domenica 22 gennaio 2012

UN BREVISSIMO INTERMEZZO DI RIFLESSIONE...


...dopo il 20 gennaio 2012, con la consegna del " Decreto con cui vengono approvate le celebrazioni presenti nel 'Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale', che non sono strettamente liturgiche, ma fanno parte dell’itinerario di crescita nella fede "...dopo l'approvazione della messa neocatecumenale già esplicitamente contenuta nello Statuto Neocatecumenale, approvato due anni fa... essendo dunque ormai divenuta 'patrimonio ecclesiale' anche la prassi neocatecumenale dei "passaggi", degli "scrutini", delle ' decime' e dei relativi riti...


...vinta che fu la guerra... er Pastorello,
doppo d'avè sonato la zampogna,
strillò co tutta l'anima: - Bisogna
ch'ogni leone ridiventi agnello
e ritorni tranquillo a casa mia
ne l'interesse de la fattoria.-

Ma quelli j'arisposero:-Stai grasso!
Oramai, caro mio, se semo accorti
d'esse animali coraggiosi e forti
e no bestiole da portasse a spasso!
Dunque sta' attent'a te, chè d'ora in poi
li padroni der campo semo noi!

(Trilussa)

34 commenti:

  1. Mi pae significativa in proposito la requisitoria di Sandro Magister di qualche giorno fa dopo gli attacchi neocatecumenali al suo recentissimo articolo in cui sollevava problemi e scopriva ambiguità prima dell'approvazione del 20 gennaio scorso:

    ...L’articolo di pochi giorni fa di www.chiesa sul Cammino neocatecumenale ha puntualmente registrato una pioggia di reazioni da tutto il mondo:

    Cestinati gli immancabili improperi, da anni sempre gli stessi anche nel formulario, emergono comunque dalle e-mail degli indignati alcuni elementi meritevoli di attenzione.

    1. Resta confermato il dato di partenza dell’articolo di www.chiesa. Tra i neocatecumenali c’è l’effettiva attesa, alimentata dai loro capi, di un’imminente presa di posizione delle autorità vaticane e dello stesso Benedetto XVI sulla loro prassi liturgica. L’idea fatta circolare tra le fila del Cammino è che si tratterà di un’approvazione.

    2. Non solo. C’è tra i neocatecumenali la convinzione diffusa che tale approvazione nei fatti ci sia sempre stata. “Gli ultimi tre pontefici – scrive un catechista – non ci hanno mai chiesto di cambiare nulla, ed anzi si sono sforzati di ottenere deroghe in nostro favore presso la congregazione per il culto divino”.

    3. Non fa testo, per i neocatecumenali, neppure la severa lettera del 2006 del cardinale Francis Arinze, all’epoca prefetto della congregazione, che ingiungeva precisi cambiamenti alla loro prassi liturgica. Scrivono: “Tutti i pronunciamenti e la prassi del papa e della curia romana dal 2006 ad oggi hanno reso chiaro che alcuni passaggi (e ancora di più alcune interpretazioni) di quella lettera andavano considerati semplici opinioni personali”.

    4. Resta per loro un punto irrinunciabile che la messa debba somigliare a una cena conviviale, con al centro una tavola “così grande che si possano mettere tutti i piatti ed i calici necessari”. Per avvalorare tale simbologia, i neocatecumenali fanno leva su alcuni passaggi delle direttive liturgiche degli ultimi decenni. In particolare, citano l’ordinamento generale del messale romano là dove dice che “il pane eucaristico, azzimo e confezionato nella forma tradizionale, sia fatto in modo che il sacerdote nella messa celebrata con il popolo possa spezzare davvero l’ostia in più parti e distribuirle almeno ad alcuni dei fedeli”.

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  2. Continua Magister..:

    Detto questo, dalle e-mail ricevute emergono però anche segnali di altro tipo.

    Da una parrocchia di Sydney, in Australia, fanno notare che il parroco appartiene al Cammino, ma celebra e fa celebrare le messe attenendosi alle norme liturgiche generali. Questo perché l’arcivescovo della città, il cardinale George Pell, lo ha ordinato “e i neocatecumenali hanno obbedito”.

