mercoledì 22 febbraio 2012

LA PARROCCHIA "NEOCATECUMENALIZZATA" TESTIMONE SUL TERRITORIO?

In occasione del raduno promosso in Vaticano dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione il 15 ottobre scorso, Mons. Fisichella, che ne è il prefetto, così si esprimeva, davanti a una platea di 8000 persone, a proposito della funzione della parrocchia in ambito di evangelizzazione:

"È nella pastorale ordinaria di cui la parrocchia è “struttura fondamentale”, che “dovremo trovare le forme perché l’intera comunità scopra il suo essere evangelizzatrice”, ha poi precisato mons. Fisichella andando a trattare quegli ambiti di testimonianza posti al centro dell’attenzione. Da qui parte “la sfida”, per cui “dobbiamo esprimere un progetto che permetta alla comunità parrocchiale di essere testimone sul territorio”. Il vescovo ha quindi parlato della liturgia, azione “mediante la quale la Chiesa esprime il suo essere nel mondo” ed è “linfa vitale per il suo annuncio”, che “nella differenza dei riti mostra l’unità del credere”. Sul fronte della cultura, “la mancanza di pensiero indebolisce la fede” e la rende “incapace di raggiungere tutti”. Contro questa deriva, ha ammonito, “dobbiamo ritrovare la via maestra per riportare lo sguardo sull’essenziale”.

Ci domandiamo cosa significhi l'espressione che "la Chiesa nella differenza dei riti (quali?) mostra l'unità del credere". A me sembra un controsenso marchiano.

Ci domandiamo però soprattutto come e quanto la parrocchia possa incarnare questi carismi ed obbedire a questo ampio mandato di evangelizzazione allorquando la stessa "contiene" dei nuclei più o meno vasti di Cammino Neocatecumenale che, fino a ieri, in modo più o meno sibillino, oggi apertissimamente NEGANO la parrocchia!

Per questi ultimi infatti la struttura stessa della "Nuova Chiesa" è costituita,alla base, da cellule di evangelizzazione sul territorio (le comunità neocatecumenali appunto), che a loro volta sono raggruppate in un "Cathecumenium". Quest'ultimo, unito ad altri forma una diocesi...ecc.

Una netta contrapposizione dunque ,non solo amministrativa, con la "Paroecia" tradizionalmente intesa che non ci risulta sia stata minimamente scalfita dal C.J.C. nella sua identità e nella sua portata.

Il 20 gennaio scorso, per caso, è stata rivista anche l'identità complessiva della parrocchia "evangelizzante" alla luce dell'impalcatura neocatecumenale ormai sdoganata ? O dobbiamo pensare che l'ennesimo svarione da parte dei Sacri Palazzi abbia solo seminato , magari senza volerlo, ulteriore scompiglio nella mente e nel cuore dei cattolici?

88 commenti:

  1. Se io volessi trascurare la faccenda dei "Catechumenium", tutto il discorso mi sembrerebbe pura "fuffa" degli anni settanta, quando si facevano discorsoni pomposi di rinnovare le parrocchie, di essere credibili sul territorio, di andare evangelizzando porta a porta, eccetera, praticamente trasformare le parrocchie in Sale del Regno dei testimoni di geova.

    "Fuffa", cioè immondizia senza valore e senza senso. Era il risultato dell'infatuazione, da parte del clero "rivoluzionario", per gli slogan dell'attivismo sinistresco.

    Lo scopo delle parrocchie è di garantire ai fedeli liturgia e dottrina. Cioè le parrocchie sono uno strumento della Chiesa.

    Con la rivoluzione postconciliare le parrocchie, da strumento che erano, sono diventate in tutti i discorsoni clericali entità che utilizzano i fedeli come strumento.

    Si è cioè invertito il mezzo col fine.

    Per cui si fanno tutti questi discorsoni eleganti su cosa devono fare le parrocchie, come se una parrocchia che si limita a garantire retta dottrina e santi sacramenti fosse qualcosa di abominevole.

    In quella inutile fuffa si inseriscono coloro che a vario titolo vogliono utilizzare le parrocchie per i propri scopi... tra cui, naturalmente, non potevano mancare i neocatecumenali.

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  2. Voi non avete mai capito nulla nè capirete mai nulla.Siete capaci solo di perdere tempo su questo blog non sapete fare altro.La vostra è solo invidia.Il Cammino riesce a fare cose di cui voi siete incapaci e questo vi fa rosicare.E questo vi rimane chiacchiere inutili!

    Svegliatevi il mondo è secolarizzato
    indifferente a Dio.La mia parrocchia sta per essere abbandonata dalla Congregazione Religiosa che la regge da trenta anni per scarsità di Sacerdoti.E così finiranno tante parrocchie se non si passerà alla nuova evangelizzazione.Invece di perdere tempo scrivendo cretinate su un blog fate cose più utili.Per la quaresima convertitevi e fate penitenza siete solo cenere e quello ritornerete.

    Preghiera,penitenza,elemosina fate questo invece di scrivere sciocchezze,bugie su questo blog.
    Tanto siete sempre i soliti noti e scrivete sempre le stesse cose trite e ritrite.

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  3. A si fuffa?Tu che proproni Tripudio per rievangelizzare i lontani? Sentiamo la tua ricetta visto che la sai lunga?Avanti dicci che proponi per annunciare il Vangelo ai lontani?

    Non mi dire come alcuni che debbono essere i lontani ad avvicinarsi o magari che bisogna fare la Messa Tridentina?Se fosse così semplice lo farebbero tutte le parrocchie.

    Insomma Tripudio vediamo se oltre criticare sai proporre qualcosa?

    Ma che te vuoi proporre non sai neanche chi ti mantiene in piedi.
    Te ne uscirai con le solite cretinate.E che altro puoi dire sei un cretino!

    Dai censurami pure.

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  4. leggendoti sembra quasi di vederti, erto a vessillo degli osservatori, che prendi le persone per immondizia senza valore e senza senso, è terribile come si possa arrivare a certe affermazioni, anche se usi il condizionale hai reso perfettamente l'idea di chi sei.

    GUARDATEVI DAL DISPREZZARE ANCHE UNO SOLO DI QUESTI PICCOLI, DISTESI LE MIE BRACCIA SULLA CROCE PER LORO

    tripudia pure, fossi in te ci penserei due volte a tripudiare

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  5. Tripudio:Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!

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  6. Per cui si fanno tutti questi discorsoni eleganti su cosa devono fare le parrocchie, come se una parrocchia che si limita a garantire retta dottrina e santi sacramenti fosse qualcosa di abominevole.

    Sinceramente credo che limitarsi a garantire la retta dotrina e santi sacramenti sia condizione necessaria ma non sufficiente.

    Ovviamente deve essere il punto uno e il perno da cui discende il resto, ma penso che la parrocchia debba anche essere in grado di unire e far crescere i fedeli nella fede con i mezzi più opportuni. Non basta garantire la dotrina, bisogna anche trovare modi opportuni per diffonderla nella vita di tutti. Il problema è quando come nel nc, e purtroppo non solo, per diffonderla si fa venir meno il punto uno cioè la retta dottrina e i santi sacramenti che passano in secondo piano.

    Anonimo Gv

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  7. ti chiedi ?
    "Ci domandiamo cosa significhi l'espressione che "la Chiesa nella differenza dei riti (quali?) mostra l'unità del credere". A me sembra un controsenso marchiano.

    Guarda che è da un bel pò di tempo che viene proposta una "unità nella diversità".
    Ma questo concetto è chiaro agli umili, ai "PROFESSORI" invece rimane oscuro.

    Forse dovreste scendere dal vostro seggio, subito vi apparirebbe molto "Cristiano".

    "Poiché non gradisci il sacrificio e, se offro olocausti non li accetti.
    Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato tu, o Dio, non disprezzi.
    ......
    Allora gradirai i sacrifici prescritti......"

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  8. Azzardo un`interpretazione "positiva" delle parole di Mons. Fisichella.
    Ci sono effettivamente diversi riti nella Chiesa cattolica latina, ne cito tre : Rito romano, Rito ambrosiano e Rito mozarabico

    L`unico Rito Romano ha due forme, l`ordinaria e la straordinaria.

    Volendo restare positivi è a queste differenze che si riferiva Fisichella.

    Fermo restando che nessun sacerdote, vescovo, cardinale, che generosamente aprono le porte al cammino nc, dirà che quel che fanno i neocatecumenali il sabato sera nelle loro salette è un nuovo rito, un altro rito.
    Fermo restando anche che nessun sacerdote, vescovo o cardinale potrà affermare che quel che ha inventato Arguello per le sue comunità rispetta il Messale Romano, potrà negare che la prassi "liturgica" nc fa parte di quelle che la REDEMPTIONIS SACRAMENTUM ha chiamato gravi abusi liturgici.

    E forse che potranno negare che il cammino nc con le sue prassi "altre", la sua struttura "altra"porta la divisione e la disarmonia nelle parrocchie?

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  9. Assodato che l`invenzione "liturgica" kikiana calpesta la liturgia cattolica, nella sua forma e nella sua sostanza, che i membri del cammino nc con la loro organizzazione vivono a lato della parrocchia, sarei curiosa di sapere come vedono le cose, per quel che riguarda la struttura parrocchiale, il futuro delle parrocchie, l`armonia nelle parrocchie, quelle persone che vanno di convegno in convegno per discutere di nuova evangelizzazione.

    Benedetto XVI ha parlato chiaro, i neocatecumenali DEVONO inserirsi nella parrocchia già durante il "cammino" e in ogni caso alla fine, ha detto in modo chiaro e inequivocabile che la SOLA FORMA LITURGICA ORDINARIA è quella della parrocchia.

    Abbiamo visto come i nc hanno accolto quelle parole, abbiamo osservato la loro irritazione.
    Vedremo come i vescovi applicheranno le chiare istruzioni del Papa.

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  10. ...per Tripudio:

    1 - se il discorso è fuffa=immondizia senza valore, (concordo) perchè il Papa non lo smentisce prontamente ?
    2 - ha o non ha il Papa il supremo munus docendi, cioè: è o non è egli Pastore supremo e Vicario di Cristo Buon Pastore, che deve vigliare sull'intero gregge che non si sbandi e non sia preda di lupi-briganti-eretici che lo avvelenano con false dottrine ? ?
    3- dopo 46 anni di CAOS conciliare, col suo pluralismo movimentista, vuole o non vuole il Papa Benedetto iniziare a chiarire le idee ai milioni di fedeli confusi nel mondo da cento tipi di discorsi catechetici, chi più chi meno devianti dalla retta Dottrina, anche nelle omelie spesso becere e sproloquianti della Messa, che confondono sempre più le poche certezze rimaste, anzihè spiegare e insegnare la Dottrina perenne, con parole chiare e ancorate SALDAMENTE AI DOGMI ? (e guardate che sto parlando di parrocchie NON-NC!...ma già inquinate di idee TIPO-NC)
    4- se le catechesi di questo sciagurato movimento sono letteralmente "porcherie" (come giustamente avete evidenziato alcuni giorni fa), mi dite perchè il Papa, con la suprema Autorità del suo ruolo non dice espressamente ai leaders:

    "VI DIFFIDO (O VI PROIBISCO) di continuare a seminare CODESTE PORCHERIE; e se persisterete nell'insegnamento ERETICO, ordinerò la chiusura definitiva delle sedi che NON obbediscono alle correzioni prescritte da tempo" ?
    perchè lascia che tutto continui, senza DISAPPROVARE apertamente le menzogne e gli abusi PERSISTENTI senza alcun pentimento-ravvedimento operoso di chi li compie ?

    5- che cosa aspetta il Papa, che tutte le porcherie suddette, osservate e DILAGATE da oltre 40 anni, siano insegnate a tutte le parrocchie ?

    6- secondo Tripudio e voi tutti, se non c'è un DIVIETO esplicito di appestare la Chiesa, credete che gli appestatori eretici, IMPENITENTI DA SEMPRE, IMPUNITI DA SEMPRE, LA SMETTERANNO DI APPESTARE , proprio, ora che hanno ricevuto IL TIMBRO-MARCHIO DI QUALITà ufficiale e DEFINITIVO => V. INOLTRE 17 GENNAIO 2011 ELOGIO A 360°:
    : "UNO DEI METODI DI formazione cristiana (validissimo, va da sè....)CON TANTI BEI FRUTTI e fresche energie ecc....." ?
    7 - se il Papa non chiama l'eresia col nome che le compete, cioè di MALE, peccato gravissimo e causa di distruzione della Chiesa,
    mi spiegate COME FANNO i plagiati di Kiko a capirlo, che sono vittime di un MALE, venuto dal maligno, mentre viene invece detto loro che quel male è un dono dello Spirito Santo, favorendo così l'epocale INGANNO del popolo-bue ?

