mercoledì 15 settembre 2021

Indietro non si torna: è scritto a pagina 108 nella Catechesi del Sale

Il secondo passaggio del Cammino Neocatecumenale consiste in una serie di catechesi e di riti interni al Cammino durante i quali i fratelli chiudono con la fase preparatoria che dura quattro o cinque anni, da essi impropriamente chiamata pre-catecumenato, per passare alla fase detta del catecumenato - un nome altrettanto improprio - e che non finisce mai.

"Passa", ovvero è "ammesso al catecumenato", chi al secondo scrutinio, viene trovato idoneo dai catechisti scrutinatori secondo precisi criteri dettati da Kiko. Per esempio a p. 92 del mamotreto del II passaggio:

I tre principali criteri di discernimento, nello scrutare le persone sono: se hanno cambiato mentalità, se si sono provate coi beni, se hanno fatto il cammino. [...] Alla fine di ogni scrutinio dite ad ognuno se accetta di non passare.
E dopo (dite):"Il Signore vuole fare un'alleanza con te, per questo ti diceodia tuo padre, tua madre, tua moglie, tuo marito, i tuoi figli, i tuoi fratelli e sorelle, e la tua stessa vita. prendi la tua croce e vendi tutti i tuoi beni. Poi vieni e seguimi. Pensa un segno in denaro che manifesti (esprima, concretizzi) che sei disposto a fare questo... prega molto in questi giorni, digiuna e domanda al signore che ti aiuti". 
Il senso del "catecumenato" è illustrato da Kiko nella Catechesi del Sale (pagg. 93-112) - oltre che nella Catechesi Del Cammino

A pag. 89:
Allora, il Signore si sta formando qui un corpo per prendere sopra di sé il peccato di questa generazione. La vostra missione consisterà nel rispondere col bene al male che fanno. E sarete molto contenti di essere umiliati, ovvero che ci facciano ingiustizia, perché avrete occasione che si mostri il vostro cristianesimo, spezzando la catena del male che provoca la ingiustizia, nel vostro corpo.
A pag. 101: 
Allora Gesù dice: "Un momento, dove va tutta questa folla? volete essere miei discepoli? Allora sappiate questo: dovete essere disposti a salutare per sempre vostro padre, vostra madre, lasciare la vostra casa, i vostri gioielli, la vostra automobile. Essere mio discepolo significa partire con me verso una nuova terra. Essere un uomo che non ha dove posare il capo. E anche se si oppongono tuo padre, tua moglie, i tuoi figli, tu vieni con me". 
Questo è ciò che significa essere discepolo: sradicato, parrochiòs, parrocchiano. Parrocchiano significa straniero, straniero in questo mondo [oppure da παροικία (paroikìa), ha il significato utilizzato nel mondo cristiano, di "aggregato di case vicine con una chiesa in comune", per esempio. NDR]: uno che parte con Gesù. Che cosa significa il segno del sale? La Croce. Che significa la Croce? La rinuncia. 
Odiare. Essere disposti a rinunciare. Ad avere veramente come unico appoggio Gesù Cristo. La Croce significa soffrire, fratello. La Croce significa essere disposto a soffrire per Cristo. Soffrire per Cristo. La separazione dai tuoi parenti, dai tuoi familiari ed amici. La separazione dai tuoi beni [sottolineature sui beni presenti nell' originale, NDR]. 

Per chi è ammesso al catecumenato si chiude ogni via d'uscita e non è prevista possibilità di abbandono. Kiko rende molto esplicita l'irreversibilità del cammino, in una corposa e maledicente filippica che troviamo a pag. 108, verso il termine della lunga Catechesi del Sale. La pagina occupa una posizione centrale in questo fascicolo di più di 200 pagine e, simbolicamente, si trova in una posizione nodale anche per quanto riguarda i contenuti: il momento è discriminante e chi proprio se ne volesse andare - concede il guru a malincuore e senza grande convinzione - deve farlo prima di passare al "catecumenato".

In realtà Kiko non lascia dubbi: per lui, qui non si tratta di abbandonare un itinerario di educazione nella fede "al servizio dei Vescovi" bensì di rinnegare lo stesso Gesù Cristo e cadere in malora per sempre. Kiko prospetta una rovina senza fine ai catecumeni che si voltino indietro. Secondo questo falso profeta dell'era contemporanea, Dio stesso consiglierebbe ai catechisti di "non far passare" i fratelli poco convinti della difficile impresa che li attende, appositamente per evitar loro tale rovina. Riportiamo nel seguito la filippica integrale di Kiko, fedelmente al mamotreto del 1977.

Dixit Kiko a pag. 108:

Il Signore fà un’alleanza con voi, questa sera, nella quale Lui semplifica, distrugge, vi cura. Il sale cura. Però, fratelli miei, cura anche con il fuoco. Cura uccidendo. Cura facendo male, facendo un po' male. E questo è una cosa stupenda, non vuol dire che sia una cosa cattiva. Vuol dire che è una cosa stupenda.


- quali espressioni alternative esistono per dire "spargere sale sulle ferite?" 
- aggravare, gettare benzina sul fuoco, peggiorare la situazione, esacerbare, aggiungere al danno la beffa, acutizzare, istigare, fare un affronto

Cura uccidendo. Vi cura uccidendo. Uccidendo cosa? Uccidendo l'orgoglio che avete dentro. Però siccome amavate tanto il vostro orgoglio, il vostro spirito di vendettala vostra invidia, amavate tanto quella maschera che portate, quel vestito interiore che avete, questo "me stesso", guarda!, quando vi si distrugge ne va della vostra vita: allora nulla, non volete. Nulla dunque, non servite per essere cristiani.

Non preoccupatevi, andatevene di qui, tranquillamente. Non succede nulla. E' più grave dirlo dopo. Perché é più grave? Perché se il sale perde il sapore con che cosa lo si salerà? Per che motivo noi non dobbiamo lasciarvi passare ora? 
Che cosa vuol dire Gesù Cristo con quella frase: "Se il sale perde il sapore, con che cosa lo si salerà?" Qual'è il contenuto fondamentale di questa frase? Molto semplice. Perché io ti dico che te ne puoi andare e non succede nulla. Allora che cosa succede? Succede che è qualcosa di molto serio. Tu non puoi dimenticare che hai ricevuto la verità e la luce. Anche se vuoi, non puoi dimenticarlo. E' inutile che ti alieni quando ti cacceremo di qui, quando te ne andraiE' inutile che ti alieni.
Se tu hai veramente scoperto attraverso la Parola che la vita non è nel sesso, né nelle donne, né nel matrimonio o nel lavoro, non è nell'essere il primo: tutto questo non te lo puoi togliere di dosso. Ed allora la tua condizione finale sarà disastrosa.
Profeta Elia - dipinto da Kiko Arguello (sinistra)
e da UMS, artisti americani dell'Ortodossia Greca in Michigan (destra).
Dalle catechesi di Kiko e Carmen si impara che il Cammino è la vera Chiesa, e che gli stolti cattolici cosiddetti "della domenica" recitano una parte maignari della propria reale condizione spirituale, rendono a Dio un culto meramente propiziatorio, di fatto, pagàno. I fratelli ed i catechisti neocatecumenali più zelanti, poi, evocano costantemente la superstizione che uscire dal Cammino implicherebbe la perdita di Dio e della fede in una caduta rovinosa dall'empireo neocatecumenale giù in una condizione infernale, inferiore a quella degli ignari pagani. Ci troviamo di fronte ad una tattica manipolatoria ben congegnata - e con lungimiranza: poiché le dinamiche interne al Cammino sono, per progetto, settarie, è prevedibile che molti fratelli, giunti al colmo del disgusto e rivoltati contro la fede, vorranno abbandonare l'avventura. Ai fondatori conviene premettere da subito che la rovina della vita spirituale è l'effetto e non la causa dell'uscita dal Cammino.

Prosegue il testo:
Perché prima di conoscere il cammino tu ti alienavi con il lavoro, pensando a migliorare e desideravi tanto la promozione ... vivevi come un bambinetto pensando di comprarti una macchina più bella ... andare la domenica in campagna ... avere una casetta ... Vivevi a livello vegetativo, però, in fin dei conti ... vivevi felice. 
Ma adesso, fratello, tu sei illuminato, ed anche se tu vuoi dimenticare, tornare a quella specie di infantilismo, non potrai. E se prima tu da quegli idoli ricevevi un poco di vita, perché sei stato in quella condizione, adesso già nulla. Non ti danno la felicità che ti davano prima. 
Cosicché la tua condizione ultima è spregevolenon servi a nulla. Oppure sì, per una cosa solamente: essere calpestato dagli altri. Perché qualsiasi uomo ha una vita migliore della tua. 
Prima che questo succeda nella tua vita e ti spari un colpo (perché la gente che ha rinnegato Cristo degenera, degenera e cade sempre più in basso, e non può scappare perché la verità è la verità e tu non puoi liberartene), guardate che cosa dice il Signore: che non passino. Perché, se no, questi fratelli li distruggete. Dice: "Voi siete il sale della terra, ma se il sale perde il sapore con che cosa lo si salerà? Non serve che ad essere gettato fuori e calpestato dagli uomini". 
Guardate che cosa significa ciò: gettati fuori, non potete più stare nella comunità, gettati fuori dalla comunità e per giunta calpestati dagli uomini.
Poi Kiko, stufo di parlare a nome di Dio, inizia a parlare a nome della "gente":
Il serpente Kiko linguacciuto promette ogni male a chi abbandona la "sua" setta: chi esce dalla comunità andrà in rovina in un mondo ostile che lo additerà non come ex-neocatecumenale ma come ex-cristiano, perché "tutti sanno che" il Cammino non può fallire ma solo liberarsi dei rami secchi. Nel mondo reale invece succede che molti ex-neocatecumenali conservino o ritrovino sia la famiglia che la vera fede ed, in ogni caso, tanta gente simpatizza con loro e non li calpesta affatto come vorrebbe Kiko.
La gente dirà: "E quello era così cristiano. Guarda com'è ridotto. Credo che la moglie lo abbia lasciato, sai? E adesso vive da qualche parte con un'altra. E i figli? Ah, li ha abbandonati. Sì, sì, questi cristiani... Te lo dicevo io che finiscono tutti allo stesso modo, che lì c'era un pasticcio". Solo per essere calpestati da gli uomini. E prima che questo succeda ... fermati, alt, fratello.

