caterina il cnc ha un suo statuto approvato da santa romana chiesa cosa che a voi nn piace,ma la realtà tangibile questa è, nello statuto è confermata la celebrazione eucaristica che si celebra da oltre 40 anni 44 per la precisione,nel cnc conle eccezioni che voi tutti conoscete
    allora perchè cercate ancora peli nell'uovo ciò cheè stato approvato è ciò che ora riporto

    § 1. L’Eucaristia è essenziale al Neocatecumenato, in quanto catecumenato postbattesimale,
    vissuto in piccola comunità.47 L’Eucaristia infatti completa l’iniziazione
    cristiana.48
    § 2. I neocatecumeni celebrano l’Eucaristia domenicale nella piccola comunità, dopo
    41 Cfr. CONGREGAZIONE PER IL CLERO, Direttorio generale per la Catechesi, 128, 96.
    42 Cfr. Messale Romano, Annunzio del giorno della Pasqua nella solennità dell’Epifania: «Centro di tutto
    l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto».
    43 Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 1168.
    44 CONGREGAZIONE PER IL CLERO, Direttorio generale per la Catechesi, 91; cfr. ibidem: «Il catecumenato battesimale
    è tutto impregnato dal mistero della Pasqua di Cristo. Per questo “tutta l’iniziazione deve rivelare chiaramente
    il suo carattere pasquale” (OICA, 8)»; cfr. ibidem, 59.
    45 Anche oggi, tanti neocatecumeni provengono dal mondo e da esperienze fuori della Chiesa ed hanno bisogno
    di una graduale introduzione ai sacramenti: una propedeutica sacramentale che Giovanni Paolo II ha definito «laboratorio
    sacramentale», nel quale i battezzati, ma non iniziati (cfr. KAROL WOJTYLA, Affinché Cristo si serva di noi. Catecumenato
    del XX secolo: Znak, Cracovia, n. 34, 1952, pp. 402-413), possono gradualmente scoprire il fulgore del
    mistero pasquale.
    46 Cfr. CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Litt. circ. Paschalis sollemnitatis, 39-42, 77-96.
    47 Cfr. GIOVANNI PAOLO II, Epist. Ogniqualvolta, 30 agosto 1990: AAS 82 (1990) 1515: «Sono l’annuncio del
    Vangelo, la testimonianza in piccole comunità e la celebrazione eucaristica in gruppi (cfr. Notificazione sulle celebrazioni
    nei gruppi del Cammino Neocatecumenale, in L’Oss. Rom., 24 dicembre 1988) che permettono ai membri di
    porsi al servizio del rinnovamento della Chiesa»; IDEM, Discorso a 350 catechisti itineranti del Cammino Neocatecumenale,
    in L’Oss. Rom., 18 gennaio 1994: «Tutto ciò viene attuato in piccole comunità, nelle quali “la riflessione
    sulla parola di Dio e la partecipazione all’Eucaristia… formano cellule vive della Chiesa, rinnovano la vitalità della
    Parrocchia mediante cristiani maturi capaci di testimoniare la verità con una fede radicalmente vissuta
    primi vespri della Domenica. Tale celebrazione ha luogo secondo le disposizioni del
    Vescovo diocesano. Le celebrazioni dell’Eucaristia delle comunità neocatecumenali al
    sabato sera fanno parte della pastorale liturgica domenicale della parrocchia e sono
    aperte anche ad altri fedeli.
    § 3. Nella celebrazione dell’Eucaristia nelle piccole comunità si seguono i libri liturgici
    approvati del Rito Romano, fatta eccezione per le concessioni esplicite della Santa
    Sede49. Per quanto concerne la distribuzione della Santa Comunione sotto le due specie,
    i neocatecumeni la ricevono in piedi, restando al proprio posto.
    § 4. La celebrazione dell’Eucaristia nella piccola comunità è preparata sotto la guida
    del Presbitero, da un gruppo della comunità neocatecumenale, a turno, che prepara brevi
    monizioni alle letture, sceglie i canti, provvede il pane, il vino, i fiori, e cura il decoro e
    la dignità dei segni liturgici.
    Art. 14
    [Penitenza, preghiera, anno liturgico, pratiche di pietà]
    § 1. «Il sacramento della Penitenza contribuisce in massimo grado a sostenere la vita
    cristiana».50 Nel loro itinerario di conversione, i neocatecumeni lo celebrano periodicamente
    secondo il rito per la riconciliazione di più penitenti con confessione e assoluzione
    individuale. Sono educati inoltre ad accostarsi con assiduità al sacramento della Penitenza
    secondo il rito per la riconciliazione dei singoli penitenti.
    § 2. I neocatecumeni vengono gradualmente iniziati alla preghiera liturgica e
    all’orazione.51 I genitori sono istruiti a trasmettere la fede ai figli52 in una celebrazione
    domestica, fatta durante le Lodi della Domenica.53 I

    RispondiElimina
  66. Quanto sta accadendo e' oltremodo grave perche', come giustamente fa notare Caterina, non ci sono pronunciamenti diretti da parte del Papa, che nella pratica fa poi tutte altre cose.

    caro uriel mi domando se fate finta di nn capire o se proprio non volete capire che lo statuto che di fatto approva nostra celebrazione eucristica, è stato si approvato dal pontifico consiglio per i laici,ma su volontà del Pontefice ovvero PCL braccio Sua Santità Mente dovete prenderen atto quanto all'accettarlo forse lo Spirito Interverrà su di voi

    RispondiElimina
  67. alessandra ha detto...


    caro uriel mi domando se fate finta di nn capire o se proprio non volete capire che lo statuto che di fatto approva nostra celebrazione eucristica, è stato si approvato dal pontifico consiglio per i laici,ma su volontà del Pontefice ovvero PCL braccio Sua Santità Mente dovete prenderen atto quanto all'accettarlo forse lo Spirito Interverrà su di voi


    *********************

    Cara Alessandra o fingi....o non comprendi proprio quanto è stato riportato anche da giorni ^___^

    Dello Statuto a me NON interessa nulla....io non sono nè sarà mai del CN ergo lo Statuto è un problema TUO non mio...diventa mio, NOSTRO quando, alla luce della approvazione che nessuno mette in discussione, NON SI COMPRENDE COME VERRA' RELIZZATO^___^

    A me interessano I VOSTRI CATECHISMI non lo Statuto...ergo essi, almeno fino ad oggi NON SONO stati approvati....e di fatto cozzano con l'insegnamento che ci viene affidato dai vescovi SUL COME SI PRENDE UNA MESSA....
    Alla luce di questo, come procederemo?
    DUE MESSE PARALLELE? DUE MESSE DIVERSE? DUE CATECHESI DIVERSE???

    Inoltre ho chiesto:

    il Papa ci sta dicendo come dobbiamo fare la Messa, lo seguirete? lo imiterete? CI AIUTERETE NELLE PARROCCHIE A FARE DELLA MESSA CIO' CHE STA FACENDO IL PAPA?
    ^___^

    ma è così difficile attenersi alle richieste? perchè si evadono sempre le domande dirette?
    ^___^

    RispondiElimina
  68. quanto all'accettarlo forse lo Spirito Interverrà su di voi

    noi accettiamo lo Statuto; ma voi accettate il Sacrificio di Cristo?
    O non lo accettate perché grazie allo Statuto potete farlo?

    Ma è una questione di Fede Viva o è una questione burocratica e siete in tutte altre faccende (spirituali, intendo) affaccendati?

    Lo spirito (quale?) dovrebbe intervenire su di noi, facendoci rinnegare il Sacrificio di Cristo come tanti hanno già fatto nella Chiesa?

    E a me sembra già gravissimo, anzi mi spaventa per quello che significa, il solo fatto che se si sia dovuti arrivare a parlarne in questi termini! E che sia quasi una questione oggetto di trattative, non più fede consolidata e vissuta da tutti!
    Vi rendete conto di cosa significa questo?

    RispondiElimina
  69. il Papa ci sta dicendo come dobbiamo fare la Messa, lo seguirete? lo imiterete? CI AIUTERETE NELLE PARROCCHIE A FARE DELLA MESSA CIO' CHE STA FACENDO IL PAPA?
    ^___^

    ma è così difficile attenersi alle richieste? perchè si evadono sempre le domande dirette?


    mi domando se tu nn voglia sentire la nostra Eucarestia fa parte delle a chiesa e quella facciamo il Papa ha le sue convinzioni ,ma nn mi sembra che VO sia in tutte le parrocchie , e si continua a celebrare messa secondo NO perchè nn mi pare che il Santo padre lo voglia abolire...
    nb:A Brindisi lui dava Eucarestia in ginocchio,gli altri presbiteri no...allora mi dici chi è nel giusto e chi nell'errore

    RispondiElimina
  70. é cosi difficile capire che la nostra celebrazione rispetta in tutto e per tutto canoni NO

    RispondiElimina
  71. 3. Nella celebrazione dell’Eucaristia nelle piccole comunità si seguono i libri liturgici
    approvati del Rito Romano, fatta eccezione per le concessioni esplicite della Santa
    Sede49. Per quanto concerne la distribuzione della Santa Comunione sotto le due specie,
    i neocatecumeni la ricevono in piedi, restando al proprio posto.
    § 4. La celebrazione dell’Eucaristia nella piccola comunità è preparata sotto la guida
    del Presbitero, da un gruppo della comunità neocatecumenale, a turno, che prepara brevi
    monizioni alle letture, sceglie i canti, provvede il pane, il vino, i fiori, e cura il decoro e
    la dignità dei segni liturgici.
    Art. 14


    Caterina cosa significa?

    RispondiElimina
  72. e si continua a celebrare messa secondo NO perchè nn mi pare che il Santo padre lo voglia abolire...

    ma nil Cammino non celebra la messa secondo il NO, celebra la sua!!!!

    nb:A Brindisi lui dava Eucarestia in ginocchio,gli altri presbiteri no...allora mi dici chi è nel giusto e chi nell'errore

    A Brindisi succedeva per la prima volta, oggi questa prassi si va consolidando... ma qui è in questione una cosa che DICE il Papa e tu tiri in campo i presbiteri che allora non lo hanno fatto, ma certo non erano ancora abituati e speriamo che si abitueranno...

    il Papa va obbedito e seguito solo quando concorda con quello che volete voi???

    RispondiElimina
  73. noi accettiamo lo Statuto; ma voi accettate il Sacrificio di Cristo?
    O non lo accettate perché grazie allo Statuto potete farlo?
    se non lo accettassimo vano sarebbe il nostro camminare

    RispondiElimina
  74. Cara Alessandra,

    cio' che si discute qua non l'approvazione dello Statuto in se, ma lo stravolgimento nella Liturgia che ufficializza.

    Ripeto, secondo me non lo comprendi in pieno, e percio' non vedi le conseguenze.

    RispondiElimina

  75. il Papa va obbedito e seguito solo quando concorda con quello che volete voi???


    LA RISPOSTA E' CHIARAMENTE: SI'!

    RispondiElimina
  76. il Papa va obbedito e seguito solo quando concorda con quello che volete voi???

    04 luglio, 2008 15:48

    Brindisi succedeva per la prima volta, oggi questa prassi si va consolidando... ma qui è in questione una cosa che DICE il Papa e tu tiri in campo i presbiteri che allora non lo hanno fatto, ma certo non erano ancora abituati e speriamo che si abitueranno...


    MIC dove ? domenica nella mia sede diocesana ho presenziato celebrazione eucaristica per inizio anno Paolino il nostro vescovo somministarato l'Eucarestia nel solito modo allora dimmi a parte dove si celebra cn rito tridentino dove?

    RispondiElimina
  77. Scrive Alessandra

    se non lo accettassimo vano sarebbe il nostro camminare
    ----------------------------------

    Allora cammina un po di piu, vai a Messa la domenica in luogo consacrato.
    Dopo la Messa vediti con la tua comunità e fate le Lodi come ringraziamento.

    Se il cn facesse questo.....

