lunedì 2 gennaio 2017

Anche la vigilia di Natale deve essere rigorosamente kikizzata

Molte prove - quasi sempre provenienti da foto e video pubblicati dagli stessi kikos - ci indicano chiaramente che non c'è un aspetto della vita (di fede e non) dei neocatecumenali che non possa e non debba essere rigorosamente kikizzato, dal più serio al più banale.

L'elenco dei "rituali" kikiani, intesi come da definizione del dizionario ovvero "Complesso di abitudini e di usi fedelmente osservati" in questo caso dai fedeli neocatecumenali, è davvero lunghissimo. C'è un rituale per tutto, dalla sveglia alla mattina, al modo di recitare la liturgia delle ore o il Rosario, al modo di pregare in silenzio, alla benedizione del cibo, alla benedizione dei bambini, alle icone sacre da appendere in casa o meglio portare al collo, addirittura alla preghiera prima di unirsi al proprio coniuge nel rapporto, senza contare ovviamente le assurdità e gli scempi liturgici (vedi il bancariello del fruttaruolo addobbato sull'altare dell'eucaristia, il ballo finale al termine della Messa, il modo di marciare in processione, il cicchetto latte e miele per i cristiani adulti nella fede, la disposizione della sala liturgica....).

Non c'è niente di quello che fanno i neocatecumenali che non si possa assimilaere a un rituale, eseguito più o meno fedelmente, secondo algoritmo kikiano (sul blog Cruxsancta anche per questo motivo li motteggiano con il nomignolo di "kikobots"); ovviamente non poteva mancare la Vigilia di Natale. Vediamo, a tal proposito, un video insieme, postato da una famiglia di neocat su YouTube. Premettiamo che non stiamo prendendo in giro né i bambini, né i loro genitori e parenti:


Prima della cena il capostipite della famiglia, il padre-catechista, riunisce tutti i bambini fino all'età di più o meno 10 anni e organizza una breve processione con un canto kikiano (di solito "Andiamo già pastori", come nel video, oppure altre hit natalizie: "Viene il Signore vestito di maestà", "Già viene il mio Dio"). Il più piccolo della casa porta il bambinello da mettere nel presepe (che per ovvi motivi non può mancare in casa kikiana), e gli altri qualche altro segno, ad esempio un cero o candela, il vangelo, ecc.
Il padre o chi per lui quindi fa una "catechesi", come al solito, a volte legge un Vangelo della nascita di Gesù. Questa catechesi che, si può ascoltare nel video, ci interessa particolarmente. Se la si ascolta bene, in essa non c'è quasi niente di originale, per la maggior parte si tratta di frasi riprese da quello che dice Kiko da decenni in tutti gli "annunci" di Natale (ad es. le frasi sui pastori, che "non avevano niente da perdere", considerati solo peccatori e non gente semplice, come nella tradizione cattolica), condite da pure invenzioni (le palle di natale rappresenterebbero gli astri dell'Universo) e battuta priva di nesso logico ("le palle di Natale sono quelle che ci girano a noi tutti i giorni...").

Dopo la "catechesi" in salsa kika si legge il Vangelo e finalmente ci si siede a mangiare.

I figli hanno potuto imparare che c'è una Vigilia "vera", quella kikiana, fatta bene, e una "mondana" dei cristiani della domenica, che magari benedicono solo il cibo e si recano alla Messa di mezzanotte perché hanno una fede devozionale e infantile. I bambini cresceranno, anno dopo anno, assorbendo questo ennesimo rituale, senza il quale la cena della Viglia non potrà mai più considerata un'autentica Vigilia.

110 commenti:

  1. Ti benedico, Signore, perché non sono come gli altri Cattolici che frequentano la Chiesa in modo abitudinario:
    Ogni mattina recito le lodi e faccio 15 min. di preghiera silenziosa (dopo L' iniziazione alla preghiera)
    Pago regolarmente la decima (dopo il secondo scrutinio)
    Vado per le case ad annunciare il Kerigma (dopo la Traditio)
    Faccio la pubblica testimonianza della mia fede in Chiesa come Sant'Agostino (dopo la Redditio)
    Recito quotidianamente il Rosario (dopo la tappa di Loreto)

    Vivo il triduo pasquale nella mia comunità e la Veglia lunga tutta la notte, intorno alla mensa splendidamente preparata, con tutti i segni ma soprattutto con il Pane spezzato nelle mie mani e il Vino, rosso come il tuo sangue (preferibilmente Porto), che bevo a grandi sorsi dalla Coppa con le mie stesse mani
    Il Natale con i suoi rituali per i bambini, per la trasmissione della fede e i doni dei Re Magi e il Capodanno celebrando l'Eucarestia di ringraziamento sempre con la mia comunità, e non come i pagani in famiglia con parenti e amici.
    Celebro l'Eucarestia ogni sabato, Pasqua della settimana, con i fratelli della comunità nelle salette del catecumenium arredate come Kiko ci ha insegnato, con la croce e le icone del cammino e i tappeti sulla moquette rossa o azzurra.
    Anche il copri Bibbia e' disegnato da Kiko, la custodia del libro dei canti, la croce che porto in tasca.....

    Ti ringrazio, davvero, dal profondo del cuore, perché non sono come tutti gli altri cattolici che.....
    Ancora non hanno capito niente di Te e del tuo Amore.
    Pax

    RispondiElimina
  2. Grazie Signore perche' hai avuto misericordia di me e mi hai fatto conoscere il tuo amore immenso. Grazie perche' mi insegni ad essere ultimo e a mettermi a servizio dei fratelli anche quelli che vengono da fuori. Ti ringrazio perche' attraverso questo cammino di fede mi permetti di riconoscermi peggiore degli altri e quindi piu' bisognoso della tua misericordia. Alessandro

    RispondiElimina
  3. Grazie Signore per avermi fatto incontrare il Cammino.

    Ora so che il Vangelo è sbagliato, poiché Tu in realtà dicesti: «le mie parole passeranno», poiché ogni autoeletto "iniziatore" può alterare i Tuoi insegnamenti e contemporaneamente autonominarsi "kerygma", "carisma", "Giovanni Battista in mezzo a voi".

    Ora so che il Vangelo è sbagliato, poiché Tu in realtà dicesti: «fate come vi pare, in memoria di me»: infatti ogni autodefinito "iniziatore" può alterare la liturgia aspettandosi che la Chiesa approvi e addirittura vi si converta.

    Ora so che il Vangelo è sbagliato, poiché Tu in realtà dicesti: «e a chi non li rimetterete, saranno ugualmente rimessi»: infatti Kiko giustamente insegna che la confessione dei peccati mortali è facoltativa e rinviabile a piacere.

    E so anche che dal 313 fino al 1965 la Chiesa ha vissuto un breve e inutile periodo di oscurantismo lefebvriano, dimenticandosi di essere come i primi cristiani delle origini cristiane. Dunque non solo la vita della Chiesa è inutile, ma anche la vita dei santi è inutile, si sono sbagliati tutti, compresi padre Kolbe, don Bosco, santa Teresa, padre Pio, Tommaso d'Aquino... poveracci! Hanno perso tantissimo tempo inginocchiandosi davanti al tabernacolo, insegnando robette preconciliari, illudendosi che i sacramenti fossero lo strumento principale per la propria santificazione, senza mai fare percorsi comunitari di conoscenza di sé stessi con vaste gettate di fango annesse.

    Grazie Signore per avermi fatto capire che la Chiesa si è sbagliata a proclamare santi dei giovani e dei giovanissimi, come san Tarcisio che si fece massacrare pur di evitare un sacrilegio all'Eucarestia, come san Domenico Savio che diceva "la morte ma non i peccati" senza sapere che l'uomo non può non peccare, come i pastorelli di Fatima che recitavano il rosario tutti i giorni quando ancora non avevano nemmeno dieci anni di età, senza aver fatto alcuna "tappa", alcuno "scrutinio", senza aver mai versato la "decima", senza aver fatto nessuna "convivenza", senza mai essere intervenuti con qualche "risonanza", "monizione", "ambientale"! È impossibile salvarsi se non si fa un cammino di itinerario di riscoperta battesimale della durata di parecchi decenni!

    Grazie, Signore, per averci donato i kiko-shop nei quali - dietro apposito superamento di "tappa" e pagando la giusta e onestissima tariffa - possiamo ottenere le uniche icone al mondo (e gli unici gadget e accessori vari, compreso il quadernikiko scolastikiko) che meritano onore, processioni, venerazione, adorazione. Grazie Signore per averci fatto capire che quando dicevi che la Nuova ed Eterna Alleanza era solo per modo di dire, visto che dobbiamo scimmiottare gli ebrei e l'antica alleanza il più possibile.

    Embè, che fai, Signore? Noi siamo approvati! Abbiamo lo Statuto! Come osi, Signore? Tu giudichi!

    RispondiElimina
  4. Alessandro ha detto: "Ti ringrazio perche' attraverso questo cammino di fede mi permetti di riconoscermi peggiore degli altri e quindi piu' bisognoso della tua misericordia"

    Fino a qui anche potrebbe essere condivisibile, magari nella forma "non sono migliore degli altri" oppure "gli altri non sono peggiori di me". Gradirei sapere quando Cristo ha chiesto, nei Vangeli, una simile dichiarazione da scrutinio kikiano. Si può pensare di ritrovare un riferimento nella parabola del fariseo e del pubblicano di Lc 18:9-14 ("alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri"), ma qui si sottolinea la superbia dei farisei che si ritenevano giusti disprezzando il prossimo. Siamo alle solite: l'impressione è che voi vi esaltiate disprezzando voi stessi, facendo la gara a chi è più peccatore. Anche volendo condividere, però, perlomeno il fango/peccato in faccia buttatevelo da soli in questo "cammino di fede", evitate di attribuire l'azione a Gesù Cristo come condicio sine qua non per la misericordia della guarigione. Almeno, evitate di farlo fino a che non sarete in grado di riferire in quale famiglia di manoscritti dei Vangeli sta scritto pelos=mota e non pelos=argilla, oppure quando nella Bibbia l'argilla del Vasaio è simbolo del peccato.

    RispondiElimina
  5. Alessandro,
    vorrei che tu riflettessi sul fatto che si chiama superbia ciò che fa credere di essere migliori e peggiori degli altri.
    In tutt'e due i casi ti poni su un piano diverso, che sia più alto o più basso non ha importanza. Il narcisismo si nutre di questo rimarcare le 'differenze'.

    RispondiElimina
  6. Su Chiesa e postconcilio c'è un'interessante biografia di mons. Pier Carlo Landucci, di cui è tuttora in corso il processo di beatificazione (sebbene ostacolato dagli scagnozzi kikiani nelle curie romane), che consiglio caldamente di leggere e far leggere.

    Mons. Landucci scrisse nel 1983 un articolo sul neocatecumenalismo che dopo trentaquattro anni è ancora straordinariamente attuale. Quando padre Enrico Zoffoli scoprì quel testo, restò sbigottito del fatto che Landucci era giunto prima di lui alle sue stesse conclusioni.

    RispondiElimina
  7. Mons. Landucci, dopo aver discusso del catechismo neocatecumenale, scrisse: "Quando ebbi le prime notizie sulle riunioni eucaristiche catecumenali pensai che quelle originalità rituali costituissero soltanto delle libertà liturgiche, in parte tollerabili e in parte correggibili. Non avrei mai immaginato che esse avessero invece un retroterra così gravemente eterodosso. Ora capisco anche perché tanta resistenza a richiami autorevoli per conformare i riti alle prescritte norme liturgiche. Tali atteggiamenti di autonomia e difformità, rispetto alle comuni norme e prassi, sono connessi, dottrinalmente e psicologicamente a opposizioni di fondo".

    Credo che questo sia un contributo fondamentale per capire il CNC: altro che "vieni e vedi", altro che sperimentare il Cammino. Per comprenderlo bene occorre intendere che alla base di ogni prassi NC c'è il mamotreto, che non è un semplice catechismo, bensì un vero e proprio vangelo gnostico. Liturgia, rituali extraliturgici, concezioni, comportamenti: tutto scaturisce dal mamotreto. Hanno voglia di dire che è stato approvato, emendato, corredato di note: il vecchio mamotreto sopravvive nelle prassi del Cammino. Anche il commento di Alessandro proviene dal mamotreto, basta leggere gli scrutini di Kiko negli Orientamenti per il II scrut. battesimale.

    RispondiElimina
  8. Bhe , non capisco il senso di questo articolo. È una festa privata fatta in famiglia in cui si ribadisce che Gesù, il signore si è fatto uomo per salvarci. Non si può in privato, in casa tra parenti fare e dire il nostro credo ? Vi da fastidio il fatto che siamo neocatecumeni ? Gesù viene per i peccatori. Ascoltate cosa dicono i Papi a riguardo . accogliete senza sofismi la gioia di essere cristiani salvati dalla grazia del Signore che viene per tutti . La pace !

    RispondiElimina
  9. @ Alessandro il peggiore

    "... Ti ringrazio perché attraverso questo cammino di fede mi permetti di riconoscermi peggiore degli altri e quindi più bisognoso della tua misericordia..."

