martedì 3 maggio 2022

Nega di qua e nega di là, del Cammino Neocatecumenale che rimarrà?


Prendendo spunto da un commento di by Tripudio facciamo il punto della situazione.

"In una vignetta pubblicata ben quattordici anni fa un vignettista americano ironizzava così:

Gli Anonimi pluri-nick accaniti al computer

"non vieni a letto?" - "non posso, sto facendo una cosa importante" - "cosa?" - "c'è qualcuno su internet che si sbaglia". 

La vignetta sembra rappresentare benissimo i fratelli del Cammino Neocatecumenale che intervengono su questo blog per negare qualsiasi cosa venga detta. Essendo idolatri non conoscono nessuna regola universale: per loro 2+2 fa 4 soltanto se ciò è gradito al loro idolo. Per noi cattolici invece 2+2 fa 4 anche se lo dicesse Hitler, perché non importa "chi" dice che 2+2 fa 4, importa solo che è vero che 2+2 fa 4. 

Così i kikolatri non trovano pace perché gridano dentro sé stessi: «c'è qualcuno su internet che si sbaglia riguardo a Kiko-Carmen-Cammino!». E quindi con zelo degno di miglior causa si applicano notte e giorno a compulsare ogni nuova pagina, ogni nuovo commento, ragliando a più non posso le loro elucubrazioni asinine, sempre pronti a dimenticare ogni più piccolo dettaglio sgradito al Vitello d'Oro di Categoria Superiore, il tripode Kiko-Carmen-Cammino. "C'è qualcuno su internet che si sbaglia! ora lo aggiusto io!" e quindi vengono qui a prendersela con i singoli redattori e commentatori del blog, come se il dare l'impressione di aver smentito questi ultimi salverebbe il Cammino e i suoi autonominati "iniziatori"." (by Tripudio)


Negano, negano a oltranza senza mai arretrare e contro ogni evidenza, come il marito scoperto dalla moglie tradita. 

E' strategia? E' extrema ratio? ...Ultima soluzione, estremo rimedio!


Negano che il Cammino non finisce mai. Negano che i catechisti restano sempre al loro posto di comando, guidando in tutto e per tutto i fratelli anche quando ormai, finito il cammino, sono diventati 'fedeli adulti'. Negano che per i neocatecumenali (finito o non finito il cammino) è proibita la 'direzione spirituale' da parte di un sacerdote interno o esterno al cammino stesso. Negano che il discernimento è appannaggio esclusivo di Kiko e Carmen e dei laici catechisti 'inviati' da loro. Negano che si deve obbedienza assoluta a Kiko. Negano che il cammino che si fa è altro da quello normato dagli Statuti. Negano che durante l'Eucarestia ci sia dispersione dei frammenti del pane azzimo consacrato. Negano che sia di fatto sconsigliata la confessione fuori dalle Penitenziali comunitarie, magari accedendo al confessionale/casetta (Si precisa che non è detto così, espressamente, ma è fortemente inculcato, come tante altre cose che caratterizzano e identificano i neocatecumenali rispetto ai cattolici). Negano che sia sconsigliata la messa quotidiana...
- Qui non basta un veloce commento, una frase tra parentesi: dobbiamo dilungarci un pò di più perchè anche la messa quotidiana non è espressamente proibita - mica sono scemi proprio! - ma ancora una volta 'inculcata' come sconveniente refuso da religiosità naturale e da devozionismo obsoleto, che non si addice agli 'eletti' e come inammissibile desiderio di 'santificazione personale' considerato malsano: nella superba prospettiva di diventare migliore degli altri e giudicare tutti. Tutte queste pratiche sono invise nel C.N. perché vanno nel senso opposto alla predicazione ricevuta, all'obiettivo perseguito, e magari già faticosamente conseguito di tappa in tappa, con l'aiuto degli scrutini condotti dai catechisti. Ossia che tu sei uno schifoso peccatore/che/non/può/non/peccare. Il peggiore di tutti e capace delle peggio cose che Dio, se servirà per convincerti, sicuramente ti farà commettere. -
...Negano che sia prassi angariare i piccoli, i poveri, i deboli. Negano che ci sia una corsia preferenziale per gli appartenenti alle classi sociali più alte, che vengono trattati, anche negli scrutini, coi guanti gialli (il Cammino è classista). Negano che i preti/presbiteri vengono mal-trattati alla stregua degli altri fratelli e anche di più e in ogni caso contano molto meno dei laici; per meglio dire non contano niente (ministro da "minus": Carmen dixit). Negano che i presbiteri del R.M. debbano giurare obbedienza a Kiko e Carmen piuttosto che ai Vescovi da cui dipendono (anzi, per dirla tutta, propendono per ridurre all'obbedienza gli stessi Vescovi!). Negano che la decima sia peggio di una tassa e che ad essa attingano da sempre i responsabili per foraggiare gli itineranti (NB. Nulla di tutto questo è previsto negli Statuti).
Negano da sempre
che Kiko abbia mentito quando ha promesso che "le piccole comunità", alla fine del cammino, si sarebbero sciolte come sale nella Parrocchia.
Hanno negato per anni e anni l'esistenza dei mamotreti segreti, riservati ai soli kikatekisti evangelizzanti. Anche loro obbedienti alla Triade in tutto e per tutto "secondo lo spirito del cammino e degli iniziatori".


Le nostre anime distanti lasciano lo spazio vuoto

dove attecchiscono e prosperano

i nemici della vita e della bellezza.

(Daniele Gabriele)

 

 


Nega di qua e nega di là, cosa mai resta?

Con tutte queste cose che negano del Cammino e tant'altro di sostanziale - che mai la smettono - sono proprio loro a distruggere e radere al suolo quel poco che ancora sopravvive dell'esperienza neocatecumenale.

A questo punto a noi cos'altro resta da fare se non - come le stelle - stare a guardare?

90 commenti:

  1. Che cosa neghiamo? Confutiamo falsita' non neghiamo.

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    1. Se una notizia si rivela falsa, è nostro interesse non ripeterla più e correggerla. Quindi se le tue confutazione saranno credibili e dimostrabili, verranno accolte.
      Succede così anche nel Cammino? Quando dimostri, Messale alla mano, che sull'altare non è prevista la presenza fissa e inamovibile di un candelabro ebraico, lo tolgono?

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    2. Eccoli sempre così. Si prestano a giochi di parole. Perché non hanno uno straccio di argomento da portare nel concreto a loro difesa, neanche l'ombra.

      Pax

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  2. ...e ora verranno a negare pure questo articolo: "non è vero che neghiamo! non è vero che mentiamo! non è vero che neghiamo pure questo articolo!"

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  3. Al tempo stesso, oltre a tutte le negazioni e oltre, AFFERMANO che:

    - Kiko è un profeta (basta leggere i loro social: "il nostro profeta Kiko")
    - Carmen è una santa di categoria superiore (incentivo ai pellegrinaggi alla sua tomba)
    - il Cammino salva i matrimoni e i figli
    - le parrocchie andranno ad estinguersi
    - i parrocchiani sono tiepidi e religiosi naturali
    - Grazia e privilegio consistono nell'avere una comunità e dei catechisti neocatecumenali (non nell'appartenere alla Chiesa)
    - l'Eucarestia è solo mensa e banchetto (balletto finale davanti al sacrificio eucaristico)
    - la Pasqua deve contenere elementi ebraici (domande ai bambini: c'erano bambini all'Ultima Cena? Poema delle 4 notti, simboli ebraici: erbe amare, haroset, hannukiah al posto del crocifisso)
    - ecc, ecc...

    Tra ciò che negano e ciò che affermano, il prodotto è una religione diversa da quella cattolica.

    Somigliano di più agli ebrei messianici Lubavitcher.

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  4. Ho appena saputo che i parroci di Roma che non hanno il cammino nelle loro parrocchie sono invitati a un pellegrinaggio in Israele, alloggiati alla Domus Galilea gratuitamente. A loro spese solo il viaggio. Non so se l’invito vale per altre diocesi. Altra conferma che sono alla frutta? Anonimo che ben sa

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    1. Perché invece che invitare i parroci, visto che il Cammino è rivolto ai lontani, non invitano persone comuni?

      Sono certo che molti accetterebbero, dovendo pagarsi solo il viaggio e gratis l'alloggio in una dimora da sogno.
      Molti forse anche aderirebbero al Cammino, attratti dalla fastosità.

      Rivolgersi ora e sempre alle parrocchie mostra, non solo che il Cammino attinge ai vicini e poco ai lontani, ma che senza le parrocchie non potrebbe sussistere.
      Poi, quando vengono accolti, iniziano a denigrare le parrocchie che li ospitano.
      Il verbo giusto, infatti, è "ospitare". Non hanno alcun diritto ad essere accolti da coloro che poi denigreranno e tenteranno di plasmare a loro immagine e somiglianza.

      Uhm, magari ho dato loro un'idea con questo dell'invito ai lontani alla Domus.
      Se inizieranno a fare catechesi magnifiche lì, avranno rubato un'opera dell'ingegno.
      Quando si ha bisogno di ingrossare le smilze fila, ogni invenzione è buona.

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    2. Grazie della notizia, Anonimo che ben sa! Sono certa che questi soggiorni dei Parroci romani che non hanno ancora accolto il Cammino verranno pagati dai fratelli delle comunità di Roma, con opportuna colletta o direttamente con prelievo dalle loro decime, così come le comunità della stessa diocesi venivano 'tassate' per far partecipare i propri presuli alle convivenze alla Domus.
      Oltre che una forma di becero proselitismo, volto ad acquisire consenso, è un modo indiretto di finanziare la Domus e di farla lavorare a pieno ritmo, dopo i lunghi mesi di forzato stop dovuto alla pandemia.

