sabato 21 gennaio 2012

".... con le particolarità approvate negli Statuti del Cammino"...Ma la "messa neocatecumenale" NON E' STATA APPROVATA!


Si sta instaurando una vulgata sull'unico "appiglio" che concede il Discorso del Santo Padre.

Quello che è accaduto in questi ultimi tempi, che precedono e che seguono l' "evento" del Cammino NeoCatecumenale, è quello che si può definire "propaganda".

Cantuale Antonianum è intervenuto a rimettere un po' d'ordine nelle posizioni che si sono accavallate in due diversi versanti, quello esaltatorio e quello critico-radicale del CnC. Si è instaurata una vulgata: sarebbe stata approvata la "Liturgia" Nc! Incredibile quanto il capovolgimento della realtà di fatto possa essere attuato in nome dell'ideologia!!! NEI FATTI, non solo non è stata approvata la "Liturgia" Nc, ma men che meno la Santa Messa!!!

Dunque, quali sarebbero queste "particolarità" approvate per le Messe celebrate PER il Cammino? Vediamo lo Statuto:

Articolo 13

Comma 3. Nella celebrazione dell’Eucaristia nelle piccole comunità si seguono i libri liturgici approvati del Rito Romano, fatta eccezione per le concessioni esplicite della Santa Sede (49)

Nota 49:
Cfr. BENEDETTO XVI, Discorso alle Comunità del Cammino Neocatecumenale del 12 gennaio 2006: Notitiae 41 (2005) 554-556; CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO, Lettera del 1° dicembre 2005: Notitiae 41 (2005) 563- 565; Notificazione della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti sulle celebrazioni nei gruppi del Cammino Neocatecumenale, in L’Osservatore Romano, 24 dicembre 1988: «la Congregazione consente che tra gli adattamenti previsti dall’Istruzione Actio pastoralis, nn. 6-11, i gruppi del menzionato “Cammino” possano ricevere la comunione sotto le due specie, sempre con pane azzimo, e spostare, “ad experimentum”, il rito della pace dopo la Preghiera universale».

In sintesi le "particolarità" son le seguenti:

1. Comunione sotto le due Specie;
2. Spostamento del rito della Pace.

BASTA!

In ultimo c'è un "indulto", che è il seguente:

"Per quanto concerne la distribuzione della Santa Comunione sotto le due specie, i neocatecumeni la ricevono in piedi, restando al proprio posto."

Questo "indulto" si applica nelle "celebrazioni per le piccole comunità", le quali hanno luogo (ovvero si TENGONO, si verificano) secondo le regole e le disposizioni del Vescovo Diocesano, come da Statuto e come ricordato dal Santo Padre. Il quale ha RIBADITO a questo riguardo le NORME DA LUI DIRAMATE nella lettera citata nella nota 49, che CORREGGE e non approva (capito Tornielli? Anche lei, forse si è dimenticato, ha commentato quel documento esattamente per quello che è: una correzione!) la Messa che veniva (e viene) celebrata nel CnC! Quali norme? Quelle che impongono alle comunità di partecipare alla Messa DOMENICALE della Parrocchia, di seguire in tutto i Libri Liturgici e di integrarsi!

Altro che "approvazione"!

55 commenti:

  1. Leggo nel Decreto che il PCL

    concede l’approvazione a quelle celebrazioni contenute nel Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale che non risultano per loro natura già normate dai libri liturgici della Chiesa.

    Dunque non la Messa, non le penitenziali, non la Veglia né le celebrazioni del Triduo, perché per tutto questo esistono già le norme valide per la Chiesa tutta che i neocat devono rispettare fedelmente, come il Papa ha detto chiaramente.

    Dunque che c’è di nuovo? C’è che il Papa nel suo discorso è andato fuori tema, parlando dell’Eucarestia, che non è toccata dal decreto. E lo ha fatto per ribadire il dovere di obbedire alla Chiesa e alla sua liturgia. E’ la Chiesa che fa da norma allo statuto e non viceversa. Come sempre abbiamo sostenuto.

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  2. Cos’altro ci si poteva ragionevolmente aspettare da questo incontro? Da questo Papa, in questa chiesa così mal messa? Lo chiedo a Mic, e agli altri che qui e altrove hanno lamentato la loro estrema delusione, il senso di ‘orfanezza’. Perché? Che vi aspettavate? Colpi di scena? Anatemi, ordini perentori? Papa Benedetto non farà mai niente del genere, lo sappiamo bene. E tuttavia, oggi, è il cammino che dovrebbe essere deluso perché non ha ottenuto quel che aveva annunciato e che più gli premeva. Invece accade il contrario.

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  3. I saw that you've got first volume of secret guidelines for catechists titled "Orientamenti alle équipes di catechisti, vol. 1
    fase di conversione o catechesi iniziali" from 1999 year.
    (http://neocatecumenali.blogspot.com/2011/06/leucaristia-secondo-carmen-hernandez.html)
    Where i can get this book ? Especially in pdf format.
    I will really appreaciate any response, even in italian.

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  4. abbiamo i volumi in formato cartaceo.
    Col tempo si potrebbero scannerizzare. Ci invii una mail a neshama@tiscali.it

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  5. I saw that you've got first volume of secret guidelines for catechists titled "Orientamenti alle équipes di catechisti, vol. 1

    Ma guarda un po' a che siamo arrivati nella Chiesa Cattolica! Scommetto che se inoltrassi la richiesta a qualche Loggia di Rito Scozzese di conoscere i rituali del grado "Cavaliere Eletto dei Nove", potrebbero riferirmi in quale biblioteca o presso quale editore è possibile procacciarsi le secret guidelines, più facilmente reperibili a livello internazionale che non il Direttorio di Kiko!

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  6. @ mic:
    Great thanks for your reply. I've sent it.

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  7. Ecco cosa Kiko si aspettava che fosse approvato sull'Eucarestia:

    “Con il Concilio di Trento, nel XVI secolo, si fissa tutto rigidamente imponendo in modo radicale il rito romano.“In quest’epoca nascono tutte le filosofie sull’Eucarestia. “Quando non si capisce quello che è il sacramento, a causa della svalorizzazione enorme dei segni come sacramenti, e quando non si capisce quello che è il memoriale, si comincia a razionalizzare, a voler dare spiegazioni del mistero che c’è dentro. Precisamente perché, il mistero trascende la sua unica spiegazione, c’è il sacramento. Il sacramento parla più dei ragionamenti. Ma a quel tempo, poiché non si capisce,… si cerca di dare spiegazioni filosofiche del mistero. E così incominciano i dibattiti su: ‘Come è presente?’ Lutero non negò mai la presenza reale, negò solo la parolina ‘transustanziazione’ che è una parola filosofica che vuole spiegare il mistero. ...Ma la cosa più importante non sta nella presenza di Gesù Cristo. Egli dice: ‘Per questo sono venuto: per passare da questo mondo al Padre’. Ossia, la presenza fisica nel mondo ha uno scopo che è il resuscitare dalla morte. Questa è la cosa importante. La presenza è un mezzo per il fine che è la Sua opera: il mistero di Pasqua. La presenza è in funzione dell’Eucaristia, della Pasqua” (Orientamenti, p. 325). “Il memoriale che Egli lascia è il Suo Spirito resuscitato dalla morte, presente con tutto il suo mistero di morte e resurrezione, fatto vita per portare al Padre tutti quelli che celebrano la Pasqua, tutti quelli che celebrano la cena con Lui. La Chiesa primitiva non ha problemi a proposito di questa presenza” (Orientamenti p. 326).

