lunedì 8 novembre 2021

Progetto Decima : Viva i ladri! (Dal Mamotreto del II passaggio)

L'elogio dei ladri è uno dei mantra catechetici del Cammino: abitua i fratelli alla separazione dalle proprie sostanze e li agevola nella cessione, alla setta, di beni e decime. Chi ha conosciuto la predicazione neocatecumenale di questi ultimi cinquant'anni ha sperimentato le continue esortazioni a ringraziare Dio, che manda i ladri per la nostra conversione. A braccetto con l'elogio dei ladri va il ritornello kikiano dell' odio antiborghese - benché quest'ultimo sia progressivamente sfumato con l'imborghesimento dei fondatori del Cammino.

Questi temi, come sempre predicati in nome di Dio, li troviamo disseminati lungo tutto il mamotreto del secondo passaggio neocatecumenale (1977), durante il quale i fratelli, al prezzo di una cospicua elargizione al Cammino, accompagnata da una tassa perenne di un decimo di tutti i loro introiti futuri, abbandonano l'idolatria delle sicurezze borghesi e passano al "vero" cristianesimo del Cammino, cioè alla precarietà spirituale e materiale in obbedienza ai catechisti.

Dice Kiko a pag. 24:

"Vi invito a vedere che tutte le cose che succedono, che succedono anche ai vostri familiari, non sono castighi di Dio ma sono eventi che il Signore permette anche per la vostra conversione, per farvi un discorso molto più profondo, per non permettere che voi restiate seduti borghesemente sulla vostra realtà."

Kiko ci trasmette un elenco delle cose che "Dio" non sopporta che possediamo, implicando che possedere un bene degeneri automaticamente nell'idolatrarlo. Il rimedio è netto: privarsene. L'inventario stilato dal desideratore della roba altrui è piuttosto nutrito, Kiko aguzza la vista per non perdersi nulla: 

La vita dell'uomo è qualche cosa di serio, noi siamo pellegrini qui, la nostra vita deve camminare in tensione verso qualche cosa, Dio non sopporta quel matrimonio con la pancia così, che si siede con la sua televisione, con la macchina bella, con la sua casa al mare, con la sua coppiettina di bambini, che non vuole nessun problema. 

Neo-ideologo sessantottino antiborghese sbuffa contro le scelte di vita del padre.
Giunti a quell'età, questi ideologi sono diventati dei borghesi ancor più efferati,
nel loro borghesismo, del fantasma di borghesia che avevano aborrito e rinnegato
ai tempi della loro giovinezza.
Nella foga del suo eccebombismo antiborghese in salsa pseudocristiana Kiko chiama a rinforzo persino i ladri (ibidem):

"Dio non tollera che uno riduca a questo la vita e manda i ladri e manda le malattie affinché l'uomo non rimpicciolisca la sua vita e ne faccia una schifezza, quando la vita è una cosa molto seria e importante.

[...] Qualcuno ancora sta pensando che vuole venire in comunità per essere felice lui e gli dà fastidio terribilmente che in comunità non ci si ama, che quello è un peccatore, che l'altro è insopportabile;  
vorrebbe un gruppo di amicotti, un club di gente per bene, che ci aiuti a rendere ancora più borghese la nostra vita, più schifosa. 
No, fratelli miei, non è possibile questo. Voi siete in questo cammino perché Dio vi sta chiamando veramente a fare una missione sulla terra molto importante, perché il mondo soffre, perché esistono veramente nel mondo le tenebre, la morte e la gente che soffre."

Ora, se il Cammino veramente promovesse il combattimento spirituale contro l'idolatria del denaro e delle comodità, per sincero amore del mondo che soffre: 1) i capi darebbero il buon esempio per primi; 2) i fratelli sarebbero lasciati liberi di scegliere quanto dare in beneficenza e a chi; 3) eventuali raccolte di fondi gestite dal Cammino sarebbero rendicontate in chiaro invece che sparire in gorghi torbidi; 4) non sarebbe preso di mira come capro espiatorio un intero strato sociale che nella Chiesa è trasversale e non in opposizione, "la borghesia" o, per meglio dire, la sua ombra nella testa di Kiko; 5) un bisognoso che frequenti il Cammino non sarebbe sottoposto agli stessi obblighi di un ricco, ben più pesanti per il primo che per il secondo.
- Alt! Sono Robbing (rapinatore) Hood! Rubo ai ricchi per dare ai poveri.
- Quanto mi spetta?     (B. Parker & J. Hart)
Ma questi aspetti non vengono neppure presi in considerazione dal discorso neocatecumenale, perché il tema della separazione dai benie più non dimandare (cit.), occupa tutto lo spazio narrativo. In buona sostanza il Cammino propone un derivato di rivoluzione culturale di cui Kiko si autoelegge caporione. 

Il reale obiettivo della lotta agli idoli è quello di fare largo all'idolo Cammino, sotto la copertura dell'obiettivo dichiarato di voler trasformare i cuori "borghesi" ed incapaci di amare, nel cuore dell'uomo nuovo che ama il peccatore, ovvero, si lascia massacrare senza fiatare, rinunciando alla propria tranquillità e alle proprie sicurezze. Dice Kiko a pag. 62:

"A voi infatti è stato dato un essere che in definitiva vi ha obbligati a crearvi un posto al sole, a farvi un avvenire, ad essere capaci di guadagnare soldi.  
Allora voi adesso, siccome mai vi hanno amati quando eravate inferiori, non potete amare chi è inferiore; chi ti deruba."

Kiko inibisce preventivamente chi non volesse lasciarsi massacrare nel portafoglio e protegge i ladri usando la perversione ideologica neocatecumenale dello spregio dell'autodifesa. A pag. 51:
"Perciò che significa questa frase: «Se uno ti percuote nella guancia destra»? Anche se vi offendono nell'onore profondamente e voi avete il diritto cioè la legge vi aiuta, anche se vuoi fare giustizia, fare causa a qualcuno, voi non lo farete anche se avete tutti i diritti, voi porgerete l'altra guancia.  
Se qualcuno ti ruba, tu non glielo reclamare. Se qualcuno ti toglie del tuo, tu non lo disturbare."

A pag. 65 rincara la dose:

"Ma noi siamo chiamati a soffrire ingiustamente l'ingiustizia. Cioé a soffrire l'ingiustizia che un tale ti fa, nel tuo corpo, offrendoci come vittime in favore di colui che ci uccide, per colui che ci distrugge, per il peccato che ti fa l'altro (che ha macchiato la tua casa, denunciato, criticato, che ha mormorato contro di te) e invece di giudicarlo e dargli un colpo in testa così, perché non ci riprovi,  
la Parola di Dio dice«Lasciati distruggere, accetta che ti insozzino, accetta che ti distruggano, ed offri questa sofferenza che ciò ti provoca per quel fratello: amandolo»".