    Da Newark, negli Stati Uniti, un parroco non neocatecumenale scrive di avere in parrocchia alcune comunità del Cammino. E da esse esige ed ottiene che celebrino avendo l’altare della chiesa come “punto focale della celebrazione” e dando all’omelia il giusto posto. Questo perché è dovere del parroco “vigilare, in quanto rappresentante del vescovo, supremo liturgista e maestro nella sua diocesi, sulla cattolicità di qualsiasi esperienza dello spirito, senza farsi dominare o intimorire”. In questa stessa parrocchia, si celebrano anche messe “seguendo il messale del beato Giovanni XXIII del 1962″.

    Inoltre, c’è chi richiama l’attenzione su un altro punto critico del rapporto tra il Cammino e le autorità vaticane: quello dei catechismi in uso nelle comunità neocatecumenali.

    Approvati un anno fa dal pontificio consiglio per i laici dopo un lungo esame presso la congregazione per la dottrina della fede e numerose correzioni, i tredici volumi del catechismo continuano però a rimanere inaccessibili a chi non fa parte della cerchia dei responsabili del Cammino.

    C’è quindi chi chiede: “Come è possibile che un dicastero vaticano approvi, con conferma ufficiale del Santo Padre, un testo destinato anche ai vescovi e ai pastori per poter sapere che cosa si insegna nelle catechesi del Cammino, se poi questo testo resta segreto e ristretto ai soli catechisti iniziati?”.

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  3. Approfitto della pausa di riflessione per chiedere una cosa a Lino e a chiunque voglia rispondere.

    Tra le icone di Kiko c'è n'è una che mi piace, ed è quella di Elia. Mi piace perchè non è veramente un'icona, è più un disegno, perchè Elia non è proprio un personaggio sacro, e non mi disturba l'eccessiva caratterizzazione del volto, che invece non mi piace nelle finte icone kikiane.
    Che ne dite voi che siete esperti?
    La tengo o la butto?

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  4. degli "scrutini", delle ' decime' e dei relativi riti...


    Questo non è vero

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  5. Ci sarà molto da riflettere su quest'affermazione bislacca di Kiko urlata davanti al Papa il 20 gennaio 2012 [ringrazio Luisa per la segnalazione]:

    "Noi vediamo l`urgenza di passare da una pastorale sacramentale a una pastorale di evangelizzazione".


    Kiko non sa (oppure finge di non sapere) che quelle due "pastorali" sono la stessa cosa. Ma - per dirla come i miei amici che studiano chimica - Kiko contrappone l'«acqua» all'«H²O».

    Occorrerà riparlarne - e ampiamente.

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  6. [segue intervento di Luisa]
    Suggerisco a Kiko Arguello, ai suoi prebiteri, ai suoi kikos, di leggere e meditare queste parole pronunciate dal Santo Padre, il 5 maggio 2010, durante un`udienza sul Munus sanctificandi:

    "Negli ultimi decenni, vi sono state tendenze orientate a far prevalere, nell’identità e nella missione del sacerdote, la dimensione dell’annuncio, staccandola da quella della santificazione; spesso si è affermato che sarebbe necessario superare una pastorale meramente sacramentale. Ma è possibile esercitare autenticamente il Ministero sacerdotale “superando” la pastorale sacramentale? Che cosa significa propriamente per i sacerdoti evangelizzare, in che cosa consiste il cosiddetto primato dell’annuncio? Come riportano i Vangeli, Gesù afferma che l’annuncio del Regno di Dio è lo scopo della sua missione; questo annuncio, però, non è solo un “discorso”, ma include, nel medesimo tempo, il suo stesso agire; i segni, i miracoli che Gesù compie indicano che il Regno viene come realtà presente e che coincide alla fine con la sua stessa persona, con il dono di se, come abbiamo sentito oggi nella lettura del Vangelo. E lo stesso vale per il ministro ordinato: egli, il sacerdote, rappresenta Cristo, l’Inviato del Padre, ne continua la sua missione, mediante la “parola” e il “sacramento”, in questa totalità di corpo e anima, di segno e parola. Sant’Agostino, in una lettera al Vescovo Onorato di Thiabe, riferendosi ai sacerdoti afferma: “Facciano dunque i servi di Cristo, i ministri della parola e del sacramento di Lui, ciò che egli comandò o permise” (Epist. 228, 2). E’ necessario riflettere se, in taluni casi, l’aver sottovalutato l’esercizio fedele del munus sanctificandi, non abbia forse rappresentato un indebolimento della stessa fede nell’efficacia salvifica dei Sacramenti e, in definitiva, nell’operare attuale di Cristo e del suo Spirito, attraverso la Chiesa, nel mondo."