    Per fortuna gli è andata male!!!

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  8. comincio a pensare una cosa. se questi sono eretici meglio che stiano per i fatti loro e non si integrino con le nostre messe domenicali. potremmo correre il rischio che ci contaminino...dove seguono le messe gli altri e soprattutto persone che non conosco non mi interessa. le facciano come quando e dove vogliono. ma per i fatti loro!

    un semplice cristiano della domenica

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  9. comincio a pensare una cosa. se questi sono eretici meglio che stiano per i fatti loro e non si integrino con le nostre messe domenicali. potremmo correre il rischio che ci contaminino...dove seguono le messe gli altri e soprattutto persone che non conosco non mi interessa. le facciano come quando e dove vogliono. ma per i fatti loro!

    RispondiElimina
  10. Ma di che parlate!!!!! Mentre voi lottate contro i mulini a vento ho saputo che domani il Card Canizares celebrera' la santa eucaristia con kiko e i sue piu' di mille missionari con tutte le concessioni fatte dalla Santa Sede con gli statuti e di cui voi fate finta di non sapere:

    Monizioni
    Risonanze
    Pace prima della presentazione dei doni
    Due specie con comunione al proprio posto

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  11. Sono un presbitero che per conoscere questa realtà ha condiviso per due anni tutte le loro "abitudini" compreso celebrazioni, passaggi, convivenze, riporti.etc... Credo che posso dare finalmente un giudizio obbiettivo su questa storia.. Come in tutte le cose umane c'è del positivo e anche del negativo.. Mi dispiace comunicare che il fondatore, senza giudicare lo osannano come se fosse un Dio! Quello che lui dice È parola di Dio, anche se molto spesso dice Cavolate, ho i ma morresti delle convivenze di riporto, dove si prende alla lettera quello che dice.. Nell' ultimo mamotreto ci sono tante cose discutibili, sul piano dottrinale! Il problema è questo:!prima di Pasqua ci sarà l'annuncio di Pasqua ! Kiko in quest' annuncio farà credere a tutto il cammino sparso per il mondo di questa presunta approvazione.. Mai avvenuta.. Questo è pericoloso in quanto molti che seguono il cammino sono pecoroni che mangiano quello che gli viene posto davanti.. Si mangeranno anche questa non verità! Continueró a frequentare il cammino per osservare ancora.. Perchè ricordatevi... Il male si sconfigge entrandoci dentro... Cristo ha vinto la morte .. Entrandoci dentro..

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  12. Su una cosa sono d'accordo con Stefano, e cioe' che quello che forse era lo sviluppo piu' temibile - e cioe' che venisse approvata una sorta di "rito alternativo NC" - non si e' verificato.

    Ma in concreto, non vedo cosa questo cambi per i NC. Stefano - o qualcun altro qui - puoi per favore scendere per qualche minuto tra noi che non siamo avvocati e spiegarci se c'e' una singola cosa, anche piccolina, che dopo questo pronunciamento del dicastero che si occupa della liturgia il NCN non potra' piu' fare?

    Qualcuno ha detto loro di togliere i candelabri? Di evitare di mettere una tavola imbandita al centro della sala? Di evitare balletti a fine Eucaristia?

    Queste cose io avrei voluto sentire dal Papa. Perche' vedi, caro Stefano, quello che io nella semplicita' di una persona che non ha studiato legge capisco e' che il dicastero competente per eliminare questi abusi liturgici si e' pronunciato e queste cose non le ha dette, il Papa tanto meno, e se non ho capito male abbiamo finito i dicasteri che dovevano esprimersi sul Cammino (e meno male! almeno ci sara' evitata un'altra festa vaticana, con l'approvazione di qualcos#altro), e quindi la storia finisce qui.

    Ci rendiamo conto che questo cristallizza la prassi del Cammino?

    Capiamo che il problema non e' tanto in quello che il dicastero ha approvato, ma IN QUELLO CHE NON HA DISAPPROVATO? E che adesso noi magari continueremo a osservare le prassi del CNC, ma il Vaticano no, perche' dal punto di vista del Vaticano questo e' un capitolo chiuso??

    E' questo che mi angoscia, e fare l'analisi logica di ogni singola frase del Papa, e' il contesto generale che non va.


    G.

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  13. Questo Papa è enorme, riesce a mantenere l'Unità, anzi, riesce a far tornare all'Ovile anglicani, presto Fratenità San Pio X e Ortodossi, senza concedere nulla alla deriva modernista e/o tradizionalista.
    P.S. Io sono vicino alla Tradizione e frequento regolarmente la Santa Messa nella forma straordinaria. Per essere chiari

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  14. Alcuni anni fa un seminarista del Cammino mi disse che solo il Cammino offre una serie di "catechesi per gli adulti" nella Chiesa. Quindi, permette una formazione cristiana delle famiglie e degli adulti.
    Allora io domandai: "Allora il Cammino basta oggi?" Lui rispose di no, che non basta la sola preparazione e proclamazione della Parola un giorno a settimana e la Liturgia Eucaristica del sabato.
    Insomma il Cammino non è sufficiente ai nostri tempi.
    Anche un sacerdote che seguì il Cammino per tanti anni (fu il primo nella mia città), pochi anni fa fece capire che non bastava ma che bisognava integrarlo con altre cose che si fanno in Parrocchia, come l'Adorazione Eucaristica (che non si fa mai).
    Purtroppo la maggior parte di coloro che fanno parte del Cammino è convinta, al 100%, che il Cammino sia sufficiente per ritenersi a posto, cioè il Cammino garantisce loro una buona vita cristiana e non c'è bisogno di nient'altro.
    Persino i catechisti che conosco, dopo tanti anni di Cammino, credono che il Cammino sia sufficiente, cioè tutte le iniziative parrocchiali sono inutili, l'Adorazione Eucaristica è per loro un optional che non si fa mai, un pellegrinaggio se non è organizzato dal Cammino non si fa perchè sono sufficienti gli incontri vari che Kiko fa, come quello anche della Gmg, i momenti in cui il Parroco fa una Lectio Divina non sono importanti, le Messe Solenne del Vescovo non sono importanti, ecc.
    Tutto questo è una grave illusione che colpisce gran parte dei neocatecumenali e che stesso alcuni seminaristi del Cammino e sacerdoti che conosco hanno ammesso.
    I seminaristi e i sacerdoti del Cammino sarebbero ben felici se i neocatecumenali partecipassero alla vita Parrocchiale per esempio con la Messa quotidiana, con le varie cose che il parroco organizza, ma non è così per il 90%.
    La gente più di due impegni, al massimo tre, settimanali non li vive.
    Se questi impegni sono concentrati nel Cammino, come si può dire loro partecipate anche alla vita Parrocchiale e diocesana?
    Per i neocatecumenali la Messa è quella del Cammino e non quella parrocchiale.
    Chi vive il Cammino in questo modo, ad un certo punto, prova anche una certa inadeguatezza allo stile classico parrocchiale.
    Sembra cioè che solo quello del Cammino sia il modo giusto di vivere la Fede.
    E dopo un po si comincia a diventare pessimisti: si pensa cioè che il mondo è così ateo e materialista (lo si dice proprio nelle catechesi, io le ho ascoltate) perchè la gente non fa parte del Cammino, cioè non ha ascoltato le catechesi che dicono i catechisti e che fanno capo a Kiko.
    Un mio suggerimento, nello stato attuale delle cose, è organizzare e rendere accessibili a tutti i fedeli, catechesi o Lectio Divine (non del Cammino) e di far organizzare, da parte dei neocatecumenali, momenti di Adorazione Eucaristica parrocchiali e, a turno, per comunità, anziché preparare la Messa del cammino, far preparare loro quella domenicale però nel modo e con canti tradizionali che conoscono tutti i fedeli. Tutto questo alternandosi ogni domenica con gli altri gruppi presenti in Parrocchia.
    Dev'esserci quindi l'inserimento dei neocatecumenali nella Parrocchia e non della Parrocchia nel Cammino.
    Cosa che dipende dal Parroco e dalle disposizioni del Vescovo.

