domenica 19 ottobre 2008

"Breviatio manus Domini": Accorciamento della mano di Dio...

Vi propongo una riflessione intermedia - in attesa di quella sulla terza parte dello Statuto che ci proporrà Stefano - indotta dalla seguente considerazione di Francesco:

Peraltro la continua insistenza di Kiko sulla Chiesa dimidiata tra "Istituzione e carisma", tra Pietro e Paolo...


hai detto bene, Francesco, Chiesa "dimidiata" non solo perché arbitrariamente si dimentica che la Chiesa è TUTTA carismatica e l'Istituzione è solo la sua parte ordinata gerarchicamente, visibile; ma anche e soprattutto perché, con l'accogliere solo una parte della Verità, castrando la Tradizione, la chiesa risulta 'dimidiata' anche nel senso di 'divisa' 'diminuita'.

Notavamo il "vietato vietare", la non condanna dell'errore...

Cito liberamente, non disponendo del testo, quanto dice Romano Amerio in "Iota unum", testo tanto magistralmente cattolico, quanto ignorato - evidentemente non a caso - dai "novatori":
Questo snervamento della potestà, che ha origine nel concilio, nasce anche dall'indole e da atti conseguenti di Papa Montini, dalla inadempiutezza della sua funzione di 'reggimento', cioè di governo, attraverso l'uso di un metodo oratorio e monitorio che indica, richiama e non condanna, cui assistiamo ancora oggi: fenomeno anomalo e patologico, non proprio della religione autentica...

Oggi di fatto il governo della Chiesa è dimidiato e, per dirla biblicamente, "rimane abbreviata la mano di Dio" "breviatio manus Domini" (Is 59,1- "ecco non è troppo corta la mano del Signore da non poter salvare"), che si determina a causa:
. conoscenza imperfetta dei mali
. mancanza di forza morale
. calcolo di prudenza che non pone rimedio ai mali veduti perché stima che così aggraverebbe i mali anziché guarirli

Riporto sempre a memoria da Romano Amerio: "Di due cose c'è bisogno per custodire la Verità. Primo: rimuovere l'errore dalla sfera dottrinale; il che avviene rifiutando gli argomenti erronei e mostrando che essi non sono convincenti. Secondo: rimuovere la persona in errore, depondendola dalla sua funzione, il che vien fatto con un atto di autorità della Chiesa. Se questo servizio papale non è esercitato, sembrerebbe ingiustificato dire che è stato usato ogni mezzo per custodire la dottrina della Chiesa: siamo in presenza della "breviatio manus Domini"."

Questa affermazione, insieme ad una corretta e profonda disamina di quanto si è infiltrato nella Chiesa già da prima del Concilio, trovando nell'Assise conciliare il pass par tout per esplodervi dall'interno, mi ha trovato molto in sintonia

Che ne dite?

54 commenti:

  1. Indubbiamente interessante, Mic, questa riflessione.
    Direi addirittura propedeutica alla comprensione piena delle pieghe più nascoste dello statuto neocatecumenale, la cui "epistemologia" è oscillante tra la considerazione della Chiesa carisma e della Chiesa gerarchia (considerazione che Kiko nel famoso spot su Piazza San Pietro due anni fa ha reso addirittura apertis verbis suo cavallo di battaglia).
    E non solo: nello statuto( e in genere in tutto il cammino neocatecumenale) la Chiesa gerarchia viene vista formalmente come istituzione a cui obbedire,ma non si fa mistero che essa è quasi la palla al piede della Chiesa Carisma.
    Comunque, quand'anche Kiko avesse reale rispetto per la Chiesa gerarchia, la sua posizione non cambierebbe di un millimetro: è assolutamente fuorviante persino pensare che la Chiesa abbia due anime, Pietro e Paolo, Istituzione e Carisma. Due anime, egli dice che dovrebbero convivere, ritenendo comunque la prima nulla senza la seconda.
    E' ASSOLUTAMENTE PAZZESCO perseguire questa teoria, quella stessa su cui ha fondato la sua esegesi il fondatore della Scuola di Tubinga che Benedetto XVI appena cinque giorni fa ha condannato irrimediabilmente con delle sottolineature esplicite DI CUI TUTTI DOBBIAMO TENERE CONTO ATTENTAMENTE!

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  2. Leggo e raccolgo:

    La Fede della Chiesa Cattolica è una OPINIONE fra le tante nel seno della stessa Chiesa! A questo punto viene da chiedersi se ancora abbia senso parlare di Chiesa Cattolica propriamente detta!

    La Chiesa cattolica romana è di fatto ecumenica, proprio perche' al suo interno accoglie realtà profondamente diverse fra di loro. A questo di fatto ha condotto il CVII e l'abuso del soffio dello Spirito.

    Cattolica cosa significa ancora?

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  3. A proposito di Carìsmi e Istituzione, vi ripropongo una riflessione già fatta, ma da riprendere in esame, perché contiene anche accenni alla diminutio del primato petrino

    Intervista a don Arturo Cattaneo, docente di Diritto canonico a Venezia (stralcio) - Zenit 17 maggio 2008

    "Don Cattaneo: Fra istituzione e carisma non ci può essere contrapposizione – come non c'è fra Cristo e il suo Spirito – ma complementarità, la cui attuazione spetta in modo particolare al Vescovo diocesano, che deve evitare un eccessivo e burocratico sviluppo della dimensione istituzionale a detrimento di quella carismatica. Nel riflettere sull'inserimento dei movimenti nelle Chiese particolari si è tentati di rifarsi in modo inappropriato al binomio istituzione-carismi, lasciandosi trascinare da una dialettica chiaramente inaccettabile. In diverse occasioni Giovanni Paolo II ha rilevato che l'aspetto istituzionale e quello carismatico della Chiesa «sono coessenziali». Si deve quindi affermare che in ogni realtà della Chiesa si trovano sia la dimensione istituzionale che quella carismatica, anche se in grado diverso. Sarebbe perciò sbagliato concepire le strutture pastorali diocesane quali mere organizzazioni istituzionali, come altrettanto sbagliato sarebbe collocare i movimenti ecclesiali in un ambito puramente carismatico senza riferimenti istituzionali.
    Il Vescovo è il primo ministro dello Spirito Santificatore. Egli esercita una funzione di moderatore, di episkopé, al servizio dello Spirito di Cristo, vigilando affinché le diverse iniziative apostoliche originate dai carismi vengano svolte nella concordia e contribuiscano all'edificazione della Chiesa nella fedeltà alla tradizione apostolica. La sua potestà non va quindi intesa come il centro dalla cui pienezza sgorgano tutti i ministeri e le iniziative apostoliche nella sua Chiesa, ma come il centro che unifica, coordina, incoraggia, promuove e modera, sempre consapevole della responsabilità di assecondare l'azione multiforme dello Spirito."


    Mancano due paroline: verifica e correzione (eventuale, s'intende); ma non può essere data per scontata l'infalliblità dei carìsmi quando spesso non si riconosce nemmeno quella del Papa!

    Inoltre, come si può dare per scontato che un vescovo DEBBA per definizione essere consapevole che sta assecondando l'azione multiforme dello Spirito, solo perché si trova davanti ad un carìsma, che può anche autodefinirsi tale, come è già successo e continua a succedere? Non deve esercitare il DISCERNIMENTO, possibilmente senza ricatti e condizionamenti?

    La prima impressione è che si accentui troppo la funzione dei vescovi e meno quella primaziale e di "conferma" del Santo Padre.

    E' uno degli effetti deteriori della "collegialità" introdotta dal Concilio. Alla fine si corre il rischio che ogni Vescovo costituisca la sua "chiesa particolare" e tanti vescovi non in perfetta comunione col Papa, favoriscano senza remore la proliferazione di una Chiesa parallela, come di fatto sta avvenendo

    Infatti l'accento così calcato sulla SUA Chiesa (del Vescovo) e sulle Chiese locali, mi sembra molto sospetto

    Non è che ci troveremo di fronte a molte Chiese autocefale e il primato petrino andrà sempre più disgregandosi?

    Siamo sicuri che era questo che voleva il Signore quando ha istituito la Sua Chiesa o non siamo nemmeno più sicuri che sia stato Lui a istituirla?

