giovedì 16 ottobre 2008

Cerchiamo di dire una parola 'vera' , sia pure in questa luce vespertina

Riporto questo scritto di un amico, che spero posssa dare 'ali' alla nostra discussione.
____________
Stavo riflettendo sul concetto di "catechesi" non solo in ambito NC, ma cristiano, globalmente.
Ogni battezzato è, in sé, catechizzatore e catechista, ma cessa di esserlo quando ciò che dice fa riferimento al vangelo nella mediazione di un catechista che a sua volta è mediatore di un super catechista che a sua volta è mediatore di Kiko. Dato che san Tommaso, dice che non si può risalire all'infinito per trovare la causa che innesca tutte le altre cause, Kiko dovrà pur fare riferimento a qualcosa... In 1 Pt 1, 14 (mi pare) Pietro raccomanda a chi parla di Dio di farlo "come con parole di Dio". Quel "come" è strategico: non indica pedissequità, ripetizione smunta, ma dinamismo effervescente, sempre in tensione dialettica tra Parola divina e parola umana.
Io, in genere, mi sono inventato la "regola dei tre come": se parlo "come" la Scrittura, "come" essa mi viene trasmessa dalla Tradizione e "come" il Magistero la custodisce, allora io posso dire di catechizzare. E' una specie di prova del nove...
Ma la cosa più importante, credo, sia l'atmosfera nella quale respirare quella Parola per riemetterla come fiato: in-spirazione/e-spirazione. Sai meglio di me che la parola (dabar) condivide la medesima radice di "deserto" (midbar) perché è nel deserto che Dio concede la Parola. Abbiamo già parlato del silenzio come deserto, catarsi, stanza nuziale nella quale siamo fecondati dalla Parola e non mi dilungo su questo.
Bisognerebbe capire se il silenzio di certa Gerarchia sia un silenzio catartico o politico, una lettura paziente della situazione o un coinvolgimento del quale ignoriamo la profondità.
Per questo, credo valgano le parole del salmista: "Signore, mettimi in bocca la parola vera..." che, in fondo, esprimono un desiderio, una preghiera, un invito al dialogo anche se immersi in questa luce vespertina nella quale i contorni della fede, talvolta, si fanno indistinti...

Beh, non vorrei essermi dilungato.
Un caro saluto e a risentirci...
Chisolm

60 commenti:

  1. In attesa che Stefano completi le parti successive della sua analisi, ho voluto inserire queste parole appena ricevute, che spero possano servirci come meditazione e guida per l'ulteriore cammino insieme.

    Più tardi darò il mio contributo... ore le lascio a voi...

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  2. Io, in genere, mi sono inventato la "regola dei tre come": se parlo "come" la Scrittura, "come" essa mi viene trasmessa dalla Tradizione e "come" il Magistero la custodisce, allora io posso dire di catechizzare. E' una specie di prova del nove...
    Ma la cosa più importante, credo, sia l'atmosfera nella quale respirare quella Parola per riemetterla come fiato: in-spirazione/e-spirazione.

    *********************

    Benvenuto a Chisolm ^___^
    e gli rubo subito questo "metodo" perchè francamente NON so se lui l'ha preso a me...o se lo Spirito Santo lo ha dato ad entrambi ^___^

    Qualche settimana fa ho terminato con altri gli aggiornamenti per noi catechisti qui in diocesi.... e (altro "caso?") per i Vespri abbiamo fatto meditazione di quanto studiato e ascoltato in quella settimana, eravamo davanti al SS.mo Sacramento e Gli chiedevo: "Signore, come catechizzo rispetto alla Parola che ho ricevuto? Questi ragazzi che mi hai affidato NON devono subire le mie opinioni, aiutami a trasmettere quanto ho ricevuto, in tutta fedeltà, magari condendo il tutto con i doni che mi hai dato..."

    Per andare a catechismo faccio circa 20 minuti di strada a piedi, 15 quando non fa caldo....e in questa camminata recito il Rosario proprio per chiedere allo Spirito Santo l'assistenza durante la catechesi che è vero che mi sono preparata ma che dovrò spiegare...

    La responsabilità che abbiamo come Catechisti è di enorme portata a tal punto che sant'Agostino dedicò ad essi e per essi una Lettera stupenda che vi suggerisco di acquistare nelle librerie cattoliche ^___^

    Infine "COME IL MAGISTERO"....parole che suonano come una dolcissima melodia alle mie orecchie!! ^___^
    il Magistero è per me il LATTE SUCCULENTO che mi trasmette tutta INTEGRA la Parola...

    Santa Caterina da Siena diceva: BISOGNA INNAMORARSI DELLA CHIESA, bisogna esserne profondamente INNAMORATI e da questo AMORE, da questa passione, esso stesso ci rivelerà ogni cosa e ci svelerà ogni dubbio....

    Inutile dire che tante volte i dubbi e le perplessità permangono, non importa! L'importante è poter affrontare il tutto con quel rapporto da INNAMORATI attraverso il quale tutto si compensa, si comprende, si tollera, si attende e dona PAZIENZA....dona mitezza, dona le armi descritte da san Paolo per affrontare la "BUONA battaglia"....

    Grazie Chisolm...

    Fraternamente CaterinaLD^__^

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  3. La catechesi neocatecumenale è definibile a un duplice livello:

    - catechesi ordinaria durante le varie tappe del Cammino( mutuata dal Direttorio);

    - catechesi straordinaria(di "inizio corso", annunci del S.Natale, della Quaresima e della S. Pasqua o altre ancora)che è gestita in forma piramidale, nel senso che la stessa catechesi tenuta di volta in volta da Kiko e Carmen, mediante il sistema delle "convivenze di riporto" o degli annunci di riporto, viene tramandata pari pari fino alla più piccola comunità di provincia.

    Nell'un caso e nell'altro il catechista che occupa il gradino "più basso"(per intenderci) dispone di un testo (o almeno di appunti o di una registrazione o di un canovaccio) deve attenersi a quanto "ha ricevuto", persino nei gesti(come faceva notare qualcuno), negli esempi, nelle battute "di spirito". I più realisti del re si sforzano anche di imitare la voce stessa di Kiko e persino la mimica, la gestualità.

    Ufficialmente viene però ribadito sempre e comunque che il catechista che parla è ispirato da Dio. Ma, come si può vedere, senza nulla togliere all'azione dello Spirito Santo, rimane ben poco spazio per l'improvvisazione o perchè lo Spirito Santo agisca.

    Cosa ben diversa è la catechesi normale in uso nella Chiesa: essa ha come riferimento e fondamento il Catechismo della Chiesa Cattolica, il Nuovo e il Vecchio Testamento, trae materia da quest'amplissimo tesoro della nostra fede e lascia tutto lo spazio possibile alla creatività VERA dello Spirito Santo nel cuore e sulla bocca del catechista.

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  4. Consentitemi un'ulteriore forma di "malizia"(è il mio limite, il mio peccato), alla luce dell'esperienza fatta nel Cammino:

    Come vengono "eletti" i catechisti nella Chiesa; come vengono "scelti" nel Cammino?

    In ambito parrocchiale, o comunqu in ambito ecclesiale "normale" all"elezione" del catechista concorrono almeno quattro fattori, sui quali presumo si fonda la valutazione del parroco o comunque di chi ha l'autorità in merito:

    - carisma;
    - preparazione;
    - probità di esempi di vita e preghiera;
    - disponibilità.

    In ambito neocatecumenale, in linea generale i fattori che determinano la scelta del catechista sono:

    - capacità di essere leader nel gruppo;
    - conoscenza del Direttorio e dei meandri dell'organizzazione neocatecumenale;
    -accettazione supina ed entusiasta del Cammino in tutte le sue emanazioni e in tutte le sue azioni.
    Stop.

