sabato 9 aprile 2016

Mons. Camillo Ballin: "Si vergogni!" (ma non ce l'aveva con don Luis)

Traduzione di una pagina di Chuck White da Thoughtful Catholic.


Recentemente ho inviato un breve messaggio al vescovo cattolico del Vicariato Apostolico dell'Arabia Settentrionale a proposito di un sacerdote di Guam, Luis Camacho. Don Luis è originario dell'isola di Guam e ne è stato allontanato dopo essere stato arrestato dalla Polizia di Guam mentre aveva contatti sessuali con una chierichetta diciassettenne in un'auto in una spiaggia appartata. Al momento di questo incidente, don Luis era parroco di due parrocchie. Ha immediatamente rassegnato le dimissioni e i leader del Cammino Neocatecumenale, un gruppo cattolico settario, lo hanno spedito in fretta e furia lontano dall'isola.

Ma recentemente lo abbiamo ritrovato. Nel Qatar, in Medio Oriente, nell'unica parrocchia del paese a gestire... tenetevi forte... un grande gruppo di giovani cattolici:

Don Luis coi suoi giovani in Qatar.
È quello in nero, a lato del cartello
Sua Eccellenza,
mi corre l'obbligo di fornirle alcune informazioni riguardo fr. Luis Camacho, che è al servizio del Vicariato Apostolico del Nord Arabia, Chiesa di Nostra Signora del Rosario a Doha, Qatar.
Ho appreso recentemente che la pastorale giovanile è una parte significativa del suo incarico.
Fr. Camacho è di Guam, isola che ha lasciato precipitosamente un anno fa dopo essere stato fermato dalla polizia per aver avuto un contatto sessuale con una chierichetta diciassettenne in una spiaggia privata.
Al tempo di questo incidente fr. Camacho, che era pastore di due parrocchie, immediatamente si dimise e lasciò l'isola.
Può consultare qui (link) o su Google, per informazioni sull'incidente.
Spero sinceramente che fr. Camacho trovi guarigione e che il suo ministero sacerdotale sia completamente riconfermato, ma per questo sarà necessario del tempo e richiederà grande trasparenza e prudenza da parte della Chiesa.
Il Signore La benedica
Charles White
Il vescovo Ballin, che afferma di essere il vescovo di don Luis, ha risposto rapidamente al mio messaggio. Mi ha scritto:
Sig. (?) don (?) Charles White,Ho ricevuto la sua e-mail con i link.

Perché diffonde in tutto il mondo cose strettamente personali di don Luis? Ora sono io il suo vescovo; pensa che io non sia al corrente della sua situazione e del motivo per cui lui è qui nel mio Vicariato? Pensa che io sia così imprudente da accettare un prete senza conoscere il suo background personale? Allora perché invia a me e ad altri queste informazioni che sono così parziali? Quale è il suo obiettivo nel farlo? Il bene di don Luis, o della Chiesa? Non è lei l'incaricato a salvare la Chiesa nel mio Vicariato. Si vergogni! Se lei è senza peccato, sia il primo a lanciargli una pietra!

+ Camillo Ballin
Vicario Apostolico dell'Arabia Settentrionale
(Bahrein, Kuwait, Qatar, Saudi Arabia)
Il vescovo Ballin ci dice che il contatto sessuale di don Luis con la ragazza è qualcosa di «strettamente personale di don Luis».

Huh? Questi signori con lo zucchetto paonazzo, quand'è che capiranno?

Gli atti di don Luis hanno devastato entrambe le parrocchie che serviva, e quelle parrocchie stanno ne ancora in qualche modo soffrendo oggi. Ha abusato della posizione di fiducia e di autorità che aveva nella nostra comunità, anzi, ha fatto leva su tale posizione per sfruttare una vulnerabile giovane ragazza.

I potenti leader del Cammino Neocatecumenale hanno rapidamente portato via don Luis da Guam ed eventualmente lo hanno "nascosto" mettendolo nelle mani del loro uomo nel Qatar. Nessuna richiesta di scuse. Nessuna investigazione. Nessuna prudenza. Nessuna vera considerazione del bene delle persone che don Luis servirà.

È un'altra cover-up interna alla Chiesa Cattolica. Ed il vescovo Ballin dice a me «si vergogni»?!?


53 commenti:

  1. Dalla risposta di Ballin, parrebbe che quest'ultimo abbia incardinato il don Luis.

    Contestualmente all'ordinazione, a norma del diritto canonico, un prete deve essere "incardinato" in una diocesi o congregazione (un ordine religioso o società di vita apostolica dotati di diritto di incardinazione). Per trasferirsi ad altra diocesi, o entrare in un ordine religioso occorrono ovviamente il consenso all'«escardinazione» da parte del suo vescovo o superiore, ed il consenso all'incardinazione dell'altro vescovo o superiore.

    In parole povere, la risposta di Ballin sembra suggerire che si sia accordato con Apuron per incardinare don Luis nel Qatar. Il che non fa che aumentare le legittime preoccupazioni:
    - che legame c'è tra quei due vescovi? (a parte le convenienze del Cammino...)
    - che motivo c'è per scegliere proprio il Qatar? (zona non proprio adatta ai pasticcioni...)
    - che senso ha "mettere la volpe nel pollaio"?
    - perché mai considerare "strettamente personali" vicende che sono finite nelle prime pagine dei giornali? (breve elenco degli articoli qui)

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  2. Leggo che il monsignore è un comboniano, non era la stessa congregazione di Don Pezzi? E i comboniani non avevano chiuso col Cammino dopo i problemi creati da Don Pezzi?

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  3. Questo è il testo della lettera di Charles White, inviata al Vescovo Ballin:

    Sua Eccellenza,
    mi corre l'obbligo di fornirle alcune informazioni riguardo fr. Luis Camacho, che è al servizio del Vicariato Apostolico del Nord Arabia, Chiesa di Nostra Signora del Rosario a Dofa, Qatar.
    Ho appreso recentemente che la pastorale giovanile è una parte significativa del suo incarico.
    Fr. Camacho è di Guam, Isola che ha lasciato precipitosamente un anno fa dopo essere stato fermato dalla polizia per aver avuto un contatto sessuale con una chierichetta diciassettenne in una spiaggia privata.
    Al tempo di questo incidente fr.Camacho, che era pastore di due parrocchie, immediatamente si dimise e lasciò l'isola.
    Può consultare (link della pagina del sito di Charles White) per informazioni sull'incidente.
    Spero sinceramente che fr.Camacho trovi guarigione e che il suo ministero sacerdotale sia completamente riconfermato, ma per questo sarà necessario del tempo e richiederà grande trasparenza e prudenza da parte della Chiesa.
    Il Signore La benedica
    Charles White
    (Indirizzo di Charles)


    Questa lettera Charls l'ha inviata al Vescovo, alla sua mail personale e non ad altri.
    Rispetto a questa lettera, la risposta di Ballin mi pare inadeguata e scomposta, più adeguata come replica ad una volgare denuncia anonima che ad una segnalazione rispettosa riguardante poi fatti di pubblico dominio.