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    3. carissimi, un pò di ragionamenti ( non scrivo così, per frmi capire): cosa fanno gli agenti di commercio con i dottori( ma ci potete mettere farmacisti, politici, ecc, ecc) quando devono inserire un prodotto tra il pacchetto dei clienti?
      Fanno dei viaggi premio, e così infilano il prodotto tra i clienti, in quanto il cliente si adopera per sponsorizzarlo.
      Credo che qualcuno che legge possa testimoniare di questo. E' una cosa che si fa.
      Si potrebbe dire: ma noi evangelizziamo, è scritto nello Statuto, la Madonna ha detto di formare comunità, ecc, ecc.
      Il punto credo che sia: tutto questo è un fare come la Madonna ha detto ( se fosse vero che ha detto ciò, ovviamente)? che si stia evangelizzando realmente? che si stia facendo ciò che è scritto nello Statuto?
      Gesù quando ha detto di portare il Vangelo, intendeva in questo modo?
      Vi risulta che san Paolo, o san Francesco, san Pietro e altri abbiano agito in questo modo?
      O piuttosto vi risulta che san Pietro andò a Roma e lì fu martirizzato?
      Ognuno si faccia i suoi ragionamenti.

      CDD.

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  5. Negare la realtà è molto più semplice che affrontarla, e tutti noi, per un verso o per l'altro, l'abbiamo fatto, lo facciamo, lo faremo anche in futuro; chiudere gli occhi della mente è un modo per semplificare la realtà e permetterci di fare delle scelte, perché altrimenti la massa delle informazioni contraddittorie che ci raggiunge (soprattutto oggi) ci porterebbe alla confusione e alla paralisi.
    Per questo considero normale che vi sia chi, per difendere una esperienza che in buona fede considera valida, ridimensiona drasticamente certi suoi aspetti meno positivi, che non può non vedere, fino a negarli.
    Come al tempo stesso forse chi quella stessa esperienza vuole attaccare, li enfatizza.
    C'è però un livello che io definirei critico che si raggiunge quando si difende una realtà soltanto perché si è consci che non la si può in nessun modo cambiare e che abbandonarla sarebbe troppo costoso in termini di investimento familiare e personale.
    Tutto ciò è da comprendere e in alcuni casi da compatire.
    Quello però che non ammetto è che mi sembra immorale è il voler negare l'evidenza perché non si vuole che emerga la verità e che qualcuno possa aprire gli occhi, magari prima ancora di frequentare quei 'corsi biblici' in parrocchia così promettenti, dove tutto è gratuito, persino il servizio di baby sitting.
    Mi pare immorale difendere il principio del 'vieni e vedi' quando si è ben coscienti di celare per esempio il fatto che la gratuità si ferma giusto giusto alle catechesi iniziali, e non arriva ormai neppure fino alla fine di queste. Mi pare immorale che si accettino persone con situazioni irregolari per poi 'stangarle' dopo qualche anno con inusitata durezza.
    Non è morale infine fare proselitismo per il Cammino proprio perché manca la trasparenza proprio sull'impegno economico futuro ed anche sulla pervasività anche in termini di tempo; oltre naturalmente all'invadenza nelle scelte personali e familiari.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Post molto ben fatto e che affronta in modo originale la realtà del Cammino.

    Se avessero ragione i camminanti che negano l'evidenza, cioè se il Cammino non richiedesse con ossessività, oltre che con minacce di cadere nelle mani del diavolo: decima, altre offerte oltre la decima, tempo, ubbidienza cieca a laici senza alcuna preparazione, confessione pubblica, errori teologici evidentissimi e ostinati (basta confrontare i mamotreti col Catechismo della Chiesa Cattolica), allora il Cammino sarebbe senz'altro da accettare, ma risulterebbe essere solo una semplice aggregazione ecclesiale, con le sue storture da correggere, ma anche con dei lati positivi da sviluppare.
    E come una semplicissima aggregazione ecclesiale è stato riconosciuto dalla Chiesa.
    Ma il Cammino non ne vuol sapere di essere un'aggregazione ecclesiale: dice di riprendere da dove la Chiesa primitiva si è interrotta.

    L'esigenza di negare nasce perciò dalla diversità che esiste tra il Cammino approvato e il Cammino reale, che è la stessa differenza che c'è tra un'aggregazione ecclesiale, che pur con tutti i suoi limiti si sottomette alla Chiesa, e una setta.

    Ma c'è poco da negare: tutti quelli che hanno fatto parte del Cammino, o che lo hanno solo sfiorato, sanno bene che i camminanti, nei confronti degli altri parrocchiani, fvivono da separati in casa, che frequentano poco e malvolentieri gli incontri diocesani, che sono autosufficienti e autoreferenziali, che criticano tutto, che sono aggressivi, che amano scegliere i "primi posti", cioè si mettono in evidenza per fare bella figura ed essere considerati più cattolici degli altri, legando così alle forme esteriori perfino la misura della fede, ecc.

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  8. @blog, siete proprio ossessionati dal denaro. Quasi ogni commento non parla d'altro. "guardate gli uccelli, non seminano... Guardate i gigli del campo. .. Salomone non vestiva come loro". Ma voi ci credete che la parola di Dio si realizza o no?
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Sai chi vive secondo Provvidenza? Chi non inventa occasioni per spendere denaro in modo inutile e soprattutto per ramazzarlo per scopi di auto finanziamento. Oppure chi li raccoglie (senza obbligare nessuno) per puro scopo caritativo.
      Quando i gigli dei campi neocatecumenali saranno felici di dove stanno senza dover pagare 10 volte per la stessa cosa (per acquistare la Domus -pure facendo debiti in banca-; per mantenerla, con il soggiorno all'Elezione, il soggiorno per il Matrimonio Spirituale, le convivenze dei vescovi da convertire al Cammino, le convivenze dei parroci da convertire sl Cammino, eccetera eccetera) si potrà dire che vivono finalmente liberi e secondo la parola di Dio. Prima no: prima vivono secondo la parola di Kiko.
      A proposito poi della fiducia che ha lo stesso Kiko nella provvidenza, ricordo un articolo molto interessante di Pax.

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    2. Vedi Fav! Ci sono due uomini nel mondo, i ladri che dicono agli altri di essere ladri, e gli onesti che dicono agli altri che sono ladri e vengono ( gli onesti) accusati di essere ladri.
      Non ti è mai capitato di sentire qualche politico, di un certo calibro e preso con le mani nella marmellata, dire: HO FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA!
      Così è.

      CDD

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    3. @valentina dice: "Oppure chi li raccoglie (senza obbligare nessuno) per puro scopo caritativo.". Infatti la decima non è obbligatoria ed solo per i fratelli bisognosi e per le opere caritative della parrocchia. Per ogni altra esigenza ci sono le collette.
      Fallacio Asino Vinicio

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    4. @Fallacio
      Tu menti sapendo di mentire. E questo il Signore lo vede. Lo sai benissimo che se non dai la decima nel cammino non vai avanti e sai benissimo che vengono usate anche "per altro". Persino i tuoi stessi fratelli camminanti ti smentiscono quando vengono qua a dire: "ma allora gli itineranti come dovrebbero campare".
      Quindi stai zitto che ci fai migliore figura.

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    5. Se la decima non fosse obbligatoria chi non la versa non dovrebbe essere esortato con insistenza né tanto meno intimidito con punizioni divine.
      Certi atteggiamenti di richiesta di denaro si potrebbero configurare come una truffa

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    6. OT
      Toh! Chi si risente, Fav!!....
      Ancora sto aspettando una tua risposta ad un mio preciso quesito,
      espresso nel post precedente!
      Dal tuo silenzio ho dedotto e pubblicato le mie
      conclusioni.

      Chiedo scusa agli altri blogger,
      per la mia intromissione, ma certa
      gente, quando è necessario, va ricollocata al proprio posto.
      Ruben.
      Fine OT.
      ---

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    7. @Fav oggi 16,32
      Intanto con la tua, affermi che la "decima esiste".
      Che sia per I poveri o le opere caritative della Parrocchia, ormai non ci crede più nessuno.
      I cristiani della Domenica,
      quando mettono mano al "portafoglio" per beneficenza, lo fanno in segreto senza ostentare.
      Roben.

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    8. @FAV
      ti concedo l'unica opzione per cui tu possa avere il "beneficio del dubbio".
      non sei mai stato responsabile ( di una parrocchia ), e neanche catechista.
      in caso contrario stai mentendo spudoratamente.
      Per tua sfortuna ho dovuto gestire personalmente le "vaccate" di cui tu neghi l'esistenza, su richiesta diretta di Kiko agli itineranti.
      se il tuo orizzonte è piccolo ti sembreranno assurdità quelle che leggi qui, se invece hai visione diretta su orizzonti più grandi e allora quello che leggi quì è solola punta del iceberg.