    RispondiElimina
  78. alessandra ha detto...



    mi domando se tu nn voglia sentire la nostra Eucarestia fa parte delle a chiesa e quella facciamo il Papa ha le sue convinzioni ,ma nn mi sembra che VO sia in tutte le parrocchie , e si continua a celebrare messa secondo NO perchè nn mi pare che il Santo padre lo voglia abolire...
    nb:A Brindisi lui dava Eucarestia in ginocchio,gli altri presbiteri no...allora mi dici chi è nel giusto e chi nell'errore

    *****************

    Ma che razza di risposta è???
    Allora siccome in molte parrocchie si celebra ancora con la bandiera arcobaleno, sorridiamo tutti felici e contenti!!!!!
    Questa è la risposta di una catechista? no comment!

    Chi ti ha detto di celebrare VOM?
    IL PAPA HA LE SUE CONVINZIONI??? ma che scherziamo? dove stiamo al supermercato delle scelte???
    Ma l'hai letta la Sacramentum Caritatis?
    n.37:
    È ancora l'Apostolo delle genti ad assicurarci che, in riferimento all'Eucaristia, egli non ci comunica una sua personale dottrina, ma quello che a sua volta ha ricevuto (cfr 1 Cor 11,23). La celebrazione dell'Eucaristia implica, infatti, la Tradizione viva.

    IL PAPA NON INSEGNA LE SUE OPINIONI PERSONALI.....è gravissima questa tua affermazione anche se voglio comprenderla nel modo migliore...
    non vuoi capire che l'Eucarestia E' UN BENE INDISPONIBILE CHE SI TRASMETTE COME LO SI E' RICEVUTO....e questo sta facendo il Papa....e tu sei talmente prevenuta sulla Messa, che subito ti poni sulla difensiva parlando di VOM, l'ho forse nominato?

    Io ho solo detto che il Papa sta AGGIUSTANDO IL NOM DAGLI ABUSI COMPIUTI nella riforma liturgica....ergo, OBBEDIRETE AL PAPA ATTENENDOVI AI SUOI INSEGNAMENTI?

    A Brindisi se è per questo è uscita anche la bandiera dei pacifisti sull'altare e tre giorni dopo è uscito il comunicato di disapprovazione....

    La Comunione nelle piazze ha una distribuzione più difficile da gestire....in questo caso i presbiteri vanno loro verso la folla perchè sarebbe impossibile incanalarli tutti in delle file....con tutti i disagi che ciò comporterebbe....mi fa specie che una catechista ignori questo...ma a noi interessa ciò che fa durante la Messa il Papa altrimenti per chi sta facendo tutto ciò? per il fotografo?


    Un si o un no è così difficile?
    ^___^

    RispondiElimina
  79. alessandra ha detto...
    é cosi difficile capire che la nostra celebrazione rispetta in tutto e per tutto canoni NO

    *************

    Bene....può portarmi i testi legislativi del Messale Romano Paolo VI dove si indica la prassi NC della Messa?

    (è la quinta o sesta volta che lo chiedo, ma tant'è....)
    ^___^

    RispondiElimina
  80. I Canoni del NOM sono quelli che ci sta insegnando il Santo Padre...

    Quanto ai vescovi e sacerdoti che ancora non hanno ripristinato gli inginocchiatoi, diamo tempo al tempo, ciò spetta anche a noi SOLLECITARE I PASTORI affinchè questo venga rispettato....

    Ci sono stati fedeli (lo ha detto anche il Papa) COSTRETTI a modificare la Tradizione della Messa che prendevano, perchè si sentivano IN DIFETTO....leggete il MP per favore eh!!!

    Parlando di Tradizione, oggi è il Primo Venerdì del Mese.....chi lo sta facendo?
    ^____^
    io tra un pò vado all'Adorazione, Confessione e Santa Messa...ho cominciato la pratica dei Nove Venerdì del Mese....
    Un ricordo nella Preghiera...

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  81. Io ho solo detto che il Papa sta AGGIUSTANDO IL NOM DAGLI ABUSI COMPIUTI nella riforma liturgica....ergo, OBBEDIRETE AL PAPA ATTENENDOVI AI SUOI INSEGNAMENTI?
    allora noi ci atteniamo alla liturgia prevista dal messale romano di Paolo VI cosi come scritto nelle note dello statuto anche perche quello usiamo quindii...


    Vorrei ricordarle che altro Pontefice che lo si voleva Santo subito died efacoltà di prendere eucarestia in mano aazz che ereticoooooooooooooo ma mi faccia il piacere Cristo legge nelle intenzuioni del cuore nn nella forma

    RispondiElimina
  82. Vorrei ricordarle che altro Pontefice che lo si voleva Santo subito died efacoltà di prendere eucarestia in mano aazz che ereticoooooooooooooo ma mi faccia il piacere Cristo legge nelle intenzuioni del cuore nn nella forma
    -----------------------------------

    Fu cosa buona?

    RispondiElimina
  83. alessandra ha detto...

    Vorrei ricordarle che altro Pontefice che lo si voleva Santo subito died efacoltà di prendere eucarestia in mano aazz che ereticoooooooooooooo ma mi faccia il piacere Cristo legge nelle intenzuioni del cuore nn nella forma

    *****************

    un si o un no è decisamente più salutare il di più viene dal maligno, lo dice Cristo il quale ci dimostra anche qui quanto ha ragione di questo......mettere in mezzo così il venerabile Giovanni Paolo II STRUMENTALIZZANDOLO è vergognoso!!!

    Giovanni Paolo II nel 1983 approvò la liberalizzazione della comunione alla mano, ma se leggiamo il documento (portato qui cento volte) c'è scritto che E' PREFERIBILE CONTINUARE LA TRADIZIONE DELLA CHIESA....insegnando e distruibuendo l'Eucarestia alla bocca con l'inginocchiatoio
    firmato: Giovanni Paolo II

    ci si ritornò sul tema su altri due documenti, l'ultimo la Sacramentum Caritatis che non ha modificato parere...

    PUNTO!!!


    La comunione alla mano doveva essere una tantum....in situazioni particolari come appunto le Messe di piazza, NON DOVEVA DIVENTARE LA NORMA.....queste sono CONCESSIONI che la Chiesa fa per venire incontro soprattutto ai DISAGI di certe celebrazioni numerose....

    PUNTO!!!

    La mia domanda per l'ennesima volta è: AIUTERETE IL PAPA INSEGNANDO NELLE PARROCCHIE IL SUO MAGISTERO SUL COME SI CELEBRA LA MESSA NOM SUL COME SI PRENDE L'EUCARESTIA ANCHE IN GINOCCHIO....E SUL SUO DESIDERIO DI VEDERE IN OGNI PARROCCHIA ALMENO UNA MESSA VOM OGNI TANTO?

    Il vostro parlare sia si, no, il di più viene dal Maligno (Gesù)

    Buona preghiera^___^

    RispondiElimina
  84. PARROCCHIE IL SUO MAGISTERO SUL COME SI CELEBRA LA MESSA NOM SUL COME SI PRENDE L'EUCARESTIA ANCHE IN GINOCCHIO....E SUL SUO DESIDERIO DI VEDERE IN OGNI PARROCCHIA ALMENO UNA MESSA VOM OGNI TANTO?
    dal mio canto farò quello che ho sempre fatto poi se verrò obbligata mi adeguerò,ma nn mi sembra ci siano obblighi ma solo auspici ,quanto alla celebrazione nc rimane ciò che è cn la Eucarestia che si prende in piedi ambo le specie

    RispondiElimina
  85. DESIDERIO DI VEDERE IN OGNI PARROCCHIA ALMENO UNA MESSA VOM OGNI TANTO?
    francamente nn è un desdiderio che sento mio..già ho faticato da matti nella solennità del battesimo ad assistere alla messa di sua santità

    RispondiElimina
  86. @ ALESSANDRA

    ".....già ho faticato da matti nella solennità del battesimo ad assistere alla messa di sua santità..."
    -------

    Sono questi i frutti del Cammino,Alessandrà?
    Quanto mi ferisce codesta tua qammissione,Alessandra, quanto mi fa riprovare lo squallore e il vuoto che ho provato quando lasciai il Cammino e a lungo non trovavo la forza di entrare in una chiesa e partecipare a una messa "normale".

    Ti capisco,sai,e sono sicuro che certe cose le dici col cuore e non per partito preso.

    Ma... pensaci un po': se io amo Gesù che si fa presente nel sacrificio dell'altare per me non è importante nè la disposizione dell'altare(nè coram populo nè coram Deo),ma Lui.
    E davanti a Lui che si fa carne nella mia carne ho voglia non solo di recarmi davanti a lui col cuore ricolmo di gioia,non solo di inginocchiarmi, ma addirittura di buttarmi letteralmente a terra riconoscendolo "Mio Signore e Mio Dio!!!!"

    RispondiElimina
  87. dice alessandra
    ho faticato da matti nella solennità del battesimo ad assistere alla messa di sua santità...
    ----------
    !!!!!!

    e dice mic
    corriamo il rischio di perdere l'orientamento e di andare fuori strada, fuori dalla VIA VERA e UNICA

    Questo rapporto personale e vivo e profondo col Signore, nel Cammino viene mediato e di fatto sostituito dalla costruzione kikiana in cui viene innestato e falsato, che non permette che le persone lo vivano personalmente e comunitariamente nella libertà dei figli di Dio come accade nella Chiesa
    ----

    QUESTO E' IL NOCCIOLO
    DI TUTTO IL PROBLEMA:

    a questi sventurati
    il Cammino IMPEDISCE di arrivare a incontrare il Signore, imprigiona le loro anime e le porta lontano da Lui, in un'atmosfera di
    INUTILI ED EFFIMERI SENSAZIONALISMI,
    che hanno
    solo la funzione di
    DROGHE per la psiche,
    ma l'anima
    ha fame e piange perchè è lontana
    dal suo Dio Vivo e Vero!

    Gesù ha detto: "Lasciate che questi piccoli vengano a Me",
    ma questi lupi rapaci tengono
    segregati pecore e agnelli
    e non permettono loro di
    CONOSCERE E AMARE il Signore,
    glielo raccontano in modo
    miserabilmente falsato!

    Padre, perdona loro, perchè non sanno quello che dicono!
    Figlio, perdona loro, perchè non sanno chi sei Tu!
    Spirito Santo, perdona loro, perchè
    non sanno dove sei Tu!

    RispondiElimina
  88. Sono questi i frutti del Cammino,Alessandrà?
    Quanto mi ferisce codesta tua qammissione,Alessandra, quanto mi fa riprovare lo squallore e il vuoto che ho provato quando lasciai il Cammino e a lungo non trovavo la forza di entrare in una chiesa e partecipare a una messa "normale".


    forse nn mi spiego al sofferenza era data perchè vivevo una messa che nn avevo mai vissuto io sono cresciuta con le messe NO mi spiego!

    Francesco io nn vengo da lontano cocnosco la chiesa la frequento sin da bambina ,ma da bambina la mia messa era NO e io solo quella riconosco come santa messa


    e la celebrazione eucarestica neocatecumenale ben sapete che segue messale romano Paolo VI


    ovvio vale anche per santa sofia

    RispondiElimina
  89. quindi abbandonate le vostre sciocche elucubrazioni da ex neocatecumenali o da ignoranti del cammino

    RispondiElimina
  90. Sottoscrivo Sofia!

    Per Uriel e Caterina:

    Lo Statuto del CNC è ambiguo. E questa è la sua maggiore problematicità. Per certi versi anche assurdo. Per esempio quando richiama alcuni passi di un documento (gli Orientamenti) non ancora approvato e solo teoricamente basato sull'Oica. Che abbiamo visto (vedere FOTO) NON SEGUITO in nulla! L'Oica è Opposto alla Prassi del CNC.

    Le Norme Liturgiche sono state indultate in 3 punti: Due Specie, Pace e Comuonione in Piedi al Posto.

    Ma in teoria il resto deve obbedire ai Libri Liturgici Universali!