B. Parker & J. Hart

Poiché un ricco deve per forza essere anche idolatra del denaro, va punito/curato con la sottrazione violenta delle sue sostanze e scherno ghignante, Kiko si dichiara addirittura felice che i ladri vadano da chi è ricco (più di lui). A pag. 152, schiumando maldicenza ed invidia, dichiara il guru:

"Meno male che di tanto in tanto vengono i ladri: meno male. Ho fatto un sacco di risate quando ho saputo di quel fatto di Nizza, quando i ladri sono arrivati a quelle cassette di sicurezza, le hanno scardinate e hanno rubato tutto. Ognuno aveva la sua cassettina con i suoi gioielli, i quadri, tutto.  
magari* vive poveramente nella sua casa pensando di avere là una sicurezza, in banca. E magari* succede che gli viene un infarto e tutta questa sicurezza lui non l'ha mai sfruttata e se la prende un cugino che ha una faccia di bronzo e che non appena ci mette le mani sopra (male accumulato e male speso) siccome non se lo è sudato non gli importa nulla: lo vende al primo che trova e se lo spende in cinque giorni. 
Se lo vedesse il tizio che ha passato tutta la sua vita pensando a quel gioiello, a quella statuetta, a quella cosetta... Ironie della vita, fratello! Ma questa è la vita."
I magari temerari di Kiko! Magari* invece si tratta di qualcuno che lavora 14 ore al giorno - che non è cosa sana ma non è raccapricciante come essere un parassita raccomandato, fondatore di una setta preudocristiana, che sottrae i beni agli adepti dopo averli storditi con aneddoti in cui lui stesso, il fondatore che campa sulle loro spalle, ghigna come un satiro sulle sfortune capitate a qualcuno che lavora troppo e che magari*, lui sì, non ammette scandali né reati contro la persona nella sua azienda, azienda che magari* dà lavoro e pane a tante famiglie, invece di carpirglielo.

"Non si diventa ricchi scrivendo romanzi di fantascienza.
Se vuoi diventare ricco devi fondare una religione."
L. Ron Hubbard, fondatore della Chiesa di Scientology

Kiko prepara la via al generico ladro anche giustificandolo a priori, invariabilmente e senza eccezioni. Il ladro di Kiko è sempre una povera vittima, mai una persona che sceglie di predare la roba d'altri e che dovrà rendere conto delle sue azioni, anche lui come tutti, davanti a Dio. 

Addirittura il guru addossa ai fratelli la responsabilità, se il ladro permane nella nella sua condizione di ladro, ma non perché al disgraziato manchi il necessario bensì perché è stato ferito da piccolo. pag. 81: 
"Supponiamo che quest'uomo ti ruba 1.000 lire: perché ti ruba? Perché è un ladro! E perché è un ladro? Perché nessuno mai lo ha amato, come a lui hanno rubato così lui ruba. Comincia tu a non giudicarlo, ad amarlo, e spezzerai questa catena"

E se invece resisti al male? Se gli insegni la disciplina? Se lo metti in grado di scontare la giusta pena? Per colpa tua, o fratello che ti rifiuti di "amare" il ladro - cioè di lasciarti massacrare incondizionatamente da lui, questo povero ladro non si convertirà mai (e non ti convertirai neppure tu che non hai accettato di subire la storia che "dio" aveva pensato per te). 
Ibidem:

"Se lo chiami ladro lui si difende, ha capito che nel mondo c'è una legge del più forte perché l'hanno sempre fregato da piccolino e allora dice bene: «Allora frego anch'ioadesso sto io sopra qualcuno»". 

La favoletta della conversione del povero ladro e la scusa di strappare i fratelli a "Mammona" servono invece a strappare Mammona via dai fratelli: "mollate il malloppo anche se questo vi fa sanguinare il cuore, proprio come se fossero passati i ladri".

Incidentalmente, ben si inquadra nella 
diagnosi di disturbo narcisistico della personalità di tipo grave e particolarmente acuto la descrizione che il guru dà della ferita narcisistica infantile: un criminale a cui hanno calpestato l'orgoglio quando era piccolo, ora, a buona ragione - per concessione di Kiko - non è chiamato a rigare dritto ma ha il diritto di far del male agli altri finché non troverà qualcuno che si lascerà spezzettare incondizionatamente da lui. 

Purtroppo non si prevede quand'è che gli basterà... mancandogli la sana e santa autodisciplina, probabilmente mai.

Decima, vendita dei beni ed un' offerta che faccia sanguinare il cuore.

La predicazione incalzante del falso profeta abbaglia come un'illuminazione improvvisa chi sia stato sovraesposto ad esempi di amore malato, chi coltivi più o meno inconsciamente delle tendenze sadico/masochistiche e chi non si renda realmente conto della cosa a cui sta andando incontro

Ed è proprio per crearsi una schiera di seguaci pronti a difenderlo dalle prevedibili critiche esterne sulla gestione ladresca dei beni, che Kiko identifica le sue comunità neocatecumenali con una presunta cristianità genuina e perseguitata mentre assimila ai pagani o ai farisei chiunque critichi il Cammino - una tecnica "retorica" - per voler essere altisonanti - praticata fino ai giorni nostri. Per esempio a pag. 83:

"Se noi abbiamo un po' di verità, un po' di Spirito di Gesù Cristo cominciano a odiarci tutti."
[No: la gente odia il Cammino perché il Cammino mente. Lo Spirito attrae, la menzogna respinge. NDR]   
"Questo è rivelato nella Scrittura: hanno giudicato Gesù Cristo senza, motivo, e cominciano a fare i processi alle intenzioniche noi vendiamo i beni perché li avevamo rubati, che noi siamo gente che fa il lavaggio del cervello, che togliamo la libertà alle persone."
Tirando le somme, troviamo disseminata nel mamotreto del secondo passaggio la perversione del settimo comandamento (non rubare) e del decimo (non desiderare la roba d'altri).

Il Cammino comanda, a laici con famiglia che non hanno fatto voto di povertà, che possedere una quantità di beni materiali che il Cammino stesso ritenga superflua equivalga ad idolatrare Mammona. Generalizzando fallacemente le implicazioni di questa falsa premessa, il Cammino presenta il ladro come un angelo convertitore che insegna al derubato a mollare il malloppo, cioè ad osservare il settimo e il decimo comandamento al modo neocatecumenale. 

Per addurre motivazioni plausibili, la falsa teologia del Cammino millanta anche che la passività della vittima convertirebbe il ladro e che, rinunciando a chiedere giustizia per la predazione subita, si compirebbe quindi l'opera meritoria di condurre un criminale a Dio. 

Il fratello neocatecumenale, per non essere rigettato da Dio come tiepido borghese, deve non solo non desiderare la roba altrui ma neppure la propria, cioè quella che l'Altissimo ci assegna secondo la Sua volontà perché la gestiamo, per amaLo e servirLo e per amare noi stessi ed il prossimo, secondo le nostre capacità, le nostre inclinazioni ed i doveri della nostra condizione

Una volta spianata la via ideologica ai ladri, i fratelli sono ormai pronti per considerare normale ogni privazione materiale diretta dall'esterno, anche se esagerata o indebita, per l' "accettazione della propria storia" e della "volontà di Dio per la propria conversione". Il Cammino ha quindi via libera per abbattersi come un falco sulle sostanze dei fratelli.

- Sono Robbing Hood, rubo ai ricchi per dare ai poveri!
- Che peccato! Nel mio regno non ci sono poveri
- Bene...Ho sempre desiderato di mettermi in proprio (B. Parker & J. Hart)

38 commenti:

  1. Eh sì, dice bene il titolo: "Progetto decima".
    Un progetto ben studiato e strutturato nei minimi dettagli, con continue messe a punto.