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    9. @neo, se hai fatto "vaccate" come le chiami tu, quando eri responsabile, non puoi dire che tutti agiscono così. Io sono stato responsabile per un periodo e non ho mai visto cose strane con la decima. Confermo quello che ho detto. La decima, che non è obbligatoria, va ai fratelli bisognosi (se questi sono catechisti li ricevono come tutti gli altri) e quello che resta per le opere caritative della parrocchia.
      Fallacio Asino Vinicio

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    10. @FAV
      e qui ti volevo...
      una vaccata alla quale TUTTI i responsabili di comunità che avessero fatto il II Scrutinio hanno dovuto sottostare per espressa richiesta di Kiko è stata impegnare la decima per pagare le rate di un prestiro di 10000 euro per pagare i lavori urgenti alla Domus.
      La richiesta era ben circostanziata, Kiko ha praticamente chiedto 10000 euro ad ogni comunità con il II Scrutinio.
      E ti assicuro che TUTTI gli itineranti si sono sbattuti parecchio perché questo avvenisse.
      Di queste vaccate te ne posso citare a piacere.
      O tu giocavi con le biglie quando è successo, o hai disobbedito, o cosa più probabile stai mentendo.

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    11. @ruben, veramente non ho risposto per gentilezza nei tuoi confronti, in quanto lo trovo un quesito troppo banale per ricevere una risposta intelligente. L'unica cosa che ti posso dire è che non hai capito niente dell'apertura alla vita.
      Fallacio Asino Vinicio

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    12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    13. E le tue me le chiami "risposte intelligenti"? Ma quando mai hai risposto una mezza volta?
      Queste le tue non-risposte:
      "L'unica cosa che ti posso dire è che non hai capito niente dell'apertura alla vita."
      E noi saremmo banali!
      Scrivi per consumare inchiostro, come chi parla per dare aria alla bocca, uguale.
      Siete il nulla assoluto e il vento vi porta via.
      D'altra parte se foste un poco più onesti e anche intelligenti come fareste a sopportare di permanere in comunità? Dove venite trattati come il popolo-bue?

      Pax

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    14. Ma come puoi paragonare il Vangelo di Matteo alla vostra pseudo libertà dai soldi, Vinicio?

      Le parole del Vangelo che tu citi dicono chiaramente che è Dio a provvedere il necessario, non uomini a cui viene richiesto di provvedere per altri uomini.

      Adesso non mi tirare fuori che la provvidenza sarebbe anche l'ispirazione che Dio suscita negli uomini affinché provvedano ad altri perché quella, quando esiste, è imponderabile e non deriva da introiti richiesti.

      C'è una differenza sostanziale tra provvidenza e richiesta di sovvenzione. Quando chiedi ad altri affinché provvedano per te, non è mai provvidenza.

      Il punto è che voi mandate gente allo sbaraglio, itineranti e genti in missione, e poi chiedete soldi per loro in molte forme: conosco anche i gemellaggi che avete inventato tra le comunità e le missioni.
      Quando stavo in comunità, ogni tanto arrivava la notizia che dalla missione gemellata avevano chiamato per richiedere soldi, e giù l'ennesima colletta.
      San Paolo avrebbe rabbrividito.

      Quella non è provvidenza, è organizzazione.
      Quello non è fidarsi, è sfruttare gli altri.

      Se foste così liberi dal denaro come dichiarate, dovreste far partire i vostri missionari affidandosi a Dio che provvederà., come gli uccelli del cielo e i gigli del campo,
      Non li dovreste sovvenzionare voi, perché la vostra non è provvidenza, è sapere che all'occorrenza c'è sempre qualcuno che ti aiuterà (e non è Dio).

      Purtroppo per te è proprio il vostro Cammino ad essere fondato sui soldi.
      Senza i vostri soldi l'evangelizzazione si ferma, come disse una volta Kiko.

      C'è tutta una tirata di Kiko nel mamotreto del II scrutinio, proprio quando Kiko introduce la decima, in cui afferma che "catastroficamente e tragicamente" molti ordini religiosi missionari, per supportare l'evangelizzazione, si sono messi a lavorare, ad aprire scuole!
      Tragedia!
      Catastrofe!

      Kiko no, ha avuto la genialata di approfittare del lavoro degli altri.

      Perciò, testuale:

      "Di ciò che guadagni al mese la decima parte sia per la Chiesa, sia per i poveri, per aiutare gli ITINERANTI, per aiutare i vostri CATECHISTI... Io non vi chiedo nulla, ma voglio dirvi che pensiate ai catechisti. Perché se noi non prepariamo la comunità perché aiuti un poco i catechisti allora, chiaramente, arriverà un momento in cui..."

      Poi la falsa dichiarazione:

      "Noi abbiamo detto agli itineranti che non possono chiedere soldi, non possono chiedere soldi alle
      loro comunità. Altrimenti sarebbe molto facile: ogni volta che rimani senza soldi, chiedi e..."

      E invece, nella vera pratica, eccome se li chiedono i soldi. Molto facile!
      Sono stati inventati anche i gemellaggi con una o più comunità a questo preciso scopo.

      Negate anche questo, se ne avete il coraggio, voi che avete un intero sistema basato sui soldi e NON sulla provvidenza.

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    15. @Fav oggi 01,08
      Se il quesito ti sembra banale,
      io non posso farci nulla
      Per quanto riguarda l'apertura alla vita,
      è sufficiente consultare ""le istruzioni per l'uso" ovvero l'Enciclica Umanae Vitae di Paolo VI.
      Tant' è.
      Ruben.
      ---

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    16. intanto FAV ti sei dato al depistaggio spostando l'attenzione su altro guardandoti bene dal dire una parola su quanto ti ho fatto presente in risposta alle tue "accuse" non troppo velate di un mio comportamento personale riguardo alle "vaccate"
      o stai prendendo tempo per documentarti sulla circostanza?

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    17. Caro FAV che sei stato un responsabile responsabile, cioè dal volto umano, allora perché non ci sei tu al posto di Kiko, così Kiko viene qui a commentare?

      FungKu. Non ci vuole tanto a capire l'apertura alla vita. L'apertura alla vita è quando ti tagliano la strada da sinistra e, nonostante questo, non vuoi strozzarli. (Oppure vuoi strozzarli ma non lo fai. Anche bene).

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  9. State a guardare le stelle, come nel romanzo di Cronin, aspettando cosa? Che il Cammino scompaia???????

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    1. le guardiamo perché ci piace, e non aspettiamo niente

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    2. Il Cammino non deve necessariamente scomparire, deve solo decidere dove stare; ovvero dentro o fuori dalla Chiesa.
      Nella seconda delle ipotesi, questo
      blog, non avrebbe più ragione di esistere.
      Ruben.
      ---

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    3. Non aspettiamo niente. Guardiamo e basta, questo il senso. Tanto fate tutto da soli.
      E forse era inevitabile che finisse così!

      Pax

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  10. Vaccate, eh ?????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

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    1. trova una definizione migliore per quello che ho descritto qualche riga sopra

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    2. @anonimi 12,13 e 19,24.
      Vedo che avete perso la calma;
      io personalmente sono tranquillissimo, come del resto,
      mi sembrano anche i miei colleghi blogger.
      Magari, prima di "sbroccare", contate fino a 10.
      Ruben.
      ---

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    3. Perso la calma? Siamo tranquillissimi perchè consci di essere nel giusto, sotto la fulgida guida di Kiko nell'impervio cammino verso le più alte vette...........................................................................................

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  11. Qualcuno sa quanti seminaristi ci sono nel RM a Roma? A Madrid quest'anno ce ne sono 37. Qualche anno fa erano 88. Chiaro segno del declino del cnc

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    1. Grazie della notizia senza dubbio interessante. A Roma non so, non credo se la passino meglio. Poi sai una cosa José? Dopo averli contati andrebbe vista anche la consistenza spirituale e la tenuta psicologica di questi seminaristi, tante volte spediti in seminario con tanta superficialità e menefreghismo per il loro destino umano, in primis. Ma tanto, a loro che gli frega? Importante è fare numero, nascondere il declino il più a lungo possibile. Il Buon Nome del Cammino!!! Giusto? Il fine giustifica i mezzi sempre e in tutti i campi per questi novelli macchiavelli in salsa clericale.

      Pax

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  12. Ai naviganti che capitano in questo bog:

    se per caso qualcuno si sta informando sul Cammino, magari perché invitato a una "catechesi", sappia che rischia grosso.
    Nel Cammino nulla è come appare.
    Se sentite un camminante descrivere il Cammino, vi sembrerà una società che dall'iperuranio è stata teletrasportata sulla Terra. Vi sembrerà che nel Cammino la riscoperta del Battesimo funziona così bene che tra i camminanti sembra essere tornati nell'Eden.
    Ma sappiate anche che il Cammino ha protetto pedofili incalliti e impenitenti come i vescovi Apuron e McCarrick, che a un certo punto comincerà a richiedere soldi in modo sfrenato, che pretende obbedienza cieca ai responsabili...

    Dando per scontato che sarete restii a fidarvi di un blog critico verso il Cammino, vi consiglio solamente, prima di prendere qualunque decisione, di informarvi anche da persone che ne hanno fatto parte e sono uscite.
    Siccome il Cammino rischia di assorbirvi come nulla fosse i prossimi 20 o 30 anni di vita, pensateci bene.

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  13. Fallacio:
    Gesù dice di essere essere come i gigli del campo e i corvi del cielo per invitarci ad avere fiducia in lui, non per versare la decima.
    Se tu leggessi il Catechismo della Chiesa Cattolica, che interpreta nel modo esatto il Vangelo, ti renderesti conto che a una famiglia con reddito medio basso, la Chiesa richiede sì la generosità, ma in proprorzione al reddito.
    Chiedere la decima a una famiglia mono reddito che percepisce 1000 euro al mese come percepiscono certi operai, è un crimine.
    E un operaio idiota che invece di far studiare i figli versa quei soldi per le opere faraoniche del Cammino, non si fida della provvidenza, ma tenta Dio, perché la provvidenza, per lui, è il suo lavoro.
    Ci possono essere casi eccezionali, ma questa è la regola.