    Andrebbe comunque sviluppato il fatto che la Chiesa non è solo Istituzione ma è TUTTA carismatica, perché TUTTA e PRINCIPALMENTE portatrice e 'luogo' di azione dei Doni dello Spirito; da non dimenticare invece che i riferimenti istituzionali di un movimento (o di qualunque organizzazione si parli) sono dati dalla sua approvazione formale da parte della Chiesa, perché ne sia conosciuta l'autentica 'ecclesialità' e, soprattutto, l'effettivo inserimento nella 'comunione' ecclesiale sia sotto l'aspetto teologico che rituale e pragmatico

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  4. Ora riformulerei così:

    i riferimenti istituzionali di un movimento (o di qualunque organizzazione si parli) sono dati dalla sua approvazione formale da parte della Chiesa, e inoltre dal ricoscimento della sua autentica 'ecclesialità' a partire dall'effettivo inserimento nella 'comunione' ecclesiale sia sotto l'aspetto teologico che rituale e pragmatico

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  5. Primo: rimuovere l'errore dalla sfera dottrinale; il che avviene rifiutando gli argomenti erronei e mostrando che essi non sono convincenti.

    Per quanto riguarda il Cammino nc è quello che hanno tentato di fare P. Zoffoli, mons Landucci, Don Gino Conti, Don Elio Marighetto, diversi Vescovi... e su cui successivamente ci siamo impegnati anche noi...

    Il problema è stato e ancora in parte è che sono stati sempre negati e nascosti scritti ufficiali, possibile oggetto di denuncia, e quelli - forzosamente - sottoposti ai Dicasteri sono addomesticati... inoltre, in presenza del 'segreto' imposto a chi aderisce al Cammino, nessuno può confrontare questi ultimi con i contenuti effettivamente predicati che, a giudicare sia dalla prassi che dalle testimonianze di chi è appena uscito dal Cammino, sono sempre gli stessi...

    Né risultano, ma è conseguenziale, cambiamenti di metodi e di prassi, mentre il nostro confronto ha messo in luce quanto sia problematica se non impossibile, di fatto e non a parole o proclami, l'integrazione nella comunione 'ecclesiale'...

    Finora, potremmo dire che vale la parola nostra e quella di migliaia di testimoni nonché di sacerdoti e vescovi più consapevoli verso la loro e l'ascendente di Kiko su molti della Gerarchia...

    Ma con l'approvazione dello statuto e la verifica effettiva potrebbe venir fuori una 'resa dei conti', se i vescovi saranno davvero episcopoi (Ispettori, vigilanti)

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  6. L'analisi di Padre Zoffoli sul Cammino Neocatecumenale riguarda essenzialmente l'aspetto teologico degli Orientamenti ed è un'analisi coraggiosa e limpida MAI SMENTITA O CONFUTATA DA ARGUELLO O DA CHI PER LUI.

    Questa mancanza di confutazione dei gravi rilievi mossi da Padre Zoffoli, checchè ne scrivano sul blog parallelo (in cui riprendono in maniera stucchevole e a tratti anche tendenziosa la vicenda che lo riguarda) CONFERMA, QUALORA CE NE FSSE BISOGNO, CHE I RILIEVI SULLA TEOLOGIA DI KIKO ERANO E SONO FONDATI!!!!

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  7. @ TRIPUDIO

    Ma quanto lavori?
    Non trovi un po' di tempo per fare una capatina qui?
    Ho letto qualcosa sulla vicenda della Spagna su un sito(di cui però non mi fido molto).
    Sai nulla sugli ultimi sviluppi?

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  8. Risposta a Caterina63 che disse:
    Signor Veneranda ha detto...


    Art.9

    Il Neocatecumenato comincia nella parrocchia, su invito del parroco, con delle catechesi kerigmatiche,

    *****************

    c'è una ambiguità di fondo o do forma?
    mi spiego:
    il NC comincia..... mi scusi sig. Veneranda....ma in ambiente parrocchiale c'è già il CATECUMENATO CHE SI ATTUA CON LA PASTORALE DEL VESCOVO..ci sono GIA' I CATECHISTI DELLA PARROCCHIA..in che senso dunque COMINCIA?
    i catechisti della parrocchia che fine faranno?

    se NOI catechisti ABBIAMO il programma DIOCESANO (per esempio quest'anno c'è la la programmazione impostata fino al 2011), in quale modo VOI COMINCIATE e quante CATECHESI SI FARANNO?

    (veramente sarà la decima volta che faccio questa domanda...dal mese di luglio, vediamo se ora avrò risposta)

    ^___^

    Fraternamente CaterinaLD

    --------------------------------
    Non so se ho capito la domanda.
    Ma sembra che tu stia chiedendo come è possibile che in una parrocchia X possa iniziare un neocatecumenato se già esistono, in questa parrocchia, dei catechisti che svolgono il programma Diocesano.
    Se è questa la domanda, la risposta è molto semplice.
    Tu dovresti leggere, prima dell' art.9, che parla della attuazione del neocatecumenato nella parrocchia X, l'art.2 che parla della attuazione del cammino neocatecumenale nella Diocesi X di cui fa parte la Parrocchia X. Esso recita:[]..il Cammino Neocatecumenale si attua nelle diocesi:
    1- sotto la giurisdizione, la direzione del Vescovo diocesano e con l'assistenza, la guida dell'Equipe responsabile Internazionale del cammino,o dell'Equipe responsabile delegata di cui all'art.3,7°;
    2- secondo le linee proposte dagli iniziatori, contenute nel presente Statuto e negli orientamenti alle Equipes di Catechisti.
    Poi, la nota 8 che si riferisce a questo art.2 precisa che:
    Con le parole direzione e guida si indicano due funzioni distinte: con il termine direzione si intende la giurisdizione propria dei ministri ordinati; con il termine guida si intende la conoscenza tecnica del cammino secondo le linee proposte dagli iniziatori.

    A questo punto ti dovrebbe essere chiaro che :
    1)in nessuna Diocesi può iniziare il Neocatecumenato senza la giurisdizione e direzione del vescovo Diocesano(art.2)
    2) che in particolare in nessuna parrocchia di tale diocesi può iniziare il neocatecumenato senza l'invito del rispettivo Parroco.
    Ma dovrebbe anche esserti chiaro che se il Vescovo decide di attuare il Neocatecumenato secondo l'art.2 ed il Parroco desidera iniziare il Neocatecumenato nella sua parrocchia, esso rientra di diritto nel programma Diocesano che è il programma che il Vescovo intende attuare nella sua Diocesi.
    A questo punto la guida del Neocatecumenato, cioè la conoscenza tecnica del cammino secondo le linee proposte dagli iniziatori, la esercitano dei catechisti che hanno o stanno percorrendo il cammino neocatecumenale. A questo punto che fine faranno i catechisti della parrocchia?
    Una bellissima fine. Attueranno ciò che vuole il parroco ed il Vescovo. Qualsiasi forma di catechesi il parroco, in comunione con il Vescovo, deciderà di fare essi la faranno.
    La tua domanda di luglio quindi, se vuoi, la puoi anche fare a me. Ma io non posso darti la risposta. La risposta alla tua domanda la deve dare il Parroco.

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  9. Dice Veneranda:

    "La tua domanda di luglio quindi, se vuoi, la puoi anche fare a me. Ma io non posso darti la risposta. La risposta alla tua domanda la deve dare il Parroco."

    Veneranda, Caterina (ed io) intendeva focalizzare un aspetto emerso anche dagli Statuti che secondo me dovreste leggere senza la "lente Kiko".

    Lo Statuto mostra chiaramente che il CnC è UNA MODALITA' di Attuazione della PASTORALE DIOCESANA DI INIZIAZIONE!

    Ne consegue che il Vescovo ne è diretto Responsabile, perchè lo è della Pastorale della Diocesi. Il Presbiterio del Vescovo idem, e per questo ATTUA la Pastorale secondo le direttive del Vescovo! Il quale la attua, applicando la Norma UNIVERSALE della Chiesa!

    Ne deriva una cosa abbastanza logica: il CnC è UNA MODALITA' che nè per contenuti, nè per forme, dovrebbe DIFFERIRE dalla Pastorale Diocesana!

    Si dovrebbe AFFIANCARE alla Prassi Catechistica Parrocchiale e SOSTENERLA, DIFFONDERLA, FRUTTIFICARLA!

