venerdì 30 aprile 2021

"Kiko, sarebbe potuto diventare sacerdote?"

Qualche tempo fa un fratello neocatecumenale ci ha posto questa domanda: 

MA IO MI CHIEDO E VI CHIEDO............... Ma Kiko sarebbe potuto diventare sacerdote? Credo proprio di SI 
Avrebbe potuto istituire un ordine religioso? Credo propiro di SI 
Con delle proprie regole? SI 
Con seminari propri? SI 
Con Sacerdoti propri? SI 
Con Suore prorpie? SI 
Quindi diventando veramente il fulcro di migliaia di persone? SI 
Perchè non l'ha fatto? Perchè il CN è un dono di Dio par la Chiesa (Papa Francesco) e Kiko per obbedienza alla Chiesa, questa sua intuizione la lascerà nelle mani della Chiesa che ha il potere di farne quello che vuole (i seminari redentoris mater sono diocesani un vescovo li può tranquillamente "distruggere" - le comunità sono parte integrante della parrocchia, un parroco le può "dissolvere") 
Pertanto questo continuo vostro affermare che il CN è disobbediente non trova conferma nè in cielo nè in terra. :-)) Santa giornata a tutti!
 
Avrebbero potuto fondare tre ordini...invece si sono accontentati del Cammino neocatecumenale!

Così si conclude l'intervento del fratello neocat.

Questa è stata la nostra risposta:

Risposta breve: No, Kiko non sarebbe potuto diventare sacerdote. 

Risposta lunga: Per accedere al sacerdozio occorre avere almeno lungo tutti gli anni di seminario una certa dose di disciplina e di umiltà. 

Che Kiko non ha.

Ma ipotizziamo pure che Kiko magicamente ci sia riuscito (del resto ho notizia di preti che hanno comprato l'ordinazione... salvo poi dover essere curati per interi decenni da un esorcista perché il peccato di simonia attrae la presenza del demonio).

Kiko avrebbe potuto istituire un ordine religioso? 

Risposta breve: No.

Risposta lunga: Chi "fonda" un ordine religioso, in genere è già parte di un ordine religioso ed è tenuto, lui o lei in prima persona a fare i voti di povertà, castità e obbedienza: non solo ad imporli agli altri.

È tenuto ad obbedire, lui per primo, alla regola e ad essere esempio con il suo comportamento prima ancora che con le parole. E i frati, suore, sacerdoti, seminari eccetera non sarebbero suoi ma, insieme a lui, al servizio della Chiesa nella loro vocazione specifica.

E l'Ordine religioso, sì, che è veramente nelle mani della Chiesa che può farne quello che vuole.

Kiko mica è stupido, si è tutelato molto bene sottraendosi a qualunque "regola" che avrebbe dovuto essere approvata .. Molto più semplice farsi approvare degli statuti che descrivono una associazione "immaginaria", perfetta sulla carta .. ma che nella realtà non esiste.

Per fondare un ordine religioso inoltre occorre poi un lunghissimo periodo in cui devono concentrarsi una serie di fatti: 

la notevole affidabilità di guida del fondatore agli occhi dei vescovi

  • la notevole affidabilità spirituale del fondatore agli occhi delle anime che si rivolgono a lui
  • l'effettivo valore della nuova fondazione (che non deve essere una fotocopia di qualcuna preesistente)
  • tutto l'iter "burocratico" (a partire dal primo difficile scalino: quello del ricevere il riconoscimento come associazione privata di fedeli di diritto diocesano)

Kiko benedice un sacerdote
Kiko non ha nessuna di queste caratteristiche. Non basta autoproclamarsi ispirati per fondare un ordine religioso ed affrontare senza alcun problema tutta la lunga e severa trafila richiesta dagli organi competenti della Chiesa - lunga e severa per evitare autoinventati "iniziatori" che facciano pasticci danneggiando anime consacrate e laici.

Ma ammettiamo pure che Kiko abbia la rara abilità dei grandi impostori tipo Marcial Maciel Degollado.

Il quale, paradossalmente, ha avuto successo perché la sua comunità era dottrinalmente e liturgicamente ben solida, cioè dotata di frutti verificabili. Ossia, il buon cuore di coloro che lo hanno seguito, ha prevalso sulle pessime intenzioni del fondatore.

E naturalmente, quando lo scandalo è stato sostanzialmente confermato dai suoi più stretti collaboratori e dalla Santa Sede stessa, i seguaci che meno lo stimavano sono oggi i migliori soggetti (in quanto dimostrazione che la loro vocazione non era centrata sul fondatore ma sulla sequela di Cristo), mentre coloro che si affannano a volerne salvare la figura sono quelli più sconcertati dai fattacci.

Ebbene: Kiko in tal caso (ipotetico costruito su altre ipotesi assurde), Kiko sarebbe considerabile il fulcro della vita di tante persone? 

No.

Il fulcro della vita è Cristo. Kiko è uno di quelli che - salvo miracoli dell'ultimo minuto - si sentiranno rispondere dal Signore: «in verità ti dico: non ti conosco».

 

Kiko canta il preconio (ma non è nè prete nè diacono)

Piccola parentesi: nel 2002 Giovanni Paolo II scrisse a don Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, una lettera in cui gli disse:

«Il movimento [di CL], pertanto, ha voluto e vuole indicare non una strada, ma la strada per arrivare alla soluzione di questo dramma esistenziale. La strada, quante volte Ella lo ha affermato, è Cristo».

Questo è il miglior complimento che si può fare ad un movimento ecclesiale.

Ed è esattamente il contrario di ciò che si dovrebbe scrivere a Kiko:

«Il Cammino ha voluto indicare solo sé stesso, reclamando la "necessità" di colonizzare le parrocchie, imponendo i gadget kikiani, raccogliendo con precisione fiscale le "Decime", riempiendosi la bocca di "Paroladiddio Paroladiddio" e del Nome del Signore ma indicando di fatto sempre e solo Kiko e Carmen».

Probabilmente la furiosa e scatenata invidia per quella lettera (per di più festeggiante un ventennale, contro l'abitudine vaticana di festeggiare solo i 25-50-75-100), contribuì ai livelli alti del Cammino a fabbricare, appena quattro mesi dopo, l'approvazione ad experimentum dello Statuto.

 

111 commenti:

  1. Parlando di sacerdoti, una cosa che proprio non riesco a capire del Cammino è come sia possibile che i catechisti laici e impreparati possano fare direzione spirituale sulle persone che stanno decidendo se consacrarsi o meno; una scelta così delicata richiede l'accompagnamento di un padre spirituale, che in ogni caso mai dovrebbe dire alla persona così fare o non fare, o forzare le sue scelte, mentre nel Cammino spesso i catechisti danno anche questo genere di consigli a persone che magari negli anni non vedono formare una famiglia (ovviamente con un altro neocat) ma concentrarsi su altri progetti di vita

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  2. Le domande poste dal Fratello del Cammino sono tutte campate in aria, per un semplice motivo: il sacerdozio è una vocazione, non un mestiere. (Caduta la premessa principale, cadono a cascata tutte le altre).

    In altre parole, nessuno diventa sacerdote "di propria iniziativa", ma solo perché c'è un vescovo che lo ritiene adatto al sacerdozio.

    Sebbene in termini leggermente diversi, vale lo stesso anche per le altre cose proposte: "fondare un ordine religioso" non equivale a fondare un'associazione, tanto più quando il presupposto è "perché lo voglio fondare io". Per i seminari, vale lo stesso: il vescovo li vuole? li vuole sinceramente o dietro pagamento di «oliatura» o promesse di carriera vaticana o minacce di vendette traversali? al vescovo davvero serve un "nuovo" seminario che qualcuno "vuole fondare"? E poi: che cosa garantisce, all'autonominato "fondatore", che i sacerdoti "propri" e le suore "proprie" siano fedeli alla Chiesa anziché a lui? In altre parole, cos'è che garantisce che l'autoeletto "fondatore" abbia lavorato per la Chiesa anziché per la propria superbia?

    Uno può essere in disaccordo anche totale col proprio vescovo e con l'andazzo dei vescovi - e infatti su certe cose siamo in disaccordo e abbiamo manifestato spesso i motivi del nostro disaccordo -, ma non si può presumere che un autonominato "fondatore" decida autonomamente al posto dei successori degli Apostoli. Se è così facile criticare mons. Lefebvre che fondò la sua opera disubbidendo al Papa legittimo, dobbiamo avere anche la decenza di criticare chiunque venga nel proprio nome e pretenda di "ricostruire la Chiesa" a propria immagine e somiglianza e infischiandosene della gerarchia ecclesiale.

    Cari fratelli del Cammino, Kiko e Carmen son venuti in nome di sé stessi, e li avete seguiti. Il Cammino è opera di mani d'uomo, e come tale è destinato a perire. È un'opera intesa a glorificare i due spagnoli, poco importano le verità di fede, poco importa la santità della liturgia, poco importa la disciplina ecclesiastica. Non importa quante volte ragliate "il Cammino ha salvato il mio matrimonio" (il Cammino? non il Signore? da quando in qua il Cammino è più potente del Signore?).

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    1. E così il Cammino raglia, eh? eh? eh????? Cosa dobbiamo dedurre : che siamo tutti asini?

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    2. @anonimo
      Che siete intelligenti ma siete stati plagiati inconsapevolmente, come lo sono stata io per 10 anni, ma e' solo un'opinione personale

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    3. Anonimo E così il Cammino raglia, eh? eh? eh????? Cosa dobbiamo dedurre : che siamo tutti asini?

      Tu lo dici?


      Gloria Che siete intelligenti ma siete stati plagiati inconsapevolmente, come lo sono stata io per 10 anni, ma e' solo un'opinione personale

      Leggendo certi commenti ho qualche piccolo dubbio sulla prima affermazione ...