    Che significa?

    Vuoi dire che i cristiani della domenica sono migliori dei neocat?

    O tu sei il peggio del peggio neocat?

    Oppure tu sei il meglio del peggio?

    O al peggio non c'è mai fine, per questo il cammino non ha mai fine?

    Pensa come sei fortunato a sentirti il peggiore di tutti: sei qualcuno! Che tragedia se tu fossi stato uno dei tanti anonimi comuni cristiani.

    E gli altri della tua comunità, dato che tu sei il peggiore, di che ringraziano il Signore?

    Bel problema! Me li immagino alle risonanze: "Signore ti ringrazio, ma proprio poco, perché sono solo il quart'ultimo dei peggiori". Che schifezza di risonanza.

    Oppure è il solito trito e ritrito esprimersi dei camminanti, che dicono "sono il peggiore" ma significa "noi siamo il meglio, del meglio, del meglio, Signore!"

    Da quale tappa i peggiori cominciano a migliorare?

    Dì fatti concreti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dopo essermi sbellicato dalle risate, come sempre leggendo l'apostata:-)), non posso che confermare quanto scrive.
      I neocat si definiscono peggiori proprio per considerarsi primi. Gli ultimi saranno i primi.
      Peccato che il senso di questa Parola di nostro Signore non fosse quello di generare dei falsi modesti, o veri superbi nc, ma di mettere in guardia proprio contro lo spirito farisaico di cui i famigerati cristiani nc adulti nella fede prendono possesso dietro le mentite spoglie di peggiori, ultimi, poveracci, ecc ecc ecc.

      Non chi dice Signore Signore...

      Saluti

      Elimina
  10. Pax
    Integrazione al commento delle 9,56.
    Alessandro ha detto:
    Ti ringrazio perche' attraverso questo cammino di fede...
    Lino ha detto:
    Si può pensare di ritrovare un riferimento nella parabola del fariseo e del pubblicano di Lc 18:9-14 ("alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri"), ma qui si sottolinea la superbia dei farisei che si ritenevano giusti disprezzando il prossimo.

    Precisamente Lino, la parabola per quelli che presumono di essere giusti e disprezzano gli altri. Ossia loro.
    Il fariseo sta in piedi (vedo un popolo in piedi, dritto, impettito,...sono loro)
    Prega tra se' (loro se la cantano e loro se la suonano)
    O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri cattolici ( e qui elencano gli adempimenti delle consegne del cammino) ...
    . E neppure come questo pubblicano.
    E Certo! Impossibile per voi essere il pubblicano.
    Il pubblicano della parabola si ferma a distanza (no, certamente non sono loro, troppo invadenti... Entrano e si impossessano)
    Non osa nemmeno alzare gli occhi al cielo ( no, non sono loro, stanno sempre impettiti e con gli occhi fissi in alto, a penetrare le nubi)
    Si batte il petto... ( no neanche questo, sta in fondo alla Chiesa, occhi bassi, in ginocchio e si batte il petto, mistico religioso naturale! Che ha paura del sacro.... No davvero non sono loro neanche in questo)....
    E prega
    O Dio, abbi pietà di me, peccatore!
    Ma, non era questa la catechesi dell'Iniziazione alla Preghiera che esplicitava la preghiera del cuore?
    Caro Alessandro e compagni, come avete fatto questa fine?
    Dite bene Lino e Michela, hanno stravolto completamente il Vangelo e tutto ciò che li differenzia è per loro motivo di superbia spirituale.
    Avviene questo quando si adora la creatura al posto del Creatore.
    Idolatria.
    Certo per voi è un grande smacco dover riconoscere di essere partiti pubblicani ed essere finiti farisei,
    Sapete perché?
    Perché dite e non fate, amate i primi posti, vi adornate di segni riconoscibili e li ostentate, mettete pesi sugli altri che voi non sollevate neanche con un dito, amate sentirvi chiamare rabbi' dagli altri e avere stuoli di seguaci adoranti.
    Non avete mai praticato la Umiltà e la Obbedienza.

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @ mi spiace smentirti Alessandro ma il cammino neocatecumenale non ti fa sentire peggiore degli altri casomai ti fa sentirei migliore degli altri convincendoti che che tu hai capito tante cose che gli altri cristiani non hanno capito . Che le nostre liturgie sono più belle più ricche di segni che noi siamo la vera novità nella chiesa . Questo concetto aveva convinto anche mè e mi aveva allontanato lentamente dalla chiesa da amici da parenti mettendomi dentro un leggero giudizio che gli altri hanno avvertito . Questa non è la vera umiltà di cui parla S Paolo quella che sente gli altri superiori a sè . Il cammino si sente supere a tutti ed ha
      La presunzione di esserlo . Dopo tanti anni ho capito che si vera umiltà nel cammino non c è niente . La vera umiltà è credere che tutti hanno qualcosa di bello da dire e da dare che siano nel cammino o nó perchè Dio ci ama tutti indistintamente . Luca

      Elimina
  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  12. Sempre per i Fratelli Separati del Cammino, che magari con un minimo di Buona Volontà, volessero "rifarsi le orecchie", con Canti Liturgici Veri, al posto delle zozzerie kikiiane:

    https://www.youtube.com/watch?v=NRdyXxcDwKw:

    E' sempre nelle miei ricordi e nelle mie preghiere, il Fratel Vasco Santi, dei Fratelli Maristi delle Scuole, insigne professore di scienze, che nel periodo di Avvento ci iniziava a questo bellissimo canto.
    ---

    RispondiElimina
  13. Caro Ruben, mi spiace disilluderti, ma con questi tuoi link i neocat non si rifanno le orecchie. Giunte a un centimetro dal timpano, le note e le parole vengono corrette (tu sai da chi, evito di nominarlo invano) nelle note e nel testo di un canto kikiano.
    Continua, però, qui fa piacere ascoltarle.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, nella nostra parrocchia succede il contrario: i ragazzi del cammino, la domenica a messa, vogliono suonare i "nostri" canti della parrocchia e noi, della parrocchia, vogliamo suonare i loro!!!

      Elimina
  14. A Gino Stoner che non capisce il senso di quest'articolo.
    Leggi bene, è fin troppo chiaro.
    Dimostra una volta di più che non c'è aspetto della vita del neocatecumeno che non debba essere kikizzato.
    C'è un rituale per tutto, dalla sveglia alla mattina, al modo di recitare il salterio,o il Rosario, preghiera silenziosa, benedizione prima dei pasti, benedizione dei bambini, e poi
    Icone sacre da tenere in casa, da portare al collo, preghiera prima del rapporto coniugale, e poi
    Celebrazione eucaristica ad hoc e Triduo pasquale ad hoc
    Tutti i rituali del tempo natalizio ad hoc, che non lasciano tempo per vivere altri rapporti al di fuori della comunità, con parenti e amici e che stiamo ricordando in questi giorni di festività, appunto.
    Repetita iuvant.
    Leggi bene, l'articolo ha questa premessa.
    Mamma mia e quanto siete duri di comprendonio.
    Invece di riflettere, girate sempre la frittata.
    E poi dici
    Vi dà fastidio che siamo neocatecumeni?
    Gesù viene per i peccatori.
    Poteva mancare? La solita solfa che voi siete peccatori e noi farisei intolleranti. Già vi ho dimostrato che del pubblicano non avete nulla, mentre al fariseo assomigliate sorprendentemente!
    Che poi il Papa abbia detto: accogliete senza sofismi la gioia di essere cristiani salvati dalla grazia del Signore che viene per tutti .
    Ti rispondo che a noi è chiaro che viene per tutti, a voi invece no, viene solo per i peccatori del fango sugli occhi....
    E poi, ma è una legge inviolabile che dovete salutare dicendo sempre e solo
    La pace! ???
    Siete proprio fatti con lo stampino, clonati direi. Che squallore.
    E si, lo dico convinta, poveri bambini sotto ammaestramento kikiano.
    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stia in pace ! Il senso dell' articolo esprime solo astio ed acredine per una scelta di vita volontaria piena di amore di Dio e del Prossimo se lo Spirito del Signore è con noi. Un metodo non è la fede ma uno strumemto utile per cercarla e ravvivarla ogni giorno. "Quando il Signore verrà Troverà ancora fede sulla terra ?". Per partito preso mi pare che ogni iniziativa " kikiana " come dite voi è demonizzata mi pare. Ok . Sapete benissimo , se siete in buona fede, che Molte sono le strade che portano ad incontrare Gesù Risorto , ricevere il suo Spirito, fare l'esperienza di essere amati da un Padre misericordioso che ama gli uomini. Non capisco proprio ... Non vi piace sentire la spiegazione del presepio ai nipoti perché " kikiana"? Perché la state ad ascoltare... Non è mica per voi. O vi intriga ed allora pregherò per me per voi perché cada questa acredine tra i figli di Dio e si possa entrare nella comunione e nella pace. In ogni caso se il filmato , fatto perché i parenti e la famiglia vi disturba lo posso togliere quando volete.
      E per la Pace fermiamola qui.
      Buona giornata.
      La Pace !

      Elimina
    2. Caro fratello Gino storer, lascia stare il tuo video, fa un gran servizio a chi posta i video del nonno travestito da Babbo Natale (oltretutto che terrorizza i bimbi), per ricordare prima di tutto a noi grandi, che cosa si festeggia nella Notte Santa di Natale. Annamaria

      Elimina
  15. Egr Gino, mi scusi l'ora ma i problemi mi tengono sveglio. Ribadisco che il problema non è la vostra famiglia e l'impegno lodevole di voler solennizzare una vigilia di Natale. Il problema è che ciò avviene secondo un dettame kikiano. Nulla si fa nel cammino senza che sia stato Kiko a dire come farlo.
    Questo non è Spirito Santo, è pura regola umana. Persino nelle vostre parole siete ripetitivi fino alla noia, perché non sono parole e concetti vostri, ma parole di Kiko. Questa è la morte della fantasia dello Spirito Santo.

    RispondiElimina
  16. Infatti il caro fratello Gino adopera il tipico trucco neocatecumenale del chiamare "Spirito Santo" le proprie kiko-pagliacciate.

    Quando il tipico neocat ti scaraventa addosso "il Papa", "lo Spirito", "la Chiesa", in realtà lo fa per difendere Kiko, Carmen e il Cammino. È sorprendente che tutti i neocatekikos adoperino la stessa tecnica laddove, negli altri movimenti ecclesiali, si possono trovare legittime diversità di vedute, di stile, di approccio alle cose della fede, e soprattutto la derisione quando qualcuno esagera.

    L'ironia e la derisione, in quel caso, sono ottimi strumenti per evitare di trasformare le cose della fede in una recita. Chiunque ha nel proprio bagaglio di ricordi quella sensazione particolarmente sgradevole di vedere un conoscente o parente, noto per essere tutt'altro che uno stinco di santo, effettuare ipocritamente qualche pomposa sceneggiata "liturgica" per simulare la fede che non ha e la conversione che continua a rinviare al futuro remoto.

    Quando la liturgia era liturgia anziché spettacolino, non c'era modo di distinguere chiaramente i "peccatori" dai "molto più peccatori". Mezzo secolo fa il popolo assisteva alla Messa con la certezza di trarne benefici spirituali e di partecipare ai sacri misteri con tutto il proprio cuore e tutta la propria mente. Di una persona che non si accostava all'Eucarestia, non si potevano trarre conclusioni perché poteva aver fatto la Comunione in una Messa precedente (le Messe duravano non più di 20-25 minuti), oppure poteva aver peccato solo con un pensiero, oppure poteva condurre una vita sregolata... non era fuori dall'ordinario il vedere che qualcuno "buono" non facesse la Comunione.

    Oggi invece c'è la balzana idea che per partecipare alla Messa occorra mettersi in mostra, occorra "fare" qualcosa, come se il "fare" di più significasse l'aver partecipato più santamente. Contro quest'idea si scagliò - inutilmente - anche Benedetto XVI. In mezzo quel "darsi da fare" c'è purtroppo anche il "fare la Comunione", una cosa diventata talmente abitudinaria che oggi immediatamente si nota chi è che non la fa, e con l'effetto collaterale che talvolta c'è gente che si sente impossibilitata a farla "perché altrimenti chissà cosa penseranno". Ricordo il caso in cui in cinque anni di seminario solo due seminaristi non avevano fatto la Comunione tutti i giorni: statisticamente è impossibile che gli altri siano stati sempre in grazia di Dio ad ogni Messa. Solo due avevano coscienza dei propri peccati e perciò - in qualche rara occasione, e sorprendendo i loro commilitoni, l'uno o l'altro avevano evitato di accostarsi alla Comunione (e immaginate perciò il bisbigliare nel corridoio: cosa avrà fatto di talmente grosso? quale terribile reato pesa sulla sua coscienza?).

    Aver trasformato la liturgia in uno spettacolino (di cui il video degli ingiaccati strimpellatori casalinghi è solo il risultato finale di tale mentalità) significa aver privato i fedeli della libertà di essere sé stessi, cioè di averli obbligati a recitare un copione - "sono peccatore, il Cammino mi ha salvato" e la Comunione praticamente obbligatoria.