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  4. Nella foto affollata di ragazzine, pare che il don "scardinato" sulla sinistra del cartello esibisca la croce astile kikiana. Sbaglio? Qualora non sbagliassi, sono chiare le ragioni del trasferimento in un ambiente differente da un monastero isolato.

    Sulla questione, per la reazione scomposta e aggressiva, mi sovviene un dubbio: era il vescovo Belin al corrente che le "cose strettamente personali di don Luis" già erano finite sui giornali? Le conosceva in dettaglio?
    Nella risposta, poi, c'è un passaggio ridicolo: "Non è lei l'incaricato a salvare la Chiesa nel mio Vicariato". Sbagliato: l'obiettivo di Charles era probabilmente di salvaguardare qualche ragazzina, nel Vicariato. Più che la pericope della pietra, il vescovo avrebbe dovuto citare altri passi evangelici. Quello del "non indurci in tentazione", per esempio.

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  5. E.C.
    Vescovo Ballin, chiedo scusa. Si è trattato, forse, di un lapsus freudiano.

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    1. @Lino:
      L'avevo capito Lino; lapsus freudiano, di "scuola genovese":-)
      ---

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  6. Il monsignor Ballin, quando riceveva lettere allarmate dai suoi stessi fedeli, si limitava a rispondere in una sola riga: «È approvato dal Papa! Non preoccuparti!»

    Eppure la domanda non era sulle approvazioni. Lo sappiamo tutti che il Cammino è dotato di Statuto concesso da un Pontificio Consiglio. E sappiamo anche che lo Statuto fa sue le parole del Papa (cfr. ad esempio l'articolo 13, nota 49), e che i neocatecumenali puntualmente vi disubbidiscono (cfr. ad esempio le carnevalate liturgiche del sabato sera). Ma non era quella l'obiezione che era stata posta al vescovo.

    Perché il vescovo risponde solo a domande che nessuno aveva posto?

    Perché il vescovo maltratta i fedeli che fanno notare le oggettive e verificabili storture liturgiche e dottrinali del Cammino?

    Perché maltratta i fedeli che fanno notare l'oggettiva imprudenza di aver messo "la volpe nel pollaio"?

    In altre parole: che potere ha il Cammino sul vescovo?

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  7. O meglio: che potere hanno sul vescovo i vertici laici del Cammino?

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  8. Tripudio,
    mi permetto forse, di dare, un abbozzo di risposta: il Papa, per ben due volte in due anni, ha richiamato il Cammino, all'ossernvanza della "Santa Chiesa Gerarchica", ovvero, una Struttura Piramidale se vogliamo, ad esempio dei Gesuiti,anche di tipo militare.

    Ovvero, un sergente o un maresciallo, non possono fare i colonnelli o i generali e viceversa.


    Vescovi e Cardinali, non dovrebbero neanche lontanamente permettere di essere "catecchzzati" da Kiko, come di continuo succede alla "Domus".

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  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  10. Il Cardinale con questa richiesta palese di tenere tutto nel segreto dimostra si non avere idea di come funziona oggi il mondo e che certi fatti non possono restare segreti perché oggi tutto il mondo è collegato e le persone parlano.
    Un fatto grave come questo, diventato pubblico per via dei media di Guam non ha fatto altro che rimbalzare di paese in paese grazie alla potenza della rete con un banale passaparola.
    Essendo poi uno scandalo pubblico tanti quanto un magistrato d disonesto o un medico criminale.
    È molto interessante dare un'occhiata alla pagina di flag count del blog jungle watch: è impressionante! Letteralmente tutto il mondo segue il blog tutti i giorni.
    Alla faccia da scemi di quei neocatecumenali che vengono qui a strillare che di Guam non frega niente a nessuno.

    Per inciso anche il Vaticano segue tutte le settimane.

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  11. L'ubbidienza non può essere staccata dalla verità. Altrimenti è solo stupido autoritarismo.

    L'autorità è stata costituita in funzione della verità. Per questo l'autoritarismo è tipico dei nemici della verità, di quelli che hanno qualcosa da nascondere, di quelli che mentre nascondono qualcosa ti dicono: "devi fare così perché te lo dico io".

    Non solo Jungle Watch è in lingua inglese, cioè leggibile da tutto il mondo, ma sta anche documentando quel che succede ad avere nella propria diocesi un vescovo neocatecumenale.

    In questi giorni, il miracoloso silenzio della torma dei troll neocatecumenali che solitamente impestava questo blog è dovuto al fatto che loro sono i primissimi a cercare informazioni sugli eventi di Guam e del vicariato dell'Arabia Settentrionale. Nel Cammino i cosiddetti "catechisti" parlano infatti solo dei favolosi trionfi di Kiko (favolosi nel senso di favolette).

    Ultimissime da Jungle Watch:

    - un caldo invito della Volpe nel Pollaio (e per chi se lo fosse perso, l'immagine satellitare della sua autovettura sulla spiaggia appartata in località Agat, Guam: mentre compiva certi "atti" il presbitero neocatecumenale è stato fotografato dal satellite di Google Maps)

    - e su Youtube anche l'elegante video ufficiale (ce n'era davvero tanto bisogno!) che invita a riempire il pollaio dell'evento "Volpe nel Pollaio", che si terrà dal 28 al 30 aprile.

    Chissà quante altre "volpi" sono state "inviate in missione" dal Cammino in altri "pollai" all'insaputa dei fedeli.

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  12. Breve parentesi: pare proprio che nei prossimi giorni il Papa darà riconoscimento definitivo alla Fraternità Sacerdotale San Pio X (i "lefebvriani", per intenderci), provocando un gigantesco travaso di bile agli attivisti neocatecumenali (quelli dotati di "fede adulta", anzi, adulterata), tanto più che questi ultimi ancora credevano di avere un Papa al servizio del Cammino (ricordiamo che tre anni fa, al vedere la Sistina equipaggiata con tavolinetto e seggiole senza inginocchiatoi, Kiko quasi si cagò addosso dalla contentezza: «questo vuol dire qualcosa! questo vuol dire qualcosa!», diceva per infervorare i suoi adepti con i soliti sottintesi, già assaporando la tuttora mai avvenuta "approvazione" delle carnevalate liturgiche neocatecumenali).