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  10. Leggo con attenzione tutte le giuste e interessanti considerazioni di Mic.

    Ma c'è un aspetto su cui vorrei soffermarmi che credo le integri in pieno.

    Il Carisma, ovvero "Dono dello Spirito di Dio" può "esistere" SOLO PERHE' ESISTE LA CHIESA-ISTITUZIONE!

    La Santa Chiesa Cattolica è o no il "Corpo di cui Cristo Gesù è il Capo"? Allora, se è Vero questo (e speriamo che non sia mai messo in discussione), allora lo Spirto Santo Dio non può che Dare i Suoi Doni A CAUSA dell' "Esistenza" di questo Corpo! Senza Gesù Cristo NON CI SAREBBE STATO DATO LO SPIRITO DI ADOZIONE A FIGLI! E senza lo Spirito Santo non vi sarebbe alcun suo DONO!

    E come è stato Dato questo Spirito? E come sono stati elargiti i Suoi Doni? Il Signore ha detto "Bisogna che io me ne vada, altrimenti non Verrà il Consolatore"!

    Lo Spirito Santo, con i Suoi Doni, è Legato in modo VITALE alla Beata Passione e Resurrezione del Figlio di Dio Altissimo!
    Senza la Croce del Signore, non vi sarebbe l'Effusione dello Spirito Di Dio! E non vi sarebbe nessun Dono!

    Per cui è di una pericolosità immane che si sia consolidata questa falsità nel considerare i "Carismi" come "auotmatici" e soprattutto come quasi "superiori" all'Istituzione. O peggio come "unica" ragione di Vita della Chiesa! Che addirittura ne sarebbe "superata" (anche se non viene detto apertis verbis, questa è la percezione che se ne ha).

    Il Carisma è dato A Causa dell'Istituzione che ne è "vivificata" e che ne Gode il bene. Il Carisma è dato in potenza a tutti i Figli nel Figlio a Causa della Adozione! Per Grazia Particolare è dato ad alcuni di FRUTTIFICARLO meglio e di portare per questo beneficio a tutto il Corpo!

    Altra considerazione: se la Realtà ha una parola da dire, oltre la Doverosa ed Obbediente sequela al Discernimento della Santa Chiesa (che non può operare in modo "autocefalo" ma deve obbedire al Primato di Pietro, altrimenti non è Chiesa!), può considerarsi "Carisma" ciò che opera per la nostra rovina?
    E parlo in generale.

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  11. A questo punto la guida del Neocatecumenato, cioè la conoscenza tecnica del cammino secondo le linee proposte dagli iniziatori, la esercitano dei catechisti che hanno o stanno percorrendo il cammino neocatecumenale.


    Stephanos ha già risposto!

    Io, con meno conoscenze e da semplice fedele, mi dico solamente che è incomprensibile e scioccante che in una parrocchia esistino catechesi come descritte da veneranda, catechesi portate in avanti da persone che sono agli ordini di Arguello, mi dico che è incomprensibile e scioccante che i uno statuto esistino articoli come questo:

    1- sotto la giurisdizione, la direzione del Vescovo diocesano e con l'assistenza, la guida dell'Equipe responsabile Internazionale del cammino,o dell'Equipe responsabile delegata di cui all'art.3,7°;
    2- secondo le linee proposte dagli iniziatori, contenute nel presente Statuto e negli orientamenti alle Equipes di Catechisti.


    In effetti, sapendo che i vescovi, hanno da sempre generosamente confidato al Cn le catechesi senza conoscerne il contenuto, senza manifestare la minima curiosità, senza dunque potere e volere intervenire per correggerne i numerosi errori, senza minimamente preoccuparsi del fatto che i testi di Arguello fossero allo studio in Vaticano,
    di quale direzione parliamo ?

    Veneranda ha solo "spiegato" come effettivamente i catechisti sono lasciati liberi di diffondere gli "insegnamenti" di Arguello, e in seguito di formare altrettanto liberamente, sempre in margine della parrocchia comunità neocatecumenali!


    In realtà QUESTO GIÀ LO SAPEVAMO !

    E come al solito non ha risposto alla domanda di Caterina, ma forse non l`ha capita!

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  12. Ringraziando il sig. Veneranda....vengo a chiarire che quanto da lui risposto non è sufficiente all'atto pratico e spiego il perchè:

    lei dice:

    :[]..il Cammino Neocatecumenale si attua nelle diocesi:
    1- sotto la giurisdizione, la direzione del Vescovo diocesano e con l'assistenza, la guida dell'Equipe responsabile Internazionale del cammino,o dell'Equipe responsabile delegata di cui all'art.3,7°;
    2- secondo le linee proposte dagli iniziatori, contenute nel presente Statuto e negli orientamenti alle Equipes di Catechisti.

    ***************

    chiariamo:

    1) ciò mi sta bene MA PER IL CAMMINO non per un PARROCCHIANO che non vorrebbe per esempio entrare a far parte del CN;

    2) LINEE PROPOSTE DAGLI INIZIATORI????? cioè, io dovrei sottostare OBBLIGATORIAMENTE ALLE LINEE DEGLI INIZIATORI DEL CN, ma si rende conto del delirio?

    ergo se io NON volessi sottostare alle LINEE DEGLI INIZIATORI DEL CN devo cambiare parrocchia, si o no?
    ^__^

    Sig. Veneranda le faccio presente che proprio ieri il Santo Padre a Pompei che da oltre un secolo con i Domenicani e i Maestri delle scuole Cristiane il Beato Bartolo Longo ha fondato DIVERSE OPERE DI CARITA' E DI SPIRITUALITA'... HA ADDITATO QUEL CAMMINO PER LE FAMIGLIE....^___^
    come la mettiamo?


    andrete forse al Santuario di Pompei AD OBBLIGARE LE LINEE GUIDA DEGLI INIZIATORI DEL CN?
    Perchè dunque dovete farlo nelle Parrocchie?

    Ciò che manca dalle sue parole è la parola: CONDIVISIONE, COLLABORAZIONE, MUTUO ARRICCHIMENTO...
    voi NON vi proponete MA IMPONETE, lo ha scritto lei stesso anche se lo Statuto parla di PROPOSTE, sappiamo bene come è finita che non pochi parrocchiani sono stati costretto ad emigrare in altre parrocchie...


    Infine lei ironicamente dice:

    A questo punto che fine faranno i catechisti della parrocchia?
    Una bellissima fine. Attueranno ciò che vuole il parroco ed il Vescovo. Qualsiasi forma di catechesi il parroco, in comunione con il Vescovo, deciderà di fare essi la faranno.

    *****************

    Dunque NOI SAREMO OBBLIGATI A FARCI NC spacciandolo quale VOLONTA' DEL VESCOVO, voi in compenso VI RIFIUTATE DI CELEBRARE MESSA COME STA INSEGNANDO BENEDETTO XVI....
    non fa una grinza, una coerenza impeccabile
    ^___^


    Sarebbe la prima volta NELLA CHIESA CHE UN VESCOVO OBBLIGASSE UN LAICO AD ENTRARE FORZATAMENTE IN UN CAMMINO....

    E quel che è peggio è che il sig. Veneranda dimentica che è proprio il Papa a parlare di LIBERTA' NEI CARISMI..E NEI CAMMINI....

    In sostanza il sig. Veneranda sta dicendo CHE SE DA DOMANI LE PARROCCHIE DIVENTERANNO NC LA "COLPA" E' DEL VESCOVO...E DEL PARROCO...

    ^___^

    Ma non ha risposto, il sig. Veneranda al cuore della risposta: I CATECHISTI DIOCESANI CHE OPERANO NELLE PARROCCHIE, CHE FINE FARANNO, E QUALI CATECHESI DOVRANNO trasmettere se il Vescovo manderà i NC in una data Parrocchia?

    Grazie per la collaborazione ai chiarimenti!

    Fraternamente CaterinaLD

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  13. Per Cate.

    Dice Veneranda:

    "A questo punto ti dovrebbe essere chiaro che :
    1)in nessuna Diocesi può iniziare il Neocatecumenato senza la giurisdizione e direzione del vescovo Diocesano(art.2)
    2) che in particolare in nessuna parrocchia di tale diocesi può iniziare il neocatecumenato senza l'invito del rispettivo Parroco. "


    Vedi Cate. Il nodo sta tutto qui.

