domenica 5 ottobre 2008

Omelia del Papa in apertura del Sinodo: Parola - Eucaristia

Conclusione dell'omelia pronunciata stamattina dal Papa durante l'Eucaristia celebrata in apertura del Sinodo dei vescovi:

Avvertiamo tutti quanto sia necessario porre al centro della nostra vita la Parola di Dio, accogliere Cristo come unico nostro Redentore, come Regno di Dio in persona, per far sì che la sua luce illumini ogni ambito dell’umanità: dalla famiglia alla scuola, alla cultura, al lavoro, al tempo libero e agli altri settori della società e della nostra vita.

Partecipando alla Celebrazione eucaristica, avvertiamo sempre lo stretto legame che esiste tra l’annuncio della Parola di Dio e il Sacrificio eucaristico: è lo stesso Mistero che viene offerto alla nostra contemplazione. Ecco perché "la Chiesa - come pone in luce il Concilio Vaticano II - ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto per il Corpo stesso del Signore, non mancando mai, soprattutto nella sacra liturgia, di nutrirsi del pane di vita dalla mensa sia della Parola di Dio che del Corpo di Cristo e di porgerlo ai fedeli". Giustamente il Concilio conclude: "Come dall’assidua frequenza del mistero eucaristico si accresce la vita della Chiesa, così è lecito sperare nuovo impulso di vita spirituale dall’accresciuta venerazione della Parola di Dio, che «permane in eterno»" (Dei Verbum, 21.26).

Ci conceda il Signore di accostarci con fede alla duplice mensa della Parola e del Corpo e Sangue di Cristo. Ci ottenga questo dono Maria Santissima, che "serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore" (Lc 2,19). Sia Lei ad insegnarci ad ascoltare le Scritture e a meditarle in un processo interiore di maturazione, che mai separi l’intelligenza dal cuore. Vengano in nostro aiuto anche i Santi, in particolare l’Apostolo Paolo, che durante quest’anno andiamo sempre più scoprendo come intrepido testimone e araldo della Parola di Dio. Amen!


Non dice espressamente Mensa del Corpo di Cristo offerto in sacrificio e fattosi realmente presente, ma è da supporre che lo sottintenda...

56 commenti:

  1. Ripeto la differenza tra "presenza reale" di Gesù Cristo Signore nell'Eucaristia e Sua Presenza nella Parola delle Sacre Scritture:

    1. nelle Sacre Scritture questa "presenza" è mediata dal testo, che in qualche modo fa sia da 'porta' per entrare, che da 'schermo', perché occorre mettersi in sintonia e anche studiare quello che la Scrittura realmente 'dice' al nostro cuore e alla nostra mente sia come persone singole che come 'pietre vive' (per Grazia del Signore) della Chiesa

    2. nel pane e nel vino "transustanziati" il Signore si dona a noi direttamente, in Corpo Sangue Anima e Divinità... non siamo in grado di percepirlo con i sensi ma sappiamo per Fede e per Promessa che Lui così ha voluto e così FA ad ogni Eucaristia

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  2. "la Chiesa - come pone in luce il Concilio Vaticano II - ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto per il Corpo stesso del Signore,

    che nella Liturgia, oltre a venerare, ADORA!!!

    Anche questo il Papa non lo ha esplicitato; ma è talmente presente nei suoi insegnamenti che spero nessuno strumentalizzi queste sue parole...

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Emma ha detto...
    Mic, mi permetto di ricopiare qui il commento che ho messo prima nella discussione precedente, vedo che le stesse parole del Papa hanno attirato la nostra attenzione !

    Oggi il Papa ha detto durante la sua omelia :

    "Partecipando alla Celebrazione eucaristica, avvertiamo sempre lo stretto legame che esiste tra l’annuncio della Parola di Dio e il Sacrificio eucaristico: è lo stesso Mistero che viene offerto alla nostra contemplazione. Ecco perché "la Chiesa - come pone in luce il Concilio Vaticano II - ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto per il Corpo stesso del Signore, non mancando mai, soprattutto nella sacra liturgia, di nutrirsi del pane di vita dalla mensa sia della Parola di Dio che del Corpo di Cristo e di porgerlo ai fedeli".

    Giustamente il Concilio conclude: "Come dall’assidua frequenza del mistero eucaristico si accresce la vita della Chiesa, così è lecito sperare nuovo impulso di vita spirituale dall’accresciuta venerazione della Parola di Dio, che «permane in eterno»" (Dei Verbum, 21.26).



    Ci conceda il Signore di accostarci con fede alla duplice mensa della Parola e del Corpo e Sangue di Cristo."

    L`"et et" di Benedetto XVI o meglio del Concilio ripreso dal Papa, si è trasformato in un "aut aut", nel senso che il Sacrificio, la Croce di Cristo è diventato un optional, messo in disparte.

    Quello che è detto chiaramente dal Papa rischia di essere utilizzato da chi ha messo la Parola come solo "oggetto di venerazione".
    Vedete che il Papa ci dà ragione?

    E come te Mic, sono stata colpita dalla scelta di dire "venerare" e non adorare il Corpo stesso di Cristo.

    Ciò che è chiaro nel pensiero del Papa, lo sarà per altri che hanno per abitudine di strumentalizzare le sue parole ma non solo?

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  5. Cara Emma,

    il Papa ha ben detto - naturalmente ;) -
    'venerazione' riferito alla Parola, perché al Corpo e Sangue del Signore "realmente Presente" nell'Eucaristia, si deve l'Adorazione, come lui stesso ha ricordato tantissime volte in termini sublimi,

    non è una questione giuridica ma REALE, perché riferita a quel che E' e sostanzialmente AV-VIENE nell'Eucaristia, come frutto del Golgota e della Risurrezione...

    e aggiungerei che del Golgota (come pure della Risurrezione e Ascensione al cileo) noi "facciamo memoria" nel senso di ri-attualizzare, rendere di nuovo presente e operante: "fate questo in memoria di me", siamo 'memores' - come dice l'antico rito - cioè 'i ricordanti, coloro che ricordano' e ri-presentano al Padre... e ne ricevono i frutti, le Grazie...

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  6. Per approfondire sul Sinodo: importante e significativo questo 'passaggio' dell'Angelus di oggi che esprime il pensiero del Papa:

    Queste sono le finalità del Sinodo dei Vescovi: favorire una stretta unione e collaborazione tra il Papa e i Vescovi di tutto il mondo; fornire informazioni dirette ed esatte circa la situazione e i problemi della Chiesa; favorire l’accordo sulla dottrina e sull’azione pastorale; affrontare tematiche di grande importanza ed attualità. Tali diversi compiti vengono coordinati da una Segreteria permanente, che opera in diretta e immediata dipendenza dall’autorità del Vescovo di Roma.

    La dimensione sinodale è costitutiva della Chiesa: essa consiste nel con-venire da ogni popolo e cultura per diventare uno in Cristo e camminare insieme dietro a Lui, che ha detto: "Io sono la via, la verità e la vita" (Gv 14,6). Infatti, la parola greca sýnodos, composta dalla preposizione syn, cioè "con", e da odòs, che significa "via, strada", suggerisce l’idea del "fare strada insieme", ed è proprio questa l’esperienza del Popolo di Dio nella storia della salvezza. Per l’Assemblea sinodale ordinaria, che oggi ha inizio, ho scelto, accogliendo autorevoli pareri in tal senso, il tema della Parola di Dio da approfondire, in prospettiva pastorale, nella vita e nella missione della Chiesa


    Cominciassimo a rivedere un barlume del primato petrino, pur nella collegialità?

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  7. SI caro, Mic, io nel mio cuore e nella mia mente ho immediatamente tradotto venerazione con adorazione per il Corpo di Cristo ma tutti l`avranno fatto?
    Con i tempi che corrono caratterizzati dalla confusione creata dalla libera interpretazione e strumentalizzazione, non sarei per niente stupita se qualcuno si servisse delle parole del Papa per convalidare certe prassi.

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  8. "la Chiesa - come pone in luce il Concilio Vaticano II - ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto per il Corpo stesso del Signore,

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    Franceamente avrei preferito che si fosse trattato di un lapsus,magari in un discorso a braccio. Ma osservo che questa frase,pronunciata dal papa stamane, è riportata sul bollettino ufficiale della Santa Sede.