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    1. Ma per favore! La Fraternità di san Pio X, volendo meglio servire la missione della Chiesa e meglio osservarne il magistero, ha violato proprio questo, rompendo la comunione con Roma, col successore di Pietro, non riconoscendo un concilio che ha impegnato il Magistero di più papi, anche santi, divenendo quindi scismatica, a rischio della posizione canonica dei suoi fedeli, rimanendo il divieto anche per noi cattolici di frequentarne la messa. Sto col Papa, da fratello in cammino, quando riconosce il cammino, sto col papa quando per forza deve scomunicare la Fraternità, perché lei stessa non ha voluto la comunione, sto col papa se riterrà buono re integrare la fraternità. Sembra che sceglierà la via di una prelatura personale, bene cosi, già Ratzinger diceva, nell'intervista con Messori, che le differenze non sono incolmabili. In ogni caso ritengo deleterio da parte vostra prospettare scontri inesistenti tra fratelli in Cammino e c.d. "tradizionalisti"; ci saranno sensibilità diverse, ma unici sono i sacramenti, unica la chiesa. Il travaso di bile, signor By, lo riservi per contrastare le vere opere del demonio.

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  13. "In questi giorni, il miracoloso silenzio della torma dei troll neocatecumenali che solitamente impestava questo blog è dovuto al fatto che loro sono i primissimi a cercare informazioni sugli eventi di Guam e del vicariato dell'Arabia Settentrionale. "

    Da tutta Italia non fanno altro che leggere pagine riguardanti Don Luis.

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  14. Anonimo ha detto: "sto col papa quando per forza deve scomunicare la Fraternità, perché lei stessa non ha voluto la comunione, sto col papa se riterrà buono re integrare la fraternità..."

    Cominci a stare con il Papa quando vi dice che "a volte può essere meglio rinunciare a vivere in tutti i dettagli ciò che il vostro itinerario esigerebbe, pur di garantire l’unità tra i fratelli che formano l’unica comunità ecclesiale, della quale dovete sempre sentirvi parte" e ve lo ridice a distanza di un anno. Aprite le salette in tutte le vostre catechesi e celebrazioni, rendete pubblico il direttorio catechetico approvato, cominciate a utilizzare anche canti, icone e addobbi non neocatecumenali. Evitate di pensare che lo Spirito di Dio arrivi sempre con il catechista NC, assieme a quella estetica spagnola e giudaizzata che imponete senza rispetto per le tradizioni locali.
    Avete, nel libro blu del primo mamotreto, messo tra parentesi diciassette secoli di Tradizione, proponete una catechesi iniziale nella quale dopo il terzo secolo e prima del Cammino NC tutto del cristianesimo fu sbagliato, o incompreso, e anche lei si permette di parlare di "sensibilità diverse"?

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  15. Gettata l'esca, trovato il pollo: il commento delle 15:18 va in realtà letto così:

    Ma per favore! Il Cammino Neocatecumenale, volendo superare la missione della Chiesa e meglio dimenticarne il magistero, ha violato proprio questo, rompendo la comunione con Roma, col successore di Pietro, mistificando un concilio che ha impegnato il Magistero di più papi, anche santi, divenendo quindi scismatico, a rischio della salvezza dell'anima dei suoi fedeli, rimanendo il divieto anche per noi cattolici di frequentarne la blasfema e carnevalesca liturgia del sabato sera. Sto col Papa quando riconosce la FSSPX, sto col papa quando rimuove le scomuniche alla Fraternità, perché lei stessa ha voluto la comunione, sto col papa se riterrà buono reintegrare la fraternità. Sembra che sceglierà la via di una prelatura personale, bene cosi, già Ratzinger diceva, nell'intervista con Messori, che le differenze non sono incolmabili. In ogni caso ritengo deleterio per il Cammino ricordare che i neocatecumenali hanno sempre odiato i c.d. tradizionalisti; ci saranno sensibilità diverse, ma unici sono i sacramenti (tranne per il Cammino), unica la Chiesa (tranne per il Cammino). Il travaso di bile, signor By, lo riservi per contrastare le vere opere del demonio: per i neocatecumenali "il demonio" è il nome delle sfortune del Cammino.

    Nei dieci anni di esistenza di questo blog, uno degli insulti con cui siamo stati maggiormente bersagliati era quello di "lefebvriani". L'aspetto comico della faccenda è che qualcuno dei collaboratori, a furia di sentirsi chiamato così, ha cominciato a informarsi sulla liturgia tridentina e ad approfondire il tema anche nelle pagine del blog.

    Per esattezza dobbiamo ricordare che nessun Papa ha "approvato il Cammino".

    Nemmeno quella del 1990 era una "approvazione" (qui il link ai dettagli), anche se venne sbandierata subito come tale per zittire i parroci (e purtroppo il trucchetto riuscì).

    Il Cammino ha ricevuto le "approvazioni" e lo Statuto da un Pontificio Consiglio notoriamente "amico" del Cammino. Le "approvazioni" inoltre sono sul generico e non coprono le storture - per esempio, l'approvazione delle «celebrazioni non liturgiche» non include i diabolici "scrutini" coi quali i cosiddetti "catechisti" neocatecumenali scarnificano le coscienze con domande che nessun confessore farebbe.

    Grazie alla complicità del card. Cañizares, i vertici del Cammino avevano tentato un colpo di mano segreto per autoapprovarsi gli strafalcioni liturgici «tutto all'insaputa del Papa».

    Quanto alla Fraternità S.S.P.X., al suo insegnamento preconciliare, alla sua liturgia preconciliare, al suo stile preconciliare, i neocatecumenali hanno davvero ragione di rodersi il fegato.

    Infatti i kikos si sono sempre presentati come i veri interpreti del Concilio (per esempio, sora Carmen Hernàndez pubblicamente e ripetutamente proclamò di aver servito il Concilio a Kiko su un piatto d'argento).

    Il fatto che la Fraternità venga pienamente legittimata dalla Chiesa, significa in fin dei conti la sconfessione di tutti gli autonominati "interpreti" del Concilio, e la dimostrazione che costoro - in particolare i neocatecumenali - hanno spacciato per "Concilio" solo le proprie balzane idee.

    Ora, è sintomatico dell'ipocrisia neocatecumenale il fatto che un disperato fratello del Cammino venga qui con un groppone in gola a dichiarare che accetterà che il Papa reintegri la Fraternità. Ai tempi di papa Ratzinger non sarebbe mai stato capace di scrivere qui un commento del genere.