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  5. Caro Francesco....come ben sai e ti ricordi, verso luglio, cercai da qui, approfondimenti con un catechista del CN....e sai anche il fallimento di quei tentativi ^___^

    Ho un'esperienza alle spalle di 20 anni da catechista, essi sono pochi oppure relativamente lunghi, dipende anche dalla qualità del servizio e dalle vicissitudini della vita... ciò che mi lascia perplessa nei rapporti fra "noi" (catechisti DIOCESANI) e un catechista NC è L'INCOMUNICABILITA'....

    L'interesse primario di un catechista NC è (a ragione dal suo punto di vista naturalmente) IL SUO CN....al contrario per noi è LA PARROCCHIA, LA DIOCESI...e via via allargandoci, la Chiesa, il mondo....^___^
    Tale ristrettezza, lo confesso, non l'ho veduta in nessun altro gruppo cattolico...

    Per esempio, proprio stamani, alla riunione fra catechisti per la programmazione della PASTORALE DEL VESCOVO, abbiamo dovuto nostro malgrado riprendere un catechista poichè ci sono giunte lamentele su una certa dottrina sulla Santa Trinità poco cattolica...e assai confusionaria... ^__^
    l'èquipe che formiamo tuttavia NON si rinchiude in una valutazione SECONDO IL PROGETTO DI UN LAICO (in questo caso tale Kiko), bensì secondo IL MAGISTERO sia dottrinale quanto quello COMPORTAMENTALE...

    Il COMPORTAMENTO è fondamentale all'interno della Parrocchia proprio per evitare fondamentalismi...^___^
    alla fine infatti chi decide e prende l'iniziativa decisiva NON siamo noi catechisti, ma è il Parroco che per noi RAPPRESENTA IL VESCOVO...

    Queste sono a mio parere (ecco le opinioni personali ^__^) le condizioni attuali che denotano questa pericolosa INCOMPRENSIONE fra "noi" e "loro".....

    Ho provato ad eliminare questo "noi e loro" ma è impossibile...perchè finchè esiste l'incomunicabilità, è questo muro a dividere, ergo c'è un netto contrasto e c'è una divisione....
    Non basta l'approvazione di uno Statuto o le parole invitanti del Papa...quella è tutta TEORIA...e tra dire e il fare c'è di mezzo il mare...c'è di mezzo LA VERITA'...

    ^__^

    Fraternamente CaterinaLD

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  6. Caterina, se fossimo vicini, ti stringerei la mano!

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  7. Scusate l'irruzione: volevo semplicemente provare se riesco ad entrare.
    Un saluto,
    Chisolm

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  8. Mic, che ne dici di abbassare la moderazione?

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  9. ...Nel frattempo la seconda parte è pronta in bozze. E' abbastanza corposa perchè parla delle Catechesi. Quando si esauriranno gli altri temi la posterò

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  10. Ho provato ad eliminare questo "noi e loro" ma è impossibile...perchè finchè esiste l'incomunicabilità, è questo muro a dividere, ergo c'è un netto contrasto e c'è una divisione....

    L'immagine, se si vuole, sembra descrivere il muro separatorio che, nel tempio di Gerusalemme, divideva gli ebrei dai pagani.
    Esistono, dunque, due forme di catechesi in questo enorme mondo secolarizzato? Perché qualcuno aderisce ad un "loro" ed altri si chiudono in un "noi"?
    Occorre considerare il circuito dell'annuncio:il mondo attuale, secondo uno studioso, sarebbe divenuto un serbatoio di "non-luoghi", fino a variare addirittura il modo di esprimere la realtà. Faccio un esempio: una volta esistevano i "negozietti", dal salumaio al vinaio, dal calzolaio al droghiere. Ora, tutto questo si concentra in un unico, grande centro commerciale: un non luogo, appunto. Una volta, bastava la parola "domenica" per legare insieme la santità della festa, la messa, il pollo con le patate, le paste e il vestito buono.
    Ora, si parla di week end, altro non-luogo (temporale) desacralizzato.
    E' ovvio che, in una tale frammentazione, vada a frammentarsi anche la ricerca del sacro: così qualcuno ha voluto ovviare ai tanti negozietti (leggi gruppi dai diversi carismi) per concentrare il tutto in un grande ipermercato della fede. Non faccio nomi...
    Ci sono tanti modi per cercare il Sacro, non altrettanti per trovarlo.
    Quello che voglio dire, è che certi movimenti tendono a fornire pacchetti di fede surgelata, solo da scaldare nel microonde. E' vero che l'apostolo insegna che la fede nasce dall'ascolto, ma bisogna anche vedere la qualità di ciò che si ascolta. Certo, l'aiuto dello Spirito è fondamentale, ma occorre anche coltivare la fides alla luce fioca della ratio. Siamo creature per questo. Altro punto, riguarda la fame di affettività di ciascuno, il suo bisogno di appartenenza: se c'è nell'ipercentro commerciale della fede chi mi fornisce la dieta spirituale, le calorie che non mi ingrassano l'intelligenza (c'è il capo pensa a tutto...)beh, signori, questa situazione (scusate il paradosso) per molti è meglio della Chiesa istituzionale.
    Insomma, andrebbe considerato anche l'aspetto antropologico della questione.
    Ma non vorrei tediarvi con le mie piccole riflessioni. Volevo solo dire che creare un luogo "alternativo" alla Chiesa è come chiedere ad un bimbo di crescere fuori dal ventre della madre e presentarsi dopo nove mesi.
    La mia modesta catechesi la faccio qui, sul lavoro, con un caffé diviso tra il personale delle pulizie e colleghi. Dico le stesse cose che scrivo, ma con un vantaggio per loro: parafrasando Mike Bongiorno, gli domando: "Quale catechesi scegliete? La uno, la due o la tre?" Loro scelgono e io cerco di trasformare i loro dubbi in un gioco a quiz interattivo, tutto improntato su quel Dio che ha voluto esprimersi in povere parole umane.
    Ora vi lascio.
    Un saluto,
    Chisolm

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  11. La mia modesta catechesi la faccio qui, sul lavoro, con un caffé diviso tra il personale delle pulizie e colleghi.

    ho tanta nostalgia di 'quel' caffè!
    me lo sono 'gustato' un giorno, chiamati all'improvviso con una cortesia infinita dal personale delle pulizie che lo prepara con cura nel suo stanzino - come un quotidiano rito di ospitalità e condivisione, ho visto - e lo si 'degusta', insieme ad un sorriso e parole serene, respirando una pace che non trovi in nessuno dei 'non luoghi' che hai così ben descritto, Chisolm

    Sono felice di incontrarti qui e di 'respirare' nel tuo post quella stessa atmosfera... dovunque si incontra una persona con cui condividere il pensare e il sentire, ogni 'luogo', dovunque sia, diventa 'casa comune'...

    Per questo il Papa ha ricordato recentemente ai vescovi francesi che nella Chiesa ognuno deve potersi sentire 'a casa sua'...

    Ringrazio il Signore perché sei qui!