    ----------------------------------

    Per favore, ditemi che mi sto sbagliando io...!

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  9. No Francesco non stai sbagliando.
    E questa frase è stata detta alla vigilia del Sinodo sulla Parola.
    Come questa del resto:

    "Ci conceda il Signore di accostarci con fede alla duplice mensa della Parola e del Corpo e Sangue di Cristo."

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  10. Francesco,
    leggi però quello che ho detto prima su 'venerare' e 'adorare'...

    l'altra cosa già mi destato perplessità perché contenuta nei Lineamenta (citando S. Girolamo) e avevo già fatto la riflessione sulla differente Presenza inserita all'inizio...

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  11. Cari fratelli credo che tutti siamo stati colpiti da quel passaggio.

    Indubbiamente, e ci metto la mano sul fuoco, il Santo Padre lo pronuncia per confermare l'importanza delle Sacre Scritture come "preparazione" alla ricezione consapevole dei Sacramenti di Salvezza, primariamente i 3: Battesimo, Confermazione e Sacra Eucaristia.

    Infatti si scorge questo intento nella frase che quasi fa una "esegesi" di quei passi della Dei Verbum, che il Papa non ha fatto altro che citare: "Partecipando alla Celebrazione eucaristica, avvertiamo sempre lo stretto legame che esiste tra l’annuncio della Parola di Dio e il Sacrificio eucaristico".

    Il Legame è quello in cui la Parola "prepara" a quello che COMPIE il Sacramento.

    Legame sicuramente nodale.

    Ma io vi assicuro fratelli cari, che questo passaggio della Dei Verbum è il più ambiguo e per certi versi pericoloso che sia stato scritto! Se non viene PRECISATO mille, duemila volte e con forza, apre non uno spiraglio ma una VORAGINE per far entrare nella Chiesa di tutto di più!

    Il famoso tormentone delle "due mense" è quello che maggiormente è usato da chi non solo equipara, ma addirittura "riduce" tutto alla PAROLA sia nell'Eucaristia che altrove!

    ...e infatti non dimentichiamo che gli Evangelici affermano che nella "Santa Cena" la Parola Consacratoria di Gesù non solo è un Ricordo di quel fatto NARRATO, ma è da considerare come Parola Proclamata nello stesso modo di tutti gli altri Brani della Bibbia!

    Come direbbe Caterina...Meditiamo!

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  12. Ho scoperto che l'"Ecclesia Dei ha un suo sito, nel quale sono presenti ancora pochi documenti... ma ho trodotto dal francese questo stralcio da un'intervista a Mons. Nicola Bux:

    Quale le sembra l'essenza della crisi della liturgia?

    La liturgia è essenzialmente preghiera di adorazione. La crisi che ha colpito la liturgia è dovuta al fatto che al suo centro non c'è più Dio e la sua adorazione, ma gli uomini e la comunità. Come diceva Jean-Baptiste Metz : « La crisi di Dio è adombrata nell'ecclesiologia ». Provvidenzialmente il Concilio ha approvato in primo luogo la costituzione sulla Santa Liturgia, poiché « All'inizio c'è l'adorazione e dunque c'è Dio[…] La Chiesa deriva dall'adorazione, dalla missione di glorificare Dio » (J. Ratzinger, "L’ecclesiologia della Costituzione Lumen gentium", in : "Il concilio Vaticano II. Recezione e attualità alla luce del Giubileo", Cinisello, Balsamo 2004, pag 132). E' questa l'ecclesiologia del Concilio che, al di là degli accenti storici diversi, è quella della Chiesa cattolica dopo 2000 anni.
    La crisi della liturgia comincia quando essa cessa di essere concepita e vissuta come adorazione della Trinità in Gesù Cristo, quando essa non è più una celebrazione di tutta la Chiesa cattolica ma di una comunità particolare, quando vescovi e sacerdoti anziché essere ministri, cioè servitori, diventano leader. Il continuo lamento di certi liturgisti circa la mancata attuazione della riforma e degli espedienti necessari per renderla attraente, ben dimostra che si è perduto lo spirito della liturgia, riducendola ad una autocelebrazione della comunità particolare.


    di chi pensate stia parlando?
    Almeno alcune affermazioni si sentono pronunciate ufficialmente e non più solo da noi 'cristiani della domenica'!

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  13. Linguaggio comune :

    http://www.unipiams.org/stampa/114

    "Fin dalle origini, la Chiesa ha venerato la Scrittura - e in particolare il Vangelo - come ha fatto per il Corpo stesso di Cristo,

    non mancando mai, soprattutto nella sacra liturgia, di nutrirsi del pane di vita dalla mensa sia della parola di Dio che del Corpo di Cristo, e di porgerlo ai fedeli. Insieme con la sacra Tradizione, ha sempre considerato e considera le divine Scritture come la regola suprema della propria fede; esse infatti, ispirate come sono da Dio e redatte una volta per sempre, comunicano immutabilmente la parola di Dio stesso e fanno risuonare nelle parole dei profeti e degli apostoli la voce dello Spirito Santo(9);

    Alla parola di Dio e al mistero eucaristico la Chiesa ha tributato e sempre e dappertutto ha voluto e stabilito che si tributasse la stessa venerazione, anche se non lo stesso culto; mossa dall'esempio del suo fondatore, essa non ha mai cessato di celebrare il mistero pasquale, riunendosi insieme per leggere «in tutte le Scritture ciò che a lui si riferiva» (Lc 24,27), e attualizzare, con il memoriale del Signore e i Sacramenti, l'opera della salvezza(10)."

    http://www.bibbiaedu.it/bibbia/principali/capitoli/capitolo6.html

    "La chiesa venera la sacra Scrittura

    904
    21.      La chiesa ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto per il corpo stesso del Signore, non tralasciando mai, soprattutto nella sacra liturgia, di nutrirsi del pane di vita prendendolo dalla mensa sia della parola di Dio sia del corpo di Cristo, e di porgerlo ai fedeli. Insieme con la sacra tradizione, la chiesa ha sempre considerato le divine Scritture e le considera come la regola suprema della propria fede; esse infatti, essendo ispirate da Dio e redatte una volta per sempre, comunicano immutabilmente la parola di Dio stesso e fanno risuonare, nelle parole dei profeti e degli apostoli, la voce dello Spirito Santo. E' necessario, dunque, che tutta la predicazione ecclesiastica, come la stessa religione cristiana, sia nutrita e diretta dalla sacra Scrittura."

    Mah !

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  14. ...non per nulla, forse....don Nicola Bux non è stato chiamato a partecipare ai lavori sinodali.

    Forse ha le idee TROPPO chiare!

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  15. Francesco ed Emma....vi invito con carità fraterna ad eliminare OMBRE ED OSCURITA' dai vostri pensieri SUI PENSIERI espressi da Benedetto XVI e questo per alcuni motivi sia espressi da Mic, sia perchè il discorso va letto INTEGRALMENTE....^___^

    Se io estrapolo una frase posso farlo si, ma non escludendo IL CONTESTO in cui è stato detto inserendo TUTTO il senso del discorso....altrimenti qui si fa il gioco del sedevacantismo che taglia e cuce frasette dei Papi precedenti per attaccare i Pontefici di oggi ^___^

    Innanzi tutto quanto ha espresso il Papa è giustissimo semplicemente perchè il concetto di PAROLA fu travisato da Lutero con il Sola Scriptura e di conseguenza la stessa lettura della Scrittura VENNE VIETATA DALLA CHIESA per un certo periodo per evitare interpretazioni del "fai da te"^___^

    già ai tempi di san Francesco e san Domenico (1200) i Pontefici avevano LIMITATO la predicazione solo ai Vescovi o, appunto ai PREDICATORI di provata dottrina....

    Ciò che oggi non può accadere è un ritorno a queste ristrettezze perchè prima dell'Anno Mille, per quanto fosse possibile, visto che la stampa non c'era, CHIUNQUE poteva leggere la Scrittura la quale fin dal primo Secolo veniva POSTA "AL CENTRO DELL'ALTARE"....^___^

    Scrittura ed Eucarestia NON FURONO MAI SEPARATE se non a partire da Lutero dal quale si scalzò la dottrina dell'ADORAZIONE per convergere ad una VENERAZIONE DI PARI GRADO fra Eucarestia e Scrittura.... e questo perchè, appunto, essi tolsero il senso del sacro, tolsero la transustanziazione e il sacerdozio...ergo la venerazione AL SOLA SCRIPTURA si associò la VENERAZIONE PER LA SANTA CENA...