In questa sfuriata l'impostore Kiko è riuscito:
1) a scalzare via la Chiesa per mettere il Cammino al suo posto: extra Ecclesiam Ambulationem* nulla salus - Al di fuori della Chiesa del Cammino non v'è salvezza (*non ci sentiamo di concedere 'Iter');
2) a mettere se stesso ed i suoi kikloni kikatekisti al posto dei "santi profeti - ed apostoli - d' un tempo"
3) ad attribuire a Dio parole sue proprie (il Signore ti dice, il Signore oggi vuole da te...); 
4) a scaricare una carrettata di eresie minacciose addosso ai fratelli inermi che lo ascoltano e ad inquietarli profondamente.

La violenza verbale di questo discorso ha lo scopo di trasferire ai fratelli il terrore che il guru cova, che essi escano dal Cammino per poi rivelare al mondo gli "arcani" (richieste di denaro, scrutini, irregolarità,...) e chiudergli il rubinetto delle decime

Di fronte a queste parole è Nostro Signore stesso a consegnarci un valido e legittimo sistema di autodifesa: "dai frutti li riconoscerete (Mt 7, 15-20)". Ad esempio, per rimanere in tema, si possono considerare le testimonianze dei fuoriusciti dal CamminoA riconoscere le opere di coloro che "legano pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma non vogliono muoverli neppure con un dito (Mt 23,1-10)", ci aiuta l'abate benedettino Dom Prosper Gueranger (1805-1875) liturgista e teologo, nel suo trattato breve intitolato "L'eresia antiliturgica e la riforma protestante", di cui riportiamo due estratti a nostro parere significativi.
PAR. 4: Così tutti i settari, senza eccezionecominciano col rivendicare i diritti dell'antichità: vogliono liberare il cristianesimo da tutto ciò che l'errore e le passioni degli uomini vi hanno introdotto di falso e indegno di Dio. Non vogliono nulla che non sia primitivo, e pretendono di riprendere dai suoi albori l'istituzione cristiana. 
Per conseguire tale effetto essi sfrondano, fanno scomparire, sopprimono: tutto cade sotto i loro colpi, e quando si lavora a ripristinare nella sua originaria purezza il culto divino, si trova che si è inondati di formule nuove che non datano che dal giorno prima, che sono incontestabilmente umane, dato che chi le ha redatte vive ancora. Ogni setta subisce questa necessità [...]. 
Sottolineiamo ancora una caratteristica nell'ambito del cambiamento della liturgia da parte degli eretici. Infatti nella loro furia di innovare essi non si accontentano di sfrondare le formule di stile ecclesiastico, da loro marchiate col nome di parola umana, ma estendono la loro riprovazione alle letture e alle preghiere che la Chiesa ha improntato alla scrittura. Cambiano, sostituiscono, non vogliono pregare con la Chiesa, ma così facendo si scomunicano da sé stessi.

PAR. 12: Infine, ed è l'ultimo grado dell'abbrutimento, non esistendo più il sacerdozio, dato che la gerarchia è morta, il principe, la sola autorità possibile tra i laici, si proclamerà capo della religione, e si vedranno i più fieri riformatori, dopo essersi liberati dal giogo spirituale di Roma, riconoscere il sovrano temporale come sommo pontefice, e collocare il potere sulla liturgia tra le attribuzioni del diritto maiestatico. Non ci saranno dunque più dogma, né morale, né sacramenti, né culto, né cristianesimo se non in quanto piacerà al principe, perché a lui è devoluto il potere assoluto sulla liturgia. [...]

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Vedi anche: Come riconoscere i falsari dello Spirito. Le 11 regole di padre Ibáñez 

84 commenti:

  1. SCIENTOLOGY DOVREBBE COPIARE CAMMINO NEUROCATECUMENALE

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  2. "I fratelli ed i catechisti neocatecumenali più zelanti, poi, evocano costantemente la superstizione che uscire dal Cammino implicherebbe la perdita di Dio e della fede in una caduta rovinosa dall'empireo neocatecumenale giù in una condizione infernale, inferiore a quella degli ignari pagani.
    Ci troviamo di fronte ad una tattica manipolatoria ben congegnata - e con lungimiranza: poiché le dinamiche interne al Cammino sono, per progetto, settarie, è prevedibile che molti fratelli, giunti al colmo del disgusto e rivoltati contro la fede, vorranno abbandonare l'avventura. Ai fondatori conviene premettere da subito che la rovina della vita spirituale è l'effetto e non la causa dell'uscita dal Cammino."

    Le minacce sono sempre un segnale che dovrebbe allarmare: se per farti del bene qualcuno deve ricorrere ad affermazioni minatorie, i casi sono due, o tu sei ad uno stadio tale per cui non sei in grado di pensare e di decidere per te stesso, quindi è necessario tutelarti appunto contro le tue pessime iniziative o contro la mancanza di iniziative, oppure ti sei messo in mano a qualcuno che vuole strumentalizzarti, forzare la tua libertà, infantilizzarti per esercitare un improprio dominio sulla tua persona.
    Esercitare una guida spirituale, poi, non può in nessun modo voler dire mettere gli altri in posizione debole e minoritaria: tutt'altro!
    I catechisti neocatecumenali, a ciò istruiti da Kiko e Carmen, che a loro volta l'hanno appreso da qualche specialista del settore, magari esperto nella propaganda alla Goebbels, non affrontano le persone singolarmente, ma sfruttano i meccanismi psicologici che si attivano all'interno del gruppo, cioè della comunità.
    Non dimentichiamoci infatti che queste incredibili minacce vengono pronunciate di fronte a quaranta persone o più dal momento che spesso vengono associate, per l'occasione, più di una comunità, e quindi in momenti in cui la coscienza individuale vede il controllo a quella collettiva, con i propri meccanismi di aggregazione, di assimilazione, di rispetto dell'autorità, ansia di comparire, vergogna nell'essere diverso, paura del rifiuto e della gogna pubblica.
    Queste parti del mamotreto sono quelle che maggiormente denunciano la natura di setta distruttiva propria del Cammino neocatecumenale, quindi non stupisce che siano state tenute accuratamente segrete.


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    1. EC La coscienza individuale cede il controllo a quella collettiva

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    2. Paragonare i catechisti a Goebbels, ministro della propaganda nazista, viene in salita. La prenderemo come una battuta, solo che non fa ridere. L'unica cosa buona che troviamo da un po di tempo a questa parte nel blog è che finalmente stanno pubblicando i mamotreti, anche se con brani parziali, e in genere molto vecchi. Ci piacerebbe invece leggere quelli attuali e in versione completa.

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    3. Per il Cammino neocatecumenale
      la catechesi cosiddetta del sale
      non è davvero niente male
      anzi è veramente eccezionale
      non tutti la possono accettare
      per costoro non c'è altro da fare
      che lasciare immantinente il Cammino
      prima che scoppi il gran casino
      rimarrà solo un gruppo ristretto
      che accetterà quanto sopra detto
      mentre gli altri senza troppi crucci
      diventeranno domenicali cristianucci

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    4. Anche se ti pubblicassero i documenti che vuoi, da come commenti penso che lasceresti ugualmente una lista di lamentele. E non apprezzeresti comunque il lavoro. Respira. Potendo, fai sport. Meglio se parecchio. Vedrai che ti diventa bello anche il blog.

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    5. @valentina, non c'è dubbio che i Mamotreti non vi piacciono, ma come giustificate che la Chiesa li ha trovati in linea con la dottrina cattolica e lo ha sottolineato con le note a piè di pagina che riportano direttamente ai capitoli del catechismo della Chiesa cattolica e nella autorizzazione alla pubblicazione. Come lo spiegate questo? Prima o poi dovrete rispondere a questa domanda, perché la gente se lo chiede.
      Fallacio Asino Vinicio

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    6. Bentrovato Vinicio.
      Visto che mi pare il Direttorio approvato tu ce l'abbia, sarebbe interessante sapere che note del CCC sono state inserite in alcuni paragrafi.
      Per esempio laddove Kiko dice ' E' inutile che ti alieni quando ti cacceremo di qui, quando te ne andrai. E' inutile che ti alieni.' Oppure dove afferma 'La gente dirà: "E quello era così cristiano. Guarda com'è ridotto. Credo che la moglie lo abbia lasciato, sai? E adesso vive da qualche parte con un'altra. E i figli? Ah, li ha abbandonati. Sì, sì, questi cristiani... Te lo dicevo io che finiscono tutti allo stesso modo, che lì c'era un pasticcio".

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    7. Ah, FAV ha colpito ancora, il miracolo di Carmen non è avvenuto

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  3. È chiaro per gli stessi autori dei testi delle 'catechesi' che, giunti a questo punto, molti cercheranno di sottrarsi al controllo dei kapò catechisti. Il messaggio per costoro è più che chiaro: dei vostri problemi non potrete accusare noi, ma solo voi stessi. Cioè suggeriscono che tutte le sofferenze che si patiscono sia all'interno del Cammino sia uscendone, e tutti i danni materiali e spirituali, siano dovuti alla propria pusillanimità sia nel fare il Cammino obbedendo alle sue regole senza convinzione, sia abbandonandolo.
    Questo lo possono fare solamente perché si sono ormai accreditati nel ruolo di messaggeri divini, e questo già fin dalle prime catechesi con il quiz 'Chi è il tuo Mosè'. Sono passati quattro-cinque anni, da allora, ed è chiaro che, se sei ancora lì ad ascoltarli, ti sei convinto che costoro vengono da parte di Dio.
    E questo è l'aspetto peggiore di questo grande inganno: non corrispondere alle aspettative di Kiko equivale ad aver tradito la propria chiamata divina e ad essere 'maledetti da Dio'.
    Chi ha alimentato questa convinzione ed è uscito dal Cammino, se non si salva per grazia di Dio, o deve rigettare Dio e rifugiarsi dell'ateismo, o accettare di essere un traditore, un 'rebotado', come dicono in spagnolo. In ambedue i casi, gli arcani del Cammino sono salvi perchè, essendo l'ex adepto ora lontano dalla Chiesa e odiandola oppure sommerso dalla vergogna e dal senso di colpa, non tornerà sul luogo del delitto, non analizzerà quanto subito, cercherà solo di rimuovere tutto di quell'esperienza.

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    1. Rebotado è l'acronimo di :

      Ridicole Eresie Bellamente Ostentate Trovano Ancora Davvero Ostracismi

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  4. Per questo, bisogna che noi ex lo riconosciamo: chi ci ha veramente aiutato nel nostro percorso di autocoscienza di uscita dal Cammino e ci ha spiegato veramente come funzionavano i suoi meccanismi, sono state persone illuminate e che il Cammino non lo hanno fatto MAI, da padre Zoffoli in poi: e io li ringrazio dal profondo del cuore tutti.