    Se non fossero riusciti a varare con successo questo, tutto il resto nel Cammino non avrebbe conosciuto riuscita.

    Un itinerario fondato su una evangelizzazione che "senza un milione di euro" come minomo budget all'anno si deve fermare!

    Dice Gesù "Non potete servire Dio e il denaro" e Kiko con sfacciataggine inaudita parla e parla di soldi sempre, li infila dappertutto, nel bene e nel male. Ne ha fatto una bandiera del Cammino. Si vanta che in nessun'altra realtà si vive un rapporto col denaro così all'avanguardia.
    E dunque, spiegatemi voi, come può mai darsi lo Spirito Santo in una esperienza che si fonda saldamente sul denaro, e non poco, non elemosine, ma tanto tanto denaro?

    E' un cialtrone Kiko, come il Robbin Hood delle strisce pubblicate nel post, simpaticissime.

    Al grido "tolgo ai ricchi per dare ai poveri", nel passaggio ciclico dagli uni agli altri drena senza pietà e...
    ...dàlle e dàlle...
    ... non ne resta nè per gli uni nè per gli altri. Mentre Kiko e i suoi sodali si arricchiscono, che neanche sanno più dove metterli i denari.

    Li abbiamo scovati in paradisi fiscali, nascosti dietro non meglio identificati "benefattori" a riciclare denaro proveniente dai sacchi neri di tutto il mondo. Denaro rigorosamente in Nero appunto! Col quale hanno tenuto testa a chi era più grande di loro, in apparenza, vincendo aste immobiliari in Terra Santa plurimilionarie (delle quali non hanno mai parlato ai comuni fratelli delle comunità, paganti abituali che pagano profumatamente la loro permanenza nel Cammino più costoso del mondo!).

    Alè! Cialtrone oltre ogni dire, ma furbastro e ladro matricolato ancor di più! Oltre ogni dire. Per questo predica zelante misericordia per tutti i ladri seriali del mondo. Dal più piccolo al più grande. Tra cui lui, poverino, che di sicuro non ha conosciuto amore da piccolino e ora deve compensare. Ma il buco affettivo è troppo profondo e non si riempie mai (peggio per i fratelli paganti profumatamente).
    E a quanto pare il Kerigma della conversione a Kiko e Carmen non è servito a niente. Peccato, per tutti!

    Pax

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    1. Cialtrone è l'acronimo di :

      Camminante Indecente Ancora Larvatamente Troppo Ridicolo Ormai Neocatecumenealmente Eretico

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  2. Tutto questo discorso è una cialtronata senza pari e per tutta una serie di motivi.
    PRimo: Kiko Arguello è un nullafacente che ha tutto pagato da decenni. E' il primo che vive in maniera "borghese" campando alle spalle dei camminanti
    Secondo: Il cammino da decenni spende e spande in immobili costosissimi (e non sto parlando delle varie domus) esattamente come il peggior borghese
    Terzo: come giustamente si rilevava i camminanti con meno possibilità economiche non hanno un trattamento diverso. Sono considerati "ladri" così come i milionari. Quindi il problema non sono i soldi, ma il RUOLO all'interno del cammino. Se hai un ruolo più o meno importante puoi avere anche la villa ed il macchinone e nessuno ti dirà mai nulla.
    Quarto: Se fossero realmente sinceri allora lascerebbero liberi i camminanti di donare a qls realtà della Chiesa CAttolica, ma questo non avviene anzi viene fortemente ostracizzato. PERCHE'?
    Forse forse perchè il cammino ODIA la Chiesa ed ha bisogno di colpevolizzare i suoi membri per poter "continuare l'evangelizzazione" (la propria ovviamente...perchè solo loro evangelizzano).

    Basterebbe semplicemente essere sinceri e trasparenti. Invece no. Preferite riempire di sensi di colpa e minacciare distruzioni (e poi dite che è Dio che le manda...BLASFEMI).
    Siete dei CIALTRONI.

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    1. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

      Miracolo n. non ce lo ricordiamo più, abbiamo perso il conto.

      Il 6 ottobre 2020 la IX comunità della parrocchia di San Martino di Tours a Bardonecchia si appropinquava a fare una convivenza di 3 giorni in un albergo di Riccione. Erano 80 persone circa, e tra esse ce n'erano 10 in palese difficolyà economica, tutti con molti figli, di cui alcuni in cielo. La comunità il giorno prima di partire pregò Carmen e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita, fece comparire nella saletta un baule enorme contenente fior di bigliettoni da 100 euro per circa 80.000 euro, con i quali si coprirono tutte le spese, anche di quelli meno abbienti. Il capo catechista, Melchiorre Giovanpietro, avvisò il parroco, don Augusto Reali, che avvisò il Vescovo, mons. Antioco Bellinzona, che avvisò il Vaticano, nella fattispecie il card. Semeraro, prefetto per la Congregazione della Causa dei Santi. Questi avvisò subito il Papa, che disse : "muy bien , hermano cardenal, me devo complimentar con Kiko por l'ennesimo miraclo della hermosa Carmensita". Il Papa telefonò personalmente a Kiko, che gli rispose : "Grasias, Santo Padre, può star seguro que de quela cifra c'è qualcosita por el Vaticano". Infatti dalla convivenza avanzarono 35000 euro, che vennero subito dirottati allo Ior per le spesucce correnti della Santa Sede.

      e la causa continua.........................

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    2. Blasfemi è l'acronimo di :

      Bugie Largamente Amorali Suscitano Farlocche Eresie Mamotreticamente Indecenti

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  3. Se Kiko avesse davvero voluto riproporre la Chiesa primitiva, avrebbe almeno dovuto sapere che la comunione dei beni era praticata dai cristiani, non dai catecumeni in via di formazione:

    "E il gran numero di coloro che avevano creduto era di un sol cuore e di una sola anima; nessuno diceva esser suo quello che aveva, ma tutte le cose erano in comune fra di loro. E gli apostoli con grande potenza rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù; e grande grazia era sopra tutti loro. Infatti non vi era alcun bisognoso fra di loro, perché tutti coloro che possedevano poderi o case li vendevano e portavano il ricavato delle cose vendute, e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno, secondo il suo particolare bisogno." (Atti 4, 32-35).

    La comunione dei beni (di decima non si parla perché era faccenda ebraica) avveniva dopo il Battesimo, quando uno era già cristiano.

    Il furbo Kiko, invece, pur continuando a considerare "catecumeni" fino all'elezione i suoi adepti (25-35 anni di cammino), quanto ai soli soldi chiede loro di agire da cristiani fin dall'inizio.
    Naturalmente è il progetto ben congegnato per finanziare il cammino dall'interno, basandone la crescita su mammona.

    La Chiesa primitiva NON CHIEDEVA SOLDI AI CATECUMENI, ma erano quelli già divenuti cristiani che per propria liberalità (nessuna imposizione) donavano per redistribuire equamente "infatti non vi era alcun bisognoso fra di loro".

    La comunione dei beni è un frutto spontaneo che discende dall'essere cristiano battezzato. Avveniva alla fine del catecumenato, non all'inizio.

    Invece Kiko la pone all'inizio del catecumenato e la trasforma in "prova che scegli Dio", imponendola ai CATECUMENI. Sì, imponendola, faccia scuola il ricco madrileno che fu bocciato per ben 3 volte al II scrutinio perché non voleva dar via i beni.
    Sarebbe come se nella Chiesa primitiva si fosse chiesto ai catecumeni di dare beni e soldi prima di battezzarli, un requisito per diventare cristiani, altrimenti non si concedeva il battesimo.