    Ora associare queli errori ad eventuali ambiguità espressive del linguaggio usato dal Papa stamani è ASSURDO, oserei dire pericoloso per VOI stessi ^___^ e controproducente per chi ci lgge al quale dobbiamo ogni attenzione per evitare ulteriori confusioni...
    ^___^

    Come ha spiegato MIC lo stesso Pontefice si è premunito A SUO TEMPO di dirci che cosa è l'Eucarestia e la Messa (Sacramentum Caritatis) e come si deve adorare...e come si deve prendere l'Eucarestia "POSSIBILMENTE IN GINOCCHIO E ALLA BOCCA"..
    ORA TOCCA ALLA SCRITTURA....^___^
    tocca chiarire la posizione della Chiesa dopo gli anni di disorientamento...^___^

    Come vedete il Papa ha cominciato con il Sinodo SULL'EUCARESTIA già programmato con Giovanni Paolo II...ed ora tocca un Sinodo sulla SCRITTURA che, come ha spiegato il Papa anche all'Angelus di stamani "HO SCELTO QUALE TEMA" per questo Sinodo....

    Attenzione, dice san Paolo, ad evitare anche PENSIERI CONTRTI E DISTORSIONI...evitate, dice, le discussioni PERNICIOSE....^___^
    in una parole ci vuole anche SEMPLICITA' ED UMILTA' NELL'ACCOGLIERE la Parola....così che anche ciò che dice il Papa risulterà invece una enorme RICCHEZZA e ci sarà anche più facile da applicare...

    ^___^

    Buona giornata e buona settimana
    ^__^

    Fraternamente CaterinaLD

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  16. Cate, sono d'accordo con te.
    Infatti ho scritto che il Santo Padre stesso ESPLICITA il SENSO di quella frase che cita dalla Dei Verbum.

    Ma io credo che non sia distorcere la realtà e fare "CATTIVI PENSIERI" se notiamo che Usare NELLA DEI VERBUM (ripeto, non nell'Omelia del Santo Padre che anzi approfondisce CHIARENDO) la analogia delle DUE MENSE della presenza del Signore, possa generare quello che poi infatti è stato generato: CONFUSIONE!

    Forse le differenze di fede e di interpretazione sono sparite improvvisamente, tanto da permetterci di poter usare termini generici ed ambigui?
    Forse tante persone, anche in buona fede, non rischiano di fare confusione?

    Mi dirai che il Papa c'è anche per "mettere ordine nella confusione"..
    Ma non ti sembra strano che questa nasca da un documento della Chiesa?

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  17. Caterina, quello che io leggo, lo leggo, ho per abitudine di leggere i discorsi interamenet e con attenzione.E per questo che colpita da quelle parole, sono andata a cercare conferma altrove e l`ho trovata nei testi che ho citato.
    Mi dispiace ma stento a seguire questa identica venerazione per il Vangelo e per il Corpo stesso di Cristo.
    Ho senza dubbio torto, ma non posso per il momento fare altrimenti.
    Le parole hanno un senso, e non vedo nei testi un distinzione fra venerazione della Parola e Adorazione del Corpo di Cristo.

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  18. ...E' quello che notavo leggendo i Lineamenta e L'Instrumentum Laboris del Sinodo.

    C'è DI TUTTO DI PIU' in quei documenti! Una grande, GRANDE, confusione che manifesta la differenza di TENDENZE nei Sacri Palazzi! E queste "confluiscono" in modo INDIFFERENTE, in molti documenti ecclesiali! In modo da generare, come se non bastasse, una cosa che è ormai onnipresente: la CONFUSIONE!

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  19. Sopratutto quando si pensa alle conseguenze che tali parole hanno avuto sulla Sacra Liturgia.

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  20. Concordo,Stephanos...perchè ambiguità volute?

    Cara Caterina,

    nel sottolineare l'ambiguità di certe espressioni( determinate forse dal desiderio di "non scontentare subito nessuno")io ci soffro,come te, ne sono sicuro.

    Un sedevacantista sicuramente invece gongolerebbe!

    Ma, d'altra parte, l'espressione del cardinale Biffi che proprio ieri abbiamo posto come tema del thread, allora non ci ha insegnato proprio nulla?

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  21. Ma infatti Francesco, è chiaro che il nostro stupore NON E' per la Santa Omelia del Papa, che invece è venuta a CHIARIRE (come sempre fa Benedetto)... Ma l'ambiguità della Dei verbum nella frase citata! Che infatti aveva BISOGNO di una esplicitazione...

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  22. ..E che forse non è stata esplicitata ancora a sufficienza...

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  23. Effettivamente dalla Dei Verbum:

    "Importanza della sacra Scrittura per la Chiesa

    21. La Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto per il Corpo stesso di Cristo, non mancando mai, soprattutto nella sacra liturgia, di nutrirsi del pane di vita dalla mensa sia della parola di Dio che del Corpo di Cristo, e di porgerlo ai fedeli. Insieme con la sacra Tradizione, ha sempre considerato e considera le divine Scritture come la regola suprema della propria fede; esse infatti, ispirate come sono da Dio e redatte una volta per sempre, comunicano immutabilmente la parola di Dio stesso e fanno risuonare nelle parole dei profeti e degli apostoli la voce dello Spirito Santo."

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  24. Durante l'estate scorsa, colpito da errori marchiani scritti sul giornale diocesano circa la Presenza di Cristo, a dire di uno o più sacerdoti, identica nella Santa Eucarestia come nella Parola, scrissi, disorientato al mio vescovo per chiedere lumi.

    gli mi rispose( attingendo evidentememnte ai lineamenta sinodali già in suo possesso) usando questa sibillna espressione:
    "Dobbiamo la stessa 'venerazione' alla Parola di Dio e all'Eucarestia', sebbene non lo stesso culto".

    Rimasi disorientato più di prima.
    A maggior ragione lo rimango oggi.

    Chissà in proposito cosa ne pensano Don Bux oppure il cardinal Biffi?

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  25. Comunque, staremo a vedere come procederà il Sinodo. E soprattutto quale Esortazione Post-Sinodale sarà data alla Chiesa.

    Preghiamo e sosteniamo il Santo Padre offrendo la nostra penitenza. Affinchè il Sinodo possa portare ORDINE nella Confusione..

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  26. Occorre ricordare che non avremmo alcuna Eucarestia SENZA LA PAROLA....poichè è la PAROLA DEL CRISTO che compie la Transustanziazione ^___^
    le mani che il sacerdote impone sono un ATTO che accompagnano la PAROLA affinchè possa agire lo Spirito Santo.... per questo NOI laici NON possiamo e NON dobbiamo IMPORRE LE MANI, anche se molti lo fanno abusivamente....ILLUDENDOSI di ricevere lo Spirito Santo e finiscono per inseguire uno spirito qualunque....

    Maria stessa, prima dell'azione dello Spirito Santo in Lei, ACCOGLIE LA PAROLA, LA VENERA A TAL PUNTO CHE IL VERBO IN LEI SI FA CARNE....^___^

    Chiarito il fatto che noi NON siamo la religione del LIBRO, ma del VERBO FATTO CARNE (=PAROLA ED EUCARESTIA INSIEME) e se si segue la giusta corrente della Tradizione, viene SPONTANEO che mentre si VENERA LA PAROLA, IL VERBO, SI ADORA LA SUA INCARNAZIONE CHE NELL'EUCARESTIA HA IL MASSIMO SPLENDORE E REALTA'...