    Se proprio volete essere coerenti, allora, se avete coraggio, ogni comunità metta in comune i beni di TUTTI.
    Poi si faccia la decima comulativa e il resto venga diviso in parti uguali tra i membri.
    Io dico che non ci state.

    Il Cammino è come la Cina: capital comunista.
    Il comunismo è per i lavoratori, il capitalismo è per i "catechisti" di partito e i dirigenti.
    Il Cammino a me sembra che non faccia uguaglianza, ma accentua le diseguaglianze.

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    1. @pietro non del cammino e tu pensi che uno ossessionato dal denaro (su questo blog non si parla di altro) è uno che si fida di Dio?
      Fallacio Asino Vinicio

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    2. Fallacio:
      da dove lo deduci?
      Fa così: rileggi quello che ho scritto, riassumilo in 3 righe evidenziando i concetti, poi, se ancora non ti è chiaro, riformula la damanda.

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    3. Dici sempre le stesse cose e noi ti rispondiamo:
      PARLIAMO SEMPRE DEL DENARO PERCHE' VOI E IL DENARO SIETE UNA COSA SOLA.
      ECCO LE VERE NOZZE MISTICHE DEL CAMMINO CHE ANDATE A CELEBRARE E FESTEGGIARE ALLA DOMUS SFARZOSA.

      Kiko dà al denaro un enorme valore. Chiede sempre collette straordinarie e ordinarie, oltre la pessima decima. E noi non dovremmo parlarne?

      Trattiamo del cammino, dell'evangelizzazione (pseudo) neocatecumenale.
      Ma Kiko ha detto che SENZA UN MILIONE DI EURO QUI E ORA SI DEVE FERMARE.

      Smettetela che siete ridicoli proprio.

      Pax

      P.S. La catechesi dei gigli dei campi e degli uccelli del cielo valla a fare a Kiko e digli che la metta in pratica e la smetta di rompere con le collette e spremere la gente come limoni. Chieda a Dio, piuttosto, perchè provveda, e si metta in pace.

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    4. @pax: "Kiko dà al denaro un enorme valore. Chiede sempre collette straordinarie e ordinarie, oltre la pessima decima. E noi non dovremmo parlarne?" il problema @pax, non è parlare o no del denaro, è ovvio che tutti i mesi dobbiamo farci i conti, (anche i seminaristi mangiano, studiano e viaggiano e per fare queste cose hanno bisogno di soldi) ma il vero problema è capire dove è il tuo cuore e dove poni le tue sicurezze. Se pensi che la tua vita dipende da quei 1000 euro al mese che prendi, o da Dio. Dai commenti che fate, date l'idea che per voi, contribuire ai bisogni dei fratelli indigenti e dei poveri della parrocchia sia semplicemente impensabile. Fate sempre l'esempio dell'operaio monoreddito con mille euro al mese che non può dare nulla, se non togliendo il pane dalla bocca dei figli e altre storie strappalacrime del genere, dimenticando che è proprio a fratelli così che è rivolta la decima. Con il "superfluo" del magistrato, del medico, ecc, l'operaio monoreddito può vivere meglio. Considerate che ormai, con i 20 cent che mettete nel cestino in chiesa, il parroco a un povero non può comprare neanche una caramella, figuriamoci dargli il pane.
      Fallacio Asino Vinicio

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    5. @Pax
      Personalmente, a me il Cammino,
      dal punto di vista del denaro, mi sembra un' enorme " catena di sant' Antonio", che finirà, quando qualcuno prenderà coscienza di ciò che sta facendo; i sacchi neri saranno vuoti e le decime cominceranno a latitare.
      Ruben.
      ---

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    6. FAV
      sai benissimo che la decima non può essere un fisso ( È PROIBITO ) e quindi il tuo ragionamento crolla miseramente.
      Sei sucuro che hai fatto il responsabile?

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    7. @Fav 4 maggio 2022 10:08
      Fai un riferimento ai Seminari RM, se sono VERAMENTE Diocesani, come del resto affermate, che ci pensi la Diocesi.
      Quanto all'operaio da 1.000 euro al mese, come un pensionato sociale da 600 euro, sono abbastanza sicuro che nel Cammino, con qualche scusa ad arte, non li fate proprio entrare in quanto non produttivi al perverso scopo sociale.
      Il superfluo dei professionisti, se Cattolici, saranno loro a decidere, come e quando impiegarlo, senza imposizioni estortive.
      20 centesimi nel cestino delle offerte? Potrebbe anche capitare, magari sono date col cuore da una persona
      povera ed umile; ma non lo leggete il Vangelo? Già, dimenticavo che "voi" prediligete la Bibbia ovvero, il Vecchio
      Testamento.
      Ruben.
      ---

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    8. Questa è la bella teoria, Vinicio, la pratica è ben diversa.

      So con assoluta certezza che nella mia ex comunità (direi in tutte le comunità della parrocchia e in molte altre che ho conosciuto bene), diverse persone non hanno mai ammesso di essere benestanti (o meglio ricche), per non essere infastidite con eventuali richieste di denaro.

      So che a fronte di eredità sostanziose la decima non è aumentata, segno evidente che quel cespite non è stato messo come primizia.

      Purtroppo, so anche con assoluta certezza che quelli ai quali dovrebbe essere rivolta la decima, cioè i più poveri, quando me ne sono andato erano sempre ugualmente poveri. Nulla era cambiato, nulla redistribuito.

      Voi vivete di teorie, ma nella pratica c'è gente che, finito il Cammino, possiede patrimoni che allevierebbero in modo definitivo la situazione di quelli nella necessità, magari cedendo una delle diverse case che tengono affittate o offrendo un lavoro meglio retribuito.

      Quello che dici sarebbe bello, e anche vero, se dopo anni e anni di Cammino le disuguaglianze fossero appianate e i ricchi, pur rimanendo ricchi, avessero contribuito a risollevare i più poveri "ciascuno secondo le proprie necessità", come si legge negli Atti degli Apostoli.
      Ma non è affatto così.
      Non esiste redistribuzione.

      E poi, ma chi ti dice che i cristiani della domenica versino 20 cent nelle offerte in Chiesa?
      Questo che fai è un giudizio temerario e ne dovrai rendere conto.
      Se le offerte sono libere, non per questo debbono essere inferiori da parte di tutti.
      Secondo te, altrimenti, con che cosa si sostenterebbero le parrocchie? Con lo stipendio del parroco, che peraltro è personale? Con l'8xmille?

      Dovreste smetterla di giudicare attaccati al denaro tutti quelli che non fanno parte del vostro Cammino succhiasoldi.
      Voi neocatecumenali non siete affatto migliori in questo, siete solo manipolati a credere in teorie disattese dalla pratica. Non riuscite ad ammettere che la pratica è diversa. Vi appellate solo alla teoria.

      E poi, Vinicio, ma non l'hai ancora imparato il ritornello kikiano "considerati l'ultimo e il peggiore di tutti?".
      A me pare che voi vi consideriate sempre migliori, anche quando non è così.

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    9. Essendo stati in Cammino, e soprattutto essendone usciti, conosciamo bene il meccanismo colpevolizzante per cui, se chiedi conto dell'uso del denaro da parte di responsabili e catechisti (che può essere appropriatissimo e caritatevole, come anche no, visto che è discrezionale), diventi "ossessionato dai soldi", "in braccio a Mammona", " uno che non pone la sua fiducia in Dio" eccetera.
      Lo sappiamo, e non ci colpisce assolutamente, perché nella Chiesa si insegna invece che la buona amministrazione delle risorse è una virtù è non certo un demerito, solo Kiko ha imposto al Cammino un rapporto con il denaro sul modello dei gitani (o zingari) frequentati nelle Vallecas.

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    10. Mangiare, avere fame ... quando chiede milioncioni, Kiko si serve volentieri di termini molto basilari della vita quotidiana, come "mangiare" ed "avere fame", ben sapendo quanto essi siano radicati nell'educazione della prima infanzia di alcune generazioni di benestanti (i preferiti di Kiko), in cui i genitori hanno iper-responsabilizzato i figli già da piccolissimi alla loro condizione: "pensa ai bambini meno fortunati, che non hanno niente da mangiare!", suona familiare e radicale. Un ordine che non si discute.

      E leggiamo il Kikodixit, dal mamotreto del secondo scrutinio:

      « Questo seminario, per funzionare, ha bisogno di moltissimi milioni; ... Ed i seminaristi, che cosa mangiano? Visto che non lavorano! Chi ha dato loro da mangiare ogni giorno? Allora: chi paga tutto questo? La gente? Il popolo? Quale popolo? E da dove viene? Dalle elemosine che si danno nelle messe? ... Le elemosine date nelle messe risolvono solo in parte ... ci sono preti, in Spagna, che stanno veramente, autenticamente soffrendo la fame ... il miracolo più grande è che [questo sacerdote povero] sia capace di tirare fuori l'ultimo pezzo di salame per i suoi catechisti. Perché hanno fame. Ecco che per poter arrivare a questa comunione dovete esservi educati, dovrete avere un'altra educazione. »

      Dopo aver dato un'altra educazione ai suoi adepti, con i milioncioni ricavati dagli adepti (e non solo) El Kiko si compra il Monte degli Ulivi, costruisce cattedrali nel deserto, Domus, ... solo per dirne alcune.
      Nel frattempo, non solo molti fratelli si accorgono di non aver ricevuto il centuplo, ma i giovani del Cammino chiedono finanziamenti ai Cattolici della Domenica per andare in pellegrinaggio alla cameretta con gli sgorbi demoniaci del guru.