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    1. Ahahahahah, simpatiche le sue imitazioni delle mie parole. Quanto al resto, la mia gola é libera, già Ratzinger aveva fatto un passo con il Motu proprio. Certo, anche in ambienti ortodossi l'accoglienza senza condizioni viene vista con sospetto, si legga l'articolo della Bussola quotidiana. Io ho trovato nel cammino una modalità di incontro col Signore che mi aiuta ed edifica, come ad altri, ma non a tutti una dimensione comunitaria ed impegnativa può andare bene. Non capisco, si può essere tradizionali senza essere tradizionalisti, progressivi senza esser progressisti, gli "ismi" sono le ideologie che incitano allo scontro e si credono totalizzanti. E alla fine chi ci perde é la chiesa, mentre le persone si allontanano. Errori ci sono stati da entrambe le parti, ad esempio teologi della liberazione da una parte e fraternità dall'altra, se non altro per le scomuniche. Ho amici preti che celebrano ogni tanto in rito antico, e amici preti, pure loro santi, che celebrano santamente in rito nuovo, gli uni e gli altri celebrano la messa anche per le comunità neocatecumenali, scontri, bile, gropponi vi fa comodo procurarli.

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  16. O.T.
    Ho constatato che ieri sono cominciate le 100 schiazze più che schiazza le definirei un vero" mattone".
    In un assolato pomeriggio durante una spensierata passeggiata vedo alla fine del corso ergersi una croce kikiana, mi avvicino e trovo il solito siparietto nc.
    Un uomo che parla appoggiarsi e dondolare su di un leggio ma non si sente(impianto audio = a 0),sul retro tre o quattro chitarre dei bonghi alcuni cembali,una ventina di fratelli che fanno da contorno,sedie completamente vuote tranne tre vecchiette sedute perché forse stanche dalla passeggiata,oppure tre anziane sorelle stanche di stare in piedi.:-)

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  17. http://kairosterzomillennio.blogspot.it/2016/04/convivenza-alla-domus-2016-schonborn.html?m=1

    Stesso video dell'anno scorso.

    Xz

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  18. Anche io voglio testimoniare la mia giornata di ieri. Bellissima...Giubileo. Angelus...Tanta pace... E poi vedere in giro alle 17.30 "i fanatici" del XXI secolo... Fuori dal Vaticano, gli striscioni con su pubblicato: Nelle piazze con Papa Francesco! Tappetone finto persiano... chitarre, cembali... gruppetti di persone confabulanti. Faccio finta di nulla e sento loro parlare male degli assenti, gli assenti della loro stessa comunità...chi si lamentava della piazzetta poco piena...oserei dire vuota, se non la macchina della Polizia, qualcuno di loro ha detto: va bene... speriamo che loro ci ascoltano. Nauesata me ne sono tornata a casa.
    In Piazza con Papa Francesco??!! Come osano usare il Papa, il nome del Signore a loro garante?? Per attirare povere persone senza speranza...!! Giuro che la voglia di prenderli a calci nel sedere è enorme.... Scusate... ho detto la mia.

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  19. @ Anonimo delle 15:18 e 01:29 che sta sempre con il papa

    "...Sto col Papa, da fratello in cammino, quando riconosce il cammino, sto col papa quando per forza deve scomunicare la Fraternità, perché lei stessa non ha voluto la comunione, sto col papa se riterrà buono re integrare la fraternità..."

    Gentile Anonimo, il papa vi ha ordinato di seguire fedelmente i Libri Liturgici, senza aggiunte né omissioni.
    Stai con lui anche in questo caso o stai con Sankiko che ordina il contrario?

    Se stai con il papa, nella tua comunità usate un altare consacrato, la preghiera eucaristica corrisponde al Messale, vi comunicate dopo il sacerdote singolarmente e subito, la purificazione la fa il sacerdote, alla fine anziché il girotondo fate il ringraziamento.

    Confermi?

    O fai come Sankiko, che strilla "Viva il papa!" e fa come gli pare?

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  20. non a tutti una dimensione comunitaria ed impegnativa può andare bene

    il che significa che gli altri cristiani fanno una vita solitaria e pigra? Quindi di conseguenza chi fa il cammino sottilmente si insinua che è più cristiano degli altri? C'era una santa, della quale purtroppo mi sfugge il nome, che divenne appunto Santa grazie all'esempio del padre, il quale era un semplice devoto cristiano della domenica, che partecipava alla vita della parrocchia e pregava la Preghiera del Mattino e della Sera tutti i giorni. Non serve un impegno e nemmeno una dimensione comunitaria per la santita. Sicuramente non servono tutti i vostri assurdi impegni, piazzati come macigni sulle spalle della gente.

    anche in ambienti ortodossi l'accoglienza senza condizioni viene vista con sospetto

    Cosa c'entra con la settarietà del cammino neocatecumenale e con lo scandaloso sistema degli arcani da setta gnostica?

    scontri, bile, gropponi vi fa comodo procurarli.

    Certo, affermare le verità di fede corrisponde a "scontri, bile gropponi", come se si trattasse di uno scontro di opinioni.

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  21. Io ho trovato nel cammino una modalità di incontro col Signore che mi aiuta ed edifica, come ad altri, ma non a tutti una dimensione comunitaria ed impegnativa può andare bene

    ammettendo che tu abbia ragione e che questa frase sia vera, allora perchè non viene detto subito e a tutti?
    Perchè vi proponete come un neo-catecumenato per riscoprire il battesimo e quindi adatto a tutti i battezzati?
    Non siete mai andati dal papa o dai vescovi a proporvi come un'elite disposta a fare una vita impegnativa, ma come un aiuto alla pastorale diocesana, e come tale rivolta a tutti.

    Se la tua frase fosse vera, allora dovreste fare un discernimento serio sulle persone che vengono alle catechesi per capire se sono adatte ad un percorso più impegnativo, per usare le tue parole.
    Ma... come mai questo non avviene?
    Stai mentendo tu o il cammino?

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  22. C'era una santa, della quale purtroppo mi sfugge il nome...

    Mi sono ricordato: Era Santa Teresa di Lisieux. I genitori ENTRAMBI BEATI non hanno fatto nessun cammino di perfezionamento (gnostico!) come voi, sono diventati Beati e hanno allevato una figlia Santa grazie al loro ESEMPIO DI SEMPLICI CATTOLICI!

    Hai capito?

    Ha ragione Tim Rohr a dire che avete un cervello KAKA-filled (Kiko Arguello Kool Aid)

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  23. Ora il neokiko risponderà: «Non è lei l'incaricato di salvare la Chiesa nel Nostro Territorio!»

    Il mini-argüellino che ha «trovato nel Cammino una modalità di incontro col Signore» sta infatti professando una fede che esige di modificare la liturgia cattolica, di stare accuratamente separati dalla Chiesa (salvo le pubbliche occasioni dove occorre esibire gli striscioni), di gestirsi autonomamente le vocazioni e di azzerare il tesoro spirituale della Chiesa per rimpiazzarlo con le esternazioni (verbali, canore, imbianchine) dei due autonominati "iniziatori".