    Tuttavia entrambi sono inseparabili...per questo alcuni santi usavano parlare anche di ADORAZIONE DELLA PAROLA....e sfido chiunque a strumentalizzarli per far dire ad essi che adoravano la Parola come si adora l'Eucarestia....^__^

    In tal senso ribadisco fraternamente l'invito a non lasciarsi andare a pensieri contorti pericolosi per la nostra stessa serenità INTELLETTUALE...
    ^___^

    Senza la Parola non avremo alcun Tabernacolo... (cfr.Gv.6) non avremo la Manna, la nuova Manna...così come senza Eucarestia non avremo alcuna Parola da ascoltare...ossia, non avremo alcuna RIVELAZIONE...^___^
    staremo ancora ad attendere il Messia ^___^

    Chiunque pone al centro LA PAROLA (il Libro della Bibbia) SCARTANDO L'ADORAZIONE che si deve solo all'Eucarestia, lo fa perchè NON ha capito l'Eucarestia ^___^
    Ma anche chi adorasse l'Eucarestia PRIVANDOSI DELLA PAROLA sarebbe in difetto, gli mancherebbe "quella yota che non torna a Dio senza aver prodotto ciò che deve produrre..."
    ^___^

    Il gioco sottile fra adorazione e venerazione viene meno IN UN CUORE DEVOTO...il Signore perdona anche certi estremismi se appunto vi è il trasporto PER ENTRAMBI: LA PAROLA scritta... E QUELLA CARNE CHE E' IL VERBO DIVINO nell'Eucarestia...

    Fraternamente CaterinaLD

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  27. Le parole del suo vescovo, Francesco, sono le stesse che ho trovato nel testo letto sul sito del Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica sacra e che ho riportato in un commento precedente.

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  28. P.S.


    sapendo per altro che l'AUTORE DELLA SCRITTURA E' DIO, ed infatti noi BACIAMO IL LIBRO... pensare ad un atto di adorazione VERSO QUEL LIBRO il cui AUTORE E' DIO non contiene alcuna eresia...^___^

    ripeto, il gioco sottile nasce con Lutero....tuttavia posti i classici paletti per comprendere l'Adorazione che si deve al Tabernacolo, va da se che parlare di "due mense" in una MESSA non è affatto sbagliato....il termine "CI NUTRIAMO DELLA PAROLA" è dei Padri della Chiesa...è san Giorolamo che dice l'ignoranza delle Scritture è ignorare Cristo ASSOCIANDO LA PAROLA E IL CRISTO IN UNA COSA SOLA....^___^
    ed è vero, ed è corretto...

    Noi ci NUTRIAMO ALL'INIZIO DELLA PAROLA PER MEZZO DALLA QUALE LA PAROLA COMPIE IL PRODIGIO DELLA TRANSUSTAZIONE....ecco che abbiamo due mense....
    e questo lo spiegavano i Padri già nel 300 d. C.

    ^___^

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  29. Da non trascurare le parole del Papa All'Angelus di oggi....


    leggete e meditiamo
    ^___^

    Queste sono le finalità del Sinodo dei Vescovi: favorire una stretta unione e collaborazione tra il Papa e i Vescovi di tutto il mondo; fornire informazioni dirette ed esatte circa la situazione e i problemi della Chiesa; favorire l’accordo sulla dottrina e sull’azione pastorale; affrontare tematiche di grande importanza ed attualità. Tali diversi compiti vengono coordinati da una Segreteria permanente, che opera in diretta e immediata dipendenza dall’autorità del Vescovo di Roma.

    La dimensione sinodale è costitutiva della Chiesa: essa consiste nel con-venire da ogni popolo e cultura per diventare uno in Cristo e camminare insieme dietro a Lui, che ha detto: "Io sono la via, la verità e la vita" (Gv 14,6). Infatti, la parola greca sýnodos, composta dalla preposizione syn, cioè "con", e da odòs, che significa "via, strada", suggerisce l’idea del "fare strada insieme", ed è proprio questa l’esperienza del Popolo di Dio nella storia della salvezza. Per l’Assemblea sinodale ordinaria, che oggi ha inizio, ho scelto, accogliendo autorevoli pareri in tal senso, il tema della Parola di Dio da approfondire, in prospettiva pastorale, nella vita e nella missione della Chiesa.

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  30. Sono inseparabili e con la dovuta distinzione, venerazione per la Parola e Adorazione per il Corpo di Cristo.
    La semplice fedele che sono, ha bisogno di questa distinzione, già vedo tanta confusione nella Chiesa, se devo anche aggiungere ed integrare una pari venerazione per la Parola e per il Corpo di Cristo, rischio di perdermi.

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  31. Stephanos....a parte che dovresti avere da qualche parte il mio contatto telefonico, ora sto andando alla Messa....stasera spiegami su cosa sei disorientato
    ^___^

    Un abbraccio a tutti, CaterinaLD

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  32. Citazione che ho trovato leggendo Caterina da un'altra parte, e la posto qui

    Mi domandate che penso dell’avvenire? Penso che dipenderà dal presente e, cioè, che se noi ci lasciamo istruire dall’esperienza e ritorniamo cristiani fedeli, il nostro avvenire potrà ricostituirsi su solide basi. Ma se ci si limita a rendere omaggi esteriori alla religione senza farla penetrare nelle leggi, nei costumi, nell’educazione, nelle dottrine e soprattutto nei cuori, semineremo solo vento, e raccoglieremo nuove tempeste.
    (P. M. Théodore Ratisbonne, ebreo convertito, 23 luglio 1848)

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  33. Emma ha detto...
    Sono inseparabili e con la dovuta distinzione, venerazione per la Parola e Adorazione per il Corpo di Cristo.
    La semplice fedele che sono, ha bisogno di questa distinzione, già vedo tanta confusione nella Chiesa, se devo anche aggiungere ed integrare una pari venerazione per la Parola e per il Corpo di Cristo, rischio di perdermi.

    ******************

    allora....ecchime qua....spero vi siano giunte le preghiere^___^

    dunque cara Emma...il rischio di perderti non è solo tuo... Gesù dice PERSEVERATE e non " spaccatevi la testa per capire" ^___^

    Per un Santo la distinzione tra venerazione e adorazione, la prima alla Scrittura e la seconda all'Eucarestia, non gli scombina nulla... perchè chi CREDE sà perfettamente quale è la differenza e sa perfettamente che la BIBBIA NON è il CORPO DI CRISTO ^___^

    Noi santi ancora NON siamo, e dunque possiamo rischiare di perderci, ma anche i santi potevano perdersi magari per altri problemucci ^___^
    Come fare?
    semplice...
    il problema tra venerazione e adorazione nasce con la guerra dell'iconoclastia, ."Iconoclastia", (parola proveniente dal greco e che significa "distruzione delle immagini". E' un'eresia che afflisse la Chiesa per 116 anni (726-842 d.C.)CON L'ACCUSA DI IDOLATRIA.... Fu uno degli episodi della intromissione del potere civile nella questioni ecclesiastiche. ...

    ..tale accusa poi ci toccò a noi da parte dei Protestanti....ma la verità è che la differenza fra adorazione e venerazione, quando parliamo di cose SACRE non c'è...o meglio è talmente sottile che solo chi NON è ancorato alla sana fede può SUBIRE COME PESO NEL PENSIERO E NEL PENSARE ^___^

    Se l' AUTORE DELLA BIBBIA E' DIO è ovvio che quel mio venerare quella Scrittura somiglierà allo spirito di ADORAZIONE, infatti noi BACIAMO la Scrittura come si bacia una reliquia o la statua di un santo....ma non per questo diciamo che LE ADORIAMO... comprendi?
    ^___^

    ergo veniamo a parlare di ....
    Latria, invece... che è il culto assoluto tributato alla divinità come tale, o meglio, al Dio unico...ergo è quanto facciamo all'Eucarestia..
    Latria significa quindi, il culto di Adorazione che è dovuto al solo, unico, vero Dio, mentre il culto dato agli "Idoli", sotto qualunque forma, diventa ido-latria....^___^ cioè un errore, un peccato, una cosa indegna dell'essere umano fatto ad immagine e somiglianza di Dio....