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    1. Padre Zoffoli : solo sentirlo nominare ci fa venire i brividi. Chissà perchè, quale sarà il motivo............

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    2. @Anonimo
      perchè diceva la verità...

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  5. Il bello è che, se le maledizioni non si avverano, sono pure capaci di stupirsi. Stupirsi di che? Di vedere che Dio non è sadico e st..nzo come loro?

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  6. Sono un fuoriuscito.
    Quando stavo nel Cammino mi ero bevuto tutte quelle favolette sul non aspirare a migliorarsi sul lavoro, non desiderare il relax della campagna o il non dare importanza a tutto quello che può rendere la vita più vivibile.
    Così ho disprezzato il lavoro, la carriera, la bellezza del mare o della campagna, ogni minima soddisfazione (perché no, anche umana).
    Mi sono ritrovato con una vita appiattita, piccola, circoscritta, priva di ogni bellezza (che non fosse quella dell'opera kikiana della nueva estetica fea), difficile, povera e fatta di continue privazioni in nome del disprezzo kikiano delle cose terrene (anche quelle minimali).

    Poi sono uscito dal Cammino ed ho dovuto ricominciare tutto daccapo. Con sofferenza e molte difficoltà. In solitudine.
    Ma è così che ho scoperto che è proprio il Cammino che ti appiattisce la vita, che la riduce, che ti inculca una visione distorta di ciò che è buono e ciò che è cattivo, recludendoti in un recinto piccolino che ti impedisce di vedere, di apprezzare e di godere di tutto quello che può rendere la vita anche solo dignitosa (senza che le cose assurgano ad idolo a cui sacrificare).
    Questo succede solo se sei uno che prende sul serio la predicazione kikiana credendo di ottenere la fede adulta.
    Per tutti quelli che hanno solo figurato ma si sono adoperati per sistemarsi la vita, il discorso non vale.

    Adesso mi sento libero. Ho conservato la fede della Chiesa ed ho scoperto che Dio non è limitativo, ma estensivo. È un padre che non desidera comprimere i suoi figli, perché li ama.
    Ho imparato ad avere cura di me e della mia famiglia, senza abbrutirla in nome di un dio che considera e trasforma in idoli ideologici ogni normale istanza che attraversa la vita dell'uomo.

    Ho imparato ad valorizzare il lavoro (di questi tempi sempre più dono), a gestire responsabilmente il denaro (che prima impiegavo solo per scopi inerenti al Cammino), sono andato a vivere in campagna ed ho finalmente potuto dare una vita dignitosa ai miei figli, che tanto hanno sofferto delle scelte infauste e limitanti operate quando ero nel Cammino.

    Non mi è successo nulla di tutto quello che dice Kiko a proposito di chi lascia il Cammino. Al contrario.
    Lasciato il Cammino ho trovato la Chiesa, che mi ha insegnato a riappropriarmi della mia vita e di quella di tutta la mia famiglia, derubata per troppo tempo dal sogno kikiano che, per chi finalmente riesce a vedere, è solo un incubo. Una prigione dalle sbarre invisibili (invisibili quando sei dentro), un orticello ogm striminzito a fronte delle infinite praterie verdeggianti che scopri nella Chiesa.

    Ringrazio Dio per il bene che mi ha fatto, per le grazie immeritate che mi ha liberamente elargito ma, soprattutto, per gli orizzonti che mi ha aperto nella fede.

    Testimonianza di un cristiano della domenica, ritornato alla Chiesa madre dopo essere stato a lungo un neocatecumenale recluso.

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    1. Grazie per questa testimonianza, mi ha riportato in mente un ricordo molto nitido della prima volta che ho iniziato ad avere dubbi sul cammino e su i suoi catechisti .

      Eravamo in un incontro di comunità con i nostri catechisti.

      Il capo equipe, come da consuetudine , conduceva l'incontro.

      Permetto che quel catechista era una brava persona,rispettoso, umano,tranquillo, molto pacato e gentile, una vera mosca bianca rispetto ad altri catechisti capo equipe che ho conosciuti durante il mio tempo nel cammino neocatecumenale.

      Comunque questo catechista stava facendo domande più o meno generiche alla comunità , tanto generiche che non ricordo esattamente l'argomento, quello che ricordo molto bene è una risposta molto precisa e articolata ad una esternazione di un catecumeno.

      Il catechista aveva colto al volo una risposta che non era di suo gradimento e si stava infervorando con un pistolotto molto lungo ,quasi una catechesi con argomentazioni molto nette e risposte sempre più stringenti.

      Io ero in imbarazzo, perché era la prima volta che sentivo dei discorsi molto mirati,quasi comandi da eseguire prontamente.

      Mi guardavo intorno cercando di capire se solo io mi trovavo in imbarazzo o se c'era qualcun altro che avvertiva il fastidio crescente che avvertiva io man mano che il discorso del catechista si faceva sempre più deciso e autoritario.

      Quando ,da alcuni posti dietro di me, ho sentito la domanda che avevo già da un po' sulla punta della lingua ma che non trovavo il coraggio di fare :" (nome del catechista)......Ma lo sai che tu non sei Dio?".

      Avrei abbracciato quella persona.

      L'effetto è stato immediato: il catechista si è ammutolito e per qualche secondo è rimasto disorientato.

      Non c'è stata risposta a quella domanda, ma, come per incanto, il pistolotto è terminato immediatamente e dopo qualche ulteriore secondo di imbarazzo è stato cambiato argomento.

      Purtroppo non è andata così altre volte con altri catechisti neocatecumenali e con altri capo equipe.

      Nessuno di loro si è mai ammutolito ma hanno sempre e ripeto sempre attaccato duramente quei pochi che hanno osato controbatterli.

      Dopo tanti anni di cammino neocatecumenale ho imparato a mie spese a tacere per paura di ritorsioni, anche se quello che è stato detto dai catechisti era molto più grave , compresi insulti personali.

      Silenzio assoluto , paura per alcuni e sottile soddisfazione per altri.

      Questo si diventa con il passare degli anni,falsi, ipocriti,omertosi e sottilmente soddisfatti dei cazziatoni e degli insulti personali fatti all'indirizzo degli altri.

      A chi tocca non si ingrugna.

      E gli altri assistono, più o meno indifferenti , alle sfuriate ricevute dai fratelli di comunità.

      Nessuno interviene piu per nessuno.

      Poi magari dopo ,a freddo , qualcuno dice qualche frasetta di circostanza, ma davanti ai catechisti ,silenzio ipocrita,sorrisi falsi ed inchini vigliacchi .

      Uno schifo totale!!!!

      LUCA

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    2. Vorrei solo aggiungere che quel "curare la tua famiglia" e darti da fare per "dare una vita dignitosa ai tuoi figli" è apprezzato da Dio perché così facendo stai onorando il sacramento del matrimonio.

      E il costo che hai sostenuto per trasferirti in campagna vale come "decima già pagata", vale come il "provarsi sui beni" tanto reclamizzato nel Cammino, vale come un calpestare "Mammona" perché anziché andare a giocarteli in sala scommesse li hai investiti per il bene della tua famiglia.

      Ma il fatto è che al Cammino interessa solo schiavizzarti e impoverirti. Perciò tutto il loro ciarlare di "provarsi coi beni", "elemosina che fa sanguinare il cuore", "dare la Decima", eccetera, è finalizzato non alla tua crescita spirituale ma alla s ua crescita finanziaria; non è finalizzato all'onorare il sacramento del matrimonio e ai doveri di stato, ma all'onorare gli idoli Kiko e Carmen e ad onorare i doveri del kikismo-carmenismo, nonostante tutti gli slogan pseudocristiani che possono infilarci in mezzo.

      Detto fra parentesi, queste cose le dicono anche negli altri movimenti ecclesiali, come nell'Opus Dei, come in Comunione e Liberazione, eccetera: ti dicono chiaro e tondo che i tuoi doveri di stato (di uomo sposato, di uomo che ha contratto il sacramento del matrimonio) vengono prima di "evangelizzazioni" vere o presunte, "missioni", "decime", e altri presunti gesti "eroici" (ivi inclusa la "Decima").

      Tutta la cagnara neocatecumenale sul sacrificarsi, rinunciare, eccetera, serve solo a sembrare "più cristiani dei cristiani della domanica". È dettata dalla superbia, non dal buonsenso, tanto meno dalla fede. Serve per alimentare la mentalità del "club esclusivo" dove si fanno "cose importanti" e dove si pagano cifre importanti per fare gesti da borghesotti arricchiti ("convivenza in albergo", quando un raduno spirituale si poteva fare gratis nei locali della parrocchia sotto casa, senza scomodare viaggi e alberghi).

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  7. @Blog

    Che ci crediate o meno non me ne frega nulla, quanto scrivo è la pura verità, molti che hanno lasciato il Cammino, hanno abbandonato anche progressivamente, la preghiera, i sacramenti poi la Chiesa e la vita cristiana, cadendo in una vita agnostica, mondana, indifferente alla fede. Per i primi mesi hanno continuato anche a frequentare la parrocchia, ma è stato un fuoco di paglia, un illusione, dopo qualche tempo, anche grazie al cattivo esempio dei parrocchiani, l'hanno abbandonata. Hanno lasciato la fede, la pratica dei sacramenti, ho visto ciò con i miei occhi, non sono cose per sentito dire o pettegolezzi, come spesso fate voi, potrei dirvi nomi, cognomi, indirizzi di queste persone, sono ancora viventi. Questo è quanto accaduto a molti ex del Cammino, proprio ieri sera mi sono incontrato con un parente, uscito dal Cammino, mi ha confermato per l'ennesima volta il destino di molti che lasciano il Cammino, non prega più, non frequenta la parrocchia nè i sacramenti, conduce una vita mondana, correndo appresso ai soldi, si lamentava però che i figli non sono cristiani e non hanno valori cristiani, ma una mentalità mondana e materialista e modernista. Ho conosciuto ex del Cammino finiti anche peggio, andati in carcere, avere dei lutti tremendi in famiglia, siete liberi di non credermi, lo ripeto, non me ne frega nulla, ma ho visto questo con i miei occhi. Del resto il Vangelo non mente per chi sa e vuole capirlo:

    "Quando uno spirito impuro esce dall’uomo, va attraverso luoghi aridi cercando riposo e non trovando[lo], [allora] dice: “Tornerò nella mia casa da dove sono uscito”. 25E andando, trova spazzata e ordinata, 26allora va e prende altri sette spiriti più malvagi di lui ed entrato abita lì. E le ultime [condizioni] di quell’uomo divengono peggiori delle prime".