    Passiamo alle ultime novità da Guam:

    - tre neocatecumenali vanno al Rotary Club a ripetere la menzogna del seminario neocatecumenale di Guam; i tre sono Cristobal (presbitero NC in forze in Curia), Da Silva (giovane presbitero NC del blog dei Pasqualoni di Guam, già famoso per le omelie semipornografiche durante la Messa), e l'avvocatessa divorzista che ha collaborato al certificato pubblico falso di tale seminario;

    - alcune note sul famigerato Cordes (quello della gran furbata del 1990 quando fecero firmare ad un Giovanni Paolo II un po' brillo la bislacca lettera Ogni Qualvolta), amicone dei neocatekikos, e di Castellano Cervera (morto in circostanze misteriose "passeggiando per Roma" nel 2006), che lo introdusse al kikismo-carmenismo;

    - dopo il fallito colpo di mano di Cañizares e Cordes a gennaio 2012 (quando il Cammino tentò di autoapprovarsi la liturgia degli strafalcioni tutto all'insaputa del Papa), Cordes - benché "ritirato" - ha conservato la sua rete di potenti appoggi e continua a pubblicare libri con qualche sgorbio di Kiko in copertina;

    - dal 22 al 30 aprile 2016 il Cordes andrà a Guam a tenere una decina di lezioni sulla "teologia del sacerdozio" (quella kikiana-carmeniana) nel seminario neocatecumenale (sarà a spese dei neocatekikos o della diocesi?);

    - nei prossimi giorni un certo don Paolo Benetton (del clero di Roma - cioè da ben 17 anni stipendiato dall'otto per mille degli italiani, lapsusfreudianamente indicato come "Paola" sul sito web filippino), rettore del seminario neocatecumenale di Manila (Filippine), pure sarà nel seminario kikiano di Guam a tenere qualche lezione di neocatecumenalismo; naturalmente il fetido padre Pius Sammut (carmelitano originario di Malta), grosso supercatechista NC di Guam, non può nominare il seminario kikiano a causa della "situazione" (cioè delle vicende relative al certificato pubblico falso).

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  24. Da Tim veniamo a sapere che il Sammut, in virtù dei suoi poteri di SuperCatechista Neocat, sta anche brigando per far trasferire il sullodato Benetton a Guam, per farlo diventare rettore del seminario neocatecumenale di Guam.

    E che perciò intende consegnare alla raccolta differenziata i due aspiranti vescovi neocatecumenali (il vicario Quitugua e il sullodato Cristobal).

    È evidente che il vescovo non conta niente nei seminari kikiani R.M.: nemmeno nel caso di Apuron, vescovo neocatecumenale.

    A questo punto sorge anche il dubbio che il Ballin non abbia esattamente "richiesto" di avere il Camacho, tanto meno che abbia avuto la genialissima idea di "mettere la volpe nel pollaio".

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  25. Promemoria per i nuovi utenti: i commenti totalmente anonimi verranno cancellati.

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  26. Molto interessante andando sulla pagina di Jungle Watch notare come lo scandalo del prete che conduce un ritiro per giovani si sia talmente allargato che la stampa del Pacifico ha contattato Ballin per sentire la sua versione dei fatti (inutilmente). Inoltre la coordinatrice del ritiro ha scritto a qualcuno del blog per chiedere di non rendere queste cose pubbliche e nel caso che tagli persone abbiano qualcosa da ridire possono contattarla in privato. Esattamente l'atteggiamento dei kikos che vogliono mantenere sempre tutto nel segreto. Ovviamente non poteva mancare il solito invito a non giudicare

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  27. Al Ballin e alla sua segretaria bisognerebbe far notare che il pretino neocat aveva già guadagnato l'onore delle cronache un anno fa, quando fu colto in flagrante.

    Ora, un sacerdote che ha sbagliato deve avere la possibilità di redimersi e di cambiare aria, questo non lo nega nessuno. Però tale possibilità non deve essere oggetto di ulteriori scandali, a cominciare dal fatto che il colpevole non deve apparire minimamente come il protetto dei potenti a cui si concede di tornare a far la volpe nel pollaio.

    L'esempio che tutti dovrebbero conoscere (per averlo studiato a scuola) è quello della monaca di Monza, che sceglie una vita di penitenza e di clausura. Non è un'invenzione letteraria: per certi peccati del clero e dei religiosi, se non c'era la riduzione allo stato laicale, l'autorità della Chiesa davvero indicava come unica via d'uscita il ritirarsi in un ordine penitenziale.

    Invece nel 2015-2016 il colto in flagrante cosa fa? La bella vita (continua a celebrare le liturgie del sabato sera, trasferito di qua, trasferito di là, e rientro con tutti gli onori nel Qatar). Il tutto con la complicità di certi due vescovi succubi del Cammino Neocatecumenale.

    Se avessero avuto anche un solo straccio di argomento a favore del pretonzolo neocat, state pur certi che lo avrebbero tirato fuori. Invece no: hanno risposto o col silenzio, o in malo modo.

    Visto che i due vescovi hanno ampiamente dimostrato di aver più premura per i protetti del Cammino che per i fedeli cattolici, ben venga che le notizie finiscano finalmente sulla stampa. Ha un che di amaramente comico il fatto che tanti vescovi non temono di risultare ingiusti agli occhi di Dio e dei cattolici, ma lo temono riguardo alla stampa.

    Mia opinione: mi aspetto che il Ballin in extremis faccia dichiarare "malato" o "volontariamente dimissionario" il Camacho, e lo sostituisca con un altro sacerdote capace di guidare quei giovani nella tre giorni già programmata. Voglio sperare che ne abbia già qualcuno disponibile e che non faccia venire dall'estero un altro pretino neocat, perché altrimenti i fedeli si sentirebbero esattamente presi per i fondelli. E voglio anche sperare che la volpe non ottenga magicamente il trasferimento all'estero in altra missione kikiana in un altro pollaio.

    E perbacco, stiamo parlando del Qatar, non di una diocesetta periferica italiana. Stiamo parlando di un emirato musulmano il cui emiro ha concesso la presenza di una parrocchia cattolica - caso raro e prezioso. E i neocatekikos vanno lì a colonizzarla con la foga di elefanti in una cristalleria, sprezzanti perfino del più elementare buon senso.

    Sono ancora scioccato da quella risposta arrogante inviata da Ballin a Chuck White. Davvero mi chiedo cosa abbiano i vertici del Cammino di così tanto convincente per quei vescovi.

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  28. Mi trovo totalmente d'accordo con sandavi. Io già una volta ebbi modo di rispondere ad uno dei tanti anonimi NC che si firmano sempre con pseudonimi diversi che è vero quando dicono che loro sono una "potenza", ma che dimenticano sempre di aggiungere un aggettivo: economica! Purtroppo, essendo la Chiesa formata da uomini, come lo siamo anche noi, ci sta che queste cose possano accadere, ovvero che si sia soggetti all'influenza di quegli aspetti messi in luce da sandavi. Non dovrebbe accadere, soprattutto in virtù del fatto che gli uomini di Chiesa sono stati "scelti" da Dio, ma come tutti noi altri uomini e donne, ahimè, sono anch'essi peccatori! Quello che non riesco a spiegarmi - e mai credo che ci riuscirò - è come si possa passare dall'aver studiato e appreso concetti totalmente differenti nella vita religiosa che si è scelto di seguire (francescana, benedettina, comboniana, monfortana, domenicana, carmelitana, e così via dicendo) e poi farsi "soggiogare ed attirare" da certi concetti del CNC!