      San Domenico vendette i suoi libri per sfamare i poveri che avevano fame. E dei Domenicani, l'ultima cosa che si possa dire è che non studino o che campino di "ispirazioni" mistiche momentanee di non si sa quale "spirito".

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  14. Il concetto biblico di idolatria lo notiamo in maniera eccellente con l'episodio degli ebrei che si fabbricano un "vitello d'oro" da poter adorare (episodio descritto nel capitolo 32 del libro dell'Esodo).

    "Idolo" è più in generale qualsiasi cosa a cui viene assegnato arbitrariamente un potere che non ha - e, nel caso peggiore, un potere che può avere solo Dio: «Ecco il tuo Dio, o Israele, colui che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto!».

    Quando si parla del Cammino, si parla di idolatria: "Ecco il Cammino, o fratelli del Cammino, il Cammino ti ha salvato! il Cammino ha salvato il tuo matrimonio! il Cammino esiste solo perché Kiko e Carmen lo hanno «iniziato»!"

    Così come gli ebrei si provarono con mammona e diedero il loro gioielli d'oro ad Aronne per farli fondere e forgiare il vitello, allo stesso modo i fratelli del Cammino devono dare i loro beni ai capicosca della setta affinché il Vitello d'Oro di Categoria Superiore, insaziabile consumatore di ricchezze altrui, possa ingigantirsi.

    Aronne costruì anche un altare davanti al vitello: Kiko ha costruito le cosiddette "Domus", monumenti eretti a sé stesso, meta obbligatoria di tappe e pellegrinaggi e lodi sperticate.

    L'idolatria per il tripode Kiko-Carmen-Cammino genera tutta una selva di idolatrie collegate. «L'ubbidienza al catechista è tutto!»: la tua vita non vale in quanto figlio adottivo di Dio, ma solo in quanto "ubbidiente" ad uno scagnozzo di Kiko, scagnozzo che non ha alcuna autorità davanti a Dio e davanti agli uomini - e quasi sempre è del tutto ignorante perfino dei più elementari concetti di Catechismo -, ma che ha "autorità" solo in quanto fedelissimo esecutore dei comandi di Kiko (che comanda anzitutto di insaccare soldi per la setta).

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  15. Sintesi magistrale.
    Devo farti i miei complimenti.
    Alcuni tuoi commenti sono pietre miliari che mettono un punto e ci consentono di camminare spediti sul cammino intrapreso.
    Tripudio, grazie di cuore.

    Pax

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    1. La figura di Aronne mi ha sempre provocato brutte sensazioni. Fin da ragazzino mi chiedevo come diavolo avesse fatto il popolo ebreo, pur stressato dal viaggio dell'esodo, pur spazientito dal fatto che Mosè non tornava, a convertirsi così velocemente e così efficacemente all'idolatria. Proprio non riuscivo a capirlo, mi sembrava che la Bibbia omettesse qualche particolare importante, qualche evento del tipo "se ci convertiamo a un idolo guadagneremo l'applauso dei popoli vicini" (ma nel deserto non c'era nessun altro ad applaudire, c'era solo questa enorme carovana di ebrei a vagare di qua e di là senza una meta per mesi, anni, decenni...).

      Gli studiosi hanno tentato di trovare affinità con altri culti idolatrici, come ad esempio con il "culto del toro Apis" praticato in Egitto all'epoca, culto che doveva essere piuttosto ben conosciuto agli ebrei vista la lunga "schiavitù nel paese d'Egitto". Ma può bastare un'influenza culturale-sociale a spiegarlo? Forse dal punto di vista psicologico sì - per esempio se Apis fosse un culto da persone egiziane ricche e famose, "se ci mettiamo ad adorare anche noi un vitello o un torello, saremo ricchi e famosi". Anche nel Cammino vige questa specie di sudditanza culturale in parecchie forme (scimmiottare l'ebraismo per sentirsi "popolo eletto", scimmiottare gesti sacerdotali per sentirsi "cristiani più elevati", scimmiottare la vita da nababbi in alberghi con la scusa delle convivenze, scimmiottare i viaggi dei ricchi con l'andare alle varie GMG e Domus con l'alibi dell'Esperienza e delle Tappe, ecc.).

      Ma la cosa più scandalosa è stata il nudo e crudo fabbricarsi l'idolo. Hanno dato i propri beni (gioielli d'oro, le poche ricchezze che avevano potuto portare con sé uscendo dalla schiavitù dell'Egitto, quindi addirittura più preziose di quel che valevano, e forse anche la loro unica speranza economica di ricostruirsi una vita una volta usciti dal deserto), per forgiare un vitello d'oro, per poi dire: «ecco colui che ci ha fatto uscire dall'Egitto». Ma come, se la settimana scorsa questo vitello non esisteva, come ha fatto a farvi "uscire dalla schiavitù dell'Egitto"? State mentendo a voi stessi, oppure state insinuando che siete usciti dall'Egitto solo per merito vostro? C'è un'assonanza pazzesca con la parlantina neocatecumenale: "io faccio il Cammino, il Cammino ha salvato il mio matrimonio, perciò devo fare il Cammino", cioè è merito mio se il mio matrimonio si è "salvato" (sottinteso: voialtri "cristiani della domenica" il matrimonio riuscite solo a rovinarlo, non sapete fare altro).

      La psicologia moderna non può spiegare quell'incapricciarsi, quella fissazione collettiva - ci vuol parecchio oro per forgiare un vitello senza che si elevino serie proteste dal resto del popolo: doveva essere una piccola minoranza quella di coloro che continuavano a pregare il Signore e ad aspettare Mosè, che magari sarà stata accusata di essere "in braccio a mammona" perché non contribuiva abbastanza o non voleva proprio contribuire.

      L'incapricciarsi ad adorare vitelli d'oro restò ancora a lungo, se ne parla anche in 1Re 12, di nuovo con "ecco Israele il tuo dio che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto". Quantomeno significa che un vizietto del genere non si estingue col solo condannarlo e col solo pentimento: c'è sempre il rischio di ricaderci. Motivo per cui i fratelli del Cammino dovrebbero continuamente interrogarsi sull'idolatrizzazione di tutto ciò che fa capo al Cammino, cioè chiedersi seriamente e onestamente perché diavolo ogni cosa del Cammino debba essere da loro considerata un bene assoluto e ogni critica al Cammino un male assoluto. "Ci siamo costruiti la nostra comunità del Cammino - cioè il nostro vitello d'oro - e dichiariamo che ci ha salvati dal paese d'Egitto - ha salvato il mio matrimonio e bla bla bla".

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    2. Ecco la chiave di lettura:

      "c'è sempre il rischio di ricaderci"

      Dici bene. E forse questa è anche la spiegazione.

      Dio vuole metterci in guardia, ci mette sotto gli occhi di cosa siamo capaci.
      È proprio un vizietto ricorrente, una debolezza inguaribile dopo il peccato originale e simile a tante altre cose impensabili di cui l'uomo è capace di rendersi colpevole; si rimane esterrefatti!

      Il bisogno di costruirsi un idolo che vedi e che puoi toccare:
      lo trasporti e si muove;
      lo collochi in un posto e sta lì. Finché non lo rimetti tu in marcia.

      Lo puoi gestire, lo puoi "condurre".
      Pensa che roba!

      Altro che tutta la precarietà di farti portare tu da un Dio che ti chiede di fidarti di Lui totalmente. Anche quando resti al buio della "notte oscura".

      Poi non è da sottovalutare che per costruirlo questo idolo, il vitello d'oro, devi costruirlo tu, con le tue ricchezze. Fondere l'oro e dargli la sua forma.

      Per questo, credo - come tu dici bene - che il C.N., che è pura idolatria, contempla un flusso infinito di denaro.
      No soldi - No party.

      Per questo Kiko a ragione dice ai suoi:
      SE NON SGANCIATE UN MILIONE DI EURO QUI DI FERMA TUTTO.

      Forse ho fatto un poco confusione, ma spero di essermi spiegata abbastanza.

      Pax

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  16. Eh, il denaro, il denaro... nel Cammino non si parla d'altro. Decime, raccolte fondi, acquisti obbligatori di gadget kikiani nei kiko-shop, regalie ai cosiddetti "catechisti", il responsabile che si lamenta che questo mese ha insaccato di meno e che siete "schiavi di mammona e in braccio al demonio"... nel Cammino c'è proprio un'ossessione sui soldi - sui vostri soldi che "purtroppo" sono ancora vostri perché invece di pensare alla gloria del kikismo-carmenismo avete pensato ai vostri doveri di genitori, al futuro dei vostri figli, alla salute dei vostri cari, alle necessità della vita, alla carità verso le persone che non appartengono al Cammino.

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    1. La decima io la comparo alla lavata di mano di ponzio pilato. Pagano la decima e si sentono giustificati, con la coscienza a posto se poi non aiutano un familiare o un prossimo in difficolta, perche tanto il loro dovere lo hanno gia fatto, anche se poi rimangono ciechi alle necessita altrui...