    Riflettete "osservatori" e voi ex che frequentate questo blog.

    Barone Celestiale

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    1. Senti, Barone, non importa che tu elenchi le sventure che occorrono a chi lascia il Cammino per controbattere ad una testimonianza che dimostra tutto il contrario.

      Potrei dirti, con nome e cognome, che anch'io conosco soggetti del Cammino andati in carcere e rimasti tranquillamente nel Cammino, con tutta la comprensione dei catechisti, che hanno anche affidato loro incombenze nuove.
      Come potrei darti nome e cognome di almeno quattro preti da me conosciuti direttamente (tutti della stessa diocesi, tranne uno), che sono stati indagati e, due di loro, allontanati proprio dalla diocesi per seguire lontano percorsi di recupero.

      Ma non è questo il punto.
      Il punto è che, Cammino o non Cammino, ad alcuni accadono questi eventi e non è che restare nel Cammino preservi in nulla.
      Voi non siete l'esempio di purezza, come non lo saranno coloro che, allontanatisi, hanno commesso cattive azioni.

      Riguardo a molti, poi, che hanno creduto che il Cammino fosse la Chiesa (come predicate a vostra condanna), l'aver abbandonato la Chiesa è l'inganno supremo ben riuscito ad opera del suo nemico.
      Per averla identificata erroneamente con un luogo di cui si sono schifati, non ne hanno una buona opinione.
      Quelli li avete tutti sulla coscienza. Uno per uno.
      Li avete ingannati.
      Avete detto loro che stavano mangiando la torta al cioccolato, mentre si cibavano di un suo similare molto più olezzante.
      È chiaro che poi hanno confuso la torta al cioccolato con l'impasto olezzante e non ne hanno voluto più sapere per il disgusto.

      Ma l'affermazione peggiore che potevi fare, è mescolare azioni volontarie, come abbandonare la Chiesa e mondanizzarsi fino a toccare il carcere, con i "lutti tremendi in famiglia", che non dipendono dalla volontà della persona.

      Questa miscellanea è proprio quella che vi denuncia di superstizione: la morte ed il lutto per aver lasciato il Cammino, nulla hanno a che fare con il comportamento di chi lascia, essendo unicamente dipendenti da Dio.
      "E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?"

      Uno va in carcere per una sua azione, ma il lutto e la morte non dipendono dalle sue azioni. Crederlo è solo superstizione.

      Allora il vostro è un dio della vendetta e della punizione, che manda lutti tremendi a chi lascia il vostro Cammino, altro che dio d'amore.

      Il vostro problema è che molti avevano la casa più spazzata e adorna PRIMA di entrare nel Cammino.
      Una volta entrati, i sette spiriti malvagi ne hanno preso possesso e le persone, che una volta erano libere, si sono ritrovate schiave senza nemmeno accorgersene.

      Il Cammino non è quello che spazza ed adorna la casa, spesso, ma è quello che apre la porta ai sette spiriti.

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    2. @Barone
      quello che dici fa riflettere, e infatti mi fa pensare che se una persona si riduce a perdere la fede dopo essere uscita dal Cammino probabilmente il Cammino non ha saputo trasmettergliela bene, non credi? Visto che hai citato il Vangelo ti faccio una domanda, ti sembra normale che il Signore da Buon Pastore abbandonerebbe 99 pecore per cercarne una sola mentre nel Cammino chi esce è abbandonato a sè stesso dagli stessi "fratelli" di comunità? Perchè è questo che fanno le sette, abbandonano a sè chi lascia il gruppo mentre la Chiesa insegna altro...

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    3. @anonimo delle 12:03
      Purtroppo è vero quello che dici perché confermi quanto la catechesi che viene proclamata nella setta NCN sia squallida e priva dei veri principi cristiani cattolici, che altrimenti, se bene espressi come nella vita dei Santi narrata e colma di spiritualità, portano alla conversione del cuore e ad un vero cammino verso la santità. Invece quei fuoriusciti a cui fai rifetimento, hanno appreso qualcosa di marcio che li ha trascinati fuori dal contesto della Chiesa dove i NCN si sono inseriti non dovendo, inquinando la verità e la vera bellezza del cristianesimo. Per questo il cammino è capace di azzerare anche quella poca fede inizialmente rimasta nei cuori di chi ha avuto la pessima avventura di entrare nelle CNC​​. Rifletti tu e cerca di comprendere quanto male è stato compiuto in quell'ambiente promiscuo ed eretico. S.R.

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    4. Tempo addietro dialogai con un sacerdote profondamente neocatecumenale che espresse i tuoi medesimi pensieri. Egli fu anche catechista ed attualmente è responsabile di molteplici comunità.
      Insomma, un vero uomo di Kiko!
      Ma ciò che tu esprimi lo hanno giá dichiarato anche altri nc, sia qui sul blog che altrove. Ma in verità anche i mamotreti trasmettono queste idee che sopprimono la dignità della Chiesa e della persona. Quindi non sei l'unico nc a pensare che fuori dal cammino sussista l'inferno. Questo sai cosa significa? Che tu non sei altro che un pappagallo ben addestrato privo di pensiero autonomo. Tutto qua.

      L'unico problema del fuoriuscito consiste nel ripararsi dai mali che i cosiddetti "fratelli" gli riservano. Egli deve fronteggiare dei crudeli atti di bullismo che hanno la facoltà di uccidere.

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    5. @ Barone
      Potrei farti tanti e tanti esempi di miei ex "fratelli" e "sorelle" di comunità, che sono ancora tutti nel Cammino e frequentano "Parola" ed "Eucaristia" regolarmente, magari danno anche un pochino di decima (sicuramente con super auto-sconto), fanno le preparazioni (generalmente quando proprio devono), partecipano alle convivenze e ai passaggi, fanno anche qualche centopiazza (generalmente con capi firmati in bella vista, visto che ci sono anche le altre comunità), battezzano i figli rigorosamente la notte di Pasqua e guardano dall'alto in basso chi invece li battezza di giorno, fanno fare comunione e cresima ai figli con annessa festa con agape preparata dalla comunitò con regali obbligatori da parte dei fratelli di comunità, ecc., ecc., insomma vivono come "cristiani" del Cammino, ma dentro sono marci fino alle midolla, non hanno un briciolo di carità cristiana verso chi non risponde ai loro canoni, giudicano tutti quelli che non rientrano nei loro gusti, specialmente quelli fuori dal Cammino, quelli che nel Cammino vengono chiamati spregiativamente "cristiani della domenica". In comunità non si fanno remore a parlar male dei fratelli che non piacciono loro e a diffondere calunnie a destra e a manca. E ovviamnte alle convivenze e d ogni occasione propizia fanno i loro circoli ristretti dai quali sono regolarmente esclusi i "fratelli" o le "sorelle" che non vanno loro a genio. Ti assicuro, Barone, che a questi cosiddetti "cristiani" preferisco di gran lunga altre persone, che magari non vanno in Chiesa o non credono in Dio, ma che agiscono molto più cristianamente di costoro.

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    6. Nel "Cammino delle inversioni" vengono invertite anche le cause e gli effetti.

      Iniziamo dal principio allora: le locandine delle catechesi iniziali attirano gente con lo slogan di "vuoi conoscere qualcuno che ti ama così come sei?". Che tipo di persone vuole selezionare, principalmente, questo motto: persone con problemi anche gravi oppure ottimisti pieni di energie, idee chiare, buona volontà, progetti?

      Andando avanti, è doveroso ascoltare i catechisti senza porre troppe domande e senza contraddirli. A cosa abitua, questo addestramento: ad esercitare il discernimento e la retta coscienza o a confondere la fede con la cieca obbedienza giornaliera?

      Per anni e anni viene ripetuto il mantra che non si può non peccare, che siamo tutti sempre peccatori, che il moralismo è ipocrita. Che tipo di abitudini vengono incoraggiate: l'adagiarsi per anni nei difetti e nei vizi o il compiere il santo sforzo del combattimento spirituale?

      Sono largamente tollerate e incoraggiate, tra i fratelli, dinamiche di un trash aberrante. Cosa viene stimolata, la nobiltà d'animo nelle relazioni o i sentimenti subdoli?

      E si potrebbe continuare. Il Cammino certe persone le prende già in difficoltà (perché così le vuole) e poi le rovina. Chi entra in comunità ed era già depresso rischia il suicidio. Chi aveva una fede traballante finisce di perderla. Chi era in crisi finisce in un vicolo cieco. Chi aveva deviazioni invece di combatterle le consolida. Chi non era destinato, per temperamento e formazione, a comandare o insegnare, finisce capofila e in cattedra.

      Poi ci sono (sempre di meno) i cattolici che per per anni e anni danno al Cammino un senso cattolico. Un giorno o l'altro, la contraddizione diventa evidente anche per loro.

      E poi ci sono gli approfittatori che non hanno mai creduto veramente ad una sola parola, ma solo recitato una parte, perché gli conveniva. Il loro scopo recondito è tenere in piedi il Cammino. Ma questo si vede alla prova dei fatti non a quella delle chiacchiere.

      Come già fatto osservare, gli altri movimenti non sono così: pur con tutti i loro numerosi ed evidenti difetti, formano nella fede persone che, una volta uscite, portano frutti proprio grazie all'esperienza fatta nel movimento o nell'associazione. Persone che una volta uscite non si perdono senza il metadone che li teneva buoni, o le legnate continue che li costringevano alla preghiera perché era l'unico modo.

      I frutti marci che alcuni ex riversano nel mondo esterno una volta usciti, li hanno coltivati ben bene e fin da quando hanno deciso che qualcuno li doveva amare così come sono, senza sconti e senza sforzo, e non perché hanno "abbandonato la vite e ora sono come tralci allo sbando" come insegnano i boss del Cammino.