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  11. cara Emma, PRECISIAMO:
    il Papa non ha parlato affatto chiaro, e non dirà le cose chiare -cioè COME ESSE SONO- fin quando non avrà chiamato l'insegnamento di Kio col nome che esso merita:
    ERESIA !
    e fin quando non condannerà eresia e menzogna, che sono soltanto MALE e gravissimo male, peccati contro Dio e contro la Chiesa, le vittime dell'eresia (che sono i NC ma ANCHE TUTTI NOI, MEMBRA DEL CORPO MISTICO ) non saranno riportate alla luce della Verità: CONTINUEREMO AD ESSERE prigionieri della menzogna kikiana, che sta demolendo la Chiesa !
    Vi è così difficile capire questo concetto elementare, cioè che l'ERRORE deve essere condannato e non sorvolato come se nulla fosse ?

    altrimenti esso continua la sua marcia DEVASTATRICE, INFISCHIANDOSENE delle miti indicazioni che Emma ed altri mostrano come inequivocabil ?
    lo vedete o no che quelle del papa sono proposizioni facoltative, non obbligatorie, visto che non sesistono SANZIONI PER I RIBELLI ?

    e che quindi quelle proposte sono totalmente INEFFICACI ?

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  12. sarei curiosa di sapere come vedono le cose, per quel che riguarda la struttura parrocchiale, il futuro delle parrocchie, l`armonia nelle parrocchie, quelle persone che vanno di convegno in convegno per discutere di nuova evangelizzazione.

    cara emma ho partecipato almeno a 25 convegni annuali pastorali, e come dici tu in tutti si è sempre "discusso" di evangelizzazione, grandi nomi, interventi di teologi affermati, gruppi di lavoro con grandi discussioni, appunto discussioni, solo quelle, nei gruppi qualche volta timidamente ho detto

    "noi ogni anno evangelizziamo in parrocchia, e davo l'esperienza di come le persone hanno la necessità di ascoltare il kerigma"

    le risposte sono state o sorrisini sornioni, o molto evasive e dunque lascio a te,che penso saresti tra quelle dei sorrisini, la conclusione.
    non ti sprecare in ulteriori risposte, già lo ha fatto tripudio, che con fare diplomatico e dotto ci considera (poichè l'oggetto del discorso sono i neocatecumeni)" come "immondizia senza valore e senza senso".

    ieri non mi hanno pubblicato,
    oggi forse:
    tripudio fossi in te ci penserei due volte prima di tripudiare

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  13. non sono in grado di rispondere alle 7 domande ma la mia opinione è che il Papa sia ispirato da Mt 13,24-30. Ogni tanto da chiare indicazioni che dovrebbero venir seguite. E' anche noto che era contrario all'approvazione degli statuti, ma il potere del cammino è grande nella Chiesa e gode di ottimi appoggi. Sinceramente anche io preferirei qualche dichiarazione più esplicita. Più che altro vorrei che si facesse chiarezza sull'approvazione del direttorio perchè se è approvato come dicono i nc allora bisogna metter mano al catechismo della chiesa cattoli ca per modificarlo radicalmente invalidare tutto ciò di difforme che ci è stato insegnato inquanto non possono convivere interpretazioni totalmente divergenti della Scrittura.
    A si e bisogna anche cambiare le note della Bibbia di Gerusalemme perché negli orientamenti sono diverse dall'ultima versione pubblicata. In questo momento mi pare che la Chiesa sia alquanto schizzofrenica.

    Anonimo Gv

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  14. Piccola osservazione sul commento di tripudio:

    "Per cui si fanno tutti questi discorsoni eleganti su cosa devono fare le parrocchie, come se una parrocchia che si limita a garantire retta dottrina e santi sacramenti fosse qualcosa di abominevole."

    secondo me il fatto che le parrocchie debbano garantire la retta dottrina e i santi sacramenti è condizione necessaria ma non sufficiente. Mi spiego meglio, ovviamente devono essere il primo punto è perno su cui tutto gira ma la parrocchia credo debba anche essere un punto di unione e condivisione di cammino spirituale dove si cerchino le maniere più adatte possibili per diffondere la parole di Dio. Il probblema è quando, come nel nc ma non solo, la retta dottrina e i santi sacramenti vengono in secondo piano. E purtroppo la responsabilità è anche della chiesa che da messaggi divergenti. Le omelie del santo padre e i suoi scritti risultano in totale contrapposizione con le approvazioni del cammino e le interpretazione delle scritture che vi sono in esso.

    Prego che si faccia chiarezza in maniera inequivocabile, perché come una cosa non può essere contemporaneamente bianca e nera così non possono essere validi contemporaneamente il direttorio (almeno i brani che si trovano in rete risalenti a prima dell'approvazione) e il catechismo della Chiesa cattolica.

    Anonimo Gv

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  15. "Ci sono effettivamente diversi riti nella Chiesa cattolica latina, ne cito tre : Rito romano, Rito ambrosiano e Rito mozarabico.

    D'accordissimo, ma una di queste tipologie di riti, che non discende certo da tradizioni ecclesiali specifiche, ma ,più prosaicamente, è invenzione fantasiosa di due spagnoli che si sentono almeno una spanna superiori allo stesso Papa, E' STATA ACCOLTA E UFFICIALIZZATA DALLA CHIESA il 20 gennaio u.s.

    Ciò, secondo voi, contibuisce all'Unità del credere" di cui si riempie la bocca mons. Fisichella?

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  16. COME FANNO i plagiati di Kiko a capirlo, che sono vittime di un MALE, venuto dal maligno, mentre viene invece detto loro che quel male è un dono dello Spirito Santo, favorendo così l'epocale INGANNO del popolo-bue ?

    Ahimè, non posso che essere profondamente d'accordo.

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  17. @ Anonimo Gv che ha detto: "...la mia opinione è che il Papa sia ispirato da Mt 13,24-30".
    Concordo, la penso come te. Ho il timore, purtroppo, che nella questione del cammino in esame possa prevalere il senso di Mt 13,18-19.

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  18. Le 7 domande possono anche essere ineccepibili sul piano logico ma peccano di ingenuità , non considerando proprio il peso della situazione ereditata e in generale del suddetto caos. Tutte le volte che Benedetto XVI ha messo mano a situazioni che si prolungavano da tempo , cercando di sanarle , non è che abbia ricevuto molti applausi. Certo un atto di autorità è sempre possibile e legittimo da parte del pontefice, ma lo scarso appoggio , per non dire la manifesta ostilità , che si vede da fuori potrebbe essere solo la punta dell'iceberg. In altre parole di fronte a situazioni che negano di fatto le indicazioni papali ci può essere il rischio non indifferente di uno scisma , laddove si ricorresse a un atto di autorità. Qualcuno dirà ben venga! Ma questo non possiamo saperlo, sarebbe un affidarsi totalmente agli uomini.

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  19. ...""VI DIFFIDO (O VI PROIBISCO) di continuare a seminare CODESTE PORCHERIE; e se persisterete nell'insegnamento ERETICO, ordinerò la chiusura definitiva delle sedi che NON obbediscono alle correzioni prescritte da tempo"...

    7 Domande...quello che hai appena scritto sopra, è una profezia.

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  20. "Se io volessi trascurare la faccenda dei "Catechumenium",

    Caro Tripudio,

    purtroppo si tratta di una faccenda assai spinosa e pericolosissima per la vita stessa della Chiesa che nella sua attuale e capillare (magari poco funzionante se vogliamo,ma imprescindibile)sul territorio continua a garantire i Sacramenti.

    Il Cathecumenium inventato da Arguello e compari dovrebbe essere formalmente l'elemento di superamento della "Parrocchia- Sacramentificio".

    Di fatto è il grimaldello con cui si vuole scardinare definitivamente la Parrocchia dispensatrice almeno di Sacramenti(E non è affatto poco checchè ne dicano i signori neocatecumenali)!

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  21. Dunque pare solo in questo blog stia la vera chiesa, una santa cattolica e apostolica? Anche Fisichella è finito inlista nera! E non sanno che in molte Diocesi le lettere pastorale dei vescovi per la Quaresima è tutta ispirata al Cammino. E non sanno che la notte di Pasqua si fa in cattedrale come la fa il Cammino! Altrimenti, apriti cielo!Solo voi avete la verità in tasca? Vi fidate ciecamente di ex che hanno lasciato il Cammino perché al secondo passaggio gli hanno chiesto chi è il loro idolo, e di rinunciarvi. E con mammona, non si scherza. Via a gambe levate e giù improperi. E meno male che la verità vi rende liberi! La pace, Elio.

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  22. Ringrazio di tutto cuore per i numerosi insulti (anche quelli volgari e non pubblicati) e insisto a ripetere la cosa più ovvia: Nostro Signore non ha comandato di avere parrocchie scalpitanti e iperattive, magaridivise in mini-comunità autonome che celebrano fuori orario nelle proprie salette arredate "alla Kiko"...

    Le parrocchie sono uno strumento della Chiesa. Uno strumento che ha come destinatari i fedeli, e che ha come fine il garantire loro i sacramenti, la dottrina cristiana, la direzione spirituale.

    Nel bislacco ondeggiare della mentalità postconciliare (che affonda però le radici a parecchi decenni prima del Concilio Vaticano II), la parrocchia viene vista come un centro polifunzionale, uno spazio da riempire con tante attività. La parrocchia, oggi, sembra tanto più "parrocchia" quanto più appare "piena" di gruppi, attività, sigle, orari...

    Cito a memoria alcuni brevi esempi di questa equivoca mentalità.

    Negli anni Cinquanta le parrocchie cattoliche e le sedi del Partito Comunista si contendevano "i giovani" a suon di calciobalilla e di cineforum. Finì ovviamente con una sonora sconfitta per la Chiesa, poiché infatti il calciobalilla non era né l'unico divertimento, né un motivo sufficiente per farsi venir voglia di pregare. I comunisti erano assai più esperti nel manovrare il giovanilismo, ed assai meno vincolati "teologicamente" coi cineforum e le attività.

    Durante gli anni ottanta e novanta le parrocchie hanno fatto a gara nell'allestire campetti da calcio. In un caso di mia diretta conoscenza, il parroco aveva investito l'equivalente di 40.000 euro per poi anni dopo lamentarsi (in mia presenza) che già era difficile attrarre i giovani a giocare gratis... e comunque, anche giocando a calcio gratis nel campetto parrocchiale, la quasi totalità di loro si guardava bene dal partecipare anche alla Messa. L'anziano parroco si sentiva già miracolato per aver potuto vietare le partitelle durante le sacre funzioni (proprio lui che aveva voluto il campetto): sai, sarebbe brutto per i fedeli sentir bestemmiare e urlare durante la Messa...

    Nella primavera del 2004 un documento ufficiale della CEI prevedeva la costituzione in ogni parrocchia di una sala di comunità attrezzata con computers e connettività internet. Stiamo parlando del 2004, quando l'internet era già assai diffusa.

    Insomma, più le parrocchie deviano dalla loro missione originale, e più diventano noiose. Ogni tentativo di avvicinarsi al "mondo" (con cineforum, campetti di calcio e sale attrezzate per navigare su internet), si risolve in un misero fallimento che viene sepolto da un imbarazzato silenzio (nessuno ha mai più parlato delle "sale di comunità").

    Nemmeno è andato bene il continuo e variopinto tentativo di trasformare le parrocchie in aggregazioni di gruppi di fedeli "impegnati". A suo tempo venni convocato per costituire un gruppo "biblico" di giovani; inizialmente la cosa destò il mio interesse, nella speranza di scoprire qualcosa di nuovo e di interessante sulla fede. In pratica, fin dal primo incontro si rivelò il solito gruppo di "auto-impegnati" ai quali è stato fornito un motivo per marcare presenza in parrocchia per un certo numero di ore al mese, in modo che la parrocchia sembri viva e scoppiettante.

    Non cito qui quei tanti gruppi che hanno letteralmente "occupato" spazi parrocchiali per fare le proprie faccende (tra questi gruppi c'è, a pieno titolo, il Cammino Neocatecumenale), incluse le autofabbricate "preghiere" (come le bizzarrie liturgiche kikiane-carmeniane).

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  23. All'anonimo che scrive: La mia parrocchia sta per essere abbandonata dalla Congregazione Religiosa che la regge da trenta anni per scarsità di Sacerdoti...

    Ebbene, le parrocchie oggi cosa fanno per le vocazioni?

    Intendo vocazioni a Cristo, non "vocazioni a Kiko".

    La crisi delle parrocchie non giustifica l'operato di Kiko, perché il Cammino Neocatecumenale non è la medicina per i mali delle parrocchie.

    Infatti il Papa non smette mai di raccomandarvi l'unità con le parrocchie, nell'evidenza chiara e incontrovertibile che voi siete disuniti dalle parrocchie e creatori di divisioni e lacerazioni.

    Quindi, rivediamo un attimo il tuo ragionamento:

    1) le vocazioni scarseggiano e la tua parrocchia potrebbe rimanere scoperta

    2) tu critichi l'osservazione secondo cui le parrocchie sono strumento della Chiesa per garantire ai fedeli sacramenti, sana dottrina e guida spirituale

    3) tu auguri la "nuova evangelizzazione" sottintendendo l'opera di Kiko

    4) tu affermi che su queste pagine si troverebbero solo "bugie", senza però affaticarti a spiegare perché.

    Dunque, cosa pensare di te?

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  24. "In questo momento mi pare che la Chiesa sia alquanto schizzofrenica."

    Non sei il solo ad avere quell`impressione.