    Dico "in teoria" perchè il tacito consenso di mantenere le "messe private" o comunque le "riunioni private", staccate dal Luogo di Culto, permette tutto e il so contrario!

    Per questo la Lettera del Papa chiedeva chiaramente di NON continuare con le Messe SEPARATE.

    Ora, quello della "apertura" è un ossimoro! Chi va di notte in "n" gruppi che celebrano ognuno per conto loro? E anche se ci sarà chi andrà, chi dice che verrà accolto davvero? E se anche sarà "accolto", chi dice che si farà ..."come al solito si fa quando non c'è qualche esterno"?

    Quindi il problema dello statuto è il seguente: ha due modi di lettura.Continuità con il Magistero e discontinuità! Guardate un po! Lo stesso problema del Vaticano II!

    E queste ulteriori anomalie confermano quanto questo statuto non sia stato frutto delle approvazioni congiunte, e finale del Papa, quanto un colpo di stato vero e proprio!

    RispondiElimina

  91. e la celebrazione eucarestica neocatecumenale ben sapete che segue messale romano Paolo VI


    Alessandra finiscila! Ci sono documentazioni Fotografiche e non che il CNC segue il Messale di Kiko I !

    RispondiElimina
  92. facciamo così...........
    andata nel Bronx ad insegnare il VOM, oppure a marsiglia (zona porto), o meglio in un paese dell'olanda che non ricordo il nome. Poi...........

    Voglio dire, state assolutizzando un argomento valutandolo con una visione direi molto campanilista.
    Cristo non credo si limiti ai confini di Roma.

    RispondiElimina
  93. Alessandra finiscila! Ci sono documentazioni Fotografiche e non che il CNC segue il Messale di Kiko I !

    04 luglio, 2008 18:38

    stefano per favore...nn farmi ridere sudo anche per respirare nn esiste messale di Kiko tutto quanto si vede nelle foto,sen nn sbaglio anche Papa Benedetto celebrò cn neocatecumenali ,documentaciò che voi volete a dar intendere perchè nelle note note dello statuto cchiari sono riferimenti ai documenti uffciali della chiesa

    mensa: se nn erro dopo che il sacerdote dice beati..gli invitati..
    noi rispondiamo O SIgnore nn son degno di partecipare al tuo altare? o è mensa la parola usata

    poi croce c'è altare pure ceri idem leggio cn coprileggioeffige Mariana
    e fiori intorno alla mensa mmessale romano lezionario feriale e festivo calice piatto corporale purificatoi ampolline quello per lavare mani...incenso aspersore mi pare di aver elncato tutto

    RispondiElimina
  94. ripropongo

    Un invito, se vuoi.
    guarda e ascolta in particolare cosa dice il Papa. Fai attenzione al video quando sono trascorsi 4,35-4,38 minuti e dimmi, se vuoi, cosa dice il Papa.

    http://it.youtube.com/watch?v=eJ4RCAZMuT0

    Poi tutto il resto sono chiacchere vostre e nostre. (Anche se è giusto confrontarsi con tanti discorsi......ma rimane un dubbio (Paolo VI lo riconoscete come vero Papa?)

    RispondiElimina
  95. @ ALESSANDRA

    La messa del Santo Padre cui tu ti riferivi(solennità del Battesimo) era NO (unica eccezione:il celebrante rivolto coram Deo).
    Dunque non ho capito bene dove potesse stare la fatica.
    Te lo dico senza polemica alcuna.

    RispondiElimina
  96. te lo dico ho avversione per il latino che contrariamente ai miei libri di studi kl'ho etichettato lingua morta e poi nn mi piace il celebrante che sia girato cn le spalle all assemblea mi da l'impressione che la celebrazione diventi fatto strettamente privato tra celebrante e Cristo
    ed escluda chi presenzi spero sia chiaro mio pensiero
    soprattutto penso che quello che importa sia sostanza ricorda San Paolo dice nella lettera ai Corinzi le cose vecchie sono passate ecco ne sono nate di nuove...io preferisco il nuovo

    RispondiElimina
  97. @ Alessandra

    Mi fai venire seri dubbi sul fatto che tu sia una catechista.
    Una catechista dovrebbe ad esempio sapere:

    .che la messa NO (anche se il celebrante è rivolto coram Deo)NON è celebrata in latino;

    .che quando il celebrante è coram Deo NON dò le spalle all'assemblea,ma guarda a Cristo insieme all'assemblea;

    . che, comunque sia effettuata la celebrazione - V.O oppure N O - la messa non è una "fatica".

    Le tue espressioni,se venissero realmente da una catechista,sia pure neocatecumenale, sarebbero altamente blasfeme.

    Mi rammarica pensarlo, ma esse provengono da persona assolutamente ignorante delle cose di Dio, e pertanto forse sono parzialmente giustificabili.

    RispondiElimina
  98. andata nel Bronx ad insegnare il VOM, oppure a marsiglia (zona porto), o meglio in un paese dell'olanda che non ricordo il nome. Poi...........

    io so di cosa stai parlando a proposito dei luoghi che nomini e della gente che vi abita - con gli stessi problemi di tante periferie e non di città italiane - ma di certo tu non sai cos'è una vera Messa

    e ti assicuro che non ci vuole né la laurea né un alto censo per 'gustarla', se qualcuno ti fa incontrare il Signore.

    persino il latino è un falso problema, che viene enfatizzato da chi è ignorante (nel senso che ignora) e vuole rimanerci...

    E' una leggenda metropolitana quella che il Cammino va bene per i 'lontani'... va bene per chi si lascia imbambolare dai METODI rutilanti e coinvolgenti... non basta dirgli Cristo ti ama e fargli sentire appetibile il Cammino, bisogna vedere dove li porti dopo...

    RispondiElimina
  99. @ Alessandra

    tu non sei nemmeno un insegnante.

    Anche il più scalcinato degli insegnanti mai si permetterebbe di dire
    "te lo dico ho avversione per il latino che contrariamente ai miei libri di studi kl'ho etichettato lingua morta".

    A parte la tusa sintassi traballante, si comprende benissimo che tu non solo non conosci il latino,ma neanche gli elementari cardini della pedagogia.
    Un insegnante che definisce il latino "lingua morta" è al massimo un minus habens.

    RispondiElimina
  100. per me seguire messa in latino è una fatica enorme,e cmq la messa del battesimo era in latino Francesco pensa di me ciò che vuoi io di messa ne conosco una, e quella ascolto a quella partecipo mi riferisco alla santa messa che ascolto dal mio mons fin da quand ero bambina in cattedrale....bella viva partecipata con omelie eccezionali

    RispondiElimina
  101. alessandra ha detto...

    francamente nn è un desdiderio che sento mio..già ho faticato da matti nella solennità del battesimo ad assistere alla messa di sua santità


    *************

    Francamente è una faticaccia enorme anche per me assistere a certe Messe, ma che vuoi, dopo che il Signore esercita infinita pazienza con me, come NON posso DESIDERARE DI PATIRE PER LUI QUALCHE SOFFERENZA???
    ^___^

    Tu confondi il desiderio con l'appagamento.....^___^
    Pensa a qunto deve soffrire il Papa PER SOPPORTARCI....

    Questi dialoghi li comprenderi dalla voce di un ateo, di un lontano dalla Chiesa, non certo da una catechista....^___^

    Ad ogni modo si rischia di perdere nuovamente il bandolo della matassa....la Messa non è appagamento di ciò che vogliamo NOI, è UN EVENTO NEL QUALE SIAMO INVITATI....ancora una volta certe catechesi si dissociano.

    Rientro dall'Adorazione Eucaristica del Primo Venerdì del Mese e del secondo Mese dei Nove della devozione al Sacro Cuore....vi ho portati tutto, ed ognuno di voi ho lasciato ai piedi del Tabernacolo con le proprie necessità^___^

    Il Signore ci Benededica!

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  102. A parte la tusa sintassi traballante, si comprende benissimo che tu non solo non conosci il latino,ma neanche gli elementari cardini della pedagogia.
    Un insegnante che definisce il latino "lingua morta" è al massimo un minus habens.

    04 luglio, 2008 19:14

    pietas nn c'è dubbio alto livello di cristianità il tuo chi è senza peccato scagli la priam pietra o voi siete gli eletti della perfezione

    RispondiElimina
  103. alessandra ha detto...
    quindi abbandonate le vostre sciocche elucubrazioni da ex neocatecumenali o da ignoranti del cammino

    *********

    non mi risulta di essere stata contrastata da te o da altri, con argomenti validi, del CN sulla questione liturgica^___^


    **************

    Caro Stephanos concordo....l'ambiguità c'era e rimane....io attendo con fiducia un pronunciamento del card. Arrinze il quale manca da quel fatidico giorno...ergo rimango alla sua richiesta di due anni fa....almeno fino a prova contraria, dopo di che attenzione....sta al Signore agire di conseguenza non a noi^___^
    noi possiamo solo segnalare, esortare, segnalare.....e poi PREGARE.....
    ^___^

    RispondiElimina
  104. dice alessandra:
    sia girato cn le spalle all assemblea mi da l'impressione che la celebrazione diventi fatto strettamente privato tra celebrante e Cristo....
    --------------------

    Questo purtroppo è il sintomo
    evidente della distorsione
    "umanizzante" del Sacrificio Divino:
    l'HOMO FABER
    al centro della scena, dell'evento e del linguaggio,
    e DELL'ATTENZIONE
    delle menti non più raccolte
    in un mistero Sacro,
    ma spettatrici di uno show
    più o meno coinvolgente
    per I SENSI E LA SENSIBILITA'
    che vogliono appagamento emozionale...

    non più Dio che si dona nel Sacrificio di suo Figlio!
    (fatto incomprensibile e
    inattingibile dai sensi,
    perciò "noioso, faticoso"...)

    Ma questo è il Sentiero da raddrizzare con urgenza:
    rimettere DIO AL CENTRO!
    DIO VIENE INVOCATO dal
    sacerdote:
    Cristo, presente nel Sacerdote invoca Dio Padre e si offre a Lui come Vittima Perfetta a nostro vantaggio;
    Dio viene ringraziato, è Dio, Gesù Cristo che si dona
    a noi nel Suo Corpo e nel suo Sangue, tutto viene da Lui e a Lui ritorna,
    non "l'assemblea fa..."

    noi siamo povero popolo che SUPPLICA, invoca Dio attraverso il celebrante
    CHE RINNOVA IL SANTO SACRIFICIO
    DI CRISTO CHE IN QUEL MOMENTO
    AVVIENE, incruento, ma REALE
    ed è Mistero di Fede da ADORARE!

    Un Mistero più grande della Creazione!

    e Lo adoriamo e Lo ringraziamo...
    e Lo riceviamo adorandolo, non con l'atteggiamento spensierato di umani gaudenti
    al bar o alla pizzeria: queste son cose PROFANE! materiali, effimere!

    *****
    Cari Mic, e amici...
    se ho sbagliato
    correggete le mie povere parole
    (non sono una catechista...)

    Dico solo:
    Quando le anime sono state così a lungo (decenni, generazioni...)
    abbeverate a cisterne avvelenate,
    chi potrà disintossicarle e
    portarle alle Fonti di Acqua Pura, l'Acqua della vera Vita?

    Gesù, pensaci TU!

    RispondiElimina
  105. ancora mic e la trimurti si autocompiacciono della loro supposta cultura teologica e liturgica, vivendo una sorta di iperuranio dove solamente loro esistono e comunicano; loro solamente posseggono la "verità", verità su tutti gli intrighi vaticani di cui Rilko è l'obbediente marionetta in mano a Kiko e Co. a cui lo stesso Papa si adegua. Gli ultimi cavalieri dell'apocalisse hanno ormai solo questo blog per comunicarci la verità: "tutto è contaminato, l'abominio della desolazione ha occupato il luogo sacro e il profumo di satana riempie il sacro tempio, siamo rimasti solo noi."


    A quanto la visita dallo psichiatra?