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  8. Devo dare ragione ad Anonimo poeta del Cammino, critico neo confronti di Fav e Barone al punto di crederli dei collaboratori del blog sotto mentite spoglie. Infatti ogni volta che scrivono, affossano il CN d'un paio di metri.
    Generalmente tutte le agenzie educative si vantano dell'ottima riuscita nella vita di coloro che si sono formati, anche per poco tempo, nelle loro fila: scuole università, ma anche realtà religiose come collegi dei gesuiti, scout, CL, Azione Cattolica, accampano sempre un qualche merito per il successo dei loro ex aderenti e, di converso, si vergognano di loro quando mal figurano nel mondo.
    Al contrario, ci fa sapere l'ottimo Barone, nel Cammino ci si vanta non dei successi ma dei fallimenti di chi l'ha frequentato per il solo fatto che, prima o poi, ne è uscito, dopo 5, 10, 20, 30, 50 anni (a meno che non se ne sia andato con i piedi in avanti).
    Non ci arrivano proprio, a capire che ogni eventuale e preteso fallimento degli ex non può che deporre contro solidità e validità di quanto sperimentato nelle salette?
    Secca l'erba, appassisce il fiore, ma la Parola di Dio dura per sempre: ciò che hanno ricevuto in Cammino ha avuto più a che fare con ciò che velocemente diventa letame che con la Parola di Dio.
    E con ciò, smentiscono tutte le roboanti affermazioni dei propri rappresentanti sulla validità, profondità ecc. della formazione neocatecumenale.
    Sul fatto poi che a chi esce dal Cammino capitino delle vere e proprie disgrazie, è già stato più che chiaro il santone Kiko; il crederlo dimostra o il fatto che sono tutti dei poveri pagani superstiziosi, oppure il fatto che sono dei vindici, dei menagrami, più adusi alla makumba e alla magia nera che al rosario. E anche questa è una possibilità che non me la sento di escludere del tutto.

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    1. In sostanza, i frutti del Cammino sono merda, parafrasando una nota canzone di fabrizio de Andrè?

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  9. @anonimo delle 11,21 , grazie della tua testimonianza , ricalca interamente la mia esperienza anch io sono tornata alla chiesa che è madre e non matrigna come il cammino . Prego tutti i giorni e e cerco Dio con tutto il cuore , smentisco interamente che uscire dal cammino si è in preda del demonio e abbandonati a noi stessi , Dio è padre e non abbandona mai i suoi figli e poi se vogliamo essere sinceri il demonio ti tenta anche dentro il cammino e si cade e come si cade …

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  10. @Valentina Giusti

    Cocca mia ti sbagli, io racconto fatti veri, non i vostri pettegolezzi. Parlo di persone vere che conosco, non storielle inventate di improbabili lettere, di notai e santi tirati per la tonaca, loro malgrado. Conosco anche casi di ex del Cammino i quali una volta lasciatolo hanno lasciato la moglie e si sono uniti in un amplesso omosessuale. Sono fatti storici, non le vostre solite balle. Non tutti hanno disgrazie, ma la gran parte perde la fede e ritorna ad una vita mondana, pagana, non cristiana, questa è la verità, non le vostre sciocchezze. Se non ci credi me ne frego altamente.

    Barone Celestiale

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    1. @Barone
      non conoscendoti di persona potremmo dire anche noi che le tue storie sono pettegolezzi; se quel signore di cui tu parli uscendo dal Cammino ha lasciato la moglie per un uomo credo che dipenda dal fatto che forse non si è mai risolto affettivamente, magari non aveva mai voluto chiarirsi con sè stesso. Parlate anche del fatto che se uno esce dal Cammino poi avrà dei lutti, ma i lutti fanno parte della vita e della natura, anzi se hai fede neanche hai più paura del dolore e della morte. Ti racconto la mia esperienza, sei libero di non crederci, non importa: io ho avuto 3 lutti in famiglia importanti, due dei quali mi sono successi quando ero ancora in Cammino, non credi che il tuo ragionamento non ha senso?

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    2. Caro Barone, io conosco un catechista regionale che lasciò la moglie e i figli e scappò con una donna di un'altra comunità.
      Oppure altre coppie, sempre in comunità, che si sono separate per via del tradimento di uno dei due, spesso con un'altra persona della comunità.
      C'era una donna, in comunità da anni, che aveva una relazione decennale con il cognato; c'era quello sposato e con figli che andava a cercare gigolò dicendo alla moglie che andava in palestra. Tutte cose risapute, ma siccome si trattava di figli di catechisti, tutti facevano finta di nulla.

      Come vedi, l'andare in comunità, non ti rende immune dal peccare.

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    3. Intanto "cocca mia" lo dici a qualcun altro! Rispetto innanzitutto! Se ne sei capace dato che frequenti un movimento dove abbonda l'insolenza, la molestia, la scurrilità e la maleducazione in tutte le sue sfaccettature.
      Ok, tu conosci delle persone che una volta abbandonato il cammino si sono donate ad una vita squallida e immorale. Sai cosa significa ciò? Che il cammino è un fallimento immane! Esso non fortifica, non nutre la spiritualità, non orienta benevolmente, non istruisce alla via del Signore, non infonde speranza e fiducia nell'Altissimo e nella Santa Madre Chiesa. Poiché, se così fosse, l'anima improvvisamente libera non risulterebbe scoraggiata e spronata al peccato. Quel peccato che le catechesi kikiane attestano essere necessario e benefico.

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    4. Barone, ma quelli non è che tornano al paganesimo, si corrompono già in cammino, poi una volta corrotti non ne possono più di vivere in un modo e di ascoltare "la parola" allo stesso tempo e quindi escono, così possono peccare come gli pare e piace, senza tante controlagne.

      Di storie così ne conosciamo anche noi, che tu ci creda o no. E anche di storie di corna e controcorna tra camminanti in servizio, che persino gli atei provano a farli ragionare e loro niente. E daje.

      A. Non.

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    5. @Barone
      Anche io delle persone a cui ho acennato per sommi capi conosco nome e cognome e anche data di nascita e codice fiscale, ma ovviamente non diffonderei mai questi dati a chicchessia per rispetto delle persone stesse.

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    6. Barone, Barone, vituperio delle genti
      come diceva Dante senza troppi complimenti
      scrivere nel blog non ti è di beneficio
      l'avete capito tu e il buon Vinicio?
      O vi dobbiamo fare un disegnino
      alla faccia del baldo Cammino?

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    7. E se anche il disegnino non vi basta,
      di burattini, ne abbiamo una catasta.
      Se preferite invece un bravo mimo
      per voi, lo reclutiamo nel cammino.
      O vi convincerebbe forse una canzone?
      Cantanti sì, ne abbiamo a profusione.

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    8. Tutti i casi che citi documentati e documentabili cedono il passo all'esito funesto che il cammino ha avuto sulla tua stessa vita.
      Tu, frutto vivente e operante.
      Giudichi, spari sentenze, getti veleno, discrediti il prossimo: i tuoi ex fratelli (peggio ancora), pecore perdute (se si ragiona dalla tua prospettiva) che meriterebbero tutto il tuo amore e la tua MISERICORDIA, umano rispetto e comprensione. No. E poi neanche un dubbio che sia stato proprio il cammino a rovinarli irrimediabilmente, se proprio son vere tutte queste apocalittiche catastrofi. Ma volete interrogarvi ogni tanto?
      Invece no. Non trovi meglio che sommare giudizi a giudizi quando dici che SE PROPRIO UN RESPONSABILE VA INDIVIDUATO è sicuro da iscrivere nel dilagante cattivo esempio dei parrocchiani della domenica. Quelli normali.

      Pax

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  11. Sig. anonimo, se c'è qualcuno che ha lasciato la chiesa è solo perchè non può credere che la chiesa abbia accolto questi eretici che addiritura si sentono superiori ad essa. I N.C. sono un gruppetto come tanti altri ne più ne meno. In una parola il cammino è semmai colpevole dell'abbandono dalle pratiche cristiane e non viceversa. Inoltre e lo dico sempre voi che ne sapete di come un cristiano della domenica vive? cerca il Signore ? ottiene grazie su grazie? In una parola il vostro capo giudica e voi con lui.E' chiaro?

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  12. Gli insegnamenti degli elementi fondamentali della dottrina kiko/carmeniana sono fortemente devianti. All'interno delle catechesi riscontriamo delle terribili imposture costruite in modo chirurgico e con abilità luciferina; delle idee fuorvianti che hanno la capacità di dominare le menti dei più fiduciosi.

    "Il Signore vuole fare un'alleanza con te"
    Termini sacri sfruttati per impressionare, alimentare l'ego del cristiano e trattenerlo nell'ambiente (Dio vuole fare un'alleanza proprio con te, sei un privilegiato che ottiene una simile opportunità, che fai? Mica rifiuti!). Tra alti e bassi; tra "sei un verme" e "sei un eletto"; tra un viaggio ed un altro sulle montagne russe del plagio, i catechisti ottengono i loro ambiti fini senza troppe difficoltà ("Poi vieni e seguimi. Pensa un segno in denaro che manifesti (esprima, concretizzi) che sei disposto a fare questo...")

    Con estrema agevolezza notiamo le mistificazioni bibliche degli artefici della setta, i quali interpretano la Bibbia a loro capriccio stravolgendone il vero significato, in dispregio dei più elementari principi di interpretazione biblica, con lo scopo di trovare in essa una giustificazione alla loro dottrina.
    "...odia tuo padre, tua madre, tua moglie, tuo marito, i tuoi figli, i tuoi fratelli e sorelle, e la tua stessa vita."

    Ed alcuni nc si ritrovano veramente ad odiare la propria vita, quindi, di conseguenza, i propri affetti e tutti coloro che dovrebbero invece essere amati. Incluso Nostro Signore! Nella saletta si impara piuttosto ad amare il dio sospetto di Kiko e a seguire le sue fangose orme. E cosa ispira questo strano dio? L'odio - nel senso più ripugnante del termine: 'Sentimento di forte e persistente avversione, per cui si desidera il male o la rovina altrui' - e la mansuetudine dinanzi alle tentazioni. Cioè un atteggiamento di arrendevolezza al male che origina peccato e vergogna. A tal proposito mi viene in mente, ad esempio, quando venni disprezzata ed isolata dai "fratelli" perché non mi dimostravo compiacente alle ingiuste richieste dei catechisti. Mi opposi a coloro che i membri ritenevano essere degli illuminati; gli infallibili catechisti che nessuno osava contraddire. Ed io, invece, lo feci, ed il risultato fu la concretizzazione della parola kikiana: odia tua sorella!
    In seguito al diverbio con i catechisti, la comunità (composta da giovani, adulti e anziani; figli, genitori e nonni) decise di emarginarmi e di abbandonarmi dinanzi alla parrocchia a notte fonda (un odio, il loro, che fa inorridire). Evacuarono tutti, anche coloro che avevano la responsabilità di riaccompagnarmi. E non fu l'unico evento molesto che capitò.
    Mai vorrei essere al posto di queste serpi senza coscienza che han stampato il verbo di Kiko nel loro cuore. Anch'io, se fossi in loro, odierei la mia vita proprio come incitano i versi del mamotreto che J.D. ci ha presentato con la solita notevole bravura, poichè compiere il male strugge e sconsola.
    Io, invece, amo la mia vita! Una vita segnata dalla sofferenza come per tutti (ognuno possiede la propria croce), ma non dal male e da quell'odio letterale e nocivo a cui sospinge il cammino neocatecumenale.