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    4. @Anonimo
      Io credo che molti neocat, tralasciando il pessimo esempio di quello che spesso commentano qui con frasi volgari ed aggressive, siano persone genuine ed intelligenti, che pero' non si accorgono o forse non vogliono rendersi conto di come siano stati indottrinati in modo impercettibile; tentare un dialogo spesso e' difficile, ma confido in Dio e spero che un giorno aprano gli occhi

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    5. Siete di dura cervice,non asini,non volete capire che il cammino è tutto un imbroglio,non è spirituale,ma un circolo di ritrovo a pagamento.

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    6. @LILLY
      Io, senza voler giudicare nessuno sono arrivata a pensare che molte persone non vogliono ammetterlo perché non riuscirebbero a sopportare l'idea di aver basato la propria vita su un errore; a queste persone mi sento di dire che a Dio non importa quanti anni hai "perso", lui guarda le intenzioni con cui hai dedicato la tua vita al Cammino e la tua buona fede, e non è mai troppo tardi per tornare alla vera Chiesa. Che dire allora di molti ex protestanti ora cattolici convertiti?

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    7. Circolo di ritrovo a pagamento. Opinabile

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    8. @Anonimo
      Oggettivamente ci si ritrova spesso, ci si siede in circolo e si paga la decima, oltre a collette e spese varie

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    9. Ecco anonimo, Gloria ti ha dato la giusta risposta.
      Per Te un circolo di ritrovo pensi che sia una mia opinione?
      Eh nooo!!è pura verità,diciamo che la maggior parte della gente,ma soprattutto i ragazzi,rimangono in cammino proprio perchè hanno un punto di incontro,non vedono l ora di fare una convivenza per fare baldoria negli alberghi,vogliono mangiare abbondantemente già dalla prima colazione,consumando cibo di ogni genere a volte fino a vomitare,il catechista parla e c è chi sottovoce chiede al fratello di fianco CHISSÀ OGGI CHE MANGIAMO(alla faccia della spiritualità).
      Per non parlare poi quando c è un matrimonio o un compleanno,TUTTI PRESENTI,mica si possono perdere l abbuffata?poi quando si trattava di preparare la parola si trovavano mille scuse per non farlo.
      Una che stava nella mia comunità,vedova con tre figli,quando si trattava di andare in convivenza o ad una festa,era la prima con tutti i figli appresso,poi quando doveva preparare non aveva mai tempo.
      Quindi questo che cosa ti deve fare pensare,che se nel cammino non si fanno tutte queste cose la gente si annoia e se ne và(specialmente i giovani),ho sentito con le mie orecchie gente che diceva,per lo meno qui ci si diverte,in chiesa è noioso.
      Per questo se Kiko decidesse di fare del cammino un circolo di ritrovo,credo che non perde gli affiliati,al contrario invece se decidesse di proseguire come SANTA MADRE CHIESA,scapperebbero in molti.

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    10. Ecco anonimo, Gloria ti ha dato la giusta risposta.
      Per Te un circolo di ritrovo pensi che sia una mia opinione?
      Eh nooo!!è pura verità,diciamo che la maggior parte della gente,ma soprattutto i ragazzi,rimangono in cammino proprio perchè hanno un punto di incontro,non vedono l ora di fare una convivenza per fare baldoria negli alberghi,vogliono mangiare abbondantemente già dalla prima colazione,consumando cibo di ogni genere a volte fino a vomitare,il catechista parla e c è chi sottovoce chiede al fratello di fianco CHISSÀ OGGI CHE MANGIAMO(alla faccia della spiritualità).
      Per non parlare poi quando c è un matrimonio o un compleanno,TUTTI PRESENTI,mica si possono perdere l abbuffata?poi quando si trattava di preparare la parola si trovavano mille scuse per non farlo.
      Una che stava nella mia comunità,vedova con tre figli,quando si trattava di andare in convivenza o ad una festa,era la prima con tutti i figli appresso,poi quando doveva preparare non aveva mai tempo.
      Quindi questo che cosa ti deve fare pensare,che se nel cammino non si fanno tutte queste cose la gente si annoia e se ne và(specialmente i giovani),ho sentito con le mie orecchie gente che diceva,per lo meno qui ci si diverte,in chiesa è noioso.
      Per questo se Kiko decidesse di fare del cammino un circolo di ritrovo,credo che non perde gli affiliati,al contrario invece se decidesse di proseguire come SANTA MADRE CHIESA,scapperebbero in molti.

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    11. Siccome i camminanti sono in gran parte in buona fede, è di questo che si deve tenere conto. Che ci siano poi alcuni che sono nel Cammino per secondi fini, lascia il tempo che trova. La validità di un gruppo, un qualsiasi gruppo, religioso, politico o altro, non può essere inquinato da pochi del secondo tipo, e scomparire per questo.

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    12. @Lilly
      Ti ringrazio, anche io credo che molte persone siano attratte anche dall'aspetto più socializzante del Cammino, ma è solo un'opinione

      @anonimo
      Nel caso di movimenti religiosi penso che la loro validità si veda soprattutto dall'obbedienza al Papa e dalla coerenza con la dottrina della Chiesa, cose che mancano al Cammino

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    13. E sì, "ragliare" è proprio degli asini - di quelli che insistono a ragliare anche di fronte all'evidenza che dimostra perfettamente e ragionevolmente ciò che loro non gradiscono.

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  3. Kiko va bene così com'è

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    1. @Anonimo
      Qui nessuno vuole giudicare Kiko come persona, solo Dio puo' farlo, ma essendo Kiko un personaggio pubblico possiamo commentare le sue azioni pubbliche. Io mi chiedo, dal momento che Kiko oggettivamente e pubblicamente non si e' mai sposato ne' consacrato, come mai in Cammino si fanno pressioni eccessive sulle persone verso l'uno o l'altra strada, senza considerare la storia personale, le inclinazioni individuali e i tempi di Dio?

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    2. E ti credo che ti va bene così, vivi s sbafo sulle spalle di poveracci rimbecilliti che pensano che solo stando in cammino si salveranno e tolgono risparmi alle loro famiglie per far fare la bella vita a personaggi come te.
      Ma il covid 19 sta facendo giustizia, e ti conviene trovarti un lavoro, molti si stanno accorgendo di quanto puzzate di ipocrisia e hanno ćhiuso o stando chiudendo il borsellino.
      Ciao, alla prossima su questo blog che ti fa digrignare i denti e provoca ulcere a molta gente come te.

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    3. Anonimoo 5:17, purtroppo la gran parte di coloro che aderiscono al Cammino e supportano Kiko sono bravissime persone che vogliono vedere solo l'aspetto buono di Kiko e della sua predicazione. Anche molti che hanno lasciato il lavoro e 'si fanno mantenere' in tutto o in parte, lo fanno in perfetta buona fede e rimettendoci del proprio. Poi ci sono coloro che ci guadagnano, che ne hanno fatto un 'mestiere', e costoro non credo neppure intervengano sul nostro blog, non sprecano le loro preziose energie.

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    4. infatti. I camminanti non dovrebbero scrivere su questo blog, lo diceva Kiko fin dall'inizio, non solo su questo blog, ma in qualsiasi blog o sito che critica i camminanti. E invece.......

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    5. @anonimo
      Questo tuo commento dimostra ancora una volta che il Cammino è un gruppo settario, dove vige appunto il controllo sui mezzi di comunicazione e sulle fonti; il Papa invece incoraggia l'utilizzo del web per l'evangelizzazione, e per noi il blog è un modo per informare le persone sulle realtà del Cammino, in fondo la prima carità è proprio la verità

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    6. Nessuno "va bene così com'è" dal momento che ogni uomo (salvo Colei che per specialissimo privilegio ne fu esente, e salvo ovviamente Nostro Signore che si fece uomo condividendo con noi tutto fuorché il peccato) è soggetto alle conseguenze del peccato originale. Ogni santo, del resto, sperò sino all'ultimo momento della sua vita di poter ancora migliorare per esser più gradito a Dio.

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  4. La tesi del neocatecumenale riportata nell'articolo non è nuova, anzi, fa parte della retorica neocatecumenale, che si avvale sempre del sistema di affermazioni su ciò che Kiko e Carmen avrebbero potuto fare (diventare fondatori di ordini, grandi artisti a livello internazionale, capitani di industria eccetera: come se si trattasse di carriere semplici e alla portata di mano per degli incoerenti bohrmmienne come loro) e invece non lo hanno fatto, preferendo dedicarsi a far nascere e crescere un movimento laicale.
    Dal fatto che non abbiano voluto 'farsi una carriera' né come religiosi o consacrati né professionale, i neocatecumenali deducono che abbiano 'rinunciato' a qualcosa di bello e di facile per dedicarsi a un progetto di ispirazione divina e in favore della Chiesa.
    Ma le cose non stanno così. Kiko e Carmen avevano dei motivi personali per essere infuriati con la Chiesa, in quanto ambedue tentarono di entrare in convento senza successo: Carmen fu cacciata, Kiko disse di essersi ritirato, quando già tutto era pronto, per un consiglio del suo padre spirituale, ma chissà qual è la verità: non riuscendo a battere quella strada, poi cercò di farsi largo tra i Cursillos e i Focolarini ma senza successo.
    Comunque ambedue, nelle baracche, hanno voluto dimostrare di poter fare a meno della Chiesa, dei religiosi e soprattutto dei preti: facevano le 'celebrazioni' con gli zingari, ma non hanno mai detto che sacerdote li seguisse.
    Quando vennero in Italia, erano senza sacerdote perché il prete che li avrebbe dovuti accompagnare si era tirato indietro e per questo cooptarono don Cuppini, che fece il 'pretino di scorta' senza mai aprir bocca.
    Se avessero fondato un ordine, avrebbero prima dovuto entrarvi ed essere gli ultimi arrivati, obbedendo ai loro superiori gerarchici; ma i due non hanno mai avuto voglia di imparare e di stare sottomessi, se non per il tempo strettamente necessario per poter poi essere insegnanti e leader di gruppi: e le loro esperienze in ruoli secondari sono state tutte fallimentari.
    Per questo hanno colto al volo l'opportunità di fare qualcosa di nuovo che mettesse tutti alla loro sequela, prima di tutto clero e religiosi che avrebbero dovuto imparare tutto di nuovo da loro, fino a rifarsi battezzar pur essendo già battezzati, facendosi scrutinare da loro, per meritare le vesti bianche per che gli iniziatori per primi mai hanno indossate.
    Quindi anche la mia risposta è no: i due non avrebbero potuto né hanno voluto accettare la disciplina della Chiesa, ed hanno fondato un movimento proprio per stravolgerla.
    Motivo per il quale quando dovranno porre fine agli abusi eucaristici e agli scrutini fatti ai sacerdoti, il Cammmino, per come loro lo hanno pensato e voluto, non avrà più scopo di esistere.