    Il "NeoCatecumenato" NON E' esclusiva del CnC! Ma secondo i responsabili del CnC SI'! La Pastorale Diocesana Post-Battesimale PRE-ESISTE al CnC! E questo DA SEMPRE!

    Non è che prima del CvII la Pastorale Catecumenale NON ESISTEVA! C'era, ma in modalità diverse.

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  14. Stephanos78 ha detto...
    Per Cate.



    Non è che prima del CvII la Pastorale Catecumenale NON ESISTEVA! C'era, ma in modalità diverse.


    *****************
    bè....da una parte è vero la Pastorale Catecumenale è sempre esistita nella Chiesa sotto modalità diverse appunto, ma proprio per questo, dove sta scritto che ora tale Catecumenato deve diventare NEO ED UNICO?
    ^___^

    sursum corda, il Papa sta proprio dicendo l'esatto contrario e sta invitando a DIVERSI CAMMINI....

    ^___^

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  15. Ma non ha risposto, il sig. Veneranda al cuore della risposta: I CATECHISTI DIOCESANI CHE OPERANO NELLE PARROCCHIE, CHE FINE FARANNO, E QUALI CATECHESI DOVRANNO trasmettere se il Vescovo manderà i NC in una data Parrocchia?
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    I catechisti diocesani che operano nelle parrocchie, ripeto, fanno una bellissima fine. Infatti, contrariamente a quanto mi fai dire che io non ho detto, nessuno è obbilgato nè fedele o lontano a frequentare il cammino neocatecumenale. I catechisti diocesani possono tranquillamente continuare la loro opera nelle parrocchie svolgendo l'opera catechetica che hanno programmato in comunione con il parroco e con il Vescovo. Intendo cioè la catechesi ai bambini, giovani, adulti, anziani, lontani. Le catechesi del cammino neocatecumenale infatti non esauriscono, e ci mancherebbe altro, l'opera di evangelizzazione delle parrocchie. Solo che vengono portate avanti da catechisti che stanno percorrendo o hanno percorso l'itinerario neocatecumenale. Così come gli esercizi spirituali di S.Ignazio è bene che siano portati avanti da qualcuno che li ha già fatti più volte in prima persona e meglio ancora se è un gesuita. Non credi?

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  16. sursum corda, il Papa sta proprio dicendo l'esatto contrario e sta invitando a DIVERSI CAMMINI....

    il Papa giustamente sta invitando DIVERSI CAMMINI, perché la VIA è una sola ed è il Signore...

    ma c'è qualcuno nella Chiesa che ha reso percorribile senza remore un Cammino particolare che tende a fagocitare tutti gli altri.

    Nel frattempo, nessun vescovo ha risposto alle nostre richieste pubbliche e private di chiarimenti sui problemi determinati dalla difficile se non impossibile integrazione di due pastorali diverse, con l'aggravante che ci sono dei vescovi che hanno fatto di quella del cammino la pastorale della loro diocesi... ed è questo che grida "vendetta", nel senso biblico di "ristabilimento della Giustizia"!!!!

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  17. Solo che vengono portate avanti da catechisti che stanno percorrendo o hanno percorso l'itinerario neocatecumenale. Così come gli esercizi spirituali di S.Ignazio è bene che siano portati avanti da qualcuno che li ha già fatti più volte in prima persona e meglio ancora se è un gesuita. Non credi?

    accostare i "metodi" neocatecumenali, che hanno un contenuto dottrinale, agli esercizi ignaziani mi sembra sfacciato oltre che sviante...

    anche perché S. Ignazio ha fondato un Ordine religiso, a cui i Gesuiti appartengono... non mi pare che i kikiani possano considerarsi un ordine religioso... anzi a seconda dei punti di vista la loro identità oscilla tra l'Associazione Laicale e la "Nuova Chiesa"... e questo ancora non è stato chiarito

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  18. Dice Veneranda:

    Le catechesi del cammino neocatecumenale infatti non esauriscono, e ci mancherebbe altro, l'opera di evangelizzazione delle parrocchie.

    In che modo? In che modo le Catechesi del CnC si integrano e si "affiancano" a quelle "Universali"? In che modo le Catechesi del CnC rispecchiano la Pastorale Diocesana di Iniziazione?
    In che modo l' "identità" del CnC è "assimilata" a quella della Chiesa Universale?

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  19. Il paragone di veneranda con gli esercizi di Sant Ignazio è rivelatore dell`altissima opinione che i neocatecumenali hanno del pensiero di Kiko Arguello!
    Allucinante!
    Santo subito!
    Come è possibile che i vescovi abbandonino la pastorale della loro diocesi a persone che obbediscono sempre e solo a Kiko Arguello,laici e presbiteri ?
    Come è possibile che abbiano così permesso che il numero delle comunità nc possa aumentare in modo esponenziale, e dunque abbandonare i loro fedeli ad un cammino che non celebra la Messa cattolica, che non segue l`insegmamento della Chiesa ma quello di un laico, che non rispett la Tradizione ?
    Mistero e scandalo!

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  20. Amici,

    a qualcuno darà fastidio quel che dirò a partire da un testo, che mi ha letteralmente "fatto rivoltare le viscere", per un'occhiata data al blog che i nostri interlocutori hanno messo in piedi da quando non possono più diffondere i loro proclami e i loro inganni da queste pagine...

    e questo è un 'inganno sottile' che mi sembra addirittura una presa per i fondelli...

    Leggete cosa dice "Da questo...":

    ""grande S.PioX!
    ..Poichè sarebbe un errore il prestare fede alle vanterie degli increduli: che il cattolicesmo vada estinguendosi nel mondo

    ci da molta speranza con queste parole...""

    parla chi appartiene a un movimento o non so cosa sia che sta facendo di tutto per estinguere le Verità di Fede fondanti del Cattolicesimo e stranamente, oggi, viene a tirar fuori Pio X, che appartiene a quella Storia della Chiesa che i suoi iniziatori hanno cancellato e rinnegato, come hanno rinnegato tutta la Tradizione da Costantino al vaticano II, tranne alcuni Padri della Chiesa, con testi presi "a macchia di leopardo" di cui fanno letture esclusivamnente strumentali!

    Non ci sono limiti a quella che, se non è strumentale sfacciataggine non può che essere totale non consapevolezza!

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  21. In che modo? In che modo le Catechesi del CnC si integrano e si "affiancano" a quelle "Universali"? In che modo le Catechesi del CnC rispecchiano la Pastorale Diocesana di Iniziazione?
    In che modo l' "identità" del CnC è "assimilata" a quella della Chiesa Universale?
    -----------------------------------

    Mah, nello stesso modo in cui in una famiglia dove ci si vuole bene e dove si vive nella fede e nella grazia di Dio si accoglie con gioia la nascita di un nuovo bambino senza tempestarlo di domande del tipo : " Chi sei, cosa fai, cosa farai da grande ? Come intendi inserirti nella nostra famiglia?
    Che sfacciato!

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  22. Ogni considerazione di Veneranda è strumentale e fine a se stessa.
    Ormai ne conosciamo bene la dialettica camaleontica.

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  23. A me ha turbato non poco questa definizione..

    Veneranda:"Seguendo il Catechismo della Chiesa Cattolica io vedrei i carismi come una delle manifestazioni dell'unico luogo di conoscenza dello Spirito Santo che è la Chiesa. Queste manifestazioni, che permettono la comunione con Cristo e l'edificazione del suo Corpo, sono le Scritture, la Tradizione, il Magistero, la Liturgia Scaramentale,la Preghiera,i carismi,i ministeri, la vita apostolica e missionaria, la testimonianza dei santi.. "

    Probabilmente sono io che ho letto male o con pre-giudizio. Ma ho "tradotto" così (e chiedo a Veneranda di correggermi): I "Carismi(CnC)" sono una epsressione tangibile, manifestazione, della Chiesa ("unico luogo della Conoscenza dello Spirito")!! Questi Carismi (CnC), che in questo pensiero vengono anche chiamati "manifestazioni", permettono (unicamente?) la Comunione con Cristo Signore (oltre che l'Edificazione del Suo Corpo). Segue l' "elenco" di questi "Carismi", preoccupantemente inseriti in una "uguaglianza indistinta"! Tradizione, LITURGIA, Vita apostolica, Missione, Testimonianza dei Santi... Quasi a far comprendere che tutto questo è "riassunto" dai "Carismi(CnC)" stessi!