    Se ci fate caso, il Cammino uccide uno dei doni più preziosi: quello del rapporto personale con Dio. Rapporto veramente personale, indipendente da ciò che fa la "comunità", l'assemblea, il resto del popolo. Indipendentemente dalla direzione in cui gira il mondo, la mia anima può attingere adeguatamente ai sacramenti e essere in rapporto con Dio avendo come unica mediazione il sacerdozio che mi libera con l'assoluzione e mi consente di nutrirmi col pane di vita eterna.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In tutta umiltà penso che abbia qualche problema con Dio e con il prossimo , o non ha mai sperimentato che Dio è comunione ...Amerai Dio con tutto il cuore ed il prossimo tuo come te stesso... La chiesa non è una accozzaglia anonima di persone, ma una reale comunità in cui illuminati dalla parola e sostenuti dalla grazia dei sacramenti, si può vivere in pienezza questo comandamento: ascoltando, perdonando e chedendo perdono all'altro che conosco bene perche diventa mio fratello: conosco le sue sofferenze, i suoi problemi e lui conosce le mie..
      Dio è presente nella storia degli uomini, la chiesa è cpmunione di chiamati alla salvezza per chiamare altri uomini alla salvezza: "guardate come si amano" .... "Da questo sapranno che siete miei discepoli."
      Se questo è" kikismo" , mi perdoni ma...fatevene una ragione.
      La Pace. !

      Elimina
    2. In tutta umiltà penso che abbia qualche problema con Dio e con il prossimo , o non ha mai sperimentato che Dio è comunione ...Amerai Dio con tutto il cuore ed il prossimo tuo come te stesso... La chiesa non è una accozzaglia anonima di persone, ma una reale comunità in cui illuminati dalla parola e sostenuti dalla grazia dei sacramenti, si può vivere in pienezza questo comandamento: ascoltando, perdonando e chedendo perdono all'altro che conosco bene perche diventa mio fratello: conosco le sue sofferenze, i suoi problemi e lui conosce le mie..
      Dio è presente nella storia degli uomini, la chiesa è cpmunione di chiamati alla salvezza per chiamare altri uomini alla salvezza: "guardate come si amano" .... "Da questo sapranno che siete miei discepoli."
      Se questo è" kikismo" , mi perdoni ma...fatevene una ragione.
      La Pace. !

      Elimina
  17. Commento al passaggio nell'articolo: "(ad es. le frasi sui pastori, che "non avevano niente da perdere", considerati solo peccatori e non gente semplice, come nella tradizione cattolica)

    Non per la tradizione di primario riferimento per i Kiko's, quella del Talmud: "Non si tirano fuori da un fosso né i pagani né i pastori" :-)

    RispondiElimina
  18. Salve a tutti,ed auguri per un sereno e radioso 2017.

    E'molto tempo che non scrivo qui nel blog,ma ho continuato comunque a seguire le varie discussioni che si sono succedute.

    Ora ve ne dico un'altra,e vorrei aver conferma,da qualcuno più esperto di me:può essere che i kikos siano riusciti a crearsi anche un Te Deum personalizzato?

    La sera dello scorso 31 dicembre mi trovavo in una parrocchia di Roma,per partecipare alla Messa prefestiva della solennità di Maria SS.ma Madre di Dio,con annessa la recita del Te Deum,senonchè il parroco mi ha detto che l'orario della Messa in questione era stato spostato,dalle 18,00 alle 19,00, e che era la "Messa coi catecumeni,quindi dura....."(intendeva dire,forse,dura un bel po,oppure dura,nel senso,è difficile se non impossibile da "digerire".......)

    Da un lato sono felice di essermi evitato l'ennesima pagliacciata kikiana,(per inciso,mi sono recato poi in un altra parrocchia,dove Messa prefestiva e Te Deum si sono svolti normalmente)ma dall'altro vorrei sapere: i kikos sono riusciti a "rovinare"con le loro pagliacciate anche il Te Deum dell'ultimo giorno dell'anno in tante parrocchie?

    Grazie a chi mi illuminerà al riguardo.

    RispondiElimina
  19. Non ti preoccupare Wolf il Te Deum e' uguale ovunque al massimo si cambia la melodia. Alessandro

    RispondiElimina
  20. Oh, eccoci qua, una riflessione per te Supereroe del Blog. Lo so che al 100% non mi pubblicherai pero' ci tengo a dire che e' un messaggio per te e spero ti possa aiutare. In primis va a te e i tuoi amici il mio ringraziamento per quello che fate ogni giorno, ovvero un gran bene al cammino e soprattutto per il bene che fate al sottoscritto, davvero ogni giorno mi diverto molto nel leggervi. Torniamo a fare i seri. Caro gestore a me sta bene che tu e gli altri vi ergiate a maestri di noi poveri ignoranti, poco dotti e poco sapienti, va bene anche che diciate che siamo plagiati, mamotretizzati, kikizzati etc. pero' nessuno vi dona il discernimento sulle nostre vite, di conseguenza o onnipotente nessuno ti autorizza a discernere quello che noi diciamo. Lo so che voi state agli antipodi del cristianesimo e a mio avviso siete solo dei bravi oratori pero' mettervi al posto di Dio e discernere sulla vita delle persone mi sembra troppo. Oh Trippone, davvero la notte di Natale, sono stato insieme a non catecumeni,precisamente un accolito, 2 catechisti cresima e 3 operatori caritas, invece di mettere Gesu' Bambino nel presepio hanno fatto venire babbo natale! Jack

    RispondiElimina
  21. EPPURE BASTA POCO PER IL CARO SIGNOR KIKO ARGUELLO .... SOSTITUIRE LE SUE CATECHESI E ORIENTAMENTI CON IL MAGISTERO DELLA CHIESA E IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA.... E OVVIAMENTE METTERCI PURE QUALCHE SUA CATECHESI PERCHè NO BUONA.... NON HA SBAGLIATO .... TUTTO.... ED IL GIOCO è FATTO. SI RITORNA FELICI ,GIOIOSI, PACE E COMUNIONE E FORSE ANCHE IO IN QUESTO CASO RITORNEREI IN CAMMINO..... SENZA NEMMENO PENSARCI.... è DIFFICILE? MMM PENSO DI NO.... MA SI SA .... NESSUNO DI NOI RIESCE A TORNARE INDIETRO SUI PROPRI PASSI SUBITO SE NON CON L' AIUTO DELLA SANTA UMILTA' KIKO COMPRESO..... C'è DA PREGARE....E LAVORARE....

    RispondiElimina
  22. Guarda, Saverio, te lo ripeto perché tu sei uno di quelli con la testa di legno. In questione non c'è l'encomiabile desiderio di rendere solenne la vigilia di Natale, ma il fatto che si tratta solo di uno dei rituali kikiani, ripetuto uguale in tutto il mondo come dei robot. Tutto così. Voi non fate niente se non ve l'ha detto Kiko vostro signore

    RispondiElimina
  23. @ Sandavi ha detto: "si tratta solo di uno dei rituali kikiani"

    Infatti: il video originale è stato pubblicato con la didascalia: "Natale 2016 Gesù bambino è messo nel presepio in una celebrazione liturgica famigliare con figli e nipoti la sera della Vigilia prima della cena":
    https://www.youtube.com/watch?v=Xc4FNoiSaCo&feature=youtu.be
    Io sono autorizzato dalla buonanima di mio nonno (un intagliatore ebanista bravissimo nell'arte presepiale) a dire che quella non è una "celebrazione liturgica famigliare", è soltanto il video di un nonno che spiega il presepio ai bambini. Se mio nonno - che non avrebbe mai messo la Croce sopra il Presepio, al massimo avrebbe spiegato il senso della mangiatoia - avesse detto "ora facciamo una celebrazione liturgica", ci saremmo sganasciati dalle risate.
    Nel Cammino diventa "celebrazione liturgica famigliare" soltanto perché è uno dei rituali kikiani che tendono a spostare il culto dalla chiesa alla casa.

    RispondiElimina
  24. Lino, non e' vero, uno perche' lo facciamo prima di andare alla veglia e due perche' tutti mettono il bambinello nel presepio, la differenza e' che noi leggiamo anche un vangelo. Io lo facevo anche quando stavo nella Gi.Fra. Jack

    RispondiElimina
  25. Jack.....da che mondo e mondo si è sempre messo il Bambinello nella mangiatoia la notte di Natale,i miei genitori non facevano katechesi o leggevano passi del Vangelo ma nella loro ignoranza ci facevano recitare le obsolete preghiere del Padre Nostro dell Ave Maria e una preghiera per i defunti.
    Non ci crederai ma nessuno di noi figli si è perso per il mondo (droga sesso e rock end roll) ma ogni anno facciamo il presepe,non vi siete inventati niente,tutto c era prima di voi
    Concordo con Lino ma il crocifisso?.............

    E dai con queste invenzioni da "Nueva estetica" e dddaje

    RispondiElimina
  26. @Alessandro,perdonami,non credo che il Te Deum sia uguale,vista la risposta che mi ha dato il parroco della parrocchia in questione.

    Ho davvero paura che, i kikos,si siano fabbricati un rito proprio,anche per la Messa dell'ultimo dell'anno,col Te Deum.

    Aspetto ulteriori conferme,o smentite qualora ve ne fossero.

    RispondiElimina
  27. Ai giorni d'oggi, bisogna ammettere che la festa del Natale è ridotta al consumismo....Addirittura è di gran moda tenere i bimbi svegli sino alla mezzanotte per aspettare Babbo Natale che porta i regali, anziché parlar loro della venuta del Veniente, come è stato fatto nel video. Annamaria

    RispondiElimina
  28. Per Wolf: ti dedico questo Te Deum in San Pietro, per organo, chitarra e corde vocali allo spasimo, mai sentito nulla di così terribile.
    Da osservare anche il volto interdetto di papa Ratzinger.
    (Ruben, ascolta anche tu, mi interessa il tuo parere estetico).

    RispondiElimina
  29. Argh Valentina.... Non si può sentire.... È terrificante! San Pietro massacrata dargli urli stonati da ossesso di Kiko. Organo e chitarra completamente disarmonici.... Mamma mia!

    RispondiElimina
  30. P.s. E che parere estetico vuoi dare? È un incubo. Dopo venti secondi ho dovuto chiudere per l'imbarazzo. Mi chiedo il sig. Storer cosa ne pensa

    RispondiElimina
  31. Ecco qui il caro fratello Jack che nel commento delle 17:44 esibisce la tecnica neocatecumenale delle mezze verità.

    È assolutamente vero che i neocatecumenali sono poveri ignoranti, poco dotti e poco sapienti (al punto che anche un bambino del primo anno di catechismo può smentire le baggianate dette dagli autonominati "iniziatori" del Cammino).

    Infatti quello che il fratello Jack non dice, è che loro desiderano esserlo perché i cosiddetti "catechisti" vogliono che i kikos "circoncidano la ragione". E questo succede anche quando hanno titoloni di studio in teologia.

    I tesori del Magistero della Chiesa sono sempre stati a disposizione di tutti (senza alcun arcano, senza alcun "circoncidere la ragione"), sono stati "gridati dai tetti" (ad esempio il Catechismo è leggibile gratis sul sito web del Vaticano), ma i fratelli come Jack preferiscono crogiolarsi nel fango kikiano della suprema ignoranza e insipienza, nemici giurati del fatto che la prima forma di carità è la verità.

    Dopo la mezza verità il fratello Jack non riesce a non proseguire con una totale menzogna: viene qui ad accusarci di "discernere" - come se fosse peccato trarre alla luce dell'insegnamento della Chiesa le logiche conseguenze di ciò che i kikos fanno, dicono, e pubblicano persino su youtube per spararsi le pose.

    In realtà il peccato è farsi complici dell'errore e diffondere il veleno dell'eresia sotto le altisonanti etichette di "itinerario di iniziazione", "il Cammino mi ha salvato", ecc.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il video c'è per il piacere dei nipoti e dei figli, ma se bi toglie la fede e la pace , lo posso togliere immediatamente.
      Comunque nel presepio , sulla casa sopra la capanna hp fatto una finestrella che di tanto in tanto si apre , una pia donna si sporge , curiosa un po', la richiude. Fa ovviamente le sue considerazioni su ciò che vede dall' esterno, la disturbano e richiude.
      Mi sembra esattamente la vostra situazione . Curiosate dall' alto della vostra sicurezza ecclesiale , criticate e richiudete. Ricordo che le catechesi vagliate per anni dalla commissione per la dottrina della fede sono state definitivamente approvate così come sono stati approvatigli statuti del cammino neocatecumenale in cui si dice esattamente cos'è e come procede il cammino stesso.
      La Pace. !