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  17. Non so se già s’era detto , ma su YouTube c’è il super funerale a san Giovanni in laterano di pino manzari (basta digitare funerali pino manzari anche se a me l’hanno mandato via whatsapp) uno dei 12 di kiko ,morto e santificato come un Papa visto il funeralissimo,quasi più di Carmen …Kiko comunque li sta seppellendo tutti ahahahha
    Saluti!
    Richard

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    1. Grazie Richard per la segnalazione! L'avevamo visto, ma per carità di patria e rispetto dei morti non abbiamo commentato, ma ci sarebbe moltissimo da dire! Un articolo a parte lo meriterebbe il commento su Yotube di una che ringrazia il defunto e scrive "io e mio marito abbiamo avuto la grazia di andare a Gerusalemme e di battezzarci nel fiume Giordano".
      Si può dire che sono ancora cattolici se credono nel Battesimo di Kiko?

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  18. Fallacio:
    attacato al denaro (altrui) è chi chiede la decima anche ai poveri per donarla ai ricchi.
    Il povero che crede si affida a Dio, sono i kapò del cammino che si affidano alla decima.
    Lo hai detto pure tu che i conti devono tornare perché i seminaristi mangiano.
    Ebbene mangiano anche gli operai e i pensionati.
    Ha detto bene Pax: invece di estorcere affidatevi a Dio che provvede.
    E se arriva poco dalla provvidenza vuol dire che i vostri progetti non sono quelli di Dio e che quel poco, per i suoi progetti, basta e avanza.

    Ripeto: perche non mettete tutti tutto in comune?
    Perché forse vi fa paura?

    Pietro (non del Cammino)

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  19. In sostanza : il Cammino non è Robin Hood.........................................................................................................

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  20. @ Fallacio Asino Vinicio 4 maggio 2022 10:08

    Ma sei proprio di coccio.

    Allora te lo dico di nuovo.

    È di Kiko la richiesta scandalosa di un milione di euro se no l'evangelizzazione si deve fermare.
    Hai capito, sì o no???

    Allora mentre Gesù dice agli apostoli di non darsi pensiero del denaro, del domani, perché a loro ci pensa lui, il Signore.
    Che loro evangelizzino. Tranquilli.

    Questo dice Gesù.
    E aggiunge:
    guardate i gigli, guardate gli uccelli...Forse che il Padre Vostro non pensa a loro?
    E aggiunge ancora:
    VOI VALETE PIÙ DI MOLTI PASSERI.

    Ma allora dico io che Kiko con le sue richieste di denaro è semplicemente
    SCANDALOSO.

    PUNTO E BASTA.

    Non puoi giustificare Kiko neanche dicendo che quel Vangelo cruciale il poverino magari non lo tiene presente perché su quello si basa tutta la catechesi del I Scrutinio. Quando Kiko comincia a preparare i suoi adepti a mollare il malloppo.

    Sono proprio la banda Bassotti. Molto meno sprovveduti dei coprotagonisti di Topolino che almeno sono dei gran simpaticoni.
    Kiko invece è odioso. Per quanto è perverso. Lui e la fissa dei soldi.

    Pax

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    1. Ah, un altro epiteto sui camminanti : la Banda Bassotti. Il prossimo quale sara' ? Vediamo, vediamo...........

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  21. I neocatecumeni sono convinti - poichè questo viene loro inculcato - di esser degni di essere considerati i soli veri cristiani sulla faccia della terra. Ma i fatti dimostrano palesemente che sono anch’essi come tanti altri nel pantano fangoso. Basta considerare le loro dottrine per render­si conto di questa tragica realtà. E’ vero che essi mostrano grande zelo nella concretizzazione dei loro impegni, è vero che fanno sfoggio di una certa - falsa - cultura biblica per reggere in qualche maniera le loro convinzioni, ma questo non significa assolutamente nulla, soprattutto perché si tratta di mera apparenza. Si può essere persuasi di ritrovarsi nella verità e nella giusta organizzazione terrena e di diffondere l'irreprensibile messaggio ed essere nel medesimo momento schiavi del peccato, sulla via della perdizione. E di tali esempi, cioè di uomini e donne che hanno dato retta alle più strane dottrine, sicuri di far parte dell’unico gruppo di salvati esistente sulla terra, ma che nella realtà sono sotto la potestà delle tenebre perché non riconoscono l'autorità della Chiesa di Roma, ce ne sono a bizzeffe. Il problema che rende più infida e insidiosa questa organizzazione nello specifico è la sua presenza dentro la Chiesa.

    - " Per amore dei miei fratelli [...] Io dirò: pace su di te"

    Ma dov'è nascosto negli uomini dalla spiritualità kikiana questo amore verso noi figliuoli di Dio? Non si intravede neanche a sforzarsi. Se consideriamo attentamente le parole e gli atteggiamenti dei nc nei riguardi dei "cristiani della domenica", ci accorgiamo di quanto li sottovalutino e sprezzino.
    (Forse non ci considerano dei fratelli?)
    Probabilmente qualcuno obietterà: ‘Essi tra di loro si amano!’. No, è un errore, non si amano neanche tra di loro! Il loro è solo un amore apparente, qualcosa che ha nome di amore ma non è l’amore di Dio di cui parla la Scrittura. Chi li ha frequentati lo sa molto bene; ma d’altronde che cosa ci si può aspettare da persone che affermano perpetuamente d'esser schiave di Satana e perciò sotto la potestà delle tenebre? Che si amino come Cristo ci ha amati? Ma se non hanno conosciuto Colui che è amore - perchè a detta della 'santa di categoria superiore' Cristo non è un modello di santità per nessuno' - come dovrebbero amarsi?
    Il fratello punta il dito contro l'altro fratello, mentre il coniuge tradisce l'altro coniuge ed i figli furiosi si litigano per i beni di quel padre a loro detta incapace di amare. Cosa non accade durante gli scrutini diretti da quei catechisti che pensano soltanto a soggiogare le menti per accaparrarsi il maggior introito possibile? Quanto amore tra questi fratelli e quanta pace, non c'è che dire.

    Ma, naturalmente, i nc negheranno anche questa verità nonostante vi siano immersi con tutte le scarpe proprio in questo istante.

    ...

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    1. Che c'è di strano? Si è sempre detto che se nelle salette non volano le sedie la comunità non si ama.......

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  22. - "Perché si pensa alla morte del bambino? Perché tu la desideri" (Kiko docet) -

    I vertici del cammino kikiano adoperano verso la pedofilia una politica di ispirazione biblica, che prevede una gestione privata dei casi di abuso. Le accuse vengono analizzate e valutate esclusivamente dai catechisti, i quali ad altro non pensano che ai propri interessi, vale a dire salvaguardare il cammino. La denuncia alle autorità è bandita e spesso fanno pressioni sulle vittime e sui loro familiari per impedire che questi denuncino l’accaduto.
    Chi ha subito un torto, seppur grave, deve mantenere il segreto e sopportare con rassegnazione perchè si sta sbrogliando la strada di un dio che "ha un progetto d'amore per te. Un piano che ancora non afferri ma che capirai a tempo debito" (quando mai!). Dichiarare gli abusi e cercare giustizia sarebbe una violazione della sua volontà. In altre parole, devi tenere la bocca chiusa e proteggere la reputazione del cammino, tanto sarà il loro dio ad adempiere ciò che è giusto, tu devi soltanto fidarti e aspettare. E questo non è proprio un bene, dato che questo "dio kikiano" è notoriamente taciturno su tali questioni e, nel frattempo, vengono distrutte delle piccole vite. Sicchè vien da pensare che sia Kiko stesso a desiderare la morte dei bambini (piuttosto che quei genitori che lui accusa sfacciatamente), e con questo sistema neocat. di sua invenzione, in effetti, ne ha "uccisi" molti. Attenzione Kiko e kikos tutti: "Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli" (Matteo 18,10).

    Nessuno mi toglie dalla testa che in questo caso la negazione della verità si converte automaticamente in un peccato che pesa come un macigno sulla coscienza!

    ...

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  23. - "Ogni settimana partecipiamo alla celebrazione della Parola" -

    Un altro aspetto (tra gli innumerevoli che si potrebbero elencare, ma non finiremmo più) che ai neocatecumenali conviene negare è la mistificazione delle sacre Scritture. I dirigenti del suddetto contesto settario hanno contorto le Scritture facendogli dire quello che esse non dicono. Senza alcun timore di Dio le hanno manipolate profanandole.
    Essi si vantano d'esser perseveranti nel contemplare la Bibbia e nell'attingere da Essa, e in effetti ogni settimana partecipano alla celebrazione della Parola e addirittura la traducono secondo ciò che lo 'spirito' ispira loro, senza mai dimenticare l'interpretazione organizzata da Kiko e Carmen stilata in mamotreti "vitali", vogliamo mettere...mica come noi che siamo convinti che il compito di dare un'interpretazione autentica della Parola di Dio, sia nella sua forma scritta che nella sua forma di Tradizione, è stato affidato soltanto all'ufficio vivente di insegnamento della Chiesa'. Noi siamo obsoleti...o no?
    Dov'e questo rispetto per la Parola di Dio in loro che traducono in maniera fantasiosa e arbitraria il Vecchio e il Nuovo Testamento applicandogli un significato che non gli appartiene? E poi, quando mai i neocatecumenali orientano le anime a leggere la Parola di Dio e la citano come autorità finale? Ma non è forse vero il contrario? Non è forse vero che l’autorità finale che essi citano è la parola di Kiko che assimilano sottoforma di catechesi e che ribellarsi ad essa, anche quando dice le cose più assurde, significa ribellarsi a Dio che parla per mezzo di essa, secondo loro?

    Negate anche questo?
    Tutto ciò che negate in realtà confermate carissimi kikos. Le vostre opere e parole testimoniano contro di voi.
    Meglio guardarsi dal cammino e tenere i piedi lontani dalle vostre sale.