    Ora, Veneranda ha preso spunto da un brano reale del CCC che io conosco ed è questo:

    "“CREDO NELLO SPIRITO SANTO”

    687 “I segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio” (⇒ 1Cor 2,11). Ora, il suo Spirito, che lo rivela, ci fa conoscere Cristo, suo Verbo, sua Parola vivente, ma non dice se stesso. Colui che “ha parlato per mezzo dei profeti” ci fa udire la Parola del Padre. Lui, però, non lo sentiamo. Non lo conosciamo che nel movimento in cui ci rivela il Verbo e ci dispone ad accoglierlo nella fede. Lo Spirito di Verità che ci svela Cristo non parla da sé [Cf ⇒ Gv 16,13 ]. Un tale annientamento, propriamente divino, spiega il motivo per cui “il mondo non può ricevere” lo Spirito, “perché non lo vede e non lo conosce”, mentre coloro che credono in Cristo lo conoscono perché “dimora” presso di loro [Cf ⇒ Gv 14,17 ].

    688 La Chiesa, comunione vivente nella fede degli Apostoli che essa trasmette, è il luogo della nostra conoscenza dello Spirito Santo:

    - nelle Scritture, che egli ha ispirato;

    - nella Tradizione di cui i Padri della Chiesa sono sono i testimoni sempre attuali;

    - nel Magistero della Chiesa che egli assiste;

    - nella Liturgia sacramentale, attraverso le sue parole e i suoi simboli, in cui lo Spirito Santo ci mette in comunione con Cristo;

    - nella preghiera, nella quale intercede per noi;

    - nei carismi e nei ministeri che edificano la Chiesa;

    - nei segni di vita apostolica e missionaria;

    - nella testimonianza dei santi, in cui Egli manifesta la sua santità e continua l'opera della salvezza""

    Ripeto, sarò tarato ma ho notato una profonda distanza tra il significato delle parole di Veneranda e l'insegnamento del Catechismo!

    Vi è nel Catechismo una CHIARA distinzione dei Carismi dati alla Chiesa dal Consolatore. Spirito di CRISTO. I Doni dello Spirito non sono "superiori" al Datore dei Doni. Il Datore dei Doni non è "superiore" o "inferiore" a Colui da Cui Viene (Spirito del Padre e del Figlio). La CONOSCENZA DELLO SPIRITO è una cosa DIVERSA rispetto al Carisma e al suo frutto. I quali sono appunto DATI DA DIO e a Lui RIMANDANO!Sono PER LA CHIESA, PER IL CORPO, e non sono AL POSTO del Corpo! Quell'elenco a cui Veneranda si è "ispirato" risponde a questa domanda: Dover è il "luogo" della Conoscenza dello Spirito nella Chiesa? E la risposta è in quell'elenco. Si CONOSCE lo Spirito ATTRAVERSO le Sue Molteplici "manifestazioni"!

    Ma, ripeto, a me qul brano ha molto turbato perchè di quello che ho letto nel Catechismo ho visto una pericolosa modifica... Ma, sarà, forse il mio pre-giudizio...

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  24. Ma, ripeto, a me qul brano ha molto turbato perchè di quello che ho letto nel Catechismo ho visto una pericolosa modifica... Ma, sarà, forse il mio pre-giudizio...

    non è il tuo pre-giudizio, ma è strumentale 'scimmiottatura' e 'stravolgimento'... queste cose le abbiamo scoperte da un pezzo... gli unici che ci cascano sono gli 'ignoranti' (nel senso che ignorano perché non hanno mai conosciuto) i veri insegnamenti della Chiesa e del Magistero... ma paradossalmente anche molti sacerdoti e vescovi... il tutto ha un duplice nome:

    mistero, apostasia!

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  25. Dice Veneranda sull'identità del Cammino che si assimila alla Chiesa Universale:

    Mah, nello stesso modo in cui in una famiglia dove ci si vuole bene e dove si vive nella fede e nella grazia di Dio si accoglie con gioia la nascita di un nuovo bambino senza tempestarlo di domande del tipo : " Chi sei, cosa fai, cosa farai da grande ? Come intendi inserirti nella nostra famiglia?
    Che sfacciato!


    questo quando nasce un bambino; ma se nasce un 'mostro', non si cerca in qualche modo di correre ai ripari?
    Come? Non sono io a doverlo dire!

    Io ho solo visto il 'mostro', di una 'nuova nascita' non vedo traccia

    a me lo 'sfacciato' sembra lui, perché questa 'identità' del cammino che lui sbandiera con noi è subdolamente nascosta nello statuto, ad esempio...

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  26. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  27. ..Altro brivido.

    Veneranda afferma che "Queste manifestazioni(Carismi) ... permettono la comunione con Cristo"

    Mentre il Catechismo invece insegna che è la Divina Liturgia che permette la Comunione con Cristo... Comunione che avviene grazie all'Azione dello Spirito Santo.

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  28. "Mah, nello stesso modo in cui in una famiglia dove ci si vuole bene e dove si vive nella fede e nella grazia di Dio si accoglie con gioia la nascita di un nuovo bambino senza tempestarlo di domande del tipo : " Chi sei, cosa fai, cosa farai da grande ? Come intendi inserirti nella nostra famiglia?
    Che sfacciato!"

    Ma che bambino, ma che famiglia !

    Se è un bambino allora ascolta, prende esempio sui genitori e si corregge quando sbaglia, ogni tanto fa i capricci, può sbagliare ma accetta che i genitori e i maestri lo correggano.
    Impara dai genitori e dai maestri, non pretende saperne di più dei genitori e dei maestri.

    Il bambino neocatecumenale è nato adulto e maturo, sa meglio di tutti, sa più di tutti, non prende esempio, lui l`esempio lo dà agli altri, lui insegna ai genitori e maestri, lui pretende dare lezioni.

    Il bambino nc crede essere colui che salverà questa famiglia che sta morendo, estinguendosi!

    E così può anche servirsi di S. Pio X per in realtà dire : grazie a noi il cattolicesimo non morirà!

    Dio mio, Dio mio, aiutaci TU!

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  29. Ho postato poco fa una garbata reprimenda sul blog neocatecumenale per le nefandezze che si sono permessi di scrivere su Padre Zoffoli nelle settimane scorse, partendo dal principio che, secondo loro, Padre Zoffoli può aver sbagliato,come sbagliamo noi laici.

    Ho preso le distanze da tale gravissima affermazione invitandoli a distinguere(cosa che non si fa mai nel Cammino) tra sacerdozio ministeriale e sacerdozio regale).

    Per tutta risposta Cattolico Nc nel più puro stile neocatecumenale( e mi sorprende) mi ha affermato che se pè vero che i sacerdoti,in quanto tali, hanno minori possibilità di sbagliare in quanto nella loro ordinazione presbiterale c'è il dito dello Spirito Santo, è pur vero che non sbagliano tutti i sacerdoti che scrivono o parlano a favore del Cammino.

    Risposta subdola,inconcludente e ulteriormente emblematica dello stato confusionale in cui si trovano: sfido a trovare un sacerdote che , a favore del Cammino, abbia mai confutato sul piano teologico e dottrinale le analisi di Padre Zoffoli.

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  30. ...La cosa più agghiacciante, Francesco, è che sembra che in questo Discernimento il posto per la Realtà della Vita (tanto cara al CnC con i suoi "fatti concreti"), non venga CONSIDERATO.

    Ciò su cui lo stesso Discernimento ecclesiale si fonda è appunto la Realtà della Vita e delle prassi esaminate.

    In presenza di pareri contrastanti, da parte dei Sacerdoti, la normalità del ragionamento umano porterebbe a seguire ciò che è RISCONTRATO.

    Don Enrico, tolte le sterili polemiche su sue note caratteriali (futili e di orribile gusto) ha focalizzato una situazione che NESSUNO ha discusso o meglio ancora NEGATO. Da questa base si dovrebbe partire...