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  12. La Pace!
    E' quasi un anno che non inserisco post qui....
    ma spesso sono passato a leggervi...
    direi che è cambiato qualcosa da allora:
    LO STATUTO APPROVATO.
    Ora stoicamente Stephanos sta ripetendo e ripercorrendo la analisi dettagliata che ha già fatto la Commissione, certamente per trovare dove si è travisato qualcosa, dove non c'è stata perfetta informazione, dove non è stato detto proprio tutto.
    Forse la discussione porterà a dei risultati concreti.
    E se ciò dovesse avvenire, non sarà merito solo di Stephanos, ma anche di Mic, Caterina, Francesco, Emma, Chisolm, Stephanos, Mic, Caterina, Francesco, Emma, Chisolm,Stephanos, Mic, Caterina, Francesco, Emma, Chisolm,Stephanos, Mic, Caterina, Francesco, Emma, Chisolm.
    Scusate, davvero vi chiedo perdono per l'ironia, ma era solo un modo per dirvi che avete creato un "noi". E con questo "noi" proverete a portare davanti gli occhi della Commissione, o meglio, di tutti i Vescovi e del Papa, le "vostre" ragioni, spiegazioni, idee...
    Insomma, non vi siete accorti che lentamente, dopo l'approvazione dello Statuto, state derivando da una "sana" (e non lo dico con ironia, credetemi) critica mossa nei confronti di alcuni aspetti, o anche di tutti gli aspetti, del Cammino Neocatecumenale, ad un gruppo di persone che si dichiarano "noi" nella Chiesa che ha decretato qualcosa non pienamente condiviso.
    Guardate i nomi degli interventi ed il loro numero; ecco il motivo della mia ironia.
    Si tratta di un "noi".
    Caro Chisolm, scrivi molto bene. E hai ragione a dire che se c'è incomunicabilità, anche se una parte vuole eliminare le separazioni, il muro del "noi" e "voi" persiste.
    Ma ora il "voi" che (secondo questo blog) non vuole comunicare è stato sostituito da un decreto di una commissione Pontificia.
    Voi: Stephanos, Mic, Caterina, Francesco, Emma, Chisolm, chi siete? Io prima del decreto mi sentivo nella Chiesa e quindi anche in quella Commissione, anche nelle lettere delVescovo Arinze.
    Dopo quel decreto mi sento nella stessa Chiesa. Il mio Noi non è cambiato.
    E voi? Chi siete dopo quel decreto?
    Qual è il vostro "noi"?
    Un saluto fraterno
    Gianluca

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  13. Santa Margherita Maria, prega per noi! Sacro Cuore di Gesù, SALVACI TUTTI!

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  14. ....eheheheh caro Chisolm... ^__^ allora senti questa...

    sempre dall'incontro di stamani in parrocchia, il parroco ci ha avvisati che sta per essere applicata la richiesta di Benedetto XVI citata nella Sacramentum Caritatis, ossia, di iniziare a rifare la Prima Comunione e la Cresima insieme, magari dopo 4 anni di catechesi....

    Quest'anno inizierà un gruppo ad experimentum, alcune famiglie VOLONTARIE ^__^
    per l'anno prossimo noi catechesti dovremmo andare a fare un corso di aggiornamento su questo, e dopo di che diventerà prassi...: iniziare il catechismo in terza elementare e fare Comunione e Cresima in Prima Media....

    Nel discutere questi progetti... il buon parroco si lamentava perchè si è fatta la constatazione che esistono DIVISIONI FRA PARROCCHIE e che ognuno sembri andare per i fatti propri...
    Ognuno che usa il Magistero come meglio crede... e poichè tema di quest'anno sarà anche la rilettura delle prime comunità cristiane, ci si rendeva conto che ciò che è venuto meno oggi è l'aggregazione alla Chiesa in quanto UNICA COMUNITA' e dunque aggregazione si, ma NELLA "MIA" comunità, con la "MIA" comunità...in un certo senso siamo più divisi di "ieri"...

    tu dici:

    Volevo solo dire che creare un luogo "alternativo" alla Chiesa è come chiedere ad un bimbo di crescere fuori dal ventre della madre e presentarsi dopo nove mesi.

    bè...di fatto è ciò che abbiamo tentato di fare..(tutti siamo sempre un pò colpevoli!!)....e alcuni ci sono riusciti...^__^

    Più vado avanti e più mi rendo conto dell'opera sovrumana che sta compiendo Benedetto XVI....
    la sua mitezza mi da quella garanzia necessaria per non disperare...e mi rammenta che alla fine si fa ciò che Dio vuole...

    ^__^

    a presto CaterinaLD

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  15. @ Chisolm

    Volevo solo dire che creare un luogo "alternativo" alla Chiesa è come chiedere ad un bimbo di crescere fuori dal ventre della madre e presentarsi dopo nove mesi..

    -------------

    Le " divisioni" tra parrocchie, pure esistenti e spesso foriere di sofferenze per tutti, non eguaglieranno mai "la" divisione caparbiamente apportata, nella grande maggioranza dei casi, dai movimenti.

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  16. Amici ho letto il post di swan nell` altra discussione e ho reagito.
    Qualcuno può spiegarmi se sto sognando o se è un incubo?

    RispondiElimina
  17. Caro Chisolm, scrivi molto bene. E hai ragione a dire che se c'è incomunicabilità, anche se una parte vuole eliminare le separazioni, il muro del "noi" e "voi" persiste.
    Ma ora il "voi" che (secondo questo blog) non vuole comunicare è stato sostituito da un decreto di una commissione Pontificia.
    Voi: Stephanos, Mic, Caterina, Francesco, Emma, Chisolm, chi siete? Io prima del decreto mi sentivo nella Chiesa e quindi anche in quella Commissione, anche nelle lettere delVescovo Arinze.


    Chisolm penso ti risponderà; io intanto ti dico che non basta un decreto di un Dicastero Vaticano che 'mette' "voi" dentro la Chiesa a sbatter fuori "noi",

    perchè per essere NELLA Chiesa occorre essere in comunione fra "noi" in Cristo e, se c'è questo, vedrai come quel "noi si allarga e non esiste più "noi" e voi"...

    e la comunione non possiamo crearla noi, la crea il Signore con la Sua Grazia attraverso il Sacramento dei Sacramenti: l'Eucaristia, condivisa nella Chiesa, che distrugge ponti, muri, barricate, elitarismi, e costruisce l'"uomo nuovo" che il Signore ha pensato per ognuno di "noi" e fa anche la Chiesa!

    Finché resterà una 'saletta separata' con l'ipertrofica 'mensa' e non condivideremo l'Altare del Sacrificio - da cui scaturisce ogni bene escatologico, che fa anche di noi vite 'offerte', creature ogni volta 'nuove' piene di gioia e di gratitudine - nessun decreto tappezzato di timbri illustri può creare un "noi" in comunione autentica...

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  18. @ Gianluca

    La tua non è ironia è il sarcasmo di chi purtroppo non conosce altro modo di relazionarsi con coloro i quali non appartengono al Cammino o sono usciti dal Cammino, di chi segue un percorso "di fede" esclusivo, di chi ritiene di essere nella Verità e vorrebbe snobbare coloro i quali sono "del mondo".

    Ti sarai accorto che il numero relativamente piccolo di chi sta discutendo su questo blog è dovuto alla strettissima moderazione dei commenti a cui ci avete costretto con mille incursioni offensive.
    Ma ciò non significa che siamo autoreferenziali e mitomani.

    Ciò che scriviamo è TUTTO documentato.

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  19. Sottoscrivo i commenti di Mic e Francesco.

    Mi permetto inoltre di aggiungere che trovo particolarmente ironico e paradossale che siano i neocatecumenali a osare parlare di divisione!

    Chi ha introdotto simboli diversi?
    Chi ha creato un rituale diverso?
    Chi ha creato un cammino catechetico differente ?
    Chi celebra in sale separate in margine della Parrocchia?
    Chi ha disobbedito al Santo Padre?

    Chi crea divisione?

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  20. Chi ha creato un "NOI", un gruppo che si crede l`élite della Chiesa ?
    L`élite che salverà la Chiesa, talmente élite che se esci dal cammino, ti perdi e per di più perdi Cristo?
    Chi hai inculcato nei suoi membri il sentimento di appartenenza al cammino neocatecumenale, prima ancora di appartenire alla Chiesa cattolica?
    Chi considera coloro che non sono nc, dei cristiani della domenica? Dei cristiani di serie B ?

    Allora per favore, che i nc abbiano almeno l`onestà di non parlare di divisione o di identità caratterizzata dal "NOI, che avremmo qui su questo blog!

    Suvvia!

    RispondiElimina
  21. Amici ho letto il post di swan nell` altra discussione e ho reagito.
    Qualcuno può spiegarmi se sto sognando o se è un incubo?


    Emma, mi sto dando il tempo e pregherò prima di rispondere... hai ragione, è un incubo!

    RispondiElimina
  22. Se poi dico ad un neocatecumenale che nel cammino è diffusa la convinzione di rappresentare l`élite, si offuscherà e mi dirà, non hai proprio capito nulla, Emma, noi siamo dei peccatori, i peggiori peccatori, ci facciamo schifo talmente siamo peccatori !