    RispondiElimina
  106. Gesù ci pensa, non ti preoccupare.
    Il problema è che anche voi dovreste pensare un po' di più.
    Soprattutto il problema e che spesso vi abbeverate alle fonti avvelenate della vostra arroganza da sapientoni sputtanati (scusate la brutta parola)

    RispondiElimina
  107. non mi risulta di essere stata contrastata da te o da altri, con argomenti validi, del CN sulla questione liturgica



    forse da noi no, ma dalla Chiesa si (vedi approvazione).
    Ora mi direte che l'approvazione è un atto privato di Rijlko ecc. ecc.
    Quando una parla con i pazzi cosa dice?
    si si si hai ragione, hai ragione.

    RispondiElimina
  108. ULTIMISSIME (in tempo reale) da CASTELMARCOLFO.

    Mentre trasmettiamo il grande muiggito neocat di shofar delle ore 20,00 che saluta il tramonto è ancora in corso: nel cielo si librano stormi di rondini impazzite,mentre dai villaggi ai piedi del castello bertoldiano si levano guaiti lunghissimi di cani.Osservando col binocolo le finestre della grande villa del dirimpettaio Castelgandolfo, si intravvedono dei materassi che sigillano ogni apertura e un furgoncino che da stamane fa la spola tra l'Urbe e Castelgandolfo per trasportare altri carichi di speciali tappi bianchi per le orecchie.

    La novità di rilievo di questa giornata è stata fornita dall'avvio del master su "Tradizione e metodo neocat". Sono già presenti nella sala ottagonale del castello almeno 60 dei 156 episcopoi attesi, per i quali Tomasina Floret,incaricata della ristorazione, sta preparando per cena con la collaborazione di Dona Carmenita un menu di tutto rispetto seb bene spartanamente contenuto(antipasti alla ciociara e quisquilie in coppa; timballo di riso neocat aureo; corona di lasagne ai fegatini di pollo neocat;cosciotto di agnello alla burina alla moda di Dona Carmenita; fricassea di pollo neocat; trionfo di giulebbe di ciliegie in crosta; merzemino della casa).

    La prima relazione tenuta da Dona Carmenita dalle ore 9,00 alle ore 10,30 è stata seguita da una pratica dimostrazione eseguita nel cortile interno da 60 Sorelle Camminanti in tenuta da amazzone. Tutti i partecipanti al master con piccola mitria da passeggio in capo hanno seguito la dimostrazione pratica delle Camminanti dai balconi.

    Dopo l'umile pranzo che si è svolto dalle ore 13,00 alle ore 15,30, le lezioni sono riprese alle ore 16,00 e si sono concluse poco fa con l'accorato e commovente muggito dei grandi shofar sulla melodia di "Nell'ora che pia...". tema della relazione(fuori programma) tenuta dal senor Kirikus: "Il combattimento (spirituale) tra benedetto e Francis, ovverossia "Il bianco e ikl nero", che ha suscitato vivissimi entusiasmi tra i 60 episcopoi partecipanti, i quali hanno più volte espresso la loro soddisfazione con reciproche pacche sulle spalle.

    RispondiElimina
  109. pulce sei simpatico.
    Si vede, a prescindere dalla simpatia, che nella vita (come mic e Co.) non hai un c.... da fare.

    RispondiElimina
  110. katartiko ha detto...
    non mi risulta di essere stata contrastata da te o da altri, con argomenti validi, del CN sulla questione liturgica



    forse da noi no, ma dalla Chiesa si (vedi approvazione).
    Ora mi direte che l'approvazione è un atto privato di Rijlko ecc. ecc.
    Quando una parla con i pazzi cosa dice?
    si si si hai ragione, hai ragione.

    ********************

    Bè....è bello vedere che c'è del dialogo fra te e te.....^___^

    Le mie domande erano ben altre, oramai ho capito che non risponderete MAI....^___^

    l'approvazione dello Statuto NON obbliga una parrocchia a dover subire una messa INESISTENTE DI RITO NC INESISTENTE...con dei catechismi AL MOMENTO NON APPROVATI ^___^

    Ho una forte nostalgia per il card. Carlo M. Martini ^___^

    Le domande che vi sono state rivolte erano e sono di NATURA CATECHETICA visto che dovremo COLLABORARE insieme nelle parrocchie o no? ma a queste vi siete dileguati ed anche poco abilmente...^___^

    Ripeto confido nei vescovi...al momento non vi è alcun pronunciamento a settembre vedremo la Pastorale che si farà e li si comprenderanno molte cose....
    ^___^

    Tutto il resto lo rispedisco al mittente^___^

    RispondiElimina
  111. La lettera dei vescovi di Terra Santa

    Gerusalemme, 25 febbraio 2007

    Fratelli e Sorelle del Cammino Neocatecumenale,

    1. La pace e l'amore di nostro Signore Gesù Cristo siano sempre con voi. Noi, ordinari cattolici di Terra Santa, vi rivolgiamo questa lettera all'inizio della Quaresima, nel quadro del piano pastorale comune per quest'anno, che ha come tema la catechesi e l'educazione religiosa nella parrocchia.

    Fratelli e sorelle del Cammino, siete benvenuti nelle nostre diocesi. Ringraziamo Dio per la grazia che il Signore vi ha data e per il carisma che il Santo Spirito ha effuso nella Chiesa tramite il vostro ministero della formazione post-battesimale. Siamo riconoscenti per la vostra presenza in alcune delle nostre parrocchie, per la predicazione della Parola di Dio, per l'aiuto offerto ai nostri fedeli nell'approfondimento della loro fede e nel radicarsi nella loro propria chiesa locale, in "una sintesi di predicazione kerygmatica, cambiamento di vita e liturgia" (Statuti, Art. 8).

    In seguito alla lettera che il papa Benedetto XVI vi ha indirizzato il 12 gennaio 2006, e a quella della congregazione per il culto divino del 1 dicembre 2005, vi domandiamo di prendere posto nel cuore della parrocchia nella quale annunciate la Parola di Dio, evitando di fare un gruppo a parte. Vorremmo che poteste dire con S. Paolo: " Mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero" (I Corinzi 9, 19).

    II principio al quale dobbiamo tutti insieme restare fedeli e informare la nostra azione pastorale dovrebbe essere ”una parrocchia e una Eucaristia”. II vostro primo dovere perciò, se volete aiutare i fedeli a crescere nella fede, è di radicarli nelle parrocchie e nelle proprie tradizioni liturgiche nelle quali sono cresciuti da generazioni.

    In Oriente, noi teniamo molto alla nostra liturgia e alle nostre tradizioni. È la liturgia che ha molto contributo a conservare la fede cristiana nei nostri paesi lungo la storia. Il rito è come una carta d'identità e non solo un modo tra altri di pregare. Vi preghiamo di aver la carità di capire e rispettare l'attaccamento dei nostri fedeli alle proprie liturgie.

    2. L'Eucaristia è il sacramento di unità nella parrocchia e non di frazionamento. Chiediamo pertanto che le celebrazioni eucaristiche, in tutti i riti orientali, nonchè nel rito latino, siano sempre presiedute dal parroco, o, nel caso del rito latino, in pieno accordo con lui. Celebrate l'Eucaristia con la parrocchia e secondo il modo della Chiesa locale. "Là dove c'è il vescovo, lì c'è la Chiesa", ha scritto S. Ignazio di Antiochia. Insegnate ai fedeli l'amore per le loro tradizioni liturgiche e mettete il vostro carisma al servizio dell'unità

    3. Vi chiediamo inoltre di mettervi seriamente allo studio della lingua e della cultura della gente, in segno di rispetto per loro e quale strumento di comprensione della loro anima e della loro storia, nel contesto della Terra Santa: pluralismo religioso, culturale e nazionale. Inoltre, nei nostri paesi, Palestina, Israele, Giordania, tutti sono alla ricerca della pace e della giustizia, una ricerca che fa parte integrante della nostra vita di cristiani. Ogni predicazione dovrebbe guidare i nostri fedeli negli atteggiamenti concreti da assumere nel diversi contesti della vita e nella stessa situazione di conflitto che continua in Palestina: atteggiamento di perdono e di amore per il nemico, da un lato, e dall'altro, esigenza dei propri diritti: specialmente la dignità, la libertà e la giustizia.

    Vi chiediamo di predicare un Vangelo incarnato nella vita, un Vangelo che illumini tutti gli aspetti della vita e radichi i fedeli in Gesù Cristo Risorto e in tutto il loro ambiente umano, culturale e ecclesiale.

    Domandiamo a Dio di colmare i vostri cuori della sua forza e del suo amore, e di darvi la grazia affinché possiate colmare i cuori dei fedeli del suo amore e della sua forza.

    + Michel Sabbah, patriarca latino di Gerusalemme;
    + Elias Shakour, arcivescovo greco melchita cattolico di Acri, Haifa, Nazaret e di tutta la Galilea;
    + George El-Murr, arcivescovo greco melchita cattolico di Filadelfia, Petra e della Giordania;
    + Paul Sayyah, arcivescovo maronita di Haifa e della Terra Santa ed esarca patriarcale maronita di Gerusalemme, dei Territori Palestinesi e della Giordania;
    + Fouad Twal, vescovo coadiutore latino, Gerusalemme;
    + Kamal Bathish, vescovo ausiliare latino, Gerusalemme;
    + Selim Sayegh, vicario patriarcale latino per la Giordania;
    + Giacinto-Boulos Marcuzzo, vicario patriarcale latino per Israele;
    + Pierre Melki, esarca patriarcale siro-cattolico di Gerusalemme, di Terra Santa e della Giordania;
    + George Bakar, esarca patriarcale greco melchita cattolico di Gerusalemme;
    + Rafael Minassian, esarca patriarcale armeno cattolico di Gerusalemme, di Terra Santa e di Giordania.

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  112. caterinapolpettaia63 rispolvera notizie vecchie.
    Io faccio lo stesso; vediamo quale ha più valore.

    Dalla Terra Santa, Sara Fornari

    Al termine dell’incontro in Terra Santa promosso dai responsabili del Cammino Neocatecumenale Kiko Argüello, Carmen Hernandez e padre Mario Pezzi per riflettere sulla nuova evangelizzazione del vecchio continente, i nove cardinali ed i 160 arcivescovi e vescovi europei presenti, hanno reso noto ieri un documento finale. “Nel luogo dove Gesù proclamò le Beatitudini e da dove inviò gli Apostoli per la missione universale – si legge - noi vescovi riconosciamo con gratitudine che, tra le numerose grazie concesse dallo Spirito Santo alla Chiesa del nostro tempo, il Cammino Neocatecumenale rappresenta, con il suo itinerario di iniziazione cristiana, un carisma potente per rafforzare lo slancio missionario che sorge dalla rigenerazione battesimale e dare una risposta alla situazione drammatica della scristianizzazione dell’Europa”. “Dichiariamo – proseguono i presuli - che l’avvenire del Cammino Neocatecumenale dipenderà per gran parte dall’amore paterno con il quale noi vescovi accoglieremo questo carisma, accompagneremo da vicino i Seminari Redemptoris Mater e incoraggeremo le famiglie tanto preziose delle Comunità Neocatecumenali, inserendole sempre di più nella vita delle Chiese locali”. All’incontro, svoltosi alla “Domus Galilaeae” a Korazim, sul monte delle Beatitudini, di fronte al lago di Tiberiade, hanno partecipato il cardinale Paul Josef Cordes, presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”; il presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, cardinale Stanislaw Rylko; l’arcivescovo di Lione, cardinale Philippe Barbarin; l’arcivescovo di Madrid e presidente della Conferenza episcopale spagnola, cardinale Antonio Maria Rouco Varela; l’arcivescovo di Colonia, cardinale Joachim Meisner; il primate di Polonia, cardinale Józef Glemp e l’arcivescovo di Sarajevo, cardinale Vinko Puljic. Erano inoltre presenti l’arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schönborn, e il cardinale Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, che hanno sottolineato la grave situazione dell’Europa, in cui famiglia e moralità si stanno sgretolando. “Promuovere l’evangelizzazione - hanno affermato - significa rinnovare la famiglia e quindi rinnovare l’Europa”. Il Cammino neocatecumenale, basato su comunità ispirate alla vita della Santa Famiglia di Nazareth, ha un’esperienza decennale di missione nelle aree più scristianizzate d’Europa.