    Ciò che volgiamo alla Bibbia è....la...DULIA..ossia CULTO DI VENERAZIONE....
    ^___^
    Culto di venerazione o di dulia è quello prestato ai santi, e, per essi, alle immagini sacre. Da tenere presente che il culto di venerazione (o di dulia) prestato ai santi, in ultima analisi è culto dato a Dio autore della santità....ergo anche a riguardo della Bibbia il cui Autore è Dio....

    alla Bibbia è venerazione MA SEMPRE DI CULTO SI TRATTA e questo da sempre...
    ^___^

    Spero di avervi chiarito le idee...
    ^__^

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  34. Buona giornata....^___^
    tra le colazioni e la Lettura delle Ore (il Breviario) ho pensato proprio a VOI, mentre appunto, sistemavo il BREVIARIO, la Liturgia delle Ore....LA PAROLA che si "MANGIA" e si bacia...e che contiene i Salmi che si possono anche dire in ginocchio....
    e pensavo al ROSARIO alle tante battaglie fatte con i Pentecostali per DIFENDERE LA FEDE MARIANA che la Chiesa ci ha sempre trasmesso....^__^

    I Pentecostali (frutto del protestantesimo) sorti nel 1900... ODIANO A MORTE LA NOSTRA "ADORAZIONE A MARIA"....^___^
    provate a spiegare a loro che noi NON "adoriamo" Maria, ma la veneriamo sommamente...e vi rinfacceranno tutte le volte che noi ci INGINOCCHIAMO davanti ad una STATUA MARIANA...^___^

    Ho conosciuto cattolici che PER TIMORE di essere accusati o additati di adorare Maria, hanno smesso la PRATICA DEVOZIONALE di inginocchiarsi anche davanti a Maria....PER POI PERDERSI DEFINITIVAMENTE ED USCIRE DALLA CHIESA....
    Io stessa EVITO di inginocchiarmi davanti a qualunque statua mariana, MA IL ROSARIO LO DICO IN GINOCCHIO anche davanti ad una statua dedicata a Maria...^__^

    Certo che "ADORO" MARIA... ci mancherebbe altro che fosse il contrario ^__^ ma sfido chiunque ad attribuirmi che si tratti della stessa adorazione che rivolgo al NOSTRO DIO (Dio mio e Dio di Maria stessa eh!) al contrario ho VISTO e conosciuto persone che si sono perdute per timore di troppo zelo....

    Terminata la prima Lettura del Breviario, l'ho baciato... non è e non deve diventare un gesto d'abitudine, ma di consapevole CULTO verso L'AUTORE DELLA PAROLA.... è la Parola infatti che VIENE SEMINATA non l'Eucarestia...^__^
    ed è una semente D'ORO, preziosa più dell'Oro perchè "non torna a Dio senza aver fatto quanto DEVE fare...."

    Il Rosario che diciamo è TUTTA LA PAROLA... è il "Compendio" del Vangelo, della Scrittura..
    ..dall'annunciare il Mistero, al pregare con le Ave Maria e il Gloria e il Pater Noster....noi viviamo IL CULTO DELLA PAROLA ADORANDOLA NEI SUOI MISTERI...

    Noti esorcisti hanno confermato che Satana TREMA QUANDO SENTE UNA SOLA AVE MARIA... la definisce un martello che lo percuote e lo sfinisce... è la miscela esplosiva DELLA PAROLA CHE UNITA ALLA PIU' SUBLIME DELLE CREATURE DI DIO ANNIENTA IL MALE...

    Maria stessa, apparendo a Fatima e a Lourdes pone LA PAROLA AL CENTRO DI OGNI CONVERSIONE... e offre questa Parola attraverso il ROSARIO... perchè le persone più semplici, più sensibili, quelle che non sanno nulla di esegesi... possano apprendere dal Rosario (PAROLA PREGATA) TUTTA LA VERITA CHE C'E' DA SAPERE PER SALVARSI....e per convertire i peccatori......^___^

    Ecco allora che quando si sta in ginocchio davanti all'Eucarestia, la Chiesa pur frenando ogni manifestazione FRIVOLA, ha sempre raccomandato LA PAROLA e il SILENZIO....ha sempre raccomandato IL ROSARIO, Parola pregata, davanti al Santissimo per poi MEDITARE IN SILENZIO ED ASCOLTARE DIO....

    Attenzione dunque che non accada che ....per troppo "zelo" all'incontrario, ossia il timore di porre la Scrittura sullo stesso piano dell'Eucarestia, si giunga a DIVIDERE LA PAROLA DAL MISTERO DEI MISTERI....ponendole l'una contro l'altra come appunto fanno i Pentecostali che pongono la devozione a Maria CONTRO l'adorazione al FIGLIO GESU'.....
    ^___^

    Buona giornata, fraternamente CaterinaLD

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  35. Cara Caterina, mi piacerebbe una tua opinione su questa espressione che ho letto su un giornale diocesano a proposito del tema di cui stiamo discutendo:

    "Occorre trovare il modo di insistere, anche attraverso
    metodi differenti, sulla presenza reale di Cristo nella sua
    Parola. Occorre valorizzare o rivalorizzare il luogo della
    Proclamazione liturgica della Scrittura in modo che l’ambone
    non sia un semplice supporto ai Lezionari ma un luogo liturgico
    vero e proprio capace di esprimere il senso della presenza
    di Cristo anche quando la Parola non viene proclamata
    nell’assemblea liturgica."

    RispondiElimina
  36. Ti ringrazio Caterina, innazitutto per le tue preghiere e in seguito per la tua pazienza e impegno!
    Vedi, io sono un`ignorante nel vero senso della parola e cioè ignoro, non so tante cose, però sono curiosa e attenta, le parole hanno per me un senso, penso del resto che così sia per tutti, è vero io cerco sempre di esprimere con le parole quello che sento o penso veramente, cerco la parola più giusta.
    Mi è stato detto che la venerazione è per i santi e l`Adorazione per il Corpo di Cristo.
    Ma anche se non mi fosse stato detto, anche se non conoscessi queste parole, io spontaneamente mi metto in ginocchio davanti al Santissimo, non mi inginocchio davanti ad un libro, anche davanti ad un libro sacro, alla Bibbia, al Vangelo.
    Per sacri e santi che siano la Bibbia, il Vangelo restano un libro, certo IL Libro, La Parola, ma io non potrò adorare un libro.
    Dunque anche se non conoscessi quelle parole se mi si dicesse devi mettere sullo stesso piano, il Corpo di Cristo e la Parola, non capirei e mi troverei con una grande confusione in testa e nel cuore.
    Dunque per me,nel mio piccolo, resta chiaro che se venero la Parola, ADORO il Santissimo.

    Se per di più penso alle derive e abusi litirgici e altre creatività che questa equiparazione Parola, Corpo d Cristo ha provocato, penso che non si dovrebbe nutrire ancor di più la confusione e ignoranza dei fedeli.

    RispondiElimina
  37. Cara Cate.
    Condivido quello che hai scritto in questi ultimi messaggi.

    Ma nessuno di noi credo abbia messo in minimo dubbio la Dulia che si deve ai Santi, la IperDulia che si deve alla Beata Madre Nostra e la Latria che si deve al Signore e la Venerazione alle Scritture.

    Rischiamo, per troppo zelo (magari fossimo zelanti. Saremmo Crocifissi con Gesù!), di "offuscare" la venerazione alla Parola? Non credo.

    Quello che anche io evidenzio è una cosa ben diversa. La mancanza di Chiarezza nella Fede professata. Che è diverso dagli atti di Amore, che anche io compio, nei confronti della Parola di Dio, delle Icone e dei Santi!

    Lungi dal chiarire e da aiutare al dialogo con le persone separate dalla Chiesa, l'ambiguità fa vittime con chi nella Chiesa ci sta dentro! Ed è sballottato a destra e a manca dalle varie dottrine che vi serpeggiano!

    Su cosa credi che si siano basati i riformatori del CNC?

    Credo tu sappia che in luogo del Tabernacolo nelle Chiese NC vi è un Armadio della Parola che "ospita" le Sacre Specie INSIEME alla Bibbia. La quale viene portata in processione con il Velo Omerale, come per Gesù Eucaristia!

    Se vi sono questi gravi problemi, come si fa a non chiarire? Come si fa a parlare ambiguo? Davvero abbiamo creduto che non ci sia più bisogno di proclamare la retta fede e che non ci siano più distorsioni e problemi?

    La Parola di Dio è legata al Sacramento come ciò che Prepara ad un Fatto e la realizzazione di questo Fatto Annucniato! Senza la Parola e l'Annuncio non ci sarebbe l'assenso della Fede e senza questo non ci sarebbe la possibilità di ricevere i Sacramenti di SALVEZZA! Quindi è CHIARO questo stretto rapporto, come ha insegnato il Santo Padre.