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  7. Un po' di buonumore:

    la fede dei neocatecumenali, riassunta da un arguto commentatore sul blog Messainlatino:


    «...Per Kiko nostro signore, cArMEN

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  8. Segnalo anche la graffiante ironia di Andrea tre "tapiri d'oro" per i neocat.

    Subito dopo vediamo il solito Magister che, con più diplomazia, ha scritto praticamente le stesse cose:

    Ai neocatecumenali il diploma. Ma non quello che si aspettavano

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  9. Michela,
    devi capire che le icone e i dipinti di Kiko sono brutti a prescindere, un po' come qualsiasi cosa faccia Kiko.

    Magari a te non sembra ma non te ne faccio una colpa. Forse, semplicemente, non sei abbastanza esperta in merito.
    Per questo motivo fidati di me e butta quell'icona, che probabilmente avrà anche influenze sataniche.
    O meglio regalala a qualche tuo conoscente neocat.
    Loro sono abituati alla bruttezza e apprezzeranno il gesto.

    A tal proposito, avete notato che in genere i neocat sono proprio brutti?
    Credo che convivere con la bruttezza renda anche le persone più brutte, dentro e fuori. Non vorrei esagerare, ma forse ci starebbe bene un topic al riguardo. Non mi sembra che questo tema sia mai stato trattato.

    Saluti
    Magnum J.

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  10. A leggere questi articoli mi rincuoro, lo ammetto, e un bel pò di sconforto accumulato in questi giorni sfuma. Rimango tuttavia molto preoccupato e pensieroso.

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  13. L'articolo di Magister andrebbe sbandierato ai quattro venti!

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  14. Stefano78 ha detto...
    degli "scrutini", delle ' decime' e dei relativi riti...


    Questo non è vero

    23 gennaio, 2012 09:48



    Non sono stati approvati dunque nè gli scrutini nè i riti connessi agli scrutini? E neppure le decime?
    Cos'è stato approvato dunque?

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  15. ... non mi ero accorto che tripudio aveva linkato l'articolo di Magister ...

    Va bene, fa lo stesso. Comunque ai
    cari fratelli NC dico che se ne facciano una ragione se a qualcuno il “fumo negli occhi” non gli si attacca, anzi, cercate di togliervi i paraocchi così da vedere finalmente la "casella" sulla quale state che non è tutta la scacchiera.

    Anzi, con umiltà riconoscete di essere soltanto un "pedone" e non "l'alfiere".

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  16. ....aggiungerei anche la riflessione di sandro magister che conferma quanto abbiamo fino ad oggi sostenuto: il Papa ribadisce che il Cnc dele ADEGUARSI alla Messa Liturgica della Parrocchia, non esiste alcuna messa neocatecumenale... ^__^



    Le celebrazioni nelle piccole comunità – ha proseguito il papa – devono cioè produrre una "progressiva maturazione" che favorisca "il loro inserimento nella vita della grande comunità ecclesiale", ossia in concreto "nella celebrazione liturgica della parrocchia".

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  17. ExNeocatSalvatoDaDio23 gennaio 2012 alle ore 11:28

    In realtà è come ho sempre pensato: la responsabilità forte resta dei preti e dei vescovi. In più ora i catechisti neocat dovrebbero smettere di prevaricare sui parrocchiani. Secondo me qualche puntino sulle i è stato messo.

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  18. Secondo me qualche puntino sulle i è stato messo.

    ALLELUJA!!! ^__^

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  19. Cos'è stato approvato dunque?

    Le "celebrazioni", che non sono RITI LITURGICI, dei passaggi del Cammino (consegna di croci, preghiere comuni, consegna di questo o quello, invocazioni, rituali legati ad un evento, ecc)

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  20. Cos'è stato approvato dunque?