    Fonte: Bollettino di Radio Vaticana

    Nella foto: Posa della prima pietra della Domus Galilaeae il 15 Gennaio 1999. Si riconoscono il Patriarca latino di Gerusalemme Mons. Michael Sabbah e, alle sue spalle, il Card. Stanislaw Rylko Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici. Entrambi i presuli hanno presenziato alla convivenza sulla nuova evangelizzazione dell'Europa.

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  113. E se vogliamo continuare a forza di immagini, eccone una (con articolo annesso):
    http://www.catechumenium.it/default.asp?cod=&t=21&dett=2009&pag=3

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  114. se vogliamo continuare con gli spot al posto degli argomenti!

    E' la solita storia: il Cammino non è tutto rose e fiori perché qualcuno lo approva.

    Non si può rispondere a critiche documentate senza smontarle con argomenti altrettando validi...

    continuare a esibire approvazioni, significa non avere altri argomenti che quelle e, si sa anche, che non tutte le approvazioni sono disinteressate...

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  115. Si vede, a prescindere dalla simpatia, che nella vita (come mic e Co.) non hai un c.... da fare

    dice queste cose uno che ci diletta con i suoi effluvi di biade kikiane a tutte le ore del giorno e della notte

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  116. katartiko ha detto...
    caterina63 rispolvera notizie vecchie.
    Io faccio lo stesso; vediamo quale ha più valore.

    ******************

    Per una volta che rispolvero una lettera a voi incoraggiante cosa fa? lo struzzo?

    Provi a leggere quel che chiedevano i vescovi di Terra Santa, essi sottolineavano un solo aspetto DA CHIARIRE della vostra presenza, quello LITURGICO, QUELLO DELLA MESSA, quello della Tradizione....

    Nella Lettera seconda che lei ha postato per fare il pavone dove un altro gruppo di vescovi incoraggia gli altri vescovi ad accogliervi, manca di sottolineare un aspetto fondamentale all'augurio del vostro avvenire,

    dicono:

    “Dichiariamo – proseguono i presuli - che l’avvenire del Cammino Neocatecumenale dipenderà per gran parte dall’amore paterno con il quale noi vescovi accoglieremo questo carisma, accompagneremo da vicino i Seminari Redemptoris Mater e incoraggeremo le famiglie tanto preziose delle Comunità Neocatecumenali, inserendole sempre di più nella vita delle Chiese locali”.


    **************

    tutto bello, manca tuttavia il riferimento che hanno sottolineato i Vescovi di Terra Santa: FEDELTA' ALLA TRADIZIONE, ALLA MESSA CELEBRATA SECONDO LE NORME STABILITE DALLA CHIESA....è questo che ci rende UNA COSA SOLA, altrimenti non saremo divisi più con i Protestanti ^___^

    Scriveva così la sua amica alessandra:

    "..e poi nn mi piace il celebrante che sia girato cn le spalle all assemblea mi da l'impressione che la celebrazione diventi fatto strettamente privato tra celebrante e Cristo
    ed escluda chi presenzi spero sia chiaro mio pensiero
    soprattutto penso che quello che importa sia sostanza ricorda San Paolo dice nella lettera ai Corinzi le cose vecchie sono passate ecco ne sono nate di nuove...io preferisco il nuovo..."

    .......

    un pensiero chiarissimo che offende la Tradizione dal momento che la celebrazione CORAM DEO (=rivolti verso Dio) NON E' MAI STATA ABOLITA DAL CONCILIO e che esso è previsto anche dal Nuovo Messale di Paolo VI....ergo si dimostra una completa disconoscenza non solo della Tradizione, ma anche del Concilio finendo per interpretare nel modo sbagliato la frase delle cose vecchie e nuove come spiega il Papa nel MP Summorum Pontificum (ma qualcuno lo ha letto??)
    Paolo VI, Giovanni Paolo II, lo stesso Papa Luciani appena eletto, hanno celebrato IN LATINO con il Messale "nuovo"....lo stesso Giovanni Paolo II più di una volta ha celebrato Coram Deo, solo che i giornali e i Media all'epoca non ne diedero risalto....

    La celebrazione Coram populi (=verso il popolo) FU CONCESSO dalla Riforma Liturgica per rendere certamente partecipi i fedeli alla Messa, ma da qui a modificarne l'essenza liturgica e la dottrina della fede c'è stato un salto di abusivismo DENUNCIATO DA BENEDETTO XVI....

    Perchè celebrare in versione CORAM DEO? Perchè non siamo a teatro, non dobbiamo guardare per applaudire, per ridere, per fotografare....il protagonista NON è il sacerdote, egli non fa l'intrattenitore per un pubblico...
    nel coram Deo siamo invitati tutti, sacerdote compreso, a CHIUDERE GLI OCCHI E RIVOLGERCI VERSO DIO, la croce sull'Altare è messa li per essere ADORATA E CONTEMPLATA nel mentre il sacerdote COMPIE I RITI SACRI....

    Da dove viene il Coram Deo?
    dal TABERNACOLO EBRAICO: il sacerdote entrava nella Tenda e NESSUNO POTEVA E DOVEVA VEDERLO...egli faceva i sacri riti e il popolo fuori attendeva pregando....
    Infatti nella Chiesa Ortodossa questa separazione fra il sacerdote e il popolo è rimasta fedele alla Tradizione, ancora oggi essi celebrano i sacri Riti ALL'INTERNO della "tenda" e i fedeli restano fuori partecipando con la preghiera e il silenzio....

    Da noi la Riforma Liturgica favorì innanzi tutto il rapporto pubblico tra il Pontefice e i fedeli raccolti in grandi spiazzi, è con Paolo VI che iniziano le Messe all'aperto, nulla di male pertanto la nuova celebrazione verso il popolo....
    I Papi anche prima del Concilio celebravano verso il popolo vista anche la conformazione della Basilica Vaticana....ma sull'altare sempre i candelabri con il crocefisso giustamente SEGNAVANO IL CONFINE FRA IL LUOGO SACRO DELL'ALTARE OVE AVVENIVA IL MISTERO E IL POPOLO DEI FEDELI....

    E questo sta RIPRISTINANDO Benedetto XVI....sta ripristinando un punto fondamentale della Tradizione sul significato del TABERNACOLO VIVENTE.....dopo che per anni una certa teologia DISSACRATORIA aveva tolto a Cristo la sua dignità DIVINA TRATTANDOLO COME UN AMICO COMUNE....

    Nel Messale detto Paolo VI le aggiunte che si sono fatte togliendo perfino gli inginocchiatoi sono stati UN ABUSO, questo ha detto Benedetto XVI....ciò che egli sta facendo è un vero ritorno alla Riforma Liturgica privandola di tutte quelle aggiunte che MAI furono proclamate dal Concilio....

    Ergo....se vogliamo ragionare, parlare, condividere, facciamolo, diversamente le offese, le frasette d'asilo infantile le rispedisco al mittente...

    RispondiElimina
  117. http://www.paolorodari.com/2008/07/03/chi-sono-i-neocatecumenali-tappe-iniziatiche-e-stili-liturgici/

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  118. Per lòa riflessione comune:

    Posto interamente l'articolo di Paolo Rodari suggerito da Lycopodium:

    "Un lettore di PalazzoApostolico mi ha mandato una interessante riflessione dedicata all’approvazione degli statuti dei neocatecumenali.

    Scrive il lettore di PalazzoApostolico:

    Il fatto nuovo dell’approvazione sic et simpliciter degli statuti neocatecumenali, con correzioni minimali, non può essere taciuto e implica un’analisi accurata.

    I punti di forza che hanno permesso questa dirompente affermazione non sono solo la capacità di far presa/gruppo e di mobilitare gente, oppure la monoliticità gestionale e la standardizzazione del messaggio. Sono elementi importanti ma forse non i più importanti.

    Quello che differenzia il Cammino è aver colto - verità oggi dimenticata da molti - che la strutturazione della persona o avviene per tappe iniziatiche, o non avviene. Il deficit di umanità che riscontriamo attorno a noi nasce dall’aver ridotto l’iniziazione a elemento marginale o marginalizzante; anche la psicanalisi, quando individua il patologico nel permanere, nell’arresto ad una fase evolutiva, non fa che dire cosa analoga.

    Il Cammino ha elaborato una propria iniziazione e - da itinerario formativo inserito nella realtà ecclesiale - una peculiare e controversa rilettura della liturgia, della simbologia, dell’iconografia e dell’architettura.

    Conosciamo i riferimenti; quelli meno avvertiti non sono peraltro specifici dello stato nascente del Cammino (P. Farnes), ma lingua comune del progressismo post-conciliare (la chiesa-edificio come spazio in sé avente insieme le caratteristiche di “grande refettorio per banchetti”, di “sala per conferenze dove si ascolta la Parola”, di “teatro dello spettacolo della teofania”, di “salotto delle conversazioni con Dio”, di “sala da feste dove i credenti esprimono la loro gioia”).

    Qualcuno, in effetti, potrebbe pensare che questi siano i “dati antropologici minimali” di un tempo ormai sconsacrato e che da questi occorra ripartire per inculturare la fede e la ritualità cristiana in ambiti in partenza del tutto “lontani”. L’opzione avrebbe certo un fondamento, se non si intravedesse in quelle espressioni, più che il “cristianesimo delle origini” (espressione ormai priva di senso), la mentalità borghese-piccoloborghese e radicalchic.

    In effetti, nelle ulteriori elaborazioni teoriche neocatecumenali (ad es. M. Bergamo), quella “lingua comune” è sostanzialmente superata dalla “riscoperta e rivalorizzazione degli stili paleocristiani”, dal “ricupero della riflessione liturgico-architettonica di Guardini e di Schwarz, specialmente per la sottolineatura dello stile di fraternità dell’assemblea dei “circumstantes”, dalla “riformulazione dell’edificio sacro sulla logica liturgico-sacramentale nella sua forza segnica, simbolica e mistagogica” e dalla “forte caratterizzazione della dimensione iniziatico-catecumenale dell’edificio sacro “ad catecumenium”.

    Ne deriva un “modello protipico di chiesa catecumenale, pressoché unico, senza variazioni di fondo, nella sua configurazione liturgica funzionale e simbolica e nella modellazione delle architetture che lo costituiscono: le quattro fondamentali strutture spaziali-liturgiche sono disposte in un asse centrale allungato, nella sequenza sede - ambone - altare - battistero, con attorno, sempre ai due-tre lati, l’assemblea collocata, se necessario, anche su gradinate. In particolare propone sempre un’abside che ospita una sede innalzata, arricchita di syntronos (sedi laterali a semicerchio per gli altri ministri ordinati, concelebranti e diaconi), un ambone importante, un altare grande di forma quadrata o quasi, un fonte battesimale sprofondato nell’aula a forma di croce o di ottagono, che consenta il battesimo per immersione profonda, artisticamente ricoperto a livello di pavimento” (cfr. V. Sanson, “Architettura Sacra del Novecento”).

    Ora, dal discernimento teologico-liturgico di tale modello prototipico non possono che emergere delle criticità, soprattutto in relazione ad altre elaborazioni, estranee a quel movimento, ma non certo alla sottolineatura della funzione mistagogica di iniziazione al Mistero celebrato, in linea con la tradizione/innovazione ecclesiale.