    Ma la ADORAZIONE per il Signore Eucaristico NON PUO' essere equiparata a quella della Parola! Ripeto, questo secondo la Fede professata! Perchè genera un mare di fraintendimenti, come quelli citati da francesco presi dal suo giornale diocesano!

    Davanti al Signore Eucaristico siamo come Mosè! Egli, alla Presenza Reale del Signore, si tolse i sandali e si prostrò! I Discepoli di Gesù fecero lo stesso, quando lo Videro Vivo e Vero in Galilea.
    Noi siamo in quella stessa situazione!
    Vediamo realizzata la Presenza Promessa, e non possiamo CONFONDERE la Promessa (che Veneriamo) con la sua Realizzazione, che ADORIAMO. Perchè è Dio Vivo e Vero, presente in Corpo, Anima e Divinità!

    Mentre proclamando la Parola il Signore è Presente con il Suo Spirito. E' una Presenza "minore"? No. E' DIVERSA. Lo Spirito è autore delle Scritture.

    Dice infatti il Salmo: "Mi indicherai il Sentiero della Vita. Gioia PIENA alla Tua Presenza"!

    La GIOIA PIENA è alla Presenza del Signore! Infatti, se noi anche ascoltassimo la Parola venerandola, e non ricevessimo i Sacramenti di Salvezza, NON AVREMMO IN NOI LA VITA!

    Quindi è vero che Parola e Sacramento sono legati e Una realizza l'Altro! Ma non perchè la Parola realizza il Sacramento esso possono essere equiparati! Infatti prima di Cristo c'erano le Promesse. Dopo è Venuto Cristo! Prima e dopo si possono Equiparare?

    Insomma, il problema Cate è nella Chiarezza. Ricordi Bruno Cornacchiola. Ecco, oggi queste confusioni non favoriscono il ritorno dei tanti Cornacchiola che sono lontani da noi...Anzi, favoriscono il disorientamento di chi è vicino!

    RispondiElimina
  38. Stephanos, mi sono commossa leggendo la tua riflessione.
    Ti ringrazio,per il momento non posso aggiungere altro se non un profondo grazie.
    Vorrei solo dire quanto è grande la mia amarezza se e quando penso che è nella Dei Verbum che si trova la fonte da cui si è partiti per certe derive anche liturgiche, post-conciliari.
    Quello che dici sull`armadio sacro neocatecumenale è sconvolgente.

    RispondiElimina
  39. Francesco ha detto...
    Cara Caterina, mi piacerebbe una tua opinione su questa espressione che ho letto su un giornale diocesano a proposito del tema di cui stiamo discutendo:

    "Occorre trovare il modo di insistere, anche attraverso
    metodi differenti, sulla presenza reale di Cristo nella sua
    Parola. Occorre valorizzare o rivalorizzare il luogo della
    Proclamazione liturgica della Scrittura in modo che l’ambone
    non sia un semplice supporto ai Lezionari ma un luogo liturgico
    vero e proprio capace di esprimere il senso della presenza
    di Cristo anche quando la Parola non viene proclamata
    nell’assemblea liturgica."

    ************************

    Caro Francesco ^___^
    per capire ciò che è scritto in questo passo, occorre liberarsi anche da certi pregiudizi maturati, purtroppo, da certe catechesi che ne hanno snaturato il senso^___^

    In queste parole c'è una verità forte che basta leggersi Gesù quando andava nel Tempio o quando, aprendo le Scritture, leggerà con una forma sacramentale meravigliosa, il passo che lo riguarda direttamente: ECCO, IL TUO SPIRITO E' SCESO SOPRA DI ME.... e aggiungerà Gesù:
    Lc.4, 16-21
    21 Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».

    Dunque Gesù era nella Sinagoga, un luoco santo anche per Lui e luogo nel quale la Scrittura è stata sempre posta AL CENTRO dell'attenzione...
    Con il Cristianesimo Gesù è venuto a COMPLETARE ma non a togliere qualcosa....^___^ ergo alla CENTRALITA' della Scrittura SI E' UNITA la Presenza reale del Messia che è venuto CONFERMANDO E PORTANDO A COMPIMENTO LA SCRITTURA...

    Come ho spiegato sopra in questo caso si tratta di DULIA nel caso dell'Eucarestia si tratta di LATRIA....^___^
    nel caso si adorasse la Scrittura mettendo da parte l'Eucarestia sarebbe IDO-LATRIA ^___^
    perchè Dio NON abita nella Scrittura MA NE E' L'AUTORE...e ne è la Rivelazione ed è Colui che per mezzo dello Spirito (diciamo nel Credo) HA PARLATO....e di conseguenza CI SPIEGA LE SCRITTURE E SPEZZA IL PANE PER NOI....

    E' il quadro dei Discepoli di Emmaus...ai quali Gesù dice, pur spiegando le Scritture, essi ancora NON lo riconoscevano...è infatti allo SPEZZARE DEL PANE CHE LA SCRITTURA SI COMPLETA...e rivela il Dio VIVO E VERO
    ^__^

    L'ambone, anticamente è sempre stato insegnato dai Padri quale SPAZIO LITURGICO NEL, ALL'INTERNO DEL PRESBITERIO... il fatto stesso che la lettura del Vangelo NON può essere fatta da un laico (e questo DA SEMPRE) ti rammenta la SACRALITA' di quella lettura ^___^

    Se la Chiesa NON avesse considerato mai la Scrittura un atto LITURGICO E SACRO nel leggerla, l'ambone sarebbe stato inserito fuori dal presbiterio...^__^

    Infine Gesù NON HA SCRITTO NULLA...Dio NON HA SCRITTO NULLA... ma Dio è L'AUTORE di ciò che chiamiamo ed è per noi il Testo SACRO PER ECCELLENZA...

    l'espressione:

    capace di esprimere il senso della presenza
    di Cristo anche quando la Parola non viene proclamata
    nell’assemblea liturgica


    è corretta^___^
    per esempio, noi a casa NON abbiamo l'Eucarestia, ma abbiamo (o dovremo) la Bibbia alla quale (almeno per me) diamo un posto privilegiato... In mancanza così dell'Eucarestia è attraverso il Testo Sacro, in casa, che possiamo "VEDERE" CRISTO IN MEZZO A NOI ^___^ è la SUA PAROLA CHE DA VITA... la carne, dice Gesù in Gv.6 senza lo SPIRITO (e lo Spirito è colui che parla ed esprime) NON GIOVA A NULLA...
    L'Eucarestia senza la Parola NON prenderebbe vita...^___^

    Il problema è che devi imparare a ragione NON in termini di conflitto fra la Scrittura altamente venerata (posta anche al centro dell'assemblea) e l'adorazione all'Eucarestia, MA FONDERLI INSIEME...in tal modo comprenderai da te stesso che una cosa è porre sacramentalmente la Scrittura, altra cosa è l'Adorazione Eucaristica...ma l'una non solo non esclude l'altra, ma non deve proprio essere messa in conflitto da noi
    ^___^

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  40. Caro Stephanos...ed Emma....per una volta vi suggerisco, ma per voi stessi....di affrontare questo tema specifico SENZA GUARDARE alla vostra esperienza negativa al CN...
    nè a guardare ai loro errori...^___^

    Se non si è LIBERI da certe pressioni ricevute, difficile comprendere una questione così SEMPLICE....

    Se vi rileggete il vostro diniego nascerebbe dalla poca chiarezza DELLA CHIESA, al contrario la Chiesa ha sempre spiegato chiaramente questo tema...tanto da entrare in conflitto infatti con chi, della Scrittura, NE FECE UNA SOSTITUZIONE DELL'EUCARESTIA^__^
    Purtroppo QUALCOSA vi impedisce di VEDERE e di capire che anche i Padri hanno sempre posto la Scrittura in modo CENTRALE ALLA LITURGIA e poi con l'Eucarestia era ed è L'APICE di ogni Liturgia...ma sempre poste, dai Padri l'una accanto all'altra...

    Quando facciamo i Vespri Solenni noi compiamo una LITURGIA DELLA PAROLA non solo solennemente, MA ADORANDOLA....qui non viene in ballo l'Eucarestia, nè la Comunione, ma è una esaltazione della Parola...ed è PARAGONABILE anche se NON è la stessa cosa perchè E' UN ALTRA COSA....alla Processione del Corpus Domini....
    nei Vespri la PAROLA è posta al Centro dell'assemblea e senza la quale NON potremo celebrare alcuna Liturgia tanto meno LA MESSA...
    Nella Messa e nella Processione è l'Eucarestia il FULCRO senza il quale non avremo la Parola...