    Ma la cosa terribile è che si preferisce "parcellizzare", e "fondare" il proprio "attaccamento" su determinate dichiarazioni tolte da tutto quanto non si sposi con questo stesso attaccamento.

    Come ripeto, il "posto per la Realtà e per la Fede" è stato TOLTO... E questo rattrista profondamente

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  31. Ma la cosa terribile è che si preferisce "parcellizzare", e "fondare" il proprio "attaccamento" su determinate dichiarazioni tolte da tutto quanto non si sposi con questo stesso attaccamento.

    Sembra un assurdo ed è difficile da capire per uno che non ha mai conosciuto il Cammino dall'interno (per questo, forse, riescono a ingannare molti anche non ignoranti di insegnamenti cattolici)... nel Cammino si può fare un discorso sensato partendo da un testo cattolico, dandogli però un significato del tutto diverso, come ben dimostra il catechismo liberamente intepretato da Veneranda...

    E noi lo avevamo già detto in molte altre occasioni...

    Ma è scimmiottatura, strumentalizzzione... Signore aiuta la Tua Chiesa!

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  32. Una persona passa davanti ad una chiesa e vede l`invito a seguire dele catechesi, entra e si decide, poi alla fine si lascia convincere ad entra in una comunità, eccola ufficialmente membro del cammino, ma questa persona entrando nel cammino perde automaticamente l`intelligenza, il buon senso, la capacità di riflettere con la sua mente ?
    Insomma saprà pur, al minimo, come è una Messa cattolica, ha degli occhi, e delle orecchie.
    Certo che se prima andava in una parrocchia new-age, mooolto post-conciliare, moooolto animata, le ghitarre , danze, simboli di Arguello potevano sembrargli una novità supplementare, l`ignoranza è regina.
    Sì è sull`ignoranza, la buona fede delle persone che il cammino si appoggia, per non parlare dei bisogni emozionali, delle emozioni così sempre presenti .
    Però pur essendo membro del cammino la persona può anche comperarsi un catechismo se già non lo ha e paragonare quello ch egli viene servito dai catechisti e quello che insegna la Chiesa.
    Può prendere l`iniziativa di leggere il Magistero, i testi dei Padri della Chiesa, i documenti della Chiesa, ah ma mi ricordo che una catechista ebbe da dire qui, che nel cammino non si studia !

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  33. Faccio una domanda, è forse sarebbe buona per aprire un altro articolo con il contributo di TUTTI.
    E' stato detto più volte, anche da alcuni di noi, che lo Scandalo di questa situazione è la DIVISIONE in seno alla Chiesa. Ebbene, io domando: è Scandalo ciò che Divide o prendere atto di questa Divisione? Non sarebbe ipocrita, oltre che indegno, una mancanza di rispetto proprio nei confronti dei NC, falsificare la realtà che consiste in DUE FEDI DIVERSE?

    Poi: in cosa consisterebbe l' "unità"? Sarebbe una "unità nella Fede e nello Spirito Santo", oppure un'unità del tutto "umana", fatta dagli uomini e basata su un sentimento, sia pur condivisibile nell'Intenzione?

    Ancora: chi si OPPONE all' Unità? Vi si oppongono O NO i "fatti"?

    NOI VOGLIAMO L'UNITA'! NOI VOGLIAMO L'UNITA' CON I NC, MA LA VOGLIAMO CON TUTTI I CRISTIANI CHE PROFESSANO UNA FEDE DIVERSA DA QUELLA A CUI ABBIAMO ADERITO!

    FRATELLI NC, VOLETE ESSERE UNITI DAVVERO CON NOI? L'UNITA' E' POSSIBILE! LO DICO DA SUITO. MA E' POSSIBILE UNA SOLA UNITA': NEL SIGNORE GESU', NELLA VERITA' DELLA NOSTRA FEDE! SOLO QUESTA UNITA' E' VERA E PORTATRICE DI FRUTTI.

    Se non c'è questa volontà di Unirsi nella Verità della Fede, che sovrasta tutti noi, non sarà possibile ottenere una "unione basata su sentimenti" e null'altro.

    RispondiElimina
  34. loro sono già convinti di essere in Cristo... chi esce dal Cammino, esce da Cristo, secondo loro... siamo noi che siamo fuori... come far capire che è Cristo che crea l'unità non l'aderire al cammino o 'fare' certe esperienze e che questa unità nasce dalla vita Sacramentale nella Chiesa, Liturgia in primis?

    Finchè celebreranno liturgie separate e 'diverse' sono loro stessi che restano 'separati'

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  35. del resto la TOTALE "incomunicabilità" che sperimentiamo, da cosa deriva se non da questo differenziarsi, ma soprattutto dalla differenza dottrinale e pragmatica, differenza che chiamano 'elezione' e che invece è solo 'estraneità'?

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  36. "Mah, nello stesso modo in cui in una famiglia dove ci si vuole bene e dove si vive nella fede e nella grazia di Dio si accoglie con gioia la nascita di un nuovo bambino senza tempestarlo di domande del tipo : " Chi sei, cosa fai, cosa farai da grande ? Come intendi inserirti nella nostra famiglia?
    Che sfacciato!"

    Ma che bambino, ma che famiglia !
    -------------

    Si, certo... Rosemary's baby?

    scusate, non ho resistito....

    RispondiElimina
  37. A distanza di un anno circa torno a visitare questo blog e mi accorgo che è diventato esattamente quello che mi aspettavo diventasse dopo l'approvazione definitiva degli Statuti del Cammino, o meglio, quello che era inevitabile diventasse dopo tale approvazione: la persecuzione nei confronti del Cammino si è trasformata in persecuzine nei confronti della Chiesa e questo la dice lunga sulla malafede che sottende alla creazione di tale blog.
    Mi spiego meglio: con l'approvazione definitiva dei suddetti Statuti "il Cammino Neocatecumenale, dotato di personalità giuridica pubblica, consta di un insieme di beni spirituali" (art.1 comma 3)

    Se si va al Codice di Diritto Canonico:

    Can. 114 - § 1. Le persone giuridiche sono costituite o dalla stessa disposizione del diritto oppure dalla concessione speciale da parte della competente autorità data per mezzo di un decreto, come insiemi sia di persone sia di cose ordinati ad un fine corrispondente alla missione della Chiesa, che trascende il fine dei singoli.

    § 2. Come fini, di cui al § 1, s'intendono quelli attinenti ad opere di pietà, di apostolato o di carità sia spirituale sia temporale.

    § 3. L'autorità competente della Chiesa non conferisce la personalità giuridica se non a quegli insiemi di persone o di cose, che perseguono un fine effettivamente utile e che, tutto considerato, sono forniti dei mezzi che si possono prevedere sufficenti a conseguire il fine prestabilito.

    Can. 116 - § 1. Le persone giuridiche pubbliche sono insiemi di persone o di cose, che vengono costituite dalla competente autorità ecclesiastica perché, entro i fini ad esse prestabiliti, a nome della Chiesa compiano, a norma delle disposizioni del diritto, il proprio compito, loro affidato in vista del bene pubblico; tutte le altre persone giuridiche sono private.

    § 2. Le persone giuridiche pubbliche vengono dotate di tale personalità sia per il diritto stesso sia per speciale decreto dell'autorità competente che la concede espressamente; le persone giuridiche private vengono dotate di questa personalità soltanto per mezzo dello speciale decreto dell'autorità competente che concede espressamente la medesima personalità.