    C`è una realtà caotica, noi siamo immersi in questa realtà, vediamo che è caotica e lo diciamo, ma c`è chi dice che non c`è nessun caos, che tutto è ok, che quella realtà è sana e esemplare, che siamo noi ad essere nell`errore, c`è chi fa finta di non vedere lo scempio di quella realtà e la riveste con abiti brillanti, c`è chi minimizza e chi nega.

    È logorante vedere i Pastori avere un linguaggio che non trova riscontro nella realtà dei fatti.
    È sconcertante ascoltarli mentre ci dicono cose ortodosse e condivisibili e ci indicano gli errori a non commettere, e poi vederli approvare se non esaltare chi di quegli errori ha fatto un marchio di fabbrica.

    C`è un doppio linguaggio, un fossato che si allarga sempre più fra il dire e il fare.
    Una gerarchia che inneggia alla continuità, che martella che c`è continuità con la Tradizione e poi elogia chi è l`emblema della rottura non è più credibile.

    Quei pastori non si rendono conto, ma forse ne sono consapevoli e se ne infischiano, che il loro comportamento mette a rischio la fiducia che i piccoli dovrebbero riporre in loro.

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  25. "...E non sanno che in molte Diocesi le lettere pastorale dei vescovi per la Quaresima è tutta ispirata al Cammino. E non sanno che la notte di Pasqua si fa in cattedrale come la fa il Cammino!

    Credo,amco mio, tu abbia smarrito definitivamente il sensio del ridicolo: nella sua bimillennaria storia la Santa Madre Chiesa, secondo te, ha bisogno di scimmiottare il Cammino persinoper le proprie lettere pastorali o addirittura per la liturgia pasquale?

    Codesta è solo sciocca superbia ispirata da chissachì!

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  26. @ anonimo che ha scritto:
    "Vi fidate ciecamente di ex che hanno lasciato il Cammino perché al secondo passaggio gli hanno chiesto chi è il loro idolo, e di rinunciarvi. E con mammona, non si scherza"
    Certo che con mammona non si scherza! A dargli un dito, si prende tutta la mano. E se non infili dito e mano nella tua tasca, lui subito se li intasca nella sua. Magari, con i tuoi idoli, se ne fa uno suo, un Baal enorme e potente. Magari, se sul dito hai una fede, se la prende per finanziare un bel meeting di Vescovi filocatecumenali e Kikos itineranti da qualche parte della Terra.
    Hai mai immaginato che il potere è il sommo idolo di questo mondo, ben oltre la casetta acquistata con il mutuo da genitori, i quali vorrebbero lasciarla in eredità al figlio, magari disoccupato e in fitto?
    Rileggiti le tentazioni di Satana, anonimo. L'idolo del potere non è secondario.

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  27. P.S.
    Ho scritto anonimo perché il nome Elio mi pareva abusato.

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  28. La questione non è fuffa, ma è il punto centrale a cui oggi la Chiesa deve dare una risposta.
    Non è detto che questa comporti il modello del CNC.

    Ma una risposta urge, ed è evidente dall'analisi che chiunque di noi può fare.
    Si ha l'impressione che frequentiate troppo l' Urbis, e poco l' Orbis....

    Se foste addirittura oltre l'Italia, allora lo avreste capito almeno da un paio di decenni.

    Non so se la parola "Sacramentificio" la attribuiate a Kiko, ma forse il senso non è poi così sbagliato.
    Il fine ultimo della Parrocchia è e rimane il Sacramentificio, perchè è dai Sacramenti che si riceve la Grazia Santificante.

    Il piccolo dettaglio che sfugge forse è che sempre meno si va al Sacramentificio, ma ci si rivolge all' IO-ficio....

    Ordunque, che si fa?
    Si va al di fuori della parrocchia ad evengelizzare, per riportare i fedeli proprio al Sacramentificio.

    Come? Può il CNC essere un modo per ottenere questo? Lo statuto dice sì, in molte parti questo si realizza, in altre a causa di una errata applicazione del metodo (dovuta soprattutto dell'arroganza nel confrontarsi con il Vescovo), non riesce.

    Per quanto riguarda il Catechumenium, si sta parlando di una cosa seria, non di una ipotesi campata in aria, ma in più parti già attuata. Leggetevi "Spazi celebrativi, L'Architettura dell'Ecclesia", e troverete quanto vi serve per fare un'analisi dettagliata della proposta del CNC (una letturina per Lino, ma costa degli eurini, magari c'è in biblioteca).

    Io sono fra quelli che cercano di creare collegamenti fra le comunità NC e le altre realtà dlla parrocchia. Ad oggi riscontro il sostanziale "non me ne frega un tubo" da ambo le parti, perchè a nessuno va di mescolarsi un po'.

    Ma fu proprio Giovanni Paolo II a scrivere questo:
    "Non bisogna permettere all’anonimato delle città di invadere le nostre comunità eucaristiche. Bisogna trovare nuovi metodi e nuove strutture per costruire ponti fra le persone, in modo che si realizzi realmente quella esperienza di accoglienza reciproca e di vicinanza che la fraternità cristiana richiede. Potrebbe essere che questa esperienza e che la catechesi che deve accompagnarla si realizzino meglio in comunità più ridotte, come viene precisato nell’Esortazione Postsinodale: “Una via di rinnovamento parrocchiale, particolarmente urgente nelle parrocchie delle
    grandi città, si può forse trovare considerando la parrocchia come comunità di comunità” (Ecclesia in America, 41)"

    Se questo è l'indirizzo che la Chiesa si è dato, mi spiegate cosa meglio del CNC, così organizzato, strutturato, in cui non c'è nulla da inventare, preconfezionato, si direbbe "pronto da scartare e da scaldare", si può trovare?

    La realtà è questa.

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  29. La questione non è fuffa, ma è il punto centrale a cui oggi la Chiesa deve dare una risposta.
    Non è detto che questa comporti il modello del CNC.

    Ma una risposta urge, ed è evidente dall'analisi che chiunque di noi può fare.
    Si ha l'impressione che frequentiate troppo l' Urbis, e poco l' Orbis....

    Se foste addirittura oltre l'Italia, allora lo avreste capito almeno da un paio di decenni.

    Non so se la parola "Sacramentificio" la attribuiate a Kiko, ma forse il senso non è poi così sbagliato.
    Il fine ultimo della Parrocchia è e rimane il Sacramentificio, perchè è dai Sacramenti che si riceve la Grazia Santificante.

    Il piccolo dettaglio che sfugge forse è che sempre meno si va al Sacramentificio, ma ci si rivolge all' IO-ficio....

    Ordunque, che si fa?
    Si va al di fuori della parrocchia ad evengelizzare, per riportare i fedeli proprio al Sacramentificio.

    Come? Può il CNC essere un modo per ottenere questo? Lo statuto dice sì, in molte parti questo si realizza, in altre a causa di una errata applicazione del metodo (dovuta soprattutto dell'arroganza nel confrontarsi con il Vescovo), non riesce.

    Per quanto riguarda il Catechumenium, si sta parlando di una cosa seria, non di una ipotesi campata in aria, ma in più parti già attuata. Leggetevi "Spazi celebrativi, L'Architettura dell'Ecclesia", e troverete quanto vi serve per fare un'analisi dettagliata della proposta del CNC (una letturina per Lino, ma costa degli eurini, magari c'è in biblioteca).

    Io sono fra quelli che cercano di creare collegamenti fra le comunità NC e le altre realtà dlla parrocchia. Ad oggi riscontro il sostanziale "non me ne frega un tubo" da ambo le parti, perchè a nessuno va di mescolarsi un po'.

    Ma fu proprio Giovanni Paolo II a scrivere questo:
    "Non bisogna permettere all’anonimato delle città di invadere le nostre comunità eucaristiche. Bisogna trovare nuovi metodi e nuove strutture per costruire ponti fra le persone, in modo che si realizzi realmente quella esperienza di accoglienza reciproca e di vicinanza che la fraternità cristiana richiede. Potrebbe essere che questa esperienza e che la catechesi che deve accompagnarla si realizzino meglio in comunità più ridotte, come viene precisato nell’Esortazione Postsinodale: “Una via di rinnovamento parrocchiale, particolarmente urgente nelle parrocchie delle
    grandi città, si può forse trovare considerando la parrocchia come comunità di comunità” (Ecclesia in America, 41)"

    Se questo è l'indirizzo che la Chiesa si è dato, mi spiegate cosa meglio del CNC, così organizzato, strutturato, in cui non c'è nulla da inventare, preconfezionato, si direbbe "pronto da scartare e da scaldare", si può trovare?

    La realtà è questa.

    RispondiElimina
  30. Noi evangeliziamo, ma quale evangelizzazione?

    Cari nc. rendetevi conto che la vostra non è evangelizzazione, è sponsorizzazione o propaganda al cammino. Voi non predicate convertitevi al Signore ma convertitevi al cammino. E chi viene alle vostre catechesi in gran parte è gente che fa parte della Chiesa non sono ne atei ne agnostici ma hanno una base di fede. Fino a qualche anno fa facevo parte di un gruppo che organizzava campi scuola per giovani tenuti da un ottimo esegeta, aperti a tutti. Venivano anche atei e agnostici, ogni tanto anche qualche protestante. Li ho visto molte conversioni da gente che non andava mai in Chiesa a cristiani praticanti, ho conosciuto un ateo che tra pochi mesi riceverà il sacramento del sacerdozio. Non era un itinerario pluridecennale, solo qualche ottima settimana all'anno di ritiro ben fatta che dava i giusti imput e gli strumenti per far crescere la fede nella parrocchia. Svegliatevi. Non ci siete solo voi. Finitela di adorare il vitello d'oro (non vi dico di non far il cammino, ma non fatene un idolo).

    Avete mai fatto qualche attività che non avesse il cammino come fine?

    Poi che ridera. Gente che dice convertitevi. Io sinceramente sono cattolico. Mi son già convertito. A cosa dovrei convertirrmi? Al cammino?

    E poi ste insinuazioni su cosa dovremmo fare invece di scrivere o su come vivere la quaresima. Chi sei? Non mi conosci e che ne sai di cosa faccio e di quanto valgono per me i sacrifici che faccio in quaresima. L'hai sentito il vangelo di ieri sera?


    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
    Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
    E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
    E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

    Fatevi un sano esame di coscienza su queste parole. Io senza esser nel cmmino l'ho fatto e ho trovato alcune mie ipocrisie. Provate a chiedervi se forse nel cammino non rischia di portarvi sulla strada sbagliata.


    Anonimo Gv

    RispondiElimina
  31. "...Si va al di fuori della parrocchia ad evengelizzare, per riportare i fedeli proprio al Sacramentificio.

    La missio dei ncn non è certamente quella di riportare alla parrocchia i lontani. Basta leggersi attentamente lo statuto che, tra le righe, fa intendere benissimo comee quanto la nuova evan gelizzazione prescinda e si prefigge di prescindere dai "vincoli" della parrocchia!!!!

    Non diciamo castronerie ridicole, per favore.

    RispondiElimina
  32. "...Per quanto riguarda il Catechumenium, si sta parlando di una cosa seria, non di una ipotesi campata in aria, ma in più parti già attuata. Leggetevi "Spazi celebrativi, L'Architettura dell'Ecclesia", e troverete quanto vi serve per fare un'analisi dettagliata della proposta del CNC

    Al momento fa testo e fede so9lo il Codice di diritto canonico, che contempla la parrocchia e non il cathecumenium.

    Con i tempi che corrono può darsui che presto anche il CJC diverrà un'opinione, come tante altre cosette a cui eravamo abituati. In quel caso ne riparleremo, ma per il momento quella del "Cathecumenium" è solo una delle tante idee balzane di Kiko per far fuori la parrocchia (...e forseincamerarne le ruisorse...).

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  33. Bravo Tripudio censura a tutta forza bravo!!E questo sai fare dire cretinate su questo blog e censurare.
    Bravo!!Questo fa il paio con le altre cretinate che hai detto in passato.Ma ancora non ti sei stufato di perdere il tuo tempo?Dai che fai ridere.Non ti faccio l'elenco delle stupidaggini che hai detto.

    RispondiElimina
  34. Alino77, mi sa che non capisci qual'è il punto.

    Non stiamo parlando di strutture ma di contenuti.

    Il probblema è: o son giuste le catechesi del cammino o è giusto il catechismo della chiesa cattolica.
    Le due si escludono. Fin che la Chiesa non vorrà far chiarezza su questo non posso accettare il cammino perché ritengo sbagliate le sue catechesi. Il direttorio è stato approvato? Allora mi si spieghi se quell'atto comporta l'annullametno del catechismo della chiesa cattolica e la revisione delle varie esegesi nuovamente interpretate. La Chiesa non ha bisogno del cammino ne di strutture, ha bisogno di ritrovar la qualità della fede non la quantità. La struttura che vai cercando c'è si chiamo diocesi, forania, parrocchia. Bisognerà se mai lavorare sulla qualità di queste, riallacciare i rapporti nelle foranie per unire le forze e migliorare i metodi.

    Non c'è bisogno di un pacchetto che ti obbliga a seguire come un mulo quello che dice un superbo catechista formato solo sugli scritti di kiko incapace di far e un confronto critico. Quando invece di seguire le caechesi di kiko e far le messe nelle salette il cammino imparerà a seguire le catechesi della chiesa cattolica e a celebrare la Mensa del Signore nella sua dimora nel rispetto delle norme e rinunciando al suo egocentrismo e alle eccentricità varie, allora ne potremo riparlare.