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  13. Me ne sono andata dalla comunità perché mi sono trasferita e dove lavoro non c'e il cammino. Mi hanno convinta a non rientrare le piccole situazioni. Una pizza di sabato, una cerchia di amici 《normali》,la domenica in tranquillità. Mi sono sentita rinascere ma non me la sono sentita di dire alla mia vecchia comunità che non volevo ritornare per paura della loro reazione. Ancora adesso sono per loro quella che soffre perché è lontana dal cammino e mi va bene così. Voglio stare calma

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  14. È molto semplice, se hai trascorso anni in un percorso di fede sincera in dialogo con il Maestro quando in coscienza e libertà scegli di seguirlo su strade diverse perché mai dovrebbe venir meno il patto di misericordia che hai ricevuto gratis già nel battesimo?
    Lo Spirito soffia dove vuole e se in retta coscienza, libera scelta, dopo un discernimento sincero e umile, si viene guidati verso altre strade, chi sono Kiko o qualsiasi altro presunto "santone" per giudicare. Da veri cristiani dovrebbero sostenerti nei momenti bui con la vicinanza, l'amicizia e la preghiera, gioire con te nei momenti belli dando grazie insieme a te. Altrimenti é setta. E ahimé é chiaro che questo é divebtata (o é semore stata).

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  15. @GpG

    La questione non è che cade il patto di misericordia, non si discute la misericordia di Dio, sono gli ex che si pongono nelle mani di satana, abbandonando la strada tracciata da Dio. Sono gli ex che rifiutano la misericordia di Dio abbandonando la sua Parola, i sacramenti, la preghiera, la comunione con i fratelli e sorelle E' un auto castigo, non è Dio a castigare o rifiutare la misericordia, sono gli ex a rifiutare la grazia della amicizia con Dio, allontanandosi indeboliscono la loro fede, speranza, carità e cadono vittime del demonio. Sono gli ex neocstecumeni da soli ad autopinirsi e a perdere spesso la fede.

    Barone Celestiale

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    1. Barone celestiale
      detto così fuori dai denti ma tu fai la parodia del neocat o sei davvero convinto delle idiozie che dici?
      Sai qui c'è di mezzo la psichiatria, mica pizza e fichi

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    2. @Barone
      Non mi risulta, ad esempio io sono tornata in parrocchia e i sacramenti, la preghiera, la comunione con la Chiesa non li rifiuto affatto, anzi, e il mio rapporto e la mia amicizia con il Signore non si è mai interrotto, proprio perchè prima di entrare in Cammino venivo già da una famiglia cristiana che mi aveva passato la fede e che non ha mai smesso di pregare per me e io per loro. Capisco anche chi dopo essere uscito dal Cammino non voglia più avere a che fare con la Chiesa perchè è stato scandalizzato da comportamenti negativi della comunità, in questo caso la responsabilità è anche vostra. Infine ti invito ad ascoltare il Papa che ha detto proprio a voi neocat di non giudicare chi esce per cercare altre strade nella Chiesa. Sono le sette ad incutere il timore che se si esce si trova il male, e questo non lo dico io ma gli esperti di psicologia (sì, gli psicologi non sono da condannare come succede in Cammino).

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    3. La strada tracciata da Dio per gli altri tu non la conosci. O no?

      Sto leggendo con interesse tutti i commenti, uno più interessante dell'altro, e i tuoi interventi sono come quelli di chi cerca di evitare il naufragio del Titanic buttando fuori l'acqua con un secchio.
      In questo senso sono interessanti anche i tuoi interventi

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    4. È chiaro che Kiko ha lavorato bene, facendo credere ad un qualsiasi Xy di poter giudicare la fede altrui.
      È impressionante leggere come alcuni utilizzino il linguaggio cattolico (castigo, grazia, misericordia) per applicare la superstizione neocatecumenale del 'se esci da qui, ti capita una disgrazia'.

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    5. E Barone scrive, scrive, scrive e scriverà
      ma questa storia quando finirà?

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  16. Ho lasciato i neocat circa 30 anni fa. Nessuna delle disgrazie spirituali o castigo di cui parli mi ha colpito. Sempre ho sentito prossima la misericordia, la compassione, la tenerezza di Dio per me. Nessuno ha l'"esclusiva ricetta" di vita cristiana e affermare di averla e che sia unica é un gran atto di superbia.

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  17. ANONIMO delle 11 e 10 di ieri:

    ciò che rende interessanti i mamotreti "antichi" è che rispecchiano fedelmente il presunto carisma di Kiko.
    Il fatto che tu parli di NUOVI mamotreti, o meglio del DIRETTORIO, vuol dire che i mamotreti vecchi erano SBAGLIATI.
    E perciò che l'apparizione di Kiko, in cui fu inviato predicare quella dottrina è fasulla, e di conseguenza che il "carisma" del Cammino è eretico, cioè non è un vero carisma.

    Non era forse in quei mamotreti che Kiko affermava che l'uomo è totalmente schiavo del demobio e che, di fatto, il libero arbitrio non esiste?
    Nella risposta di oggi padre Bellon ricorda che la Chiesa ha solennemente dichiarato che l'uomo rimane LIBERO anche dopo il peccato originale. Vai a leggere.
    Kiko perciò era certamente un falso profeta.

    Strano come il primitivo Cammino, che diceva di riagganciarsi direttamente alla primitiva Chiesa (amputando 1700 anni di storia sacra) sia stato bocciato con i suoi mamotreti e sia accettato solo il direttorio che non accenna minimamente ai 1700 anni di storia sacra inutile, al peccato necessario e all'uomo che ha perso il libero arbitrio.

    Di conseguenza, la tua ESPERIENZA, la tua STORIA CONCRETA nel Cammino, almeno quella prima del 2012, è stata FASULLA. Hai vissuto una realtà virtuale, che, in se stessa, non dava la grazia e quella che credevi fosse la grazia che ricevevi attraverso il Cammino, era solo un prodotto della tua psiche (mentre quella che ricevevi direttamente dalla Chiesa, se l'hai accettata, era quella autentica).

    La vostra contraddizione consiste nel voler mettere insieme la vecchia esperienza del Cammino, descritta proprio nei mamotreti primitivi, con l'esperienza che la Chiesa vuole che facciate e che voi assicurate di fare.
    Ma sono due esperienze addirittura OPPOSTE, per cui è giustificato il nostro dubbio che da qualche parte state mentendo.
    E, probabilmente, state mentendo proprio sul direttorio, che non adoperate nelle vostre catechesi o che adoperate interpretandolo molto liberamente.

    Possiamo subito fare un piccolo esercizio. Prova a rispondere: sei daccordo con noi che le frasi di Kiko riportate in questo e in altri post sono idiozie ed eresie?
    Dal tuo intervento sembri essere daccordo che quei mamotreti sono sbagliati, ma penso che non risponderai affermativamente alla mia domanda.
    Questa è la vostra CONTRADDIZIONE. Il non rispondere spesso è un tentativo di nascondere una menzogna, come nei processi civili.

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  18. FALLACIO:
    per la centesima volta ti spiego: il direttorio approvato non è certo sbagliato.
    Le possibilità, perciò, sono solo 2:
    1)o non fate le catechesi sul direttorio approvato, e se fate così SBAGLIATE qui e ora perché disubbidite;
    2) o fate le catechesi giuste, quelle sul direttorio approvato, ma allora erano tutte sbagliate quelle precedenti e perciò erano FALSE. Ma vedendo il direttorio in continuità con le catechesi di Kiko, SBAGLIATE qui ed ora, perché volete modellare le correzioni della Chiesa a vostro piacimento, cioè le volete cancellare.

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    1. No, @pietro non del cammino, ti sbagli. Le catechesi si fanno con i Mamotreti approvati, i quali sono uguali a quelli precedenti (a meno di piccole correzioni lessicali o di traduzione), con l'aggiunta delle famose note a piè di pagina. Questa è la realtà, poi potete inventarvi tutto quello che volete e allora staremo a spiegare le cose anche migliaia di volte.
      Fallacio Asino Vinicio

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    2. No FALLACIO, ti sbagli tu.
      La Chiesa non ha approvato i mamotreti in cui si dice che il pecato è necessario, che il Concilio di Trento non vale, che il Cammino è "la Chiesa"... Come non ha approvato la Comunione da seduti, insieme al sacerdote, con il pane a forma di pagnotta che si sbriciola.

      Evidentemente tu fai la catechesi sui VECCHI mamotreti, quelli non approvati ed eretici.
      Con qualche piccola aggiunta per dire che sono quelli approvati. Vi hanno preso per i fondelli.
      La prova che ho ragione sarebbe quella di pubblicare ufficialmente il direttorio, ma il Cammino NON LO FA.

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  19. A volte, Barone, sei proprio disconnesso e dici cose allucinanti.

    Tu hai detto, riguardo agli ex DEL CAMMINO:

    1) Si pongono nelle mani di satana
    2) Abbandonano la strada tracciata da Dio (ti ricordo che Dio aveva tracciato la strada dei Cursillos per Kiko)
    3) Rifiutano la misericordia di Dio abbandonando la sua Parola, i sacramenti, la preghiera, la comunione con "fratelli e sorelle"
    4) Si auto castigano
    5) Rifiutano la grazia dell'amicizia con Dio
    6) Allontanandosi indeboliscono la loro fede, speranza, carità
    7) Cadono vittime del demonio
    8) Si auto puniscono
    9) Perdono spesso la fede

    Tutto ciò riferito al solo fatto di abbandonare il tuo Cammino, come se fosse un'equazione certa.

    Ti riscrivo al contrario le tue affermazioni, perché quello che penso io (ed ho anche ampiamente sperimentato), è che invece gli ex si SALVANO da satana.

    Gli ex, quindi:

    1) Fuggono dalle mani di satana
    2) Riconoscono che quella strada non è tracciata da Dio
    3) Rifiutano l'indottrinamento eretico kikiano abbandonando l'esegesi kikiana della Parola, i sacramenti inquinati, la preghiera all'idolo kikiano, la falsa comunione tra coloro che indebitamente si definiscono "fratelli e sorelle"
    4) Si salvano dalla setta
    5) Rifiutano l'amicizia col nemico di Dio
    6) Purificano la loro fede, speranza e carità (a meno che non lascino la Chiesa disgustati dall'esperienza neocatecumenale, vero obiettivo del nemico di Dio)
    7) Si allontanano dal demonio
    8) Si salvano per grazia
    9) Trovano spesso la Vera fede.

    Da questa prospettiva, agli ex è toccata la parte migliore.