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    1. Valentina, tempo fa avevo scritto e ora ribadisco che Kiko non ha mai fatto parte del movimento dei focolari, al quale appartengo da 21 anni. Mi sono informato al riguardo, ed è cosi, se tu o altri conoscete qualcuno del movimento chiedeteglielo pure. Mentre confermo che Kiko è stato, anche se per un breve periodo, nei Cursillos. Aldo

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    2. @Aldo
      Si Aldo,dai Cursillos Kiko ha ripreso l'usanza delle "convivenze" e dai Cursillos proviene anche il Rinnovamento dello Spirito

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    3. In seguito al commento che fece Renata Patti a suo tempo sul nostro blog, verificai che le date erano più che compatibili e che Kiko era certamente venuto in contatto anche con questa aggregazione laicale, oltre che con i Cursillos, anche se pubblicamente non lo ha mai ammesso. Se Renata ci legge, forse può portare degli elementi probanti. Noi certamente non possiamo escludere che Kiko Argüello, in Spagna, abbia fatto anche questa esperienza.

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    4. Ho letto quanto hai scritto, vedo di informarmi meglio dal mio capo focolare. Di Renata Patti, come parlai in un precedente intervento, ho letto il libro che ha scritto sulla sua esperienza come focolarina, che c'è anche come ebook nel web, ma non ricordo il particolare su Kiko. C'è anche un suo filmato su youtube che non ho ancora visto. E' probabile che Kiko, agli inizi, sia venuto in contatto con il movimento, ma non può essere stato un Gen perchè i Gen Chiara Lubich li ha fondati nel 1966,il Cammino è nato nel 1964, non coincidono le date. Nella mia parrocchia ci sono due ministri che vengono dai Cursillos e loro mi hanno confermato che Kiko vi ha appartenuto. In tutti i casi sono appartenenze fugaci, credo ci sia rimasto molto poco. Nei focolarini c'è stata invece Chiara Amirante, che ha fondato poi nel 1993 Nuovi Orizzonti. Se Renata vuole intervenire e chiarire, sarò molto contento. Aldo

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  5. A questo proposito chiedo a chi ha completato il Cammino: anche i sacerdoti ricevono la veste bianca?

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    1. Si, anche i sacerdoti la ricevono. Nella cinquantina cioè dalla notte di Pasqua fino a Pentecoste la si può indossare al posto del camice, ovviamente viene messo l'amitto, e chi vuole, ma è preferibile sempre indossarlo, il cingolo, poi la stola e la casula.
      Pinco

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    2. Si...se sono tra gli eletti.
      Puo' verificarsi, anzi e' accaduto, che la comunita' faccia l' elezione e che il sacerdote si senta dire " tu ora non sei pronto per fare l' elezione. Cioe' i fratelli laici sono piu' eletti di lui e ricevono la veste bianca, lui no.

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    3. Avete scritto che Kiko, all'inizio voleva entrare in convento. Nelle biografie ufficiali non c'è scritto, dove l'avete letto? Su Carmen invece si sa che ha iniziato in un convento di suore , poi è andata via o l'hanno mandata via perchè disobbediente. Quale sarebbe il convento dove voleva entrare Kiko e perchè la cosa non è andata in porto?

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    4. @anonimo
      Lo disse lui stesse che aveva pensato al sacerdozio, qui sul blog ci sono dei post che ricostruiscono la biografia di Kiko sulla base delle sue dichiarazioni, li puoi trovare nella categoria Kiko Arguello se non mi sbaglio

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  6. L'adepto del Cammino fa delle domande e dà risposte soggettive come se queste fossero EVIDENZE oggettive.
    Ma presentare delle opinioni come fossero delle evidenze è tipico delle ideologie.

    Ma mentre le ideologie atee, non potendo rifersi a una "rivelazione", hanno la pretesa che le proprie opinioni vadano credute come verità assolute perché scientifiche (ad es. il socialismo scientifico), il Cammino, non portando evidenze scientifiche, deve rifarsi a una rivelazione.

    Anzi, a più "rivelazioni".
    Alla Rivelazione di Cristo che, fondando la Chiesa, avrebbe fondato pure il Cammino, cosa che sarebbe stata confermata dal Vaticano II, e a due rivelazioni private, ma di "categoria superiore": quelle NON riconosciute di Kiko e Carmen.

    I camminati sono stati addomenticati e addestrati così radicalmente da essere completamente ricondizionati.
    Sentono quello che sente Kiko tanto da avere quasi i suoi stessi sentimenti.
    Più che fede, questo pare FIDEISMO: una sorta di superstizione.

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    1. [Traduzione automatica] In effetti, il fideismo viene costantemente promosso, con frasi come "non devi fare nulla, Dio lo farà", "non devi sforzarti", ecc. Le opere non hanno alcun valore pratico. Anche questo è molto protestante.

      A.

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    2. Se Kiko si fosse fatto sacerdote....il Cammino non sarebbe nato e la Chiesa...povera Chiesa con un sacerdote cosi. Meglio il Cammino

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    3. Se Kiko fosse riuscito a farsi ordinare sacerdote, perché ci sono anche degli studi da fare, che all'epoca erano ancora seri, poi avrebbe dovuto veramente ubbidire al Vescovo... naaa. Meglio il Cammino.

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  7. "(i seminari redentoris mater sono diocesani un vescovo li può tranquillamente "distruggere" - le comunità sono parte integrante della parrocchia, un parroco le può "dissolvere")

    Ma che film si è visto il fratello NC?
    Ovvio che la possibilità c'è, ma non ha detto cosa succede DOPO!
    I vescovi giapponesi hanno detto chiaro e tondo che il seminario RM a Takamatsu non lo volevano. Per caso i vertici del cammino hanno accettato la decisione? NO. Hanno sbattuto i piedi come bambini capricciosi, hanno chiamato "gli amici" e tanto hanno fatto finchè hanno ottenuto una mezza vittoria (a loro bastava).

    Quando un parroco butta fuori il cammino dalla parrocchia vi risulta che sia un procedimento "semplice" o non è forse l'inizio di un iter interminabile condito da pseudomaledizioni, chiacchere quando non VERE E PROPRIE CALUNNIE nei confronti del sacerdote resosi colpevole di agire COME HA IL DOVERE DI FARE?

    Ma di che stiamo parlando?

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    1. Aggiungo che non ho ancora sentito di un parroco che abbia buttato fuori il Cammino dalla parrocchia; generalmente, il parroco chiede che le Comunità si adeguino alle sue linee di indirizzo pastorali, le comunità (nella persona dei loro catechisti) dopo aver tempestato il tempestabile, rifiutano di obbedire e trasferiscono le comunità, sradicando i fedeli dalla loro parrocchia per 'fonderli' con altre comunità di altre parrocchie.
      Di solito queste fusioni sono tragiche, difficilmente i nuovi arrivati sono ben accolti, si scatena la guerra tra i responsabili e i catechisti dell'una e dell'altra provenienza per non perdere il ruolo: alla fine, molti escono dalla Comunità. Per cui i catechisti non traggono alcun vantaggio dal portare via le comunità da una parrocchia: è solo una vendetta nei confronti del parroco che non si piega al loro strapotere.

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    2. Esperienza personale.
      Eravamo 5 comunità nel primo decennio degli inizi del Cammino.
      Cambiò il parroco e quello successivo era decisamente contrario, per cui disse fermamente ai catechisti (VIP odierni) che non avrebbe seguito il Cammino in niente. Solo tollerato.
      Dopo circa quattro anni di tentativi inutili fummo tutti trasferiti: allora le comunità erano numerose, in tutto eravamo circa 250-270 persone.
      Due terzi uscirono dal Cammino subito, non accettarono il trasferimento.
      Il terzo che accettò di trasferirsi si è decimato in seguito, per abbandoni o decessi.
      Attualmente, lo so per certissimo, di 270 persone solo una quindicina sono ancora lì. Erano già amici o parenti da prima di cominciare il Cammino: hanno continuato lì dentro l'amicizia/parentela che li legava dall'infanzia, in una sorta di alleanza indistruttibile (perché avallata da chi comanda).
      Dopo la prima e la seconda comunità, a partire dalla terza in poi, il grosso delle comunità (si fa per dire, nessuna arriva a 30 persone neanche lontanamente), è costituito da figli.
      Il Cammino ha fatto come i gamberi, non solo dov'ero io, ma in tutte le parrocchie che conosco, e sono tante.
      I parroci di solito non buttano fuori, ma creano le condizioni affinché se ne vadano.
      Queste condizioni non sono certamente attacchi o soprusi (come invece avviene nel Cammino), ma è solo un trattamento normale e non speciale come il Cammino imporrebbe: non celebrano Messe private, non partecipano ad incontri chiusi per un solo gruppo, non partecipano ai passaggi, non vanno alle convivenze di gruppi chiusi e ristretti, il cui accesso è inibito a chi non ha marcato iscrizione fin dall'inizio, non si fanno comandare dai laici.
      Solo riguardo alla mia provincia, quella che conosco meglio e direttamente, ne avrei di aneddoti da raccontare.
      In ognuno di essi il Cammino non ci farebbe una bella figura.
      Una cosa è certa: nella realtà il Cammino non è assolutamente come lo dipingono, sono almeno venti anni, forse più, che ha iniziato un occultato declino.
      Non vi fate impressionare dai numeri: non rispecchiano nemmeno lontanamente la realtà.
      Anche le famose alzate non sono attendibili: sai quanti ne conosco tra single e coppie, che si sono alzati almeno tre volte in occasioni diverse, o che dopo essersi alzati hanno dato forfait.
      Non è nemmeno la più grande realtà ecclesiale della Chiesa: è un'apparenza dovuta ai mille mila avamposti che si sono creati col denaro. Ogni volta che c'è un appuntamento per dare visibilità precettano chiunque da ogni parte. Sono sempre gli stessi giovani, vecchi, c'è di tutto. Sono sempre i soliti che vanno ora di qua ora di là.
      Il Cammino Neocatecumenale è solo apparenza.
      Prima di conoscerlo non sapevo che l'apparenza potesse creare così tanti danni, credevo che li potesse creare la realtà.