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  29. In un recente post di JungleWatch si dice:

    «Excuse me, Bishop Ballin, but you're an asshole».

    Infatti il vescovo Ballin, nel mettere "la volpe nel pollaio", non ha salvato né la Chiesa, né la volpe. Ha tenuto in considerazione solo le esigenze dei capibastone del Cammino Neocatecumenale.

    Quanto al KAKA ("Kiko Argüello Kool-Aid"): Kool-Aid è una bevanda americana al sapore di frutta (venduta in tubetti di polvere da miscelare con acqua), ma fin dalla metà degli anni '80 l'espressione «bere il Kool-Aid» si riferisce al suicidio di massa della setta di Jonestown del 1978 (centinaia di persone si avvelenarono bevendo Kool-Aid con cianuro) e indica il bersi acriticamente tutto quello che il capo della setta comanda.

    (Ora sono sicuro che interverrà qualche kikos a dire che lui i vescovi li rispetta e che Kiko non ha mai imposto di bere bevande in lattina. Nel frattempo la perspicace e intelligente signora Antonella commenterà: che beeeeeello, il pollaio, anch'io ho una gabbietta con i canarini, che beeeeello).

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  30. Quelle che Tripudio chiama "oliature", non necessariamente sono veri e propri pagamenti e/o bustarelle. Possono essere anche forme di aiuto differente, per esempio sbloccare fondi e permessi per ottenere la costruzione di una Cattedrale in un paese al 99% islamico.
    E' chiaro che al Vescovo che si ritrova questo regalone gigantesco, grazie ai potenti appoggi di cui Kiko gode a tutti i livelli, fa molto piacere accogliere i kikos. L'errore grossolano, sottolineato anche da Tim Rohr, che commettono questi Vescovi è che confondono il fine (costruire una cattedrale dove i fedeli cattolici possano pregare) con il mezzo (assoggettarsi ai kikiani), senza rendersi conto di quanto ciò costerà a tutti i fedeli. Nel caso di Ballin parliamo di un'unica parrocchia in tutto il Qatar, che sarà molto presto fagocitata dal CNC e della Cattedrale nel Bahrein.

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  31. Che strano nessuno ha ancora preso le distanze, come mai del resto, dalle vergognose affermazioni del mago tripudio, che ricordo:
    "alcune note sul famigerato Cordes (quello della gran furbata del 1990 quando fecero firmare ad un Giovanni Paolo II un po' brillo la bislacca lettera Ogni Qualvolta), amicone dei neocatekikos, e di Castellano Cervera (morto in circostanze misteriose "passeggiando per Roma" nel 2006), che lo introdusse al kikismo-carmenismo".
    Giovanni Paolo II un po' brillo?
    Ma si vergogni tripudio, altro che messaggi anonimi cestinati.
    Alfredo

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  32. Il caro fratello "Alfredo" è la dimostrazione vivente di cosa succede a bere il KAKA (Kiko Argüello Kool-Aid).

    Anzitutto c'erano in questa stessa pagina (commento del 12 aprile 2016 ore 13:36) i link cliccabili come questo dove una fonte vaticana di Jungle Watch afferma che il Castellano Cervera (grande amicone del Cammino e cooptatore di Cordes alla causa di Kiko) è morto in circostanze misteriose a giugno 2006 mentre passeggiava per le vie di Roma nel giorno del Corpus Domini.

    Ora, "circostanze misteriose" ("unusual circumstances": la traduzione «inusuali» mi sembrava un riferimento troppo... sessuale) è un dettaglio che insieme ad altri riportati in quella pagina di Jungle Watch, non compare nei documenti ufficiali e nelle elegie del Castellano Cervera.

    Dunque, quale serio problema ha il caro fratello Alfredo con le "circostanze misteriose" o "inusuali"? Perché esige con tanta arroganza che i lettori e collaboratori del blog "prendano le distanze"? È forse uno degli arcani neocatecumenali che è proibito svelare? Di sicuro quella ricchezza di dettagli nell'indiscrezione fa capire che la "talpa" vaticana è molto addentro agli arcani neocat: e al caro fratello Alfredo piacerebbe tantissimo avere qualche certezza in più per denunciarla ai suoi capibastone.

    Quanto alle stranissime manovrine del 30 agosto 1990, non posso aggiungere altri dettagli per non rivelare le fonti. Ma tanto, cosa cambierebbe? Sono passati quasi ventisei anni, e quel che rimane è solo la lettera Ogni Qualvolta [clicca, neocatekiko pigrone!] scritta da un kikos, poi l'abuso che ne è stato sempre fatto, quindi la precisazione di Notitiae che la lettera valeva solo come incoraggiamento, non come riconoscimento, e per corollario il silenzio di Giovanni Paolo II per interi mesi fino a fine 1990, come se non ci fosse nulla da festeggiare coi kikos.

    Quando si tratta di fare i propri porci comodi, i neocatekikos vantano approvazioni verbali private o addirittura presunte; quando invece si tratta di nascondere le porcherie del Cammino, invocano tutte le "versioni ufficiali". Aveva ragione padre Enrico Zoffoli a dire che i kikos sono «gente fanatica, abilissima a mentire, malata di presunzione».

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  33. Sono pienamente d'accordo; i messaggi anonimi vanno cestinati. E, comunque, si sa che ai katekikos è espressamente vietato navigare in internet. Chissà come mai.... (rido...)

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  34. Adesso però sarebbe bello sapere cosa ne pensa il fratello "Alfredo" di questa sequenza di fatti:

    - parroco neocatekiko arrestato mentre faceva sesso con una minorenne neocatecumenale; la faccenda finisce su tutti i giornali

    - il vescovo neocatekiko ne accetta le dimissioni e promette pubblicamente un'investigazione canonica (i cui risultati non verranno mai pubblicati)

    - il presbitero neocatekiko continua a celebrare i sabati sera del Cammino, e viene spedito "in missione" neocatecumenale in altre diocesi, senza mai minimamente scusarsi, mai alcuna punizione

    - dopo un anno il presbitero neocatekiko in pompa magna annuncia un ritiro "per giovani" nel Qatar, terra dove la presenza cattolica è risicatissima

    - il vescovo competente per il Qatar reagisce con arroganza a chi glielo fa notare.

    Allora, che cosa devono dedurne i fedeli cattolici da tutto questo?