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  15. Andate sul blog di Tornielli e vedrete se i neocatecumenali non pensano che il Papa ha approvato la loro "liturgia" come...un`altra forma straordinaria!

    Vedrete come rifiutano perfino le parole del Papa, eppure espicite,laddove dice che i neocatecumenali devono unirsi alla parrocchia già durante il cammino, ma in ogni caso alla fine del cammino, il Papa ha detto:

    "la progressiva maturazione nella fede del singolo e della piccola comunità deve favorire il loro inserimento nella vita della grande comunità ecclesiale, che trova nella celebrazione liturgica della parrocchia, nella quale e per la quale si attua il Neocatecumenato (cfr Statuti, art. 6), la sua forma ordinaria. Ma anche durante il cammino è importante non separarsi dalla comunità parrocchiale, proprio nella celebrazione dell’Eucaristia che è il vero luogo dell’unità di tutti, dove il Signore ci abbraccia nei diversi stati della nostra maturità spirituale e ci unisce nell’unnico pane che ci rende un unico corpo (cfr 1 Cor 10, 16s)."

     

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  16. ‘transustanziazione’ che è una parola filosofica che vuole spiegare il mistero.

    transustanziazione non è una parola filosofica che vuole spiegare il mistero, è un concetto teologico che ha nel Magistero perenne la sua collocazione il "luogo teologico" per eccellenza e quindi fa parte del patrimonio dogmatico cui si deve non solo ossequio della ragione, ma assenso della Fede.

    Ebbene, opera e prolifera nella Chiesa una entità-camminoNC che questo dogma lo oltrepassa, lo esclude... e tuttavia è 'approvata'!

    La loro veglia pasquale tanto magnificata non è altro che un'haggadàh ebraica con infarinature cristiane: in sostanza, diviene fondamentale ciò che per il cristianesimo è superato da una realtà mirabile, grande e meravigliosa come il Sacrificio Redentore di Cresto, senza il quale non può esserci la Risurrezione. La nostra Pasqua comprende sia la Passione che la Risurrezione del Signore e non ha più nulla a che vedere né con Mosè (tali sono considerati i catechisti per ogni comunità) né con l'uscita dall'Egitto e il cammino nel deserto, nel quale i NC si sono fermati con vaghe reminiscenze cristiche. Noi cristiani siamo già nella Terra Promessa, quella DEFINITIVA perché è già primizia di vita eterna: è il nostro Signore Gesù. Se siamo in Lui non siamo nel deserto (lo possiamo solo utilizzare come 'metafora' per indicare momenti di aridità o di diffcoltà) ma, sostanzialmente, ontologicamente, siamo innestati in Cristo e transustanziazione indica la sua PRESENZA REALE, che ci ha consegnato nell'Eucaristia fino alla fine dei tempi.
    E' una cosa grande e unica, che a nessuno dovrebbe esser consentito manomettere nello stesso modo di Lutero, il quale oggi - nonostante l'esiziale frattura prodotta nella Chiesa - è portato diventato un esempio di "uomo di fede". Era un monaco, certo la fede l'aveva ricevuta; ma poi l'ha rinnegata e non si possono ignorare le distorsioni nefaste che ha introdotto e che hanno 'separato' dalla Chiesa e forgiato in maniera diversa milioni di credenti.
    Ora tuttavia esse ritornano e hanno diritto di cittadinanza in una Chiesa che sembra aver dimenticato i suoi fondamenti...

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  17. E' proprio quella parte del discorso del Papa sottolinata da Luisa ed altre ancora che purtroppo hanno l'effetto di annullare l'autentica lettura cattolica dell'intera sua allocuzione rivolta ai NC.
    E' questo ciò che in sostanza e nella concretezza vanifica nella prassi, quello che viene inserito, ma non ben definito in un crogiolo di parole e di concetti, creando un insieme dal quale si può estrarre la "vena aurea" della verità, ma anche il suo contrario. E questo è ciò che fanno - il dramma è che gliene viene data possibilità - i neocatecumenali e i loro sodali.
    Del resto non è altro che lo stile conciliare, che sembra non si accenni minimamente né a rettificare né a ricondurre sotto una continuità proclamata, ma non dimostrata né vissuta... ormai è fin troppo chiaro.

    Non è piacevole, anzi è doloroso, esprimere queste cose; ma mi pare che al punto in cui siamo siamo ineludibili.

    D'altronde mi dite qual'è quel vescovo che applicherà le parole del papa nel senso cattolico? Qualche mosca bianca, come Villegas o i vescovi giapponesi: ma prima o poi troveranno il modo di metterli a tacere, come per tanti anni la Segreteria di Stato ha persino annullato le disposizioni del Papa (vedi Giappone, et alia)...

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  18. C'è da chiedersi, Luisa, cosa portano nella parrocchia i cristiani cosiddetti "maturi" alla fine del cammino? Il vangelo e le prassi-kike. Spesso, se già la parrocchia non è stata fagocitata dal cammino, vengono utilizzati come catechisti dei sacramenti d'iniziazione; ma quale catechismo insegnano? E' solo uno dei tanti esempi possibili...

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  19. Nel blog sopra citato ci sono un paio di interessanti interventi:

    1) alcune domande ai neocatecumenali

    2) il punto della situazione

    Mentre il primo è chiaramente e documentatamente critico, il secondo articolo segnalato tenta in qualche modo di giustificare i neocatecumenali, addirittura cominciando la pagina con un Ratzinger che celebra con un'ostia grande e un altare pieno di fiori (e con le "insalatiere").