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  23. Intanto ho dato una risposta qui:

    L'Identità del CnC dal suo Statuto definitivo. Iniziamo l'analisi!

    (in elenco blog)

    Caro Gianluca....
    è evidente che non hai letto bene il mio dire "noi-voi" e la tua ironia te la potevi risparmiare...
    il tempo è prezioso per tutti e dovremo rispondere di come l'avremo speso....

    Se dunque trovi scritto da qualche parte che qui è stato affermato che lo Statuto NON è stato approvato, riporta la pagina, altrimenti chiedi scusa per l'illazione diffamatoria....

    ogni vostro intervento, di recente, non fa altro che ripetere la medesima menzogna....per carità cristiana: basta! e abbiate l'umiltà di leggere per COM-PRENDERE ciò che si scrive....
    è carità anche questa!


    Poi chiedi:

    Ma ora il "voi" che (secondo questo blog) non vuole comunicare è stato sostituito da un decreto di una commissione Pontificia.
    Voi: Stephanos, Mic, Caterina, Francesco, Emma, Chisolm, chi siete? Io prima del decreto mi sentivo nella Chiesa e quindi anche in quella Commissione, anche nelle lettere delVescovo Arinze.
    Dopo quel decreto mi sento nella stessa Chiesa. Il mio Noi non è cambiato.
    E voi? Chi siete dopo quel decreto?
    Qual è il vostro "noi"?
    Un saluto fraterno
    Gianluca


    ******************

    rispondo per me stessa:

    SONO IL NULLA!!!!
    tuttavia mediante il Battesimo, la Professione Domenicana e il Mandato catechistico, ho l'obbligo morale di intervenire in MOMENTI OPPORTUNI E MENO OPPORTUNI ( parole di san Paolo) anche in internet (me lo chiede il Santo Padre) a diramare IL MAGISTERO DELLA CHIESA....

    e....a meno che tu NON abbia il MONOPOLIO DELLA PREDICAZIONE la quale per altro è appannaggio anche dei Protestanti... l'evangelizzazione CATTOLICA SI FA CON MATERIALE CATTOLICO=MAGISTERIALE...

    Ora, se rileggi....è stato anche detto che l'approvazione dello Statuto attende IL COMPLETAMENTO A RIGUARDO del Direttorio Catechetico e LITURGICO così come detto da Giovanni Paolo II nel 2002...

    L'approvazione dello Statuto non garantisce affatto alcuna CANONIZZAZIONE....se vuoi essere preciso devi dire che esso è stato L'INIZIO DELLA VOSTRA APPARTENENZA ALLA CHIESA nonostante abbiate seminato per 40 anni errori dottrinali....davvero la Chiesa è STATA UNA MADRE PAZIENTE!!!
    e questo lo dimostrano LE NOVITA' IN ARRIVO che ci sono....i cambiamenti che avrete...

    Riguardo al NOI E AL VOI non è forse vero che io, CATECHISTA, NON POSSO PRESTARE IL MIO MANDATO NEL CN e che per farlo devo essere preparata dal CN? si o no?

    ergo chi separa siete VOI, non noi.... io come catechista posso andare anche in America, presentarmi in una parrocchia ed iniziare il mandato....in ogni parte del mondo, al contrario i vostri catechesti PREPARANO PER LE TAPPE DEL CAMMINO, si o no?
    allora per eliminare il noi-voi, dobbiamo diventare tutti NC?
    si o no?

    Risposte, grazie, non mere fantasie eh!

    e meno male che si voleva fare di questo thread uno spazio di CONDIVISIONE CON PAROLE "VERE"....
    ancora una volta VOI avete interrotto questo proposito...


    Fraternamente CaterinaLD

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  24. Caterina ha risposto a swan e la ringrazio.
    È cosa conosciuta che ai testi si può far dire quello che si vuole.
    Come ho scritto, ringraziando Caterina, quello che è terribile, è che un`enormità simile si sta senza dubbio diffondendo, non solo all`interno del cammino, ne abbiamo qui la prova, ma che l`iniziatore del cammino e i suoi membri stanno sicuramente cercando di diffonderla e imporla alla Chiesa, a chi nella Chiesa è sprovveduto, passivo e senza difesa.
    E chi può difenderci? I vescovi !
    I vescovi accetteranno fino a dove e fino a quando che il signor Arguello usi e abusi dello statuto che il PCL gli ha consegnato ?
    Continuerà la legge del silenzio che ha circondato il Cn?
    Anche quando i suoi membri si credono autorizzati a diffondere delle menzogne enormi come quelle proferite da swan?

    RispondiElimina
  25. P.S. per Gianluca dalla mia risposta precedente....

    Il CN....ESERCITA UNA FUNZIONE ALL'INTERNO DI UNA PICCOLA COMUNITA' NELLA COMUNITA' (si legge dallo Statuto) ergo IL CN E' UNA PICCOLA COMUNITA', LO DICE LO STATUTO....si o no?

    di conseguenza SIAMO NOI=COMUNITA' PARROCCHIALE E....VOI "PICCOLA COMUNITA'"

    LO DICE LO STATUTO APPROVATO eh!

    sta a VOI evitare ulteriori barriere ed evitare di IMPORRE UNA LITURGIA CARNEVALESCA....
    è carità rispettare I PICCOLI...visto che l'equipe dei supercatechisti è vostra e non nostra....embè....


    arrivederci!

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  26. Dolcissima Emma....io quando leggo quel testo di apertura thread di Chisolm, ritrovo l'armonia e la serenità

    ^___^

    sursum corda.....

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  27. Grazie,Caterina. Ti ritrovo!!!

    Uniamoci nella preghiera di Stephanos al Sacro Cuore di Gesù nella ricorrenza odierna della memoria della sua prima,grande zelatrice, Santa margherita Maria Alacocque, andando per un attimo col cuore e con la mente nella Chiesa di paray Le Monial dove riposa il suo corpo.
    Lode e Gloria a Te Signore Gesù!

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  28. Grandi novità in arrivo sulla Santa Messa :Intervista al Cardinale Arinze sull'Osservatore Romano:

    http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/text.html#16

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  29. Francesco ha detto...
    Grazie,Caterina. Ti ritrovo!!!

    **************

    Francamente io....non mi sono mai persa......ahahahahahah ^___^
    (battuta troppo ghiotta)....

    ^___^

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  30. Caterina, grazie, grazie e ancora grazie, non devo permettere a tutto ciò che vedo di sconvolgermi al punto di perdere fiducia, la collera non dovrebbe oscurare la gioia della fede e farmi perdere la serenità, la paura non deve annullare il coraggio della testimonianza,l`impazienza non deve soffocare la pazienza.
    Ma quanto è difficile !
    So che ci sono delle sante inquietudini, delle sante collere, ma non sono di certo quelle che talvolta mi abitano, ne sono consapevole.
    Talvolta sono presa da una tale incomprensione, di fronte a quello che vedo nella Chiesa, che mi viene solo da scuotere la testa, tante, troppe sono le cose che non capisco, che non digeriscoe mi fanno male.
    Per questo ti ringrazio, Caterina, la forza della tua fede, la potenza della tua testimoninaza, l`intelligenza dei tuoi argomenti, sono come un balsamo.

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  31. sottoscrivo l'ultimo post di Emma, sia per gli stati d'animo che per la gratitudine per Caterina!

    Grazie anche a Chisolm e a tutti voi

    Sursum corda, habemus ad Dominum!

    RispondiElimina
  32. So che ci sono delle sante inquietudini, delle sante collere, ma non sono di certo quelle che talvolta mi abitano, ne sono consapevole.
    Talvolta sono presa da una tale incomprensione, di fronte a quello che vedo nella Chiesa, che mi viene solo da scuotere la testa, tante, troppe sono le cose che non capisco, che non digeriscoe mi fanno male.