    Si evince dunque che CRITICARE IL CAMMINO EQUIVALE A CRITICARE LA CHIESA dal momento che esso AGISCE IN NOME DELLA CHIESA per perseguire il BENE PUBBLICO.
    Il Papa Benedetto XVI ha approvato gli Statuti del Cammino Neocatecumenale e col Concilio di Trento si è riconosciuta l'infallibilità del Papa. La Chiesa, santa e al contempo composta di peccatori (Cfr. Omelia di Bendetto XVI, 6 Gennaio 2008 http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2008/documents/hf_ben-xvi_hom_20080106_epifania_it.html)
    persegue fini santi; ciò non toglie che le persone possano sbagliare, che i catechisti o gli iniziatori del Cammino possano commettere errori ma questo mi sembra ben diverso da quanto leggo e ho letto in passato su queste pagine a proposito del Cammino, qui si critica il Cammino come strumento in sé, si critica il modo di portare avanti le tappe, i cosiddetti scrutini, mentre l'Art.2 dello Statuto prevede che il Cammino si attui:

    secondo le linee proposte dagli iniziatori, contenute nel presente Statuto e negli Orientamenti alle Equipes di Catechisti

    PERTANTO DECADONO ANCHE LE CRITICHE MOSSE DA CHI ASSERISCE CHE LO STATUTO è CORRETTO MA I CATECHISTI MALVAGI NON LO OSSERVANO E NON LO METTONO IN PRATICA

    Andatevi a leggere i suddeti Orientamenti alle Equipes di Catechisti, dato che oramai sono pubblicati praticamente ovunque e vedrete con quale fedeltà i catechisti portano avanti le tappe nelle comunità che dipendono da loro
    Mi auguro che cesserete di perseguitare Santa Madre Chiesa, anche nella persona del Cammino Neocatecumenale

    La Pace del Signore
    Irene

    RispondiElimina
  38. Signor Veneranda ha detto...

    -----------------------------------
    I catechisti diocesani che operano nelle parrocchie, ripeto, fanno una bellissima fine. Infatti, contrariamente a quanto mi fai dire che io non ho detto, nessuno è obbilgato nè fedele o lontano a frequentare il cammino neocatecumenale. I catechisti diocesani possono tranquillamente continuare la loro opera nelle parrocchie svolgendo l'opera catechetica che hanno programmato in comunione con il parroco e con il Vescovo. Intendo cioè la catechesi ai bambini, giovani, adulti, anziani, lontani. Le catechesi del cammino neocatecumenale infatti non esauriscono, e ci mancherebbe altro, l'opera di evangelizzazione delle parrocchie. Solo che vengono portate avanti da catechisti che stanno percorrendo o hanno percorso l'itinerario neocatecumenale. Così come gli esercizi spirituali di S.Ignazio è bene che siano portati avanti da qualcuno che li ha già fatti più volte in prima persona e meglio ancora se è un gesuita. Non credi?

    ********************

    io non ti faccio dire ciò che NON dici, ma metto ciò che dici, rileggiti:

    1) i catechisti continueranno a fare le catechesi diocesane..
    " infatti non esauriscono, e ci mancherebbe altro, l'opera di evangelizzazione delle parrocchie "
    ..in sostanza fino ad un certo punto, dopo il quale, queste catechesi:

    2).... vengono portate avanti da catechisti che stanno percorrendo o hanno percorso l'itinerario neocatecumenale.

    ergo avevo capito benissimo...DIVIDERETE LA PARROCCHIA...infatti se il Sig. Veneranda dice:

    nessuno è obbilgato nè fedele o lontano a frequentare il cammino neocatecumenale.

    in quale modo si concilia con:

    vengono portate avanti da catechisti che stanno percorrendo o hanno percorso l'itinerario neocatecumenale.


    *****************

    grazie per i chiarimenti
    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  39. avete notato con che accuratezza e impegno Irene ha composto la sua difesa d'ufficio, che ha un sapore giuridico più che spirituale?

    Perché?

    RispondiElimina
  40. Andatevi a leggere i suddeti Orientamenti alle Equipes di Catechisti, dato che oramai sono pubblicati praticamente ovunque

    ???????

    RispondiElimina
  41. Mi auguro che cesserete di perseguitare Santa Madre Chiesa, anche nella persona del Cammino Neocatecumenale

    ????????

    RispondiElimina
  42. Irene ha detto...

    Mi auguro che cesserete di perseguitare Santa Madre Chiesa, anche nella persona del Cammino Neocatecumenale

    La Pace del Signore

    *************************

    ....evitate di perseguitare la RIFORMA LITURGICA del Santo Padre che state ignorando e state offuscando e state nascondendo nelle vostre catechesi agli INNOCENTI....e continuate con le MENSE ADDOBBATE ELIMINANDO GLI ALTARI CONSACRATI (parole usate dal Card. Arinze Lettera del 2005 n. 5)
    evitate di idolatrare il Santo Padre...

    Io non vi auguro nessuna pace, piuttosto vi auguro che possiate combattere la BUONA Battaglia....CON LA CHIESA a cominciare dall'usare la SUA TRADIZIONE....il Rosario TUTTI I GIORNI, la Messa anche durante la settimana ma specialmente LA DOMENICA come chiede il Papa nella Sacramentum Caritatis....USATE IL MAGISTERO....

    RispondiElimina
  43. P.S.

    Irene ha detto...

    Mi auguro che cesserete di perseguitare Santa Madre Chiesa, anche nella persona del Cammino Neocatecumenale

    ************************


    il Decreto di apporvazione dello Statuto NON vi considera "PERSONA"....eh!!

    ^___^

    RispondiElimina
  44. Effettivamente caro Mic, una difesa molto giuridica, chissà la signorina o signora Irene è una di quei abili giuristi che hanno consigliato il cammino !

    Cammino = Chiesa !
    Cammino parla a nome della Chiesa, critichi il cammino = critichi la Chiesa.

    Papa =infallibile
    Papa ha approvato il Cn (non mi risulta, non vedo la sua firma, l`approvazione è del PCL)

    Invito la signorina o signora Irene a leggere con attenzione tutti i nostri commenti sull` argomento, forse nella sua entusiasta identificazione al cammino, si renderà conto che le è forse sfuggita qualche notizia, come per esempio che gli orientamenti non sono pubblicati! perchè non approvati.
    Sì lo so per il cammino e per i vescovi , questo è un dettaglio di minimissima importanza.
    Comunque se i suoi catechisti hanno omesso di informarla adesso lo sa Irene!

    RispondiElimina
  45. Mi auguro che cesserete di perseguitare Santa Madre Chiesa, anche nella persona del Cammino Neocatecumenale

    La Pace del Signore


    Mi piace sopratutto quell`"anche", sì perchè qui siamo dei persecutori della Chiesa, non facciamo altro che perseguitare la Chiesa e adesso lo facciamo anche attraverso il cammino!

    Che poi noi qui diffondiamo la sana dottrina, attraverso i testi del Magistero, che mettiamo in confronto la dottrina della Chiesa cattolica con la pseudo-teologia di Arguello, è un dettaglio insignificante, che noi mettiamo in confronto la Sacra Liturgia cattolica, che Arguello ha rifiutato, con il suo rituale, creato per le sue comunità, è un altro dettaglio.

    Sì diffondere la sana dottrina, difendere la sacralità della Liturgia, è perseguitare il cammino neocatecumenlae, questo forse è vero.

    Ma ci dispiace questo non è un nostro problema ma un problema e gravissimo per la Chiesa, non dico per voi, perchè sappiamo che vi credete al disopra di questi dettagli, dal momento che vi considerate l`élite della Chiesa, il futuro della Chiesa, coloro che salveranno la Chiesa dalla sua estinzione.

    Noi ci interroghiamo con i testi della Chiesa sotto gli occhi, poniamo delle domande, esprimiamo le nostre incomprensioni

    Il cammino neocatecumenale non è una verità di fede, non è un dogma.
    Il cammino con le sue prassi liturgiche e catechetiche differenti crea la divisione, a cominciare dalle parrocchie.
    Questa è una realtà.
    Chi deve fuggire dalla sua parrocchia e talvolta, come a Roma, percorrere decine e decine di chilometri per trovare una parrocchia NON neocatecumenale, ne sa qualcosa.
    Chi deve abbandonare la sua parrocchia si sente perseguitato, è una vittima innocente.

    RispondiElimina
  46. ...QUANDO I SOFISMI UNITI AI SILLOGISMI PRODUCONO METEORISMI...

    Dunque

    Dice Irene: Si evince dunque che CRITICARE IL CAMMINO EQUIVALE A CRITICARE LA CHIESA dal momento che esso AGISCE IN NOME DELLA CHIESA per perseguire il BENE PUBBLICO.

    Proviamo a scomporre il periodo:

    A.IL CAMMINO AGISCE IN NOME DELLA CHIESA( Non è assolutamente vero: agisce in nome e per conto di Kiko);

    B.IL CAMMINO PERSEGUE IL BENE PUBBLICO(Men che mai: il Cammino persegue se stesso e basta);

    C. CRITICARE DUNQUE IL CAMMINO EQUIVALE CRITICARE LA CHIESA (La quale Chiesa, chissà perchè, non persegue gli stessi obiettivi del Cammino)

    L'ultima proposizione è, come si vede meteorica e non mi dilungo oltre altrimenti rubo il mestiere a Pulce.