    Il passo da "LIBERALITÀ per spirito cristiano" a "PROVA all'inizio del catecumenato che si sceglie Dio", è un passo enorme dell'invenzione kikiana.

    Naturalmente questo l'ha potuto fare perché ha sempre attinto alle parrocchie precettando i cristiani.
    Così ha trattato i parrocchiani da cristiani quanto ai soldi e alla comunione dei beni, ma da catecumeni per tutto il resto.
    Molto furbo, o furbi chi per lui.

    Ho letto il RICA sul catecumenato degli adulti e non c'è una sola volta che si citi la parola "soldi" o "beni".
    Nel catecumenato della Chiesa non sono MAI richiesti soldi e beni "per provare che vuoi stare con Dio", mentre nel neo-catecumenato inventato dall'ingordo Argϋello e dalla ricchissima compagna vengono chiesti dopo soli 4 anni di precedente indottrinamento a darli.

    Magari la Chiesa, quanto a catecumenato antico e chiesa primitiva ne sapeva meno dei due "nessuno" spagnoli.

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  4. Dialogo pratico nella verità tra un parrocchiano e un catechista neocatecumenale:

    Parrocchiano: "Sono cristiano, ma voglio approfondire la mia fede"

    Catechista: "No, tu sei battezzato, ma non sei cristiano perché non ti comporti da cristiano, sei borghese, tiepido, devozionista, reciti il rosario, credi all'intercessione dei santi, non sei libero dai beni, non sai amare perché stai in una massa di persone, sei un volontarista... Hai bisogno del neo-catecumenato per riscoprire il tuo Battesimo!"

    Parrocchiano: "Che devo fare allora per essere cristiano?"

    Catechista: "Vieni e vedi, noi ti catechizzeremo. Innanzitutto dovrai obbedienza cieca a noi catechisti, perché siamo stabilmente illuminati dallo spirito santo. Dovrai ricominciare tutto da capo, scordarti di ciò che sapevi. Ricomincerai da pre-catecumeno e poi, dopo circa quattro anni dall'inizio diverrai catecumeno. Per accedere al catecumenato, però, dovrai provare che scegli Dio dando al Cammino tutti i tuoi beni ed iniziando a pagare la decima al Cammino per tutta la vita. Sai, è per provare che davvero vuoi essere cristiano e che scegli Dio e non mammona, anche se la prova che vorresti scegliere Dio starebbe già nel fatto che sono 4 anni che fai il pre-catecumenato..."

    Parrocchiano: "Ah, non sono cristiano, devo tornare ad essere catecumeno e per essere ammesso come catecumeno catechizzato da voi devo sborsare tanti soldi al Cammino per tutta la vita... Vi devo obbedienza cieca...E poi, quando diverrò vero cristiano adulto?"

    Catechista: "Beh, può variare, ti ci vorranno dai 25 ai 35 anni. Allora rinnoverai le tue promesse battesimali e sarai eletto"

    Parrocchiano: "Mi sembra tanto tempo, ma nel frattempo che torno catecumeno come mi devo comportare in attesa di essere eletto e diventare vero cristiano?"

    Catechista: "È semplice: dare tutto il tuo tempo al Cammino essendo sempre presente a tutto perché il Signore passa ai nostri incontri, dare tutti i tuoi soldi al Cammino (non ti azzardare a darli ad altri perché non vale), obbedire a noi catechisti ciecamente anche se sbagliamo perché siamo illuminati dallo spirito santo, non fare mai domande, non mettere in dubbio mai nulla, non utilizzare la ragione perché la devi circoncidere, caricarti del male che ti fanno i tuoi stessi fratelli o noi catechisti (anche se sei catecumeno e non cristiano ce la puoi fare)..."

    Parrocchiano: "Basta, basta! Ho capito! Rimango nella mia Chiesa."

    Se i catechisti avessero detto da subito tutta la verità su come funziona il Cammino, non sarebbero durati nemmeno fino al 1975.
    È stata la segretezza e la scoperta a tappe che gli ha permesso di durare. I 4 anni di pre-catecumenato servono solo a formare il club pseudo cristiano attraverso la manipolazione. Dal catecumenato in poi arrivano le scoperte, ma ormai i precettati non sono più in grado di discernere.

    Parrocchiano - neocatecumenale - ex neocatecumenale - parrocchiano

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  5. Conosco una persona abbrutita dalla passione del gioco che chiede sempre soldi a tutti, o per giocare, o per fumare.
    Poiché possiede un'entrata fissa che lo potrebbe far vivere comodamente, nessuno o quasi nessuno gli dà soldi.
    Allora lui, a chi conosce come un credente, e una volta lo ha fatto anche con me, cita le parole di Gesù: "Dà a chi ti chiede".

    Usa la Parola di Dio non a fin di bene, ma per soddisfare le sue passioni, che, essendo delle vere dipendenze che non gli permettono di fare una vita "normale", sono un male. Ma i vizi non si possono fomentare.

    Citare la Parola di Dio a vanvera e, anzi, per il proprio tornaconto personale, ha sempre qualcosa di losco e di falso, qualcosa che assomiglia a una truffa.
    Forse non a caso sembra che Kiko identifichi il Cammino coi ladri.

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    1. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

      Miracolo n. uno a caso tra i 1700 a lei attribuiti.

      Il 14 aprile 2018 nella parrocchia di San Luigi dei Francesi a Castrocaro era riunita in una saletta la XXII comunità per la settimanale convivenza, circa 90 persone. Il catechista, Onorio Abelardi, spiegava il mamotreto di Kiko del 1977, un documento decisamente recente. Dei 90 presenti 85 iniziarono a sbadigliare, segno che non ci stavano capendo una mazza, ma non osavano dirlo a Onorio per evitare rappresaglie, tipo aumento della decima del 4 % et similia. Abelardi, visto il clima, pregò Carmen di intervenire. Carmen, da Lassù, con uno schiocco di dita apri le menti di costoro, che subito capirono tutto quello che si spiegava loro. Abelardi avvisò il parroco, che avviso il Vescovo, che avvisò Semeraro, che avvisò il Papa. Il Papa così commento : "esta es la prova più ecclatante della santitad de Carmensita. Solo ella poteva capire i mamotretos del 1977 de Kiko e farli esplicar a los camminantes." Semeraro telefonò a Kiko che disse : "bueno, hermano cardenal, rengrasiate el Santo Padre, anche porque io stesso non ho mai capito una mazza di quello che ho scritto nel 1977, adesso la IX comunitad de Castrocare lo può esplicar anca a mi".

      e la causa continua.......................

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    2. Un altro Miracolo di Carmen! Far ammettere ai catechisti neocatecumenali che stanno ripetendo una reliquia new age di quarant'anni fa e non ciò che ispira loro lo SS.

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  6. Quando si parla di Decime, i fratelli del Cammino vanno su tutte le furie.