      Elimina
  32. Imbarazzante il Te Deum kikizzato, che commenti si possono fare dopo aver ascoltato una sozzeria del genere? Nessuno. Invece nelle immagini del video si notano facilmente le persone che con l'andirivieni del tronco sulle punte dei piedi e sguardo fisso al tetto, caratterizzano i kikazzari dal resto del mondo: altro segno di distinzione che fa la differenza.
    Grazie Valentina, ci voleva proprio questo video per cominciare bene la giornata! ... e dire che c'è mancato poco che questi stavano robotizzando anche me :-)
    Nevio

    RispondiElimina
  33. Anonimo ha detto...
    Ai giorni d'oggi, bisogna ammettere che la festa del Natale è ridotta al consumismo....Addirittura è di gran moda tenere i bimbi svegli sino alla mezzanotte per aspettare Babbo Natale che porta i regali, anziché parlar loro della venuta del Veniente, come è stato fatto nel video. Annamaria

    3 gennaio 2017 21:21



    Scusa Annamaria ma pacchi e pacchetti che sono alla base del presepe?
    Quelli chi li ha portati? Babbo Natale?

    In tanti modi si può parlare della venuta del" Veniente" voi lo fate nello stile standardizzato kikiano-

    OT
    Fai una cosa,dai una valutazione al presepe (economica),a occhio e croce ci avranno speso più di 1000 euro (Statue da 40/50 cm, mega casa (grotta di Betlemme?),mulino ad acqua, dissolvenza giorno notte,tutto l'ambaradan,che lo circonda.
    Vi piace distinguervi, vi piace mostrare le vostre "ricchezze" vi piace essere diversi

    Parli di consumismo?

    Da voi cercate di evitarlo? Ne siete l'icona vivente,solo che consumate in una sola direzione, quella impostavi dalla setta

    RispondiElimina
  34. Sinceramente, non so se mettere la croce nel presepe sia consuetudine del cn. Forse il signore che insegnava ai bambini, l'avrà inserita all'ultimo momento per spiegare in quale modo il Bambino sceso in terra ha salvato il mondo......Non ci trovo nulla di strano, e non mi scandalizza, poiché già le fasce e la mangiatoia, riportano alla morte in Croce di Cristo. Annamaria

    RispondiElimina
  35. Annamaria ha detto: "..Non ci trovo nulla di strano, e non mi scandalizza, poiché già le fasce e la mangiatoia, riportano alla morte in Croce di Cristo"

    Per l'appunto. Più precisamente, la mangiatoia riporta all'Ultima Cena (all'Eucarestia, quindi) e le fasce alla morte ma anche alla resurrezione (cfr. Gv 19,40 e Gv 20,4-8). C'è già il simbolo, non c'è bisogno del segno. Volendolo, spiegate il simbolo, il concetto è semplice e i bambini non sono stupidi.
    Lei non ci trova niente di strano perché non avete rispetto per la tradizione, sempre dovete aggiungere fuori luogo oppure togliere. La Croce fu eretta sul Golgota, non sulla grotta di Betlemme: non confondete le idee ai piccoli, come le confondete agli adulti nelle vostre catechesi che mistificano il Vangelo.
    Sul consumismo, siamo alle solite: in retorica, questo si chiama argomento fantoccio; siete maestri nello spostare una discussione da un argomento A a uno B, per non trattare l'argomento A.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Signor Lino, allora per non confondere i bimbi facciamo come va di moda ora, cioè anziché parlare di ciò che è avvenuto nella Notte Santa attraverso un Vangelo o un presepe o qualsiasi altra cosa,che potrebbe essere anche una cartolina che rappresenta la Natività e anche la Croce...Parliamo e aspettiamo un uomo travestito da Babbo Natale che porta i regali.....E poi, venite a parlare a noi di carnevalate! Riguardo al consumismo, chi si può permettere di fare regali più o meno costosi che ben venga, quando lo si può fare nessuno lo deve impedire...Ma ridurre il Natale a questo, aspettando il nonno travestito, non solo si perde la tradizione, ma si perde anche l'occasione di trasmettere la fede ai nostri figli. Ognuno è libero di fare come meglio crede, da parte mia dico solo che è meglio come fa il cn, rispetto alle nuove mode (e lei sa benissimo che sono contraria al cn).Annamaria

      Elimina
    2. E voglio aggiungere anche, egregio signor Lino, che noi, o almeno io, quando affronto un discorso non lo sposto da A a B. Lo stesso discorso, lo valuto dalla A alla Z, cioè in toto, non mi focalizzo soltanto sul suo punto di vista, poiché la libertà di usare la ragione, a differenza di ciò che lei vuole mostrare, noi ce l'abbiamo. Se poi qualcuno ha dei deficit, non è colpa del cammino e neppure di Kiko e tutti i suoi catechisti.....Troppo comodo, dare la colpa ad altri! Annamaria

      Elimina
  36. Annamaria che non si scandalizza,questo è il problema,lo capisci che questo signore ha invertito tutto,invece di una grotta ha messo "la Domus Bettlemme",invece di "Tu scendi dalle stelle"composta da un Santo e vescovo Alfonso Maria de Liguori sponsorizza le canzoni di un santone,il crocifisso se mai lo deve usare nei presepi pasquali (esistono anche quelli)
    A questo punto io non mi scandalizzerei se nei prossimi anni troveremo presepi in casa nc con San Giuseppe con il viso di Don Mario, La Madonna con il viso di Carmen il Bambinello con il viso di Kiko,si creerebbe una brusca impennata di denaro nelle casse dei Kiko shops .
    Ah ah ah,penso proprio di aver suggerito loro un grosso busines.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahah.....che fantasia! Solo un pazzo può pensare di fare un presepe come dici tu....e cioè sostituire i personaggi del presepe con quelli del cammino.....che fantasia brutta! Annamaria

      Elimina
  37. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  38. @ Gino Storer ha detto: "Ricordo che le catechesi vagliate per anni dalla commissione per la dottrina della fede sono state definitivamente approvate così come sono stati approvati gli statuti del cammino neocatecumenale in cui si dice esattamente cos'è e come procede il cammino stesso"

    E io ricordo (solo per fare un esempio) che sul primo mamotreto insegnavate eresie di questo tipo: http://i.imgur.com/dK47oEm.jpg
    falcidiate come di seguito:
    http://i.imgur.com/LvIDT0A.jpg

    Ora, siccome lo Statuto fu approvato quando ancora il mamotreto (sul quale lo Statuto fonda, essendo gli Orientamenti il manuale secondo cui "procede il cammino stesso") non lo era, anche volendo applicare un principio di correzione "ora per allora", tirate fuori gli altri mamotreti emendati, giacché solo le correzioni al primo sono note. Scommettiamo che anche questa, nel tomo del secondo scrutinio, è stata corretta? :-)
    https://neocatecumenali.blogspot.it/2012/12/kiko-arguello-contro-lopus-dei.html
    Non lasciate gli ex, quelli che non frequentano l'Osservatorio, preda delle eresie che avete raccontato loro per quarant'anni e più: organizzate delle catechesi di rieducazione alla luce delle correzioni, di tutte le correzioni. Magari, come supporto didattico, consegnate gratuitamente i libri di padre Zoffoli et altri.

    RispondiElimina
  39. Il nonno vestito da Babbo Natale è un'altra fallacia dell'uomo-fantoccio. In parole povere, c'entra con la discussione come il cavolo a merenda. Io ho discusso di una spiegazione del Presepio (anticipata da un po' di canzoncine kikiane) definita "celebrazione liturgica familiare", le è chiaro? il parlare di un laico su cosa si festeggia nella notte di Natale non è "una celebrazione liturgica". Impari cosa è la Liturgia:
    http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s1c2a1_it.htm
    e mediti queste frasi del CCC:
    "1136 La liturgia è « azione » di « Cristo tutto intero » (« totius Christi »)..."
    "1140 È tutta la comunità, il corpo di Cristo unito al suo Capo, che celebra. « Le azioni liturgiche non sono azioni private, ma celebrazioni della Chiesa, che è "sacramento di unità", cioè popolo santo radunato e ordinato sotto la guida dei Vescovi".

    Poi, considerato che lei è così partecipe alla discussione, risponda in vece del fratello Stoner (che ha chiuso la finestrella, sempre le chiudete quando confronto il vecchio con il mamotreto emendato). Dove stavate, voi, quando i catechisti studiavano e ripetevano le eresie del mamotreto dal 1972 al duemila e dopo? Vi hanno chiamati per comunicarvi le eresie cassate?

    RispondiElimina
  40. Il fratello Gino anzitutto sbaglia - e con una certa malizia - attribuendo "acredine" e quant'altro a chi non esegue le solite lodi sperticate del Cammino. Ogni volta che un fratello come lui interviene su queste pagine, è sempre "a gamba tesa", comincia sempre col proiettare tutte le cattiverie possibili e immaginabili.

    Inoltre sbaglia - e con indubbia malizia - perché rappresenta la questione in bianco e nero: da un lato i santissimi neocatecumenali che con le loro pagliacciate esprimerebbero esclusivamente la "fede", dall'altro esisterebbero solo i pagani fedeli credenti in Babbo Natale perché non hanno fatto un itinerario di iniziazione alla riscoperta del battesimo.

    Ora, tutte le volte che un adoratore dell'idolo Kiko viene qui a blaterare di "Spirito", di "Risorto" e di tutto il resto, bisognerebbe ricordargli che chi prende sul serio Nostro Signore non ha la pretesa di modificare le cose della fede, e considera peggio della peste il farsi guidare da falsi maestri.

    Il signor Kiko Argüello, millantatore di esorcismi e apparizioni, è uno di tali falsi maestri perché ha alterato a modo suo il Vangelo - per esempio quando va cianciando che la confessione dei peccati mortali sarebbe facoltativa e rinviabile a piacere, oppure quando afferma che Benedetto XVI avrebbe detto che «i vescovi devono ubbidire a un laico e una donna», senza contare le altre perle del magistero kikiano come quando dice che il Signore ci parla attraverso i testimoni di geova.

    E per ammissione dello stesso fratello Gino, la pagliacciata del video è kikiana. Non un'iniziativa cattolica, ma kikiana, perché anche fratello Gino è convinto che nella Chiesa cattolica i "cristiani della domenica" sono meno cattolici dei fratelli del Cammino e che sopportano con "fastidio" il santissimo e infallibilissimo neocatecumenalismo.

    Tutto lo sproloquio peloso sull'amare i fratelli diventa perciò una foglia di fico ipocrita perché implicitamente rifiuta la Chiesa. Se per salvarsi fosse sufficiente l'amore ai fratelli, Nostro Signore avrebbe sommamente sbagliato a fondare un ente "inutile" come la Chiesa, avrebbe inutilmente sprecato tempo a insegnare e a istituire i sacramenti, ecc.

    La nostra cosiddetta "sicurezza ecclesiale" poggia sul fatto che noi non siamo la verità, la verità è solo la ricchezza a cui quotidianamente tendiamo, siamo noi ad adeguarci alla Via, Verità e Vita. Per questo notiamo con diffidenza coloro che trasformano uno Statuto in un certificato automatico di santità passata, presente e futura: i neocatecumenali presentano sé stessi come la verità a cui la Chiesa deve adeguarsi.

    Si autodichiarano peccatori, ma se qualcuno fa notare i loro peggiori peccati - sacrilegi eucaristici, eresie, idolatria degli iniziatori e del Cammino stesso, oppressione dei fratelli, ecc. - loro rifiutano ossessivamente di parlarne e ti scaraventano addosso "lo Statuto", "il Papa ci loda", e tutte le altre scuse preconfezionate. Per loro non è peccato giudicare, mentire e ingannare, purché sia per il prestigio del Cammino e dei suoi autonominati "iniziatori".

    Infine invito a notare come ogni volta che interviene un neocatekiko, c'è sempre tutto il discorsone pomposo dello sperimentare Dio, dell'amore al prossimo, ecc., frasi che potrebbe dire persino un protestante o un testimone di geova. Ma allora perché pretendono di qualificarsi come cattolici se preferiscono un'altra dottrina trasformando inoltre la liturgia in una carnevalata?

    RispondiElimina
  41. @ Annamaria
    Sul mamotreto niente, vero? Bla... bla... bla. Una costatazione onesta, tipo "nel Cammino i catechisti hanno imparato a memoria e predicato un catechismo eretico per decenni", niente, vero?

    Vediamo se perlomeno lei risponde alla questione a mio avviso apicale del video.
    1) Se quella è una "celebrazione liturgica famigliare", c'è un "liturgista famigliare"? Chi è, Kiko Arguello oppure nonno Gino?
    2) Se quella è una "celebrazione liturgica famigliare", giacché il servitore della Liturgia sacra è il sacerdote, nonno Gino cosa è, una sacerdote laico?

    Ebbe ragione Umberto Eco che ho citato nel libro (che lei certamente conosce): lo gnostico può presentarsi come laico ma è "ineliminabilmente religioso; irrefrenabilmente clericalizzato". Ringraziando il Cielo, mio nonno faceva il Presepe e ce lo spiegava, ma non accampava la pretesa che stesse facendo "celebrazioni liturgiche".