    Anonimo Gv

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  35. Vi ricordo la frase pronunciata DAVANTI AL PAPA da Kiko Arguello:

    "Noi (!) vediamo l`urgenza di passare da un pastorale sacramentale a una pastorale di evangelizzazione ..."

    E ha osato dirlo davanti al Papa!
    C`è stato qualcuno che lo ha corretto, magari nei giorni seguenti?
    No.

    Vi ricordate quel che ha detto sulla sua personalissima e non cattolica concezione dell`Eucaristia, il 14 giugno 2008?
    Qualcuno lo ha forse corretto nei giorni seguenit?
    No.

    E chi si occupa dei neocatecumenali che hanno fatto il cammino durante decenni e son stati "formati" con quelle catechesi eretiche che hanno necessitato anni di correzione?

    Chi si occupa di chi è o entra oggi nel cammino nc ed è ancora "formato" con quelle catechesi che fino a quando non saranno pubblicate, siamo on diritto di pensare (e questo ci dicono i nc che scrivono qui) essere ancora quelle zeppe di gravissimi errori teologici ?

    Insomma oggi nella Chiesa l`autorità interviene per i crimini contro la morale, ma è assente, tace in modo sconvolgente e incomprensibile, quando sono la Dottrina e la Liturgia , ad essere vittime di violenze inaudite.

    I crimini contro la Dottrina e la Liturgia restano da anni impuniti.

    RispondiElimina
  36. "I crimini contro la Dottrina e la Liturgia restano da anni impuniti."

    Quoto.

    RispondiElimina
  37. @ Alino che ha detto:
    "L'Architettura dell'Ecclesia", e troverete quanto vi serve per fare un'analisi dettagliata della proposta del CNC (una letturina per Lino, ma costa degli eurini, magari c'è in biblioteca)."
    Sì, sta in biblioteca, alla Biblioteca Nazionale Centrale Roma [cod. documento VEA0154179]. Là, però, ci trovi anche una mia classica proposta di architettura dell'Ecclesia, la proposta di un santuario mariano [cod. documento BVE0133707]. Fattelo prestare, a zero eurini, e confronta le architetture.

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  38. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  39. La Chiesa cattolica si trova in difficoltà. Per questo motivo loda il cnc da una parte e revoca la scomunica a Lefebvre dall'altra : dice di si a tutti. Questo dissonante messaggio ha dato vita ad una turba di esegeti del pensiero di Papa Benedetto XVI che tendono a capirlo come fa loro più comodo senza centrare mai la realtà.
    Il bello di questa situazione è che la soluzione del problema non è (a mio modesto avviso) nè nella FSSPX nè nel cammino neocatecumenale.
    La parrocchia non è e non deve essere soltanto un "sacramentificio" in cui il sacerdote : 1) Ha fede e 2) offre il santo sacrificio... e basta. La Chiesa è sempre stata piu' di questo dando voce anche nelle sue parrocchie ad una pluralità di carismi.
    Per quanto riguarda il cnc: le comunità nc invece di aiutare la vita della parrocchia ne determinano spesso il soffocamento con le molteplici eucarestie nelle varie salette oltre al fatto che l'evangelizzazione fatta dal cammino non è per Cristo ma per Kiko, così come le collette non sono per i poveri in senso lato ma il carburante economico che garantisce la vita e il progresso del cnc.
    La speranza è che in questo marasma epocale la risposta giusta venga dal Signore: da un altrove ecclesiale e con dei tempi che ancora noi non conosciamo.

    RispondiElimina
  40. Caro lino, fatti l'esame di coscienza! Hai il braccino corto, ce l'hai coi catechisti che ti hanno fatto vedere quanto sei tirchio,ti scagli contro il Cammino perché mette in pratica il Vangelo, fa le collette mensili per aiutare i fratelli che hanno perduto il lavoro, i giovani che non lo trovano, gli anziani che hanno la pensione al minimo. E donano pure con gioia, come dice S. Paolo. Ti da fastidio? Sono forse soldi tuoi? Tu sei scappato, e come tutti gli ex ti sei riempito di livore e spargi calunnie, spacchi il capello in due, per lo sbaglio di un nostro fratello, non sopporti che tante comunità continuino a vivere e prolificare. Attacchi Kiko, e neppure sai che nonostante abbia problemi gravi di salute sta sulla breccia, non possiede niente,e così Carmen che vive in estrema povertà, e passa le notti in preghiera! La Domus, che tanto ti da fastidio, non è del Cammino, ma dei Francescani di Terrasanta. Prega piuttosto che il Signore ti apra il cuore e possa vedere anche il tanto bene che ha fatto e sta facendo il Cammino. Il Papa conosce tutto, molto più di te. Stai tranquillo, Elio

    RispondiElimina
  41. Accidenti Lino, io invece me lo son comprato, ma va ad aggiungersi alla mia libreria. quando vi scrivo degli eurini, non ve la prendete male.
    io penso che spendere gli eurini per leggersi un libro sia una cosa importante.

    Chiaro Lino, fra i 2 modelli, confermo che propendo decisamente per il Catechumenium. Comunque ho celebrato con le comunità anche in un Santuario Mariano.

    Ora però non riesco a capire questo fatto del "soffocamento della parrocchia".

    Cioè, se ci rintaniamo nella cuccia, allora siamo elitari e non ci facciamo mai vedere, se mettiamo fuori il capo allora siamo invadenti. se poi facciamo quello che dice lo statuto, cioè contribuire alla parrocchia (e in quel caso lo facciamo in massa perchè ci è stato insegnato che l'obbedienza è gran cosa) allora diventiamo soffocanti, compariamo solo noi. Ci piace essere come un gregge: e siccome il gregge è fatto di pecore, sapete bene come si muovono, tutte insieme. è una scelta volontaria, fare il pecorone, ma poi ogni tanto qualcuna scappa e arriva il cane (sapete che il responsabile della comunità è associato proprio alla figura del cane del pastore?).

    E' evidente che noi siamo etichettati (anche da noi stessi) come NC, gli altri invece si pongono come uno, quindi anche se sono dieci volte di più, hanno sempre l'impressione di sentirsi in una sorta di minoranza.

    Ma trovatemi alternative, e volentieri le valuterò.

    Emma parla di riti diversi, o di forme diverse: ma l'unità non la si trovava nel celebrare tutti insieme vicini vicini appassionatamente? come facciamo a celebrare tutti insieme con riti diversi? Non c'è unità(direbbe qualcuno, non me). Abbasso le transumanze in cerca di forme straordinarie (direbbe qualcuno, non me).

    RispondiElimina
  42. @ francesco
    comincia tu a non dire castronerie và.....

    RispondiElimina
  43. Ha semplicemente ragione G.luca Cruccas 7 domande.

    RispondiElimina
  44. dice Luisa:
    Kiko dice davanti al Papa:"Noi (!) vediamo l`urgenza di passare da un pastorale sacramentale a una pastorale di evangelizzazione ..."
    E ha osato dirlo davanti al Papa!
    C`è stato qualcuno che lo ha corretto, magari nei giorni seguenti?
    No.

    Vi ricordate quel che ha detto sulla sua personalissima e non cattolica concezione dell`Eucaristia, il 14 giugno 2008?
    Qualcuno lo ha forse corretto nei giorni seguenit?
    No.

    Non ti passa per la mente che il Papa sia d'accordo?
    No? Fai uno sforzo su...dai. Un'altro sforrzo...dai su... :)
    Delle 2 l'una:
    1)O è d'accordo e allora dovresti iniziare a capire il perchè o
    2) O ha ragione 7 domande. E allora che ci fai nella Chiesa cattolica?
    Sii coerente su :)

    RispondiElimina
  45. Luisa dice:
    Quei pastori non si rendono conto, ma forse ne sono consapevoli e se ne infischiano, che il loro comportamento mette a rischio la fiducia che i piccoli dovrebbero riporre in loro.

    Che esempio di cattolicità e di fiducia nella santa Chiesa di Dio.

    complimenti!!!

    RispondiElimina
  46. Trascorso il quinquennio di approvazione "ad experimentum" dell Statuto del Cammino Neocatecumenale (cfr. Decreto del Pontificio Consiglio per i Laici del 29 giugno 2002);

    Tenuto conto del prezioso contributo – attestato da numerosi vescovi – che il Cammino continua ad apportare all'opera della nuova evangelizzazione, mediante una prassi accolta e valorizzata nei suoi ormai quarant'anni di vita in molte Chiese particolari;

    Vista l'istanza inoltrata a questo Dicastero dal signor Francisco José (Kiko) Gómez Argüello, dalla signorina Carmen Hernández e da don Mario Pezzi, membri dell'Équipe responsabile internazionale del Cammino Neocatecumenale, per sollecitare l'approvazione definitiva del suddetto Statuto;

    Accogliendo favorevolmente i cambiamenti apportati alla stesura dello Statuto;

    Visti gli articoli 131 e 133, § 1 e § 2, della costituzione apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana, il Pontificio Consiglio per i Laici

    DECRETA
    l'approvazione definitiva dello Statuto del Cammino Neocatecumenale debitamente autenticato dal Dicastero e depositato in copia nei suoi archivi. Ciò nella fiducia che queste norme statutarie costituiscano linee guida ferme e sicure per la vita del Cammino e che esse siano di aiuto ai Pastori per loro paterno e vigile accompagnamento delle comunità neocatecumenali nelle Chiese particolari.


    Dato in Vaticano l'11 maggio 2008, solennità di Pentecoste.


    +Josef Clemens

    Segretario


    +Stanislaw Card. Rylko

    Presidente

    RispondiElimina
  47. Il Cammino Neocatecumenale – vissuto in seno alle parrocchie, in piccole comunità costituite da persone di diversa età e condizione sociale – si attua secondo le linee proposte dagli iniziatori, contenute nello Statuto e nei volumi intitolati Orientamenti alle Équipes di Catechisti (cfr. Statuto, art. 2, 2º);

    RispondiElimina
  48. E non fare la vittima Tripudio che le cretinate che dici sono più oscene di tutti gli insulti che posso rivolgerti.Non fare la vittima che sei un bugiardo ignorante matricolato.

    Sai solo stare su questo blog a dire cazzate!Fammi il piacere impiega meglio il tuo tempo anzichè fare il cretino.

    RispondiElimina
  49. hmm ... non direi che la chiesa cattolica sta avendo problemi.

    L'affermazione corretta è che la maggior parte del mondo ha altre priorità rispetto alla fede o chiesa (supravivenza, debiti, popolarita, ricchezza, fama, avere il monopolio del pianeta...etc) il problema non è con la Chiesa Cattolica, il problema è con queste nuove generazioni educate a vivere la loro vita su altri fondamenti non la fede.

    Permettere a alcuni eretics a creare questi movimenti o forzare giovanni uomini innocenti in sacerdozio, non risolvere i problemi del mondo.

    La chiesa cattolica deve continuare con le tradizioni ecclesiastice e deve smettere di modernizzare perché darà l'impressione di essere disperata. Noi non dobbiamo essere disperati.DIO RESTA CON NOI FINO AL FINE DEI TEMPI.

    Vi posso assicurare che, quando il mondo capisce che c'e DISPERAZIONE o paura, non mancherà di tenersi lontano dalla chiesa. La chiesa deve smettere di agire disperatemente che accetta qualsiasi eresia.

    Verrà un giorno in cui tutto il mondo tornera alla chiesa soltanto osservando come la chiesa è meravigliosa. Semplicemente Stop MODERNIZZARE e continuiamo a essere " la roccia di Pietro, la chiesa di Gesù Cristo e di Dio.

    PS: Il CNC è stato creato in un momento in cui il mondo ha appena maturato la prima generazione doppo le due devastante guerre mondiali che stava cercando di reanimare.Quello che sarebbe stato valido in quegli anni, non può essere valido nel 2012.

    RispondiElimina
  50. hmm ... non direi che la chiesa cattolica sta avendo problemi.

    L'affermazione corretta è che la maggior parte del mondo ha altre priorità rispetto alla fede o chiesa (supravivenza, debiti, popolarita, ricchezza, fama, avere il monopolio del pianeta...etc) il problema non è con la Chiesa Cattolica, il problema è con queste nuove generazioni educate a vivere la loro vita su altri fondamenti non la fede.

    Permettere a alcuni eretics a creare questi movimenti o forzare giovanni uomini innocenti in sacerdozio, non risolvere i problemi del mondo.

    La chiesa cattolica deve continuare con le tradizioni ecclesiastice e deve smettere di modernizzare perché darà l'impressione di essere disperata. Noi non dobbiamo essere disperati.DIO RESTA CON NOI FINO AL FINE DEI TEMPI.

    Vi posso assicurare che, quando il mondo capisce che c'e DISPERAZIONE o paura, non mancherà di tenersi lontano dalla chiesa. La chiesa deve smettere di agire disperatemente che accetta qualsiasi eresia.