    Ci son quelli del piano basso - pensionati minimi, padri di famiglia che già normalmente faticavano ad arrivare a fine mese, ecc. - che dopo essere stati martellati per tantissimi anni sul sacro dovere di pagare le Decime, si stanno accorgendo di essere stati sempre presi per il sedere. E allora scatta quel meccanismo dell'invidia che induce a pensare: "se hanno gabbato me, tutti devono farsi gabbare, poiché non accetto l'idea di essere stato uno dei poveri fessi che non se n'è accorto!" E quindi difendono la Decima pur essendo tra quelli che non vedono l'ora di trovar scuse per non pagarla.

    E poi ci sono quelli del piano intermedio - gli zelatori dell'idolo Kiko, che toglierebbero il pane da bocca ai figli pur di versare la tassa kikiana-carmeniana, mollando il malloppo ad ogni occasione, al punto che pagano mensilmente molto più della Decima "dieci per cento" -, che soffrono di quel forte sadomasochismo per cui godono nell'essere tartassati, insultati, denigrati, sgridati, pur avendo pagato più Decime di tutti gli altri. Sono quelli convinti che il farsi calpestare e salassare da gentaglia arrogante e psicotica equivarrebbe a "farsi un tesoro in cielo" (nel cielo kikista-carmenista, s'intende), al punto da preoccuparsi se il cosiddetto "catechista" non li frusta abbastanza.

    E quindi ci sono quelli del piano più alto - la nobiltà neocatecumenale, quelli che la Decima non la danno ma la prendono, e cioè i cosiddetti "catechisti", i cosiddetti "responsabili", i cosiddetti "itineranti", i cosiddetti "poveri" (quelli neocatecumenalmente tali, molto diversi dai poveri veri), e gli enti kikizzati come i "seminari" e le "Domus" - che vanno su tutte le furie perché sanno che se la raccolta delle Decime non fa crescere gli incassi, loro sono i primi a perderci.

    In tanti hanno spesso pensato che l'intero fondamento del Cammino è nel sommo Kiko che proclama: "darete le Decime". Purtroppo per loro, pur essendo storicamente accertabile che i due "iniziatori" volevano solo diventare fondatori di comunità pagati, riveriti, ubbiditi, osannati, elogiati, temuti e soprattutto pagati, il Cammino è fondamentalmente un guazzabuglio di eresie eterodiretto e sostenuto da quei poteri oscuri (che hanno messo piede anche in Vaticano da un secolo e mezzo) che hanno come obiettivo l'inquinare la fede e rovinare la Chiesa.

    Noi "cristiani della domenica" (termine dispregiativo del gergo neocatecumenale che indica coloro che non sono interessati a partecipare al Cammino) la "Decima" l'abbiamo sempre già versata:
    - tutte le volte che spendiamo soldi per i nostri doveri di stato
    - tutte le volte che compiamo una qualsiasi opera di carità
    - tutte le volte che doniamo qualcosa alla Chiesa, a ordini religiosi, ecc.

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  7. @blog, forse vi sfugge che questo Mamotreto che voi state giudicando negativamente e che ovviamente non vi piace, la Chiesa lo ha giudicato positivamente e addirittura ci ha apposto ad ogni passo il riferimento con il ccc e ne ha autorizzato la pubblicazione. Il perché non vi piace è facilmente ipotizzabile, è per lo stesso motivo che porto il giovane ricco ad andarsene via tristemente.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Vinicio caro, e invece non ci hai acchiappato. Il motivo è scritto nel post e in tutto il blog. Ma non devo ricopiare tutto qui sotto, vero?
      Ti vogliamo bene lo stesso, non cambiare canale!

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    2. @Vinicio
      se la pubblicazione è autorizzata, allora perchè i mamotreti non sono accessibili a tutti, ma addirittura su Facebook cancellate i commenti di chi ne parla (come è successo a me)? Perchè vi siete accaniti contro padre Zoffoli quando li ha scoperti e pubblicati per rendere servizio alla verità? Questa cosa poi che giudicate attaccato ai soldi chi vuole vederci chiaro sulla decima è davvvero triste e non vi fa affatto onore...

      Non conosco la situazione economica di chi scrive sul blog, nè voglio conoscerla perchè non riguarda me, ma penso che, statisticamnete parlando, pochissimi possono essere allo stesso livello del giovane ricco, che probabilmente era paragonabile ad un giovane rampollo di oggi; poi ti ricordo che la chiamata di Gesù al quel giovane era, come ha spiegato il Papa, una vocazione mancata, non un invito alle catechesi del Cammino, e che tra i suoi seguaci di Gesù c'era, ad esempio, Giuseppe di Arimatea, che era un membro del Sinedrio e mise la sua ricchezza (il sepolcro) al servizio di Gesù. Essere ricchi non è un male se si usa la ricchezza per il Regno di Dio; Re Salomone, ad esempio, era ricchissimo ma era ricordato per la sua giustizia, è sbagliato generalizzare come fa Kiko, e di conseguenza tutti i neocat.

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    3. Ha ragione Gloria.
      A parte che autorizzare la pubblicazione non significa approvarla, non si fa nessuna difficolta a ipotizzare che il direttorio sia approvato, se si considera che quello approvato è stato corretto per l'occasione, ma non è usato.
      La prova che le catechesi approvate non le usate? Sta nel fatto che, pur essendone approvata la pubblicazione, non lo pubblicate.

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    4. Quello di non pubblicare ciò che la Chiesa approva a pubblicare e che per voi è, con la Bibbia, o subito dopo, la massima espressione del Cristianesimo, può essere infatti considerata quasi un prova che mentite.
      Un po' come se il Papa avesse approvato la pubblicazione della Regola francescana e San Francesco l'avesse voluta tenere segreta.

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    5. FAV, cambia canale che è meglio..........................................................................

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    6. ancora con sta storia delle note...
      ...nella maggior parte dei casi quelle note correggono ( contraddicono ) il testo...infatti i catechisti non le leggono...anche perché istruiti ( con gramde malizia ) con la panzana di cui ti vanti...
      fatti un regalo leggiti tutte quelle note e poi ne parliamo

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. L'Occidente si è ammalato di una malattia autoimmune.
    Il fatto è che il Cristianesimo, la cui cultura che ne è derivata ha "inventato" l'Occidente, non lascia indifferenti: o si è con Cristo, o contro Cristo.
    Per cui, sebbene tutti gli occidentali risentono della cultura cristiana, chi non sta con Cristo sta contro di lui e contro la Chiesa per cui, di fatto, anche contro la cultura cristiana che la Chiesa ha sempre difeso e promosso.

    Così l’Occidente, iniziando a rinnegare le proprie radici, ha iniziato ad odiare se stesso e la borghesia, la classe che ha molto contribuito all’evoluzione e la divulgazione della cultura occidentale che, essendo cultura cristiana, aveva la capacità di inculturarsi in tutti i popoli, al contrario delle ideologie come il Cammino Neocatecumenale.
    Naturalmente i “borghesi”, figli anche loro di Adamo ed Eva, spesso hanno rappresentato l’ipocrisia tipica dei perbenisti che da una parte si rifanno ai “più alti valori” e dall’altra, proprio in nome di quei valori, rapinano e uccidono, come i farisei con gli orfani e le vedove.

    In questo senso equiparare la borghesia al fariseismo non è sbagliato, ma è una cosa forzata, che andrebbe specificata.
    Il linguaggio equivoco, infatti, può essere usato solo con delle dovute cautele e di fatto la Chiesa, proprio per evitare equivoci, nei suoi documenti non parla di borghesia come fanno gli ideologizzati.