    Come pietra di paragone prendiamo, ad es., la criteriologia di C. Valenziano (in “Architetti di chiese”): dove la rivisitazione formale di segni, simboli e riti, richiesta dalla riforma liturgica, dà origine non alla strutturazione statica, quasi ingessata, dell’edificio neocatecumenale, ma ad una dinamico-processionale, nella quale emerge l’adeguata (dal punto di vista teologico-liturgico) gerarchia dei “poli celebrativi”: il santuario è il luogo della Liturgia Eucaristica e l’altare è l’icona spaziale che le appartiene e compete; così l’ambone per l’aula, che è il luogo della Liturgia della Parola; all’altare e all’ambone “non si sta, ma si va”, mentre la sede del celebrante ha titolo e grado comunque subordinato. È notevole ricordare che, da questo stesso punto, il giovane Ratzinger dava il via, intorno al 1965-66, alla propria riconsiderazione critica degli esiti della riforma liturgica.

    Sono evidenti, dunque, le comunanze e le discrasie.

    Il Cammino è, tuttavia, l’unico movimento ecclesiale che, facendo propri a modo suo non solo gli elementi mistagogici fondamentali, ma una struttura eminentemente mistagogica, ne ha dimostrato l’ineludibile necessità per la Chiesa intera: “i gesti della liturgia se non ricreati e/o riscoperti nella loro validità dirimente diventano entropici” (L. Codemo).
    Il suo riconoscimento è, per questo motivo, in sé giusto (e non solo per il pericolo che avrebbe comportato la non soluzione della vicenda, con l’eventualità, già verificatasi nella storia, di una deriva irreversibile da “movimento religioso” a “setta ereticale”). Peraltro, la giustezza del riconoscimento lascia impregiudicato il discernimento critico di quei modi di appropriazione.

    Le forme di questo discernimento sono individuabili in alcuni testi dello stesso Ratzinger: come quando (cfr. “La Festa della Fede” ed. 1983) puntualizza che “la vera contrapposizione non sta tra i libri vecchi e nuovi ma tra la liturgia dell’intera Chiesa e quella autoinventata” o quando ipotizza un processo di “riforma della riforma”(cfr. http://www.ratzinger.it/modules.php?name=News&file=article&sid=238 ): “Credo tuttavia, che a lungo termine la Chiesa romana deve avere di nuovo un solo rito romano. L’esistenza di due riti ufficiali per I vescovi e per i preti è difficile da «gestire» in pratica. Il rito romano del futuro dovrebbe essere uno solo, celebrato in latino o in vernacolo, ma completamente nella tradizione del rito che è stato tramandato. Esso potrebbe assumere qualche elemento nuovo che si è sperimentato valido, come le nuove feste, alcuni nuovi prefazi della Messa, un lezionario esteso – più scelta di prima, ma non troppa –, una «oratio fidelium», cioè una litania fissa di intercessioni che segue gli Oremus prima dell’offertorio dove aveva prima la sua collocazione”.

    Dovremmo poi prendere sul serio, come va ripetendo uno dell’“altra parte”, Andrea Grillo sul necessario passaggio dalla “riforma del rito”, all’iniziazione “al rito” e soprattutto “tramite il rito”.

    Se si tengono presenti questi princìpi (d’altronde non propri di un singolo, per quanto illustre teologo, ma dall’essere stesso della Tradizione), si vede bene che il Cammino, forte del riconoscimento, dovrà svilupparne il carisma connesso: lungi da porsi come “dato di fatto” semplicemente autoconfermatorio (ed eventualmente autoassolutorio), dovrà invece essere “fermento” per adeguare l’intenzione e l’espressione all’autentica identità cattolica.

    Entrare nel solco della Tradizione significa certo esplorare virtualità inespresse, ma anche riconoscimento dei vincoli strutturali. Vale anche qui il ruolo vicendevolmente critico-riequilibratore del nova et vetera (cfr. De Marco http://introiboadaltaredei.files.wordpress.com/2007/05/la-messa-latina-come-paradigma.pdf ).

    Il riconoscimento ecclesiale significa soprattutto riconoscimento dell’Ecclesia!"

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  119. dall'articolo di P. Rodari già citato
    ...la strutturazione della persona o avviene per tappe iniziatiche, o non avviene
    ----------------------

    Vorrei che qualcuno mi desse
    CON PAROLE SEMPLICI
    (fate conto che ho fatto la 5.
    elementare) la risposta alle seguenti domande

    1. E' vero questo? (l'affermazione riportata)

    2. CHI lo ha stabilito?

    3. che cosa significa?
    (esempi concreti, possibilmente)

    4. che nesso c'è tra le fasi
    evolutive della psicanalisi, o anche (meglio) pedagogia di Jean Piaget e le "tappe iniziatiche del CNC?

    Una mia cara amica, che insegna nelle scuole elemntari da 30 anni, e ha macinato pedagogia a quintali
    (io non ne capisco niente...)
    sarebbe attratta dall'idea di entrare nel CNC, magari con marito e figli, ma vorrebbe prima qualche indicazione sul "frutto" educativo
    morale e psicologico, oltre che religioso, di questo Cammino.

    Se mi date delucidazioni in base alle domande che ho indicato sopra, potrò riferirgliele...

    Grazie

    RispondiElimina
  120. Cara Mic, Caterina, Stephanos...

    rimango in attesa di magnificare alla mia amica i BUONI FRUTTI DEL CNC,
    che ormai si spandono dalla Roma di San Pietro e Paolo all'estremo Oriente che finora era in minima parte cattolico per Grazia di Dio (quelli sì che hanno sale in zucca, come gli ortodossi!)...

    RispondiElimina
  121. Dal testo di Rodari:
    Dovremmo poi prendere sul serio, come va ripetendo uno dell’“altra parte”, Andrea Grillo sul necessario passaggio dalla “riforma del rito”, all’iniziazione “al rito” e soprattutto “tramite il rito”.

    Molto bene! Ma il problema è: di quale rito di parla?

    Vi ricordo che Andrea Grillo è un progressista molto attivo che dice tra l'altro:

    "Questa breve rilettura della triade «forma, materia e ministro» può ricostruire adeguatamente l'orizzonte del ripensamento sacramentale ed ecclesiale cui è chiamata l'attuale fase di declinazione del concetto di «liturgia partecipata» come obiettivo ultimo e portante della Riforma liturgica. La forma di tale partecipazione alla liturgia deve riscoprirsi rituale, la materia si ridefinisce anzitutto come storico-simbolica e il ministro si pone come costitutivamente plurale e articolato, strutturalmente comunitario, che trova nella «presidenza» un primato a favore (e mai contro) la articolazione ministeriale di tutta la Chiesa. Se ciò è chiaro, è evidente che la «assemblea celebrante» non è una minaccia, ma una garanzia del ministero ordinato, anzi il suo vero scopo."

    Del vero Celebrante, Cristo, nessuna traccia!!!!

    Vergognatevi, voi che ci rifilate queste oscenità, dall'opportunista Roadari, secondo solo a Tornielli, a liturgisti (!!??) come questo!

    RispondiElimina
  122. "liturgia partecipata", come se la partecipazione consistesse nel protagonismo: la nuova gnosi.
    Noi non facciamo nulla, è il Signore che opera.
    Noi ci rendiamo presenti e disponibili e partecipiamo col nostro 'esserci' e con la nostra vita e con la nostra apertura di cuore, le nostre attese, speranze, desideri, mancanze, doni, bisogni, povertà, limiti, sapendo che hic et nunc incontriamo il Signore che ha dato la Sua Vita per noi e da lì scaturisce tutto... ed è allora che il Signore fa in noi nuove tutte le cose secondo la Sua volontà

    non come il "far nuove tutte le cose" che cita Alessandra, perché lei ama il "nuovo" (e a tal punto l'hanno avvezzata a strumentalizzare la Parola di Dio), né attreverso il protagonismo magniloquente di Grillo

    come se l'Antico" fosse superato, quando è il Papa a dirci che non lo è... ed è un tesoro che andava 'dissepolto' perché stavamo ASFISSIANDO!!!

    RispondiElimina
  123. Il riconoscimento ecclesiale significa soprattutto riconoscimento dell’Ecclesia!

    per me va inteso come riconoscimento della Chiesa e di farne parte e di dover essere in comunione, non riconoscimento DA PARTE DELLA Chiesa di cui ci si ritiene una élite!

    RispondiElimina
  124. Il riconoscimento ecclesiale significa soprattutto riconoscimento dell’Ecclesia!
    ----------------

    Con queste parole Mic ha toccato un altro punctum dolens,
    non secondario, della decadenza morale
    della civiltà cattolica,
    che è anche decadenza
    scolastica e culturale
    (da almeno 30 anni),
    degli italiani soprattutto,
    e si manifesta
    con
    l'INQUINAMENTO DELLA LINGUA ITALIANA
    PER MEZZO DELL'AMBIGUITA',
    arte di complicare un discorso
    su un concetto semplice
    con una parola che significa
    una cosa e anche il suo contrario
    e può essere interpretata
    in qualunque modo
    (alla maniera dei sofisti...)

    Nel caso citato, se il testo
    dice "riconoscimento ecclesiale"
    ECCLESIALE è un aggettivo
    con significato implicito (non spiegato), che deve essere
    esplicitato sostituendogli il genitivo
    DELLA CHIESA;

    questo però può essere gen. oggettivo
    (cioè: io cristiano, io gruppo riconosco la Chiesa, compl. oggetto)
    o gen. soggettivo
    (la Chiesa riconosce me..., caso in cui sarebbe più chiaro dire
    "riconoscimento da parte della..."
    Dunque PER EVITARE FRAINTENDIMENTI, non guasterebbe dire
    una parola in più insieme alla parola "Chiesa",
    anzi esplicitare la frase implicita e non lasciare tutto
    alla libera interpretazione di chi legge..
    .
    Ma purtroppo stiamo vivendo
    il momento culminante
    dell'arte di CONFONDERE LE COSCIENZE CON PAROLE FUMOSE,
    (dette anche "politically correct")
    come quando, per non dire disabile diciamo diversamente abile,
    per cui tra poco nella Chiesa
    saremo costretti a chiamare
    alcuni (o molti?)
    "diversamente cattolici"!

    (Un "metodo" vale l'altro...)

    RispondiElimina
  125. Un metodo impeccabile^___^

    L'invito del Vescovo d'Alise alla sua Diocesi, ai Laici e religiosi per partecipare alla..Scuola Diocesana di Formazione per Operatori Pastorali...:

    Invito i laici a “sfruttare” l’occasione che viene offerta per la promozione di laici maturi e
    consapevoli della loro vocazione battesimale.
    Laici che, in stretta collaborazione con il Vescovo, i Sacerdoti ed i Religiosi, desiderano costruire
    una Chiesa saldamente ancorata al Concilio Vaticano II, vivendo in sincera e vitale comunione e
    operando con responsabilità ed in collaborazione.
    Laici, è “la vostra ora” e noi tutti desideriamo e attendiamo che riprendiate il posto che è rimasto
    per troppo tempo vuoto nella Chiesa. Venite! Noi vi abbracciamo come figli e fratelli. Venite, per
    costruire, non per “rivendicare”, ma per collaborare e, dopo esservi preparati, essere
    corresponsabili, in stretta unione con i fratelli Presbiteri.

    *******************

    stupendo appello che dovremo fare nostro in ogni PARROCCHIA: RIPRENDIAMOCI IL POSTO RIMASTO VUOTO, PERCHE' NON VENGA OCCUPATO DA ALTRI.....E NON PER RIVENDICAZIONI, MA PER COLLABORAZIONE.....