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  9. Il Pasqualone ci chiede se Kiko sarebbe potuto diventare un sacerdote, ma catturato da una sorta di frettolosità si dà anche una risposta: "SI!"

    Ciò suscita una riflessione inesorabile: per ritenere scontato questo risultato, vale a dire il conseguimento del fine in oggetto da parte di Kiko, i ncn debbono possedere una concezione del tutto disorientata della vocazione al sacerdozio. In realtà vi è certezza che sia così, data la maniera illecita e inammissibile in cui trattano i sacerdoti. Essi sono infatti collocati sotto la suola delle scarpe degli 'illuminati catechisti' nella scala gerarchica del cammino.

    I kikos pensano che basti un briciolo di sentimento, che potremmo anche definire suggestione, per far sì che ci si inoltri con faciloneria e frivolezza nel sentiero che conduce al sacerdozio. Ma la decisione di un giovane non può derivare dalla subdola chiamata di Kiko, bensì deve provenire dal mistero d'amore tra Dio che chiama e l’uomo che gli risponde in piena libertà.

    Un elemento basilare costitutivo della vocazione è rappresentato dal dono di sé a Dio. Siccome noi ben vediamo perché non possediamo la mota sugli occhi, posso asserire con solida sicurezza che Kiko non converrebbe mai con una simile realtà. In fondo cosa ci si aspetta da un uomo che ha 'ritagliato' il volto di Cristo dalle icone per appiccarvi il suo?

    Kiko possiede un unico pensiero prioritario che è sé stesso, perciò non sarebbe mai divenuto un sacerdote della Chiesa Cattolica, ma attualmente può comunque 'vantare' una posizione di vantaggio all'interno della sua setta, quella di 'divinità'.

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  10. Chiaramente neanche un solo quesito proposto dal Pasqualone può ottenere un responso affermativo. Egli mente, ma non è una novità.
    La risposta ad ogni punto è chiaramente 'no', poichè la finalità del Cammino è la surrogazione graduale della Chiesa cattolica con il Cammino stesso, che i capintesta vogliono attuare introducendo e rimpiazzando ai consacrati ed ai fedeli che definiscono 'della domenica' propri ordinati e propri fedeli, tentando di ridimensionare la questione nascondendosi dietro agli apparati mistico-scenografici e alla rinnovata dichiarazione della propria 'obbedienza' al Papa, tanto sbandierata quanto fittizia.

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    1. Non ti sembra un'ipotesi complottistica? Kiko non vuole cambiare la Chiesa dal suo interno ma sfruttare le Sue risorse.

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    2. Kiko vuole sfruttare le risorse della Chiesa per rendere la Chiesa altro da sé. Non è una tesi complottista, ma la sua idea di riforma, annunciata fin da subito,fin dal vangelo dei Miserabili in cui riteneva beati i peccatori impenitenti e minacciava di 'guai' i cattolici della domenica.

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    3. Dal mamotreto del II scrutinio, ecco un esempio di cosa pensa Kiko della Chiesa:

      "[...]. Queste cose, fratelli, non sono scritte in nessun libro, noi non le abbiano mai sentite perché avevamo abbandonato la radice del Cristianesimo che è l'ebraismo. Si è applicato sul cristianesimo l'ellenismo, le religioni pagane, Platone, si è messo questo coperchio sul cristianesimo e si sono abbandonate le radici. Oggi c'è tutto un movimento nella Chiesa cattolica fondamentale, promozionato dal Papa, per ritornare alle radici."

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    4. Non sono complottista, affermo semplicemente la verità.
      Tempo addietro, un sacerdote profondamente kikiano di cui ho discusso in un thread affermò: "Il cammino cambierà la Chiesa. Da qui a 50 anni sarà tutto compiuto".

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  11. grazie a Dio kiko non è diventato nè sacerdote, neppure diacono nè ha realizzato istituti secolari fondati sempre da Santi. Lui ha solo occupato rovinosamente quello che già esisteva e come Erode ha fatto strage di innocenti

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    1. Io invece avrei preferito che Kiko fosse entrato in monastero e che Carmen non fosse cacciata dalle suore e forse mandata in India come voleva. Non avremmo avuto questa coppia diabolica accomunata dall'odio alla Chiesa e dall'ansia di dimostrare d'essere superiori

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  12. non avete un cazzo da fare????

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    1. @anonimo
      Potremmo farti la stessa domanda

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    2. E no, caro @anonimo. Non è vero che non hanno nulla da fare. Questa è la fede che professano: pantofole e pc.
      Fallacio Asino Vinicio

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    3. Anonimo30 aprile 2021 14:46

      non avete un cazzo da fare????

      meglio di stare a svuotare i portafogli con frode a coloro che chiamate fratelli.
      Ho fatto una piccola ricerca sulla "Decima", ci saranno delle grandi sorprese, tanti mariuoli usciranno allo scoperto.
      Datemi il tempo di preparare il tutto, lo devo formulare, sarà formulato in maniera semplice, alla luce su quanto comandato da Dio al popolo di Israele.

      Cristiano Della Domenica.

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    4. Tutto è meglio della claustrofobica saletta dove si sgomita per farsi ipnotizzare dal ragioniere Tanfozzi in trasferta spirituale dalla banca del Fucino alla “cattedra” e che ti dice: a me gli occhi please, che mo’ ti mostro un poco come agisce lo spirito santo solo dopo che m’hai sganciato i cento euri
      Al di là dello “scherzo” uno seriamente si domanda escludendo i malfattori: ma davvero può esistere gente ingenua come voi? Lo spirito santo poi? Ma fatela finita! Siete madri padri di famiglia, mica ragazzini invasati al concerto rock di qualche scimmia urlatrice.

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    5. @Fallacio Vinicio
      Non sapevo avessi il dono di scrutare le coscienze e l'autorità divina del giudizio, ma se proprio ci tieni a saperlo io passo del tempo a parlare della mia esperienza di fede anche nella vita reale, e si può fare anche su internet come raccomanda il Papa

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    6. complimenti caro Fallacio. Tu e il simpatico anonimo avete dimostrato per l'ennesima volta quali sono i VERI frutti del cammino.

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    7. Che scurrile! Il vizio d'esser così volgari mai lo perdete! Siete un copia e incolla del vostro guru, che certi termini li utilizza di consuetudine.

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    8. @Gloria, il Papa raccomanda di usare bene il web e sicuramente non per manifestare odio verso altri cristiani rei solo di non pensarla allo stesso modo: "Il riferimento è alla violenza verbale dalla quale non sono immuni anche siti e blog che si proclamano cattolici, che talvolta veicolano giudizi sprezzanti e attacchi personali verso altri cristiani “rei” di non pensarla al loro stesso modo".

      https://www-lastampa-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.lastampa.it/cronaca/2018/04/10/news/il-papa-la-violenza-corre-sul-web-anche-su-siti-e-blog-cattolici-1.34003113/amp/?amp_js_v=a6&amp_gsa=1&usqp=mq331AQHKAFQArABIA%3D%3D#aoh=16198135019971&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&amp_tf=Da%20%251%24s&ampshare=https%3A%2F%2Fwww.lastampa.it%2Fcronaca%2F2018%2F04%2F10%2Fnews%2Fil-papa-la-violenza-corre-sul-web-anche-su-siti-e-blog-cattolici-1.34003113

      Fallacio Asino Vinicio

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    9. Il link non lo devi copiare dall'elenco di ricerca, ma dopo aver aperto la pagina.
      Sull'argomento non c'è molto da dire, se non che non siamo noi ad occupare le parrocchie altrui e a pretendere di colonizzarle o atomizzarle. Non siamo noi a dire di essere gli unici autentici credenti pur essendo ignoranti ripieni di supponenza.
      Non siamo noi a togliere i soldi alle famiglie per costruire templi in Israele in onore di un grande guru, artista ed architetto.
      Noi ci limitiamo a far emergere ciò che, nei social e sulla stampa, viene da voi accuratamente tenuto nascosto. Se ciò vi offende, invece che indurvi ad approfondimento e riflessione, non ci possiamo fare nulla.