    Parlare di borghesia come fa Kiko è sintomo di ideologia, di disprezzo, di frustrazione di chi non sa vivere nella comunità reale ma, se può, si costruisce una società a sua immagine e somiglianza, dove, sebbene non può essere felice perché il male e la rabbia sono dentro di lui, può almeno essere ascoltato e venerato come un dittatore.

    Non a caso gli “innovatori” della fede, proprio come l’elite sessantottina, sono figli della borghesia, e spesso dell’alta borghesia, che di fatto hanno rifiutato i vcalori della fede: i sessantottini in modo conclamato, gli “innovatori” della Chiesa, invece, lo manifestano cambiando il Volto di Cristo nel loro stesso volto, e perciò cambiando la dottrina della Chiesa e la sua liturgia, nella loro dottrina e nella “loro Messa”.

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  10. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. tiriamolo fuori dal cilindro e quel che esce esce

    Nel 1964, quando Kiko e Carmen andarono dai baraccati di Palomeras Altas, Carmen, da poco laureata in Chimica, si fece nella sua baracca un laboratorio con provette, alambicchi e intrugli vari. Nei momenti di relax andava nella baracca a fare miscele strane, finchè un giorno....buummmmmm, ci fu un'esplosione che si senti per tutta Madrid. Il Vescovo Morcillo la senti dal suo ufficio in Curia e chiese spiegazioni al suo segretario, che gli disse che in periferia, nella baraccopoli di Paloneras Altas si era insidiato un gruppo strano che faceva esperimenti. Morcillo andò a verificare e vide che il gruppo era ben numeroso e ben presto si sarebbe espanso fino a diventare un milione di persone, una vera ...esplosione!!!! Il fatto è stato raccontato da Kiko, che ha avvertito direttamente Semeraro, che ha avvertito il Papa, che ha cosi commentato : "hermano cardenal, esta Carmensita anque quando fa la chimica es mas esplosiva. Muy bien, esto es un miraclo da escriver negli annales della historia della Egglesia." E cosi fu, e cosi sarà.

    e la causa continua.............................

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  11. Vediamo cosa risponderebbe San Paolo a Kiko.

    Kiko: Vi invito a vedere che tutte le cose che succedono, che succedono anche ai vostri familiari, non sono castighi di Dio ma sono eventi che il Signore permette anche per la vostra conversione

    San Paolo: Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; 29 perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. 30 È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti. ( 1Corinzi 11)

    Kiko: Qualcuno ancora sta pensando che vuole venire in comunità per essere felice lui e gli dà fastidio terribilmente che in comunità non ci si ama, che quello è un peccatore, che l'altro è insopportabile;

    San Paolo: 10 amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.
    [..] 18 Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti. (Romani 12)

    Kiko: "Perciò che significa questa frase: «Se uno ti percuote nella guancia destra»? Anche se vi offendono nell'onore profondamente e voi avete il diritto cioè la legge vi aiuta, anche se vuoi fare giustizia, fare causa a qualcuno, voi non lo farete anche se avete tutti i diritti, voi porgerete l'altra guancia. Se qualcuno ti ruba, tu non glielo reclamare. Se qualcuno ti toglie del tuo, tu non lo disturbare."

    San Paolo: Se qualcuno insegna diversamente e non segue le sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e la dottrina conforme alla vera religiosità, è accecato dall’orgoglio, non comprende nulla ed è un maniaco di questioni oziose e discussioni inutili. Da ciò nascono le invidie, i litigi, le maldicenze, i sospetti cattivi, i conflitti di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che considerano la religione come fonte di guadagno. (1Tm 6)

    Irene

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  12. Ricordiamo ai gentili lettori del blog alcuni punti fondamentali per capire la questione del Cammino "approvato ma eretico".

    La gerarchia cattolica - vescovi, dicasteri vaticani, il Papa stesso - non può approvare l'eresia, così come un torneo di scacchi non può convalidare una partita contenente anche soltanto una mossa illegale.

    La gerarchia cattolica non può nemmeno approvare le intenzioni delle persone, perché per quanto pie e cristiane sembrino tali intenzioni, le persone sono soggette a tentazioni, equivoci, sviste... siamo tutti peccatori, no? Non si può approvare "firmando una cambiale in bianco" a gente che può cambiare idea per un qualsiasi motivo.

    Dunque la gerarchia approva un quadro giuridico all'interno del quale i diretti interessati devono adeguarsi, fermo restando che restano tenuti a rispettare tutte le leggi della Chiesa. Un po' come dire che la patente di guida è un'approvazione a guidare, fermo restando che il guidatore resta tenuto a rispettare tutte le leggi del codice della strada.

    Così come la patente di guida non è un certificato del tipo "il possessore di questo documento certamente non infrangerà mai alcuna legge, nemmeno accidentalmente, e non ne avrà mai l'intenzione", allo stesso modo lo Statuto di un'associazione o movimento ecclesiale non è un certificato di santità del tipo "i possessori di questo documento certamente non infrangeranno mai alcuna legge ecclesiastica e divina, nemmeno accidentalmente, e non ne avranno mai l'intenzione".

    Così come la tessera del club degli scacchi non autorizza a fare "mosse illegali" (che renderebbero invalida la partita in ogni caso), allo stesso modo lo Statuto non autorizza - né mai potrebbe autorizzare - a professare eresie o celebrare strafalcioni.

    Così come la patente di guida non garantisce nulla sulle infrazioni (passate, presenti e future) e sui pessimi comportamenti stradali (passati, presenti e futuri), allo stesso modo uno Statuto non garantisce nulla sugli strafalcioni liturgici e sulle eresie. Uno può conseguire la patente e poi guidare come un pazzo, mettendo in pericolo la propria vita e quella altrui, così come un movimento o associazione ecclesiale può conseguire uno Statuto e poi promuovere liturgie carnevalesche (che offendono Dio in quanto ridicolizzano l'unico culto a Dio gradito), ambiguità e vere e proprie eresie.

    Se uno si iscrive ad un club di scacchi, lo fa perché vuole seguirne le regole, non per sovvertirle. Se uno vanta di essere iscritto al club, lo fa per dichiararsi ligio a quelle regole, non per avere l'alibi per non seguirle.

    Lo Statuto del Cammino non è un certificato di santità passata, presente e futura. Lo Statuto non garantisce nulla circa le vere intenzioni dei "camminanti", non giustifica nulla dei loro errori - tanto meno di quelli compiuti volontariamente, poiché i kikos sanno benissimo di star celebrando strafalcioni e professando bislacche credenze ambigue ed eretiche.

    Quando un kikolatra va blaterando "siamo approvati", vi sta semplicemente prendendo in giro: è come un pirata della strada che dopo mille gravissime infrazioni tenta di giustificarsi dicendo "ma io ho la patente in corso di validità, e la Polstrada non mi ha mai beccato".

    Quando un adepto del kikismo-carmenismo va blaterando "ma noi abbiamo lo Statuto" col sottinteso che ciò giustificherebbe i loro madornali errori liturgici e dottrinali, sta mentendo sapendo di mentire perché nessun punto dello Statuto e del Direttorio può rendere "cattoliche" quelle eresie e quegli strafalcioni liturgici. Loro sono i primi a saperlo bene.