    RispondiElimina
  126. ma per collaborare e, dopo esservi preparati, essere
    corresponsabili, in stretta unione con i fratelli Presbiteri.


    rilevo un po' di cose:

    1. "dopo esservi preparati": formazione curata dalla Chiesa e non secondo le linee guida di un movimento e strettamente correlata alla prassi e agli insegnamenti degli inziatori

    2. "in stretta unione con i fratelli presbiteri" vuol dire senza sostituirli nel loro ruolo ma collaborando

    3. riappropriamoci... più che giusto... ma è bene essere consapevoli che in una parrocchia neocatecumenale, formalmente è responsabile il parroco, praticamnete lo sono i catechisti. Questo significa che nessuno può rivendicare ruoli che non siano quelli propri del cammino e che non siano assegnati dai responsabili dello stesso
    Anche le scelte degli stessi catechisti parrocchiali, della pastorale non NC, intendo, sono fortemente sbilanciate nei confronti di persone neocat

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  127. A proposito di "partecipazione attiva" Guardate cosa diceva il Papa. Il documento lo potete trpovare nella "Documentazione" del Sito

    Il Concilio Vaticano II ci ha proposto come pensiero guida della celebrazione liturgica l'espressione participatio actuosa, partecipazione attiva di tutti all'Opus Dei, al culto divino. Ciò a buon diritto: il Catechismo della Chiesa Cattolica, difatti, sottolinea che l'espressione riguarda il servizio comune, si riferisce, cioè, a lutto il popolo santo di Dio (cfr. CCC 1069).
    In che cosa consiste, però, questa partecipazione attiva?
    Che cosa bisogna fare?
    Purtroppo questa espressione è stata molto presto fraintesa e ridotta al suo significato esteriore, quello della necessità di un agire comune, quasi si trattasse di far entrare concretamente in azione il numero maggiore di persone possibile il più spesso possibile.
    La parola "partecipazione" rinvia, però, a un'azione principale, a cui tutti devono avere parte. Se, dunque, si vuole scoprire di quale agire si tratta, si deve prima di tutto accertare quale sia questa "actio" centrale, a cui devono avere parte tutti i membri della comunità. Lo studio delle fonti liturgiche permette una risposta che, forse, in un primo tempo può sorprendere, ma che è del tutto ovvia se si prendono le mosse dai fondamenti biblici su cui abbiamo riflettuto nella prima parte.
    Con il termine "actio", riferito alla liturgia, si intende nelle fonti il canone eucaristico. La vera azione liturgica, il vero atto liturgico, è la oratio: la grande preghiera, che costituisce il nucleo della celebrazione liturgica e che proprio per questo, nel suo insieme, è stata chiamata dai Padri con il termine oratio. Questa definizione era corretta già a partire dalla stessa forma liturgica, poiché nella oratio si svolge ciò che è essenziale alla liturgia cristiana, perché essa è il suo centro e la sua forma fondamentale. La definizione dell'Eucaristia come oratio fu poi una risposta fondamentale tanto per i pagani che per gli intellettuali in ricerca. Con questa espressione si diceva infatti a quelli che erano in ricerca: i sacrifici di animali e tutto ciò che c'era e c'è presso di voi e che non può appagare nessuno, sono ora liquidati. Al loro posto subentra il sacrificio-parola. Noi siamo la religione spirituale, in cui ha luogo il culto divino reso per mezzo della parola; non vengono più sacrificati capri e vitelli, ma la parola viene rivolta a Dio come a Colui che sostiene la nostra esistenza e questa parola si unisce alla Parola per eccellenza, al Logos di Dio che ci innalza alla vera adorazione. Forse è utile osservare anche che la parola oratio all'inizio non significa "preghiera" (per questo esisteva il termine prex), ma il discorso solenne tenuto in pubblico, che ora riceve la sua più alta dignità per il fatto che si rivolge a Dio, nella consapevolezza che esso proviene da Dio stesso e da Lui è reso possibile.
    Ma finora abbiamo solamente accennalo a ciò che è centrale. Questa oratio - la solenne preghiera eucaristica, il "canone" - è davvero più che un discorso, è actio nel senso più alto del termine. In essa accade, infatti, che l’actio umana (così come è stata sinora esercitata dai sacerdoti nelle diverse religioni) passa in secondo piano e lascia spazio all’actio divina, all'agire di Dio. In questa oratio il sacerdote parla con l'io del Signore - "questo è il mio corpo", "questo è il mio sangue" - nella consapevolezza che ora non parla più da se stesso, ma in forza del sacramento che egli ricevuto, che diventa voce dell'altro che ora parla e agisce. Questo agire di Dio, che si compie attraverso un discorso umano, è la vera "azione", di cui tutta la creazione è in attesa: gli elementi della terra vengono trans-sustanziati, strappati, per cosi dire, dal loro ancoraggio creaturale, ricompresi nel fondamento più profondo del loro essere e trasformati nel corpo e nel sangue del Signore. Il nuovo cielo e la nuova terra vengono anticipati.
    La vera "azione" della liturgia, a cui noi tutti dobbiamo avere parte, è azione di Dio stesso. E questa la novità e la particolarità della liturgia cristiana: è Dio stesso ad agire e a compiere l'essenziale. Egli introduce la nuova creazione, si rende accessibile, così che noi possiamo comunicare con Lui in maniera del tutto personale, attraverso le cose della terra, attraverso i nostri doni.
    Ma come possiamo noi avere parte a questa azione?
    Dio e l'uomo non sono del tutto incommensurabili?
    L'uomo, che è finito e peccatore, può cooperare con Dio, che è infinito e santo?
    Egli lo può per il fatto che Dio stesso si è fatto uomo, che è divenuto corpo e continua, ancora con il suo corpo, a venire incontro a noi che viviamo nel corpo. L'intero evento, fatto di Incarnazione, croce, resurrezione e ritorno sulla terra è presente come la forma con cui Dio prende l'uomo a cooperare con se stesso. Nella liturgia ciò si esprime, come abbiamo già visto, nel fatto che dell’oratio fa parte la preghiera di accettazione. Certamente, il sacrificio del Logos è sempre già accettato. Ma noi dobbiamo pregare perché diventi il nostro sacrificio, perché noi stessi, come abbiamo detto, veniamo trasformati nel Logos e diveniamo così vero corpo di Cristo: è di questo che si tratta. E questo deve essere chiesto nella preghiera. Questa stessa preghiera è una via, un essere in cammino della nostra esistenza verso l'Incarnazione e la Resurrezione.
    In questa "azione", in questo accostarsi orante alla partecipazione, non c'è alcuna differenza tra sacerdote e laico. Indubbiamente, rivolgere al Signore l'oratio in nome della Chiesa e parlare al suo apice con l'Io di Gesù Cristo, è qualcosa che può accadere solo in forza del sacramento. Ma la partecipazione a ciò che non è fatto da alcun uomo, bensì dal Signore stesso e da Lui solo, questo è uguale per tutti. Per tutti il punto è, secondo quello che si legge in I Cor 6,17, "unirsi al Signore e diventare così una sola esistenza pneumatica con Lui".
    Il punto è che, alla fine, venga superata la differenza tra l'actio di Cristo e la nostra, che ci sia solamente una azione, che è allo stesso tempo la sua e la nostra - la nostra per il fatto che siamo divenuti "un corpo e uno spirito" con Lui.
    La singolarità della liturgia eucaristica consiste appunto nel fatto che è Dio stesso ad agire e che noi veniamo attratti dentro questo agire di Dio. Rispetto a questo fatto, tutto il resto è secondario.
    E' chiaro poi che si possono distribuire in maniera sensata le azioni esteriori: leggere, cantare, accompagnare le offerte. Tuttavia la partecipazione alla liturgia della parola (leggere, cantare) deve essere distinta dalla celebrazione sacramentale vera e propria.
    Qui dovrebbe essere chiaro a tutti che le azioni esteriori sono del tutto secondarie.
    L'agire dovrebbe venire meno quando arriva ciò che conta: l’oratio. E deve essere ben visibile che l’oratio è la cosa che più conta e che essa è importante proprio perché da spazio all'actio di Dio.
    Chi ha capito questo, comprende facilmente che ora non si tratta più di guardare il sacerdote o di stare a guardarlo, ma di guardare insieme il Signore e di andargli incontro. La comparsa quasi teatrale di attori diversi, cui oggi è dato assistere soprattutto nella preparazione delle offerte, passa molto semplicemente a lato dell'essenziale.
    Se le singole azioni esteriori (che di per sé non sono molte e che vengono artificiosamente accresciute di numero) diventano l'essenziale della liturgia e questa stessa viene degradata in un generico agire, allora viene misconosciuto il vero teodramma della liturgia, che viene anzi ridotto a parodia.
    La vera educazione liturgica non può consistere nell'apprendimento e nell'esercizio di attività esteriori, ma nell’introduzione nell'actio essenziale, che fa la liturgia, nell'introduzione, cioè, alla potenza trasformante di Dio, che attraverso l'evento liturgico vuole trasformare noi stessi e il mondo.
    A questo riguardo l'educazione liturgica di sacerdoti e laici è oggi deficitaria in misura assai triste.
    Qui resta molto da fare.
    Tratto da: Introduzione allo spirito della liturgia, pagg. 167-172]

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  128. mic ha detto...

    A questo riguardo l'educazione liturgica di sacerdoti e laici è oggi deficitaria in misura assai triste.
    Qui resta molto da fare.
    Tratto da: Introduzione allo spirito della liturgia, pagg. 167-172]


    *********************

    ecco....suggerisco a chi ancora non l'ha.....di comprare questo testo che direi FONDAMENTALE per comprendere la vera Riforma liturgica ^___^

    Non è solo deficitaria l'istruzione (ergo non abbiamo bisogno di nuove istruzioni^___^) ma c'è anche una ignoranza VOLONTARIA dovuta al rifiuto di studiare, leggere ed applicare il Magistero della Chiesa....

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  129. ....e al testo sopra consigliato....ne suggerisco un altro....sempre pronunciato dall'allora card. Ratzinger.......PAROLE DI FUOCO CHE SOTTOLINEANO UNA DENUNCIA alla quale purtroppo pochi hanno dato sostegno....


    La riforma liturgica, nella sua concreta realizzazione, si è allontanata sempre più da questa origine. Il risultato non è stata una rianimazione ma una devastazione.
    Da un canto, abbiamo una liturgia degenerata in “show”, nella quale si cerca di rendere la religione interessante con l’aiuto di idiozie alla moda e di massime morali seducenti, con dei successi momentanei nel gruppo dei fabbricanti di liturgia, e una attitudine all’arretramento tanto più pronunciata presso coloro che cercano nella liturgia non lo “shomaster” spirituale, ma l’incontro col Dio vivente davanti al quale ogni “fare” diventa insignificante, essendo solo questo incontro capace di farci accedere alle autentiche ricchezze dell’essere.

    D’altro canto, abbiamo la conservazione di forme rituali la cui grandezza emoziona sempre, ma che, spinte all’estremo, manifestano un isolamento ostinato e alla fine non lasciano altro che tristezza.

    Certo, tra i due estremi rimangono tutti i sacerdoti e le loro parrocchie che celebrano la nuova liturgia con rispetto e solennità, ma vengono rimessi in discussione dalla contraddizione tra i due estremi, e la mancanza di unità interna nella Chiesa alla fine fa comparire la loro fedeltà, a torto per molti di loro, come una semplice verità personale di neoconservatorismo. Un nuovo impulso spirituale è quindi necessario affinché la liturgia sia di nuovo per noi una attività della comunità della Chiesa e che venga strappata all’arbitrio dei sacerdoti e dei loro gruppi liturgici.

    **************************

    più chiaro di così non si può
    qui il testo integrale
    http://www.ratzinger.it/modules.php?name=News&file=article&sid=240

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  130. e continuate a colloquiare sul NULLA.... perché nulla siete...

    la dimostrazione sta nel fatto che la CHIESA approva punto e basta.....voi con la vostra teologia da 4 soldi affondate il VERO valore della Fede.....che nel cammino si fa carne......e questo lo dice il PAPA...e non mic o caterina o stefano....vi pare poco?????

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  131. non vi é bastata la mossa del Papa in Giappone per apire come considera il cammino????????

    o deve farla anche con voi che PARLATE APERTAMENTE CONTRO IL PAPA????/

    ALMENO ABBIATE IL CORAGGIO DI DICHIARARVI APERTAMENTE CONTRO LA CHIESA SENZA SCRIVERE LECCATE DI CULO ALLA CHIESA PER FAR FINTADI VOLER BENE AL PAPA MENTRE LO TRATTAE COME UN CRETINO!!!!!!!

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  132. concludo con una riflessione....