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    10. Fallacio Vinicio delle 22 e 22:

      Non ti allargare: ti piacerebbe forse che noi odiassimo per sentirti perseguitato, ma non è così.
      Non hai capito il problema.
      Non è questione di "non pensarla allo stesso modo".
      Finché si tratta di opinioni puoi "pensarla" come vuoi.
      Puoi anche pensare che voi siete i "migliori" e gli altri solo cristiani di serie B, purché non lo fai dipendere dall'appartenere al Cammino, ma solo alla carità.
      Le vanterie non sono mai vere nelle loro motivazioni, ma poco importa. Ciò che importa è che non attribuisci al Cammino proprietà che sono solo della Chiesa in quanto tale, come quella di santificare.

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    11. Fallacio Vinicio, per favore non creare problemi che non esistono (cioè non calunniare chi scrive qui) solo per avere la possibilità di vendere soluzioni improbabili, come fa Kiko.

      È un riflesso kikiano questo. Ebbene, queste cose lasciale fare a lui che ha sempre disprezzato la Chiesa e vomitato veleno sui Cattolici, inducendo altri a fare lo stesso.
      Che se ne assuma le responsabilità, lui ed i suoi complici che hanno architettato il Cammino.

      Non è vero che qui si discuta di "semplici opinioni".
      Come non è vero che qui odiamo gli altri cristiani, te incluso.

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  13. Vedi caro FAV noi qui evangelizziamo. Come voi dite che evangelizzate quando andate nelle parrocchie a pescare i cristiani della Domenica, così noi cerchiamo di riportare sulla giusta strada i neocatecumenali.
    Correggere un fratello è giusto e doveroso 😉

    Frilù

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    1. Solo che noi lo facciamo gratis et amore dei.

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    2. @Fallacio Vinicio
      Mi dovresti spiegare dove le mie parole sono state piene di odio, visto che provo sempre ad esprimermi in maniera educata qui sul blog; credo che dovresti girare questo link agli altri neocat che vengono a commentare qui in modo volgare ed offensivo, oppure alle persone del Cammino con cui ho avuto modo di parlare su facebook e YouTube, che per i toni che mi hanno riservato sarebbero stati da denuncia alla polizia postale

      Io sono d'accordo con le parole del Papa, ma mi preoccupa il fatto che voi consideriate un' odiatrice/calunniatrice/bugiarda (come mi hanno chiamato su facebook) una persona solo perché usa la ragione e fa domande lecite sul Cammino e perché la pensa secondo il Magistero della Chiesa, ma d'altronde è tipico delle sette vedere nemici ovunque all'esterno, e questo non lo dico io per opinione personale ma psicologici qualificati ed esperti

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    3. @Gloria: "Mi dovresti spiegare dove le mie parole sono state piene di odio, visto che provo sempre ad esprimermi in maniera educata qui sul blog"... Qualche rigo più in basso... "ma d'altronde è tipico delle SETTE vedere nemici ovunque all'esterno". Siete talmente immersi nell'odio che neanche lo vedete più. Si può essere "educati" nel parlare ma agire come dice Papa Francesco con disprezzo verso altri Cristiani solo perché la pensano diversamente da te.
      Fallacio Asino Vinicio

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    4. @Fallacio Vinicio
      Veramente io provo solo compassione per te e le persone che ancora si ostinano a darci degli odiatori; il Signore sa bene cosa provo e sa che tutto quello che scrivo è dettato dalla preoccupazione perché nel Cammino, (che ho lasciato volontariamente nonostante provassero a farmi rimanere) ci sono ancora persone a cui tengo e il cui benessere psicologico e spirituale mi preoccupa e mi sta a cuore. Se non fosse per questa preoccupazione verso loro e verso chi non conosco ma è nella stessa situazione non starei qui a scrivere la mia testimonianza o farmi dare dell'odiatrice/calunniatrice/bugiarda (per inciso, questi insulti ora mi scivolano addosso). Io in ogni caso continuo a pregare per voi e vi auguro tanto discernimento e tanta serenità

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    5. @Fallacio Vinicio
      Un'ultima cosa: il fatto che i membri di una setta vedano nemici ovunque non me lo sono inventata io, è ciò che dicono esperti del settore che hanno alle spalle anni di studio e di ricerca con queste realtà settarie; ti consiglio fraternamente di cercare su internet qualche studio scientifico a riguardo

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    6. @fallacio
      Che siete una SETTA è un dato di fatto. Vi sentite offesi^ Siate più trasparenti. E' semplice.
      Per il resto la violenza verbale che hp visto nei membri del cammino non l'ho vista neppure degli atei più incalliti. Questo vorrà dire qualcosa...o no?

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    7. @alect
      Posso comprendere questo tipo di atteggiamenti, penso che quando si presenta la verità c'è sempre una reazione di non accettazione

      @Fallacio
      https://it.aleteia.org/2015/02/25/come-riconoscere-una-setta-leggete-il-questionario/

      leggi qui, è molto chiaro; in ogni caso, mettendo da parte le divergenze, ti auguro che tu possa aprire gli occhi sulla realtà del Cammino, so che è un processo lungo e difficile, anche io ho dovuto farlo, ma una volta accettata la realtà si vive più sereni e liberi e ti auguro che tu alla fine possa stare bene

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    8. @Gloria, sono in cammino da 32 anni, da prima che tu nascessi e ti assicuro che sei in errore. Se non ti fidi di me fidati della chiesa che penso abbia più discernimento di voi. La chiesa dice che il cammino non è una setta. Fidatevi della Chiesa una buona volta! Vi riempite la bocca della parola "Chiesa" ma in realtà fate come se non esistesse e come se non avesse mai detto nulla a riguardo. Invece si è dichiarata molto chiaramente e in oltre 50 anni ha sempre detto che il cammino è un dono dello Spirito Santo e lo spirito santo non avrebbe mai donato una "setta" alla chiesa. Voi dite che lo spirito santo si è sbagliato. Io dico che vi sbagliate voi!
      Fallacio Asino Vinicio

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    9. La Chiesa chiede a tutti i cattolici il rispetto dei dieci comandamenti. Allo stesso modo ha chiesto al Cammino neocatecumenale d'essere una realtà rispettosa delle norme della Chiesa. Il Cammino neocatecumenale, da parte sua, si è impegnato a farlo siglando lo Statuto. Se però il CN non rispetta lo Statuto, come quando il cattolico non rispetta i 10 comandamenti, non può dire 'la Chiesa mi approva perché sono battezzato'.
      Non è assolutamente vero che la Chiesa non ha rilevato gravi problemi nel CN: lo ha fatto dal suo sorgere. Non si contano i Vescovi che non hanno voluto il Cammino nella propria diocesi o hanno emanato documenti per correggerlo o per stigmatizzare i suoi abusi liturgici.
      Poi è intervenuto lo Statuto, che avrebbe dovuto assicurare finalmente l'obbedienza del CN alla Chiesa. Ma addirittura Papa Francesco dovette intervenire nel 2014 per correggerli pubblicamente.
      E cosa fece Kiko? Obbedi forse?
      Riporto una parte dell'intervista fattagli in seguito (con i nostri commenti).

      Domanda: il primo febbraio scorso [2014], durante l’udienza per l’invio in missione di 174 famiglie, papa Francesco vi ha raccomandato: «La comunione è essenziale: a volte può essere meglio rinunciare a vivere in tutti i dettagli ciò che il vostro itinerario esigerebbe, pur di garantire l’unità tra i fratelli che formano l’unica comunità ecclesiale, della quale dovete sempre sentirvi parte». Come legge questo invito del Pontefice?
      Risposta: Il Papa ci ha chiesto di essere disponibili a rinunciare a dettagli, non ad aspetti essenziali della nostra esperienza. D’altra parte, i nostri Statuti hanno ricevuto l’approvazione ecclesiale nel 2008, dopo un’attenta e lunga valutazione.
      Nostro commento: papa Francesco aveva raccomandato il rispetto delle Chiese locali e la comunione con il vescovo anche se a scapito di qualche "dettaglio" (senza specificare se dettaglio "essenziale" o dettaglio "non essenziale") del neocatecumenalismo. Poi aveva ricordato il rispetto verso il modo di vivere e le culture di altri paesi ed anche l'attenzione verso gli adepti del cammino ed al loro percorso individuale che non va forzato né blindato nella proposta neocatecumenale.
      Evidentemente l'avere mano libera nelle diocesi, in terra di missione e nelle coscienze ed esistenze dei singoli adepti non è un "dettaglio" o un incidente di percorso, come benevolmente il papa ha voluto interpretare, ma è un aspetto fondamentale per il cammino, che senza protervia, disobbedienza, prevaricazione e plagio perde pregnanza e si riduce a nulla.

      In conclusione: il Papa ha rimproverato al Cammino un comportamento da vera e propria setta. Perché come si potrebbe definire una organizzazione che coarta la libertà dei propri aderenti, forzandone le scelte, impedendo loro di uscirne liberamente?
      Come si definisce un gruppo che impone la propria cultura senza rispettare quella altrui? Come si definisce una associazione che si definisce cattolica che non obbedisce alla gerarchia, dopo aver dichiarato nel proprio Statuto di essere al servizio dei Vescovi?
      E Kiko cosa risponde al Papa, che lo accusa d'essere una setta, cioè di comportarsi come un corpo estraneo alla Chiesa? Risponde che questo fa parte della natura irrinunciabile del Cammino che 'è stato approvato'.
      Quindi se Fallacio è da 32 anni in Cammino tutte queste cose dovrebbe saperle, ma le nega, cosi come recentemente ha negato che Kiko avesse lanciato a livello planetario la sacrilega 'comunione per asporto'.
      E questo è un comportamento tipico di chi appartiene ad una setta: riesce persino a negare l'evidenza pur di difenderla.