    Non ragionare SEPARANDO, MA UNENDO
    ^__^

    Ciao CaterinaLD

    RispondiElimina
  41. in realtà, Emma, io credo che stiamo dicendo tutti LA STESSA cosa, io, Caterina, Mic. Solo diamo ACCENTI diversi.

    Caterina non ha affermato nulla di diverso, ANZI. Ha sottolineato aspetti importanti ed irrinunciabili della Dottrina della Fede riguardo la Parola di Dio e la sua centralità nell'Annunci e nella Realizzazione del Sacramento.

    Caterina stessa dice che gli approfondimenti nella Dottrina si sono resi necessari, con le forma che ne sono derivate, a causa delle "nuove dottrine" di cui Lutero fu il polo maggiore!

    Ecco, io credo che oggi si debba proseguire su questa Chiarezza, come invece spesso non si fa.

    Per noi, per Caterina, risulta NATURALE fare le dovute distinzioni perchè siamo stati introdotti nella Vita di Fede, abbiamo RICEVUTO la Fede!

    Non è così NATURALE invece che non si APPROFONDISCA anche oggi e non si CHIARISCA BENE ciò che deve essere CHIARITO. Proprio perchè ANCHE OGGI esistono tutti i fraintendimenti che IERI hanno dato origine a tante altre "fedi".

    Infatti per questo Paolo VI, PREOCCUPATO E ANGOSCIATO scrisse la Lettera Enciclica MYSTERIUM FIDEI nel 1965! In tempi non sospetti! E per questo Giovanni Paolo II scrisse l'Enciclica Ecclesia de Eucharistia, dove scrive:

    "15. La ripresentazione sacramentale nella Santa Messa del sacrificio di Cristo coronato dalla sua risurrezione implica una specialissima presenza che – per riprendere le parole di Paolo VI – « si dice “reale” non per esclusione, quasi che le altre non siano “reali'', ma per antonomasia perché è sostanziale, e in forza di essa Cristo, Uomo-Dio, tutto intero si fa presente ».22 È riproposta così la sempre valida dottrina del Concilio di Trento: « Con la consacrazione del pane e del vino si opera la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, nostro Signore, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del suo Sangue. Questa conversione in modo conveniente e appropriato è chiamata dalla santa Chiesa cattolica transustanziazione ».23 Davvero l'Eucaristia è mysterium fidei, mistero che sovrasta i nostri pensieri, e può essere accolto solo nella fede, come spesso ricordano le catechesi patristiche su questo divin Sacramento. « Non vedere – esorta san Cirillo di Gerusalemme – nel pane e nel vino dei semplici e naturali elementi, perché il Signore ha detto espressamente che sono il suo corpo e il suo sangue: la fede te lo assicura, benché i sensi ti suggeriscano altro ».24 "

    Infatti Paolo VI questo affermava:

    "Tutti ben sappiamo che vari sono i modi secondo i quali Cristo è presente alla sua Chiesa. È utile richiamare un po' più diffusamente questa bellissima verità che la Costituzione della Sacra Liturgia ha esposto brevemente.(30) Cristo è presente alla sua Chiesa che prega, essendo egli colui che « prega per noi, prega in noi ed è pregato da noi: prega per noi come nostro Sacerdote; prega in noi come nostro Capo; è pregato da noi come nostro Dio»;(31) è lui stesso che ha promesso: Dove sono due o tre riuniti in nome mio là sono io in mezzo a loro.(32) Egli è presente alla sua Chiesa che esercita le opere di misericordia non solo perché quando facciamo un po' di bene a uno dei suoi più umili fratelli lo facciamo allo stesso Cristo,(33) ma anche perché è Cristo stesso che fa queste opere per mezzo della sua Chiesa, soccorrendo sempre con divina carità gli uomini. È presente alla sua Chiesa pellegrina anelante al porto della vita eterna, giacché egli abita nei nostri cuori mediante la fede,(34) e in essi diffonde la carità con l'azione dello Spirito Santo, da lui donatoci.(35)

    37. In altro modo, ma verissimo anch'esso, egli è presente alla sua Chiesa che predica, essendo l'Evangelo che essa annunzia parola di Dio, che viene annunziata in nome e per autorità di Cristo Verbo di Dio incarnato e con la sua assistenza, perché sia « un solo gregge sicuro in virtù di un solo pastore ».(36)

    38. È presente alla sua Chiesa che regge e governa il popolo di Dio, poiché la sacra potestà deriva da Cristo e Cristo, «Pastore dei pastori », assiste i pastori che la esercitano,(37) secondo la promessa fatta agli Apostoli.

    39. Inoltre in modo ancora più sublime Cristo è presente alla sua Chiesa che in suo nome celebra il Sacrificio della Messa e amministra i Sacramenti. Riguardo alla presenza di Cristo nell'offerta del Sacrificio della Messa, ci piace ricordare ciò che san Giovanni Crisostomo pieno d'ammirazione disse con verità ed eloquenza:«Voglio aggiungere una cosa veramente stupenda, non vi meravigliate e non vi turbate. Che cosa è? L'oblazione è la medesima, chiunque sia l'offerente, o Paolo o Pietro; quella stessa che Cristo affidò ai discepoli e che ora compiono i sacerdoti: questa non è affatto minore di quella, perché non gli uomini la fanno santa, ma colui che la santificò. Come le parole che Dio pronunziò, sono quelle stesse che ora il sacerdote dice, così medesima è l'oblazione».(38) Nessuno poi ignora che i sacramenti sono azioni di Cristo, il quale li amministra per mezzo degli uomini. Perciò i Sacramenti sono santi per se stessi e per virtù di Cristo, mentre toccano i corpi, infondono grazia alle anime. Queste varie maniere di presenza riempiono l'animo di stupore e offrono alla contemplazione il mistero della Chiesa. Ma ben altro è il modo, veramente sublime,con cui Cristo è presente alla sua Chiesa nel sacramento dell'Eucaristia, che perciò è tra gli altri Sacramenti « più soave per la devozione, più bello per l'intelligenza, più santo per il contenuto »; (39) contiene infatti lo stesso Cristo ed è « quasi la perfezione della vita spirituale e il fine di tutti i Sacramenti ».(40)

    40. Tale presenza si dice « reale » non per esclusione, quasi che le altre non siano « reali », ma per antonomasia perché è sostanziale, e in forza di essa, infatti, Cristo, Uomo-Dio, tutto intero si fa presente.(41)
    Malamente dunque qualcuno spiegherebbe questa forma di presenza, immaginando il corpo di Cristo glorioso di natura « pneumatica » onnipresente; oppure riducendola ai limiti di un simbolismo, come se questo augustissimo Sacramento in niente altro consistesse che in un segno efficace « della spirituale presenza di Cristo e della sua intima congiunzione con i fedeli membri del Corpo Mistico ».(42)"

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  42. ...Ecco Cate.

    Non credo sia per la nostra esperienza negativa che non COMPRENDIAMO, ma credo che la CHIAREZZA MANCATA sia stata la CAUSA della MIA ESPERIENZA NEGATIVA.

    E credo che anzi proprio l'EPSERIENZA NEGATIVA abbia un ruolo fondamentale affinchè ESSA NON ABBIA A RIPETERSI PIU'... e proprio questa possa spingerci a rimanere saldi NELLA FEDE DI SEMPRE

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  43. Cara Caterina, concordo - lo sai - in linea generale su quanto stai osservando, ma non ritieni che affermare con forza come si sta facendo da più parti che la Parola, la Scrittura, il Libro, anche quando non proclamata nell'assemblea, anche quando è disgiunta dall'Eucarestia ( o, a maggior ragione, dalla presenza del tabernacolo nell'aula luturgica) mantiene il suo intrinseco valore di presenzqa di Dio, sia leggermente protestante e segno di una nuova protestantizzazione della liturgia?