    CI SI PUÓ FIDAE DI PRETI O EX PRETI COME MIC CHE SPENDONO LE GIORNATE E LE NOTTATE SU INTERNET A SPARARE SENTENZE IN CHIARA DISCOMUNIONE CON LE DECISIONI DEL SANTO PADRE????

    NO COMMENT.......AUGURI A TUTTI I LETTORI DEL BLOG.....

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  133. REGALINO A TUTTI QUELLI CHE ASCOLANO LE BOJATE DI MIC......

    Nonostante la decisione del vescovo Osamu Mizobe e del consiglio pastorale della diocesi di Takamatsu di chiudere per il 30 giugno 2008 il seminario Redemptoris Mater a Higashi Kagawa ........................................................................ Benedetto XVI il 25 aprile scorso, è giunto da Roma l'ordine di bloccare tutte le azioni contro tale seminario.


    HA
    HAAAAAAA
    HAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

    RispondiElimina
  134. http://www.corrispondenzaromana.it/letternew.php

    Mons. Guido Marini spiega le decisioni di Benedetto XVI in materia liturgica

    Quanto alla comunione data dal Papa in bocca ai fedeli inginocchiati – nella recente visita a Santa Maria di Leuca e Brindisi – Marini afferma che diventerà «prassi abituale nelle celebrazioni papali». E prosegue: «Al riguardo non bisogna dimenticare che la distribuzione della comunione sulla mano rimane tuttora, dal punto di vista giuridico, un indulto alla legge universale, concesso dalla Santa Sede a quelle conferenze episcopali che ne abbiano fatto richiesta.

    ******************

    La comunione alla mano UN INDULTO, UNA TANTUM..... la comunione alla mano doveva essere una forma straordinaria....e invece ne diventò abusivamente la norma....

    Il Papa ci sta dicendo come operare e come comportarci, imitiamolo....

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  135. e sopratutto....obbedisci alle decisioni del santo padre.....

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  136. Da: JOSEPH RATZINGER, La mia vita: ricordi, 1927-1977, Cinisello Balsamo: San Paolo, 1997,110-113.

    Così, miei cari amici, vorrei esortarvi a non perdere la pazienza, a continuare ad essere fiduciosi e ad attingere dalla liturgia la forza per rendere testimonianza al Signore in questo nostro tempo.



    Alcune pagine autobiografiche
    Il secondo grande evento all'inizio dei miei anni di Ratisbona fu la pubblicazione del messale di Paolo VI, con il divieto quasi completo del messale precedente, dopo una fase di transizione di circa sei mesi. Il fatto che, dopo un periodo di sperimentazioni che spesso avevano profondamente sfigurato la liturgia, si tornasse ad avere un testo liturgico vincolante, era da salutare come qualcosa di sicuramente positivo.

    Ma rimasi sbigottito per il divieto del messale antico, dal momento che una cosa simile non si era mai verificata in tutta la storia della liturgia. Si diede l'impressione che questo fosse del tutto normale. Il messale precedente era stato realizzato da Pio V nel 1570, facendo seguito al concilio di Trento; era quindi normale che, dopo quattrocento anni e un nuovo Concilio, un nuovo papa pubblicasse un nuovo messale. Ma la verità storica è un'altra.

    Pio V si era limitato a far rielaborare il messale romano allora in uso, come nel corso vivo della storia era sempre avvenuto lungo tutti i secoli. Non diversamente da lui, anche molti dei suoi successori avevano nuovamente rielaborato questo messale, senza mai contrapporre un messale a un altro. Si è sempre trattato di un processo continuativo di crescita e di purificazione, in cui, pero, la continuità non veniva mai distrutta. Un messale di Pio V che sia stato creato da lui non esiste.

    C'è solo la rielaborazione da lui ordinata, come fase di un lungo processo di crescita storica. Il nuovo, dopo il concilio di Trento, fu di altra natura: l'irruzione della riforma protestante aveva avuto luogo soprattutto nella modalità di "riforme" liturgiche. Non c'erano semplicemente una Chiesa cattolica e una Chiesa protestante poste l'una accanto all'altra; la divisione della Chiesa ebbe luogo quasi impercettibilmente e trovo la sua manifestazione più visibile e storicamente più incisiva nel cambiamento della liturgia, che, a sua volta, risulto parecchio diversificata sul piano locale, tanto che i confini tra cosa era ancora cattolico e cosa non lo era più, spesso erano ben difficili da definire.

    In questa situazione di confusione, resa possibile dalla mancanza di una normativa liturgica unitaria e dal pluralismo liturgico ereditato dal medioevo, il Papa decise che il Missale Romanum, il testo liturgico della città di Roma, in quanto sicuramente cattolico, doveva essere introdotto dovunque non ci si potesse richiamare a una liturgia che risalisse ad almeno duecento anni prima. Dove questo si verificava, si poteva mantenere la liturgia precedente, dato che il suo carattere cattolico poteva essere considerato sicuro.

    Non si può quindi affatto parlare di un divieto riguardante i messali precedenti e fino a quel momento regolarmente approvati. Ora, invece, la promulgazione del divieto del messale che si era sviluppato nel corso dei secoli, fin dal tempo dei sacramentali dell'antica Chiesa, ha comportato una rottura nella storia della liturgia, le cui conseguenze potevano solo essere tragiche. Come era già avvenuto molte volte in precedenza, era del tutto ragionevole e pienamente in linea con le disposizioni del Concilio che si arrivasse a una revisione del messale, soprattutto in considerazione dell'introduzione delle lingue nazionali. Ma in quel momento accadde qualcosa di più: si fece a pezzi l'edificio antico e se ne costruì un altro, sia pure con il materiale di cui era fatto l'edificio antico e utilizzando anche i progetti precedenti.

    Non c'è alcun dubbio che questo nuovo messale comportasse in molte sue parti degli autentici miglioramenti e un reale arricchimento, ma il fatto che esso sia stato presentato come un edificio nuovo, contrapposto a quello che si era formato lungo la storia, che si vietasse quest'ultimo e si facesse in qualche modo apparire la liturgia non più come un processo vitale, ma come un prodotto di erudizione specialistica e di competenza giuridica, ha comportato per noi dei danni estremamente gravi. In questo modo, infatti, si è sviluppata l'impressione che la liturgia sia "fatta", che non sia qualcosa che esiste prima di noi, qualcosa di " donato ", ma che dipenda dalle nostre decisioni.

    Ne segue, di conseguenza, che non si riconosca questa capacità decisionale solo agli specialisti o a un'autorità centrale, ma che, in definitiva, ciascuna " comunità " voglia darsi una propria liturgia. Ma quando la liturgia è qualcosa che ciascuno si fa da sé, allora non ci dona più quella che è la sua vera qualità: l'incontro con il mistero, che non è un nostro prodotto, ma la nostra origine e la sorgente della nostra vita. Per la vita della Chiesa è drammaticamente urgente un rinnovamento della coscienza liturgica, una riconciliazione liturgica, che torni a riconoscere l'unità della storia della liturgia e comprenda il Vaticano II non come rottura, ma come momento evolutivo. Sono convinto che la crisi ecclesiale in cui oggi ci troviamo dipende in gran parte dal crollo della liturgia, che talvolta viene addirittura concepita "etsi Deus non daretur": come se in essa non importasse più se Dio c'è e se ci parla e ci ascolta.

    Ma se nella liturgia non appare più la comunione della fede, l'unità universale della Chiesa e della sua storia, il mistero del Cristo vivente, dov'è che la Chiesa appare ancora nella sua sostanza spirituale? Allora la comunità celebra solo se stessa, senza che ne valga la pena. E, dato che la comunità in se stessa non ha sussistenza, ma, in quanto unità, ha origine per la fede dal Signore stesso, diventa inevitabile in queste condizioni che si arrivi alla dissoluzione in partiti di ogni genere, alla contrapposizione partitica in una Chiesa che lacera se stessa. Per questo abbiamo bisogno di un nuovo movimento liturgico, che richiami in vita la vera eredità del concilio Vaticano II.

    ****************

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  137. Il testo linkato dal blog di Rodari è molto "ratzingeriano"; leggere, per credere.

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  138. Il testo linkato dal blog di Rodari è molto "ratzingeriano"; leggere, per credere.

    oltre ad averlo letto lo abbiamo confutato e imvece di risponderci ci dici che è Ratzingeriano?

    è un argomento? A che serve? a buttar lì uno post strumentalizzando ancora una volta il Papa?

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  139. Chi conosce certamente bene come pochi i Neocatecumenali è il Cardinale cileno Jorge Arturo Medina Estevéz (nella foto), il porporato che dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro diede l’annuncio, il 19 Aprile 2005, dell’elezione di Benedetto XVI e che per anni è stato Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. E neanche lui sembra troppo tenero nei confronti del Cammino.

    Eminenza, cosa pensa dei Neocatecumenali?
    Devo dire che anche tra di loro vi è qualche cosa di buono, cioè il sincero amore verso Cristo, ma…

    Ma?
    Negli anni, come Prefetto del Dicastero vaticano competente in materia, ho purtroppo notato nelle loro liturgie autentiche stranezze e preoccupanti stravaganze. Da tempo la Santa Sede li ha invitati a mettersi al passo e ad obbedire; gli consiglio di farlo, perché la liturgia non è proprietà di nessuno, tanto meno di Kiko Arguello.

    Lei parla di stranezze e stravaganze. A cosa allude precisamente?
    Intanto alla Comunione fatta stando seduti e senza inginocchiarsi. Mi pare un’assoluta mancanza di rispetto verso Cristo. Poi veniamo alle omelie. Mi consta che laici - ripeto, laici - facciano dei sermoni che seppure non chiamano esplicitamente omelie, lo sono nella sostanza. Ricordo a me stesso e a loro che secondo la Divina liturgia solo un Ministro consacrato, cioè un sacerdote o un diacono, può fare omelie. Si tratta di abusi pericolosi.

    Parliamo ora di abusi liturgici in generale.
    Francamente, e ne sono lieto, oggi la situazione è migliorata, e di molto, grazie prima al Servo di Dio Giovanni Paolo II e poi al Papa Benedetto XVI.

    Gli abusi liturgici sono iniziati dopo il Concilio Vaticano II.
    Sì, ma non a causa del Vaticano II. Effettivamente, dopo il Concilio si è creata molta confusione che ha a sua volta generato un clima da ricreazione. Erroneamente si è pensato che tutto fosse permesso e ammesso in nome della cosiddetta creatività liturgica che, in concreto, si è tragicamente tradotta in caos e anarchia.

    Una parolina magica, la creatività liturgica…
    Io la ritengo solo sinonimo di disordine e disobbedienza. Ma il tempo della creatività, grazie a Dio, sembra finito. Certo, ogni tanto si notano preti che cambiano le letture, abusi in tema di assoluzioni generali e via discorrendo, ma la situazione non mi sembra drammatica come un tempo.

    Eminenza, se dovesse spiegare cos’è la liturgia in poche parole, cosa direbbe?
    Direi che è l'aspetto pratico della Fede. Il centro della liturgia e della Santa Messa è Gesù Cristo, con buona pace di chi pretende di razionalizzare ogni cosa. La Messa è dono, sacrificio, ricerca del trascendente e mistero. Non è giusto né tanto meno tollerabile che nessuno, dico nessuno, si impadronisca della liturgia con idee e bizzarrie personali.

    Alcune volte si nota la tendenza a spettacolizzare la Messa.
    Vero. Ma chi lo fa, sbaglia. Il fulcro della Messa è il Signore e non il celebrante. La liturgia guarda a Cristo e non a chi celebra la Messa. Alcuni preti tendono a farne uno spettacolo, e sbagliano. La Messa non è uno spettacolo, non è un film. Certe Messe-show mi preoccupano davvero.

    In conclusione, cosa raccomanda?
    Che le Messe siano celebrate degnamente, con musiche appropriate, gesti corretti e nessuna stravaganza. E richiamo tutti, per il bene della Chiesa, all’obbedienza: lo ripeto, la liturgia non è proprietà di nessuno.

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