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    1. Conosco un fratello che sta in comunità con la moglie la faccio breve la figlia divorzia, muore la moglie, un figlio d'incidente insomma messo alla prova veramente dal Signore. che cosa ha fatto questo fratello è andato in crisi invece di rimare in comunità e uscirne con l'aiuto dei fratelli ha lasciato la comunità. ha trovato una compagna anziani tutti due, ultimamente gli ho fatto gli auguri di Buona Pasqua e d'impeto mi ha risposto Cristo è un Assassino per carità. mettono in discussioni tutto lo statuto approvato da Giovanni Paolo II, sai il demonio lavora tutti i giorni e conosce le nostre debolezze ed è sempre vincente. Kiko ha sempre detto di non fare conto di quello che scrivono su di lui e sul cammino

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    2. Kiko non può dire altro perché chi argomenta per respingere una critica, implicitamente riconosce un qualche valore a quella critica, e fra i kikos qualcuno prima o poi si incuriosirebbe e vorrebbe saperne di più per farsi un'idea. E scoprire che è Kiko ad aver torto marcio, è Kiko a lavorare infaticabilmente per il demonio. (In realtà succede già adesso; non appena un fratello di comunità comincia a chiedersi il motivo di certe porcate, e tenta quatto quatto di informarsi se avvengono in altre comunità, e scopre che non è la comunità a "far male" il Cammino, ma sono i cosiddetti "Catechisti" ad essere incaricati di spennarvi per bene e di rendervi sempre più schiavi della setta kikista-carmenista).

      Quanto al fratello che accusa Nostro Signore dei propri guai, è uno dei frutti del Cammino, quello di sradicare la fede dall'anima, proprio come vuole il demonio. A furia di sottintendere che se una cosa ti va bene è il buon Signore che te la manda, e se una cosa ti va male è il Signore "cattivo" che te l'avrebbe mandata, ti eliminano completamente la convinzione che il Signore è infinitamente buono e misericordioso, anche se a parole tu dicessi che è così, in cuor tuo penserai che Dio è "cattivo" e "vendicativo", e quindi gli attribuirai ciò che invece è risultato della natura umana ferita dal peccato e delle circostanze della vita inquinate dal peccato e dalle conseguenze del peccato (malattia e morte non esistevano prima del peccato originale).

      Sia ben chiaro: uscire dal Cammino è sempre una grazia di Dio, e noi speriamo e preghiamo che chi esce dal Cammino conservi ancora un po' di fede, che non si sia fatto devastare la fede dagli agenti al servizio del demonio (cioè Kiko e i suoi pretoriani).

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    3. '...invece che uscirne con l'aiuto dei fratelli...' eccetera.
      Quando ci si trova come Giobbe nelle traversie della vita, l'aiuto dei fratelli di comunità può essere utile, ma più spesso si risolve nei gran predicozzi degli amici di Giobbe. Le risorse per il riscatto stanno dentro di te, i consigli utili sono quelli del Maestro interiore, non quelli del garante che ti dice 'uuuu, se se pensi così allora che cristiano sei???'
      Comunque, quando una persona si allontana dal Cammino e giunge addirittura a bestemmiare, sarebbe proprio il momento favorevole di farsi un'analisi di coscienza e chiedersi come questo sia possibile, e se per caso in comunità si lavori solo per mantenere il gruppo e per la fedeltà all'appartenenza ad esso e non per favorire la crescita di fede personale.

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    4. "Ho sentito una quantità di ragionamenti , siete tutti consolatori molesti" (Giobbe 16,2)

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    5. "Comunque, quando una persona si allontana dal Cammino e giunge addirittura a bestemmiare..." Ben detto, Valentina. Posso dire di aver precisamente smesso di pensare che "dio" fosse un sadico invidioso ed incapace, un insensato asfissiante da tenere a distanza pregando anche il meno possibile per non farsi notare, esattamente quando ho iniziato a mettere la testa sulle eresie del Cammino. È Kiko ad essere così. È di se stesso che parla, quando predica, e fa predicare, di "dio".

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    6. Questo è il problema mai affrontato.
      Non si può mettere la testa sotto la sabbia e demonizzare tutto perché non si hanno risposte, per cui è sempre e solo colpa del demonio.
      Esiste un problema che sta diventando devastante, il cnc non è la soluzione di tutto ( vedi le ultime di Mario Pezzi ), ma se sei stato infarcito di questa follia asolutizzi tutto, e nel momento che abbandoni il cnc se non hai incontrato Dio ( per fatti tuoi o perché avevi comunque già fede checché ne dicessero loro ) l'automatismo è presto fatto.
      Questo pover'uomo ha creduto alla illusione che facendo il cnc Dio lo avrebbe trattato diversamente, era disposto a credere che lo avrebbe provato ma non troppo. La vita è una cosa seria, e i fatti capitano, in questi fatti Dio parla ( nel senso che si fa trovare ) se invece gli imputiamo la responsabilità diretta allora diventa un nemico. E se come Giobbe sa di essere nel giusto ci vuole tempo per arrivare a dire "prima ti conoscevo per sentito dire..." E le prediche preconfezionate ( fatte dai cosidetti fratelli) non servono a niente anzi.

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    7. C'era un fratello che stava in comunità, dove dispensano gratuitamente lo spirito santo e ti danno la fede adulta.
      Stava coi fratelli, celebrava la Parola, preparava la Parola, andava alle Eucarestie, faceva le convivenze negli alberghi, dava la decima, ballava in girotondo, batteva le mani, faceva risonanze, ammonizioni, aveva dei catechisti...
      Mentre stava in questo paradiso terrestre ripieno di fede, a questo fratello capitarono gravi disgrazie ma, facendo appello a tutto quanto aveva ricevuto nella sua comunità, non riuscì a trovare in sé quella fede che gli avevano promesso.
      Si sentì fregato: aveva fatto tutto quanto gli avevano detto i catechisti, ma la fede non era arrivata o, peggio ancora, quella che aveva se n'era andata.

      Uscì da quel paradiso terrestre e fu biasimato dai fratelli, o perlomeno da uno, quello che ha raccontato la sua storia.
      Questi fratelli credevano che, se fosse rimasto, ne sarebbe uscito con l'aiuto dei fratelli, cioè di loro. Non hanno pensato nemmeno per un secondo, altrimenti sarebbe stata la prima cosa che avrebbero scritto, che l'aiuto viene dal Signore.

      Eppure cantano in coro "Da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore!"
      Non credono a quello che cantano, perché pensano che l'aiuto venga dai fratelli, dalla comunità, dall'assemblea, dai catechisti... Dagli uomini, insomma.

      Mah, certamente quel fratello sofferente non avrà "Alzato bene gli occhi verso i monti". Sarà di certo colpa sua. Non ha fatto bene tutto quello che ha fatto. Dicono loro, certi che se capitasse loro la stessa sequenza di dolori che è capitata a quel fratello, si farebbero aiutare dai fratelli e ne uscirebbero.

      Prego il Signore perché quell'uomo sofferente, che ha già cominciato a capire che lo Statuto, approvato dal PCL e non da Giovanni Paolo II, è ingannevole in quanto diverso dalla realtà, possa pian piano capire anche che non è il Signore l'assassino, ma è la sua fede che è stata assassinata nel Cammino.
      Il Signore, che è misericordioso, sanerà le sue molteplici ferite.


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    8. Il problema dei camminanti è che hanno una risposta sempre e per tutto.
      I detti di Kiko e le sue "profezie" rispondono a tutto ciò che riguarda l'uomo, non solo riguardo alla fede, ma anche ad altre cose, come la psicologia. E i catechisti pensano di conoscere le anime come fossero direttamente illuminati da Dio come spesso avveniva a Padre Pio, mentre in realtà fanno i profeti a "orecchio" secondo l'umore e i preconcetti che hanno.
      Non sanno tacere e non sanno imparare. Per questo sono mlesti come gli amici di Giobbe.

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    9. Al solo nominare padre Pio ci vengono i brividi...............................................................................

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    10. Non ne dubito.... Anche il demonio era terrorizzato al pensiero di Padre Pio.
      Pietro

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  24. Sono 16 anni che sono in cammino e non so come abbandonare. Devo trovare il coraggio. Ma leggendovi non lo vivo più con leggerezza

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    1. L' avresti mai detto fratello mio? Sei giunto a frequentare il cammino per trent'anni per poi lasciarlo d'improvviso. Perché ti è accaduto qualcosa di traumatico, perché ti hanno umiliato il figlio, reso depresso il coniuge, ucciso la moglie a causa dell'obbligatoria apertura irresponsabile alla vita; perché sei senza soldi e nessuno ti aiuta ("ma come? E tutte le decime che ho versato? O i seminari costruiti con i miei soldi? I viaggi pagati a kiko, ai seminaristi, ai supercatechisti; le convivenze a 5 stelle? Ed ora nessuno mi aiuta?"), perché ti accorgi di essere in realtà solo, stanco degli inarrestabili scrutini, privo di energie, senza una vera spiritualità a sostenerti. Ti accorgi che ti è stato levato del tempo prezioso, che nessuno più ti ridarà; che hai buttato nelle mani del nemico i tuoi cari. Ti accorgi che la casa è vuota e le luci spente, che hai trascurato la tua vita, che non hai nessuno e che la comunità non ti reputa più degno di esser definito 'fratello'.
      Allora ti scontri con quel quesito tanto opprimente: "perché non ho lasciato il cammino prima che mi rovinasse fino a questo punto?"

