Gadget kikolatrici "liturgici" |
Il Cammino Neocatecumenale si spaccia per cattolico ma non lo è. Non fatevi ingannare dalla parlantina neocatecumenale! I lorsignori della setta di Kiko e Carmen credono di poter alterare la realtà ragliando sempre più forte. Per cui ricordiamo qui sotto alcuni punti fondamentali per cui questo blog ha ancor oggi motivo di esistere.
Il Cammino, nonostante le possibili buone intenzioni dei singoli, è intriso di gravi errori riguardanti la fede e la morale. Inutile cercare alibi: quegli errori ci sono, e sono talmente tanti che per il bene delle vostre anime vi conviene abbandonare il Cammino e vivere la fede cattolica della Chiesa. Il Cammino è fondamentalmente idolatria per gli autoproclamati "iniziatori" Kiko e Carmen, e idolatria di sé stesso: infatti non ha niente di cattolico, tranne un po' di decorazione superficiale.
Le cosiddette "catechesi" di Kiko e Carmen sono dimostrabilmente zeppe di errori, ambiguità, strafalcioni, vere e proprie eresie. I due eretici spagnoli non hanno mai voluto correggere nulla, in quanto si sono autoconvinti di essere "ispirati dallo Spirito" (e addirittura hanno accusato chiunque non fosse d'accordo con loro, di star "resistendo allo Spirito"!). Ma lo Spirito Santo - che è Spirito di verità - non può ispirare errori, ambiguità, strafalcioni, vere e proprie eresie, né tutte le ingiustizie perpetrate dai cosiddetti "catechisti" della setta neocatecumenale.
L'autorità della Chiesa non ha mai "approvato" tali strafalcioni, errori, eresie. Le cosiddette "approvazioni" riguardanti il Cammino e i suoi contenuti riguardano solo aspetti giuridici e organizzativi, e qualche incoraggiamento per i fratelli di buon cuore. Nessuno di quegli errori è stato approvato. Dopotutto perfino i modernisti ci vanno piuttosto cauti ad approvare novità "a scatola chiusa". Inoltre ci sono circostanze sospette attorno ad ognuna di tali "approvazioni": per esempio il 30 agosto 1990, dopo un pranzo con fiumi di vino, Cordes diede da firmare al Papa un foglietto scritto in gergo neocatecumenalizio (l'Osservatore Romano si rifiutò di pubblicarlo perché temeva che la firma non fosse legittima); per esempio l'assordante silenzio di Giovanni Paolo II nel 2002 e quello di Benedetto XVI nel 2008 quando gli statuti furono approvati da Rylko mettendo entrambi i Pontefici di fronte al "fatto compiuto"... Il Cammino, chissà perché, usa sempre e solo gli strumenti del demonio: inganni, disubbidienze, trabocchetti al Papa...
Le cosiddette "catechesi" di Kiko e Carmen non sono mai state ufficialmente pubblicate, neppure dopo che il fu Pontificio Consiglio per i Laici approvò la pubblicazione. Se venissero ufficialmente pubblicate, chiunque - nel Cammino e fuori dal Cammino - potrebbe verificare che ai neocatecumenali vengono tuttora insegnate sempre le stesse eresie, ambiguità, eresie.
Nella mentalità neocatecumenale è lecito mentirti e ingannarti, se ciò è utile per il prestigio e i soldi della setta. Pertanto se alla cosiddetta "tappa" del Padre Nostro ti martellano in continuazione per dirti che sei "figlio del demonio", poi non possono fare i finti tonti dicendo che era solo per farti rinunciare alle opere del demonio. Noi cattolici, invece, siamo figli adottivi di Dio, e l'autorità della Chiesa ci insegna che riguardo al demonio si possono commettere due madornali errori - cioè il sottovalutarlo... e il sopravvalutarlo.
È da decenni che circolano sempre più testimonianze sfavorevoli al Cammino, ma per i kikolatri sarebbero tutte false. Quando insistentemente chiedono di conoscere nomi, date, luoghi, è perché vogliono vendicarsi (e sì, loro, quelli della "fede adulta", quelli del "non resistete al male", il male vogliono compierlo, vogliono vendicarsi, vogliono farti mobbing, doxxing, molestie, credendo così di onorare gli idoli Kiko e Carmen).
Le carnevalesche liturgie neocatecumenali dimostrano che la "fede adulta" dei kikolatri è in realtà una "fede adulterata". La liturgia rispecchia inevitabilmente ciò in cui credi. E dunque se Kiko e Carmen hanno sempre preteso quella liturgia degli strafalcioni, con battimani, furenti sgrattugiate di chitarrelle e charangos, con caciara di bonghetti, nacchere e tamburelli, col ridicolo girotondino col passetto, e la celebrazione in salette isolate, con seggiole pieghevoli, con tavolinetto smontabile imbottito di fiori e prodotti ortofrutticoli, con gadget e parafernalia Made in Kiko e totalmente kikizzata... "a un certo punto Fantozzi ebbe un leggerissimo sospetto".
L'esistenza del Cammino è una delle migliori conferme della grave crisi che sta vivendo la Chiesa da oltre sessant'anni.