    -----


    Cara Emma, non perderti d'animo: una sobria e santa indignazione tutto sommatop poi non fa male a nessuno e, peraltro, anche Catrina da Siena andava giù forte quando riteneva che ci fosse qualcosa di errato nella Chiesa.

    RispondiElimina
  33. L'importante è coniugare una giusta indignazione con l'umiltà e la purezza del cuore. E credo che la Chiesa stessa voglia oggi fedeli consapevoli, non acquiescenti ad ogni costo.
    Il tutto nei limiti del rispetto e dell'obbedienza, s'intende.

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  34. "Cerchiamo di dire una parola 'vera' , sia pure in questa luce vespertina"



    "Non si può 'costruire' un movimento liturgico di questo genere – non più di quanto si possa costruire un qualche cosa di vivo-, ma si può contribuire al suo sviluppo sforzandosi di assimilare di nuovo lo spirito della liturgia e difendendo pubblicamente quanto abbiamo fin qui ricevuto. Questo nuovo inizio ha bisogno di 'padri' che siano dei modelli, e che non si contentino di indicare la via da seguire".

    Joseph Ratzinger

    Angelo di Dio, che sei il mio Custode:
    illuminami, custodiscimi,
    reggi e governa me,
    che ti fui affidata dalla Pietà Celeste!
    Amen!

    ^__^

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  35. Cerchiamo di dire una parola VERA....

    Liturgia e Musica Sacra, di J.card. Ratzinger

    Gruppo o Chiesa?

    Cerchiamo brevemente di conoscere questa concezione nelle sue li­nee maestre. Il punto di partenza della liturgia — così ci viene detto —è il riunirsi di due o tre che stanno insieme nel nome di Cristo (199 a). Questo riferimento alla parola del Signore (Mt 18, 20) di primo acchito sembra innocuo e tradizionale. Ma tale parola acquista una portata ri­voluzionaria per il fatto che la citazione biblica è tolta dal suo contesto e viene fatta risaltare per contrasto sullo sfondo di tutta la tradizione liturgica. Perché i «due o tre» sono messi ora in opposizione nei con­fronti di un’istituzione con ruoli istituzionalizzati e nei confronti di ogni «programma codificato ». Così tale definizione significa quanto segue: non è la Chiesa che precede il gruppo, bensì il gruppo precede la Chiesa. Non la Chiesa nel suo insieme fa da supporto alla liturgia dei singoli gruppi e comunità, bensì il gruppo stesso è il luogo dove di volta in volta nasce la liturgia.

    La liturgia perciò non si sviluppa neppure par­tendo da un modello comune, da un «rito» (ridotto, in quanto «pro­gramma codificato», all’immagine negativa della mancanza di libertà); la liturgia nasce nel momento e nel luogo concreto grazie alla creatività di quanti sono riuniti.

    In tale linguaggio sociologico il sacramento del sacerdozio viene considerato un ruolo istituzionalizzato che si è procu­rato un monopolio (206 w) e, grazie all’istituzione (cioè alla Chiesa) ha dissolto l’unità primitiva e la comunitarietà dei gruppi. In tale contesto la musica, così ci viene detto, come pure il latino, sono divenuti un lin­guaggio da iniziati, «la lingua di un’altra Chiesa, cioè dell’istituzione e del suo clero».

    Due Chiese?

    L’aver isolato il passo di Mt 18, 20 dall’intera tradizione biblica ed ecclesiale della preghiera comune della Chiesa, come si vede, mostra ora gravi conseguenze: a partire dalla promessa che il Signore ha fatto a quanti pregano in ogni luogo, si è fatta una dogmatizzazione dei gruppi autonomi. La comunanza della preghiera è stata esasperata sino a divenire un appiattimento che considera lo sviluppo del ministero sacerdo­tale il sorgere di un’altra Chiesa. Da questo punto di vista ogni propo­sta che viene dalla Chiesa universale è giudicata una catena contro cui bisogna insorgere per amore della novità e libertà della celebrazione li­turgica.

    Non l’ubbidienza di fronte a un tutto, bensì la creatività del mo­mento diviene la forma determinante.


    ******************

    ebbè....^___^
    non aggiungo nulla....

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  36. perchè per essere NELLA Chiesa occorre essere in comunione fra "noi" in Cristo e, se c'è questo, vedrai come quel "noi si allarga e non esiste più "noi" e voi"...


    giusto!
    E allora perche' NON ci volete?
    perche' rifiutate la Comunione con noi, nonostante tutti i nostri -pur goffi- sforzi? Perche' non ci accettate come Fratelli vostri? perche' non ci volete nella Chiesa CON VOI?

    Ma vi siete mai chiesti perche' continuiamo a scrivere qui dopo l'approvazione? Ma davvero pensate che vogliamo "convincere" qualcuno? Ma ormai i giochi son fatti e se volessimo convincere qualcuno non perderemmo certo tempo su un blog.. Ma davvero pensate che "temiamo" che facciate cambiare idea al PCL?
    Ma non riuscite proprio a capire che l'UNICO motivo che ci spinge a spendere del tempo qui e' cercare la Comunione con voi? Non percepite questo disperato - e umanissimo- anelito?
    Pensiamo: beh forse adesso questi nostri fratelli inizieranno ad accoglierci, non piu a vederci come mostri. La Stessa Chiesa, nostra e vostra ci ha detto che siamo entrambi figli suoi e dobbiamo fare la pace, cosi come una mamma mette pace fra i 2 figlioletti che si scannano.. Ascolteranno la nostra Mamma!
    No niente da fare...
    Pensano che la Mamma non ha capito niente...
    e allora non sappiamo piu che fare.
    Non mordiamo fratelli! Non obbligheremo nessuno di voi a farsi nc, non siamo contagiosi! siamo peccatori come voi, ne' piu' ne' meno, ma vogliamo essere in comunione con voi, perche' non ci volete?
    almeno non smettete di pregare per noi...

    RispondiElimina
  37. Ma davvero pensate che "temiamo" che facciate cambiare idea al PCL?... ma vogliamo essere in comunione con voi, perche' non ci volete?

    per far cambiare idea al PCL dovremmo avere i mezzi e l'ascendente di Kiko ;)

    noi non creiamo la divisione, né la vogliamo, siamo solo costretti a prenderne atto. Del mio post non hai raccolto il messaggio principale: é Cristo che crea la Comunione! Ma finché ci saranno eucaristie separate non potrà darsi la comunione, perchè è lì che il Signore opera...

    e non siamo noi che non vi vogliamo nella Chiesa. Dobbiamo però constatare che costituite di fatto un'altra Chiesa con suoi riti, metodi, simboli, strutture, linguaggi che dove prolifera sostituisce la chiesa cattolica e non le si integra.

    Leggi le parole del Papa postate da Caterina "Gruppo o Chiesa"?

    Non attribuire a noi un potere e delle intenzioni che non abbiamo: come potremmo non volervi? Ma ora che siete dentro perché, obbedendo, non vi integrate? So bene che non dipende da te ma da chi ti guita e ti addottrina, ma certamente non dipende da noi, che non facciamo altro che 'mostrare' le grandi anomalie che vivete e praticate, portandovi ad esempio il Magistero.

    Che ne pensi della vostra delirante identità sancita dallo Statuto secondo Swan?

    Credi davvero che possiamo smettere di pregare per voi e anche perché il Signore custodisca la nostra fedeltà?