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    10. @Fallacio Vinicio
      Valentina ti ha già risposto in modo molto esaustivo, ma comunque voglio aggiungere anche qualcosa di mio:

      Per prima cosa non so come tu conosca la mia età, ho ancora il dubbio che tu sia una persona con cui ho già parlato tempo fa su facebook o YouTube, ma non ha importanza; sai ci sono persone che si sono ravvedute dei propri errori anche in punto di morte, non importa quanti decenni hai dedicato al Cammino, non è mai troppo tardi per tornare obbedienti alla Chiesa

      Poi se leggi i miei vecchi commenti ti accorgerai che io non ho mai messo in dubbio i discorsi del Papa sul Cammino, né il fatto che l'ispirazione di fondare comunità come la famiglia di Nazareth ecc. venga dallo Spirito Santo dunque da Dio, ma dire che tutti i Papi vi abbiano sempre e solo elogiato è una menzogna, basta ricordare infatti la lettera di Arinze, i rimproveri di papa Francesco e alcuni suoi discorsi che condannano appunto i comportamenti settari

      Ti ricordo anche le parola di Mons.Schneider, un esponente delle Chiesa, che passò diversi anni con le comunità in Kazakistan, e che definì testualmente il Cammino come "una SETTA ebraico-protestante che di cattolico ha solo l'involucro"

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    11. @Fallacio Vinicio
      Questo modo di vantare una propria presunta superiorità o maggiore conooscenza e comprensione per gli anni da cui si sta in Cammino è un qualcosa di estremamente fastidioso e anche profondamente anti-evangelico. Mi ricorda uno dei miei catechisti che ripeteva spesso "Pensate, è da 40 anni che siamo una comunità...". Peccato che in 40 anni non solo non avevamo imparato ad amarsi, ma nemmeno a tollerarsi. Fatta eccezione per qualche anima pia, che lo era di suo, a prescindere dal Cammino, gli altri si odiavano cordialmente e nemmeno lo nascondevano... uno spettacolo pietoso per i catecumeni vedere i loro catechisti "adulti nella fede" mandarsi a quel paese senza tanti complimenti... eh già, avevano imparato dagli iniziatori... Altro che unità, altro che amore fra i fratelli... Quante balle...

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    12. Quando Vinicio parla della Chiesa, nella sua mente probabilmente intende la Chiesa tutta.
      Invece il Cammino Neocatecumenale ha potuto accreditarsi e sopravvivere solo grazie ad alcuni elementi discutibili della Chiesa. Molti gli sono stati contrari fin dall'inizio e molti anche in seguito, vescovi ed intere conferenze episcopali che si sono espresse ufficialmente, rimbalzando come su un muro di gomma.
      Faccio un esempio semplice semplice: se con l'inganno alcuni professori del collegio docenti promuovono uno studente che non lo merita, aggirando le opposizioni di tutti gli altri, lo studente immeritevole risulta promosso e diplomato. Molti, inoltre, hanno letteralmente comprato diplomi o lauree.
      Però, alla fine, sono entrati in possesso dell'agognato pezzo di carta, seppure con l'inganno e con l'opposizione di molti.
      Il Cammino Neocatecumenale è quello studente: ha ottenuto il pezzo di carta, a partire dalla nota laudatoria di Bugnini, nonostante l'opposizione dei più, anche di Papi poco convinti, come Ratzinger.
      Adesso il pezzo di carta ce l'ha, ma questo non vuol dire che tutto il collegio docenti sia favorevole.
      Quando quindi si parla del discernimento della Chiesa in merito al Cammino Neocatecumenale bisogna sempre aver presente che solo alcuni, per l'appunto quelli nella posizione di poterlo fare, hanno concesso i pezzi di carta, ma non la Chiesa tutta.
      La Chiesa, in questo caso, sono stati alcuni cardinali discussi e poi anche puniti dalla Chiesa e il PCL, nella persona del gran filo-neocatecumenale Ryłko, ora arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore.

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  14. Se Kiko pensasse solo a se stesso a quest ora sarebbe alle Bahamas con tutti i soldi che dite che ha accumulato.

    (I kikos pensano che basti un briciolo di sentimento, che potremmo anche definire suggestione, per far sì che ci si inoltri con faciloneria e frivolezza nel sentiero che conduce al sacerdozio.) Forse non sai quante vocazioni ha regalato il cammino alla Chiesa.

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    1. @anonimo
      Facendo un rapido calcolo le vocazioni nel mondo sono circa 700 000, solo 1700 circa sono del Cammino; in ogni caso si tratta sempre di seminari in cui vengono formati sacerdoti che proseguiranno il Cammino, in seminari costosi e semivuoti in paesi poveri, e vorrei ricordarti che alcuni vescovi si sono anche rifiutati di ordinare sacerdoti seminaristi RM perché non avrebbero obbedito alla Chiesa ma a Kiko, senza parlare dei fatti di Guam e del Giappone

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    2. Due appunti sul tuo intervento.
      Il primo: a Kiko non bastano i soldi, vuole essere una persona di potere, ammirata. Non è un ladruncolo che arraffa il malloppo per andarlo a godere alle Bahamas. Siete voi le sue Bahamas.
      In secondo luogo: il Cammino non ha regalato un bel nulla alla Chiesa, perché senza la Chiesa non esisterebbe il sacerdozio, quindi le vocazioni se restassero di proprietà del Cammino non approderebbero a nulla. Si può dire invece purtroppo che è la Chiesa che regala i sacerdoti, dopo averli incardinati e quindi aver dato loro una casa ed una sicurezza, al Cammino; dopo aver ricevuto il sacerdozio e l'incardinamento in una diocesi, infatti ecco che Kiko reclama i sacerdoti, considerandoli di sua proprietà, per fare servizio alle sue comunità o per mandarli in missione a portare il suo kerigma.

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    3. Questa è bella! Sei nel magnifico movimento di Kiko e non sai neanche cosa sia una vocazione? Ma cosa vi insegnano in quelle quattro mura?

      La vocazione è una certezza interiore che nasce dalla grazia di Dio che chiama alle porte dell'anima e chiede una risposta libera. Ma comprendo che questo concetto possa risultare difficilmente afferrabile per un neocatecumenale abituato ad intendere la vocazione come una chiamata dei catechisti illuminati.
      I giovani del cammino vengono estenuati e indotti a seguire una strada che non gli appartiene, con esiti vari e pessimi per sè e per molti.
      Le poche adesioni leali sono invece il risultato di una chiamata di Dio. Ripeto: di Dio, non di Kiko!

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    4. Per non discutere della disciplina manchevole riservata ai seminaristi del cammino.
      Un appunto di padre Ariel: “la percezione della Santissima Eucaristia, infusa e trasmessa durante l’intero ciclo formativo ai seminaristi dei Seminari Redemptoris Mater, che provengono da famiglie neocatecumenali e che sono stati cresciuti ed educati in quel Cammino Neocatecumenale” non è in linea con l’insegnamento bimillenario della Chiesa perchè i fondatori del Cammino Neocatecumenale, avrebbero trasmesso per decenni “una concezione deformata e deformante della Santa Messa, negando apertamente l’elemento sacrificale alla maniera della dottrina ereticale calvinista, de-strutturando tutti gli stessi fondamenti della dogmatica sacramentaria“.

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    5. Kiko sta molto meglio a gestire il suo impero in miniatura a Roma e Madrid che ad annoiarsi alle Bahamas.
      Del resto, dentro alla bolla del Cammino, che viaggia come un universo parallelo senza punti di riferimento, le misure sono relative.
      Anche Giulio Cesare l'aveva capito: per chi ha ambizioni politiche, meglio essere il primo in un villaggio di barbari, che il secondo a Roma.

      Inoltre kiko non è solo l'imperatore del Cammino, ma nel suo micro mondo ha potere su tutto.
      E' un Nerone realizzato: è imperatore, dio, ma anche è riconosciuto come sommo artista, come geniale cantore e poeta, nonche pittore.

      E' presente anche nell'intimità della casa, tanto che i coniugi del Cammino rendono attivo il sacramento non per piacer loro, ma per dare figli a Kiko.

      Kiko vi resetta e vi programma a piacimento, è padrone delle vostre sostanze e della vostra volontà.
      Si sente tanto onnipotente che ormai si esprime senza più alcun ritegno, non solo davanti a voi camminati, ma perfino davanti a un gruppo di cappuccini!

      Gli è rimasto un sogno irrealizzato e che lo tormenta: non è riuscito a diventare papa del Papa della Chiesa.
      Così per la Gerarchia è solo un vassalletto, con pieni poteri, ma solo all'interno della sua contea di elfi che si credono giganti.

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    6. "Forse non sai quante vocazioni ha regalato il cammino alla Chiesa."
      -----
      Per quanto riguarda il Seminario Redemptoris Mater di Roma, capitale mondiale della Cristianità: due(2)
      nell'ultimo anno, come da ordinazioni recenti del Papa.
      L "vocazione", tra l'altro non è un qualcosa che si regala, bensì un moto spirituale interiore.

      Ruben.

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    1. A proposito, ripropongo due perle dal mamotreto del II scrutinio, da cui si legge bene che il Cammino non è cattolico,

      sempre Kiko:

      "Accogliamo, fratelli, i presbiteri che sono la testa della nostra assemblea perché possiamo, attraverso il cammino nel quale Cristo ci ha preceduto e che ci ha aperto, attraverso questa celebrazione, attraverso la Parola, i canti, la festa, ritrovarci in questo banchetto, nell'Amore, nella comunione. Perché possiamo saziarci dei cibi del banchetto che Dio ci dona, che sia come un olio, un balsamo sulle nostre ferite più profonde e cominci a metterci in comunione gli uni con gli altri."

      e ancora:

      "Questa Eucarestia è nuova, non la conoscete. Ancora non è stata inaugurata. Mai l'abbiamo vissuta e non sappiamo ciò che può succedere. Vi posso assicurare, per esperienza, che c'è gente che è venuta in comunità per quattro anni senza capire nulla ed improvvisamente, in una convivenza, la sua esistenza è cambiata radicalmente."