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    2. Grazie Rebel per il tuo accorato appello che smuove in me ricordi...

      Le nostre anime distanti lasciano lo spazio vuoto

      dove attecchiscono e prosperano

      i nemici della vita e della bellezza.

      (Daniele Gabriele)
      ________

      Ho trovato questa bella citazione di un cantautore poco conosciuto perché descrive bene quello che accade nel cammino. Secondo me.
      Le anime distanti, che producono spazi vuoti. Nel cammino si vive come anime distanti, bella fine per una comunità cristiana!
      Il cammino, almeno questa la mia esperienza, non ha creato comunione tra i fratelli. Assolutamente no.
      Me ne sono data una spiegazione. Questo è un fine utile a Kiko (divide et impera!), perseguito non so fino a che punto coscientemente. Ma sicuro la struttura del cammino, l'asservimento ai catechisti che incarna, fa si che le persone tra loro creino ben poco.

      Prova ne è che, quando qualcuno apre gli occhi e comincia a mettere in evidenza criticità nella speranza di "aiutare dal di dentro" si ritrova con tutti nemici schierati contro. In prima fila i cari amati "fratelli di comunità" che si schierano senza se e senza ma con i catechisti che intanto ti danno in testa in ogni occasione.

      Dopo un travaglio più o meno lungo il rinsavito solitario (povero lui!) arriva all'unica santa decisione possibile e inevitabile: andarsene via dal cammino. A quel punto tutte le cose nascoste diventano palesi anche per i ciechi.
      Resti solo, letteralmente. Hai vissuto con i fratelli per 10 - 20 -30 anni? Il nulla.
      Sarai condannato alla damnatio memoriae da loro e tu stesso - dopo averne incontrato qualcuno per strada e scambiato due parole con lui dopo che sei diventato un ex (alias reprobo) - avrai chiaro come il sole che colloquiare è perfettamente inutile e irritante per entrambi. I neocatecumenali convinti hanno, di fatto, rinunciato ad ogni spirito critico, proni e sottomessi peggio che schiavi.
      Vedete come parla FAV e tanti anonimi qui? Ecco, avete l'esempio pratico.
      Ed è inutile, a questo punto ti rendi conto che si è scavato un fosso incolmabile di incomprensione.
      Ognuno andrà per la sua strada. Punto.

      Le nostre anime distanti lasciano lo spazio vuoto dove attecchiscono e prosperano i nemici della vita e della bellezza.

      Pax

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    3. @Rebel mi hai fatto ricordare troppe e troppe cose. Io sono fuori e mio figlio è dentro...i sensi di colpa non si contano

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    4. « ti accorgi che hai buttato nelle mani dei nemici i tuoi cari» è forte, fa male ma è vero. tanti dovrebbero riflettere su questo e questo dovrebbe bastare per pensare seriamente di abbandonare il kammino. parlo per esperienza...negativa

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    5. Capisco la difficoltà perché, probabilmente, perderai molti amici.
      Cerca la verità, confrontati con un sacerdote saggio e dotto, che abbia esperienza di anime e le sappia condurre a una vita intima col Signore.
      Non lasciarti comunque annientare dal Cammino, perché Dio non ti vuole annientare.
      La Chiesa è equilibrata: sa che l'umiltà è una virtù ma non può mai essere un pretesto per annullare la propria personalità.
      L'umiltà infatti parte da una duplice consapevolezza: che Dio è Dio e che noi siamo solo creture che devono tutto a Lui. Ma proprio perché siamo sue creature amate e lui ha dato la sua vita per noi, ognuno di noi, per quanto finito, ha in un certo senso valore infinito, in quanto di valore infinito è il Sangue con cui Cristo ci ha redento.
      L'uomo non deve pretendere di assumere le prerogative di Dio, come ha tentato di fare il demonio, ma quelle che Gesù ci ha offerto, cioè quelle di figli di Dio, sì. Le dobbiamo pretenderne ed esserne consapevoli e contenti.

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  25. @ Anonimo5 maggio 2022 01:41

    "Kiko ha sempre detto di non fare conto di quello che scrivono su di lui e sul cammino."

    Questo affermi, ed io non posso fare a meno di risponderti.

    Prima cosa, con queste storie estreme ed esagerate, sotto tutti i punti di vista, avete rotto proprio.

    Kiko è molto bravo a dipingere apocalissi per tutti quelli che rinnegano lui e il suo verbo.

    Dato che sa bene che, dopo un tot di anni di cammino, il vostro cervello oramai è atrofizzato e non pensate troppo perchè ormai il pensare vi stanca, se ne esce con frasi così:

    "Kiko ha sempre detto di non fare conto di quello che scrivono su di lui e sul cammino."

    Bel furbacchione! La sedazione è già a buon punto, evitare il risveglio è quanto manca. E il suo capolavoro è completo.
    Gli servite, ma non dovete mai mettere in dubbio nulla, mai farvi domande, mai ragionare.

    E' così che funziona la macchina neocatecumenale.
    Vediamo ancora quanto dura questo sconcio incommentabile.

    Pax

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  26. Il problema dei camminanti di interpretare il Vangelo attraverso Kiko invece che il Catechismo della Chiesa Cattolica, è che poi tendono a confondere i principi evangelici con i metodi, che spesso mutano a seconda del proprio tornaconto.

    Ad esempio, frasi come "porgere l'altra guancia" o "se uno ti chiede la tunica tu dagli pure il mantello", e altre ancora, non vanno prese alle lettera, o almeno non sempre, perché il principio non è quello di porgere l'altra guancia, ma quello della carità anche verso i nemici (Gesù stesso non l'ha porta).

    I metodi di applicare l'amore possono cambiare, ma non il principio.
    E' chiaro che Gesù dice che chi ama è disposto anche a perdere qalcosa e a rinunciare a dei diritti, ma i diritti devo integrarsi con gli altri diritti, cosicché il principio dell'amore verso gli altri va integrato anche con quello dell'amore verso se stessi.
    Non esiste vero amore per gli altri se non ci si ama come Dio vuole.
    E' per questo che la Chiesa, a determinate condizioni, ammette la legittima difesa.

    Se, a determinate condizioni, è bene non reagire a un insulto, in quanto l'offerta è espressione più grande dell'amore, in altre circostanze la legittima difesa è non solo è consentita, ma potrebbe essere addirittura doverosa.
    Dipende dalla carità e dal bene da raggiungere.

    Se il principio diventa porgere l'altra guancia (o il proprio tornaconto) indipendentemente dall'amore, allora l'amore o, meglio, le espressioni umane che richiamano all'amore e all'umiltà, rappresentano solo dei metodi, che possono mutare per come conviene.

    E' così che nel Cammino i catechisti giudicano tutti, ma nessuno può giudicare loro o i loro protetti, non solo riguardo alla coscienza, ma nemmeno alle colpe davanti agli uomini, che interessano la psicologia (che però è influenzata dalla coscienza).
    Eppure la Chiesa ammette i giudizi dei tribunali umani, sia civili che ecclesiastici.

    Ed è per questa confusione e soggettiva interpretazione del Vangelo che il Cammino fa chiedere perdono alle vittime di abusi invece che ai cenefici, e non riconosce nemmeno il giudizio del Papa sul Vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron.

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  27. Il Cammino dice che la decima non è obbligatoria, ma dice anche che chi non la versa non si affida a Dio e perciò non è cristiano. Per cui per il Cammino la decima è di importanza FONDAMENTALE.

    Ma non si può confondere la decima con l'affidarsi a Dio, altrimenti la Chiesa l'avrebbe resa obbligatoria ben prima del Cammino.
    Infatti si può dare la decima senza affidarsi a Dio e si può dare anche molto di più mantenendo il SILENZIO perché la sinistra non sappia ciò che fa la destra.
    Per questo i criteri del Cammino che portano a considerare la decima come fondamentale non sono quelli della Chiesa, per cui decima non prova affatto l'abbandono a Dio e il suo mancato versamento non prova la mancanza di fede.

    La decima può essere versata? Certo, ma non deve essere considerata PROVA di fede, proprio come avviene tra i "cristiani della domenica" che a volte fanno donazioni importanti ma non vogliono assolutamente che lo si sappia (collaborando con la Caritas ne so qualcosa).

    Rinnovo la proposta su cui nessun camminante mi ha risposto.
    Visto che in una comunità spesso ci sono persone facoltose insieme a persone che sono in difficoltà economica, perché non si mettono in comune i guadagni di tutti, si suddividono in parti uguali e poi ognuno paga la decima sulla sua quota?
    Visto che i facoltosi non avrebbero nulla di ridire in quanto dicono di non essere attaccati al denaro e di fidarsi di Dio, ci sarebbe il vantaggio che chi stenta per arrivare a fine mese dia la sua decima volentieri, oltre il vantaggio di rendere giustizia ai poveri.

    Del resto, se il Cammino deve essere come una famiglia, come dicono, la cosa non dovrebbe creare problemi.
    Altrimenti che razza di "società" rinnovata dal Vangelo sarebbe?

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    1. Nel Cammino la decima viene richiesta ai catecumeni, non ai fedeli.

      Cioè si pagano il percorso per arrivare a riscoprire e rinnovare "consapevolmente" il Battesimo che li renderà fedeli.

      In partica, approfittano di un Battesimo che c'è già per considerare i neo-catecumeni come fedeli riguardo ai soldi, ma allo stesso tempo li reputano non-fedeli riguardo alla fede.

      Insomma, questi neo-catecumeni paganti non sono né carne né pesce.

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