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  20. Ringrazio l'anonimo ex del Cammino delle 11 e 21 di ieri e LUCA delle 12 e 57 per le testimonianze, estremamente interessanti.

    Il Cammino è un'ideologia: è proprio se cerchi di metterlo in pratica seriamente, perché ci credi, che ti disumanizza e ti abbrutisce. Più si realizza, più è un'espressione dell'inferno in terra.
    L'alternativa per molti è farlo per scherzo, come un gioco, ma questo stimola non a togliere le maschere, ma a ingannare chi ti ha ingannato.
    Perciò il sacrificarsi per il Cammino, come per qualunque idolo, imprigiona e più ci si sacrifica più la prigione si restringe, mentre il sacrificarsi LIBERAMENTE e secondo il proprio stato e la propria situazione, per Dio, apre a sconfinati orizzonti di bellezza.

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  21. BARONE, per la centesima volta:

    chi ha lasciato il Cammino spesso non sente l'esigenza di entrare Nella Chiesa perché non la conosce.

    O, se la conosceva, il lavaggio del cervello subito gliela fa vedere come ora vede il Cammino: proprio perché il Cammino si dice "LA CHIESA", la Chiesa, quella vera, viene scambiata per il Cammino.

    Chi invece aveva davvero conosciuto la Chiesa ed è riuscito a mantenere la fede in essa, se esce dal Cammino la RISCOPRE.
    Io personalmente conosco delle persone che dopo il Cammino hanno ritrovato la Chiesa.

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    1. Scrive con molta acutezza Gloria:

      "ti sembra normale che il Signore da Buon Pastore abbandonerebbe 99 pecore per cercarne una sola mentre nel Cammino chi esce è abbandonato a sè stesso dagli stessi "fratelli" di comunità? Perchè è questo che fanno le sette, abbandonano a sè chi lascia il gruppo mentre la Chiesa insegna altro...".

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  22. Scusate, magari è stato già detto....ma veramente il carrozzone anche quest'anno girerà? Vivo in Portogallo e a fine ottobre la mia ragazza (io sono di torino ed uscii anni orsono) mi ha detto ieri che avrà la convivenza di inizio corso con la sua comunità in un hotel sulla costa (le misure covid -qui non c'è green pass- ovviamente nemmeno saranno contemplate)... ma il trio ancora regge (soprattutto il duo kiko-mario)?
    incredibile!

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    1. Confermo che il carrozzone spagnolo quest'anno sembra essere 'andato avanti da sé', a differenza di quanto sempre successo (chiedo conferma a Pax e a Mav).
      Può essere che la costola 'latina' del CN si stia già rendendo autonoma? Le ipotesi in campo sono molte. Aspettiamo lo svolgimento dell'inizio corso italiano per capire cosa effettivamente sia successo. Grazie per l'importante conferma dal Portogallo.

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    2. In Spagna (Cadiz) anche le convivenze di inizio corso sono già belle che confermate con date ben definite (fine ottobre convivenza catechisti e novembre riporto con la propria comunità - almeno nella parrocchia dove sono ora)
      DAVIDE

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  23. Basta essere onesti di fronte alla realtà per capire le cose (ecco perché gli asini raglianti non capiranno mai: per essere zelanti fratelli del Cammino occorre disconnettersi dalla realtà - come si dice in gergo neocat: "circoncidere la ragione", poiché la ragione è nemica della fede nel Vitello d'Oro di Categoria Superiore Kiko-Carmen-Cammino).

    La Chiesa è in crisi? Certo, ma è una crisi di fede. Nel senso che clero e gerarchia sono affaccendatissimi a predicare tante cose ma dimenticano di dire quelle essenziali. Per esempio nelle parrocchie vediamo gente del corso di cresima (il sacramento che si riceve da adulti, "confermati" nella fede) che sa molte cose su Abramo, Isacco e Giacobbe, ma non sa con quale mano ci si fa il segno della croce. È questa la crisi che additiamo - alquanto inascoltati, ma non è colpa nostra - e che è stata l'humus per far attecchire il Cammino. Laddove i normali parrocchiani conoscono almeno gli elementi fondamentali del Catechismo dei bambini, il Cammino non riesce ad accalappiare adepti.

    Notizie da Guam: la diocesi ha appena nominato un cancelliere di curia una donna laica. È uno di quegli incarichi che può essere sì coperto da una donna, ma che tradizionalmente è assegnato ad un prete perché ci vuole proprio un prete per capire e gestire i preti. Senza contare che un prete - anche disubbidiente - è molto più "gestibile" dal vescovo, in quanto dipende da quest'ultimo per incarichi e prebende e tutto il resto.

    Dunque i cattolici di Guam temono che si tratti del solito valzer "musicale" delle poltrone inteso a distrarre più che a risolvere problemi. Da un po' di tempo, purtroppo, le cose a Guam hanno preso una brutta piega, col vescovo Byrnes sempre più assente, e strani figuri di sua fiducia sempre più a manovrare dietro le quinte, troppo spesso creando quel caos interno che fa tanto comodo alle manovrine del Cammino.

    I cinquecento kikos della diocesi (su 180.000 cattolici di Guam) sembrano avere uno strapotere perché grazie alle "confessioni pubbliche" hanno dato in pasto ai mega-catechisti (e ai loro superiori) un sacco di robette su cui far leva per ricattare gente che magari non c'entra niente col Cammino (ricordate il caso del capo del Catasto di Guam e del certificato di proprietà deliberatamente sbagliato? o il caso dell'Avvocatura di Stato di Guam che per affossare quello scandalo ha stabilito di fare una correzione aumma aumma dietro le quinte? e il caso della politicante abortista eletta col sostegno - non solo coi voti - del Cammino? soggetti non neocat che sono stranamente zelanti a favore delle sporche manovrine del Cammino... proprio come nei paesi infestati dalle mafie... ricordiamoci sempre che per i kikos mentire e ingannare sono azioni lecite, se usate per salvaguardare il prestigio e i soldi del tripode Kiko-Carmen-Cammino).

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    1. Guam è l'acronimo di :

      Grandi Uomini Assurdamente Mamotretici

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  24. E' vero: questo articolo e il precedente sul vaglio del Cammino alla luce dei criteri di discernimento posti da Padre Ibáñez sono strettamente legati.

    Il Cammino non supera la prova in entrambi i casi.
    Un Cammino - scandito a Tappe e cadenzato da scrutini successivi a cui regolarmente sottopone i suoi aderenti - passato al vaglio è IRRIMEDIABILMENTE bocciato. Senza appello.

    ........

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  25. Oggi si parla di Secondo Scrutinio, senza dubbio "lo" scrutinio per eccellenza.

    Il cd. Secondo Passaggio è "la Porta" del neocatecumenato (E il neocatecumenato è "la porta della Chesa" -Kiko dixit!).
    Chi non lo dovesse superare, di fatto, non può dire mai di aver "fatto" parte del C.N. veramente. Poichè è solo per i "promossi" che si può parlare di neo-catecumenato.
    In precedenza è solo un pre-neo-catecumenato. Una preparazione, un primo apprendimento, un approccio.
    Qui, con la rununcia ai beni e - diciamolo chiaro - con il rinnegamento di tutta la propria vita, chi più chi meno, si comincia a fare sul serio e il gioco si fa proprio duro per chi prenda sul serio ciò che fa.
    Ed è da questo momento in poi che in particolare per chi è entrato nel cammino con cuore retto e retta intenzione cominciano i dolori. Che non cesseranno mai, fino a quando non si apriranno, per grazia di Dio, gli occhi e si capirà in che trappola assurda si è caduti.
    Ma questo solo non basta.

    A questo punto sarà necessario trovare la forza per abbandonare, senza se e senza ma. Senza contare cosa e quanto si è perso della propria vita e - mantenendo quello che si è salvato (se qualcosa si è salvata) - pronti, anche con mille sacrifici, a iniziare a ricostruire la propria esistenza in un percorso di vita affatto nuovo, senza più assolutamente avere a che fare con la comunità, mai più (poichè c'è chi si guarda indietro e, ohimè, rientra pure dopo anni di lontananza!).

    ........

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  26. Per chi lascia dopo 20 o 30 anni nulla è facile, ma il senso di liberazione, di sollievo, di pace che si sperimenta ricompensa di tutto e dà forza ogni giorno.
    Si è soli. In ogni caso.

    Per chi ha investito nel Cammino, le relazioni principali umane e sociali sono tutte lì. Tutto il tuo trascorso te lo lasci dietro, devi lasciartelo dietro, tra quelle quattro mura. Una cosa chiara a tutti gli ex come noi è che, una volta fuori, i fratelli della tua comunità diventano istantaneamente dei perfetti estranei.
    Questa cosa tutti indistintamente l'abbiamo sperimantata sulla nostra pelle. E non c'è niente da fare. Ognuno si soffermi su questo ennesimo inquietante elemento di riflessione!

    ... E si è fuori del tutto! E fuori si tratta di ricostruire la vita, le relazioni familiari, bisogna applicarsi alla riscoperta degli amici.

    Ora, voglio dire che i terrorismi di Kiko volti a scoraggiare le defezioni - desideroso com'è di tenersi stretti per sempre i suoi adepti accalappiati - si fondano tutti, ma prorpio tutti, sulla menzogna. Sono terrorismo puro.

    I dolori a cui inevitabilmente si va incontro, i disagi, i disadattamenti inevitabili sono tutti frutto dell'aver far parte di un percorso improntato all'annichilimento totale di chi vi aderisce: impoverimento della personalità, azzeramento delle capacità personali, accantonamento della razionalità, ecc., ecc. ecc...

    ........

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  27. ... E poi, questa dei beni. La peggior nota dolente, ut semper, quando si tratta di Kiko l'avido truffatore.
    Chi davvero ha prestato ascolto al falso profeta, ha utilizzato per tutti gli anni di permanenza nella milizia neocatecumenale la gran parte dei suoi beni, denari, ricchezze a favore del Cammino. Tra collette, segni forti, rinunce a satana, pietre per la Domus, sostegno ai seminari, ditemi voi! Vogliamo fare due conti?

    Ci si ritrova a zero una volta usciti, col C.C. prosciugato (poichè il furbo Kiko istillava che avere soldi da parte fosse un furto, a lui probabilmente, e idolatria e... le porte dell'inferno per te spalancate!...) e bisogna rimboccarsi le maniche nel senso letterale della parola.

    Beato chi trova la forza di fare anche questo, senza guardarsi indietro, senza rimpianti o troppi rimorsi per la stupidità indotta per anni e che si deve riconoscere con candore, per non finire al manicomio!