    Le "celebrazioni", che non sono RITI LITURGICI, dei passaggi del Cammino


    Dunque, traducendo in parole povere, è stato approvato in modo specifico quanto era già contenuto e approvato nel direttorio, salvo la liturgia. Questa eccezione è stata posta in evidenza dal Papa, e riconosciuta dallo stesso Magister, che ringrazio sentitamente. E’ un po’ come la Sacra Sindone: il negativo è più chiaro del positivo. Restando nella metafora, questo decreto evidenzia quanto non è approvato.

    La situazione della questione nc resta quindi sostanzialmente invariata, con in più qualcosa di buono e qualcosa di brutto. Il buono è nelle parole del Papa. Il brutto, a parte che nessuno lo ascolta, è che altre famiglie sono state inviate. E non sapremo mai come, perché, che fine fanno, che frutti producono, che dolore producono, che sciocchezze pseudo-dottrinali raccontano.

    Questo delle famiglie che partono dietro una supposta vocazione collettiva è il fiore all’occhiello del cn, che convince di solito un po’ tutti, anche i detrattori: che coraggio, che fede, ecc. Ma invece, anche tacendo gli effetti collaterali sui figli e sugli equilibri familiari, anche tacendo il discorso economico anch’esso denso di oscurità mai chiarite, questa ‘vocazione’ resta, a mio avviso ovviamente, anomala rispetto al pensiero della Chiesa sull’argomento vocazione e sulla missione peculiare della famiglia e dei genitori. Tema difficile, complesso che il cn tratta e bistratta con terribile e arrogante superficialità.

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  21. Continuo a non capire di cosa stiate parlando. Avete capito o no che il Cardinale Canizares (PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO) ha celebrato l'eucarestia a modo Neocatecumenale?
    Ma io dico, come fate a non capire che anche solo questo fatto rende pienamente legittima la celebrazione eucaristica del cammino.
    Se ci fossero stati dubbi di qualsiasi genere non avrebbero mai lasciato accadere una cosa del genere.
    La Chiesa ha semplicemente fallito e approvato il Cammino Neocat.

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  22. ma io come lo spiego al marito e a chi mi dice che la messa nc "è una messa come tutte le altre solo un pò più animata!", come lo spiego, dicevo, che il papa non ha approvato, non approva e mai approverà questa celebrazione? se gli dò i riferimenti su internet mi diranno che in rete c'è tutto e il contrario di tutto, se gli cito documenti ecc me ne citerebbero altrettanti che direbbero il contrario...la lettera di arinze "è stata superata dallo statuto"e se proprio non hanno argomenti un ragazzo una volta mi ha risposto: non è vero e tu lo sai! e poi se l'è battuta in ritirata... come si fa a farglielo capire?

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  23. approfitto per chiedere un'altra cosa o.t.: una ragazza entrata in cammino dopo anni di lontananza dalla chiesa, di droga ecc,ha raccontato che una sua parente aveva sempre pregato fin da quando sta ragazza era piccola perchè lei incontrasse il cammino ( notare :il cammino non il Signore) dopo diversi anni questa ragazza ha incontrato quello che sarebbe diventato suo marito, ha messo la testa a posto ed è entrata in comunità. Ovviamente il commento è stato: il Signore ha esaudito le preghiere della mia parente!Il Singore esaudisce anche le preghiere "sbagliate?" qualcuno mi sa interpretare questo fatto?

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  24. scusate io il 20 ero in Vaticano, probabilmente ho capito male, potreste cortesemente dirmi cosa devo fare esattamente?, però non scherzate come al solito, dite ESATTAMENTE cosa fare, cioè:

    possiamo fare la liturgia della parola, la possiamo preparare e celebrare come sempre;

    possiamo celebrare la penitenziale mensile con monizioni canti e confessioni private?;

    possiamo fare la convivenza mensile con risonanza e colletta a sacco?

    possiamo celebrare l'Eucarestia settimanale anticipandola al sabato sera, nelle piccole comunità e seguendo strettamente i libri liturgici?

    posso partecipare ai vari riti approvati, (Pasqua, Pentecoste ecc.)?

    posso partecipare ai vari passaggie riti anch'essi approvati, e se approvati attenermi alle disposizioni?

    infine, devo obbedire a quella parte di Chiesa che dice che il cammino va bene così come è stato approvato?

    vi prego di rispondermi in modo accurato, ribadisco senza scherzare o sminuirne l'importanza e possibilmente a tutte le domande rivolte

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    1. Non siamo noi a dirti cosa potete o non potete fare. È il Papa a dirvelo.