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  47. Dice Irene
    "Il Papa Benedetto XVI ha approvato gli Statuti del Cammino Neocatecumenale e col Concilio di Trento si è riconosciuta l'infallibilità del Papa."
    ------------

    Irene, quali sono le tue fonti?
    Chi ti ha detto queste cose? da chi le hai imparate?
    in una frase sola due errori evidenti e uno sottinteso.
    Irene, non farti fregare da chi non ti dice la verità e ti fa propagandare cose false.

    RispondiElimina
  48. "Il Papa Benedetto XVI ha approvato gli Statuti del Cammino Neocatecumenale"

    Il Papa non ha approvato un bel niente, anzi a tutt'oggi non ha speso nemmeno una parola sulla questione.
    Lo Statuto è stato approvato dal Pontificio Consiglio per i Laici autonomamnte.

    " col Concilio di Trento si è riconosciuta l'infallibilità del Papa."

    Con Concilio di Trento (che Kiko condanna come una delle peggiori tappe della storia della Chiesa da lui arbitrariamente tracciata) s'è comunque riconoscita l'infallibilità del Papa quando parla ex catheda,vale a dire in materia dogmatica o comunque di questioni di fede.


    Cara Irene, fattele spiegare queste cosette dai tuoi catechisti.

    RispondiElimina
  49. Dice Irene:

    "A distanza di un anno circa torno a visitare questo blog e mi accorgo che è diventato esattamente quello che mi aspettavo diventasse dopo l'approvazione definitiva degli Statuti ..."

    Irene, sorella mia, perchè hai saltato a piedi pari proprio l'articolo del Diritto Canonico a cui lo Statuto rimanda per definire il CnC? L'articolo è il 115 (con i suoi commi).

    ...Signore mio, aiutaci.

    RispondiElimina
  50. "Si evince dunque che CRITICARE IL CAMMINO EQUIVALE A CRITICARE LA CHIESA..."

    Mi permetto di dire che "criticare", non ha solo valenza analoga a "censurare". Se vogliamo, la sua primaria definizione è nella radice greca "krino" = arte del giudicare secondo i principi del buono e del bello. Qualsiasi vocabolario etimologico potrà confermarvelo.

    San Tommaso, mi pare nella prima pars della Summa Th., indica proprio gli elementi di giudizio per valutare il buono e il bello.
    Ovviamente, innesta il discorso sulla "pulchritudo" del Figlio, in quanto bellezza tipologica, prima, splendore del Padre.

    Dice Tommaso che una cosa per essere buona e bella deve avere l'integritas (la perfezione come è perfetto il Figlio), la proportio (proporzione o armonia, come ad esempio un bel corpo) e la claritas, ovvero lo splendore, la lucentezza, la luminosa trasparenza. Insomma, il Tutto si fa presente nel Figlio incarnato che diviene paradigma per ogni perfezione, ogni armonia, ogni splendore. Von Balthasar, avrebbe detto "il tutto nel frammento".

    Ecco, partiamo da qui: il nostro attuale essere in frammentazione, ad una retta analisi, presenta nel proprio frammento la perfezione, la proporzione, la chiara luce dello splendore?
    Ciascun movimento, non solo il Cammino, può rispecchiarsi in questa cristologia sintetica?
    In fin dei conti, Tommaso vuole fare un discorso molto semplice: noi siamo naturalmente attratti da ciò che è buono e ciò che è bello: per cui, ogni nostra iniziativa, in questo caso di fede, viene stimolata da qualcosa di appetibile.

    E' qui, che deve scattare la "critica", ovvero il "giudizio" sia estetico che veritativo. Si tratta di un processo ermeneutico, che sviluppa una lettura del bello e del buono in rapporto a...
    Il che, autorizza il credente a "giudicare", anche sfrondando la selva inestricabile di batti e ribatti, spesso con note di frettolosa imprecisione, come "l'infallibilità papale".
    Autorizza, inoltre, a penetrare nel tessuto di quell'ecclesiologia di comunione che, ponendo la sua radice in Cristo, anch'essa deve fare i conti con l'integrità, l'armonia, la solare limpidezza del messaggio...

    PS: anche la struttura sillogistica rivela una disarmonia tra premesse e conclusione...
    Il sillogismo potrebbe essere costruito un po' meglio.

    Chisolm

    RispondiElimina
  51. Dice Chisolm

    "Il che, autorizza il credente a "giudicare", anche sfrondando la selva inestricabile di batti e ribatti, spesso con note di frettolosa imprecisione, come "l'infallibilità papale".

    Già.

    Ricordando anche che lo Stesso Santo Padre ha fatto riferimento ad una citazione che è una "massima": La Coscienza è il Primo Vicario di Cristo Signore".

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  52. Dice Tommaso che una cosa per essere buona e bella deve avere l'integritas (la perfezione come è perfetto il Figlio), la proportio (proporzione o armonia, come ad esempio un bel corpo) e la claritas, ovvero lo splendore, la lucentezza, la luminosa trasparenza

    Tommaso dice questo perché gli Attributi del Signore, di cui partecipano le cose dell'uomo - in mancanza di uno dei quali queste cose hanno un difetto intrinseco che le 'distacca' dal progetto divino - sono: oltre alla Bontà e alla Bellezza, la Verità...

    Lo splendor Veritatis di Paolo è la luminosa trasparenza di cui parla Tommaso... e del Cammino nc, oggetto della nostra critica, tutto possiamo dire tranne che sia "trasparente".... anzi esso, oltre a presentare il ben noto "segreto", è foriero di tutte le ambiguità incontrate anche nei nostri tentativi di dialogo e molte ancora: dove c'è ambiguità può darsi difformità di interpretazione e, nelle questioni di Fede, il rischio di allontanarsi dalla Verità è ENORME... e nel nostro caso è divenuto realtà

    Questi aspetti che qui stiamo esaminando nella teoria, li abbiamo tutti comprovati e documentati nella pratica, non portando nostre opinioni, ma confrontando gli insegnamenti e le prassi del Cammino con il Magistero della Chiesa e lo 'stridore' della sua realtà conosciuta dall'interno con la nostra esperienza di credenti cattolici...

    Tutto questo ci sconcerta e ci disorienta di frinte al suo dilagare nella Chiesa, ciò nonostante...

    Per questo continuiamo a parlarne: non è un dogma di fede e, quindi, può essere messo in discussione.
    Da noi lo è certamente, e oltre a rispondere all'intima e profonda voce della nostra coscienza, l'esigenza di non tacere speriamo possa essere utile a chi ancora non conosce questa realtà dall'apparenza così accattivante ma dalle implicanze contrarie alla dignità della persona; il motivo: si definisce un Cammino di iniziazione cristiana, ma c'è da chiedersi iniziazione a cosa, dal momento che il vero volto del nostro Signore Gesù, che è il proprium del cristianesimo è sfigurato e nella migliore delle ipotesi banalizzato?

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  53. Sì caro Mic , i vostri contributi sono particolarmente importanti, perchè voi avete conosciuto il cammino nc dall`interno.
    Lo avete sperimentato, ne conoscete le tappe , i metodi .
    Io ho solo ascoltato persone come voi uscite dal cammino, ho visto filmati, ho ascoltato Arguello, ho letto testimonianze e documenti, ho letto lo statuto, conosco l`iter di approvazione e la storia di questo movimento.
    Ne so abbastanza per essere sconvolta davanti a quasta chiesa nella Chiesa, lasciata crescere senza le adeguate correzioni.
    Vi sono riconoscente per il lavoro di informazione che svolgete, al servizio della sana dottrina, del Magistero della Chiesa. Grazie a voi e grazie a Caterina, ho imparato molto e continuo ad imparare.

    Grazie!

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  54. Suggerisco a Mic....di portare l'ampia spiegazione di Chisolm sul concetto di "critica" in apertura nuovo thread dopo che l'analisi aperta ora da Stephanos avrà raggiunto il suo scopo circa gli approfondimenti....

    ^___^

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