    Quella foto, benché spacciata dalla propaganda come "Ratzinger celebra la liturgia neocat", non dimostra affatto che Benedetto XVI all'epoca conoscesse ed approvasse gli strafalcioni kikiani-carmeniani. Sappiamo bene che il Cammino, in presenza di autorità ecclesiastiche, si mimetizza, riduce al minimo gli abusi, fa magicamente sparire i candelabri a nove fuochi...

    Il secondo articolo resta però interessante perché, pur partendo dal presupposto delle più oneste intenzioni neocatecumenali, pur prendendo il Messale e i documenti liturgici nell'interpretazione più favorevole ai neocat... trova comunque un sacco di guai e problemi. Che -guarda caso!- coincidono con quelli che avevamo già segnalato su queste nostre pagine da tempo.

    Nei commenti si scorgono pure i soliti frequentatori di queste nostre pagine, mentre riversano i loro peana a Kiko travisando la realtà (quella documentata dai loro stessi video e dalle loro stesse fotografie). E naturalmente mormorano contro Magister e contro chiunque altro dica qualcosa di diverso dalla propaganda kikiana...

    Un'ultima osservazione. I neocat vengono paradossalmente sostenuti da alcuni ecclesiastici generalmente qualificati come "conservatori" (tra cui il Canizares Llovera).

    Il cortocircuito del ragionamento di costoro suona più o meno così: dato che la liturgia cattolica riformata da Paolo VI produce solo sbadigli e noia della fede, allora ci vuole qualcuno che sappia "ravvivarla", come ad esempio i neocatecumenali, così chiassosi, così presenti, così "partecipanti"...

    Notate il tranello: anziché chiedersi come mai la "primavera della Chiesa" si è risolta in una liturgia innegabilmente meno attraente di quella "tridentina"... cosa fanno? Cercano qualcuno che la ravvivi. E guardano con favore coloro che per "ravvivarla" l'hanno straziata (in nome del loro idolo Kiko).

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  20. Quindi è stata approvata la lavanda dei piedi fatta in comunità.
    Non ci sono le domande dei bambini alla veglia di Pasqua, se fatta in parrocchia.
    Cioè è stato approvato ciò che già si faceva.

    E' stato approvato quello che i neocat volevano: continuare a fare tutto di nascosto, in modo da non essere esposti a critiche, da cui non sono in grado di difendersi perchè su alcuni punti non sono cattolici.

    Sono stati approvati i riti di passaggio:
    -la denuncia pubblica della propria croce
    - la rinuncia a Satana, con la consegna di beni di valore.
    - la Redditio fatta in chiesa, a
    volte durante le messe.
    - la figura del garante che controlla l'operato del neocatecumeno
    - il rinnovo dell'Alleanza di biblica memoria
    - il ri-battesimo finale

    Tutto quello che si faceva in segreto nelle salette, si può continuare a farlo, ma questa volta con la benedizione apostolica.

    Di fatto un neocatecumenale che desideri fare un discernimento, deve -come dicono i neocat stessi- separare dottrina e prassi.
    Ovvero deve ascoltare le parole del papa, ma non guardare a quello che fa.

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  21. Questo Papa è enorme, riesce a mantenere l'Unità, anzi, riesce a far tornare all'Ovile anglicani, presto Fratenità San Pio X e Ortodossi, senza concedere nulla alla deriva modernista e/o tradizionalista.
    P.S. Io sono vicino alla Tradizione e frequento regolarmente la Santa Messa nella forma straordinaria. Per essere chiari


    Questo "papa enorme" non sta mantenendo l'unità, sta creando un unità nella diversità come dice lui, cioè far coincidere gli opposti nello stesso soggetto che nella realtà non è possibile perchè io sono cattolico il NC, NO!
    Sta mettendo in atto ciò che vuole il concilio cioè una fede mondialista aperta a tutti.
    Quale accordo tra Cristo e beliar?
    Ancora non si riesce a vedere, ancora si discute cosa ha aprovato, il fatto stesso di approvare i NC è un errore e da un errore può nascere solo errore.
    Perchè vai alla messa tridentina e non a quella dei NC, chi deve far tornare all'ovile? La FSSPX?
    Mi sa che lei ha uno strano concetto di unità di Fede e di Cattolicità!
    CVCRCI

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  22. Ma di che parlate!!!!! Mentre voi lottate contro i mulini a vento ho saputo che domani il Card Canizares celebrera' la santa eucaristia con kiko e i sue piu' di mille missionari con tutte le concessioni fatte dalla Santa Sede con gli statuti e di cui voi fate finta di non sapere:

    Carissima chiara condivido ciò che dici, mi faresti il favore di dire di più su cio' che avverrà domani? se non vuoi farlo qui puoi scrivermi alla mia Mail gianluca.cruccas@gmail.com

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  23. Hai ragione mic, nel farmi osservare che anche se i nc dovessero integrarsi alla parrocchia alla fine del cnc arriverebbero comunque con la loro "formazione" kikiana, sappiamo anche che i nc non collaborano, dunque quell`integrazione rischia fortemente di assumere le vesti di un fagocitamento con l`imposizione delle loro prassi.

    Quell`approvazione che non è una approvazione ma che è comunque un`approvazione, quel discorso del Papa con tutti i suoi "MA" che saranno ignorati dai neocatecumenali,non modificano di una virgola una realtà che sarei cieca se non la vedessi, e cioè che quel movimento con le sue prassi non cattoliche, il suo segreto non cattolico, in suoi metodi non cattolici, ha ricevuto il placet del Vaticano.

    Sarei cieca ne non avessi visto il "piccolo Ratzinger",il card. Canizarès, assistere sorridente all`esaltazione del cammino fatta da Arguello, se non avessi visto tutti quei vescovi alzarsi per prendersi gli applausi.

    È una tragicommedia o, forse, solo una tragedia vedere i CUSTODI DELLA SACRA LITURGIA pendere dalle labbra di chi ha ferito, calpestato, devastato la Liturgia cattolica.
    C`è ben poco da capire perchè quel comportamento sfugge ad ogni logica per un cattolico formato a contatto del Magistero della Chiesa.

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  24. Carissimi, rompo il mio silenzio di lunghi mesi giusto perche' il momento mi sembra meriti.

    Non c'e' nessun trionfalismo da parte mia in questo momento: a essere sincero, questo carosello di approvazioni ha da un po' di tempo cessato di interessarmi. Per questo non voglio entrare in polemica con voi sulle interpretazioni delle parole del Papa e sul senso del decreto.

    Vorrei pero' condividere quello che mi ha toccato di questa vicenda: e' stato sentire il Papa aprire il suo discorso con queste parole:

    "La vostra presenza oggi è una testimonianza visibile del vostro gioioso impegno di vivere la fede, in comunione con tutta la Chiesa e con il Successore di Pietro, e di essere coraggiosi annunciatori del Vangelo."