      E vi ha già detto (per iscritto nel dicembre 2005, a voce a gennaio 2006 e ultimamente anche il 20 gennaio 2012) che potete fare tutte quelle cose, ma rispettando i libri liturgici, ovvero senza gli strafalcioni di Kiko, ed integrandovi nelle parrocchie, obbedendo ai vescovi, che purtroppo è proprio ciò che finora non avete fatto (e non siamo noi a dirlo, ma gli stessi vescovi).

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  25. Aggiungiamo pure che l'approvazione delle "celebrazioni non liturgiche" è praticamente una formalità burocratica.

    Infatti tale "approvazione" non solo non riguarda la liturgia (Messa o liturgia delle ore), ma non serve nemmeno a coprire gli abusi che ivi si compiono praticamente dovunque nel Cammino.

    Come ad esempio la scarnificazione delle coscienze, l'obbligo tassativo delle "decime", la durata pluridecennale...

    In fin dei conti, la montagna ha partorito il topolino. Anzi, il cricetino (che sempre topolino è -- solo che sembra più elegante del topolino).


    Papa Benedetto XVI ha ricordato ancora una volta che il Cammino deve seguire "i libri liturgici" approvati dalla Chiesa. Esattamente ciò che aveva stabilito appena divenuto Papa, facendolo mettere per iscritto nella famosa "lettera di Arinze".

    Ed è esattamente ciò che comanda lo Statuto Neocatecumenale, che ha recepito la "lettera di Arinze" (contenente le «decisioni del Santo Padre»), benché con l'astuta clausola del "ricevere la comunione al proprio posto", clausola che contraddice il Papa ma che non è stata voluta dal Papa.

    Anche accettando come prendendo per buona tale clausola, vediamo che i seguaci di Kiko e Carmen continuano a disobbedire al Papa.

    Per esempio, venerdì 20 gennaio 2012 il Papa ha detto ai neocatecumenali che devono rispettare i libri liturgici.

    Il giorno dopo (sabato 21 gennaio 2012), alle celebrazioni kikiane-carmeniane del sabato sera, quante comunità del "neocatecumenato" avranno seguito i libri liturgici?

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  26. Magnum
    Credo che convivere con la bruttezza renda anche le persone più brutte, dentro e fuori.

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    ma va' a farti un giro, va'

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    1. Magnum allora ci dovrebbe spiegare come mai la Chiesa ha sempre promosso la bellezza. Romanico, Gotico, Barocco, eccetera, erano "bruttezze"?

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  27. dice Caterina citando il papa:

    Le celebrazioni nelle piccole comunità – ha proseguito il papa – devono cioè produrre una "progressiva maturazione" che favorisca "il loro inserimento nella vita della grande comunità ecclesiale", ossia in concreto "nella celebrazione liturgica della parrocchia".

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    Tutto questo, nelle comunità più anziane è risultato evidente anche dopo la lettera del card Arinze.
    E difatti è stato fatto, prima partecipando alle messe domenicali una volta al mese, e poi cercando di 'modificare' le Messe parrocchiali introducendo, secondo i casi, ambientali, canti kikiani, qualche ammonizione. inoltre le comunità più anziane sono un serbatoio di catechisti per l'iniziazione cristiana, e per i corsi matrimoniali.
    quindi, cara Caterina, i neocat stanno già attuando quell'invito del papa.

    Quindi io non ci vedo nulla di nuovo, e soprattutto non vedo nessun freno al cammino, che a mio avviso, e a differenza di quanto dite voi, preferisce la segretezza, e non desidera l'approvazione di una 'sua' liturgia.
    per due ragioni
    - il cammino parassita la chiesa, e usa i suoi riti, simboli, e linguaggio per fare il suo interesse
    - il cammino non vuole liturgie proprie per non finire sotto i riflettori,e non essere giudicato da teologi ecc, a cui non saprebbe cosa rispondere.

    Però c'è un'ambiguita da risolvere:
    il cammino non può fare a meno della liturgia ( che è una gamba del tripode).
    però il cammino chiama liturgie le sue celebrazioni,
    invece il papa dice che non sono liturgie.
    Qui sta la chiave per capire che oggi sia i neocat che gli anti-neocat possono dire ( ed entrambi a ragione dal loro punto di vista) che il papa ha approvato o che il papa ha frenato.