    RispondiElimina
  42. Meno male che Gesu' non e' venuto per i dotti e i sapienti. Alfredo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Alfredo, Gesù viene per tutti. Tutti a modo nostro portiamo Gesù Cristo, non occorrono una sedicina di materie in scienze religiose per incontrare Lui.Inoltre la Chiesa ha persone competenti, in grado di dire ciò che è giusto o sbagliato, non sta a noi, giudicare....Oltre che dare il nostro pensiero e la nostra esperienza a chi vuole fare o non vuole fare il cn, non possiamo fare. Questo blog, pubblica solo le cose che portano a dar ragione solo il loro punto di vista. Per questo chi li ha conosciuti o ci gioca, con il rischio di essere deriso o li evita! Annamaria

      Elimina
    2. Bravo Sandavi,Tripudio, Valentina o chiunque tu sia. Visto che hai pubblicato questo, perché non pubblichi anche gli altri commenti?O ti sembra che scriviamo qua sopra perché non abbiamo nulla da fare? Annamaria

      Elimina
  43. Non mi risulta che Gesù volesse tutti ignoranti e insipienti.

    RispondiElimina
  44. Ha ragione signor Tripudio, rispondevo al fatto che lei paragonava i nc ai bambini del catechismo del primo anno. Saluti. Alfredo

    RispondiElimina
  45. I bambini del catechismo possono essere più santi di noi. Nennolina, lo era. Nonostante la sua tenera età aveva già capito tutto e non era ignorante, ma piena di sapienza cristiana.

    RispondiElimina
  46. Grazie Annamaria, so benissimo come funziona questo blog. Era quello che dicevo ieri e che loro fingono di non capire. Dicevo che le nostre esperienze non sono frutto di plagi mentali ma do esperienze concrete. Alessandro

    RispondiElimina
  47. Neocatecumenali come Alfredo farebbero la gioia di Piergiorgio Odifreddi che legge "cristiani" come "cretini".
    Certamente Alfredo (naturalmente senza capirla, perché non ama studiare e crescere con lo studio come i piccoli, si ritiene un adulto della scuola di Kiko) ha citato la pericope Mt 11,25 «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli».
    Ovviamente Alfredo non l'ha capita, lui cita pericopi a vanvera; al pari di Odifreddi, Alfredo confonde i piccoli con gli ignoranti e gli stupidi e non ha voluto studiare e imparare che "i sapienti e i dotti" intendono i dottori della legge, gli scribi, i farisei, quelli che - seppur vedenti - non vollero riconoscere il Signore come il cieco nato.
    Bisogna spiegare ad Alfredo che Gesù loda la sapienza, citando la Regina di Saba e Salomone, depreca la falsa sapienza di scribi e farisei.

    RispondiElimina
  48. Esperienze concrete copia della vita di Kiko. Neanche quelle sono originali.
    Comunque Alessandro/Annamaria fateci sapere qualcosa sul latte e miele nella liturgia eucaristica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eccomi Sandavi, a risponderti sul latte e miele....che dirti, se lo prendi caldo, oltre che curare il raffreddore e il mal di gola, ha il potere di calmare i nervi.....Annamaria

      Elimina
  49. Riguardo al commento delle 19:16 occorre rispondere che in realtà che il tipico neocatekiko che "gioca", lo fa perché non ha argomenti, e il tipico neocatekiko che ci "evita", lo fa perché ugualmente non ha argomenti.

    Infatti il Cammino Neocatecumenale è un'idolatria - l'idolatria di Kiko e Carmen, considerati superiori alla Chiesa. E l'idolatria non si può difendere con argomenti di ragione. Al contrario, richiede che la ragione venga "circoncisa".

    Se non fosse così, esisterebbero dei neocatecumenali in grado di criticare onestamente gli iniziatori per i loro errori, per esempio con qualcosa del tipo: «la Chiesa dice XYZ ma Kiko nega XYZ, dunque XYZ è vero perché ciò che dice la Chiesa vale più di ciò che dice Kiko».

    Questo succede in qualsiasi altro movimento ecclesiale, dove i fondatori - anche quando vengono considerati dei santi viventi - sono visti (salvo rare eccezioni) non come coloro che devono insegnare qualcosa alla Chiesa bimillenaria, ma come coloro che ti aiutano a godere dei benefici spirituali che la Chiesa da duemila anni distribuisce.

    Invece, per quel che riguarda il Cammino, tutti i fratelli delle comunità sono addestrati come cani di Pavlov a reagire automaticamente: per loro l'autorità della Chiesa è qualcosa da scaraventare addosso agli interlocutori quando fa comodo, oppure qualcosa da ignorare e criticare quando non fa più comodo. Come ad esempio lo Statuto per il primo caso, e la lettera del 1° dicembre 2005 per il secondo caso.

    Per esempio i fratelli del Cammino, di fronte alla notizia (fotograficamente documentata) di uno dei tantissimi sacrilegi eucaristici del Cammino, non solo hanno negato l'esistenza del problema ("da me non succede!", come se queste parole cancellassero i fatti già testimoniati e fotograficamente documentati), ma addirittura hanno accuratamente evitato di fare un pochino di adorazione eucaristica riparatrice (come avevamo invitato a fare dalle pagine del blog).

    E dopo tutto questo si offendono mortalmente quando viene rivelato uno dei loro più vergognosi arcani: nonostante qualsiasi affermazione in contrario, i neocatecumenali non credono nella presenza reale.

    Per loro il Cammino è la perfezione assoluta, più della Chiesa, più del Santissimo Sacramento. Anche se lo negano, guardate i fatti. Tanta cagnara sulla Parola di Dio, tanto ciarlare sull'Amore ai Fratelli, tanto parolame "liturgico", e l'Eucarestia diventa la carnevalata delle pagliacciate, la Comunione diventa il momento dell'alzatina ipocrita, il simboletto dell'unità fraterna, lo "snack" da mangiare tutti insieme contemporaneamente, sia pure ostentando un'arietta tutta religiosetta da cristiani "adulti".

    Aveva ragione padre Pio a definire Kiko e Carmen, ancora prima che si insediassero a Roma, «i nuovi falsi profeti».

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Tripudio, se una volta dici che su questo blog, giochiamo o vi evitiamo perché non abbiamo argomenti e un'altra dici che nascondiamo gli arcani.....ti contraddici. Inoltre, se qui qualcuno scrive che kiko ha fatto XYZ sbagliando.....ed io io intervengo mostrando un documento del Papa in cui si dice che XYZ è in comunione con la Chiesa, ma non lo pubblichi, vuoldire che queste discussioni sono distruttive e poco edificanti....quindi capisco benissimo perché i nc, vi evitano lasciandovi ballare, come fanno i topi senza il gatto! Annamaria

      Elimina
  50. @ Annamaria

    Sei una servetta-vestale di dell'80 enne Kiko o cosa? Cercati qualche altro guru più giovane piuttosto che un ottuagenario psicotico e delirante, ma capisco la tua ammirazione per il milionario spagnolo-artista-esteta-musicista-genio rinascimentale. Ti consiglio di seguire Justin Bieber, più giovane e scattante...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. All'uomo libero delle 00:04, voglio dire che: 'Agli stupidi, non capita mai di pensare, che il merito e la buona sorte, sono strettamente correlati!' Annamaria

      Elimina
    2. Ad Annamaria vorrei dire che la domanda dovrebbe rivolgerla ai suoi fratelli e sorelle di comunitá, specializzati in post-verità, ammesso che tu ne faccia parte di una scomunitá...

      Elimina
  51. Il commento delle 9:59 è solo l'ennesimo fulgido esempio di tattica neocatecumenale dello spacciare lo Statuto come un certificato automatico di santità passata, presente e futura.

    In realtà non esiste nessun documento che faccia un'affermazione tanto impegnativa per l'autorità della Chiesa. Nessun documento dice che il Cammino è «in comunione con la Chiesa».

    Lo Statuto stabilisce cosa deve fare il Cammino per essere in comunione con la Chiesa, e notoriamente nel Cammino si disubbidisce allo Statuto (cfr. ad esempio la nota 49 dell'articolo 13: disubbidienza anche liturgica).

    Per fare un'analogia, paragoniamo al neopatentato che guida come un pazzo mentre ubriaco, e a chi lo critica risponde che il suo modo di guidare è garantito dal Documento Ufficiale della Patente di Guida emesso dalla Motorizzazione Civile della Repubblica Italiana.

    Chiaro?

    La mentalità neocatecumenale dell'«abbiamo avuto lo Statuto, perciò possiamo fare come ci pare» è ipocrisia ed inganno. E come dimostrato dalle pubbliche interviste di Kiko (cfr. ad esempio quella del 13 giugno 2008 all'indomani dell'approvazione dello Statuto da parte del Pontificio Consiglio di Ryłko), tale mentalità è obbligatoria per tutti i kikos.

    Per cui, in ubbidienza a Kiko, il sedicente "Annamaria" viene qui a proclamare il dogma kikiano dell'«abbiamo lo Statuto perciò tutto quello che ci vien voglia di fare è da considerare automaticamente e indiscutibilmente "in comunione con la Chiesa": cioè la Chiesa siamo noi, indipendentemente da ciò che dice il Papa o qualsiasi altro cristiano della domenica».

    RispondiElimina
  52. Carissimo tripudio, stai cambiando discorso da A a B...Tu sai benissimo a cosa fa riferimento il mio commento nascosto, e che da ieri mattina ancora non pubblichi, dove rispondeva a Lino Lista, riguardo la celebrazione domestica. Lo statuto, la disobbedienza e quant'altro a cui tu ti attacchinon c'entra proprio niente! Sei uno spasso incredibile! E poi vi permettete di accusare i nc. di usare tattiche, sotterfugi e quant'altro....Non ti preouccupare mio caro, è tutto chiarissimo. Chiaro? Lo hanno capito tutti! Annamaria

    RispondiElimina
  53. E voglio aggiungere anche per il signor Tripudio, che i nc. non hanno mai pensato di non credere alla presenza reale. Questa è una cosa che vi siete inventati voi. Altrimenti se fosse come dici tu, tra i nc, non ci sarebbero ministri straordinari, non chiederebbero la comunione per i loro ammalati, non farebbero Adorazione e sopratutto non darebbero tanta importanza al catechismo che fanno ai bambini per preparali alla Prima Comunionr, come evento unico e importantissimo , capace di trasformare le loro vite, perchè incontro intimo con il Signore. Buona giornata Annamaria

    RispondiElimina
  54. Il commento delle 11:09 è la solita tecnica neocatecumenale del cambiar discorso accusando gli altri di cambiar discorso.

    Fra parentesi, il pomposo termine "celebrazione domestica" nasconde ingannevolmente il fatto che tale "celebrazione" viene effettuata a norma di Kiko, non a norma della Chiesa.

    Per esempio, le nonnette del palazzo che si radunano nel tinello di una di loro il venerdì pomeriggio per recitare il rosario compiono un gesto che è di tutta la Chiesa, che non hanno inventato loro, che non hanno alterato, che hanno preso così com'è e conoscono il suo valore per la testimonianza di tantissimi santi.

    Al contrario, la "celebrazione domestica" neocatecumenale segue non la Tradizione della Chiesa ma la "tradizione" di Kiko e Carmen. Hanno inventato, modificato, alterato, e abusivamente chiamano "Chiesa", "carisma", "approvato" ciò che hanno inventato, arbitrariamente modificato e inutilmente alterato.

    Ossia, in altre parole, trasformano lo Statuto in certificato automatico di santità passata, presente e futura applicabile a tutte le passate, presenti e future deiezioni di Kiko e dei suoi scagnozzi.

    RispondiElimina
  55. Annamaria ha detto: "dove rispondeva a Lino Lista, riguardo la celebrazione domestica"

    Non la celebrazione domestica, ammesso che ci sia differenza per quello che è chiaramente diventato l'ennesimo rito NC: la "celebrazione liturgica famigliare", come da didascalia nel video. E io non necessito di risposte, la risposta me la danno i punti del CCC:
    "1136 La liturgia è « azione » di « Cristo tutto intero » (« totius Christi »)..."
    "1140 È tutta la comunità, il corpo di Cristo unito al suo Capo, che celebra. «Le azioni liturgiche non sono azioni private, ma celebrazioni della Chiesa, che è "sacramento di unità", cioè popolo santo radunato e ordinato sotto la guida dei Vescovi".

    Risponda alla Congregazione competente contestandola e riferendo che la "celebrazione liturgica famigliare" è una celebrazione privata autorizzata dai catechisti del Cammino.

    RispondiElimina
  56. Dio mi è testimone: i neocatecumenali non credono nella presenza reale. Anche se a parole dichiarano ipocritamente il contrario, il loro comportamento nei fatti testimonia che non ci credono e non ci hanno mai creduto.

    Se ci credessero, smetterebbero immediatamente di trattare il Santissimo Sacramento come uno snack preparato su un tavolinetto smontabile. Redarguirebbero tutti quei fratelli che si puliscono le dita su gonne e pantaloni. Impedirebbero con tutte le loro forze che l'Eucarestia venga trattata come un oggetto che serve a mostrare l'unità fraterna comunitaria (con la manducazione "tutti insieme").