    Perche' questo e' quello che conta per me adesso: dopo tanti anni di dubbi, conflitti fuori e dentro il web, sentirmi dire dal Papa che la nostra presenza e' testimonianza di un impegno di essere in comunione con la Chiesa. Perche' se noi come Cammino ci staccheremo anche solo di pochi centimetri dalla Chiesa, la nostra testimonianza non varra' piu' nulla, come il famoso tralcio evangelico staccato dalla vite. E questa adesione deve essere al 100%, comprendere tutto, dalla dottrina alla liturgia alla morale, altrimenti non sara' efficace.

    E prendo molto sul serio i richiami del Papa all'unita', e non li sento diretti genericamente al Cammino o ai suoi fondatori: il Papa lo chiede a me! E' mia responsabilita' dimostrare, nella vita della parrocchia e fuori, che c'e' piena consapevolezza dei modi diversi in cui lo Spirito Santo agisce nella Chiesa, e rispettarli, senza mai dare l'impressione di elitismo. Dalla prima volta che il Papa ha pronunciato richiami simili, cerco nel mio piccolo di capire di piu' quello che l'Opus Dei, CL, i Tradizionalisti, hanno da contribuire alla Chiesa, e sto scoprendo tesori immensi. Sarebbe davvero deprimente una Chiesa in cui i neocat hanno l'esclusiva sullo Spirito Santo.

    Spero che sia chiaro che non c'e' nessuna polemica con voi: per quanto riguarda dottrina, liturgia e tutto il resto io mi rimetto ai miei cari Pastori, il Papa innanzitutto, a ubbidire allo Statuto che la Chiesa ha preparato per me come se fosse una Regola monastica, e continuero' a fidarmi di Kiko fino al giorno in cui i miei Pastori mi chiederanno di non farlo piu'.

    La Pace

    Zufolo

    RispondiElimina
  25. Caro Zufolo,
    da te non mi aspettavo nulla di diverso.
    La tua formazione è quella e la rispetto.
    Andiamo avanti e che il Signore compensi con la Sua Grazia che tutto può le diversità che ci sono e che non possiamo far finta di ignorare.

    "unità nella diversità" è uno slogan che va bene finché la diversità non è "estraneità" e non mi trova d'accordo nei riguardi del cammino. I perché li conosci e non sto lì a ripeterteli e non credo che la sbandierata approvazione li abbia mutati di una virgola. Ma, umanamente, non posso che augurarti buon proseguimento: a ognuno il "suo" cammino....

    RispondiElimina
  26. Mic, grazie degli auguri, che prima di uscire definitivamente di scena ricambio ed estendo agli altri "osservatori", e mi unisco alla tua speranza che la grazia compensi le nostre differenze e le nostre mancanze.

    Zufolo

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  27. Sto leggendo il blog di Tornielli. Il tono, come riportato da Luisa,
    è ovviamente trionfalistico. Ci sarebbero i vari distinguo da fare e alcuni sono
    stati meritoriamente fatti , ma è chiaro che di tutti i rilievi non resterà traccia e
    prevarrà come sempre la propaganda. E' l'ennesima prova di forza a cui si può assistere
    solo con molta fede.

    Il cammino non può emendarsi per norme , continuerà a fare e predicare quell'insieme di astrusità che lo contraddistinguono.

    RispondiElimina
  28. non capisco il motivo di tutto questo astio. Se il cammino avvicina molte persone alla fede......perchè vi infastidisce?
    Ricordate questi versi?

    Mc 9, 38-43.45.47-48
    [In quel tempo] Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni
    nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo
    impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare
    male di me: chi non è contro di noi è per noi.

    Noi non siamo contro la chiesa ne contro il papa ne contro i preti, ne contro i catechisti colti...sappiamo solo che Cristo ha vinto la nostra morte e ci ha ridato la vita!!!
    Perchè non lo accettate?

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  29. Dovresti lasciare liberi i commenti non solo quelli che ti fanno comodo!!!

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  30. Se andate sul blog di Tornielli avrete la conferma di come le parole del Papa sono accolte e recepite dai neocatecumenali, che non hanno tutti la moderazione e sincerità di Zufolo.

    È palese che quelle persone considerano il cnc una chiesa nella Chiesa.
    Secondo loro il Papa non ha affatto chiesto loro di integrarsi alla parrocchia o, piuttosto,nemmeno avrebbe potuto farlo perchè...non è un monarca assoluto e che anche lui è sottoposto allo statuto!

    RispondiElimina
  31. Ottimo chiarimento Stefano ^__^
    in sostanza ciò che sfugge a Kiko, o mejo, finge di non capire... e che purtroppo viene occultato ai membri del cammino è questo particolare dell'art.13 messo in vedinza e la conclusione del Discorso del Papa...

    Il Papa dice, CHIARISSIMAMENTE che l'approvazione del Cammino è data per completare i propri schemi INTERNI E DI AVANZAMENTO (CELEBERAZIONI approvate) FRA UNA TAPPA ED UN ALTRA... in mezzo a queste tappe il Papa chiede che i membri del Cammino SI UNIFORMINO, E SI COMPLETINO NELLA PARROCCHIA E NELLA MESSA CELEBRATA DALLA PARROCCHIA.....

    Il Papa non ha detto che da oggi i parrocchiani dovranno uniformarsi al cammino ^__^ ma ha detto esattamente il contrario ^__^

    Mettendo da parte per un attimo gli elogi, scontati, al cammino, sarebbe bene che i neocatecumenali presenti qui e altrove si facessero un esame di coscienza sulle parole del Papa a riguardo di questo UNIFORMARSI E COMPLETARSI NELLA PARROCCHIA...
    la richiesta del Papa affinchè i membri del cammino, FRA UNA TAPPA ED UN ALTRA, PRENDANO MESSA ANCHE IN PARROCCHIA è tangibile e ricorre da sempre... e come sempre Kiko disobbedisce e le membra del cammino vengono ingannate e tenute all'oscuro...

    è dura, ma con questo Discorso del Papa non più difficile di ieri ^__^ sarà sollecitare i parroci ad applicare le richieste del Pontefice... richieste che spesso essi stessi disconoscono...
    ma con carità gliele possiamo far presenti...
    ^__^

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  32. bravissimi Michela, G. e Stefano Gavazzi, con i quali mi trovo sempre concorde,perchè tengono gli occhi aperti sul MALE che dilaga e che nessuno sente il SACRO DOVERE DI FERMARE.
    Qui sta accadendo come se nel bilancio di un terremoto soprannaturale di dimensioni planetarie (sì perchè si tratta di centinaia di migliaia di anime e generazioni DI CATTOLICI che si PERVERTONO) di qualità e potenza distruttiva mai vista nella storia, nel fare il bilancio e conto delle vittime, i "contatori" invitassero all'esultanza tutti dicendo:
    "Gioite! i morti non sono 540 milioni, come avevamo detto finora, bensì.....539.999.999 ! evviva ! tutto è a posto....e per ora non aggiorniamo il conto, quindi tutto OK, allegria !"
    ma stiamo perdendo il senno, cari amici ? non dobbiamo più RAGIONARE sul bene e sul male, sul giusto e l'ingiusto, che sono le cose più importanti per LA COSCIENZA CRISTIANA ?
    vogliamo scherzare col fuoco ? ci vogliamo prendere gioco di Nostro Signore, che ha detto:

    Il vostro parlare sia sì sì no no; il resto viene dal demonio !
    Chi non è con Me è contro di Me; chi non raccoglie con Me, disperde

    ?
    (e ciò vale anche per Assisi, l'inizio del precipizio che attira ormai castighi di Dio sulla Chiesa sempre più accecata e asfissiata dal fumo!....)