    RispondiElimina
  38. per far cambiare idea al PCL dovremmo avere i mezzi e l'ascendente di Kiko

    quindi pensi che il PCL e' corrotto..oh Santo Cielo...
    pur di non accettarci arrivi a pensare questo fratello mio?

    e non siamo noi che non vi vogliamo nella Chiesa. Dobbiamo però constatare che costituite di fatto un'altra Chiesa con suoi riti, metodi, simboli, strutture, linguaggi che dove prolifera sostituisce la chiesa cattolica e non le si integra.

    ma Mamma Chiesa non dice questo!
    ci ha dato uno scapellotto e una correzione, ma ci ha dichiarato sui figli!come voi! ci ha accolto nella sua casa, ha detto che siamo parte della famiglia, perche' voi non ci accogliete? e continuate a non considerarci degni di essere fratelli vostri , a dire che siamo di un'altra famiglia...ma vi fidate cosi poco di Lei?

    piuttosto aiutateci ad obbedire! se volete aiutarci a camminare nella Chiesa che ci ha accolto ci farete un gran servizio, ma non certo respingendoci sfruculiando tra 2000 pretesti. Lo statuto dev'essere il punto di riferimento perche' non deviamo a destra ne' a sinistra, se ci atteniamo a quello saremo Chiesa, e andra tuutto bene...dunque aiutateci a rispettarlo...
    I paletti ci sono, ma perche' invece aggiungete altri pesi, costruite nuove muraglie?

    Coraggio , solo uniti siamo Chiesa fratelli miei...

    RispondiElimina
  39. @ Cristiano

    Veramente voi cercate di vivere la vostra fede in comunione con gli altri?

    RispondiElimina
  40. Dice Cristiano

    Ma non riuscite proprio a capire che l'UNICO motivo che ci spinge a spendere del tempo qui e' cercare la Comunione con voi?

    Deo Gratias!

    Finalmente. Quindi Grazie a Dio avete rinunciato alla "celebrazione privata", al simbolismo difforme, alla "nuova estetica", agli Orientamenti.

    Finalmente quindi avete ripreso a Santificare la Domenica in Parrocchia, avete deciso di seguire la Pastorale Universale e di abbandonare i metodi degli "scrutini" . E avete anche deciso di seguire la Tradizione Viva della Chiesa.....

    Per caso è capitato quello che ho detto? Perchè se è capitato la Comunione è ritrovata!

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  41. Vorrei dire a Francesco e a tutti che non so se la mia collera è una santa collera, quello che so per certo è che esiste, che la sento salire ogni qualvolta rifletto sull`iter del Cn, sulla sua prassi catechetica e liturgica, e ieri leggendo il post di swan non ho faticato a sentirla. La collera si è imposta .
    L`enormità dei propositi di swan, mostra l`arroganza, l`orgoglio, di chi, nel Cn, crede di essere investito di una missione speciale, extra-ordinaria, unica.

    È stato talmente detto loro che sono nel buon cammino, nel solo cammino, quello che salverà non solo la loro anima ma la Chiesa tutta, che i nc hanno perso ogni oggettività, sono identificati al cammino e a ciò che inculca loro Arguello con i suoi catechisti e supercatechisti.

    Senza dubbio swan ripete quello che ha sentito dire da Arguello e, come al solito, le parole di Arguello sono bevute, assorbite automaticamente, non passano attraverso il filtro della ragione, del buon senso, sono parole di vangelo, indiscutibili.

    E come al solito possono permettersi di diffondere delle enormità simili perchè non trovano nessuno per smentirli, e quando dico nessuno penso alle nostre autorità religiose, a chi è responsabile del deposito della fede, della cura delle anime che sono loro affidate.
    Silenzio, sempre e solo silenzio.

    Allora sì, sono talvolta in collera, spero e prego affinchè la mia collera non mi faccia perdere non la fede, ma la fiducia nei pastori della Chiesa che dovrebbero proteggerci e guidarci.

    RispondiElimina
  42. Stephanos, non avrei potuto meglio formulare il mio pensiero! Grazie!

    Quando Kiko Arguello dice che parla a nome della Chiesa, che il Cn (che è poi la stessa cosa) parla a nome della Chiesa, in realtà, chi lo ascolta deve tradurre automaticamente che Kiko Arguello sta parlando, e pretende di poter parlare, unicamente a nome della Chiesa che esiste solo nella sua mente, nella sua immaginazione, parla a nome di quella Chiesa che vorrebbe riformare, che vorrebbe ricostruire.

    Ho scritto "vorrebbe", avrei dovuto scrivere "vuole", perchè la volontà di Arguello è chiara e sin dall`inizio.

    Ma la speranza è l`ultima a morire, so che la volontà e il potere totalmente umani, pur essendo molto forti, di Kiko Arguello si scontreranno prima o poi, con il misterioso disegno divino.

    RispondiElimina
  43. Emma, Cristo Nostra Speranza ci dona Fortezza e Pace.

    E quello che dobbiamo fare è Sperare.

    Capisco la tua indignazione, ma riponi il tuo Cuore nel Sacro Cuore di Gesù. Ed oggi è il giorno giusto per farlo!

    Sursum Corda!

    RispondiElimina
  44. A proposito del delirante post di Swan, che è sull'altra pagina, inserisco anche qui il link alle nostre riflessioni riguardo all'identità del cammino a suo tempo prefigurata da "Signor Veneranda"

    E' necessario soffermarci su questo punto, perché il problema è più serio di quanto appaia a prima vista, anche perché, more solito si agisce nell'ombra, subdolamente, e alla fine è questo che si porta avanti mettendo la Chiesa - quanto meno disattenta, pare, nei suoi pastori - di fronte all'ennesimo 'fatto compiuto'
    Abbiamo dimostrato ampiamente come la loro realtà si configuri come un vero e proprio "messianismo"... nel quale il Messia non è il Signore Gesù... questo detto senza mezzi termini

    RispondiElimina
  45. Già...

    E questi fatti dimostrano quanto sia stringente e opportuna l'analisi sugli Statuti

    RispondiElimina
  46. Mio caro Cristiano.....è evidente che NON hai letto TUTTO, specialmente gli avvertimenti dell'allora card. Ratzinger, sopra proprio al tuo intervento e che riguardano TUTTI; NOI E VOI....^___^

    il "noi-voi" malamente interpretato da Gianluca e che tu, come uno stampino, intervieni con il MEDESIMO ERRORE ma non te ne accorgi neppure ^__^ E' SANCITO DAL VOSTRO STATUTO....

    Cosa dice il Vostro Statuto? CHE SIETE UNA PICCOLA COMUNITA', NELLA COMUNITA' PARROCCHIALE....
    ora, poichè io NON sono NC e non sono parte della PICCOLA COMUNITA' NELLA COMUNITA' parrocchiale, ma ne sono un membro COME VOI che ne compongono poi UN QUADRO PIU' ALLARGATO, è palese che esiste un NOI(=PARROCCHIANI) E UN VOI(=nc) negarlo è da sciocchi ^___^

    Il problema dunque sta nel RELAZIONARCI in questo "noi e voi"....

    le tue parole sono belle, ma VUOTE...
    l'èquipe dei SUPERCATECHISTI superiori ai catechisti DIOCESANI E PARROCCHIANI è una vostra predicazione, mica "nostra" eh ^___^ è scritto NELLO STATUTO...

    il dire che siete L'UNICO METODO post battesimale approvato dalla Chiesa, è un delirio descritto da swan (un NC) due thread sotto a questo:
    L'Identità del CnC dal suo Statuto definitivo. Iniziamo l'analisi!


    fare una Messa DIVERSA, CON LA MODIFICA DELL'ALTARE E DEL RICEVERE L'EUCARESTIA... CHE ESCLUDE I PARROCCHIANI e li vede partecipi SOLO SE ENTRASSERO NEL CN è una vostra predicazione che DIVIDE....