    Ma c'è una cosa importante che si deve riconoscere e testimoniare a gran voce e che va rimarcata per dare gloria a Dio.
    Parlo per me, e dico che ho il dovere di testimoniare come la Divina Provvidenza mai ci ha abbandonati. Dio è corso in nostro aiuto e, pian piano, ci ha dato il necessario e poi anche molto di più, attraverso tanti doni elargiti a noi e ancor più ai figli.

    Per ora mi fermo qui. Perchè sia la Lode grata a Dio l'ultima cifra delle mie riflessioni. Perchè il Silenzio sigilli tutto e porti a meditare coloro che ne sentano il bisogno.

    Pax

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    1. Grazie Pax, per le tue parole, in cui mi sono rispecchiato molto. Pur non avendo mai fatto scelte radicali in favore del Cammino, gli ho sicuramente dedicato molto tempo, soldi ed energie. Del Cammino mi sono fidato, ho creduto davvero che potesse contribuire a quel nutrimento spirituale di cui sentivo il bisogno. Nel mio ultimo anno di Cammino, dopo che molti e molti avvenimenti mi hanno confermato che la sensazione di essere stato ingannato era reale e fondata e che il Cammino non era quello che i catechisti millantavano, il desiderio e la convinzione che l'unica soluzione era uscire si sono rafforzati sempre più, fino al passo decisivo. Senza dilungarmi, posso solo confermare che il Signore non mi ha e non ci ha abbandonato mai, anzi nella sua misericordia ci ha dato non poche grazie, anche se i risvolti negativi non sono certo mancati, primo fra tutti la scomparsa dei fratelli. Di fatto, chi esce dal Cammino, il più delle volte viene guardato con disprezzo, quasi fosse un appestato. E la sua esistenza ignorata. E tutta quella "fratellanza" che esisteva fino al giorno prima scompare come per incantesimo, come neve al sole (ci possono essere delle eccezioni, ma la "regola" generale è questa, e comunque dei fuoriusciti mai nessuno dice nulla di bene, anche se erano brave persone, questo è sicuro).

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  28. Qualcuno spoilera le novità della convivenza d'inizio corso.Cosi ci facciamo 4 risate.

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    1. Chiedi al Barone, che dice di averla già fatta: forse, essendo Kiko incapacitato, l'hanno affidata a lui.

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    2. Spoilerare : da Enciclopedia Treccani, rivelare in anticipo qualcosa, allo scopo di farsi belli o solo per rompere le uova nel paniere. Se l'incarico da Kiko incapacitato passa a Barone, siamo rovinati............

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  29. @Blog

    Comunque non solo in Spagna anche in Italia, dalle mie parti il Cammino è ripreso a pieno regime, convivenza di inizio corso, di riporto, stanno per riprendere tappe etc. Quindi tutto come prima, non si è sgretolato proprio nulla cari miei, tutto come prima, anzi forse meglio di prima, fatevene una ragione. Anche le catechesi iniziali stanno riprendendo, nella mia parrocchia ci saranno fra qualche mese si prevede il pienone.

    Barone Celestiale

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    1. @Barone
      Ma in effetti anche Scientology è in pieno regime, anche le riunioni dei TdG sono iniziate di nuovo, come anche le celebrazioni dei protestanti, musulmani, ecc. ma questo non rende Cattolici nè in òinea con la Chiesa nessuno di loro

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    2. Domanda per Barone:

      Non mi risulta che sia stata fatta la convivenza annuale a Porto San Giorgio, dalla quale dipartivano poi i mamotretini da studiare per fare gli inizio corso regionali e poi i riporti parrocchiali.

      Su cosa studiate quest'anno?

      Inventano liberamente i catechisti al posto di Kiko?

      Questa allora è veramente una novità!

      Ognuno fa da sé per la primissima volta dopo più di 50 anni?
      Niente Parola di Kiko?

      Epocale!

      Ne vedremo delle belle, nel regno senza guida.

      Allora è proprio vero che l'équipe internazionale sta dando forfait.
      Motivi?
      Vari, penso io.

      Elimina
    3. Barone, mi fa piacere che alle catechesi neocatecumenali vadano migliaia di migliaia di persone perché nella mia parrocchia le farò io, con i nuovissimi mamotreti scritti da me!
      Profumano ancora di ciclostile.

      FungKu Operatore Scelto presso Genio Guastatori Di Rinascita Savonarolana.
      Però Scelto Perché ci sono andato e Basta, visto che tanto il Vescovo non dice niente.

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  30. Barone tu puoi raccontare quello che ti pare ma la realtà alla quale non puoi sfuggire è che il tuo CN è un Iceberg che va verso sud.

    E nessuno può evitare quello che sta succedendo ormai da tanti, troppi, anni :

    CIOÈ CHE NON VI SI FILA PIÙ NESSUNO.

    Anzi, siete sempre di meno ed il vostro processo di decadimento progressivo procede sempre piu spedito.

    Ti consiglio di fare domanda al WWF , magari ti concedono il bollino di specie protetta in via di estinzione.

    Dare la colpa del vostro fallimento agli ex non funziona , come non funziona affermare che gli ex neocatecumenali ingannati sono in mano al demonio e automaticamente fuori anche dalla Chiesa.

    Te lo hanno spiegato meglio di me Pietro,Gloria , Valentina e Pax.

    Le tue affermazioni confermano che il movimento neocatecumenale non dà frutto e non porta ne alla fede e ne alla Chiesa.

    Voi NC siete spessissimo dei disadattati problematici che producono altri disadattati ancora più problematici.

    Scavate nel torbido perché siete torpidi.

    Chi vi conosce vi evita e chi non vi conosce impara a proprie spese chi siete ed a quel punto se ne và con tanta sofferenza o rimane per semplice convenienza personale.

    Ha detto bene chi dice che chi rimane inganna chi tenta di ingannarlo, questo è l'unico modo per trovarsi a proprio agio nel CN.

    Inganno, bugie,ipocrisia, convenienza personale economica e sociale.

    Questi sono gli unici frutti prodotti dal CN, niente di diverso di quello che puoi trovare in una qualsiasi altra setta.

    LUCA

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    1. in sostanza il Cammino è come l'AIDS : se lo.conosci lo eviti

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  31. Salve Tripudio,

    spero tutto bene; siete sempre nelle mie preghiere.

    Interessante articolo, secondo Voi riguarda anche il sig. kiko???? c


    https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/quot-basta-voglia-potere-movimenti-ecclesiali-quot-282951.htm

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  32. Questo il discorso del Santo Padre.

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/09/16/0578/01237.html

    Non ho ben capito la parte dei fondatori.

    Frilù

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    1. un appiglio....sai com'è il cammino è appena nato...
      A parte questo c'è una specificazione interessante...questo decreto vale per TUTTI...e cipassaggi nell'intervento odiermo dai quali Kiko non può "scappare"...
      Resistere ad oltranza sarà un boomerang pazzesco...anche i più addormentati si sveglieranno...

      Elimina
    2. "il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza i partecipanti all’Incontro con i MODERATORI delle associazioni di fedeli, dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità, organizzato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, sul tema: La responsabilità di governo nelle aggregazioni laicali: un servizio ecclesiale."

      Chi sarebbe il moderatore per il Cammino Neocatecumenale?

      Manco l'hanno pubblicizzato, stavolta.

      Brutto segno, un tempo l'avrebbero fatto di corsa.

      Sul sito del Cammino l'ultima notizia risale a luglio e riguarda santa María del Carmen Hernández Barrera.

      Oppure, siccome dicono di essere solo itinerario, pensano che la cosa non li riguardi?

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    3. Fondatori o non fondatori con vari distinguo, che vuoi che sia! Che poi il Cammino non è un bambino in fasce, ha compiuto mezzo secolo: adulto, cresciuto e pasciuto volge al crepuscolo. Che vuoi fondare e fondare più di questo? Ancora??
      Kiko se possibile è ancora più un impaccio oggi per il cammino, un impiccio, un accelleratore della sua decadenza implacabile.

      Da quel poco che ho letto son solo scapaccioni su una guancia e sull'altra (imparino a porgerla una buona volta!), a destra e a manca. Con un bel KO finale.
      E, badate bene, questa è solo una constatazione obiettiva.
      Piantatela di accusarci di augurare il male, di gioire delle disgrazie neocatecumenali...
      Come siete banali e scontati.
      Pensate a correre ai ripari, piuttosto, per non restare travolti irrimediabilmente dalla fine di un impero iniquo di cui mai avete voluto prendere coscienza.

      Pax

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  33. Anche io posso confermare il contrario di Barone, sono uscito dal cammino da circa un anno, (dopo il passo della preghiera). La scelta non e' stata facile perche dentro di me pensavo a tutte le minacce fatte dai catechisti (se esci dal cammino la tua vita andra' in rovina, per te e la tua famiglia... fuori dal cammino c'e' pianto e stridore di denti...). Ma dopo tanti scontri con i fratelli e i catechisti, sopratutto sulla Eucarestia da asporto avvenuta qui dalle mie partie e la decima, ho deciso di lasciare.
    Preferisco andare a chiesa la domenica dove c'e' rispetto per i sacramenti e la Santissima Eucarestia.
    Alla fine io sono sempre etichettato come un attaccato a mammona perche ho sempre rifiutato di dare la decima.

    Certo non sempre e' facile, nella vita di ogni cattolico ci sono alti e bassi, ma so che per andare avanti devo sempre stare vicino alla preghiera e i sacramenti. In quest'anno senza cammino ho fatto piu confessioni che in 10 anni di cammino, ed ancora devo migliorare su questo aspetto.
    So che devo anche migliorare sulla preghiera quotidiana e la recitazione del Santo Rosario ma poco a poco Dio mi sta aiutando con tutto questo.

    Parlando di altre cose,
    qui la vita del cammino e' tornata alla normalita, Texas e' famoso per non avere nessune restrizioni anticovid quindi la vita qui e' tornata alla normalita da parecchio.
    Non saprei della convivenza di trasmissione ma se si fara in italia di certo la si fara anche qui.

    RispondiElimina
  34. Convivenza Convivenza Inizio Corso.... parola magica... al suo ritmo e del canto nuovo canonico ogni anno riprendevano le danze.
    Una giostra inarrestabile, sempre pronta a ripartire... che ebrezza.
    Vedremo, vedremo quest'anno sociale 2021/2022 cosa riserva.
    Sono proprio curiosa.
    Quali promesse di felicità e prosperità, di un radioso futuro: magnifico, sorprendente, impressionante. Suonerà ancora e ancora il vecchio trombone scordato?

    Pax

    RispondiElimina

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