    Gesù Cristo si lascerà prendere in giro dalle nostre sottigliezze e ACROBAZIE VERBALI DA AZZECCAGARBUGLI, di fronte ad ERESIA, EMPIETA' E VIOLENZE crescenti e dilaganti, senza numero nè controllo, nè pentimento nè conversione dei cuori pervertitori e pervertiti ?
    abbiamo preso Dio per un bonaccione tipo babbo natale che dà pacche sulle spalle a tutti ?

    Ester

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  33. Caro Zufolo, ciò che scrivi è encomiabile e condivisibile.... e ti fo per questo mille auguri e di grande fraternità ^__^

    Tuttavia concedimi sono di invitarti a correggere Kiko, perchè puoi farlo, quando egli stesso su alcune questioni di gestione teologica e dottrinala, vi inganna... ;-)

    In questi giorni egli parlava di approvazione "della NOSTRA Messa", diceva che il Papa aveva approvato "la nostra liturgia"... ora come puoi leggere ed ascoltato dal Discorso del Papa questo non è avvenuto... non esiste una "messa del Cammino" ^__^ hai dunque tutte le carte in regola per farlo presente a chi di dovere...
    Non è vero che siamo costretti ad obbedire ciecamente, anche ai superioi, con carità, possiamo, e delle volte è un dovere, far presente l'errore...
    se lo hai compreso, allora agisci anche su questo!

    Non si tratta di non fidarsi più di Kiko, ma di aiutarlo a non strafare con le sue innovazioni LITURGICHE che il Papa ha decisamente frenato... se di questo hai preso veramente coscienza come accenni, allora è tuo dovere non tacere...
    Anch'io nel mio piccolo ho avuto superiori domenicani un pò stravaganti, ma non per questo ho perso fiducia nell'Ordine, mai !! ^__^
    e quando ho potuto non ho taciuto, neppure con loro ^__^

    Fraternamente!

    RispondiElimina
  34. Cara Caterina mi puoi dire dove il Papa avrebbe "decisamente frenato le innovazioni liturgiche" di Arguello?

    A me sembra che, a parte alzarsi 30 secondi per ricevere il proprio pezzettino di pane, Arguello e i s suoi kikos fanno quello che vogliono, come vogliono e quando lo vogliono.

    Tanto le loro sono solo "particolarità"!

    Per chiunque altro quelle particolarità sarebbero state definite "derive" e "abusi".
    Secondo il Magistero della Chiesa SONO abusi e derive.

    Ma per il cnc, sono diventate solo particolarità ratificate dallo stesso Papa che 6 anni prima aveva voluto sopprimerle o modificarle con le sue norme....

    Mais tout va bien Madame la Marquise!

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  35. "E' l'ennesima prova di forza a cui si può assistere
    solo con molta fede.
    Il cammino non può emendarsi per norme , continuerà a fare e predicare quell'insieme di astrusità che lo contraddistinguono."


    Drammaticamente vero, Montmirail, se la mia Fede in Gesù Cristo non vacilla, tentenna quella in chi ci guida.

    Effettivamnete da Tornielli, a parte i soliti insulti di chi non ha argomenti,si può osservare il modo neocatecumenale di recepire il discorso del Papa descritto in lunghissimi commenti, da capogiro!
    Niente di soprendente a dire il vero, ciò che sorprende e lascia sgomenti è che il Papa, che conosce perfettamente l`incapacità congenitale dei neocat di accettare non solo delle normative ma anche dei richiami, continui a rivolgersi a loro con quel linguaggio totalmente inefficace perchè sarà manipolato fino ad arrivare a svuotare il discorso del suo senso, a fargli dire ciò che non ha detto, a fargli dire ciò che il neocatecumenale pretende abbia detto, evidentemente pro-cammino.
    Un esercizio in cui i neocatecumenali eccellono ma che raggiunge in questi giorni dei vertici di "abiltà".

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  36. A me sembra che, a parte alzarsi 30 secondi per ricevere il proprio pezzettino di pane"

    30 secondi?
    Io direi 5 secondi!

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  37. Da appartenente al CN mi accodo al discorso fatto da Zufolo, che sento in ogni sua parola.

    Mic scusami se non ti ho risposto ma ho avuto da fare in questi giorni, riprendendo la tua sorpresa sul fatto di essere "di terza generazione" per così dire, i miei nonni entrarono in cammino circa 40 anni fa, seguiti subito dopo dai miei genitori, e infine da me, che ho 25 anni.

    Come ho già detto, certi discorsi pieni di violenza mi lasciano dispiaciuto, come mi lasciano dispiaciuto gli NC che rispondono con altrettanta violenza.

    Penso che sia possibile un dialogo, oggi più che mai, visto che siamo fratelli nella fede.

    Io penso che il Papa, che lo conosce bene, abbia chiarito che ci vede del bene nel cammino, come ci vedevano del bene i due papi precedenti.

    Alcuni di voi pensano che siamo una punizione per la Chiesa, una massa di eretici permessa per un fine che solo il Signore conosce.

    Io so che il mio cuore cerca solo Lui, e che sto seguendo il mio parroco, il mio Vescovo, e il mio Papa, e li seguirò sempre, e se il Signore permette che tutti loro sbaglino, prego almeno che abbia pietà della mia buona fede.

    Prendo molto sul serio le parole del Papa, e sono d'accordo con chi di voi si indigna di quei NC che negano il richiamo, che è palese; che dirvi, i "tifosi" che prendono una parte e non riescono a guardare oltre, esistono in tutti e due i fronti, è un qualcosa di umano.

    Io spero che Kiko adotterà provvedimenti di sua spontanea volontà per avvicinare la realtà della Parrocchia, visto che il richiamo del Papa è palese, ma non ci scommetterei purtroppo; sono vere alcune critiche, e tra queste che Kiko non è mai stato particolarmente obbediente, finchè non è messo alle strette, cosa che il Papa non ha fatto.

    Io di mio ne parlerò con il mio Parroco, e comincerò sin da subito a partecipare attivamente alla vita parrocchiale, anche se significa andare sia il sabato sera che la domenica mattina.

    Vedremo come si evolverà la cosa; spero che il Signore ci guidi nel correggerci, e di poterci dire presto tranquillamente fratelli, perchè così vi sento.

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  38. Prendo molto sul serio le parole del Papa, e sono d'accordo con chi di voi si indigna di quei NC che negano il richiamo, che è palese; che dirvi, i "tifosi" che prendono una parte e non riescono a guardare oltre, esistono in tutti e due i fronti, è un qualcosa di umano.