    Su, spiegacelo.
    Illuminaci, tu che puoi.

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  35. Le reazioni dei neocatecumenali di Guam alle rivelazioni di Tim Rohr sono estremamente significative. La confusione, le versioni che cambiano ogni due giorni, le ritrattazioni, le scuse, le manovrine dietro le quinte.... Danno l'impressione complessiva molto chiara che i NC hanno parecchie cose da nascondere. Si sa, a forza di arcani.

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  36. E' sono anche molto bugiardi. Incapaci di assumersi le loro responsabilità su fatti che commettono e su parole pronunciate. Quando vengono smascherati negano tutto anche di fronte l'evidenza. E perseguitano...non si rassegnano a chi lascia quella menzogna chiamata cammino!! E poi predicano...predicano... il povero Signore perseguitato, calunniato, malmenato e appeso in Croce. Razzolano molto male!!! Sempre più convinta che il maligno sta lavoricchiando alla grande. Hanno perso la razionalità. Per non parlare dei sacerdoti...loro, si loro!!

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  37. Sul blog Cnc di Guam, botta e risposta:

    Anonimo: se (don Luis) è così innocente, perché si è dimesso e ha lasciato l'isola?
    Diana: Caro Anonimo, per salvare l'anima della ragazza,che aveva preso una cotta per lui.

    Sta a vedere che la polizia ha dovuto intervenire per proteggere don Luis dagli attacchi della ragazzina! :-)

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  38. Be', io l'avevo già scritto: la "colpa" è della ragazzina che ha subito la violenza, e perciò è lei che deve chiedere perdono! Ma la cosa incredibile è che quando dicono e scrivono certe cose, nemmeno se ne vergognano. Sandavi, tu hai detto che ti fanno un po' schifo... Io invece toglierei "un po'". Fanno schifo, e lo avrei detto di chiunque avesse giustificato in tal modo siffatte efferatezze!

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  39. Oh, cielo: la ragazzina NC s'era presa una cotta per il presbiteronzolo NC... e il presbiteronzolo NC che cosa fa? La va a prendere illegalmente a scuola, se la porta in una spiaggetta isolata, e si trastulla con lei.

    Venendo fotografato dal satellite di GoogleMaps (che non passa certo ogni giorno: si vede che la cosa era abituale)... e addirittura colto in flagrante dalla polizia e arrestato (si vede che era talmente "impegnato" da non aver sentito l'arrivo degli sbirri).

    Certo, certo, è una "cotta", vero? I neocatekikos come al solito coprono le menzogne usando menzogne ancora più grandi. Ma chi credono di turlupinare?

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  40. Il bello è che quando parli a un NC e metti in discussione il cammino una delle risposte più frequenti è "Guarda i frutti!". Eccoli, i belli frutti marci, ma in comunità nessuno sa niente, e nessuno vuol sapere niente, questo è il problema. Io stessa ho iniziato a informarmi solo mentre già stavo maturando la decisione di uscire e posso dire che ho imparato molto più sul cammino neocatecumenale negli ultimi 5 mesi che in 34 anni di vita in cui ci sono stata immersa fino al collo. Si tratta di lavaggio del cervello e non c'è altro da dire. L'unica consolazione è che risparmierò ai miei figli questo scempio.
    Donna Carson

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  41. Un diacono permanente di Guam ci mette la faccia e lo dice apertamente: «la diocesi sta violando le proprie stesse norme in materia di molestie sessuali».

    A suo tempo si era parlato di sospensione dalle facoltà sacerdotali, ma oggi, senza che l'investigazione canonica sia conclusa, senza aver avuto alcuna notizia, si scopre che il pretonzolo neocatekiko è nel Qatar a darsi da fare con bambini e ragazzi.

    Il diacono Martinez aveva «scritto personalmente al Vescovo [neocatecumenale] e ai Servizi per la Protezione dei Bambini spiegando che c'era stato un "incidente" che aveva tutte le caratteristiche di molestie di un minore».

    Aggiunge che «c'è la legge civile (e i procedimenti civili) e quella ecclesiastica (e i procedimenti ecclesiastici): per cui anche se le autorità civili non intervengono, le autorità ecclesiastiche devono comunque procedere in virtù delle leggi ecclesiastiche - e qui si tratta di violazione delle norme sugli abusi sessuali».

    L'inviare il presbitero neocat in altre parrocchie ad occuparsi dei giovani - Guam o Qatar o cos'altro - «contraddice la "tolleranza zero" che la stessa arcidiocesi di Guam aveva stabilito».

    Quando si tratta del Cammino, le norme di "tolleranza zero" improvvisamente non valgono più.

    Perché?

    RispondiElimina
  42. I pasqualoni di Guam nel loro blog "an insider's view" si permettono di rispondere a chi solleva questioni sul trasferimento del Don Camacho in Qatar che il Don è stato trasferito per "salvare l'anima alla ragazza".
    È ovvio che anche la ragazza ha una sua colpa, e se pure si fosse presa una cotta per il pretonzolo la colpa dello scandalo cade sul prete che se n'è approfittato.
    Approfittato della buona fede della ragazza e dei genitori abusando della propria posizione di potere.
    Cosi o genitori della ragazza oltre all'umiliazione subita per aver dovuto tacere in favore del cammino si vedono pure ulteriormente umiliati in pubblico e da mezzo mondo (questo perché a Guam sanno benissimo chi è la famiglia coinvolta).
    Ci sarebbe da augurare che questo fatto accada alle figlie di chi ha scritto quello scempio

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  43. E adesso i pasqualoni di Guam vanno dicendo che non siamo in Core del Nord, per cui il presbitero è innocente fino a prova contraria.

    Tim sottolinea le conseguenze del loro "ragionamento": se è innocente, perché è stato arrestato? perché è stata compiuta un'indagine canonica su di lui? perché non vi lamentate col vescovo che ha preteso le sue immediate dimissioni e lo ha spedito lontano dall'isola? perché siete stati muti di fronte a tale ingiustizia?

    Sono domande retoriche che mostrano solo una cosa: i kikos ci ammanniscono menzogne su menzogne, senza nemmeno preoccuparsi di ordinarle secondo un filo logico.

    Nel Cammino, infatti, la logica non è di casa. È stata vietata. Occorre "circoncidere la ragione", come dicono i cosiddetti "catechisti" (che sono cosiddetti erroneamente poiché non insegnano il catechismo ma le eresie e le ambiguità dei due autonominati "iniziatori" spagnoli).