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    2. Strategia da venditore di pentole! Queste parole le abbiamo sentite mille volte, e forse anche dette. L'esperienza di fede viene trasformata in un lampo emozionale e il Sacrificio di Nostro Signore in un trucchetto di magia.

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    3. trucchetto di magia....

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    4. Anonimo delle 11:37, prendi nota:

      -pensiero magico
      -dissonanza cognitiva
      -suggestione ipnotica
      -dissociazione

      sono solo alcuni degli aspetti che gli psicoterapeuti che curano le vittime di abuso narcisistico debbono far affrontare ai fuoriusciti dalle sette. Nei casi più gravi abbiamo anche (segna):

      -depersonalizzazione
      -derealizzazione
      -depressione
      -attacchi di panico
      -pensieri ossessivi e pervasivi

      per questi casi può essere necessaria una terapia farmacologica.

      E, Dio non voglia, (scrivi):
      -intrusioni demoniache (vere e proprie e di vario tipo)

      in certi casi serve proprio l'esorcista.
      Non sono insulti (nel senso di attacchi) alla persona in tutto il suo essere, questi?

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    5. D. D. 1 maggio 2021 13:33

      "E, Dio non voglia, (scrivi):
      -intrusioni demoniache (vere e proprie e di vario tipo)
      in certi casi serve proprio l'esorcista."
      -----
      Ciò era anche sostenuto da Emilio Servadio, uno dei padri fondatori della psicoanalisi italiana.

      Ruben.

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  16. Se sostituiamo Sacerdos con Cammino e aggiungiamo un ''in'', Kiko ce la può fare.

    Eris in Cammino in aeternum.

    Irene

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  17. dal fratello neocatecumenale che pone domande:

    MA IO MI CHIEDO E VI CHIEDO............... Ma Kiko sarebbe potuto diventare sacerdote? Credo proprio di SI

    Ma non l'ha fatto PERCHE'...

    ...il CN è un dono di Dio per la Chiesa (Papa Francesco) e Kiko per obbedienza alla Chiesa, questa sua intuizione la lascerà nelle mani della Chiesa che ha il potere di farne quello che vuole (i seminari redentoris mater sono diocesani un vescovo li può tranquillamente "distruggere" - le comunità sono parte integrante della parrocchia, un parroco le può "dissolvere")
    ______

    Ma scusate, come si fa?

    Inizia a trarre le sue conclusioni partendo da una delle più gigantesce panzane proferite da Kiko (che pure ne ha proferite a bizzeffe!), quella di mettere in bocca a Papa Francesco una lapidaria affermazione a favore del C.N. che il Papa regnante MAI si è sognato di pronunciare in quella valenza che Kiko ha voluto artatamente attribuirle e che approda a "Il Cammino salverà la Chiesa".

    Questo il buongiorno.

    Pax

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    1. ...Ora proseguendo leggiamo dal nostro saccente anonimo che ritiene di darci una parola definitiva sul tema che Kiko avrebbe agito come ha agito - tra l'altro rinunciando a diventare sacerdote - PER OBBEDIENZA ALLA CHIESA!

      Beh, ragazzi, questa fa proprio ridere. Ossia, dal momento che il Papa ha dichiarato il CN un dono di Dio per la Chiesa, Kiko avrebbe deciso di rinunciare ad ogni diritto sulla sua creatura cedendola del tutto nelle mani della Chiesa stessa, senza accampare diritti, pretese di sorta e quant'altro.
      Da notare che il nostro simpatico anonimo ha definito quella di Kiko una "intuizione".
      Ora, dico io, mettetevi d'accordo: Kiko ha intuito? E' stato ispirato? O ha ricevuto questa "missione" di FARE "piccole comunità" dalla Madonna direttamente tramite visione? Poi è stata visione sensibile? Intellettuale? O cosa?
      I dubbi si sommano ai dubbi e gli interrogativi si moltiplicano, mentre il mistero si infittisce.
      Ma le incongruenze non finiscono qui.

      Pax

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    2. Proseguiamo:

      Come mai Kiko, che mai ha obbedito una mezza volta, avrebbe obbedito sul punto cruciale di tutta la intrigata faccenda? Di fatti se Kiko avesse rinunciato a priori, cedendo senza condizioni, con grande libertà e magnanimità a tutto quanto andava operando negli anni - semplice e "disutile" strumento e "servo" nelle mani di Dio - neanche staremmo qui a discutere, ancora dopo ben 50 anni, nè il CN sarebbe il gigantesco problema che oggi è (sempre più) per la Chiesa e anche per noi e per tanti (consapevoli o inconsapevoli che siano) che ancora sono purtroppo coinvolti.

      E dunque noi sgraniamo gli occhi increduli quando leggiamo testualmente:

      Kiko "questa sua intuizione la lascerà nelle mani della Chiesa".

      Accidenti! Questa sì che sarebbe la vera "BUONA NOTIZIA". Ma, purtroppo, è solo una becera Fake News. Lo sappiamo per certo, neanche la fuggevole gioia di una breve illusione, lunga quanto l'arco di una verifica!

      La situazione da tempo è chiara ed è sotto gli occhi di tutti, senza margine al dubbio. E aggiungiamo amaramente, purtroppo!

      Pax

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    3. Ora, tanto per essere pignoli, chiariamo che la Chiesa - Kiko o non Kiko - del CN "ha il potere di farne quello che vuole" a prescindere!

      Anche su questo ci siamo accalorati molto di frequente, senza ottenere grossi risultati. Cercando di sollecitare la Chiesa, di far pervenire a chi di dovere le nostre testimonianze numerose e concordi. Ritenendo più che un diritto un dovere sacrosanto quello di denunciare, come coscienza dettava. fatti e misfatti che, fosse stato per loro, mai sarebbero venuti alla luce.

      Ma detto questo, affermare - come anonimo afferma - che Kiko abbia fatto di tutto per favorire la transizione da lui (Carmen idem) alla Chiesa del suo "potente cammino" è dire una delle menzogne più grosse che si possano sentire.

      Kiko e Carmen hanno tenuto sempre le mani su tutto, con piena scienza e coscienza. Anzi, hanno fatto passare questo loro imperituro gestire come carattere irrinunciabile del CN perche si possa continuare a chiamare CN. Hanno detto sempre che se no sarebbe diventato ALTRO: Cosa non si sa. (Ricordiamo che per loro se la Chiesa avesse anche solo toccato la celebrazione eucaristica neocatecumenale il Cammino non sarebbe stato più lo stesso. Ora, ditemi voi, cosa c'è di più dipendente SOLO dalla Chiesa e dalle sue disposizioni della Santa Messa?).

      Non è mai possibile dire che Kiko toglierà le mani dal Cammino quando afferma categoricamente che "Il Cammino si fonda sull'OBBEDIENZA AI CATECHISTI" o per converso, che poi è la stessa cosa "Senza OBBEDIENZA AI CATECHISTI, il Cammino non esiste!".

      Anonimo dall'interrogativo facile, ma cosa dici mai?

      Pax

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  18. Restano ora le due asserzioni o conseguenze finali (chiamatele come volete) del nostro anonimo dalle idee chiare poste in parentesi:

    " (i seminari redentoris mater sono diocesani un vescovo li può tranquillamente "distruggere" - le comunità sono parte integrante della parrocchia, un parroco le può "dissolvere") "

    Qui, vista anche l'ora tarda, stendiamo un manto pietoso. Soffermarci su entrambe le angolature ci porterebbe fino all'alba. A scrivere un nuovo post o anche un libro.

    Cosa non hanno combinato tra Seminari e Parrocchie sempre per rimarcare il loro imperio assoluto su tutto quanto è neocatecumenale! Storia epica senza fine, da 50 anni imperversano!

    Quante guerre sia coi Vescovi che coi Parroci, meglio, contro gli uni e gli altri.
    Da lasciare sul terreno morti e feriti.
    Ne volgiamo parlare?

    A proposito dei Seminari figuratevi che sentivo negli ultimi tempi come stavano provando a metter su una sorta di associazione a cui far capo per sganciare i R.M. dal "mortale" aggancio alle Diocesi dalle quali, ad oggi, dipendono per questioni territoriali poichè questo li espone, poveri R.M., a tutti i problemi che potrebbero derivare dal cambio del Vescovo. Il nuovo potrebbe pensarla diversamente da chi ha consentito l'erezione del Seminario nella Diocesi...
    ... e quindi fare quanto Anonimo dà per scontato, ossia anche "distruggerlo TRANQUILLAMENTE".

    Preciso solo che questa notizia è certa ed è pervenuta dal Sud-Francia, solo questo so. Sarebbe da approfondire nel dettaglio, per capire bene cos'altro son capaci di architettare.

    Su un'altra cosa non ci sono dubbi. Sono una fonte inesauribile di ispirazioni e invenzioni incrociate. Instancabili!

    Pax

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  19. Da 50 anni salvano la Chiesa da quelli come voi
    GRQZIE A DIO!!

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    1. @anonimo
      Quindi è la Chiesa che ha bisogno di essere salvata dal Cammino...non sarà forse il contrario?

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    2. Quale Chiesa salverebbero?Per Kiko la Chiesa è da salvare da se stessa, tanto è vero che disprezza ogni cosa ne sia uscita da Costantino in poi. Dimmi un poco, caro anonimo, c'è forse una QUALSIASI realtà della chiesa che Kiko abbia apprezzato e dato ad esempio? NO! Gli unici che stia sono i TDG che "hanno qualcosa da insegnarci"

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    3. Anonimo 1 maggio 2021 15:17
      Da 50 anni salvano la Chiesa da quelli come voi
      GRQZIE A DIO!!
      -----
      Da 50 anni la Chiesa continua a salvarsi attraverso il Suo Corpo Mistico, ovvero la Comunione dei Santi!
      MALGRADO VOI!!..

      Ruben.