    Caro Marco,
    prendo molto sul serio le tue parole e ti dico che su questo blog non scrivono dei "tifosi" che prendono una parte, ma dei "credenti" che hanno riscontrato nel cammino non solo quei deficit che tu stesso riconosci. Essi sono il segnale di qualcosa di più serio: l'esistenza di eresie dottrinali e anche di altri metodi inaccettabili che forgiano dei diversamente-credenti inconsapevoli di esserlo.

    In questo momento "oscuro", ciò che mi sconvolge e che mi rattrista è il fatto che tutto questo sia ignorato da chi dovrebbe difendere e salvaguardare la fede dei piccoli e anche la fede di tutti...

    Apprezzo la tua manifestazione di buona volontà ma non riesco a prescindere da ciò che penso sia davvero il cammino e, quindi, esprimo la convinzione che a questo punto solo il Signore potrà darci uno spiraglio di luce in questo buio...

    RispondiElimina
  39. http://www.oecumene.radiovaticana.org/it1/articolo.asp?c=556736

    Il cardinale Antonio Cañizares, prefetto della Congregazione per il Culto Divino, ha presieduto questa mattina nel centro internazionale del Cammino Neocatecumenale "Servo di Jahvè" a Porto San Giorgio, nelle Marche, la celerbazione eucaristica che ha concluso il grande incontro di 1200 catechisti e itineranti, famiglie in missione e rettori di seminari del Cammino. Un incontro portato avanti da Kiko Arguello e Carmen Hernández, iniziatori del Cammino Neocatecumenale, e padre Mario Pezzi. Prendendo spunto dalla Parola della liturgia di oggi, il cardinale Cañizares ha affermato che il Regno di Dio "non è una struttura sociale o poltica ma è Dio stesso, Dio che viene, che è presente, la realtà più presente e più decisiva per l’umanità". "Noi nel volto di Cristo - ha detto il porporato - abbiamo visto che Dio è l’unico, Lui che ha amato l’uomo e ha misericordia dei peccatori. In Cristo abbiamo l’unica ragione della nostra esistenza". In una società che vive come se Dio non esistesse, ha detto il cardinale Cañizares, "Gesù Cristo è la vita e la speranza. Convertirsi è rimettere in discussione il proprio modo di vievere, andare contro corrente: convertirsi e accettare che solo Dio basta e converte il cuore dell’uomo". La conversione "è guardare a Cristo - ha detto ancora il cardinale Cañizares - e pensare come Lui e seguirlo e testimoniare al mondo una vita nuova. Che Dio sia il centro della nostra vita, seguire Gesù è la felicità. Come non annnunciarlo allora a tutti?" Il Signore, ha proseguito il porporato, "ha fatto un dono al Cammino Neocatecumenale, che Dio è vivo e presente e ci fa partecipare del suo amore. Il Cammino Neocatecumenale è un dono per la Chiesa perchè vi dà la gioia e la grazia di annunciare Gesù Cristo. Il mondo ha bisogno della vostra testimonianza". Al termine della celebrazione sono state consegnate le reliquie dei Santi alle 17 "missio ad gentes" composte da un sacerdote e 100 famiglie missionarie con i loro figli che andranno ad evangelizzare nelle zone più scristianizzate di Europa, Stati Uniti, Oceania e Africa. Il cardinale Cañizares ha ringraziato il Papa per l’incontro di venerdì scorso in Vaticano dove è stato consegnato il decreto di approvazione delle celebrazioni liturgiche del direttorio catechetico del Cammino Neocatecumenale. "Un segno - ha detto il porporato - dell’amore del Papa per la vostra missione di evangelizzazione nel mondo". (Da Porto San Giorgio, Roberto Piermarini)

    RispondiElimina
  40. ...Il Signore, ha proseguito il porporato, "ha fatto un dono al Cammino Neocatecumenale, che Dio è vivo e presente e ci fa partecipare del suo amore.

    Possibile che questo dono, secondo il cardinale Canizares, Dio lo abbia presentato proprio ed esclusivamente al Cammino Neocatecumenale?

    RispondiElimina
  41. Ad ogni buon fine la presernza di Canizares oggi a Porto S. Giorgio è la migliore risposta possibile al thread di Stefano.
    Ahimè!

    RispondiElimina
  42. Saluto Zufolo e Marco, apprezzandoli per la loro pacatezza e disponibilità al dialogo. Il problema è che occorrerà pure capire che le sensibilità sono varie e differenti. C'è chi è ferito da ciò che non è stato considerato "strettamente" liturgico. La seguente immagine, per esempio, dalla liturgia cristiana mi rinvia ad altro.

    http://1.bp.blogspot.com/-SUki3mREkQY/TxWRX6ruDDI/AAAAAAAAAqs/_olLjTpNU8Q/s400/Giancarlo_001-vi.jpg

    Per me, come ho già scritto, la dimensione estetica è parte caratterizzante di un rito. Mi pare, però, che la Chiesa Cattolica non la pensi differentemente, regolamentando con l'OGMR la preparazione dell'Altare, che è "il centro di tutta la Liturgia eucaristica".
    Perché, allora, mi chiedo, Kiko deve imporre a chi ha sensibilità differenti quel simbolo di "sua invenzione" che tanto ricorda il candelabro della festa di Hanukkah?
    Dice Kiko: il nove (numero delle luci del candelabro) significa l'evangelizzazione. Ma quando mai? Dove l'ha letto?
    "Dice il Talmud che non c'è luce eccetto Torà, come è detto: una mitzvà è un lume e Torà è la luce". Le luci di Hanukkah rappresentano la Torà.
    Un ebreo, cari fratelli, sulla mensa neocatecumenale vede la Torah. Chiedetelo a don Antonello Iapicca, che queste cose le conosce.

    RispondiElimina
  43. Beh...caro Lino..il don di cui tu parli sarà certamente un conoscitore, ma è soprattutto un grande "estimastore- praticante" del Cammino.
    Pensi che potrebbe rispondere dunque in modo empatico al tuo interrogativo?

    RispondiElimina
  44. @ Francesco
    Lo so, caro Francesco, lo so. Ricevo la sua mail circolare ogni mattina, che apro volentieri così inizio la giornata di lavoro con la lettura del Vangelo. Riguardo le luci di Hanukkah, poco tempo fa ho letto un articolo di Rebbe Shlita su e-brei.net.
    Nell'affinare la ricerca, ritrovai pezzi dell'articolo in un commento di Iapicca.

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  45. P.S.
    Avevo conservato il link, qui c'è il concetto di luce/Torah:
    http://www.e-brei.net/old/modules.php?name=News&file=print&sid=581

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  46. Antonello Japicca è un presbitero neocatecumenale che era ancora recentemente in Giappone.

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  47. Lino, probabilmente lo sa già, ma può ricevere il Vangelo on-line ogni giorno anche qui:

    http://www.vangelodelgiorno.org/main.php?language=IT

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  48. @ Emma
    No, non lo sapevo. Mi sono abbonato, la ringrazio.