    Ma sapete, il fatto è che nel Cammino vige la mentalità secondo cui sarebbe lecito mentire e ingannare, qualora ciò sia utile per il prestigio o i soldi della loro setta.

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  13. @ AleCT 8 novembre 2021 10:34
    Cialtroni ma furbi.
    Il cammino 1.0 era vagamente cristiano, il 2.0 , quello di oggi, è sociale,settario, massone e mafioso.
    È sempre di più un perfetto gioco di ruolo, con “benefit” riservati alla sua elite di comando.
    Oggi , fare il CN è vantaggioso per chi ha una attività in proprio, perché garantisce un ricco portafoglio di clienti neocatecumenali, avvocati,psicologi, medici privati, notai,architetti,ingegneri ,ma anche idraulici, muratori,imprenditori di tutti i tipi e di tutte le razze che sfruttano la clientela neocatecumenale o assumono una mano d'opera che non fa cause e che obbedisce senza creare problemi.
    É vantaggioso per chi ambisce ad un lavoro perché il CN mette sempre di più al comando persone con una posizione, nel privato ma anche nel pubblico.
    Se conti qualcosa per il CN allora hai dalla TUA parte tutto uno stuolo di professionisti neocatecumenali o simpatizzanti che si mettono a disposizione sapendo di avere con certezza qualcosa in cambio dalla organizzazione.
    Quando l'Arguelo criticava l'Opus Dei , definendola una lobby di borghesi importanti ed arricchiti, era solo invidia ,perché rappresentava il suo vero ideale di organizzazione di borghesi importanti ed arricchiti al suo servizio.
    Oggi chi resta nel CN non lo fa sicuramente per la sua ideologia farlocca , che fa acqua da tutte le parti, e che è sempre più schierata contro la Chiesa, no , lo fa per semplice interesse e convenienza personale, economica, sociale o entrambi.
    I neocatecumenali 2.0 di oggi non sono sprovveduti come parecchi della passata edizione.
    Poi ci sono le nuove leve, quelli del tipo 3.0.
    Per lo più figli di camminanti, questa categoria è la più preoccupante per l'organizzazione.
    Questi giovani rampolli, sono magari neocatecumenali da sempre, ma sono anche molto più furbi e ribelli dei loro genitori.
    Queste nuove leve stanno nel CN per gli stessi motivi dei 2.0, ma sono molto più smaliziati e con meno pazienza degli altri.
    Vogliono tutto e subito, usano le comunità per trovare più facilmente compagnia dell’altro sesso, partecipare gratis a convivenze, pellegrinaggi, GMG, uscite,gite e qualunque attività dove possono scroccare qualcosa.
    Gli piace lo sballo e non si preoccupano delle conseguenze, perché semplicemente le conseguenze non li riguardano.
    I neocatecumenali 3.0 rappresentano più un problema che una risorsa per il CN, contrariamente alle intenzioni di Kiko che vedeva nelle famiglie numerose una crescita esponenziale della sua organizzazione.
    La scelta di impegnare senza senso i loro genitori a tempo pieno e la politica dell'inculcare , nei loro figli, la fede nel CN a tutti i costi, ha provocato più danni che vantaggi nella educazione di questa generazione.
    Questi ragazzi hanno applicato alla perfezione il mantra del "peccato necessario ed inevitabile", sono sempre vittime e mai carnefici, fingono pentimento e continuano nella loro esistenza infantile e dissoluta.

    Continua........

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  14. Continua........

    Sono quelli che hanno costretto i vertici a ripiegare sui gruppi di ascolto per toglierli dalle comunità neocatecumenali, nelle quali danno in pessimo esempio di "figli del cammino".
    Sono i frutti “migliori” ,in negativo, della insulsa ed inutile predicazione kikiana, anche se la gerarchia neocatecumenale tenta in tutti i modi di levarsi la responsabilità della loro condizione.
    Quando fanno parte del “popolino dei piccoli”, vengono affidati ai gruppi di supporto gestiti da medici e psicologi legati al CN.
    Quando invece sono rampolli delle più blasonate famiglie neocatecumenali, per correggerli ed evitare gli scandali, vengono spediti in esilio alla Domus, lontano da occhi indiscreti o vengono convinti di avere una vocazione e spediti nei seminari neocatecumenali a tentare di trasformarli in qualcosa di utilizzabile.
    Oggi, le comunità neocatecumenali reggono ancora la mancanza di una vera ideologia cristiana, perché ormai tutti i membri hanno un ruolo o "carisma " come loro lo definiscono per dare ai semplici ruoli un aurea di spiritualità.
    Il loro ruolo serve da collante per tenere in piedi la comunità,che é la mattonella base dell'organizzazione neocatecumenale.
    Inutile insistere su questo punto,perché sappiamo tutti che il CN si regge sul concetto di "famiglia allargata comunitaria" e non sulle singole entità familiari autonome.
    Infatti, il collante é più forte li dove ci sono in comunità interi gruppi familiari che formano un clan all'interno della comunità, con un doppio collante familiare e comunitario, che dirige ed orchestra l'intera vita della comunità.
    E quando questi clan, interni alla comunità, entrano in crisi od hanno problemi , l'intera comunità è fortemente condizionata nel suo funzionamento.
    Gli interessi dei clan possono entrare in conflitto con gli interessi kikiani della comunità ed allora iniziano i problemi seri che possono anche distruggere le comunità neocatecumenali.
    Oggi ,anche le nomine dei nuovi catechisti neocatecumenali, dopo il secondo passaggio, sono funzionali ad incatenare la gente alla comunità, infatti la maggior parte dei nuovi catechisti non catechizza nessuno, perché ormai le nuove comunità sono mosche bianche nel CN e vengono catechizzate dai vecchi catechisti, più esperti e sempre più disoccupati.
    Ma il ruolo di catechista viene conservato, come status simbolo, perché serve appunto per tenere agganciate quelle persone al cammino.
    L'impoverimento progressivo ed inevitabile del CN porterà, a breve ad altre trasformazioni, difficili ma necessarie alla sua sopravvivenza, tipo l’ultima novità assoluta di chiedere prima i soldi per le convivenze e magari prossimamente la garanzia della odiata "decima " mensile obbligatoria ,con un pagamento a vista o con un versamento su un conto corrente dedicato, dove verificare chi la paga davvero e chi continua a fare il furbo.
    Il denaro è sempre stato indispensabile all'espansione della “fondazione” cammino neocatecumenale, il “potente cammino”, che non è mai stato formichina ma cicala,senza disponibilità economica per “oliare” od attrarre i potenti, è destinato al fallimento.
    Senza il denaro,molte categorie di persone che seguono il CN senza vera convinzione ma solo per vantaggio o necessità economica, molleranno l'organizzazione che sarà costretta a ridimensionarsi ulteriormente o cambiare drasticamente il suo indirizzo ideologico.

    Vedremo come evolverà, se evolverà, il CN 4.0 del dopo Kiko.

    LUCA

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    1. Vedremo................................................................................................

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  15. Rispondendo al commento di by Tripudio di questa mattina posso dire che il c.d. "statuto" è assolutamente il nulla in quanto racconta un movimento che NON ESISTE!
    Non esiste infatti il movimento che è aperto il sabato sera alla messa per tutti, che non fa alcuna decima ma solo sporadiche "collette", che partecipa alla vita della parrocchia (al di fuori del cammino).