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    4. Mi sa che leggendo questa riflessione lucidamente amara di Padre Ariel si può tranquillamene giungere alla conclusione che nessuno è in grado di salvare nessuno 

      "Personalmente ritengo che questa Chiesa visibile , intesa come struttura ecclesiastica, sia arrivata alla fine e che abbia completato il proprio ciclo sprofondando nella peggiore decadenza.
      Quella che non morirà mai, sino al Suo ritorno alla fine dei tempi, è la Chiesa di Cristo, che comunque sopravvivrà. Semmai in un piccolo nucleo sparso per il mondo, ma sopravvivrà.


      Per quanto riguarda la fine dei tempi, la parusia, Cristo Dio è stato chiaro:


      «Quanto a quel giorno e a quell’ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre» [Mt 24, 36]."




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    5. Per cui per ANONIMO delle 15 e 17, senza il Cammino, la Chiesa sarebbe spazzata via dai "nemici" del Cammino!
      Un pensiero confoso e contraddittorio.

      infatti c'è un problema di sintonia tra il Cammino e la Chiesa riguardo a concetti come GRAZIA e SALVEZZA.

      Per la Chiesa la salvezza dipende dalla grazia, che suscita la carità, il cui grado è direttamente proporzionale al grado della santità.
      Per il Cammino invece la grazia non è in relazione con la carità, ma con il camminare nel Cammino.
      Inoltre per il Cammino non è la grazia che ha l'iniziativa suscitando la carità (e perciò la salvezza), ma è è il camminare nel Cammino che suscita la grazia, e perciò la salvezza.

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  20. " (i seminari redentoris mater sono diocesani un vescovo li può tranquillamente "distruggere" - le comunità sono parte integrante della parrocchia, un parroco le può "dissolvere") "

    Bugie, falsità e mezze verità usate a convenienza.

    La possibilità da parte dei Vescovi diocesani, di ospitare un seminario neocatecumenale nella propria diocesi è legata alla autonomia che la Chiesa concede hai suoi Vescovi che la rappresentano nelle diocesi.
    Già in questo il CN si comporta diversamente dalla Chiesa.
    Kiko non concede alcuna autonomia alla sua gerarchia laica neocatecumenale.
    Nel CN ogni cosa è decisa da Kiko.

    Andiamo avanti, il Vescovo che autorizza l'erezione di un seminario neocatecumenale compie un atto esclusivamente formale.
    Il seminario neocatecumenale è gestito interamente dal CN.
    Scelta del luogo, ristrutturazione e manutenzione del seminario, scelta dei formatori e dei programmi di formazione.
    La responsabilità ultima è nelle mani del CN, questi seminari sono diocesani solo sulla carta, in quanto da statuto, prerequisito principale per essere ammesso a questo seminari "speciali" è l'appartenenza al CN.

    Se un Vescovo diocesano si rifiuta di ordinare un seminarista neocatecumenale, il CN sposta il seminarista in un altro seminario neocatecumenale dove c'è un Vescovo diocesano più "morbido" o più "sensibile" alle esigenze del CN o più bisognoso di qualche ricca "donazione" e fà ordinare quel seminarista.
    Quindi, i Vescovi diocesani oltre non avere giurisdizione sul seminario, non hanno giurisdizione neanche sull'ordinamento dei seminaristi neocatecumenali.

    Ergo è falso affermare che il Vescovo ha il controllo dei seminari neocatecumenali, perché di fatto sono sotto controllo del CN.

    L'unica cosa vera è che il Vescovo e più facilmente il suo possibile sostituto, potrebbe togliere il permesso per tenere il seminario nella sua diocesi.
    Questo è il solo e vero cruccio di Kiko Arguello cruccio generato dal fallimento delle diocesi neocatecumenalizzate di Guam ed del Giappone.
    A Guam il nuovo Vescovo ha chiuso il seminario neocatecumenale, in Giappone il CN ha fatto peggio, si è opposto alla chiusura del seminario neocatecumenale, quindi si è opposto alla scelta dei Vescovi Giapponesi di chiuderlo.
    Quindi è stata dimostrata nei "fatti concreti" la disobbedienza neocatecumenale alle decisioni dei Vescovi.

    Come spiega Pax nel suo commento, é possibilissimo che il CN si stia organizzando per evitare anche questo ultimo "problemino", sganciandosi di fatto, da ogni ingerenza indebita dei Vescovi diocesani.

    Quindi riassumendo :

    1 - I seminari neocatecumenali non sono diocesani, perché un giovane che non fà parte del CN, non può entrare in questi seminari.
    2 - Il CN non accetta la giurisdizione del Vescovo sui suoi seminaristi.
    3 - Il CN non accetta la decisione dei Vescovi diocesani di chiudere i seminari neocatecumenali.

    Continua.....

    RispondiElimina
  21. Continua.....

    Passiamo alla seconda parte del commento, dove si afferma che il CN fà parte integrante della parrocchia e che il parroco può "dissolverlo".

    Il parroco non può "dissolvere" nulla.
    Il parroco può decidere che il CN non è in linea con la sua modalità o gestione della vita parrocchiale.
    Ma non dissolve nulla, perché il CN tenta di fare quello che ha fatto in Giappone, cioè di ribellarsi alla volontà del parroco e chiedere aiuto a Vescovi e Cardinali.
    Se non riesce a fare nulla, anche rivolgendosi alle più alte autorità ecclesiastiche, sposta semplicemente le comunità neocatecumenali da una parrocchia ad un'altra.
    Quindi, di fatto, il parroco non ha alcuna giurisdizione sulle comunità neocatecumenali, quindi non dissolve nulla, anzi, i neocatecumenali abbandonano la parrocchia anche se è stata la loro parrocchia di appartenenza, cessando di conseguenza ogni servizio ed in alcuni casi non frequentando più quella parrocchia, magari per ordine esplicito dei loro catechisti laici neocatecumenali.
    Questa è la realtà, realtà scomoda e scabrosa che il nostro amico anonimo neocatecumenale tenta inutilmente di nascondere e dissimulare.

    LUCA

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    1. LUCA sei stato molto chiaro.
      Poi il nostro Anonimo parla dei Vescovi che "distruggono" e Parroci che "dissolvono".
      Insomma, secondo la migliore tradizione Neocatecumenale, nella testa di questi adepti de-formati i Pastori della Chiesa mai che ne facciano una buona!
      A meno che...
      A meno che non si sottopongano del tutto a Kiko "facendo" anche loro "il cammino PER LA LORO VITA" ...e allora la musica cambia.
      Perchè Kiko se li siederà di fronte, davanti alla loro comunità (perchè anche questi avranno la LORO comunità) come fossero fratelli come gli altri, e gli farà UN BELLO SCRUTINIO!

      Pax

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  22. Quello che non capisco e' il motivo per cui, i giovani figli dei cristiani della domenica dopo la cresima scompaiono mentre i giovani catecumeni rimangono. Nella mia parrocchia, soprattutto d'estate, ci sono nell'oratorio solo nc e, parlando con i genitori degli altri fratelli appartenenti ad altre realta', ti rispondono che i figli non ne vogliono piu' sapere e hanno lasciato la Chiesa. Gerardo Morese

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    1. Anonimo,i giovani catecumeni,la maggior parte di Loro,vengono costretti dai genitori e dai loro catechisti,poi rimangono,ma per che cosa?per imparare a professare una dottrina eretica?
      Voi dite cose come se nessuno sà come si agisce in cammino e vi dimenticate che anche NOI CI SIAMO STATI.

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  23. Si è vero Pax,nella mia comunità c era un sacerdote non del cammino che camminava con Noi,lo avevano retrocesso da una comunità più alta a quella mia,al secondo scrutinio lo hanno fatto nero,con l approvazione dei miei ex fratelli,per fortuna è uscito fuori dal cammino quando sono uscita Io,addirittura poi,si è fatto trasferire in un altra parrocchia.

    RispondiElimina
  24. Lo diceva il sommo Kiko Arguello
    che dei figli di Adam è sempre il più bello
    usate contro il blog il manganello
    per rischiarare un attimino il suo cervello
    e se un litro di olio di ricino gli somministrate
    e a qualcuno gli farà fare grandi cagate
    la situazione andrebbe a cambiare
    ma Kiko non si vuole preoccupare
    lui mangia aragoste, beve whisky e fuma sigari Avana
    e noi a roderci il fegato, porca puttana
    dura la vita pwr il povero camminante
    che ne sente tutti i giorni proprio tante
    ma il Signore ci ricompenserà
    e a grappoli tutti insieme ci salverà
    questo è quello che noi tutti crediamo
    noi tutti che un milione siamo
    e se il blog ci critica giornalmente
    a noi non ce ne fotte un accidente

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Belle rime ispirate, descrivono perfettamente il pensiero del camminante medio.
      Complimenti anonimo, ti auguro una carriera fulminante nel tuo movimento che rappresenti degnamente.
      Kiko ed i tuoi catechisti laici neocatecumenali devono sentirsi soddisfatti del risultato delle loro fatiche.

      LUCA


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    2. La risposta alla domanda del post : Kiko sarebbe potuto diventare sacerdote? è la seguente :

      1) se Kiko diventava sacerdote, povera Chiesa, vuol dire che era alla frutta, e molti sarebbero scappati, passando ad un'altra Chiesa o diventando atei

      2) Kiko non avrebbe fondato il Cammino, e molti avrebbero gioito, vedi questo blog

      3) Il blog non sarebbe nato, e molti avrebbero gioito, in primis i camminanti che però non esistevano perchè Kiko sarebbe diventato sacerdote e quindi non esisteva il Cammino.

      Quindi? Quindi......a voi le conclusioni

      Elimina
  25. Se i risultati delle loro fatiche sono le poesie riportate sul blog, il Cammino è destinato a sparire in tempi neanche troppo lunghi

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