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  44. Penso al fatto che se.... (e sottolineo se) venisse accertato che il prete ha sbagliato e venissero presi provvedimenti, sarei amareggiato, per un prete che ha dato scandalo, ma sereno.
    Quello che mi da il voltastomaco oltre ogni misura, è come ci si possa accanire contro una ragazza, contro la sua famiglia, contro la delicatezza dei fatti, rigirandoli per mesi con giudizi e battute velenose buttando tutto sulla strada, e per cosa?
    solo per cercare di colpire il cammino che questi fatti manco sfiorano.
    non mi auguro che succeda alle vostre figlie sorelle o famiglie.....ci sarebbe poi da dire "ma è in nome da verità "
    Ma questo è un altro problema, 10 a 1 che continui a non pubblicare

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  45. Invece la colossale malafede neocatecumenale merita di essere pubblicata come esempio di quali tragicomiche conseguenze risultano dall'adorare l'idolo Kiko e dal "circoncidere la ragione".

    Noialtri qui siamo i primi a dire che il problema non sta nel fatto che il pretonzolo neocatecumenale fa il porcellone con la ragazzina neocatecumenale. Il problema sta invece nel comportamento dei neocatekikos. Che fin dall'inizio hanno tentato di insabbiare la faccenda.

    Un prete sano di mente, data la sua posizione pubblica, in caso di denunce e di scandali, avrebbe tentato di tenersi lontano da ogni possibile illazione. Cioè se viene accusato di aver sfruttato sessualmente una ragazzina, anche se l'accusa fosse del tutto falsa, farà di tutto per chiarire la sua posizione e per stare lontano dalle ragazzine (in modo da evitare illazioni e scandali). Anche se fosse innocente: la prudenza non è mai troppa.

    Invece il presbiteronzolo neocatecumenaloide si ritrova a gestire la "Messa dei bambini" e il "ritiro dei giovani". Così, pubblicamente, comodamente. Due pesi, due misure: da un lato il don Gofigan, accusato falsamente dal vescovo neocatecumenale di aver strani rapporti con un tizio che trent'anni prima era stato in carcere... e mentre don Gofigan veniva convocato nella Curia Neocatecumenalizzata di Guam, gli sgherri del vescovo neocat cambiavano le serrature alla sua parrocchia e alla sua canonica. Praticamente sbattuto fuori da un momento all'altro, in mezzo alla strada, per un'accusa campata in aria.

    Invece il don Camacho viene colto sul fatto - i due poliziotti si erano avvicinati alla sua macchina perché non era la prima volta che la vedevano parcheggiata in quella spiaggia deserta - e cosa ci trovano? Trovano il parroco neocatecumenale che fa il porcellone con la ragazzina neocatecumenale. E siccome la ragazzina si proclama "consenziente", lo arrestano solo per sottrazione di minore. Immediatamente il vescovo esige le sue dimissioni dalle parrocchie e lo fa sparire da Guam. Dopo un anno la tanto conclamata "indagine canonica", annunciata con un comunicato della curia di Guam, ancora non ha raggiunto conclusioni né pubblicato alcunché. Si scopre solo che il presbitero è nuovamente "la volpe nel pollaio". E lo è pubblicamente. E lo è addirittura nel Qatar, un paese dove lo scandalo nella Chiesa Cattolica non verrebbe accolto con qualche semplice risatina.

    I vertici del Cammino sono pronti a ogni porcata perché credono che essere neocatecumenali significhi essere superiori agli altri cristiani. Se ne infischiano degli scandali. Non si sentono minimamente tenuti a rendere conto del proprio operato, se non a Kiko e ai suoi scagnozzi.

    Così, il vescovo neocatecumenale di Guam (che ha urgenza di nascondere il suo passato di molestatore sessuale), il vicario generale episcopale neocatecumenale di Guam e il cancelliere neocatecumenale della curia di Guam (entrambi colti dalla polizia in stato di ubriachezza e in atteggiamenti ambigui con dei ragazzetti), hanno pensato unicamente a insabbiare la faccenda. E il Ballin ha fatto di tutto per apparire come loro complice.

    Non c'è stata infatti nessuna richiesta di scuse, nessun chiarimento, nessuna denuncia da parte della famiglia. Se infatti la famiglia avesse denunciato il pretonzolo, la questione sarebbe rimasta tutta sulle spalle di quest'ultimo. Ma la famiglia è neocat, e - come dice il proverbio - "cane non mangia cane". I cosiddetti "catechisti" avranno "caldamente sconsigliato" di denunciare (come avviene anche nei casi di neocatecumenali pedofili).

    Questa mentalità neocatecumenale - fatta di superbia, menefreghismo, inganni, menzogne - è davvero il frutto principale della spiritualità del Cammino e dei suoi cosiddetti "iniziatori".

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  46. «...Quello che mi da il voltastomaco oltre ogni misura, è come ci si possa accanire contro una ragazza, contro la sua famiglia, contro la delicatezza dei fatti...»

    Quante illazioni, quante menzogne.

    La famiglia della ragazzina avrebbe fatto bene a denunciare il presbitero neocatecumenale: in tal caso la faccenda sarebbe diventata semplicemente: "presbitero neocat approfitta dell'ingenuità di una ragazzina". A lui tutta la responsabilità, a lui tutto il (meritato) disonore, perché un prete non fa quelle cose, tanto meno con le minorenni.

    E sarebbe stato un bene anche per il prete: meglio la meritata punizione tutta e subito, che trascinare avanti per anni uno scandalo ("vedete? quello è il parroco che si apparta con le minorenni... comoda la vita per lui, non lo hanno mai denunciato!... quasi quasi ci provo anch'io... secondo te la figlia del cantore se l'è già portato a letto?...").

    E invece come è andata a finire? Che la famiglia della ragazzina non lo ha denunciato. Il non denunciarlo significa che per loro è normale che una figlia minorenne faccia certe porcherie col parroco.

    Chiaro il problema che si discute qui? È la mentalità neocatecumenale il problema, non la ragazzina, e nemmeno l'atto sessuale.

    Quella che tu chiami «delicatezza dei fatti» è solo omertà, è solo un voler insabbiare tutto.

    Infatti nella mentalità neocatecumenale il termine "giustizia" viene usato solo come sinonimo di: prestigio del Cammino e dei suoi capibastone.

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  47. Penso al fatto che se.... (e sottolineo se) venisse accertato che il prete ha sbagliato

    Permessa falsa; il prete è stato trovato coi giornali sui vetri della macchina, quindi era atto premeditato, in più non era la prima volta. A Guam molti sapevano della relazione, ci sono stati almeno otto episodi del genere.
    Il prete ha sottratto la minore alla scuola (immaginatevi i genitori convinti di mandare la figlia minorenne a scuola mentre invece la ragazza veniva prelevata dal loro parroco!) proprio lui che li aveva magari confessati la Domenica prima, quello che aveva celebrato la messa del sabato sera, che gli aveva dato la pace, mentre consapevolmente si sbatteva la loro figlia minorenne su una spiaggia! Ma possibile che non private nemmeno un po' di vergogna??
    Dico ma non provate p

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