    Verrà un giorno in cui tutto il mondo tornera alla chiesa soltanto osservando come la chiesa è meravigliosa. Semplicemente Stop MODERNIZZARE e continuiamo a essere " la roccia di Pietro, la chiesa di Gesù Cristo e di Dio.

    PS: Il CNC è stato creato in un momento in cui il mondo ha appena maturato la prima generazione doppo le due devastante guerre mondiali che stava cercando di reanimare.Quello che sarebbe stato valido in quegli anni, non può essere valido nel 2012.

    RispondiElimina
  51. i catecumenium servono solo perche in caso di un annuncio, o comunque di qualche attività che richiede la presenza di piu comunità una semplice sala non basta per contenere le persone. cosa fare allora? si crea un posto che possa contenere molte persone. lo hanno chiamato catecumenium per dargli un nome.

    passare da ciò a pensare che si vuol sostituire la diocesi è risibile.

    la parrocchia non viene destrutturalizzata. la pastorale sacramentale non viene abolita per quella di evangelizzazione ma affiancata.

    il cammino vuole aiutare la parrocchia e propone laddove possa servire di affiancare alla pastorale sacramentale quella evangelizzatrice e dove non c'è posto per riunire tutte le comunità in caso ci fosse qualche incontro crea un catecumenium. tutto qua: limpido e trasparente!

    perche volete infangare tutto aggiungendo menzogne e false interpretazioni tutte vostre e complicando tutto?!?


    ps. per lino
    se Kiko vuol fare un incontro con molti vescovi e questi accettano di parteciparvi e io ritengo sia una cosa importante non sono libero di dare i miei soldi per contribuire alla riuscita della cosa?? bisogna rendere conto a te di come si usano i soldi?? mi si è rotta proprio ieri l'aspirapolvere mi dai il permesso di comprarla????

    RispondiElimina
  52. Luisa svegliati sei l'unica che non si è accorta della inadeguatezza della pastorale sacramentale.
    Non vedi che non porta a nulla?La mia parrocchia l'ha attuata per questi ultimi trenta anni e ora siamo alla frutta.Poca gente in Chiesa,pochi Sacerdoti e presto abbandoneranno la parrocchia perchè sono pochi ed hanno quattro vocazioni in tutta Italia.Sono csotretti a vendere case e conventi per vivere.Svegliati Luisa
    la realtà è ben diversa da quella che leggi su questo blog.

    La gente comincia a non sapere più cosa siano i sacramenti.Non battezza più i figli,non si sposa più in Chiesa, anzi non si sposa più neanche civilmente.In quale mondo vivi nel mondo delle favole?Sembri Alice nel paese delle meraviglie.Se bastasse dare i Sacramenti perchè le Chiese fossero piene,perchè le Chiese sono vuote e chiudono?I seminari sono vuoti,ci sono pochissime vocazioni,le poche eccezioni sono i Legionari di Cristo e i Redemptoris Mater oltre ai Francescani.Se continua questo andazzo
    parecchie parrocchie saranno costrette a chiudere per mancanza di Sacerdoti.Parecchi Ordini e Congregazioni Religiose chiuderanno.

    Capito Luisa se si insiste sulla strada della pastorale saramentale andiamo verso il baratro.Bisogna cambiare tipo di pastorale rievangelizzare i sacaremtalizzati e i lontani.Dimenticatevi della parrocchia vecchio stampo nelle grandi città già non esiste più e non perchè lo vuole Kiko o il Cammino.

    I tuoi ragionamenti mi sembrano farneticazioni.

    RispondiElimina
  53. Per evitare equivoci, chiariamo alcuni punti.

    Quando si parla di vocazioni, intendiamo persone disposte a donarsi a Cristo secondo le esigenze della Chiesa. Invece gli attivisti neocatecumenali vengono qui a gridare che sarebbero "vocazioni" le loro "alzate" e quel donarsi a Kiko secondo le esigenze del Cammino.

    Quando si parla di parrocchie, dobbiamo distinguere tra ciò che la parrocchia dovrebbe essere (uno strumento della Chiesa al servizio dei fedeli per garantire sacramenti, direzione spirituale e ortodossia dottrinale), e ciò che invece la parrocchia purtroppo oggi è diventata.

    Gli attivisti neocatecumenali, di fronte allo sfascio delle parrocchie, propongono un rimedio che è peggiore del male: neocatecumenalizzarle, cioè sventrarle e ridurle a strumento a servizio di tante piccole comunità kikiane. Ed è qui il problema: la parrocchia, secondo le idee dei facinorosi seguaci di Kiko e Carmen, da strumento della Chiesa dovrebbe forse diventare strumento di Kiko?

    Attenzione: quei tre compiti (sacramenti, direzione spirituale, dottrina) corrispondono esattamente al triplice munus del sacerdote (insegnamento, santificazione e guida delle anime). Sono perciò da considerare condizioni necessarie e sufficienti. Certo, se una parrocchia è "bella" (ossia trasmette la bellezza della fede: siete mai entrati in una cattedrale gotica?), la fede ha tutto da guadagnarne. I primi "diaconi permanenti" furono istituiti dagli Apostoli proprio per evitare che l'attivismo prendesse il sopravvento su quel triplice "munus".

    Quando si parla di diversità di riti, non è per dare spazio a sperimentazioni ma solo per il rispetto profondo per i riti talmente antichi da aver santificato tantissime generazioni di cristiani. Fu questo il motivo per cui san Pio V spazzò via tutte le liturgie che non avessero almeno due secoli di tradizione. Col risultato, tanto per fare un esempio, che il rito ambrosiano venne conservato anziché eliminato. Da questo punto di vista, san Pio V fu molto più tollerante del "postconcilio", che -come qualsiasi milanese può confermare- ha appiattito il rito ambrosiano verso il rito romano.

    Quando ci si chiede come mai il Papa non prende decisioni drastiche, bisogna sempre ricordare che anzitutto non sono tantissimi quelli che obbedirebbero. Se il Papa comandasse e la maggioranza disobbedirebbe, l'idea stessa di papato sarebbe squalificata e banalizzata. È come in guerra, quando il generale - per mantenere la sua autorità - può comandare solo nella misura in cui è in grado di punire efficacemente le disobbedienze.

    Questo non significa che il Papa "comandi" poco. Nel caso del Motu Proprio fu costretto a utilizzare un'espressione su cui si è poco riflettuto ("due forme dello stesso rito": cioè una plurimillenaria e l'altra costruita negli anni Sessanta), e costretto ad accompagnare il Motu Proprio (letteralmente: si è mosso in proprio, ha preso una decisione autonomamente) con una lettera ai vescovi per implorare la loro pazienza e benevolenza, e successivamente ad una istruzione applicativa per spiegare la propria semplicissima decisione...

    E non significa nemmeno che il Papa "comandi" solo quando è sicurissimo di essere ubbidito. Nel caso delle «decisioni del Santo Padre» fatte mettere per iscritto ad Arinze, ha comandato, ed ha continuamente ripetuto fino ad oggi quelle «decisioni», ma gli adepti di Kiko e Carmen si sono guardati bene dall'obbedire.

    RispondiElimina
  54. "Non ti passa per la mente che il Papa sia d'accordo?
    No? Fai uno sforzo su...dai. Un'altro sforrzo...dai "



    Lo sforzo lo farai tu, anonimo, se il tuo cervello ne è ancora capace.
    Ecco che cosa ha detto Benedetto XVI durante un'udienza sul Munus sanctificandi.
    Leggi, impara e medita:

    "Negli ultimi decenni, vi sono state tendenze orientate a far prevalere, nell’identità e nella missione del sacerdote, la dimensione dell’annuncio, staccandola da quella della santificazione; spesso si è affermato che sarebbe necessario superare una pastorale meramente sacramentale. Ma è possibile esercitare autenticamente il Ministero sacerdotale “superando” la pastorale sacramentale? Che cosa significa propriamente per i sacerdoti evangelizzare, in che cosa consiste il cosiddetto primato dell’annuncio? Come riportano i Vangeli, Gesù afferma che l’annuncio del Regno di Dio è lo scopo della sua missione; questo annuncio, però, non è solo un “discorso”, ma include, nel medesimo tempo, il suo stesso agire; i segni, i miracoli che Gesù compie indicano che il Regno viene come realtà presente e che coincide alla fine con la sua stessa persona, con il dono di sé, come abbiamo sentito oggi nella lettura del Vangelo. E lo stesso vale per il ministro ordinato: egli, il sacerdote, rappresenta Cristo, l’Inviato del Padre, ne continua la sua missione, mediante la “parola” e il “sacramento”, in questa totalità di corpo e anima, di segno e parola. Sant’Agostino, in una lettera al Vescovo Onorato di Thiabe, riferendosi ai sacerdoti afferma: “Facciano dunque i servi di Cristo, i ministri della parola e del sacramento di Lui, ciò che egli comandò o permise” (Epist. 228, 2). E’ necessario riflettere se, in taluni casi, l’aver sottovalutato l’esercizio fedele del munus sanctificandi, non abbia forse rappresentato un indebolimento della stessa fede nell’efficacia salvifica dei Sacramenti e, in definitiva, nell’operare attuale di Cristo e del suo Spirito, attraverso la Chiesa, nel mondo." 

    RispondiElimina
  55. "la parrocchia non viene destrutturalizzata. la pastorale sacramentale non viene abolita per quella di evangelizzazione ma affiancata."

    Ma non vorrai mica sconfessare quel che ha detto il vostro leader, davanti al Papa!
    Vuoi che te lo ridica?
    Ecco,apposta per te!

    ""Noi vediamo l`urgenza di passare da una pastorale sacramentale a una pastorale di evangelizzazione"

    Chiaro?
    Inutile mentire, inutile minimizzare.

    RispondiElimina
  56. In risposta alle "7 domande" del 23 alle 9:16:

    1. la Chiesa, oggi, è zeppa di documenti chilometrici che dicono poco di concreto. Forse siamo così scemi da pensare che il Papa debba perdere tempo a smentirli tutti uno per uno? Quasi sempre è sufficiente aspettare una settimana: nessuno ne parla più. Del resto, persino le preziose encicliche pontificie, guardate che fine fanno: se ne parla sui giornali per 2-3 giorni, se ne parla sui blog per una settimana, e poi tutti le dimenticano.

    2. il Papa ha sì il supremo munus docendi, ma ha davanti due gravi ostacoli. Il primo ostacolo è che molti cattolici, anziché ascoltare il Papa, ascoltano ciò che la televisione e i giornali dicono del Papa. Per esempio, le peggiori "mazzate" che abbiamo dato ai neocatecumenali sono state quando abbiamo letto integralmente i discorsi che il Papa rivolgeva loro. Il secondo ostacolo è il fumo di ambiguità che ha circondato certe parole. Per esempio guardiamo al termine "nuova evangelizzazione", che i neocatecumenali interpretano come "kikismo-carmenismo".

    3. abbiamo sempre ammesso che i difetti del Cammino Neocatecumenale sono solo la versione esasperata di tante cose che si trovano anche nelle parrocchie. Ma il generale in guerra, cosa fa? Può forse comandare la fucilazione del 95% dei suoi soldati che non ce la fanno ad ubbidirgil? Il generale in guerra è costretto a inventarsi strategie anche assai penose per continuare a combattere senza autosconfiggersi. Basta guardare la situazione tenendo presente tutti i fattori in gioco. Il Papa si trova in condizione di non poter evitare di dire che il Cammino sarebbe "dono dello Spirito"? Ecco: mentre tra i neocatecumenali si pensa erroneamente che Benedetto XVI abbia firmato una cambiale in bianco a Kiko e Carmen, chiunque guardi tutti i fattori in gioco non può non constatare che il Papa ha chiamato lo Spirito come testimone e giudice del Cammino, perché le bizzarrie liturgiche non possono essere "dono dello Spirito" e il Papa non voleva certo ingannare né i neocatecumenali né il resto della Chiesa. Forse che il Signore gradirebbe che il suo Vicario chiami "dono dello Spirito" le numerose e documentate storture dottrinali e liturgiche?

    4. nel rileggere i discorsi del Papa salta sempre all'occhio il suo "tirarsi fuori". Benedetto XVI non ha mai detto "io vi approvo", non ha mai detto "approvo le vostre cosiddette catechesi", si è sempre tirato fuori, ha sempre detto che il Pontificio Consiglio ha approvato, che la Congregazione ha approvato... la firma è di quegli ecclesiastici, non del Papa. Ahinoi, se questo è il massimo che può fare il Papa, significa che è davvero circondato da lupi che hanno già promesso chissà quali terribili rappresaglie. Di certo le parole del Papa fino ad oggi non hanno mai dimostrato connivenza con Kiko e Carmen, neppure quando ha definito il Cammino "dono dello Spirito", nemmeno quando ha detto "io sono con voi!" Al Papa stanno a cuore le anime dei semplici, che Kiko e Carmen non vedono l'ora di trascinare con sé nell'abisso dello scisma (che dichiararono apertamente a Porto San Giorgio e nessuno dei presenti osò fiatare!)