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  44. A me sembra che questa nuova ventata di invocazione di norme che favoriscano l'adorazione della Parola (per la quale si chiede a gran voce un vero e proprio tabernacolo nelle chiese, come la bimah delle sinagoghe) sia nella linea di quella ricerca che Bugnini definiva come necessità di “..scartare ogni pietra che potrebbe costituire anche solo l’ombra di un rischio di inciampo o di dispiacere” per “i fratelli separati” (Cfr. Mons. Bugnini, articolo apparso su L’Osservatore Romano, 11/03/1965)

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  45. Caterina, solo per amor di verità, non sono mai stata e mai sarò membro del cammino neocatecumenale !

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  46. il libro... mantiene il suo intrinseco valore di presenzqa di Dio, sia leggermente protestante e segno di una nuova protestantizzazione della liturgia?

    caro Francesco, meglio dire la Parola, più che il Libro, che alla fine può diventare un idolo (abbiamo visto anche come è oggetto di adorazione nell' ambito neocat, che è del tutto indifferente invece rispetto alla sacralità delle Sacre Specie...)

    In fondo il problema di questo nostro esame nasce proprio da qui e mi preme puntualizzare alcuni dati fondamentali:

    1. purtroppo il Cammino NC, fin dall'inizio ha SEPARATO Parola ed Eucaristia, creando l'unica MENSA e abolendo l'Altare del Sacrificio, negato anche nelle catechesi: tant'è che l'iniziatore anche nella recente intervista ha esplicitato il simbolismo prettamente ebraico dato al 'pane' e al 'vino', con l'aggravante che noi cattolici sottolineiamo la FATTUALITA' della 'presenza reale' del Signore nelle specie del pane e del vino e non parliamo di 'simbolismi': è un FATTO concreto, non un richiamo simbolico, come il 'memoriale' protestante, ripreso dal linguaggio kikiano ma in chiave giudaizzante...

    2. E' importante l'azione del Sinodo promossa dal Papa di sottolineare la connessione tra Parola ed Eucaristia ed è reale la identificazione, del resto fatta anche dai Padri delle DUE MENSE, perché sia durante la celebrazione che in altri momenti la Parola è Luce, Guida e Nutrimento della nostra Fede; tuttavia noi ADORIAMO e assumiamo nella Santa Comunione la Parola che si è FATTA CARNE in Cristo Signore e abbiamo questo rapporto privilegiato e santificante con LUI direttamente, così come si è donato sulla Croce ed è Risorto - perché è il Sacrificio, cui è seguìta la Risurrezione, che si ri-produce - senza intermediari (testi o predicatori)

    3. Il nostro allarme, in qualche modo giustificato dal timore che si riproducano le ambiguità conciliari che hanno consentito e tuttora consentono le derive e le aberrazioni neocatecumenale e moderniste, potrà rientrare quando al termine del Sinodo il Papa potrà puntualizzare e ricomporre tutto questo; il che, credo, è proprio quello che sta cercando di fare passo dopo passo.

    4. Oltre al legame intrinseco tra Parola ed Eucaristia, sicuramente sarà sottolineato l'approccio giusto e l'ecclesialità della interpretazione della Parola, con l'intento di evitare qualunque strumentalizzazione e fondamentalismo e verbolatria che - in base all'esperienza - sono molto presenti nel Cammino nc

    e specie la verbolatria - a scapito del recupero del senso del Sacrificio, molto diluito dalla riforma liturgica mal applicata - può tendere a diffondersi se verrà data un'enfasi di stampo protestante all'approccio con la Parola

    è questo il rischio che speriamo sia 'sapientemente' evitato...

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  47. Amici, lo dico sinceramente, più leggo i documenti del magistero, ho appena letto la lettera Dominicae Cenae di Giovanni Paolo II, e più mi dico, che è nei testi stessi che purtroppo, chi lo vuole, può trovare il seme, per far germogliare le proprie invenzioni o almeno per giustficarle.
    Eppure chi legge i testi con un cuore aperto e una mente attenta ed essendo disposto all`obbedienza, a lasciare la propria coscienza plasmarsi e formarsi, legge e capisce il messaggio del Papa, perchè allora tutte queste derive ?
    Stefano citi san Cirillo, se non mi sbaglio è su una sua frase che si sono basati i specialisti dell`archeologia liturgica, per giustificare la Comunione sulla mano.
    Ma questo è solo un esempio.
    Ci vuole CHIAREZZA, ci vogliono catechisti preparati che formano, ci vogliono vescovi che non temono di intervenire per correggere,ci vogliono buoni sacerdoti che non temono di predicare il Vangelo, anche quando è scomodo, che non hanno paura quando non lo rifiutano di pronunciare certe parole, che sanno trasmettere con la loro presenza durante la Santa Messa, l`Amore e l`Adorazione per il Santissimo Sacramento.
    Mi fermo qui, mi scuso, ho scritto come mi veniva.

    RispondiElimina
  48. Chi ha ancora coscienza, chi sa che durante la Santa Messa, il sacerdote celebra in Persona Christi?
    E se non lo sanno, perchè non lo sanno?

    RispondiElimina
  49. Chi ha ancora coscienza, chi sa che durante la Santa Messa, il sacerdote celebra in Persona Christi?
    E se non lo sanno, perchè non lo sanno?


    Perché la "nuova" Chiesa postconciliare, o meglio la sua parte potestantizzata compresi i NC, insegna a mettere sullo stesso piano il 'sacerdozio regale' ricevuto nel battesimo e quello ministeriale del Sacerdote...
    centrando la celebrazione sull'Assemblea e non sul Signore

    I NC arrivano a dire esplicitamente - parole forti dell'iniziatore - che "non c'è Eucaristia senza Assemblea"

    Noi lo stiamo 'gridando' da anni che il celebrante è il Signore!...
    Mons Bux ed altre autorevoli fonti vaticane hanno cominciato a riconoscere esplicitamente tutte le anomalie del rinnovamento liturgico...

    Dobbiamo dire che questo "nuovo corso" è iniziato col Pontificato di Papa Benedetto e non credo sia una semplice coincidenza!

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  50. Volevo precisare, perché non è un caso e la cosa non è indifferente perché è sintomatica della giudaizzazione del cristianesimo operata dal cammino NC, che il termine Armadio della Parola, che i NC nei loro "Templi" collocano nel "Santuario della Parola", che è il "santo dei santi" della costruzione

    deriva dall'ebraico "Aron ha kodesh" Armadio della Santità nel quale gli ebrei sono soliti custodire la Parola al pari del nostro Tabernacolo per la custodia dell Sacre Specie...

    ed è così che il cristianesimo perde la sua peculiarità della custodia e dell'Adorazione della Parola fattasi CARNE nel nostro Signore Gesù Cristo

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  51. "Occorre trovare il modo di insistere, anche attraverso metodi differenti, sulla presenza reale di Cristo nella sua Parola. Occorre valorizzare o rivalorizzare il luogo della Proclamazione liturgica della Scrittura in modo che l’ambone non sia un semplice supporto ai Lezionari ma un luogo liturgico vero e proprio capace di esprimere il senso della presenza di Cristo anche quando la Parola non viene proclamata nell’assemblea liturgica."

    quest'affermazione segnalata da Francesco è fortemente ambigua e sviante.
    Capisco tutta la buona volontà di Caterina di comporre e di trovare il positivo, ma il punctum dolens, l'errore voluto di questa direttiva è parlare di "presenza reale" riferita alla Parola, quando ben sappiamo che nel linguaggio cattolico la "presenza reale" del Signore è riferita alle Sacre specie ed in maniera sostanziale, non mediata come avviene nella Parola.
    Uomini di Chiesa che usano un linguaggio nella miglioore delle ipotesi ambiguo, hanno in mente qualcosa che è più protestante che cattolico. Su questo non ho dubbi.
    E che sia un documento diocesano mi sembra grave e deleterio

    Tutto questo senza nulla togliere alla opportunità, che è una necessità di coniugare Parola ed Eucaristia, ma con i dovuti distinguo... aòltrimenti professiono un'ALTRA Fede, quella della Riforma, per intenderci, che non è la nostra...

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  52. ...mi sembra che Mic negli ultimi interventi abbia risposto alle perplessità scaturite da Francesco e da Emma (per la quale mi scuso d'averla associata ad una esperienza NC ^___^)...

    Vedo che è stata aperta un altra pagina....proseguirò li
    ^__^

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