    Dal momento che conosco un po' il linguaggio distorto neocat,
    preferisco soffermarmi sull'incauto invio delle famiglie, piuttosto che sulle parole del papa.
    E l'invio è invece una chiara manifestazione di una sostanziale approvazione del cammino.

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  28. @ Michela ha detto a Magnum che aveva detto: "Credo che convivere con la bruttezza renda anche le persone più brutte, dentro e fuori".
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    ma va' a farti un giro, va'


    Infatti, hai detto bene, se ne vada a fare un giro. Se ti piace, io non la butterei. Così come io non ho buttato la prima icona di Maria con la quale m'invitarono l'anno scorso a partecipare nella mia parrocchia alla Nuova Evangelizzazione neocatecumenale (quella con la colomba). L'invito che ho ricevuto quest'anno, invece, ha la firma Kiko in alto. Per un pittore di icone è un errore enorme: la mente dell'osservatore, dall'immagine della Vergine col Bambino, è rinviata a quella dell'autore Kiko.
    Un vero pittore di arte sacra (come sempre è avvenuto, anche nel nostro Rinascimento) ritenendosi un semplice strumento per la realizzazione di un'opera ispirata, omette la firma.
    L'immagine con la firma non la conserverò.
    Ciao

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  29. Ovviamente il commento è stato: il Signore ha esaudito le preghiere della mia parente!Il Singore esaudisce anche le preghiere "sbagliate?" qualcuno mi sa interpretare questo fatto?

    Le vie del Signore non sono le nostre. A volte sembra che il Signore non ascolti le nostre preghiere e a volte vediamo realizzarsi ciò che ardentemente desideriamo e fiduciosamente chiediamo. La Fede ci fa riconoscere che il Signore esaudisce sempre ciò che è bene per noi.
    Premesso questo, non sappiamo cosa il Signore abbia riservato a quella persona e perché la preghiera appaia esaudita alla lettera.
    Sarò incorreggibile, ma mi viene da pensare che non è poi così difficile né frutto di un miracolo "incontrare" il cammino... praticamente ormai te lo ritrovi in tante di quelle parrocchie!

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  30. "è una messa come tutte le altre solo un pò più animata!"

    E' proprio quell'animazione indebita e frutto di invenzioni kikiane che nella Liturgia - che una cosa sacra e deve (ma quel che è successo ci costringe a dire dovrebbe) essere immutabile - che non la rende "una messa come tutte le altre".
    Altrimenti, perché non è intercambiabile con le normali messe NO?
    Sono proprio gli elementi introdotti da Kiko a farne un'"altra" cosa e a renderla strumentale alla cementazione della comunità e non orientata al culto del Signore, che invece è prioritario!

    In fondo queste affermazioni, come tante altre, sono frutto di ignoranza, superficialità e pressappochismo! Quando non sono altro che la ripetizione pedissequa di quello che dicono i catechisti.

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  31. Rispondo ad Elena:

    nella preghiera noi domandiamo ciò che pensiamo sia il nostro bene, e chiediamo di allontanare ciò che pensiamo sia il male.

    E non capita sempre che i nostri pensieri corrispondano a quelli di Nostro Signore.

    La forza "emozionante" delle comunità neocatecumenali può erroneamente far pensare che si tratti di vera fede vissuta (ricordiamoci che cadono in questo tipo di equivoci tanti importanti ecclesiastici che hanno passato la loro intera vita dietro una scrivania).

    Anche un protestante griderà che le proprie preghiere sono state esaudite, nel momento in cui vede un cattolico lasciare la fede per abbracciare l'eresia. Ma pensiamo mica che il Signore "esaudirebbe" la preghiera di chi chiede che l'errore e le tenebre si diffondano sempre più?

    Siamo davvero certissimi che non sarebbe colpa della volontà umana (guidata dalla superbia) ad "esaudire" certe preghiere?

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  32. PER RAIDEN:
    (Mic, ti prego, pubblicalo...)

    Raiden, una certa persona ti ha riscritto ieri sulla tua vecchia mail, e ti prega di rispondere al più presto.

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