    RispondiElimina
  57. 5. sono purtroppo costretto a dedurre che il Papa non ritiene ancora giunto il momento di agire con forza, e forse ha elementi per pensare che la soluzione non verrà con un'ordine dall'alto, ma con qualcosa che parta dal basso. Può sembrare un paradosso per chi pensi alla situazione solo secondo forze umane. Ma il fatto di aver lanciato il Motu Proprio e di non aver obbligato nessuno a seguirlo, è una delle tante possibili chiavi di lettura. La brutta malattia che affligge la Chiesa deve purtroppo completare il suo corso; non si può decapitare qualcuno solo perché l'emicrania non gli passa e gli unici farmaci buoni provocherebbero pericolosi effetti collaterali.

    6. insisto a ripetere che quando il Papa parla dei "bei frutti" del Cammino, evidentemente fa leva sul buon cuore di tanti neocatecumenali dello strato più basso. I quali nella loro libertà e nella loro semplicità a poco a poco si chiederanno: ma se il Papa ci vuole tanto bene, perché dobbiamo fare come dice Kiko anziché come dice il Papa?

    7. in tutto ciò che ho detto non vorrei apparire "più papista del Papa". Mi rendo perfettamente conto che la situazione è disperata, ed io stesso non capisco completamente i motivi che lo spingono ad agire in questo modo. Ma come ho già detto sopra, anche se ci sembrasse strano l'operato del Papa, resta il fatto concreto che nel leggere esattamente le sue decisioni, nel seguire esattamente i suoi discorsi, nel confrontare esattamente le parole di Kiko e Carmen con quelle del Papa, viene fuori un quadro assai diverso dalla connivenza con l'eresia. L'inganno del popolo bue avviene proprio perché il popolo è "bue": guardiamo per esempio il recentissimo caso del cardinale di Palermo: con tutti gli impegni che ha con la propria diocesi (930.000 battezzati!) deve proprio correre in Cina (mica da Palermo a Trapani: va a Pechino, in Cina, dall'altra parte del mondo!) a curare gli interessi di Kiko...

    Il "popolo bue" è anzitutto "bue", che pensa che la realtà della Chiesa sia quella tratteggiata su Famiglia Cristiana, sul TG3, sui comunicati stampa del Cammino... Essendo "popolo bue", potrebbe mai capire, approvare, sostenere, eventuali manovre dure del Papa?

    RispondiElimina
  58. "tutto qua:limpido e trasparente!"

    Posso ridere?
    cammino neocatecumenale e "limpido e trasparente" si escludono a vicenda!

    Limpido e trasparente, due aggettivi che non fanno parte del vocabolario e, sopratutto, della realtà neocatecumenale.

    Oscuro e opaco sarebbero preferibili.

    Aprite le porte delle vostre salette, unitevi alla parrocchia, seguite l`insegnamento della Chiesa, celebrate l`Eucaristia come la Chiesa lo comanda e con la parrocchia, sopprimete l`arcano e pubblicate i vostri testi!

    Fino a quando su di voi peserà lo scandalo dell`arcano, sarete assimilati( credetemi non solo qui, è così che siete visti anche all`estero) ad un gruppo settario.

    RispondiElimina
  59. potete aggiornare l'immagine con quella che trovate a questo indirizzo?
    http://www.caal.it/sitehome/it/categoria-spazi-celebrativi/spazi-celebrativi-edizioni-dehoniane/

    così si capisce cosa sia il catecumenium.

    RispondiElimina
  60. Posso ridere?
    cammino neocatecumenale e "limpido e trasparente" si escludono a vicenda!

    Limpido e trasparente, due aggettivi che non fanno parte del vocabolario e, sopratutto, della realtà neocatecumenale.


    Se ti diverti così, fai pure.
    Io mi sento abbastanza limpido e trasparente da guardarmi allo specchio e da non vergognarmi di nulla.

    RispondiElimina
  61. Qualche altra nota a margine...

    Purtroppo, in mezzo a tante ambiguità le vere e proprie eresie si nascondono bene. Kiko e Carmen sono sufficientemente furbi da non aver mai affermato "secondo noi l'Eucarestia è transignificazione invece di transustanziazione". Cari fratelli neocatecumenali: qualora con le parole ma ancor più coi fatti vi si lasciasse intendere un'eresia (per esempio trattando in modo irrispettoso anche un solo frammento del Sacramento), voi come vi comportereste?

    E con il metodo degli "arcani", il metodo dei paroloni greci ed ebraici sparati addosso a gente che a stento sa usare il congiuntivo nella lingua italiana, e il metodo del dire "poi capirai, poi, poi, poi", riescono a mantenere quell'alone di ambiguità per cui non risultano perseguitabili secondo il codice di Diritto Canonico. Ma voi, cari fratelli neocatecumenali, quando vi scontrate con quel muro di ambiguità e di "arcani", come potete tacere e subire?

    Uno dei neocatecumenabili diceva ieri: "ascoltare il kerygma". Parolone pomposo che significa: ascoltare (senza discutere!) le pappardelle ripetute a memoria dai cosiddetti "catechisti" (guai a contraddirli) che vengono nel nome di Kiko a togliere fedeli alla parrocchia per inglobarli nel Cammino. Cari fratelli neocatecumenali, ma secondo voi è possibile realizzare la "nuova evangelizzazione" partendo dal Catechismo della Chiesa Cattolica anziché dalle dottrine segrete kikiane-carmeniane?

    Molto comico l'utente Elio che, non sapendo cosa dire, si domanda pensoso: "ma solo in questo blog sta la vera chiesa?" A parte il fatto che "chiesa" è l'edificio in muratura e "Chiesa" è quella stabilita da Nostro Signore, quel che fa ridere è la sua dichiarata ignoranza di un'infinità di critiche al Cammino e allo sfascio liturgico in generale. Ma quelle critiche non arriveranno mai sul tuo quotidiano Repubblica, non arriveranno mai al TG3, non compariranno mai su Vita Pastorale o SAT2000... Dunque, cari fratelli neocatecumenali, possibile che per ascoltare il Papa vi limitate a prendere solo le parole che vi fanno comodo?

    Quanto alle "parrocchie-sacramentificio", chi parla in tal modo commette spesso l'errore di pensare che una parrocchia abbia un'autonomia propria, come se fosse una persona viva che non sa come investire il proprio tempo. La parrocchia è uno strumento, e se i vescovi vogliono ravvivarlo è perché non ritengono che esista nessuna alternativa. Solo che nelle migliori intenzioni di ravvivarlo, finiscono anche loro per considerarlo uno spazio da lottizzare tra innumerevoli gruppi e attività... Cari fratelli neocatecumenali, domandatevelo onestamente di fronte al Signore: la presenza delle vostre comunità in una parrocchia ha arricchito la parrocchia o ha arricchito solo il cammino?

    Cari fratelli neocatecumenali, pensiamo poi ai megaincontri megagalattici di Kiko, dove vengono radunati vescovi a centinaia. Secondo voi sono tutti credenti in Kiko? Possibile che sentano il bisogno di farsi "evangelizzare" da Kiko? Possibile che non si rendano conto che la loro presenza così massiccia non susciti problemi nella Chiesa? O forse devono presenziare per ottenere benefici ed allontanare rappresaglie? Sono domande lecite, perché i vescovi non sono persone che si espongono. Guardate gli altri movimenti ecclesiali: come mai invitano al massimo un solo vescovo, e solo per dir Messa?

    Infine, voglio ricordare ancora una volta ai fratelli neocatecumenali che dirvi che il Cammino si attua secondo le linee proposte dagli iniziatori non autorizza gli iniziatori ad andare "de facto" contro il Papa...

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  62. Rispondo al commento di Maria delle ore 23:04:

    la tua esperienza è purtroppo simile a molte altre... Tante persone di buona volontà, come te, che per una sacrosanta formazione cattolica rifiutano il chiasso arrogante, l'ambiguità dottrinale e gli strafalcioni liturgici del Cammino, si sono viste letteralmente emarginate dalle parrocchie conquistate dai seguaci di Kiko e Carmen.

    Ciò che meglio funziona nel Cammino è la rigida gerarchia (i cosiddetti "catechisti" obbedientissimi a Kiko e Carmen, e il popolo basso che si ritrova a dover obbedire ciecamente ai cosiddetti "catechisti"). Per questo è capitato di venire allontanati ed emarginati anche dopo anni e anni che ci si era spesi in ogni modo per la parrocchia.

    Un sacerdote di mia grande fiducia ha addirittura raccomandato il cambiare parrocchia nel momento in cui la propria parrocchia diventa un ostacolo per la propria fede. Una parrocchia "neocatecumenalizzata" è di ostacolo a chiunque non sia del Cammino: non siamo noi a dirlo, ma tanti vescovi (inclusi i solitamente pacatissimi vescovi giapponesi).

    Noi preghiamo sempre per le vittime del Cammino Neocatecumenale, perché il Signore ripaghi il male che le loro anime si son trovate a dover subire. E nel frattempo consigliamo una "terapia d'urto": contro gli strafalcioni liturgici neocatecumenali proponiamo come cura la sublimità della liturgia cosiddetta "tridentina"; contro i bislacchi insegnamenti del Cammino, proponiamo come rimedio la semplicità e chiarezza del Catechismo della Chiesa, con le domande e risposte che quei cosiddetti "catechisti" non avrebbero mai fatto, cioè quelle del catechismo di san Pio X.

    Contro la mania del leggere la Bibbia e contro quello pseudo-biblicismo raffazzonato dei neocatecumenali proponiamo il recente Catechismo della Chiesa Cattolica: spiega tutto, spiega chiaro, spiega in dettaglio, spiega i fondamenti biblici, spiega ciò ha sempre detto la Chiesa sulla scorta degli Apostoli, dei Padri e Dottori della Chiesa, dei Santi di ogni epoca.

    Contro la "tassa kikiana del dieci per cento" proponiamo atti di carità liberi, segreti e senza misurazioni predeterminate, perché il Padre che vede nel segreto saprà ricompensare, ma se non versi il dieci per cento dello stipendio gli emissari di Kiko e Carmen urleranno come degli ossessi...

    RispondiElimina
  63. Sono contento che Tripudio si sia divertito a leggere il mio commento a suo dire "comico". Mia moglie ed io abbiamo terminato il Cammino da diversi anni. I nostri figli e le loro famiglie lo stanno concludendo, i nipoti appena possibile faranno le catechesi di inizio corso.Tuti siamo nella Chiesa! Nessuno ci ha plagiato, i catechisti non erano "mostri", ma servi al nostro servizio, che facevano 120 Km di notte con la neve per venirci a trovare, quando eravamo ammalati. Nella mia parrocchia la maggior parte dei giovani che partecipa e anima la Messa appartengono alle Comunità. Il sabato sera non vanno in discoteca, ma all'Eucaristia, sì quella che facciamo "con focaccione e insalatiera", e cantano, e ballano pure, ma la mattina dopo sono presenti in parrocchia, sempre! Prova a chiedere alle tante famiglie che vanno a Messa la domenica, dove stanno i loro figli! In che modo hanno passato la loro fede? Mettiamoci a confronto. Ho scoperto da poco questo blog, e ho letto qua e là quanto avete scritto! Quanto dolore, quanta tristezza, quante ammarezze vi abbiamo arrecato, se siete dovuti scendere così in basso! A nome dei miei fratelli di comunità vi chiedo perdono! Elio

    RispondiElimina
  64. Scusate la domanda ma quest immagine mi inquieta più di quella sopra citata.

    http://www.caal.it/sitehome/it/nuova-bibbia-di-geursalemme-neocatecumenaleedizione-rilegata/

    Ma davvero esiste una Bibbia neocatecumenale? Cosa cambia, solo la rilegatura o anche le note?

    Anonimo Gv

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  65. "io mi sento abbastanza limpido e trasparente da guardarmi allo specchio e da non vergognarmi di nulla."

    Non ti vergogni di aver disobbedito al Papa dopo le sue NORME del 2005?

    Non ti vergogni di partecipare all`arcano imposto dal tuo leader?

    Se ti senti così limpido e trasparente perchè vi chiudete nelle vostre salette il sabato sera?
    E se un non nc volesse partecipare alle vostre "celebrazioni", perchè deve presentarsi?

    Sei limpido e trasparente per i tuoi fratelli di comunità, per loro niente segreti, tutti sanno tutto di tutti, tutti più o meno già svuotati dei loro falsi concetti di sè e uniformizzati sul kikopensiero.

    Se sei così limpido e trasparente perchè mantieni il segreto su quel che fai nel cammino nc per chi non è nel cammino?

    Altro che trasparenza, segretezza, opacità, e arcano.

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  66. Domandona per i nc. Giusto per tagliar la testa al toro: secondo voi è giusto il catechismo della Chiesa cattolica o il direttorio?

    E qualora non riteniate i tue testi incompatibili, tra i due qual'è prioritario? In sostanza se trovo una contraddizione nei due testi secondo voi qual'è il testo a cui, inquanto cattolico, sono portato a seguire?