    Smetterebbero inoltre di usare le pagnottelle autocostruite (tanto più con quel ridicolo simbolismo delle dodici crocette, inventato di sana pianta da Kiko e Carmen e addirittura adoperato - lo dico con sdegno perché è un chiaro insulto a Nostro Signore - adoperato come marchio di fabbrica kikiana sul Santissimo Sacramento). Ripristinerebbero subito la Comunione individualmente, "processionalmente" (perché così si evidenzia che la Comunione è un gesto totalmente personale, di intimità tra la singola anima e Dio stesso). Eliminerebbero immediatamente le "insalatiere" ottagonali con la "comunione" per abbeveramento - passando al massimo al metodo "per intinzione". Denuncerebbero immediatamente gli abusi liturgici delle celebrazioni del sabato sera. Permetterebbero e incoraggerebbero il gesto di inginocchiarsi alla consacrazione e alla Comunione. Farebbero davvero adorazione eucaristica piuttosto che adorazione a Kiko e Carmen.

    Ma tutto questo non avviene, nemmeno se lo comanda il Papa. Non è mai avvenuto, tranne in coloro che hanno lasciato il Cammino per aderire alla Chiesa Cattolica.

    In quell'elenco ho infatti negato almeno una ventina di intoccabili dogmi kikiani-carmeniani istituiti da mezzo secolo. In nome dei quali, dal 1° dicembre 2005 ad oggi, nonostante le chiare «decisioni del Santo Padre», i neocatekikos disubbidiscono al Papa e continuano a maltrattare l'Eucarestia proprio come se non ci credessero, proprio come se si trattasse di un oggetto sì sacro e importante, ma solo uno dei tanti.

    Per questo davanti a Dio e in piena coscienza dichiaro - non senza avvertire una profonda pena per quei poveracci - che i neocatecumenali non credono nella presenza reale, notando come bollano come "religioso naturale" chiunque abbia un pochino di sana devozione eucaristica, notando come questi ultimi vengono indotti nell'errore, errore gravissimo del quale Kiko, Carmen e i loro convintissimi adepti dovranno rendere conto a Dio.

    Per fare un paragone, immaginate un accanito fumatore che si toglie la sigaretta dalla bocca per obiettarti: «io? io non fumo, io credo ciecamente nei valori della salute, mai fumato in vita mia».

    RispondiElimina
  57. Caro Tripudio, vuoi dire che il tavolo smontabile non è in comunione con la Chiesa, ed è invenzione di kiko? Vuoi dire che usare il Pane Azzimo anzichè l'Osta Consacrata non è consentito dalla Chiesa? Accipicchia che sapienza ....e che rispetto per i documenti del Magistero della Chiesa...Siccome è inutile che trascriva documenti che smentiscono ciò che dice Tripudio, consiglio a tutte le persone interessate di non dare per certo ciò che qua si dice, ma di andare a fare le ricerche adeguate. Inoltre, voglio puntualizzare che chi ha rispetto dell'Eucarestia non chiama 'pagnotella', il Pane che ci da la vita eterna, e non chiama 'tavolo smontabile', il luogo di incontro tra Dio e l'uomo! Annamaria

    RispondiElimina
  58. Ecco la solita tecnica neocatecumenale del chiamare con nomi altisonanti le proprie invenzioni. Ossia, mentire e ingannare: cioè i veri carismi del Cammino.

    La Chiesa in certi casi permette di celebrare su un altare portatile (ma con tutto un elenco di precisazioni e raccomandazioni)? Ebbene, i neocatekikos in spregio all'altare celebrano sempre sul tavolinetto smontabile. In spregio all'Eucarestia e in odio al ringraziamento ballano poi come dei dementi attorno al tavolinetto per poi passare alla razzia dei fiori e dei prodotti ortofrutticoli ospitati lì sopra durante la celebrazione, e nelle feste in spregio al Santissimo Sacramento e all'altare adoperano immediatamente dopo la liturgia tale tavolinetto per porvi sopra vino e cibo per l'allegra abbuffata fraterna. Accipicchia che sapienza!

    La Chiesa raccomanda l'uso delle ostie e in certi casi permette l'uso di pani azzimi diversi dalle ostie? Ebbene i neocatekikos in spregio all'Eucarestia e alla Chiesa fabbricano le proprie focacce-pagnottelle (talvolta addirittura insaporendole con uvette, sale, olive, lievito, rendendo invalida la consacrazione) e salvo rari casi individuali nella celebrazione non si curano della dispersione di briciole o gocce. Accipicchia che sapienza!

    Inutile tentare il bluff dei documenti, visto che quei documenti della Chiesa qui li abbiamo letti, e li abbiamo letti proprio per farli conoscere agli adoratori di Kiko e Carmen, che naturalmente non hanno voluto porgere orecchio perché avevano il fondato timore che i due autonominati "iniziatori" risultavano smentiti dalla Chiesa.

    Vedete? È la solita applicazione del considerare lo Statuto un certificato automatico di santità passata, presente e futura: devono solo applicare il trucchetto dell'etichettare in modo pomposo e altisonante le proprie pratiche eretiche e sacrileghe, sperando che gli interlocutori cadano nel tranello di discutere sulle etichette anziché sui fatti.

    RispondiElimina
  59. Egregio signor Lino Lista, Io non contesto la congrgazione competente, dicendo che la celebrazione domestica è stata approvata dai catechisti kikiani, poichè ho trovato documenti in cui addirittura Giovanni Paolo II e Benedetto XVI la consigliano, in quanto la famiglia è la piccola cellula, appartenente alla Chiesa....Piuttosto lei, visto che ha da ridire tutte queste cose negative e sbagliate del cammino, approvate da quattro Papi e dalla Chiesa, anzichè dirle sul internet, le dica al suo Vescovo e a chi ha competenza. In fondo sa, chi contesta il Papa che è il Vicario di Cristo non è in comunione con la Chiesa stessa. Annamaria

    RispondiElimina
  60. Annamaria ha detto: "E voglio aggiungere anche per il signor Tripudio, che i nc. non hanno mai pensato di non credere alla presenza reale"

    I neocatecumenali credono nella Presenza Reale quale essa è stata predicata per decenni, che si concretizza nell'attuale rito del Cammino. Se lei avesse meditato la catechesi di seguito, non invierebbe simili commenti:
    http://i.imgur.com/dK47oEm.jpg
    Si legge, nel link e nelle pagine successive:
    1) "Il pane e il vino non sono fatti per essere esposti, perché vanno a male. Il pane e il vino sono fatti per essere mangiati e bevuti".
    2) "Io sempre dico ai Sacramentini, che hanno costruito un tabernacolo immenso: se Gesù Cristo avesse voluto l'Eucarestia per stare lì, si sarebbe fatto presente in una pietra che non va a male".
    Questo significa che i Neocatecumenali non credono nella persistenza della Presenza Reale, anche un bimbetto di terza elementare lo capirebbe.

    3) "Il pane è per il banchetto, per condurci alla Pasqua. La presenza reale è sempre un mezzo per condurci ad un fine, che é la Pasqua. Non è un assoluto, Gesù Cristo è presente in funzione del Mistero pasquale".
    4) "Non c'è eucarestia senza assemblea. E' un'assemblea intera quella che celebra la festa e l'eucarestia; perché l'eucarestia è l'esultazione dell'assemblea umana in comunione; perché il luogo preciso in cui si manifesta che Dio ha agito è in questa Chiesa creata, in questa comunione. E' da questa assemblea che sgorga l'eucarestia".

    Questo significa che senza la comunità non c'è Eucarestia, che l'Eucarestia non è un assoluto ma è relativizzata alla presenza dell'assemblea che banchetta. Significa che nella Messa definita "privata", celebrata dal solo sacerdote, non c'è Eucarestia. Anche un bimbetto di terza elementare lo capirebbe.

    Non è questa la "Presenza Reale" nel cattolicesimo, non è un "carro di fuoco che viene a trasportarci verso la gloria, a passarci dalla morte alla resurrezione", una merkabah che viene, passa e va. Infatti la CDF ha falcidiato queste eresie:
    http://i.imgur.com/LvIDT0A.jpg
    Voi, però, continuate a celebrare un rituale che discende da queste concezioni eretiche, balletto compreso. Voi pensate che persone come mons. Landucci, come padre Zoffoli, come don Elio Marighetto (con il quale appena ieri ho discusso telefonicamente dell'icona che figura questa vostra celebrazione) avessero tempo da perdere quando si sono impegnati a correggervi.

    Con questo con lei, signora Annamaria, ho chiuso la discussione. Non c'è miglio sordo di chi non vuole ascoltare, non c'è peggior lettore di chi non vuole leggere.

    RispondiElimina
  61. Siccome è inutile che trascriva documenti che smentiscono ciò che dice Tripudio

    Annamaria mi ricordi la volpe e l'uva. Siccome non esistono documenti che possano avvalorare le tue tesi, fingi di non avere voglia di postarli.
    Ridicola, puerile o ingannata?

    Comunque qui emerge la schizofrenia neocat che si manifesta nel considerare il sentire personale come un dato oggettivo, e anche quando non è oggettivo è comunque in grado di modificare la realtà. Siccome Annamaria 'sente' di avere rispetto per l'Eucarestia, non si preoccupa se questa viene distribuita come in una tavolata, se si disperde in briciole o gocce. E' una forma di 'rispetto' tutta interiore, tutta soggettiva che non si sostanzia in comportamenti oggettivamente rispettosi. Ovvero detto in altri termini nel momento in cui i neocatecumenali hanno la Comunione sulla mano tutta l'attenzione va al loro sentire, alla loro devozione, alla postura del corpo, ma non c'è altrettanta attenzione e cura per la Presenza, che può finire a terra, sui vestiti, e restare nel calice che verrà lavato dopo nel lavandino della sacrestia.

    RispondiElimina
  62. Infatti signor Lino, non c'è peggior sciocco di chi ascolta le critiche fatte da chi non ne ha competenza (perchè chi ne ha , ha approvato) e legge libri scritti non solo di chi non ha fatto il cammino e quindi non sa che cos'è, ma li scrive estrapolando commenti su fb e blog, di persone in crisi. Invito tutti, a documentarsi seriamente! Annamaria

    RispondiElimina
  63. Gli argomenti di Annamaria sono inevitabilmente identici a quelli di tutti i neokiki sfegatati. Che noia.
    Annamaria, sii felice nel tuo cammino, Kiko ti amerà. Vuoi seguire un bugiardo matricolato e la sua cricca mafiosa? Fai pure. Kiko e Carmen hanno insegnato la loro liturgia gnostica che disprezza la Chiesa Cattolica, tu vuoi parteciparvi, sei libera, ma sappi che stanno avvelenando la tua anima. Lo dice la Redemptionis Sacramentum, altro che Statuto!

    RispondiElimina
  64. Uomo Libero ha detto...
    @ Annamaria

    Sei una servetta-vestale di dell'80 enne Kiko o cosa? Cercati qualche altro guru più giovane piuttosto che un ottuagenario psicotico e delirante, ma capisco la tua ammirazione per il milionario spagnolo-artista-esteta-musicista-genio rinascimentale.

    5 gennaio 2017 00:04

    Concordo in pieno con Uomo Libero

    Per me sei il solito Pasqualone o tendente al Pasqualonicesimo

    RispondiElimina
  65. O chiedo scusa, Signor Lino Lista, ho sbagliato a scrivere nel commento precedente il termine 'estrapolare', poichè nessuno li obbliga a scriverli. :) Annamaria

    RispondiElimina
  66. Il neocatecumenalismo adopera tutta una collezione di trucchetti e mezzucci di cui Annamaria ci sta nuovamente elencando esempi di utilizzo.

    Nei commenti delle 12:30 e delle 13:13 adopera infatti la tecnica neocatecumenale del legalismo da farisei confondendo di proposito la verità con le approvazioni.

    Quello stesso metodo potrebbe giustificare qualsiasi sopruso: basta saper trovare qualche cavillo in qualche documento "ufficiale" di qualche autorità "ufficiale" ed è fatta.

    In realtà, come già detto sopra, l'essere dotati di patente di guida non significa essere ottimi e coscienziosi guidatori in ogni momento. Al contrario, è proprio il documento che viene chiesto per formalizzare le accuse di guida pericolosa.

    Allo stesso modo lo Statuto del Cammino non significa che qualsiasi cosa si fa nelle comunità è autorizzata dalla Chiesa. Al contrario, è il documento giustamente invocato da chiunque riconosce le storture liturgiche e dottrinali di Kiko e dei suoi adepti: perché disubbidite al vostro stesso Statuto?

    Quanto alle approvazioni e alle lodi dei Pontefici, ricordiamoci anche di quando sono state mal riposte. Per esempio Giovanni Paolo II si fidò di un impostore (Maciel), mentre Giovanni XXIII si era fidato dei calunniatori di padre Pio.

    E ricordiamoci anche che nessun Papa ha mai approvato lo sfacelo liturgico del Cammino, né ha mai approvato la diffusione di ambiguità ed eresie, e neppure l'oppressione dei fratelli da parte della gerarchia neocatecumenale. Sono stati quei mentitori dei "catechisti", in onore dei mentitori Kiko e Carmen, a farvi credere che tutto ciò che fate sarebbe "approvato" dal Papa e dalla Chiesa.

    Ma i neofarisei non vogliono ragionare. Vogliono solo scaraventare addosso agli interlocutori i soliti slogan: "il Papa ci loda, dunque non hai diritto di parlare delle nostre ingiustizie; abbiamo lo Statuto, dunque non hai diritto di condannare i nostri errori; il Papa ci loda, dunque non hai diritto di far notare che il pesce neocatecumenale puzza fin dalla testa kikiana-carmeniana".