    In pratica hanno uno statuto fake, fasullo in tutto e per tutto fatto soltanto per farselo approvare (perché se scrivessero quello che realmente fanno non sarebbe possibile) e lo sbandierano al vento, ma è soltanto la copertina.
    C.

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  16. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. uno a caso, tanto sono tutti simili

    In 10 luglio 2020 arrivò alla sede di Porto San Giorgio la bolletta della Tim, molto salata, circa 48000 euro. Kiko era preoccupato, disse : "puerca loca, porquè se telefona cosi mucho, cosa avranno da dirsi todos"? Non avendo una risposta, pregò carmen di intervenire e lei, da Lassuù, comparve all' Amministratore Delegato della Tim Gubitosi dicendogli di fare un corposo sconto al Cammino. Gubitosi ordinò uno sconto dell' 80%. Kiko, tutto contento, telefonò a Semeraro che avvisò il Papa, che disse : "Perbacco, la hermosa carmensita riesce perfino a far ridurre le tariffe telefoniche. Adesso la prego anch'io per questo, el Vaticano costa mucho in telefonatas". Cosi fece e cosi avvenne, e Carmen fece due miracoli in uno.

    e la causa continua.....

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  17. "Vi invito a vedere che tutte le cose che succedono, che succedono anche ai vostri familiari, non sono castighi di Dio ma sono eventi che il Signore permette anche per la vostra conversione, per farvi un discorso molto più profondo, per non permettere che voi restiate seduti borghesemente sulla vostra realtà."
    Ecco la chiave di volta di tutti gli scrutini dei catechisti di Kiko: più hai problemi, sofferenze e sei afflitto da malattie e disgrazie, più dimostri di essere stato un borghese e di esserlo tuttora.
    Motivo per il quale in Cammino funziona tutto al contrario: più sei buono e flagellato da problemi, più dimostri di non essere un buon catecumeno, perché se Dio ti manda le disgrazie, è perché sei un borghese. Mentre se invece sei un pessimo soggetto che i problemi li procura agli altri, la passi liscia.
    Non passa assolutamente loro in testa che esista un mistero del dolore e che la sofferenza del giusto lo associ a quella salvifica di Cristo.
    O meglio: lo è quando vogliono canonizzare qualche pezzo grosso.
    Non vale invece quando a tribolare è un piccolo catecumeno al secondo passaggio. Questo succede perché si mettono al posto di Dio, come Erode quando seppe che era nato un Re a Betlemme.
    Un piccolo catecumeno al secondo o al ventesimo anno di Cammino non è ancora nulla, non è Re né figlio di Re finché i catechisti non glielo riconoscono (cioè mai). Per questo motivo, restare in Cammino a farsi massacrare a un certo punto diventa masochismo: mille volte meglio essere 'borghese' che essere un povero suddito dei novelli erode.

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    1. Vediamo se ho capito la spiegazione di Valentina:

      SE sei vittima, è per le tue colpe cioè colpa tua
      SE sei persecutore, è perché non ti hanno convertito, cioè è colpa degli altri.

      Allora, alla faccia dei miei kikatechisti, che il mondo si prepari per la mia persecuzione, perché io di colpe non ne voglio!

      Persecutore FungKu. Senza fare vittimismi.

      PS chi vuole essere perseguitato di domenica deve venire da me al laghetto, perché anche mi stanco, a inseguire la gente per perseguitarla.

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  18. Ah, adesso i catecumeni sono novelli erode. Vabbè, continuiamo cosi, vediamo dove vi spingete.................

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    1. Innanzitutto ti informo che sono già battezzati quini NEO-catecumeni. Vabbene che voi il battesimo cattolico lo ritenete fuffa, ma rispettiamo almeno la terminologia.
      Per il resto puoi evitare di fare l'offeso e provare a rispondere nel merito. Ah, già scusa TU NON VUOI, PUOI O SAI farlo.
      Il cammino non serve a questo...A cosa serva ancora non si è capito cmq.

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  19. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più bello di tutti

    E' da parecchio che, guardando il Papa che cammina, si nota che è alquanto claudicante. Il Papa periodicamente si fa visitare al Policlinico Gemelli da un valente fisiatra, prof. Augusto De Bernardis, il quale gli ha detto che questo difetto se lo porterà fino alla tomba, a meno che...a meno che non preghi una santa particolare. Non fece nomi ma il Papa capi che altro non era che Carmen, cosi la pregò e inoltre fece una messa a San Pietro, solenne, con canti gregoriani eseguiti dal Coro della Cappella Sistina, concelebranti tutti i cardinali compreso Semeraro, il prefetto della Congregazione per la Causa dei Santi. E avvenne che da Lassù Carmen, con uno schiocco di dita, fece rimettere in sesto la gamba del Papa, che dopo la messa camminò perfettamente. Semeraro mise agli atti il miracolo, e avvertì subito Kiko, che disse : "hermanos Maria Ascension e don Mario, la nuestra Carmensita ha colpito ancora. Ora el Santo Padre non potrà esitar a concludere la causa de beatificasion".

    e la causa continua.....per adesso.....

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  20. Ho ricordato un sacco di volte che nella mentalità neocatecumenale, mentire e ingannare sono considerate azioni sante qualora adoperate per difendere il prestigio e i soldi della setta di Kiko e Carmen.

    Per qualche misteriosissimo motivo i facinorosi fratelli del Cammino non hanno mai commentato.

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  21. Il Cammino ha quindi via libera per abbattersi come un falco sulle sostanze dei fratelli.

    Davvero carina la conclusione del post. Anche se amara.

    Ebbene, abbiamo scoperto il ruolo di supporter dei kikatekisti svolto dal "ladro".
    Questo ladro che poverino ha sofferto tanto, ma tanto. Non si è sentito amato mai (vabbè, nessuno si sente amato, Kiko lo dice sempre, ma il ladro... un poco di più), gli hanno rubato e lui ti deruba, che deve fare? E poi, ha sofferto tanto da piccolino!
    Tu, catechizzato, già resti stranito e per ripigliarti ce ne vuole un poco, dopo questa scoperta sorprendente. Non ci avevi mai pensato.
    Ma poi, questa volta, Kiko non te lo dice solo per farti capire di "NON GIUDICARE", ma anche perchè è ora che tu sia grato al ladro perchè ti fa un servizio per la tua conversione (per questo è valido supporter).

    Ti ha fatto capire che la tua vita è uno schifo, attaccata come una cozza alle tue quattro cose (mentre tu idolatra ti trascini dietro a mille paure), ma fa di più ancora e contestualmente ti ha pure alleggerito di una sua buona parte così, in un battibaleno quando mai te lo aspettavi. Ti ha reso proprio un bel servizio, nulla da dire.

    Ma tutto questo perché, ci chiediamo, è enfatizzato tanto?
    Un poco esagerati i toni, troppa l'enfasi, obiettivamente!

    Ma certo, ora tutto è chiaro: un altro tassello, perchè il Cammino abbia finalmente via libera per abbattersi, come un falco, sulle sostanze dei fratelli.
    Splendida e scarna sintesi di Jubilate Deo.

    ... e fu così che Kiko Arguello "si mise in proprio".
    Proprio come il Robbing Hood dell'ultima striscia al finale del post!

    Pax

    RispondiElimina

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