    Anonimo Gv

    RispondiElimina
  67. Cari fratelli catecumeni che come me difendete il cammino ragionate un po. Usate la VOSTRA testa. Ora rispondete alle mie di domande:
    avete ma pensato che nessuno ha mai dato al vostro catechista lautorita di chiedervi cosa fate nel talamo nuziale ? Avete mai risposto che non siete aperti alla vita ma rispettate vostra moglie che
    agari è sfinita dopo la 5* gravidanza ? Avete mai pensato che non è corretto chiedere se si da la.decima ? E che negli statuti non è scritto il vero motivo per cui la si chiede ? Vi siete mai chiesti perché i vostri figli un giorno ascolteranno più il loro catechista che voi ( dato che gli viene inculcato che sono figli del.cammino e non di Dio ). Ora vorrei una cosa rispondete a queste domande e poi se proprio volete confrontate vi con me che non solo sono arrivato alla retradizio ma ho avuto il Co raggi di dire ai miei catechisti che li avrei denunciati perché stavano violenta do gli animi delle.persone e non mi dite che non è un caso diffuso non mi dite che quasi non si vede porta di avere per le mani qualche giovane di cammino per fargli subire quello che si è subito...
    Negatemelo ..
    .

    RispondiElimina
  68. "Svegliati Luisa
    la realtà è ben diversa da quella che leggi su questo blog."


    Tu vivi, caro Pasquale, nella realtà neocatecumenale che non è la realtà della Chiesa ma una realtà PARALLELA, hai perfettamente integrato il kikopensiero, sei una delle tante fotocopie che non fanno che ridare in modo pedissequo l`originale kikiano, ma vedi quel che dice la Chiesa è ALTRO, leggiti e MEDITA le parole di Benedetto XVI.
    Non quelle di kiko I ma quelle del Successore di Pietro.

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  69. Vorrei domandare ai gestori di approfondire l` info data da Gv sulla Bibbia neocatecumenale(!?!).



    http://www.caal.it/sitehome/it/nuova-bibbia-di-geursalemme-neocatecumenaleedizione-rilegata/

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  70. A Pasquale che mi dice:

    "I tuoi ragionamenti mi sembrano farneticazioni."

    Vorrei far notare che non sono miei ragionamenti ma le parole pronunciate dal Papa durante una sua udienza sul Munus sanctificandi.
    Te le rimetto: leggi, impara e medita:

    "Negli ultimi decenni, vi sono state tendenze orientate a far prevalere, nell’identità e nella missione del sacerdote, la dimensione dell’annuncio, staccandola da quella della santificazione; spesso si è affermato che sarebbe necessario superare una pastorale meramente sacramentale. Ma è possibile esercitare autenticamente il Ministero sacerdotale “superando” la pastorale sacramentale? Che cosa significa propriamente per i sacerdoti evangelizzare, in che cosa consiste il cosiddetto primato dell’annuncio? Come riportano i Vangeli, Gesù afferma che l’annuncio del Regno di Dio è lo scopo della sua missione; questo annuncio, però, non è solo un “discorso”, ma include, nel medesimo tempo, il suo stesso agire; i segni, i miracoli che Gesù compie indicano che il Regno viene come realtà presente e che coincide alla fine con la sua stessa persona, con il dono di sé, come abbiamo sentito oggi nella lettura del Vangelo. E lo stesso vale per il ministro ordinato: egli, il sacerdote, rappresenta Cristo, l’Inviato del Padre, ne continua la sua missione, mediante la “parola” e il “sacramento”, in questa totalità di corpo e anima, di segno e parola. Sant’Agostino, in una lettera al Vescovo Onorato di Thiabe, riferendosi ai sacerdoti afferma: “Facciano dunque i servi di Cristo, i ministri della parola e del sacramento di Lui, ciò che egli comandò o permise” (Epist. 228, 2). E’ necessario riflettere se, in taluni casi, l’aver sottovalutato l’esercizio fedele del munus sanctificandi, non abbia forse rappresentato un indebolimento della stessa fede nell’efficacia salvifica dei Sacramenti e, in definitiva, nell’operare attuale di Cristo e del suo Spirito, attraverso la Chiesa, nel mondo."

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  71. Si si i neocat hanno una bibbia loro, con traduzioni loro e al centro le immagini di Kiko.
    Pazzesco.

    RispondiElimina
  72. Luisa dice :

    Che cosa significa propriamente per i sacerdoti evangelizzare, in che cosa consiste il cosiddetto primato dell’annuncio?

    E perchè li ha inviati e li ha ringraziati dicendo che la Chiesa ha bisogno di loro?

    RispondiElimina
  73. x anonimo gv

    La bibbia che si usa nel cammino è la bibbia di gerusalemme perchè ci sono le note sotto con le quali si fa la "scrutatio". Trascrivendo i versetti su un foglio si compone il cosiddetto "albero"...

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  74. "cioè contribuire alla parrocchia (e in quel caso lo facciamo in massa perchè ci è stato insegnato che l'obbedienza è gran cosa)"

    Questo scrive Alino, dunque se i nc escono eccezionalmente dalle loro sale lo fanno in massa perchè sono un gregge (il popolo neocatecumenale), non si muovono se non tutti insieme dietro i capi catechisti che guidano e sorvegliano, quei catechisti ai quali il gregge neocat obbedisce ciecamente.
    Sì, perchè se ai neocat è stato insegnato che "l`obbedienza è una gran cosa" bisogna sapere che si parla dell`obbedienza che è dovuta ai catechisti che a loro volta obbediscono a Kiko Arguello.
    Quando si è trattato di obbedire al Papa per la liturgia, sappiamo come è andata, se un pastore non si lascia suggestionare dagli argomenti neocat e impone dei paletti precisi, l`obbedienza neocatecumenale sparisce.

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  75. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  76. ci è stato insegnato che l'obbedienza è gran cosa.

    cfr. disposizioni lettera Arinze no?
    Ma obbedienza a chi? Al cammino o alla Chiesa?

    Giusto per ribadire una domanda a cui i nc non hanno ancora risposto, ma per voi é prioritario il catechismo della Chiesa cattoli ca o il direttorio di Kiko?

    anonimo Gv

    RispondiElimina
  77. Mi era sfuggito questo "commento":

    "Luisa dice:
Quei pastori non si rendono conto, ma forse ne sono consapevoli e se ne infischiano, che il loro comportamento mette a rischio la fiducia che i piccoli dovrebbero riporre in loro.

Che esempio di cattolicità e di fiducia nella santa Chiesa di Dio.

complimenti!!!"


    All`anonimo che ha sottolineato la conclusione di un mio commento, vorrei dire che se leggesse i giornali già vedrebbe alcuni degli effetti detestabili del comportamento di certi chierici, è attualità che riempie i media e purtroppo valica le frontiere italiane contribuendo all`immagine negativa della Chiesa.
    Per fortuna c`è una specie di "revirement" nel senso che i media sembra stiano rendendosi conto che Papa Benedetto con quei falchi, corvi, e serpi velenose non c`entra per niente.
    Purtroppo in seno alla Chiesa dobbiamo anche constatare la crisi, il caos liturgico e dottrinale che sembrano non voler prendere fine, e qui mi ripeto, sì, è logorante vedere i Pastori avere un linguaggio che non trova riscontro nella realtà dei fatti.

    È sconcertante ascoltarli mentre ci dicono cose ortodosse e condivisibili e ci indicano gli errori a non commettere, e poi vederli approvare se non esaltare chi di quegli errori ha fatto un marchio di fabbrica.
    

C`è un doppio linguaggio, un fossato che si allarga sempre più fra il dire e il fare.

    Una gerarchia che inneggia alla continuità, che martella che c`è continuità con la Tradizione e poi elogia chi è l`emblema della rottura non è più credibile.



    E sì, caro anonimo, lo ripeto, quei pastori non si rendono conto, ma forse ne sono consapevoli e se ne infischiano, che il loro comportamento mette a rischio la fiducia che i piccoli dovrebbero riporre in loro.

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  78. Segnalo che l`analisi di Mons. Mizobe Osamu sta facendo il giro del web, dunque del mondo.
    Ricordo che in quell`analisi leggiamo che le più gravi difficoltà con il cammino neocatecumenale sono:

    1- che i suoi membri considerano "carismi" i loro riti particolari,

    2-che hanno un`organizzazione "decisionale" ( gerarchia) totalmente staccata dal vescovo locale,

    3- che trasferiscono a Roma tutti i problemi che dovrebbero essere risolti nella diocesi, utilizzando le loro reti di influenza per obbligare la Chiesa locale a capitolare.

    RispondiElimina
  79. Caro fratello Elio,

    "paese che vai, gente che trovi": voglio davvero augurarmi che la tua sia una delle rare isole felici del Cammino. Però consentimi di ricordarti ancora una volta ciò che puoi sentire testimoniato ovunque sul Cammino.

    I cosiddetti "catechisti" sono sempre stati al centro di ogni discorso che ho sentito fino ad oggi sul Cammino. Non ho mai messo in dubbio che siano capaci di fare atti di carità verso i loro sottomessi, esattamente come avviene tra i testimoni di geova o tra i protestanti. So purtroppo per esperienza diretta (sentito con queste mie stesse orecchie e visto con i miei stessi occhi, ripetutamente, nell'arco di tanti anni) che per voi tra una parola di Kiko e una parola del Papa, preferite sempre seguire le acrobatiche considerazioni kikiane-carmeniane piuttosto che il successore di Pietro.

    Magari lo fate in buona fede perché pensate che Kiko sia un santo (la Carmen già lo definisce "san Kiko").

    Però non mi spiego tutta questa buona fede come faccia a mantenere gli occhi chiusi di fronte a evidenze incontrovertibili, come le «decisioni del Santo Padre» messe nero su bianco nella fatidica "lettera di Arinze", riconfermate pochi giorni dopo dal Papa stesso, entrate a pieno titolo nel vostro Statuto definitivo, e che il Papa vi ha confermate ancora una volta con chiarezza il 20 gennaio scorso.

    Forse l'avranno fatto in buona fede (ma in buona fede è possibile sistematicamente voler evitare di vedere la verità?) ma di fronte ad un Kiko che prima scrive al Papa «siamo contentissimi delle norme" e poi invece grida che quelle norme erano un «siamo perduti! catastrofe! qui finisce tutto!»... quante acrobazie linguistiche e verbali ci vogliono, per fingere di non aver visto né sentito né capito?

    Vedi, il fatto che tu abbia completato il Cammino, e che lo stiano completando i tuoi figli, e che si apprestano ad iniziarlo i tuoi nipoti, il fatto che il catechista faccia 120 km per venirvi a visitare... non cambiano il problema principale: che colui che tu consideri "iniziatore", artefice della tua conversione o addirittura "santo", in realtà non perde mai occasione di mostrarsi disobbediente quanto al rapporto col Papa, farneticante quanto alla dottrina, bizzarro e chiassoso quanto alla liturgia...

    La buona volontà la elogia il Papa e la elogio anch'io; la sincerità di cuore la elogia il Papa e la elogio anch'io; ma insieme al Papa vi ricordo che dovete «seguire fedelmente i libri liturgici» (quale parte del "fedelmente" non ti è chiara?) e che dovete smettere di creare laceranti divisioni nelle parrocchie e nei luoghi in cui vi impiantate. Tu invece, con orgoglio e arroganza vanti la fabbricazione liturgica kikiana-carmeniana, ti illudi di essere superiore agli altri perché i tuoi parenti anziché "andare in discoteca" (come se fosse l'unico peccato possibile al mondo) sono costretti a partecipare alla chiassata del sabato sera...

    Vedi, i problemi liturgici e dottrinali inquinano il Cammino al di là di ogni possibile atto di carità e al di là di tutta la buona volontà.

    Anche i testimoni di geova non vanno in discoteca, si fanno 120 km di strada per andare a visitare qualcuno magari appena conosciuto alla Sala del Regno, anche i testimoni di geova celebrano le loro "liturgie" con tanti canti biblici... Cosa vi distingue da loro?

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  80. Sempre il nostro fratello neocatecumenale Elio,

    al termine del tuo intervento c'è - in cauda venenum - una frase sibillina. Tu ti illudi (o ti auguri?) di averci creato "dolore, tristezza, amarezze". Eppure, se sei cristiano, dovresti sapere benissimo che il gettar luce sulla verità non arreca mai dolore, non provoca mai tristezza, non è mai fonte di amarezze. Quelle sono cose che vengono dalle vendette umane, non dal servire la Verità. Vedi, la serenità e la felicità non coincidono con l'ostentazione di allegria (allegria?).

    Non è a noi che devi chiedere perdono, ma alle persone a cui i cosiddetti "catechisti" (te compreso?) hanno "scarnificato le anime", a cui hanno gridato "satana! indemoniato! tu giudichi!", a cui hanno imposto di "donare" soldi e altro...

    In un salmo si domanda al Signore: «assolvimi dalle colpe che non vedo». Ti è mai capitato di tentare di vedere le colpe che hai nei confronti dei neocatecumenali dello strato più basso? è a loro che devi chiedere perdono, non a noi. Ti è mai capitato di tentare di capire il danno fatto a coloro che non ne hanno potuto più del Cammino e l'hanno lasciato? è a loro, soprattutto a loro che devi chiedere perdono. Non basta gridare "sono peccatore, pregate per me": pregheremo certamente per te, per la tua conversione, ma nel frattempo ti invitiamo a riflettere seriamente su quante volte hai mormorato contro coloro che il Cammino ha letteralmente stritolato, nell'anima e nel corpo.