    Vorrei che Annamaria continuasse per un po' a mostrarci esempi di circoncisione della ragione, idolatria, tracotanza, ipocrisia, arroganza, perché sono l'esempio perfetto di ciò che vi aspetta nel Cammino Neocatecumenale, e sono anche un'ottimo metodo per convincere i fratelli ad abbandonare le comunità neocat e rientrare nella Chiesa Cattolica.

    RispondiElimina
  67. Così, immaginate che io sia un tifoso interista con altri tifosi in piazza san Pietro e il Papa dicesse a tutti noi interisti di andare ad evangelizzare... Cosa faccio? Vado col Vangelo, mica con la bandiera dell'Inter e tutti i gadget da tifoso interista. Mica sono così ipocrita da mettere su tale bandiera la foto del Papa e qualche immagine sacra.

    Invece i neocatekikos farisei e ingannatori cosa fanno? Il Papa - che paternamente vuol far leva sul buon cuore - dice: "andate ed evangelizzate", e loro invece portano il kikismo-carmenismo (con tutti i gadget e tutto il resto) dietro la foglia di fico di qualche parola del Vangelo.

    RispondiElimina
  68. E Annamaria che viene qui a cianciare di comunione col Papa ha disobbedito a Benedetto XVI che le comandò di adeguarsi al modo di fare la Comunione di tutta la Chiesa.
    Annamaria inoltre è eretica formale, perché affermando che il Papa sarebbe incontestabile sostiene la tesi eretica della paploatria, già condannata dalla Chiesa.
    Eresia per la quale il Papa risulta più importante della verità che custodisce, più importante del Vangelo.
    Grazie Annamaria, vero frutto del cammino.

    RispondiElimina
  69. Alla cortese attenzione della signora Annamaria:

    Precisamente, chi le dà il diritto/l'autorizzazione/il discernimento per etichettare come "persone in crisi" coloro che hanno dubbi/domande/perplessità sul CNC e che in coscenza a un certo punto non si riconoscono in tale (presunto) cammino di fede? Come fa lei a sapere che alla base degli interrogativi di tali persone ci sia una crisi di fede? Sa lei leggere i cuori delle persone a distanza, interpretando un semplice commento inserito in un blog o in un sito? E questo superpotere chi glielo ha dato? In alternativa, le sembra possibile provare a prendere semplicemente in considerazione che lei bolla persone che non condividono il CNC con "persone in crisi" perché ormai succube del binomio Dio = Comunità CNC? Oppure tutti i cristiani, in quanto non appartenenti al CNC (a partire dalla gerarchia ecclesiale), vivono una crisi di fede di massa (partendo dal Papa, passando per monasteri claustrali per arrivare fino a semplici fedeli che quotidianamente recitano il Santo Rosario anche se nessuno glielo ha mai "consegnato")? E nella sua considerazione le chiedo di tenere presente che, sebbene abbiate Vescovi e Cardinali che vi appoggiano, sono ancora la maggior parte quelli che hanno seri dubbi sul CNC. Il Papa stesso, negli ultimi incontri con il CNC, ha sottolineato aspetti che continuano ad essere disattesi, così come in incontri pubblici quali le udienze ha sottolineato aspetti che sembrano chiaramente riferiti al CNC, o almeno alle sue prassi (si legga il discorso su cosa significa evangelizzare, cit. "non è andare a bussare casa per casa dicendo Cristo è risorto", o sul proselitismo, o sulla paternità responsabile, o ancora sulla libertà imnprescindibile e non criticabile di chi vuole lasciare...insomma, se va sul sito della Santa Sede trova veramente molto da leggere).

    RispondiElimina
  70. Sandavi, il modo di fare la comunione dei nc è previsto ed approvato dalla Chiesa nello statuto. Se ti sta bene è questo, se non ti sta bene vallo a dire a chi di competenza, così se avrai fortuna saranno corretti ulteriormente e ti metterai l'anima in pace, e di conseguenza i camminanti si adegueranno come hanno fatto sempre....ma anche se ciò avvenisse ancora avresti sempre da ridere....poichè con il pensiero di Dan, ci andate tutti a braccetto. Ma sino a quando la Chiesa li approverà dovrete sopportarli! Su pazienza, siate obbediente....il Signore ha versato il Sangue anche per loro :) Ora vi saluto, mi sono stuffata, dite sempre le stesse allo sventurato di turno. Pace e bene a tutti. Annamaria

    RispondiElimina
  71. Sempre per Annamaria:
    "Infatti signor Lino, non c'è peggior sciocco di chi ascolta le critiche fatte da chi non ne ha competenza (perchè chi ne ha , ha approvato)"

    Chi ha le competenze ha stabilito una forma per il CNC che il CNC per primo vuole continuare a ignorare. Chi ha le competenze ha stabilito cosa può e cosa non può essere fatto, non ha detto "Quello che fate va tutto bene". So che alle convivenze le viene detto che il Papa ci loda, che il vescovo tal dei tali ci ha criticato ma poi Kiko ha chiamato il Papa e "bla bla bla andate avanti così che va tutto bene". Paroloe soltanto parole canterebbe Mina.
    La Chiesa non è fessa come pensa il signor Kiko, e ha dato una forma scritta che non fa altro che evidenziare le disobbedienze perpetrate in 60 anni ma non contestabili perché non confrontabili con alcun documento scritto che regolasse la vita del CNC. La verità è che chi aveva le competenze le ha esercitate meglio di quanto pensiate, ed è semplicemente questo a inchiodarvi. Gli statuti in pratica condannano tutto ciò che veniva fatto (e che viene ancora fatto) nelle salette, negli scrutini... Verba volant, scripta manent.
    Un esempio: sullo statuto c'è scritto di non violare il foro interno, significa che il catechista non può chiedermi se il mio fidanzamento è casto, perché non può chiedermi di spiattellare i miei peccati davanti a tutti e perché, anche solo sul piano umano e non necessariamente spirituale, semplicemente non sono fatti suoi.
    Ricordo a tal proposito che una volta una catechista mi disse: "Capirai...ora con questa storia del foro interno non vi si può dire praticamente niente! A noi i catechisti ci rigiravano come pedalini, a voi vi va di lusso", citando nello stesso discorso un sacerdote RM che le disse chiaramente che "questa storia del foro interno è una stronzata". La Chiesa ha pensato bene di mettere nero su bianco che "il foro interno non si tocca". Secondo te perché ha ritenuto di doverlo fare?

    RispondiElimina
  72. @ commento 5 gennaio 2017 ha detto: "Per me sei il solito Pasqualone o tendente al Pasqualonicesimo"

    Non è il solito Pasqualone. E' una neocatecumenale ondivaga che - come ha dato a intendere lei stessa in un suo commento - mi conosce bene. Prima NC, poi, fuoriuscita, oggi rientrata più kikiana di prima. Immagina: fu proprio lei a pormi il problema di una incongruenza nel canto di Kiko che mistifica Efesini 6,11 ("Ma contro gli spiriti del male che abitano questo mondo di tenebra" invece di "contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti"), canto che ho trattato nel mio saggio.
    "e quindi non sa che cos'è, ma li scrive estrapolando commenti su fb e blog", ha scritto lei a proposito di chi scrive libri.
    Al suo posto mi vergognerei: lo sviluppo della critica al canto "Rivestitevi dell'armatura di Dio (Ef. 6, 11ss)" nel mio libro l'ho fatto a seguito di una discussione con lei. Se non mi avesse dato uno spunto di riflessione, il mio libro non avrebbe trattato il la mistificazione di Kiko nel canto.

    Intendo dire: la signora nemmeno conosce il significato del vocabolo "ricerca". Crede che tutto sia "esperienza concreta". Io non ho fatto il Cammino - le catechesi iniziali mi sono state sufficienti, per le mie pregresse frequentazioni di veri esegeti - ma ho recepito, analizzato, confrontato, valutato centinaia di domande, testimonianze, dubbi. Quella del canto - solo quella - me la propose la signora Annamaria, che aveva intuita la mistificazione. Avesse proposto una domanda insensata, non l'avrei curato.

    Chissà se la signora Annamaria ha capito che dai blog e dalla rete (a saperle filtrare)si ricevono informazioni vere e serie - come quelle di Michela e tanti altri - che mi hanno consentito di farle leggere il programma dei rituali nella Terra Promessa, nel mio libro che lei ha ricevuto con dedica per il contributo sul canto e che molto ha apprezzato in una sua precedente visione del Cammino :-)

    RispondiElimina
  73. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  74. P.S.
    Capito, signora Annamaria? In futuro eviti di citare il mio nome e cognome, altrimenti farò analogamente con il suo nome e cognome. Qui il mio nick è lino. L'approvazione dello Statuto non significa che "Rivestitevi dell'armatura di Dio (Ef. 6, 11ss)" non sia una mistificazione. Questo, però, fu lei a intuirlo e io ritenni corretta la segnalazione, andandola a verificare con il discorso 222 di sant'Agostino.
    Lei non confronterà mai le pagine dei mamotreti che ho segnalato, perlomeno in questa sua attuale visione del Cammino.

    RispondiElimina
  75. Oooh beh.....signor Lino Lista, non capisco che cosa centri questo suo ultimo commento su questo blog. E poi sarebbero i nc a personalizzare con io io io e tu tu tu. Ma bravo! Ha detto bene, io stessa le feci notare lo sbaglio del canto verde che lei ha puntualizzato sul suo libro e anche il concetto dei canti che si usano per la discesa nella piscina e quindi di kenosis e quelli di risalita.....E con ciò, che dire? Che per questo il cammino sia tutto da rigettare? Il cammino è stato vagliato dalla Chiesa in toto....per questo è stato corretto ed approvato. Anche se sinceramente di cose sbagliate, ancora ce ne sono e dovrebbero essere corrette.... Per sua informazione, visto che lei dice che sono rientrata più kikiana di prima, le dico che non sono rientrata in cammino, ma sono rimasta a disposizione delle parrocchie che frequento, per i momenti in cui c'è bisogno di catechisti per adulti, quindi per guidare i centri di ascolto e seguire le coppie ...Penso che se tra tante persone, i sacerdoti che mi hanno conosciuta, hanno voluto dare a me, questa responsabilità, sia anche merito a ciò che ho imparato nel cammino. O no? Allora, se non ricordo male mi era sembrato di averle detto, che non volevo si sapesse questa cosa...ma lei l'ha pure scritta su fb, meditate gente, meditate e riflettete. Fosse stata una risonanza fatta nelle salette non sarebbe uscita..ahahah! Annamaria

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sto aspettando una sua risposta in merito alle diverse domande che le ho posto. Posso sperare in un suo riscontro?

      Autore della Lettera

      Elimina
  76. Ok signor Lino, capito! Non avevo fatto caso a questo. Da ora in poi lo farò più! :)

    RispondiElimina
  77. Annamaria, leggendo quanto scritto da Lino, mi sembri una persona con seri problemi, i quali non mi riguardano.
    NON È VERO che il modo di fare la comunione nc è stato approvato: voi dovete consumare il corpo di Cristo in piedi subito dopo averlo ricevuto al vostro posto. Il restoè abuso. Ve ne fregate della Chiesa, e lei è una eretica formale, se insiste anche materiale.

    RispondiElimina
  78. "Ahahah.....che fantasia! Solo un pazzo può pensare di fare un presepe come dici tu....e cioè sostituire i personaggi del presepe con quelli del cammino.....che fantasia brutta! Annamaria"

    Da un profilo Facebook:

    "Quest'anno presepe ispirato alle origini del cammino, raccontate alla convivenza di inizio corso.
    Kiko è andato tra i poveri e lì ha visto Cristo. Allora ho ricreato la baraccopoli di Palomeras ed è lì, tra i poveri, che nascerà Gesù.
    Un modo per ringraziare Dio di questo cammino che ci ha donato grazie ai nonni e per ricordarci di farci più piccoli, umili, semplici!
    (Lo so, potrei sembrare un esaltato pazzo ma... ho corso questo rischio)"

    Buona serata Annamari'

    RispondiElimina
  79. Esattamente come chiedevo, ecco il commento delle 15:40 di Annamaria che risponde con la mistificazione, cioè con la tecnica neocatecumenale dell'attribuire nomi altisonanti alle invenzioni di Kiko e Carmen.

    Ma vorrei far notare anche come tenta di azzittire Sandavi, "reo" di aver ricordato ciò che tutti possono verificare senza scomodare l'autorità ecclesiastica.

    Notare anche il trucco pasqualonico del «se verranno corretti i camminanti si adegueranno»: come al solito per i kikos le "correzioni" esistono solo nel futuro remoto, mai nel passato prossimo. Le "correzioni" sono arrivate tante volte (nel 2005 in particolare, ma già nel 1983 Giovanni Paolo II esigeva dal Cammino diverse cose ancor oggi dimenticate), ma per i kikos è come se non fossero mai esistite. Eppure proprio lo Statuto ha fatto sue le "correzioni" del 1° dicembre 2005 (si veda la nota 49)... ma no, per quelle gli adepti dei due autonominati "iniziatori" hanno sempre qualche altra scusa pronta.