    RispondiElimina
  49. regolamentando con l'OGMR la preparazione dell'Altare, che è "il centro di tutta la Liturgia eucaristica".

    MA LINO mi meraviglio di te... Ma come la prarazione dell'altare e' il CENTRO Di TUTTA la liturgia eucaristica???

    Siete messi proprio male.. E poi accusate il cammino di eresia. Mi hai fatto venire in mente quel prete che diceva che per lui la cosa piu' importante della messavera quando metteva l'acqua nel vino!!!

    Grazie a Dio che sto nel cammino

    RispondiElimina
  50. Grazie a Dio che tu sei nel cammino e quindi ti sei soffermata a questa virgola insignificante, senza preoccuparti di CONOSCERE che i nostri rilievi cattolici sulla liturgia sono ben altri!

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  51. Dice Kiko: il nove (numero delle luci del candelabro) significa l'evangelizzazione. Ma quando mai? Dove l'ha letto?

    E' un'interpretazione simile a quella di un "supercatechista", su questo blog, che se l'è inventata rispondendo ai nostri rilievi, riconoscendo compiaciuto di aver "superato se stesso" con quel sofisma.

    La realtà, sentita con le mie orecchie nella Parrocchia di Santa Francesca Cabrini a Roma è che simboleggia i "ricostruttori della vera chiesa" quali si credono e di fatto si comportano, distruggendo contestualmente la vera Chiesa di Cristo.

    Quanto alla channukkiàh, leggete qui.

    RispondiElimina
  52. Cari fratelli neocatecumenali,

    i commenti sono sempre graditi, purché contribuiscano (anche polemicamente, ma contribuiscano) alla discussione.

    I commenti inutili e sterili (per esempio quelli contenenti solo insulti o slogan pubblicitari a cui abbiamo già risposto cento volte, magari proprio nella stessa pagina), è inutile pubblicarli.

    Se qualcuno desidera intervenire in una discussione, si presume che abbia ascoltato prima di parlare.

    Quindi, cari fratelli neocat, prima di riversare su questo blog maldicenze e mormorazioni, provate a leggere gli interventi pubblicati.


    Fra parentesi, come avrete già notato, cominciano ad essere numerosi quelli che oltre ad accorgersi delle magagne di Kiko le descrivono alla luce del sole.

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  53. esatto Tripudio ^__^ anche sandro magister conferma quanto abbiamo fino ad oggi sostenuto ^__^

    CITTÀ DEL VATICANO, 23 gennaio 2012 – Prima dell’udienza con Benedetto XVI di tre giorni fa, dentro il Cammino neocatecumenale correva voce che in quell'occasione sarebbero state definitivamente approvate le “liturgie” del movimento ecclesiale fondato da Francisco "Kiko" Argüello e Carmen Hernández:

    > "Placet" o "Non placet"? La scommessa di Carmen e Kiko

    Tali voci davano addirittura per pronto il documento di convalida.

    In realtà questo provvedimento non era assolutamente all’ordine del giorno in Vaticano, come si è potuto verificare nel corso dell’udienza col papa del 20 gennaio.

    All'inizio dell'udienza, infatti, è stato letto un decreto del pontificio consiglio per i laici nel quale, con "il parere favorevole della congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti", semplicemente si "concede l’approvazione a quelle celebrazioni contenute nel Direttorio catechetico del Cammino neocatecumenale che non risultano per loro natura già normate dai libri liturgici della Chiesa".

    Più chiaramente il papa nel suo discorso ha ribadito che con il suddetto decreto soltanto "vengono approvate le celebrazioni" presenti nel Direttorio catechetico, che "non sono strettamente liturgiche".

    Ciò vuol dire che i rituali approvati in questa occasione non riguardano in alcun modo la liturgia della messa o l’amministrazione dei sacramenti, ma solo le celebrazioni interne al Cammino che scandiscono le principali tappe del lungo catecumenato di ogni suo membro.

    Benedetto XVI ha inoltre approfittato dell'udienza per rivolgere ai capi e ai membri del Cammino un "breve pensiero sul valore della liturgia". È si è trattato di un "pensiero" che aveva tutto il sapore di una lezione, densa e impegnativa nonostante la brevità.

    In essa il papa ha ricordato che "il vero contenuto della liturgia" è si "opera del Signore Gesù", ma "è anche opera della Chiesa, che, essendo suo corpo, è un unico soggetto con Cristo". E con ciò ha messo in guardia dalla tentazione – presente nelle teorie liturgiche neocatecumenali ma non solo – di un "archeologismo" che pretenderebbe di riprodurre artificiosamente l'ultima cena di Gesù e le "frazioni del pane" dei primissimi tempi cristiani senza tener conto degli sviluppi liturgici che sono maturati legittimamente nella Chiesa nel corso dei secoli.

    Nel suo discorso, inoltre, Benedetto XVI ha sottolineato il "carattere pubblico della Santa Eucaristia". Ha ricordato che in base agli statuti del Cammino approvati nel 2008 "i neocatecumenali possono celebrare l’Eucarestia domenicale nella piccola comunità dopo i primi vespri della domenica, secondo le disposizioni del vescovo diocesano". Ma ha subito aggiunto che "ogni celebrazione" deve essere "essenzialmente aperta a tutti coloro che appartengono" all’unica Chiesa di Cristo.

    Le celebrazioni nelle piccole comunità – ha proseguito il papa – devono cioè produrre una "progressiva maturazione" che favorisca "il loro inserimento nella vita della grande comunità ecclesiale", ossia in concreto "nella celebrazione liturgica della parrocchia".

    RispondiElimina
  54. @ Laura ha detto...
    "regolamentando con l'OGMR la preparazione dell'Altare, che è "il centro di tutta la Liturgia eucaristica".
    MA LINO mi meraviglio di te... Ma come la prarazione dell'altare e' il CENTRO Di TUTTA la liturgia eucaristica???".

    Non ti dico "meno male che non sto nel Cammino", per educazione. Ti dico solo: leggi bene i testi, non è la preparazione bensì l'Altare ad essere il CENTRO Di TUTTA la liturgia eucaristica.
    Gentile Laura, meravigliati pure, ma dimmi: "Lino, tu perlomeno l'OGMR l'hai letto".
    Gentile Laura, tu deve sapere che quando un autore virgoletta vuol dire che cita. In particolare, citavo da OGMR, par. 73, che insegna:
    "La preparazione dei doni
    73. All’inizio della Liturgia eucaristica si portano all’altare i doni, che diventeranno il Corpo e il Sangue di Cristo.
    Prima di tutto si prepara l’altare, o mensa del Signore, che è il centro di tutta la Liturgia eucaristica[70], ponendovi sopra il corporale, il purificatoio, il Messale e il calice, se non viene preparato alla credenza".
    Gentile Laura, vai pure a studiartelo, senza trascurare la nota [70]:
    http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/ccdds/documents/rc_con_ccdds_doc_20030317_ordinamento-messale_it.html#L’altare_e_le_sue_suppellettili

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