    Ti invitiamo seriamente a riflettere su quanti strafalcioni liturgici e dottrinali sono stati somministrati, da te direttamente oppure con la tua complicità, a persone che in buona fede domandavano l'insegnamento della Chiesa e i sacramenti della Chiesa...

    Anche il drogato è allegro nel drogarsi, anche il drogato è convinto di aver fatto una cosa buona per sé, per la propria moglie, per i propri figil e per i propri nipoti. Anche il drogato pensa che quelli che non hanno il suo stesso vizio debbano per forza vivere "amarezze e tristezze"...

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  81. Ma non capisco:

    quando vi fa comodo, parlate di fiducia nella Chiesa...


    ...e quando la Chiesa vi comanda di rispettare fedelmente i libri liturgici, fate finta di non aver sentito?

    Che fine fa la fiducia nella Chiesa quando la Chiesa comanda qualcosa che dispiace a Kiko e Carmen?

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  82. Tripudio dice:
    "Ti invitiamo seriamente a riflettere su quanti strafalcioni liturgici e dottrinali sono stati somministrati, da te direttamente oppure con la tua complicità, a persone che in buona fede domandavano l'insegnamento della Chiesa e i sacramenti della Chiesa..."

    Ma stai parlando di quell'itinerario di fede che il Papa ha definito:
    - un particolare dono che lo Spirito Santo ha dato ai nostri tempi e l’approvazione degli Statuti e del “Direttorio Catechetico” ne sono un segno.
    O ti stai forse riferendo a quei cattolici a cui il Papa ha detto che:
    - La vostra presenza oggi è una testimonianza visibile del vostro gioioso impegno di vivere la fede, in comunione con tutta la Chiesa e con il Successore di Pietro, e di essere coraggiosi annunciatori del Vangelo.
    In questi decenni di vita del Cammino un vostro fermo impegno è stato di proclamare il Cristo Risorto, rispondere alle sue parole con generosità, abbandonando spesso sicurezze personali e materiali
    opera evangelizzatrice. (opera evangelizzatrice che ) voi realizzate in un cammino che aiuta a far riscoprire a chi ha già ricevuto il Battesimo la bellezza della vita di fede, la gioia di essere cristiani.
    Stai parlando di quell'itinerario di fede che il Papa ha ringraziato dicendo che: la Chiesa "ha bisogno di voi per la nuova evangelizzazione".

    Parlavi di loro?
    Ahhhhh lo dice il Papa, hai ragione, a te non interessa... ma sai, a noi cattolici si.
    Fatene una ragione.
    Hihihihihihihihihihihihihi!

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  83. Tripudio non capisce(povero) e dice:
    Ma non capisco:

    quando vi fa comodo, parlate di fiducia nella Chiesa...


    ...e quando la Chiesa vi comanda di rispettare fedelmente i libri liturgici,(con le particolarità approvate negli Statuti del Cammino), fate finta di non aver sentito?

    sai cucciolone, mi basterebbe che anche a te il Papa dicesse che sei un dono dello Spirito per la Chiesa. Ma non ti ha ancora definito così. Peccato, un vero peccato.

    Cmq da cattolico (?) se sei a conoscenza di qualche abuso liturgico vai dal tuo Vescovo e denuncialo. E' tuo dovere e un tuo diritto. Perchè non lo fai? Cosa temi? Sembri cosi preparato (sembri eh...non lo sei ma sembri). Coraggio vai a denunciare i presunti abusi al tuo vescovo.
    Però ti prego dimmi come va a finire, non puoi impedirmi di continuare a ridere. :))))))))

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    1. Ti rispondo io se vuoi e non truipudio se vado dal vescovo a dire cosa ha fatto il cammino cosa risolvo? Lo hanno già dwbitamente foraggiato con i proventi del secondo passaggio e meglio che non vado avanti.

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  84. Non potevi trovar miglior modo per confermare quanto sto affermando da anni.

    E cioè che voi neocatecumenali prendete del Papa solo le parole che vi fanno comodo.

    E le usate per coprire gli errori che avete sempre commesso e che vorrete sempre commettere.

    Se il Papa dichiarasse "dono dello Spirito" una qualsiasi cosa che faccio io... allora anziché cantare vittoria proverei profonda gratitudine e farei di tutto per eliminare ciò che non viene dallo Spirito, affinché le parole del Papa non mi si ritorcano contro.


    Quanto alla denuncia all'Ordinario del luogo ho provveduto più volte.

    Nel migliore dei casi mi son sentito dire che ho ragione, che c'è un problema che va risolto, che bisogna sempre denunciare gli strafalcioni liturgici e tutto il resto.

    Ma alla fin fine non è successo nulla. Hanno paura delle vendette dei neocatecumenali. Chi aspira ad una promozione, chi non vuol perdere le regalie, chi ha paura degli scandali... nessuno ha il coraggio.

    Dunque il Cammino Neocatecumenale è nella storia della Chiesa il primo "dono dello Spirito" che va difeso mediante vendette, maldicenze, minacce, regalie, menzogne...

    Quando ci ritroveremo al giudizio universale, si sentiranno tanti neocatecumenali lamentarsi a gran voce: "Ma come, Signore? noi eravamo Approvati! noi eravamo Dono dello Spirito! noi avevamo lo Statuto! ma come ti permetti, Signore? Tu giudichi!"

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  85. Vorrei che Tripudio indicasse una buona volta dove il Papa ha scritto con chiarezza che qualche rito dei NC si chiami o definisca "ABUSO" o "errore" o si possa definire "eresia" qualche parte dell'insegnamento di Kiko.

    Lo ha scritto tutto questo il Papa da qualche parte ?
    NO.
    Il Papa ha lodato e ringraziato tutto il CNC, quindi i neocat, con Kiko in testa, hanno tutte le buone ragioni per sentirsi a posto con la coscienza: nessuno, soprattutto la PIu' ALTA autorità della Chiesa Docente (che si è tirata fuori, dice Tripudio, bella espressione di noncuranza attribuita a un Vicario di Cristo....) li ha rimproverati o richiamato la loro attenzione su ERRORI O ABUSI DA correggere, nessuno ha parlato di CORREZIONE, di ritorno da ---> azioni SBAGLIATE ad ---> azioni GIUSTE.
    Dunque, essi ritengono -a ragione- di non aver NULLA da correggere.
    Più chiaro di così....

    PS Sto ancora aspettando che Tripudio, o qualcun altro di buona volontà e IDEE CHIARE, ci dica QUALE sia precisamente il CARISMA del CNC, così come esiste il carisma dei francescani, dei domenicani, delle clarisse, delle carmelitane ecc. ecc.

    Penso che un chiarimento sul discorso usato e abusato dei CARISMI gioverebbe a tutti i piccoli fedeli di scarsa cultura come me, immersi nella totale confusione dottrinale e pastorale, in mezzo a mille discorsi di creativa interpretazione del Vangelo, del Magistero e anche dei fatti della storia della Chiesa, tutti rivisti alla "luce" del concilio e del mitico pluralismo suscitato da un soffio primaverile di illimitata libertà....
    mito pluralista (v. "unità nella molteplicità": nuova definizione della Chiesa ex-UNA), accecante fino al punto di dire e far credere che la menzogna sistematica faccia parte di un gran dono di rinnovamento fatto alla Chiesa dallo Spirito Santo!

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  86. NB:
    quando saranno davanti a Cristo Giudice, tutti i NC, IGNARI E INGANNATI dai potenti schiavisti che li hanno plagiati, (non lo dimentichi Tripudio, questo: che i piccoli catturati hanno perso la vista interiore, quindi hanno molte attenuanti!) diranno: "Nessuno dei superiori ci ha avvisato che stavamo facendo cose ingiuste e a Te sgradite, PERICOLOSE PER la nostra anima e per la Fede della Chiesa, tu lo sai Signore che i CUSTODI HANNO TACIUTO DI FRONTE ALL'ERRORE, non ci hanno messi in guardia con severità, ci hanno lasciato fare ESPERIENZA di quel Cammino, detto UNO DEI TANTI METODI di formazione, VALIDO come gli altri metodi: quindi non eravamo colpevoli di prendere la strada ERRATA ! non sapevamo che era errata: non c'erano SEGNALI O CARTELLI CHIARI DI ATTENZIONE O ALLARME a segnalare il PERICOLO".
    Il Signore allora giudicherà con severità TUTTI coloro che -a vari livelli di responsabilità- dovevano parlare e hanno taciuto, rimproverare e hanno lodato come se tutto fosse OK, dovevano correggere e hanno tollerato sine fine, magari "tirandosi fuori" dal problema di ammonire sorvegliare sanzionare, RADDRIZZARE di fatto le storture, commettendo spesso OMISSIONI DI ATTI DOVUTI (omissioni di "atti d'ufficio" usiamo dire nella società civile), con conseguenze disastrose di sbandamento e confusione di coscienze e offuscamento della Fede in progressivo peggioramento, cioè i Pastori, piccoli e grandi, hanno lasciato andare le PECORE AI BURRONI della dispersione della Fede ! senza mai proteggerle contro i lupi, caro Tripudio , come voleva fare p. Zoffoli che si rivolse INVANO AI SUPERIORI, per ottenere un soccorso autorevole ed efficiente alle anime ferite dei PICCOLI, e costoro grideranno i loro lamenti inascoltati al Signore che tutti giudicherà con giustizia, specie per le gravissime NONCURANZE rispetto alle pecore ferite e sbranate, che chiedevano TUTELA e non l'hanno ricevuta !.... nel corso di mezzo secolo ed oltre, tutto per fare omaggio al mega-concilio, che ha proclamato il vietato-vietare, ovvero accettare l'errore per non umiliare o limitare l'errante con una correzione SALUTARE, da usare (SEMPRE USATA nella Chiesa fino al 1960) a vantaggio di tutto il Corpo Mistico (altro che "decapitare" il paziente per un banale mal di testa, caro Tripudio !) qui si tratta di andare alla CAUSA prima del male e CURARLO con sollecitudine, non di lasciar correre per decenni tutti i malori e tutte le piaghe cancreonose, ritenendoli sintomi trascurabili di un male minimo che forse col tempo -si pensa da 45 anni- guarirà da sè, senza medicine, mentre di fatto esso si prepara a divorare l'intero Corpo, mentre i medici dicono al paziente: "Bravo bravo, continua pure così che in fondo stai benino, quasi benone, approvato, si
    -volendo eh...solo volendo- modificare alcune piccole cose, ma certo... già da ora tutti ti diranno bravo-grazie per la tua buona salute e i tuoi buoni frutti che già ci rallegrano e ristorano, il corpo ne ha bisogno...."
    (ma di QUALI frutti del CNC ha bisogno il Corpo Mistico?)

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  87. "i CUSTODI HANNO TACIUTO DI FRONTE ALL'ERRORE, non ci hanno messi in guardia con severità, ci hanno lasciato fare ESPERIENZA di quel Cammino, detto UNO DEI TANTI METODI di formazione, VALIDO come gli altri metodi: quindi non eravamo colpevoli di prendere la strada ERRATA ! non sapevamo che era errata: non c'erano SEGNALI O CARTELLI CHIARI DI ATTENZIONE O ALLARME a segnalare il PERICOLO"."


    Stiamo vedendo in questi giorni quanto il piccolo Stato Vaticano sia abitato anche da corvi, serpi e iene che lottano per conservare o riprendere il potere, extra e intra muros è uno spettacolo indecente che ci viene offerto.
    E il Papa?
    Il Papa, che ha ereditato la Chiesa caotica che gli ha lasciato il suo predecessore, si trova a dover lavorare con una Curia ribelle, abituata ad agire in modo autonomo, e che conosce perfettamente, a dover affrontare tutti gli scandali che la gestione precedente aveva soffocato, a dover comporre con tutte quelle realtà ecclesiali che hanno goduto dell`appoggio di Giovanni Paolo II e che aveva lui stesso seguito con occhio benevolo da cardinale e prefetto della CdF.

    Diventato Papa, rapidamente ha voluto MODIFICARE alcuni degli elementi eterodossi che c`erano (e ci sono) nel cammino nc, lo ha fatto con le sue NORME sulla liturgia.
    Con che risultato?
    È stato obbedito?
    Ha potuto contare sull`aiuto e collaborazione dei suoi confratelli in Curia?
    No.

    Al contrario il card. Rylko del PCL consegna al cammino nc uno statuto monco che non ha ricevuto l`approvazione di ben due Congregazioni vaticane e nel quale figura il modo neocat di comunicarsi, quel modo che il Papa ha voluto modificare.

    A questa consegna seguono mesi e mesi di silenzio, Benedetto XVI tace.
    Ma, possiamo anche solo immaginare che il Papa, ancor più questo Papa, sconfessi i suoi collaboratori?
    Nel 2009 parla con un discorso in cui, a parte le solite e identiche formule rivolte ai movimenti postconciliari, figurano dei RICHIAMI.
    Se le sue norme sono state disattese è facile immaginare la sorte subita da quei richiami: ignorati.
    Come saranno ignorati quelli del 20 gennaio scorso.

    I disobbedienti son stati puniti?
    No, anzi, sono stati lodati e ringraziati.

    Questa è una realtà sconcertante, ma è quella della Chiesa, una reltà che ci fa pensare e temere che siamo nei tempi della profezia della Beata Emmerich.

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