    RispondiElimina
  80. @ Autore della Lettera

    Spettacolare!
    Questo Presepio non m'interessa ma - qualora ci legga - suggerisco al Pasqualone n.ro 1 di recarsi a San Gregorio Armeno e di farsene fare uno, con Kiko al posto del Bambino (senza barbetta, mi raccomando!) e "Benedetta tu tra le donne" al posto della Vergine. San Giuseppe, naturalmente, come nell'icona, con le fattezze dell'Uomo della Sindone.
    Lo garantisco: i neocatecumenali lo acquisteranno a migliaia, il prossimo anno.
    Per "Benino che dorme" suggerirò io un paio di nomi, devo scegliere tra vari della Curia :-)

    RispondiElimina
  81. Al signor Lino che al commento delle 16:02 mi dice:c'Al suo posto mi vergognerei: lo sviluppo della critica al canto "Rivestitevi dell'armatura di Dio (Ef. 6, 11ss)" nel mio libro l'ho fatto a seguito di una discussione con lei. Se non mi avesse dato uno spunto di riflessione, il mio libro non avrebbe trattato il la mistificazione di Kiko nel canto. ' No! Io, NON MI VERGOGNO! I ladri si devono vergognare. Chi per invidia del successo degli altri inventa calunnie per esaltare se stesso, anziché fare meglio si deve vergognare. Chi uccide, anche solo con la bocca.Chi si nasconde dietro false maschere.....Io non mi vergogno perché rivaluto le situazioni, perché non sono ottusa e mi rimetto sempre in gioco....Ma pentirmi si, devo ammettere di pentirmi spesso delle cose che faccio, tra cui quelle di dare fiducia a qualcuno che secondo me la sa meglio di tutti. Annamaria

    RispondiElimina
  82. @Annamaria
    "Per sua informazione, visto che lei dice che sono rientrata più kikiana di prima, le dico che non sono rientrata in cammino, ma sono rimasta a disposizione delle parrocchie che frequento, per i momenti in cui c'è bisogno di catechisti per adulti, quindi per guidare i centri di ascolto e seguire le coppie ..."
    ---
    Per l'amor di Dio, Annamaria!
    Lei che fa nella vita, frequenta "un certo numero" di parrocchie?
    Che cosa intende per catechisti per adulti?
    Nella mia Parrocchia, un Catechista per adulti, è il Parroco od in sub-ordine un Diacono.
    Lei parla inoltre di centri di ascolto, cosa fa , ne "guida" molteplici?

    E le "coppie" dove le segue, in camera da letto?

    Ma mi faccia il piacere!!..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ruben delle 20:44 Alla tua prima domando rispondo che di parrocchie ne frequento due, una è quella di appartenenza, e l'altra quella dove ho fatto il cammino, anche se a Messa sinceramente vado dove mi viene più facile con gli orari. Il catechista per adulti, da noi è quello che di solito guida i centri di ascolto nelle case: si trattano temi specifici e le riflessioni si fanno sul Vangelo. A tal proposito, mi ricordo che parecchi mesi fa, il tema era la fede, e il signor Lino mi aiutò a prendere spunti di riflessione dai Vangeli dei tre ciechi e l'emorroissa. Furono degli incontri bellissimi, dove addoritura una ragazza l'ultima sera lesse una poesia scritta da lei, per esprimere i sentimenti che quella Parola le aveva suscitato. Alla tua terza ed ultima domanda che chiede se seguiamo le coppie nella camera da letto, rispondo: No, noi le coppie, le seguiamo durante il corso per fidanzati....poi, una volta sposati, lascio a te, e agli zozzoni, il pensare di poterli seguire nella camera da letto. Annamaria

      Elimina
    2. @Annamaria ieri 09:38
      La tue risposte sono ambigue: seguire due Parrocchie nelle quali in una dalle due, si è conosciuto l'errore, almeno per me, sembra poco opportuno.
      Per quanto riguarda i "centri di ascolto nelle case", mi sembra una decentrazione dalla Parrocchia, di scuola molto NC; nelle Parrocchie normali, questo servizio viene svolto da operatori sociali e non da Catechisti o pseudo-tali.
      Per quanto riguarda i corsi prematrimoniali, ho già dato il mio contributo, nel lontano 1995, assieme a mia moglie ed a un Sacerdote rigorosamente tale:la mia più grande soddisfazione? È che un paio di coppie su una decina, hanno rinunciato al matrimonio.
      Per quanto "seguire gli sposi in camera da letto", è ormai prassi NC consolidata, avvalersi delle testimonianze dal vivo dei Camminanti, durante le schifosissime ed illecite confessioni pubbliche del Cammino, è molto meglio di un film pornografico.

      Adesso dimmi tu, Annamaria, chi sono gli zozzoni? Mi hai inserito tra di loro, e per cristiana umiltà mi ci sento dentro.
      ---

      Elimina
  83. Annamaria non si vergogna dei sacrilegi eucaristici compiuti nelle comunità neocatecumenali, nella sua stessa comunità, e probabilmente anche dalle sue stesse mani.

    (p.s.: il galateo non è il mio forte, ma probabilmente è perché la sola ipotesi di un sacrilegio eucaristico mi addolora).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, Tripudio , non mi vergogno, di come celebriamo L'Eucarestia, poiché parecchie volte il Vescovo ha celebrato con noi, se sacrilegio c'è, non dipende da me, ma dalla Chiesa che li approva. Piuttosto pensa ai peccati che fai tu con le tue mani, anche giudicando attraverso una tastiera che a quelli miei ci penso io. Forse non conosci il Vangelo della trave nell'occhio? Annamaria

      Elimina
  84. Annamarì,allora non avevo sbagliato niente nel mio commento del 4 gennaio 11,09 mi hai dato anche del pazzo.....:),qua i pazzi sono altri......

    RispondiElimina
  85. Riecco la tecnica neocatecumenale del negare l'evidenza e cambiare discorso, che gli americani chiamano deny and deflect.

    Quando ci dicono che il vescovo "ha celebrato con i neocatecumenali", è sufficiente ricordare che le celebrazioni nella saletta sono diverse da quelle che si fanno in pubblico: a seconda di quanto è "faraone" il vescovo o l'ecclesiastico chiamato a presiedere, i kikos aggiungono o tolgono dettagli. Ipocrisia ed inganno, pienamente accettati dai neocatecumenali come sacrosanti e giusti perché "lui non può ancora capire"...

    Inoltre, come dimostrato dai video su youtube pubblicati dagli stessi fratelli del Cammino, lo sporco giochetto è stato fatto anche ai danni di Giovanni Paolo II: alle sue spalle (e mentre un "muro" di chierici neocatekikos gli ostruiva deliberatamente la visuale), quando stava per assumere l'Eucarestia, c'era il popolino dei neocatekikos comodamente seduti ad aspettare il segnale manducatorio. E questa maliziosa carnevalata viene chiamata dai kikos: "il Papa ha celebrato con noi".

    Per quelle liturgie (e purtroppo per tantissime altre cose), quando i fratelli tipo Annamaria vanno blaterando che "la Chiesa li approva", in realtà sono loro stessi che pongono il Papa di fronte al fatto compiuto, segno di massimo disprezzo e di disubbidienza, per poi dire di essere stati "approvati" (poiché in quel preciso momento non sono stati redarguiti). Come al solito: mezze verità e totali menzogne.

    Infine, notate come la sorella Annamaria abbia accuratamente evitato di parlare delle sue mani, della dispersione di briciole e gocce avvenuta per causa sua. Che abbia la coscienza sporca?

    Il Cammino Neocatecumenale azzecca una pessima figuraccia ogni volta che uno dei suoi zelanti membri tenta scompostamente di negare l'evidenza.

    RispondiElimina
  86. Peccato che questo post - non per colpa degli abituali frequentatori dell'Osservatorio - sia andato OT.
    Personalmente, avrei gradito discutere la doppiezza in un commento del signor Gino.
    "Bhe , non capisco il senso di questo articolo. È una festa privata fatta in famiglia", ha scritto nel commento 2 gennaio 2017 15:04.
    La didascalia nel suo video, invece, è: "Natale 2016 Gesù bambino è messo nel presepio in una celebrazione liturgica famigliare". Altro che "festa privata fatta in famiglia"!

    Non una festa, dunque, bensì una celebrazione liturgica. Questo il problema serio.
    Anche in "Natale in casa Cupiello", dalle mie parti napoletane dove il presepio è una tradizione centenaria, si fa una festa simile, cantando "Tu scendi dalle stelle" in vece di un canto kikiano: https://www.youtube.com/watch?v=WJ2p1yhh1X4&feature=youtu.be&t=127
    Eduardo De Filippo, però, non si sarebbe mai sognato di definire la festa una "celebrazione liturgica famigliare".
    Questo il problema: chi li capisce? Provate ad andare a comprare un pastore a San Gregorio Armeno e a dire: "devo fare una celebrazione liturgica famigliare". Vi invieranno in qualche negozio di arredi liturgici.
    Questo il problema: è un linguaggio da setta, da inventori di rituali liturgici.

    RispondiElimina
  87. Grazie a tutti coloro i quali mi han dato delucidazioni rispetto alla mia domanda sul Te Deum di fine anno.E'incredibile:sono riusciti a kikizzare anche quello.....

    Ora vi chiedo un altro chiarimento:ho notato,in svariate parrocchie di Roma che,nei giorni compresi tra il 3 ed il 5 gennaio vi è il cosiddetto "arrivo dei Re Magi",che,si dice e si scrive sulle locandine,"passano dalla parrocchia per ricevere le letterine dei più piccoli"

    Vorrei sapere:anche questa è una invenzione di Kiko and company?Lo chiedo perchè,guardacaso,nelle parrocchie dove arrivano i Magi,vi sono i neocat con le loro comunità.....E'forse un modo di cercare nuovi adepti,persino tra i bambini più piccoli,che si preparano all'iniziazione cristiana?

    Grazie di cuore a chi mi rispondera.Buona Epifania a tutti!!!

    RispondiElimina
  88. Vorrei sapere chi sono i moderatori di tale blog. Che problemi avete? Una volta che nasce un qualcosa di bello genuino e buono che sta riportando la gente nelle chiese vuote per la scristianizzazione voi cosa fate buttare merda così.... ma non è stato Gesù a dire "Chi non è contro di noi è con noi". Allora finitela di scrivere puttanate e iniziare a vedere realmente nei fatti il contributo che sta apportando alla chiesa il Cammino Catecumenale che malgrado Kiko che tanto odiate e malgrado l'ignoranza dei catecumeni che tanto odiarte sta cercando di ridare un significato ai segni e ai riti cristiani che le persone ormai hanno perso. Diciamoci la verità se iniziamo noi cattolici a dividerci e a farci battaglia tra noi non si va da nessuna parte. Allora finite e finiamo di scrivere cagate e iniziamo a essere davvero imitatori di Gesù. Il resto non serve a nulla. Una persona è chiamata a conversione in diversi modi e se il Cammino catecumenale può essere un modo perché con le vostre illazioni dovete togliere la possibilità a queste persone di avvicinarsi al cammino quindi alla chiesa?
    Io non capisco....

    RispondiElimina
  89. Spero non ti sia sfuggito il fatto che il nostro blog non è normalmente frequentato da gente che usa un linguaggio da caserma per dare forza alle proprie idee. Forse perché qui intervengono dei cattolici e non i neocatecumenali, che, credendo di avere la dispensa divina anche in ciò per i propri supposti meriti, indulgono pure nel linguaggio da trivio. Era una abitudine d'altra parte dello stesso Lutero...
    So che questo mio appunto ti stupirà, ma non è affatto secondario il modo in cui esprimiamo le nostre convinzioni: qui stiamo parlando di fede e non di calcio e tu non sei certo un poveretto che ha a disposizione un vocabolario limitato.
    Per quanto riguarda Kiko e il suo 'ridare significato ai segni' (operazione successiva all'aver tolto significato e spesso ridicolizzato i segni della Chiesa), dico solo questo: possibile che ci sia bisogno di imitare Kiko, le sue idee, i suoi modi di dire e di imporre se stesso persino a casa, persino di fronte ai propri bambini e al presepe che, fatto per i piccoli, parla loro da solo del mistero dell'Incarnazione di Dio? Possibile che senza la lezione di Kiko e le parole di Kiko neppure padri sappiate essere?
    Addirittura la vita in famiglia viene organizzata con la sceneggiatura neocatecumenale con il capofamiglia catechista cantore e i figli catecumeni... Una visione che pure voi trovereste desolante, se non foste invece così annebbiati da vantarvene e pubblicarla addirittura sui social!
    Questa intromissione nel privato, questa irregimentazione, questa kikizzazione della persona e della famiglia, nulla ha a che fare con fede e tradizione cattolica.
    Avvicinarsi al cammino per perdere se stessi e la propria identità? La ritrovata fede in Cristo e nella Chiesa produce effetti contrari. Per questo le due esperienze finiscono per essere addirittura antitetiche e per escludersi a vicenda.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.