    La Lettera del card. Arinze del 2005 nella quale vi invita a RITORNARE A CELEBRARE LA MESSA SULL'ALTARE DEDICATO E NEL MODO COMUNE A TUTTA LA CHIESA (punto 5) è stata scritta a VOI, non a "noi" ^___^ ergo, noi celebravamo nel modo COMUNE A TUTTA LA CHIESA seppur con altri difetti, VOI; NO!
    ^___^

    Come vedi potrei continuare all'infinito....la divisione fra NOI e VOI non è una responsabilità nostra, ma VOSTRA....
    le novità che portate SONO STACCATE DALLA TRADIZIONE DELLA CHIESA e danno origine ad una tradizione NUOVA....
    e questo NON possiamo accettarlo, lo dice Cristo in fondo che PER CAUSA SUA CI SARANNO DIVISIONI....

    se in questo "noi e voi" colpa abbiamo, l'abbiamo nel contesto che la Chiesa in cui crediamo e stiamo HA UNA TRADIZIONE CHE VOGLIAMO SEGUIRE IMITANDO BENEDETTO XVI in tutto e per tutto...
    ergo NOI vi abbiamo accolto, voi entrando in molte parrocchie AVETE COSTRETTO I PARROCCHIANI CHE NON VOLEVANO ESSERE DEL CN A CAMBIARE PARROCCHIA....
    VOI volete la vostra messa carnevalesca NOI VOGLIAMO LA MESSA DI BENEDETTO XVI....

    sta a voi, come a NOI, APPLICARE IL MAGISTERO PONTIFICIO e non solo quello che fa comodo...VOI CITATE IL PAPA SOLO PER LE APPROVAZIONI CHE VI HA CONCESSO, ma non esiste un testo del CN che catechizzi CON IL MAGISTERO PONTIFICIO....^___^
    NOI probabilmente sembriamo ai vostri occhi come i FARISEI.....
    amateci per questo.....^___^

    Fraternamente CaterinaLD

    RispondiElimina
  47. ma Mamma Chiesa non dice questo!
    ci ha dato uno scapellotto e una correzione, ma ci ha dichiarato sui figli!come voi! ci ha accolto nella sua casa, ha detto che siamo parte della famiglia, perche' voi non ci accogliete? e continuate a non considerarci degni di essere fratelli vostri , a dire che siamo di un'altra famiglia...ma vi fidate cosi poco di Lei?...


    Cristiano, leggi, i nostri post? Hai capito o no che non siamo noi che non vi accogliamo, ma è la vostra liturgia e prassi a tenervi 'separati'?

    Noi non abbiamo mai detto che non siete 'degni', a noi non spetta dare giudizi né conosciamo il cuore dei fratelli, che solo il Signore conosce... Non facciamo altro che richiamare e mettere in risaltp le difformità, separando bene le persone dalle idee e le prassi che vengono loro inculcate: e sono queste ultime che prendiamo in esame, riscontrandone la difformità con quelle cattoliche... e questo non per giuridismo o sclerotica ortodossia, ma consapevoli che il nostro spirito si 'conforma' a ciò di cui viene nutrito... è questo che dovrebbe quanto meno destare le vostre perplessità e farvi prendere sul serio il raffronto con il Magistero e la Tradizione da voi completamente cancellata, tranne a prenderne brandelli, a macchia di leopardo, usandoli strumentalmente in base alla costruzione ideata dal vostro iniziatore...

    piuttosto aiutateci ad obbedire! se volete aiutarci a camminare nella Chiesa che ci ha accolto ci farete un gran servizio, ma non certo respingendoci sfruculiando tra 2000pretesti

    se già preliminarmente definisci i nostri richiami al Magistero "sfruculiamenti tra 2000 pretesti", penso che sia ben difficile trovare un altro modo di aiutarvi a camminare nella Chiesa.

    E, se anche 'facessimo unità' creando umanamente un irenismo possibile, ma senza solide basi reali, determineremmo una unità 'orizzontale', solo umana, non una vera "comunione", perché quella la crea il Signore!
    E non faremmo altro che alimentare la confusione, purtroppo già molto presente nella Chiesa!

    Non hai risposto alla mia domanda sull'identità del cammino prefigurata da Swan

    Noto che, come sempre arrivano proclami e non vere risposte... incomunicabilità, appunto...

    RispondiElimina
  48. Mi scuso, innanzitutto, se qualche mio intervento sarà saltuario: non sempre ho la possibilità di accedere al computer, specialmente a casa...

    Alla domanda "chi siete?" non posso rispondere, posso tuttavia dire "chi sono io".
    Dunque, mi occupo (dilettantisticamente) di teologia e, avendo conosciuto questo sito, malgrado il poco tempo disponibile, ho cercato di dare il mio "obolo della vedova" cercando di proporre un ragionamento teologico, cioè una lettura critica del dato di fede e cercando di evitare di fare a mazzate col Codice di Diritto Canonico.

    Dato che mi occupo di teologia, sono in un certo senso, un "pagliaccio".
    Stupiti?
    L'allora prof. Ratzinger, inizia la sua "Introduzione al cristianesimo" con un apologo preso da Kierkegaard e, in seguito, ripreso da H. Cox.

    Dunque, c'è un circo che monta il suo tendone nei pressi di un villaggio. Tutti gli artisti si stanno preparando per lo spettacolo, solo il pagliaccio, col suo trucco di scena e il suo costume, è già pronto.
    Ad un certo punto, scoppia un incendio e tutti gli artisti cominciano a darsi da fare con i secchi d'acqua. Il direttore del circo dice al pagliaccio di correre al villaggio per chiedere aiuto, anche perché l'incendio potrebbe propagarsi e distruggere le case dello stesso villaggio che è assai vicino. Il pagliaccio, col suo sorriso finto, il cappellone e i sonagli corre a perdifiato e arriva alle prime case. Lì incomincia ad implorare gli abitanti di correre in aiuto del circo e, in fondo, delle loro stesse case.
    Fatto sta, che, dato il trucco, il costume di scena e gli sbracciamenti esagerati, gli abitanti pensano ad una trovata pubblicitaria e incominciano a ridere fino alle lacrime. Più il pagliaccio si dispera, più la gente ride.
    Così l'incendio arriva alle case e... puf!

    Ratzinger paragona il teologo al pagliaccio proprio per questo suo destino di non essere creduto. Era già accaduto ai profeti...
    Le mie riflessioni, in un certo senso, non sono rivolte esplicitamente al Cammino, ma agli amici di qui che ancora non conosco tutti. Diciamo che chiedo loro di riflettere criticamente sul dato di fede, per trovare insieme quella via che sia insieme analisi e com-prensione.
    Spesso, una riflessione con tenui riverberi di profondità, può nascere vedendo il bacio tra due innamorati, un passero che becca briciole sul marciapiede, una nuvola che somiglia ad un porcellino e così via.
    Il pagliaccio serve a questo: ad annunciare che innamorati, passero e porcellino condividono questa terra "drammatica e magnifica", fatta per un "noi" voluto e desiderato da quel Dio che è Padre, Figlio e Spirito.
    E' nella creazione che il "noi" deve maturare verso quella terra nuova e quei cieli nuovi nella quale ci saranno ancora baci, nuvole, passeri e porcellini.
    Questo fa un pagliaccio.
    Mi scuso se qualcuno conosceva già l'apologo.
    Ora, però, mi sta colando via il trucco di scena. Sto pensando e, come ha scritto Milan Kundera, dimentico spesso che Dio ride di me quando mi vede pensare.
    Che colpo, per questo povero pagliaccio, far ridere anche Lui...
    Magari ci risentiamo...
    Chisolm

    RispondiElimina
  49. ....alla meditazione di Chisolm aggiungo, per dovere di cronaca che il CN nella veste ufficiale del suo fondatore Kiko, dice esplicitamente che NON FANNO TEOLOGIA....^___^

    anche questo è un errore che rischia di dividere, e di fatto DIVIDE semplicemente perchè ogni battezzato, nel momento in cui apre la Bibbia per pregare o leggerla, si avvia ad un atto TEOLOGICO...
    essere poi teologi è ovviamente un altra cosa, è un ruolo che Kiko ha pubblicamente RIFIUTATO all'interno delle sue interpretazioni bibliche....

    La mia non vuole essere una critica specifica, ma una constatazione del fatto che al CN manca qualcosa di fondamentale...e può trovarlo appunto accettando senza riserve il Magistero teologico della Chiesa nella SUA interpretazione delle Scritture...

    Il fatto dunque che si stanno preparando grandi cambiamenti all'interno delle celebrazioni del CN significa di fatto che quanto qui sollevato trova una corretta confermazione, ma questo NON deve alimentare divisioni, al contrario deve aiutare alla COM-PRENSIONE e deve spingerci TUTTI AD AIUTARE IL PAPA ad applicare la Riforma che sta portando avanti altrimenti questo "voi e noi" non si eliminerà...

    Volete e vogliamo aiutare il Papa, per davvero, ad applicare questa sua Riforma?

    ^__^

    Fraternamente CaterinaLD

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  50. E' nella creazione che il "noi" deve maturare verso quella terra nuova e quei cieli nuovi nella quale ci saranno ancora baci, nuvole, passeri e porcellini.
    Questo fa un pagliaccio.


    Buon giorno Chisolm, benritrovato!

    noto che proprio nella creazione, che dice anche Incarnazione, baci nuvole passeri e porcellini trovano la loro ragion d'essere... c'è una ragion d'essere per ogni cosa; nostro compito, con l'aiuto del Signore è trovarla! Ma già ricordarsi che c'è, dispone l'animo ad un'accoglienza nuova...

    quel "noi" che matura verso cieli nuovi e terra nuova, non è un "noi" già dato, perché la folla anonima per diventare 'popolo' deve accogliere un'Alleanza e il "noi" è formato da individualità redente che, per maturare davvero, (parlo sia del "noi" che delle individualità) ha bisogno di un Fondamento comune, che non possiamo trovare solo nella Creazione - che sicuramente è il 'fatto' accomunante - ma dobbiamo riconoscere nell'Alleanza, relazione viva e vitalizzante...

    RispondiElimina
  51. Certo il Logos è già presente nella Creazione tutta, ma c'è stato bisogno della Sua Incarnazione, Passione Risurrezione e Ascensione al cielo, per ricapitolare in Sé tutte le cose... e questo atto supremo incomparabile meraviglioso, che ha già trasfigurato e trasformato la realtà terrena, opera automaticamente o richiede una risposta, meglio se consapevole, ma anche non necessariamente esplicita?

    RispondiElimina
  52. Volete e vogliamo aiutare il Papa, per davvero, ad applicare questa sua Riforma?

    questa è la domanda basilare, perché tutti siamo accomunati in questo desiderio e impegno; ma per viverlo davvero bisogna voler esserci dentro senza scantonare

    RispondiElimina
  53. Sento in tema con la meditazione di Chisolm tutta l'omelia del Papa in apertura del Sinodo, alla quale inserisco il link, perché è semplicemente sublime!

    Qui, inserisco questo brano conclusivo:

    "Alla fine: "Omni consummationi vidi finem, latum praeceptum tuum nimis". Tutte le cose umane, tutte le cose che noi possiamo inventare, creare, sono finite. Anche tutte le esperienze religiose umane sono finite, mostrano un aspetto della realtà, perché il nostro essere è finito e capisce solo sempre una parte, alcuni elementi: "latum praeceptum tuum nimis". Solo Dio è infinito. E perciò anche la sua Parola è universale e non conosce confine. Entrando quindi nella Parola di Dio, entriamo realmente nell'universo divino. Usciamo dalla limitatezza delle nostre esperienze e entriamo nella realtà che, è veramente universale. Entrando nella comunione con la Parola di Dio, entriamo nella comunione della Chiesa che vive la Parola di Dio. Non entriamo in un piccolo gruppo, nella regola di un piccolo gruppo, ma usciamo dai nostri limiti. Usciamo verso il largo, nella vera larghezza dell'unica verità, la grande verità di Dio. Siamo realmente nell'universale. E così usciamo nella comunione di tutti i fratelli e le sorelle, di tutta l'umanità, perché nel cuore nostro si nasconde il desiderio della Parola di Dio che è una. Perciò anche l'evangelizzazione, l'annuncio del Vangelo, la missione non sono una specie di colonialismo ecclesiale, con cui vogliamo inserire altri nel nostro gruppo. È uscire dai limiti delle singole culture nella universalità che collega tutti, unisce tutti, ci fa tutti fratelli. Preghiamo di nuovo affinché il Signore ci aiuti a entrare realmente nella “larghezza” della sua Parola e così aprirci all'orizzonte universale dell'umanità, quello che ci unisce con tutte le diversità."
    ________________
    questo vale per tutti i gruppi, anche per il nostro, sia pure così piccolo, informale, ma sostanzialmente unito nell'impegno comune, nell'intreccio di vite e di esperienze, nell'amore e nella relazione vitale con nostro Signore Gesù nella Sua Chiesa

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  54. Riflettevo su questi due ultimi messaggi molto belli.

    Aiutare... Beh, è molto difficile anche per chi vuole. Vedete la forte identità di gruppi come il CNC (MA NON SOLO! RIPETO, NON SOLO!). Vedete anche la grande confusione, e la contraddizione che regna anche in Sacri Pastori (TANTI!).

    Chi ama il Papa, chi ama la Tradizione Viva, non può mettersi "in cammino" in questa Via senza avere grandi, grandissimi problemi, in seno proprio alla Chiesa!

    Chi ama la Tradizione Viva deve mettere in conto di soffrire, subire ingiustizie, insulti. E magari non riuscire ad essere LIBERO di nutrire la propria fede.

    Ma questa è una ovvietà... Non dobbiamo forse essere CIRENEI in questo tempo?

    Ecco, Gesù. Daccene la Forza, per Maria Santissima.

    RispondiElimina
  55. Ti rispondo caro mic, scusandomi del ritardo, sulla nostra identita'.

    il cammino e' UNO degli strumenti, al servizio della Chiesa, per aiutare la gente ad accostarsi a Cristo Signore e a vivere la Fede. Niente piu ne meno di questo. Ne' il migliore ne' certamente una "carnevalata" (mi ferisce profondamente questo termine, sorella, sei sicura che volevi offendermi cosi duramente?)

    e come tutti gli strumenti, se non funzionano non servono a nulla.

    non puo' essere la nostra liturgia a dividervi da noi, perche' la Chiesa l'ha dichiarata cattolica anch'essa. Quindi Pensa che NON sia una fonte possibile di divisione questo. Perche' voi si??

    Fuori c'e' un mondo disperato di ateismo e abbandono..e noi perdiamo tempo ed energie in sterili partitismi l'un contro l'altro. Io sono di Apollo, io di Cefa , quello di Kiko, etc..
    Siamo di Cristo!!

    RispondiElimina
  56. Fuori c'e' un mondo disperato di ateismo e abbandono..e noi perdiamo tempo ed energie in sterili partitismi l'un contro l'altro. Io sono di Apollo, io di Cefa , quello di Kiko, etc..
    Siamo di Cristo!!


    noi non facciamo i supporter da curva né il nostro impegno nasce da 'partitismi' o li genera: difendendo la Verità difendiamo il Signore e la Sua Chiesa...

    se voi siete davvero di Cristo, perché invece di obbedire al Papa obbedite a Kiko?

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  57. non mi hai affatto risposto, sulla vostra identità, Cristiano, mi hai solo detto che è stato dichiarato cattolico il vostro rito... ebbene, la realtà è che è stato approvato il vostro statuto, ma ora dovete dimostrare, rispettando il Magistero, di essere davvero cattolici

    Ti avevo chiesto una risposta proprio sulle affermazioni di Swan!

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  58. "non puo' essere la nostra liturgia a dividervi da noi, perche' la Chiesa l'ha dichiarata cattolica anch'essa. Quindi Pensa che NON sia una fonte possibile di divisione questo. Perche' voi si??"

    In quel "nostra" c`è la risposta!

    La Liturgia non è nostra, vostra, loro!

    LA LITURGIA È!

    Dicendo nostra cristiano ammette che il rituale nc è diverso, appartiene a loro, alle loro comunità è stato creato per le loro comunità, è un culto privato.
    Più chiaro di così !

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  59. non puo' essere la nostra liturgia a dividervi da noi, perche' la Chiesa l'ha dichiarata cattolica anch'essa


    Ma quando mai?

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